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Coronavirus/ Curva stabile per numero di nuovi positivi e deceduti

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Stabile la curva del contagio da Coronavirus in Italia, leggendo il bollettino del Ministero della Salute. I nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 13.659 su 270.142 tamponi . Sono 422 i morti (ieri erano stati 477). Con 17.680 dimessi e guariti in più gli attualmente positivi sono 430.277, ( -4.445) .
Il totale delle vittime da coronavirus nel nostro Paese dall’inizio della pandemia supera le 90mila unità e sale a 90.241. Il totale dei casi di Covid-19 dall’inizio della pandemia in Italia è dunque di 2.597.446, di cui 2.076.928 dimessi e guariti. Del totale dei positivi sono 408.383 quelli in isolamento domiciliare (-4.123), 19.743 ricoverati in altri reparti (-328) mentre i malati in terapia intensiva sono 2.151 (+6).

Roma/ Casina di Raffaello, i nuovi laboratori dedicati alla natura e agli amici animali

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Per il mese di febbraio Casina di Raffaello, lo spazio arte e creatività dell’Assessorato alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale, gestito in collaborazione con Zetema Progetto Cultura, prosegue la sua programmazione con le attività del martedì e del giovedì pomeriggio. I bambini dai 4 agli 11 anni compiuti potranno giocare con due straordinari autori, Gianni Rodari e Leo Lionni, e allo stesso tempo imparare divertendosi con i nuovi laboratori creativi dedicati alla natura, agli alberi, ai fiori e agli amici animali. Tutte le attività sono organizzate nel rispetto delle norme per il contenimento della diffusione del Covid-19. Previsti specifici percorsi per l’ingresso e per l’uscita, il “triage” di accoglienza e il distanziamento interpersonale. Obbligatorio l’uso della mascherina per i bambini dai 6 anni in su. Il costo di ciascun laboratorio, che dura circa 1 ora, è di € 7 a bambino. E’ possibile iscriversi a entrambe le attività previste nella giornata al costo di € 14. Prenotazione obbligatoria al contact center 060608 fino ad esaurimento dei posti disponibili. I dettagli sul programma, gli orari, le fasce d’età dei destinatari e la capienza massima per ogni attività sono consultabili sul sito www.casinadiraffaello.it.


Martedì 2Giovedì
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Martedì
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Martedì 16Giovedì 18Martedì 23Giovedì
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Lab 1Bomba di semiPer fare un alberoIl binomio fantasticoCrea il tuo personaggioUn filo di ventoDipingere la musicaDada collageLa casetta di Cip Cip
Lab 2Un filo di ventoDipingere la musicaDada collageLa casetta di Cip CipBomba
di semi
Per fare un alberoIl binomio fantasticoCrea il tuo personaggio

Laboratorio 1

Dalle 16.00 alle 17.00: per bambini dalla 1^ alla 5^ primaria (max 7 bambini)

Dalle 16.15 alle 17.15: per bambini nati nel 2015 e nel 2016 (max 5 bambini)

Dalle 16.30 alle 17.30: per bambini dalla 1^ alla 5^ primaria (max 7 bambini)

Laboratorio 2

Dalle 17.00 alle 18.00: per bambini dalla 1^ alla 5^ primaria (max 7 bambini)

Dalle 17.15 alle 18.15: per bambini nati nel 2015 e nel 2016 (max 5 bambini)

Dalle 17.30 alle 18.30: per bambini dalla 1^ alla 5^ primaria (max 7 bambini)

Appuntamento all’ ingresso di Casina di Raffaello 15 minuti prima per effettuare il triage

Bomba di semi

Martedì 2 e martedì 16 febbraio

Un laboratorio per giardinieri in erba, per portare a casa un pezzetto di primavera durante i mesi invernali: con un mix di ingredienti semplici e naturali, i bambini impasteranno una bomba di semi, che esploderà seguendo i ritmi lenti della natura, creando un nuovo angolo verde.

