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Lutto/ E’ morto Erriquez dei Bandabardò

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Lutto nel mondo della musica. E’ morto all’età di 60 anni, nella sua abitazione di Fiesole, Enrico Greppi, in arte Erriquez, volto e anima della Bandabardò.

A riferirlo è il suo manager Francesco Barbaro, al suo fianco sin dagli esordi. L’artista combatteva da tempo contro un tumore.

Coronavirus, cala il numero dei deceduti nelle 24 ore

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Coronavirus, nel fine settimana calano i tamponi effettutati e di conseguenza anche il numero di nuovi positivi; ma si registra questa volta finalmente anche un numero significativamente minore dei deceduti nelle 24 ore.
Sono 11.068 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia a fronte di 205.642 tamponi eseguiti. Il tasso di positività odierno si attesta al 5,38%. Nelle ultime 24 ore ci sono stati altri 221 decessi, per un totale di 93.557 vittime dall’inizio della pandemia.
Aumentano le terapie intensive (+23 per un totale di 2.085), mentre calano di 51 i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid (18.449 in tutto).

Coronavirus/’Rispunta’ la zona arancione

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FOTO DI REPERTORIO

Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus
a) Cambia nuovamente la geografia delle zone colorate. Abruzzo, Liguria e Toscana tornano in zona arancione; la provincia autonoma di Trento lo sarà da domani;
b) Chi arriva in Italia dall’Austria dovrà sottoporsi al test e mettersi in isolamento. Lo prevede un’ordinanza del Ministro della Salute Speranza;
c) La più grande città della Nuova Zelanda, Auckland, torna in lockdown per tre giorni dopo la scoperta di tre nuovi casi locali.

Agricoltura/ Mipaaf: firmato il decreto sui nuovi programmi di sostegno al comparto olivico-oleario nazionale

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Il Sottosegretario di Stato On. Giuseppe L’Abbate

Dopo aver raggiunto l’intesa nell’ultima seduta della Conferenza Stato-Regioni, il Presidente nonché ministro ad interim Giuseppe Conte ha firmato il decreto del Ministero delle Politiche Agricole “Disposizioni nazionali concernenti i programmi di sostegno al settore dell’olio di oliva e delle olive da tavola” per il periodo transitorio in vista della nuova PAC.  Ad annunciarlo il sottosegretario alle Politiche Agricole Giuseppe L’Abbate. I programmi, che partiranno il prossimo 1° aprile e si concluderanno entro il 31 dicembre 2022, potranno contare su una dotazione complessiva pari a 69,2 milioni di euro di cui 34,59 milioni quale contributo comunitario.

Di tale plafond almeno il 20% potrà essere utilizzato per interventi sul miglioramento dell’impatto ambientale dell’olivicoltura, almeno il 30% destinato al miglioramento della qualità della produzione e almeno il 15% per interventi sul sistema della tracciabilità, della certificazione e della tutela della qualità dell’olio di oliva e delle olive da tavola, in particolare il controllo degli olii venduti ai consumatori finali.

Ringrazio il ministro ad interim Conte: con la firma del decreto poniamo le basi per l’avvio della nuova programmazione di sostegno al comparto olivicolo-oleario per il prossimo biennio che ci traghetterà nella nuova PAC – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate, che ha partecipato per il Mipaaf alla Conferenza Stato-Regioni – Un uso sapiente delle risorse da parte delle Organizzazioni dei Produttori e delle loro associazioni nazionali potrà permettere al comparto di innovarsi in maniera adeguata per le nuove sfide che lo attendono, oltre il difficile periodo delle chiusure all’Ho.re.ca legate alla pandemia Covid-19 che hanno inevitabilmente avuto ricadute negative sulle vendite”.

