Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus.
a) Sui vaccini arrivano chiarimenti importanti.
“Non è indicato somministrare la seconda dose del vaccino a chi ha contratto il virus dopo la prima perché l’infezione rappresenta un potente stimolo per il sistema immunitario”.
La spiegazione è dell’AIFA;
b) Nel 2020 in Italia sono stati registrati 131.090 contagi sul posto di lavoro, riporta l’INAIL;
c) In Germania il numero di decessi legati al coronavirus dall’inizio dell’epidemia supera quota 50mila, come comunica l’Istituto Robert Koch.
Coronavirus/ Vaccini, chi si infetta non deve avere la seconda dose
Pordenone/ Scende dall’autobus e viene travolta da un’auto, muore di fronte casa
Una tragedia assurda ed una giovane vita spezzata. Era appena scesa dall’autobus che l’aveva accompagnata proprio di fronte alla casa in cui lavorava, quando è stata investita da un’auto ed è morta sul colpo. L’incidente è avvenuto a Pordenone. La vittima è una 53enne originaria dell’Honduras ma residente a Pordenone. Alla guida dell’auto una donna di 38 anni.
Proprio mentre attraversava è arrivata l’auto che l’ha investita. Purtroppo nulla hanno potuto fare i sanitari per salvarla.
foto di repertorio
Senigallia/ Positivi al Covid, vanno a fare la spesa al supermercato
Sono centinaia ogni giorno i casi di trasgressione alle norme di sicurezza anti-Covid.
Denunciate tre persone per aver violato la quarantena, due delle quali positive al covid. Erano andate a fare la spesa e a incontrare un amico.
Due sono di Senigallia, una di Trecastelli.
La notizia è riportata da Il Corriere Adriatico.
Coronavirus/ Curva stabile, continua a diminuire l’ospedalizzazione
Curva epidemica sempre stabile su numeri alti: è la situazione della pandemia da Coronavirus in Italia, secondo il bollettino del Ministero della Salute. I nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 13.633 con 264.728 tamponi. Sono 472 i morti (ieri erano stati 521). Con 27.676 dimessi e guariti in più gli attualmente positivi sono 502.053, ( – 14.515).
La percentuale di tamponi positivi è del 5,15% (ieri era del 5,26%).
Il totale delle vittime da coronavirus nel nostro Paese dall’inizio della pandemia sale a 84.674. Il totale dei casi di Covid-19 dall’inizio della pandemia in Italia è dunque di 2.441.854, di cui1.855.127 dimessi e guariti. Del totale dei positivi sono 477.972 quelli in isolamento domiciliare (-14.133), 21.691 ricoverati in altri reparti (-354) mentre i malati in terapia intensiva sono 2.390 (-28).
Inchiesta de il Sole24Ore, allarme delle imprese: “investire su reti e formazione per cogliere l’occasione del Recovery Plan”
l focus di apertura del Rapporto Centro del Sole 24 Ore in edicola venerdì 22 gennaio in Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Umbria, Molise e Abruzzo punta i fari sull’allarme delle imprese per la ripresa e le loro richieste a Regioni e Governo tra preoccupazione per la crisi e il pressing per cogliere l’occasione del Recovery Plan. A indicare le priorità sono i Presidenti regionali di Confindustria nelle interviste esclusive al Rapporto Centro: accelerare su scuola, infrastrutture e transizione digitale. Queste le priorità per ripartire.
L’industria fa pressing per cogliere l’occasione del Recovery Plan per sbloccare opere e risorse capaci di creare posti di lavoro e rilanciare l’economia dei territori piegati dal Covid. Che sia il nodo del Passante di Bologna o la tratta ferroviaria tra Roma e Pescara o, ancora, il rilancio del porto di Civitavecchia e di Gaeta, di Livorno, le imprese delle regioni del Centro Italia chiedono alla politica centrale e locale di accelerare. Il peso dell’export delle Marche sul totale nazionale è sceso dal 2,6% al 2,5%. Nel 2020 l’occupazione delle camere negli alberghi di Roma è scesa del 90%. In Emilia Romagna la stima di crescita per il 2021 è +5% dopo il -9% del 2020. L’industria umbra vale il 50% del valore aggiunto regionale, tra produzione diretta e indiretta.
Il Rapporto Centro del Sole 24 Ore di venerdì 22 gennaio propone le interviste esclusive ai presidenti di Confindustria Marche, Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo.