Un filo di vento

Martedì 2 e martedì 16 febbraio

A volte basta davvero poco per volare con la fantasia: con un po’ di vento e una bella rincorsa, un aquilone colorato, costruito con carta e spago, spiccherà il volo sui prati di Villa Borghese proprio come un uccello variopinto!

Per fare un albero

Giovedì 4 e giovedì 18 febbraio

Casina di Raffaello è circondata da tanti alberi e piante diversi, dai quali i bambini potranno prendere spunto per creare un libretto illustrato scomponibile sugli alberi e le loro parti.

Dipingere la musica

Giovedì 4 e giovedì 18 febbraio

I bambini dipingeranno con diversi strumenti e colori, accompagnati dall’ascolto di alcuni brani: ritmi e strumenti musicali, dal jazz al rock, dalla musica classica alla musica elettronica ispireranno movimenti e figure che prenderanno vita sulla carta a colpi di pennello.

Il binomio fantastico

Martedì 9 e martedì 23 febbraio

Con le sue favole e filastrocche, Gianni Rodari ci ha insegnato a immaginare un mondo in cui la fantasia può trasformare la realtà per scrivere sempre nuove storie. Pescando da due speciali mazzi di carte, i bambini creeranno paesaggi e personaggi fantastici a partire da abbinamenti inaspettati.

Dada collage

Martedì 9 e martedì 23 febbraio

Dada non significa nulla”, scrisse Tristan Tzara sul Manifesto del movimento artistico nel 1918. Durante il laboratorio, i bambini libereranno immagini da riviste, giornali e depliants, creando nuove composizioni imprevedibili e nonsense tramite la tecnica del collage.

Crea il tuo personaggio

Giovedì 11 e giovedì 25 febbraio

Durante il laboratorio, verrà letto un libro di Leo Lionni e realizzati tanti fogli di carta colorata con tecniche diverse, per poi inventare e creare nuovi personaggi con il collage, proprio come faceva lui!

La casetta di Cip Cip

Giovedì 11 e giovedì 25 febbraio

Come si costruisce un nido? Usando solo materiali naturali, come argilla, paglia e rametti, ogni bambino modellerà un piccolo rifugio per gli uccellini, da appendere in giardino o in balcone per lasciare una casetta piena di cibo per gli uccellini che vivono in città.

Laghezza: “Voce all’impresa per rilanciare il cluster mare”

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Da un lato un momento politico che rende a dir poco complesso anche solo pensare a un nuovo ministero, benché motivato da buone intenzioni e da valide ragioni, come quello “del mare”; dall’altro, la necessità cogente di realizzare nel tempo più breve possibile un centro in grado di raccogliere gli input delle imprese e del settore portuale, marittimo e logistico nel suo complesso per non sprecare l’occasione, se tale sarà in funzione della serietà dei progetti, del Next Generation EU.

Secondo Alessandro Laghezza, Presidente di Confetra Liguria, il cluster esteso dei traffici marittimi, dei porti e della logistica è oggi fragile ed esposto come non mai ai rischi di strumentalizzazioni politiche che nulla hanno a che fare con le reali motivazioni. Al tempo stesso non può permettere a nessuno di tenerlo fuori o ai margini del dibattito sugli interventi prioritari di cui ha bisogno e che riguardano scelte infrastrutturali, riforma della governance portuale e una digitalizzazione che sia in grado una volta per tutte di contenere l’impatto negativo della burocrazia sull’efficienza del settore.

“È forse necessaria oggi – sostiene Laghezza – una vera e propria chiamata alle armi di tutto il mondo dell’impresa che opera in questo settore per far sentire una voce forte, per scongiurare scelte clientelari e tentare di costruire proprio a partire dal mare, le basi per un rilancio complessivo del Paese”.