Per interventi sul miglioramento dell’impatto ambientale dell’olivicoltura si intendono le operazioni di mantenimento degli oliveti ad alto valore ambientale e paesaggistico e a rischio abbandono, ubicati per lo più in aree dalla situazione orografica difficile, l’elaborazione di buone pratiche agricole per l’olivicoltura basate sui criteri ambientali adattati alle condizioni locali nonché loro diffusione e monitoraggio, la dimostrazione pratica di tecniche alternative all’impiego di prodotti chimici per la lotta alla mosca dell’olivo e di tecniche olivicole finalizzate alla protezione dell’ambiente e al mantenimento del paesaggio quali la coltivazione biologica, la coltivazione a bassi consumi intermedi, la protezione del suolo limitando l’erosione o la coltivazione integrata nonché le iniziative per la protezione delle varietà rustiche e delle varietà a rischio estinzione. Gli interventi per il miglioramento della competitività dell’olivicoltura attraverso la modernizzazione saranno tesi all’innovazione dei sistemi di irrigazione e delle tecniche colturali con introduzione di sistemi digitalizzati, la sostituzione degli olivi poco produttivi con nuovi olivi, la formazione dei produttori sulle nuove tecniche colturali e le iniziative di formazione e comunicazione. Sulla qualità della produzione, gli interventi mireranno al miglioramento delle condizioni di coltivazione, raccolta e magazzinaggio delle olive prima della trasformazione e connessa assistenza tecnica, al miglioramento varietale degli oliveti e alla valorizzazione dei residui della produzione, all’assistenza tecnica all’industria di trasformazione oleicola, alla costituzione e miglioramento dei laboratori di analisi delle caratteristiche organolettiche e fisico-chimiche degli olivi di oliva vergini nonché alla formazione di panel di assaggiatori per l’analisi sensoriale. Infine, saranno finanziati interventi per la progettazione e la realizzazione di sistemi di tracciabilità di filiera certificati, la realizzazione e la applicazione pratica di sistemi di certificazione volontaria della qualità basati su un sistema di analisi del rischio e di punti critici di controllo nonché la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi di controllo del rispetto delle norme di autenticità, qualità e commercializzazione dell’olio di oliva e delle olive da mensa immessi sul mercato.

Coronavirus/ I cani addestrati possono ‘fiutare’ la presenza del virus nelle persone

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I cani hanno la capacità di riconoscere con estrema accuratezza l’odore di un gran numero di molecole e segnalare la loro presenza in situazioni reali. Ora la grande novità: possono ‘fiutare’ anche la presenza del coronavirus su una persona. Una conferma di questa loro abilità arriva da una serie di test condotti da un team di ricercatori in Francia e in Libano, i cui risultati sono stati ripresi in una review pubblicata sul Journal of the American Osteopathic Association.

Chiari i risultati dei test condotti su cani addestrati a riconoscere l’odore associato alla malattia: in due casi sono stati segnalate persone che avrebbero dovuto essere negative ma che, una settimana dopo il trial, sono state ricoverate in ospedale per Covid.

Gli studiosi hanno ipotizzato che l’infezione da Sars-Cov-2 generi una serie di cambiamenti nel corpo umano, determinando un particolare odore di sudore, che viene appunto fiutato dai cani addestrati.

Cucina e dintorni/ La tv dei buoni sentimenti

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di Stefano Manocchio*

E’ da sempre uno degli argomenti oggetto di discussione quando si parla di trasmissioni tematiche: la televisione aiuta o spettacolarizza tutto? I format di cucina imperversano sull’etere e non vi è televisione , tra quelle con uno share a livello nazionale, che non abbia i propri. Chef famosi sono star assolute: partecipano a trasmissioni televisive, rilasciano interviste ai rotocalchi internazionali, sono ospiti fissi di eventi culturali, adesso nei limiti previsti dalle norme di sicurezza anti-Covid. Insomma sembrano essere dei tuttologi: non solo maestri di cucina, ma anche psicologi, intrattenitori culturali, sportivi, opinionisti ecc…

In questo contesto anche le trasmissioni di cucina, premesso che comunque propongono il lavoro dietro i fornelli e il suo alto livello di qualità, diventano quasi delle fiction, dove si tratta l’argomento psicologico, morale, anche materiale: si piange e ci si abbraccia, si parla della propria vita e degli affetti, si grida di gioia e ci si dispera. I puristi della cucina fine a sé stessa storcono il muso, ma sono le regole della comunicazione che tutto governano e a cui anche la cucina, che come detto adesso è un ‘must’ mediatico, non può sottrarsi.