Tra le esclusive del prossimo numero del Rapporto Centro c’è anche Terna che scommette sul Centro Italia: piano da 1,3 miliardi investiti tra Lazio, Marche, Umbria, Toscana ed Emilia-Romagna da qui al 2025, con circa 300 imprese in prima linea e 1400 tra operai e tecnici impegnati in attività di cantiere e lavorazioni in fabbrica (ai quali si aggiungeranno circa 170 tra professionisti e studi tecnici). Tra gli interventi principali messi nero su bianco dal management della spa dell’alta tensione, figura il nuovo collegamento elettrico Sacoi 3, un progetto strategico per la Toscana e per l’intero Paese che punta a rinnovare con moderne tecnologie l’attuale cavo marino tra Sardegna, Corsica e la penisola. Una grande opera che comporterà un investimento di 600 milioni per Terna. Il Sacoi 3, però, è solo uno dei tanti tasselli del piano di opere per il Centro Italia che destinerà oltre 530 milioni, sugli 1,3 miliardi complessivamente programmati, a interventi per l’ammodernamento e la resilienza degli asset esistenti. 18 mila sono i chilometri di linee in alta e altissima tensione che la società guidata da Stefano Donnarumma gestisce nelle Regioni del Centro Italia.
Il Rapporto Centro del Sole 24 Ore dedica ampio spazio alla nuova scommessa di Menarini. Auto-analisi a casa per il Covid-19. Dopo la pandemia l’azienda toscana ha aggiornato le strategie produttive: punta a decentrare la risposta diagnostica portando i tamponi vicino ai pazienti così non si ingolfano le aziende ospedaliere. La società del gruppo farmaceutico fiorentino Menarini ha messo sul mercato uno strumento innovativo con le dimensioni di un vocabolario che consente di analizzare il tampone molecolare per la rilevazione del virus in soli venti minuti. E di farlo in strutture periferiche, non solo negli ospedali. Così l’attività dell’azienda di Firenze, una dei leader della diagnostica con 300 milioni di fatturato 2019, per il 70% all’export, e 700 dipendenti negli stabilimenti di Bologna, Pisa e negli Stati Uniti, oltre che in dieci filiali in Europa più una presenza commerciale in Cina e a Singapore – si è rifocalizzata sull’emergenza Covid. L’obiettivo a breve termine dell’azienda è sviluppare uno strumento che consenta l’auto-analisi del Covid: «In questo modo si potrà testare da casa il proprio stato di salute» spiega il direttore generale, Fabio Piazzalunga, che annuncia un’altra sperimentazione in atto: «Uno strumento che permetterà di avere una prognosi nella fase iniziale del contagio, per capire se la forma è seria o lieve. Questo consentirebbe al sistema sanitario la gestione ottimale del paziente, così da dedicargli le cure più appropriate. Contiamo di avere a breve risultati importanti da queste sperimentazioni».
Il rilancio delle Terme di Montecatini. la stagione della rinascita sembrava essere sfumata per sempre. Fino a quando, due mesi fa, è spuntato il nome di Guild Living, operatore inglese promosso nel maggio 2019 dal gruppo finanziario Legal & General insieme con un team di esperti in design, wellness e sviluppo immobiliare, con l’obiettivo di realizzare residenze “a misura” di anziani: non appartamenti tristi e brutti, ma centri della longevità hi-tech (ad esempio con sensori integrati nel pavimento che dai passi valutano lo stato di salute degli inquilini) con ristoranti, negozi, palestra, piscina, in cui poter trascorrere una later life attiva, comoda e indipendente. Le cifre: 37 milioni il valore dei 25 immobili non più strategici che la società Terme di Montecatini ha messo sul mercato con un bando varato a settembre scorso; 1,7 miliardi l’investimento nell’arco di 10-12 anni ipotizzato dalla Guild Living per il progetto del centro per la longevità hi-tech nel complesso termale.
Nell’Appennino bolognese nasce la valle delle api. Nuovo piano industriale triennale di Conapi: crescita del 30% entro il 2023 e investimenti per 3,5 milioni in un nuovo magazzino e nuovi impianti per lavorare il miele. Il Conapi è arrivato a rappresentare oltre 600 apicoltori dal Piemonte alla Sicilia, con il nocciolo duro tra Emilia e Toscana e alcuni soci anche in Spagna e Ungheria (il cammino per diventare Consorzio europeo del miele è in nuce) e ha un patrimonio complessivo di oltre 107mila alveari, una produzione di circa 20mila quintali l’anno di miele con un fatturato alla produzione di 23,8 milioni che arriva a 65 milioni al consumo. Su un mercato nazionale che si stima valga circa 150 milioni, dove Mielizia contende ai marchi Ambrosoli e Rigoni la leadership nella Gdo, controllando però da solo il 25% del segmento biologico.
Partiti e immobili, il Pd romano acquisisce le 19 sezioni dell’ex Pci. Il Pd romano ritrova casa, e in un certo senso rimette a posto i propri conti saldando nel contempo i conti con il passato storico proprio a ridosso del centenario della nascita del Partito comunista italiano. Un patrimonio immobiliare di tutto rispetto, che vale 4 milioni di euro. Certo, con la fusione il Pd romano acquisisce non solo gli immobili ma anche i debiti, comunque molto inferiori al valore del patrimonio: 900mila euro.