Barbara Gazzale

Sicurezza/ Grandi nomi per il Mezzogiorno

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FOTO DI REPERTORIO

“Proponiamo di assegnare 111 dei 209 miliardi di euro al Mezzogiorno. Nel manifesto “Ricucire l’Italia per un nuovo assetto Euro-Mediterraneo”, con il quale s’invita il Governo e il Parlamento di investire i fondi del Recovery Fund (Programma Next Generation EU) per sanare le disuguaglianze nel nostro Paese e avviare concretamente programmi di rilancio economico e coesione sociale attraverso lo sviluppo sostenibile e tecnologico, applicando i parametri scelti per attribuire le risorse (disoccupazione, reddito pro-capite, popolazione, perdita cumulata di PIL), si propone di assegnare 111 dei 209 miliardi di euro al Sud. Un dato, non una rivendicazione; una denuncia, che invita a por fine allo spreco di enormi potenzialità, ad arrestare la disgregazione frutto del crescente divario Nord-Sud e di quello, ancor più preoccupante, tra Italia ed Europa, che coinvolge anche le regioni settentrionali”. Lo ha affermato Antonello Fiore, Presidente Società Italiana di Geologia Ambientale.

PIU’ DI 500 I FIRMATARI TRA I MASSIMI RAPPRESENTANTI DEL MONDO ACCADEMICO – SCIENTIFICO – INTELLETTUALE ITALIANO. 

 Il Comitato Promotore del Manifesto è composto da personalità importanti: Adriano Giannola – Presidente SVIMEZ, Roma – Gerardo Bianco –  Presidente Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia (ANIMI), Roma – Giuseppe De Natale – Dirigente di Ricerca INGV, già Direttore Osservatorio Vesuviano, Napoli

 Mario Bova – Ambasciatore, Roma – Francesco Venerando Mantegna – Presidente Conferenza Mediterranea (COMEN), Roma – Antonello Fiore – Presidente Società Italiana di Geologia Ambientale, Bari – Gian Giacomo Migone – Accademico, Politico e Storico, già Presidente Commissione Esteri del Senato, Torino – Vittorio Daniele – Professore, Dip. di Scienze Giuridiche, Storiche, Economiche e Sociali, Università della Magna Grecia, Catanzaro. Tante altre personalità del mondo accademico, politico, culturale ed economico hanno già aderito al “Manifesto Ricucire l’Italia per un nuovo assetto Euro-Mediterraneo”

 Ed anche in queste ore dilaga il dissesto idrogeologico in Italia.

 “Abbiamo voluto rendere centrale, nel Manifesto, tra le altre cose, la fragilità geologica del nostro territorio, esposto ai pericoli naturali come quello vulcanico, sismico e idrogeologico con alluvioni e frane. Sono questioni strategiche per lo sviluppo sociale ed economico che non possono essere prese in considerazione solo nel post evento e solo per la gestione delle fasi emergenziali e di ricostruzione, ma vanno assolutamente definite in fase di previsione e prevenzione. L’Italia ha una conformazione geologica per la quale le principali pericolosità geologiche si manifestano con una serie di eventi – ha proseguito Fiore – che rappresentano il naturale evolversi e formarsi del paesaggio e del territorio che abitiamo; dalla ricostruzione del dopoguerra abbiamo avuto uno sviluppo non rispettoso degli scenari che questi pericoli naturali definivano e li abbiamo trasformati in rischi per il nostro tessuto socio economico e per la nostra stessa vita. I dati dicono che ancora nel 2020 in Italia per frane e alluvioni sono morte 12 persone oltre a 1 disperso e ben 18 feriti.

 Abbiamo necessità di imparare dal passato per agire nel presente e progettare il futuro; dobbiamo risanare gli errori del passato per una rigenerazione urbana e realizzare le nuove infrastrutture in totale sicurezza; dobbiamo monitorare i fenomeni naturali per meglio prevenire i loro effetti e sviluppare un sistema di manutenzione indispensabile a garantire la sicurezza costante, dobbiamo potenziare gli istituti di ricerca, le strutture tecniche degli enti centrali e periferici per creare un processo (scelte – progetto -realizzazione – manutenzione) più agile e più corrispondete alle esigenze di una società che guarda con consapevolezza al suo futuro e guarderà con fierezza al suo passato.