LA RICETTA DELLA SETTIMANA. Filetto con verdure tostate. Tagliare a cubetti zucchine, pomodori e patate e riporli in una terrina, con pinoli, mandorle e poco olio ed infornare. Cuocere il filetto in padella con olio e sale e a fine cottura farlo asciugare in carta da forno, spalmando sale e pepe. A parte fare una salsa con miele, senape ed olio, sbattendo con un frustino. Fare una seconda salsa con il grasso in pentola, marsala e burro e servire la carne con le due salse e le verdure tostate.

*giornalista appassionato di cucina

Trasporti, al gruppo FS la Biosafety Trust Certification

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Riceviamo e pubblichiamo

Trenitalia è la prima impresa ferroviaria al mondo per modello di prevenzione e controllo delle infezioni da agenti biologici

09 febbraio 2021

 Oltre 18mila dispencer sui treni regionali, Frecce e InterCity, più di 135mila carrozze sanificate, senza dimenticare i safety kit distribuiti a bordo dei Frecciarossa e Frecciargento, le indicazioni per i flussi di entrata e uscita su tutta la flotta e i chilometri di segnaletica visiva posti a terra sulle carrozze.

Sono i numeri e le azioni principali che hanno valso la Biosafety Trust Certification al Gruppo FS. Trenitalia infatti è la prima impresa ferroviaria al mondo a ottenere dal RINA, società di certificazione internazionale leader in Italia, il prestigioso riconoscimento.

 La tutela della salute di passeggeri e dipendenti

La priorità per il Gruppo FS è la tutela della salute di passeggeri e dipendenti. È la stessa certificazione a riconoscere le best practices di uno dei principali gruppi industriali del Paese, in materia di prevenzione e controllo delle infezioni. La Biosafety Trust Certification testimonia quanto le azioni messe in campo da Trenitalia siano fondamentali per prevenire e contrastare diverse tipologie di infezioni, tra le quali la diffusione del Covid-19.

 Trenitalia, le azioni in campo durante l’emergenza sanitaria

Sin dalle prime fasi dell’emergenza sanitaria, Trenitalia ha ampliato e rivisitato tutte le procedure di sanificazione e igienizzazione di treni, sale dedicate ai viaggiatori, biglietterie, oltre a tutti gli spazi utilizzati dai dipendenti, quali officine e uffici, garantendo così un’igiene ancora più profonda di sedili, bagagliere, tavolini e di tutte le superfici a contatto con i passeggeri.

 Trenitalia, per prevenire il rischio di contagio sui treni, porta a termine approfondite attività di igienizzazione e sanificazione sia prima, sia durante il viaggio. Come? Operando la pulizia di superfici e degli ambienti comuni durante le soste più lunghe dei treni in stazione, potenziando sui treni più frequentati le attività del pulitore viaggiante che interviene per igienizzare carrozze e toilette anche durante il viaggio, ricordando ai passeggeri di utilizzare il gel disinfettante per mani con dispenser installati a bordo dei treni.

Maria Chiara Fasciano Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A.

Cultura/ L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici crea il suo primo fondo di fumetti