Lavoro/ Rota (Fai-Cisl): “Serve un Recovery agroalimentare, lavoriamo insieme su un documento di priorità”
“La questione della sostenibilità nel Recovery Fund potrà avvantaggiare in primis proprio il settore agricolo. Un gioco di squadra più efficace tra sindacati e imprese, nei confronti del Governo e in particolare del Ministero dell’Agricoltura, potrebbe dare al comparto maggiore capacità interlocutoria. Come Fai Cisl, sento di rivolgere un appello forte a Flai Cgil e Uila Uil, nonché a Coldiretti, Cia, Confagricoltura, e a tutta l’industria alimentare: lavoriamo insieme per costruire un Recovery agroalimentare, un documento di priorità che rafforzi quanto previsto per i nostri comparti dentro i percorsi del Recovery Fund”. Lo afferma il segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, intervistato da Letizia Martirano, direttore di Agra Press. Commentando l’esclusione dei lavoratori agricoli tra i beneficiari delle recenti indennità di mille euro, il sindacalista non ha escluso nuove agitazioni.
“Il momento è molto delicato, ma di motivi per manifestare le nostre categorie ne avrebbero anche molti altri oltre al mancato bonus. Pensiamo ai lavoratori agricoli in malattia per Covid19, che non maturano giornate utili per accedere alla disoccupazione agricola. Pensiamo alle tante giornate di lavoro perse a causa di alcune calamità, e pensiamo al conseguente bisogno di riconoscere, per il 2020, le stesse giornate lavorate nel 2019, offrendo così ai lavoratori agricoli la possibilità di accedere agli opportuni ammortizzatori sociali. Altro dossier – aggiunge Rota – su cui sta crescendo inevitabilmente il malumore dei lavoratori è quello del comparto idraulico-forestale, che è privato del contratto nazionale da oltre 8 anni: un settore che purtroppo paga cara l’assenza totale di una visione strategica. Non è corretto dire una cosa mentre se ne fa un’altra: tutti parlano di ambiente, green deal, sostenibilità, ma poi non si investe sufficientemente sulle risorse e i diritti per i lavoratori che se ne occupano, a cominciare dai forestali e dai dipendenti dei consorzi di bonifica. E non se la passa meglio la pesca: andranno chiarite le modalità di copertura delle giornate di fermo per il 2021, su cui le misure del Feamp non sono sufficienti, e il sostegno ai pescatori nella legge di bilancio coprirà solo fino a giugno e non garantisce ai marittimi le necessarie coperture assistenziali e previdenziali. Che occorra un ammortizzatore strutturale, per i pescatori, lo diciamo da anni. Poi c’è la battaglia per la nuova PAC, che dovrà includere i principi della condizionalità sociale: i finanziamenti devono andare a chi applica i contratti e rispetta i diritti dei lavoratori. Per non parlare del caporalato, su cui vogliamo sapere cosa è stato fatto ad un anno dal lancio del Piano triennale, che ci aveva visto molto favorevoli. Su alcuni aspetti tra questi avevamo avviato con la Ministra Bellanova un confronto, avevamo ottenuto qualche primo risultato, è fondamentale che chi arriverà a Via XX Settembre abbia le competenze giuste e una forte predisposizione al dialogo”. “Credo fermamente che dalla crisi economica indotta dalla pandemia si possa uscire soltanto con una nuova stagione di vera concertazione, con un rinnovato patto di solidarietà tra le rappresentanze dei lavoratori, le imprese e le istituzioni”, conclude Rota commentando positivamente alcuni recenti rinnovi contrattuali.
Coronavirus/ L’ECDC:”Alto il rischio di nuove varianti nei Paesi UE”
Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus
a) E’ una brutta notizia, che non avremmo mai voluto sentire.
L’ECDC considera molto alto il rischio di diffusione delle nuove varianti del virus nei Paesi UE, con un probabile aumento di infezioni, ricoveri e decessi;
b) “La pressione sulle terapie intensive e sugli ospedali in Italia inizia lievemente a diminuire per effetto delle misure di Natale”. Lo afferma il Commissario all’emergenza Arcuri;
c) “Le aree dell’UE dove la circolazione del virus è particolarmente alta saranno individuate con il colore rosso scuro e sottoposte a regole più stringenti sui viaggi”.
Lo annuncia la Commissaria UE von der Leyen.