Abbiamo bisogno di passare dalle emozioni e dagli annunci alle azioni senz’altro indugiare, per questo abbiamo voluto coinvolgere per questi aspetti tre dei massimi esperti nazionali dei pericoli naturali”.

 Grandi nomi anche della Geologia Italiana, di caratura internazionale.

 “Per risolvere il problema del dissesto idrogeologico è necessario ridurre il consumo di suolo e finanziare gli interventi di protezione idrogeologica già programmati. Non c’è bisogno di fare nuove task force o nuovi piani nazionali. Basterebbe portare a compimento le tante azioni già iniziate. Da troppi anni giace in parlamento una proposta di legge sul contrasto al consumo di suolo: ogni mese di ritardo nell’approvazione della legge si traduce inesorabilmente in circa 2000 ettari di nuove edificazioni che causano impermeabilizzazione del terreno e nuovi elementi esposti a rischio. Da cinquant’anni si susseguono piani e programmi di mitigazione del rischio idrogeologico che prevedono opere diffuse – ha affermato Prof. Nicola Casagli , Presidente International Consortium on Landslides –  e capillari, con un fabbisogno stimato di circa 2,5 miliardi di euro per almeno un ventennio. Inutile dire che gli investimenti finora effettuati sono stati del tutto insufficienti e concentrati soprattutto in grandi opere idrauliche scoordinate da un vero e proprio programma di riassetto idrogeologico dei bacini idrografici e del reticolo idrografico minore. E’ inoltre auspicabile l’estensione alla protezione idrogeologica delle agevolazioni fiscali per i privati già previste per gli interventi di riqualificazione sismica ed energetica”.

 Va messo in sicurezza il patrimonio antico, storico del Mezzogiorno.

 “Ricucire l’Italia, quindi, e prima di tutto il patrimonio urbanistico del suo Mezzogiorno, con i suoi numerosi centri storici e borghi montani: spesso ricchi d’inestimabili beni artistici, ma poveri di attenzioni e per questo altamente vulnerabili.

 Apprendiamo dal Catalogo dei Forti Terremoti in Italia (http://storing.ingv.it/cfti/cfti5/#) che nel nostro paese esistono oltre 4.800 località che hanno alle spalle importanti storie di distruzioni e di ricostruzioni; di queste, 55 sono città del Sud che contano oggi tra 50.000 e un milione circa di abitanti. In queste città vivono oltre sei milioni di abitanti, circa il 10% dell’intera popolazione italiana: dunque circa il 30% della popolazione che vive in centri medio-grandi del Mezzogiorno è esposta a terremoti –  ha dichiarato Gianluca Valensise, Dirigente di ricerca Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – INGV –  che nel corso della storia hanno raggiunto almeno il VII grado della scala Mercalli, e considerando i centri minori si arriva a superare il 40%.

 Per mitigare i danni causati dagli inevitabili futuri terremoti, che per gran parte del Mezzogiorno sono una ‘catastrofe annunciata’, il governo italiano nel 2017 ha varato il Sisma Bonus, uno strumento che consente la detrazione delle spese sostenute per gli interventi antisismici sul patrimonio edilizio italiano, seguito nel 2018 dall’omologo Eco Bonus, finalizzato all’efficientamento energetico. Nel 2020, sulla spinta dell’emergenza economica causata dal COVID-19, il Governo ha unito Sisma ed Eco Bonus in un singolo strumento, il SuperBonus 110%, attraverso cui le spese di riqualificazione sismica ed energetica saranno poste interamente a carico dello stato.