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In occasione dell’Anno del fumetto, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è felice di annunciare l’acquisizione di 276 fumetti in lingua francese, che preludono alla creazione di un fondo dedicato che riunirà quasi 200 autori e autrici internazionali. Nell’ambito di questa operazione, l’Accademia di Francia a Roma si è avvalsa della consulenza della Cité internationale de la bande dessinée et de l’image d’Angoulême (CIBDI) per la selezione dei titoli, e della Librairie française de Rome Stendhal per la fornitura delle opere. In questa occasione, l’Accademia desidera riaffermare il suo sostegno agli autori, alle autrici e a tutti gli attori che operano nel settore del libro e contribuire alla diffusione della nona arte in tutta la ricchezza delle sue espressioni narrative e grafiche. L’Accademia continua  così il suo impegno a favore della creazione contemporanea, in un processo di convergenza e apertura verso ogni forma artistica, di cui il linguaggio della “bande dessinée” non fa eccezione. Il fumetto, la letteratura e le arti visive continuano anzi a mantenere un fecondo dialogo reciproco e a comporre nuove estetiche che luoghi pionieristici come le residenze d’artista vogliono incoraggiare. La selezione pilota di questo nuovo fondo porta in primo piano autori e autrici, illustratori e illustratrici di diversa provenienza e disciplina, facendo dialogare i grandi nomi del fumetto con artisti più di nicchia. Fra questi, gli ex borsisti di Villa Medici François Olislaeger (autore e disegnatore di fumetti, 2019-2020), Lancelot Hamelin (scrittore, 2016-2017), Anne-Margot Ramstein (illustratrice, 2015-2016) e Mathias Énard (scrittore, 2005-2006), ma anche gli ex residenti Catherine Meurisse (autrice e disegnatrice di fumetti, 2015), Isabelle Boinot (artista e illustratrice, 2020), Matthias Lehmann (autore di fumetti, 2020), Régis Lejonc (illustratore, 2019) e Carole Chaix (illustratrice e disegnatrice, 2018).

Questo nuovo fondo integrerà le collezioni della biblioteca dell’Accademia, già ricca di 37.300 volumi tra cui alcuni fumetti (con opere di ex residenti ed ex borsisti come per esempio Jul, Eugène Riousse, Lisa Bresner…), ed ambisce ad essere progressivamente completato con i progetti dei borsisti, dei residenti, degli artisti ospiti, dei ricercatori e ricercatrici che soggiornano alla Villa, con opere provenienti dalla rete francese a Roma (École française de Rome, Institut français Italia) e dal pubblico esterno di lettori della biblioteca. Tale iniziativa si pone in continuità con le azioni già intraprese dall’Accademia di Francia a Roma per sostenere la creazione di fumetti: nell’ottobre 2019, l’Accademia e la Cité internationale de la bande dessinée et de l’image di Angoulême hanno dato vita ad una residenza di creazione volta ad accompagnare progetti innovativi di autori e autrici di fumetti. Questo programma di residenza, realizzato in collaborazione con la Société des Auteurs dans les Arts graphiques et plastiques (ADAGP), ha permesso di accogliere a Villa Medici nel 2020 Isabelle Boinot e Matthias Lehmann. Quest’ultimo ha potuto lavorare al suo progetto intitolato Chumbo, la storia di una cronaca familiare durante gli anni di piombo della dittatura in Brasile, tra il 1968 e il 1973 (di prossima pubblicazione per Casterman). Da parte sua, Isabelle Boinot ha perseguito il suo progetto intitolato Toshiyori, un saggio grafico che racconta le sue esperienze e le sue osservazioni sulla società giapponese sotto forma di repertorio etnografico.


A proposito dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
Fondata nel 1666 da Luigi XIV, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è un’istituzione culturale francese avente sede dal 1803 a Villa Medici, villa del XVI secolo circondata da un parco di sette ettari e situata sulla collina del Pincio, nel cuore di Roma.

Ente pubblico dipendente dal ministero della Cultura francese, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici svolge tre missioni complementari: ospitare artisti e artiste, creatori e creatrici, storici e storiche dell’arte di alto livello in residenza annuale o per soggiorni più brevi; realizzare un programma culturale ed artistico che interessa tutti i campi dell’arte e della creazione e che si rivolge ad un vasto pubblico; conservare, restaurare, studiare e far conoscere al pubblico il proprio patrimonio architettonico e paesaggistico e le proprie collezioni.

L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è diretta da Sam Stourdzé.

Biblioteca dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici. Catalogo online: http://www.farnese.efrome.it/ .

Per maggiori informazioni e prenotazioni in biblioteca: 06 67 61 263 o per e-mail all’indirizzo [email protected]

Vino/ Il Monfortino sempre al top tra i grandi vini italiani

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I grandi vini italiani si sono affacciati in ritardo nelle grandi classifiche mondiali a cercare di creare un’alternativa ai grandi vini francesi che per decenni hanno spopolato. Ci sono riusciti con i vari Bolgheri – Masseto e Sassicaia, Solaia e Tignanello, a cui si sono aggiunte le etichette delle Langhe.