Ambiente/ Archeoclub d’Italia e Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale insieme per la promozione del territorio
“Firmata la convenzione con l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale. Svilupperemo progetti ed iniziative di comune interesse, predisporremo un programma informativo e formativo, attraverso l’organizzazione congiunta di workshop e seminari sui temi della tutela del patrimonio ambientale e culturale, in connessione con la tutela e salvaguardia delle risorse acqua e suolo, il sistema costiero e la difesa dai rischi indotti da fenomeni naturali e antropici. L’obiettivo è la difesa e tutela dei siti archeologici e quindi le attività che si andranno a sviluppare riguardano la valutazione di tale patrimonio e la loro esposizione ai pericoli, per cui le attività oggetto dell’accordo con Archeoclub, vanno a rafforzare l’azione di tutela del patrimonio archeologico, a valutare tutti quei siti che hanno problematiche connesse al dissesto idrogeologico. L’azione concorrerà ad avere un quadro chiaro, completo del patrimonio culturale da mettere in sicurezza”. Lo ha annunciato poco fa, Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale dell’Aecheoclub d’Italia.
Per l’espletamento delle attività, il coordinamento tecnico per l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale sarà curato dal Segretario Generale Dott.ssa Vera Corbelli, supportata dal Dirigente Dott. Gennaro Capasso, Dirigente Ing. Raffaele Velardo, Arch. Maria Pagliaro, il coordinamento tecnico per Archeoclub d’Italia aps sarà curato dal Presidente nazionale Dott. Rosario Santanastasio, supportato dal prof. Filippo Avilia archeologo, Ing. Federico Boccalaro esperto di ingegneria naturalistica. Un programma di difesa, valorizzazione e tutela che vedrà il coinvolgimento anche del mondo accademico.
“L’Autorità di Bacino Distrettuale è organo di programmazione interdisciplinare, in grado di valutare le esigenze in diversi settori nonché la priorità delle azioni da porre in essere per la realizzazione degli obiettivi concordati d’intesa tra Enti operanti sul territorio.”
L’Autorità di Bacino Distrettuale concorre alla difesa, alla tutela e al risanamento del suolo e del sottosuolo – ha dichiarato Vera Corbelli, Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale – alla tutela quali-quantitativa della risorsa idrica, alla mitigazione e gestione del rischio idrogeologico, alla tutela della fascia costiera ed alla gestione del sistema litorale, attraverso la realizzazione di strumenti di pianificazione programmazione finalizzati alla gestione e governo del sistema territoriale /ambientale Archeoclub d’Italia aps opera con l’obiettivo specifico di garantire la conservazione e la valorizzazione del patrimonio archeologico, storico – artistico, architettonico e ambientale presente sul territorio italiano, richiamando i cittadini alla responsabilità e al dovere di collaborare con le istituzioni, e mettendo a disposizione delle comunità locali e degli studiosi, professionalità e competenze diverse;
Archeoclub d’Italia aps sulla base delle proprie esperienze acquisite in quasi 50 anni di attività associativa esplica un’azione capillare e diffusa sul territorio attraverso sedi locali distribuite su tutto il territorio nazionale, ed in collaborazione con strutture specialistiche;
Dunque a seguito di confronti tecnici abbiamo manifestato la volontà di promuovere un’attività di collaborazione tecnico-operativa comune sia per la creazione di un sistema condiviso di conoscenze sia per la predisposizione e realizzazione di percorsi tecnico-scientifici-gestionali in ambito del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale, nelle tematiche di comune interesse”.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale ArcheoClub Italia
Mobilità/ Minambiente ai sindacati: “nessuna cabina di regia su Recovery, ma proposta su mobilità dolce”
In riferimento ad alcune agenzie di stampa secondo le quali il ministro dell’Ambiente Sergio Costa avrebbe annunciato una cabina di regia ambientale sul Recovery fund, durante una diretta web per la presentazione del quinto rapporto dell’Osservatorio nazionale infrastrutture, sicurezza e mobilità per le due ruote, promosso da Confindustria ANCMA e Legambiente, il ministero dell’Ambiente precisa che quanto riportato non corrisponde al vero.
Il ministro ha proposto una cabina di regia e quindi un gruppo di lavoro sulla mobilità dolce, che coinvolga – non a titolo esaustivo ma esemplificativo – Anci, associazioni e mondo produttivo, per mettere a punto le migliori politiche ambientali sulla mobility dolce, tema su cui “il Ministero dell’Ambiente punta molto”.
Cronaca nazionale/ Trovato a 150 chilometri da casa, dice che il medico gli aveva prescritto di camminare tanto
I carabinieri di Agnone (Isernia) lo hanno trovato a 150 chilometri dalla sua abitazione che era in un centro dell’Abruzzo. Quando i militari lo hanno fermato gli hanno chiesto spiegazioni sulla sua presenza nei pressi di Agnone, in Molise, lui si è giustificato spiegando che il proprio medico gli aveva prescritto di fare tanta attività motoria.
Una scusa sicuramente originale che però non gli ha evitato una sanzione amministrativa di 400 euro.
L’uomo, infatti, aveva violato le prescrizioni dettate dalla pandemia da Covid 19. Per questo è stato denunciato.