 Così facendo però la platea degli aventi diritto al Bonus si è ampliata a dismisura, anche perché l’accesso al Sisma Bonus è stato esteso a vastissime aree dell’Italia settentrionale, incluse molte nelle quali la pericolosità sismica è bassa o bassissima. Tra molti addetti ai lavori serpeggia ormai la convinzione che il SuperBonus servirà in larghissima misura a spingere – doverosamente! – l’efficientamento energetico, e che per la prevenzione sismica resteranno le briciole, soprattutto nel Mezzogiorno. Il danno oltre alla beffa: uno schiaffo che aumenterà il divario tra il Mezzogiorno e il resto dell’Italia. La politica è ancora in tempo per cambiare il corso delle cose: ma avrà la forza di farlo?”.

 Ed ancora il rischio vulcanico :

 “Il rischio vulcanico in Italia è estremamente variabile, poiché dipende dalla natura e dalla localizzazione degli apparati vulcanici considerati. L’Etna è un tipo di vulcano che non pone rischi immediati per la vita umana, sebbene alcune colate laviche possano talvolta minacciare i centri abitati localizzati nella parte alta del vulcano. Il rischio principale associato al vulcanismo Etneo è quello sismico, legato ai processi vulcanici e alle faglie che contornano il vulcano. I vulcani delle Eolie sono caratterizzati da livelli modesti di esplosività. Gli episodi come quelli verificatesi a Stromboli nel luglio e agosto 2019 sono però imprevedibili – ha concluso Giuseppe De Natale, Dirigente di Ricerca INGV, già Direttore Osservatorio Vesuviano, Napoli – e molto rischiosi per i turisti che affollano l’isola vulcanica. L’isola di Stromboli, con il fianco estremamente instabile della Sciara del Fuoco, rappresenta inoltre la maggiore sorgente di rischio tsunami nel Mar Mediterraneo, in cui gli eventi massimi costituiscono una minaccia d’incredibile portata per le coste di tutto il Mediterraneo. Anche i vulcani sottomarini, numerosi nel Basso Tirreno, sono potenziali sorgenti di tsunami, sebbene di minore pericolosità. Il rischio vulcanico più alto al Mondo, però, è quello dell’area Napoletana, per la presenza di molteplici aree vulcaniche caratterizzate da altissima esplosività (fino a VEI 7), estremamente popolate: Vesuvio, Campi Flegrei e Ischia, oltre ad altre possibili sorgenti di eruzioni ignimbritiche nella Piana Campana. Nell’area Napoletana, circa 3 milioni di persone abitano entro una distanza di circa 20 km da una possibile bocca vulcanica. La mitigazione del rischio vulcanico in quest’area rappresenta una sfida unica al Mondo, e può essere ragionevolmente perseguita soltanto diminuendo drasticamente la densità di popolazione residente in queste aree. E’ importante rilevare che queste aree, di enorme valore turistico, culturale e naturalistico, non vanno certo desertificate; il problema è di valorizzarne la fruizione, scoraggiando però nel contempo la residenzialità. In queste aree si deve poter lavorare, fare turismo, cultura e svago; ma stabilendo residenza permanente al di fuori di esse. Solo in tal modo è ipotizzabile predisporre Piani di Evacuazione programmata, in caso di chiari segnali pre-eruttivi, che possano funzionare sia in termini logistici sia economici: considerando anche il carattere empirico e l’intrinseca incertezza della previsione delle eruzioni”.

 Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale della SIGEA

Cronaca nazionale/ Variante inglese, focolaio a Corzano, colpito il 10% della popolazione

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FOTO DI REPERTORIO

Allarme variante inglese. In un comune del Bresciano, Corzano 1.400 abitanti in provincia di Brescia, il 10% della popolazione risulta positivo al Covid. Il 60% sarebbe rappresentato da studenti della scuola elementare e della materna che a loro volta hanno contagiato i familiari, secondo quanto spiegato anche dal sindaco del paese.
Stando alle analisi di Ats Brescia la popolazione risulta contagiata dalla variante inglese del Covid. Il sindaco ha chiuso le scuole fino all’8 febbraio.