La Classificazione dei Grand Cru d’Italia di Gelardini & Romani Wine Auction è punto di riferimento e faro per il mercato secondario dei fine wine italiani ad Hong Kong, oggi più che mai hub del collezionismo enoico internazionale. C’è un solo vino italiano capace di superare a valore i 600 euro a bottiglia: il Monfortino.

Oggi i fine wine italiani sono nel portafoglio dei collezionisti di tutto il mondo, e anche se in quantità decisamente minore della Francia. Il Monfortino di Giacomo Conterno, registra un significativo incremento del +41% sul 2018.

Lavoro/Lo smart working funziona per 6 aziende su 10

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Secondo un rapporto di Bankitalia, le aziende che utilizzano il lavoro da remoto sono aumentate dal 28,7% del 2019 all’82,3% del 2020,inoltre si sono ridotte le differenze tra aree geografiche e settori rispetto al 2019, i provvedimenti varati dal Governo per arginare il virus hanno rafforzato l’utilizzo del lavoro a distanza, anche, nelle amministrazioni pubbliche. Lo smart working è aumentato tra le imprese più dinamiche e innovative, per le figure professionali con retribuzioni medie più alte, per manager più giovani e per pratiche manageriali più moderne, per appartenenti a gruppi esteri, che investono in tecnologie avanzate e con produttività più alte. Il ricorso allo smart working ha consentito di limitare l’impatto negativo su produzione, fatturato e occupazione delle imprese ed è avvenuto in maniera eterogenea, in quanto l’utilizzo del lavoro da remoto dipende da: tipo di attività svolta, caratteristiche delle imprese, dimensione, dotazioni tecnologiche e infrastrutturali, capitale fisico e umano, esperienza sullo smart working maturata.

Il lavoro da remoto aumenta la produttività e sarà utilizzato anche dopo la pandemia, ma genera timori tra i dipendent, preoccupati di dover essere sempre attivi, il 63% delle organizzazioni afferma che la produttività dei dipendenti ha subito un incremento nel terzo trimestre del 2020, grazie alla  riduzione dei tempi necessari per raggiungere il luogo di lavoro, alla flessibilità degli orari e all’adozione di strumenti di collaborazione virtuale. Le aziende stimano un aumento della produttività nei prossimi due o tre anni del 17%, una riduzione dei costi l’88% sugli immobili e il 92% ulteriori risparmi nei prossimi due o tre anni. Il 70% ritiene che l’aumento di produttività legato al lavoro da remoto sia sostenibile anche dopo la pandemia, nel prossimo triennio tre organizzazioni su dieci si aspettano che almeno il 70% dei propri dipendenti lavori da remoto, un balzo enorme rispetto alle risposte pre-Covid, quando un’azienda su dieci affermava di puntare sul lavoro da remoto.

I lavoratori che hanno lavorato da casa almeno una volta a settimana è passata dal 2,4% del 2019 al 33% del II° trimestre 2020, le più sono state donne e lavoratori più istruiti, non sono mancati limiti dovuti a diversi fattori: nel settore pubblico per le ridotte competenze del personale, purtroppo gli investimenti in dotazioni informatiche sostenuti dagli enti non hanno inciso in maniera significativa.     Lo Smart working per le donne evidenzia il potenziale di questo strumento nella conciliazione tra lavoro e vita familiare, facilitando la partecipazione delle donne al mercato del lavoro.

Il Cap gemini Research Institute indica la necessità di creare un nuovo modello ibrido, con mix lavoro da casa e presenza in ufficio. Non si tratta di spostare un pc ma occorre, riconsiderare il modello di selezione, (meno legato alla presenza fisica), ridefinire  leadership e promuovere autonomia, empatia e trasparenza, rinnovare la cultura del lavoro basata sulla fiducia attraverso nuove abitudini collettive, e installare una solida infrastruttura per accelerare la modalità di lavoro in digitale. 

Alfredo Magnifico