Parigi/ Con il furgone sulla folla: un morto ed un ferito

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FOTO DI REPERTORIO

Purtroppo il dramma non è stato evitato. Paura a Parigi dove un uomo ha rubato un furgoncino e ha investito due persone: il bilancio è di un morto e un ferito. È successo nella zona di La Défense, il quartiere degli affari alle porte della capitale francese: secondo quanto rivela BFM-TV l’individuo è stato fermato dalle forze dell’ordine. Secondo i primi elementi dell’inchiesta, l’uomo sarebbe uno squilibrato, senza fissa dimora.
Nulla indica al momento che si possa trattare di un attentato terroristico, quanto piuttosto del gesto di uno squilibrato.

foto di repertorio

Coronavirus/ Draghi: “Contro la pandemia abbiamo a disposizione risorse straordinarie”

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Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus

a) Una delle prime dichiarazioni del premier incaricato di formare un nuovo governo riguarda naturalmente le misure per combattere l’epidemia.
“Vincere la pandemia è una delle sfide che ci attendono ma abbiamo a disposizione risorse straordinarie”. Lo dice appunto il nuovo premier incaricato Mario Draghi;
b) L’Arabia Saudita impedisce l’ingresso ai cittadini provenienti da 20 Paesi, inclusa l’Italia;
c) Oltre 10 milioni di persone hanno ricevuto la prima dose di vaccino nel Regno Unito, come conferma il premier Johnson.

Coronavirus/ Lieve calo nell’ospedalizzazione, sempre alto il numero dei deceduti nelle 24ore

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Situazione dell’epidemia da coronavirus in Italia, secondo il bollettino del Ministero della Salute.  i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 13.189 su 279.307 tamponi (ieri erano stati 9.660 su 244.429 tamponi). Sono 477 i morti (ieri erano stati 499). Con 15.748 dimessi e guariti in più gli attualmente positivi sono 434.722, ( – 3.043).

Il totale delle vittime da coronavirus nel nostro Paese dall’inizio della pandemia sale a 89.820. La percentuale di tamponi positivi è oggi del 4,7% (ieri era stata del 3,9%).

Il totale dei casi di Covid-19 dall’inizio della pandemia in Italia è di 2.583.790, di cui 2.059.248 dimessi e guariti.

Del totale dei positivi sono 412.506 quelli in isolamento domiciliare (-2.728), 20.071 ricoverati in altri reparti (-246) mentre i malati in terapia intensiva sono 2.145 (-69).

Coronavirus/ USA e Brasile, migliaia di morti al giorno

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E’ grave la situazione del contagio in particolare negli Stati Uniti e Brasile.
Gli Stati Uniti hanno raggiunto finora dall’inizio 26.427.398 casi di Coronavirus e 446.733 morti: è quanto risulta dal conteggio indipendente della Johns Hopkins University. Sono 3.673 i morti in più rispetto a lunedì e 125.384 nuovi casi in 24 ore.
Il Brasile ha registrato 1.240 morti di Covid-19 e 56.240 contagi nelle ultime 24 ore, secondo quanto si legge sulla stampa locale. Dall’inizio della pandemia, le vittime salgono a 226.383 ed i contagi a 9.286.256.

Germania/ Coronavirus, 975 morti nelle ultime 24 ore

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E’ grave la situazione pandemica in Germania. Sono stati molti i decessi per Covid-19 nel corso delle ultime 24 ore.
Nello specifico i casi di contagio registrati sono stati 9.705 e i morti 975, per un totale dall’inizio della pandemia di 2.237.790 di contagi e 58.956 morti da Covid-19.

La situazione, in Europa, resta grave, oltre che in Italia e Germania, anche nel Regno Unito, in Francia e Spagna.