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Sesto san Giovanni/ Uccide la moglie novantenne strangolandola

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Un litigio tra due anziani finisce in tragedia. Ha strangolato la moglie novantenne nella loro abitazione e poi ha chiamato la figlia che a sua volta ha dato l’allarme al 118. È successo a Sesto San Giovanni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.
Il marito, 88 anni, ha ucciso la moglie affetta da Alzheimer dopo una lite collegata alla patologia neurologica.
È quanto è stato accertato dai militari dell’Arma. La morte è stata accertata dai sanitari dopo diversi tentativi di rianimazione.

foto di repertorio

Voghera/ Infermiere sottrae abusivamente una fiala del vaccino e inietta la dose alla moglie

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Un fatto grave, soprattutto moralmente. E’ avvenuto a Voghera. Un uomo lavora in provincia di Pavia ha pensato di vaccinare abusivamente la moglie, una pensionata, sottraendo una fiala a quelle destinate al personale sanitario dell’ospedale in cui lavora. Lo riporta oggi la Provincia Pavese.
Adesso l’ospedale della cittadina in provincia di Pavia e l’Asst locale hanno annunciato un procedimento disciplinare nei confronti di un infermiere e una causa per danno d’immagine.

Il film della settimana/ “Battuta di caccia” di Mikkel Norgaard (Dan)

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Pietro Colagiovanni*

Ripartiamo con la nostra rubrica dedicata al mondo del cinema e rimaniamo in Nord Europa, questa volta in Danimarca.“Battuta di caccia” (in inglese “The absent one” 2014) è la riproposizione cinematografica del secondo episodio della serie dello scrittore danese Jussi Adler-Olsen sul dipartimento Q. Si tratta di una sezione investigativa specializzata in cold case, crimini archiviati o in procinto di essere archiviati dopo molti anni che vengono fatti oggetto di nuove indagini. In questo caso i fatti risalgono al 1994 e riguarda l’omicidio di una coppia di gemelli.

L’ispettore Morck (Nikolas Kaas) decide di riaprire il caso dopo che il padre delle vittime, prima di suicidarsi gli consegna una scatola contenente materiale da lui accumulato e relativo al duplice omicidio. Le indagini prendono una nuova direzione. L’ispettore si convince che il colpevole individuato all’epoca sia in realtà innocente e punta decisamente su un vicino e prestigioso college, college che educa e forma i nomi migliori dell’establishment danese.

L’ispettore, insieme al suo aiutante Assad (un sempre bravo Fares Fares) si mette alla ricerca di una testimone oculare, di cui da tempo si sono perse le tracce, l’unica che può confermare o meno la nuova pista investigativa. Da qui una serie di vicissitudini e colpi di scena, sino al inevitabile epilogo catartico. Probabilmente il romanzo di Adler Olsen parte già con una trama non a prova di bomba ma la sceneggiatura non dona grandissima credibilità alla storia, spesso semplicemente improbabile.

Ora l’improbabilità non è una richiesta specifica e necessaria nel mondo del cinema ma, per essere superata, ci vuole un valido motivo che in questo film manca. La trama non è avvincente, i ritmi sono slabbrati e asincroni, la psicologia dei personaggi poco studiata, il ruolo degli investigatori per nulla incisivo.

C’è anche una velleità politica e di denuncia delle elite e della loro arroganza che, benchè valida nelle intenzioni, non trova adeguata realizzazione filmica. Inoltre anche la fotografia, con i classici colori cupi del nord Europa anziché essere suggestiva risulta invece alquanto oppressiva.

Il film ha avuto un forte successo di pubblico, come anche il suo predecessore (“87 minuti per non morire”, sempre dello stesso regista, record di incassi per la cinematografia danese) ma resta la sensazione che, sulla spinta dello svedese Stieg Larsson, la moda del giallo celtico-scandinavo non è sempre all’altezza delle proprie ambizioni.

Voto 2,5/5

*imprenditore, giornalista, fondatore e amministratore del gruppo Terminus

per commenti, recensioni o sollecitazioni e suggestioni cinematografiche potete contattarmi a [email protected]

Roma/ Inseguimento con sparatoria: feriti un agente e un malvivente

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Paura tra i passanti e gli incolpevoli spettatori: scene da Far West a Roma. Un inseguimento con sparatoria in via Monte del Gallo in zona San Pietro è terminato con l’auto dei malviventi che ha terminato la corsa contro un muretto. A quanto si apprende, un colpo d’arma da fuoco sarebbe partito da agenti di polizia contro l’auto in fuga.
Per sfuggire a un controllo della polizia un’auto, aveva in precedenza cercato di investire un agente.
Il conducente della macchina, è stato portato in ospedale. Anche l’agente, che il malvivente ha cercato di investire, è rimasto ferito.

foto di repertorio

Coronavirus/ La nuova geografia: dodici regioni arancioni

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Cambia ancora la ‘colorazione’ geografica dell’Italia pandemica.
Saranno dodici le regioni saranno arancioni, a eccezione di qualche zona gialla e rossa: è la decisione del Governo, con l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che dividerà il Paese “a colori”, come già dal Dpcm dello scorso ottobre.
A passare in arancione sono Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. Restano in area arancione Calabria, Emilia-Romagna e Veneto.
Tre Regioni vanno in area rossa: sono la provincia autonoma di Bolzano, Lombardia e Sicilia. Le uniche regioni a rimanere gialle sono dunque Provincia autonoma di Trento, Molise, Toscana, Basilicata, Campania e Sardegna.

foto di repertorio

Chioggia/ Scomparso da giorni, il corpo ritrovato in casa sotto una montagna di stracci

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Un caso forse di solitudine e tristezza.
Da un po’ di giorni non si vedeva in giro: oggi pomeriggio il ritrovamento del suo corpo ormai privo di vita sotto un accumulo di materiali, per la maggior parte vecchi abiti e stracci. I vigili del fuoco sono infatti intervenuti in Calle dei Bon a Sottomarina di Chioggia per contribuire alla ricerca di un uomo che sembrava aver fatto perdere le sue tracce e invece era in casa. Il cadavere è stato rinvenuto sotto un accumulo di materiali, per la maggior parte vecchi abiti e stracci.
Dopo le ricerche dei giorni scorsi eseguite per strada e anche con il supporto dei nuclei cinofili, oggi in accordo con la Polizia di Stato è iniziata la bonifica dell’abitazione di tre piani, piena di materiale di ogni sorta raccolto negli anni.
Dopo qualche ora di lavoro per cercare di svuotare l’abitazione gli operatori dei vigili del fuoco hanno trovato il 75 enne, privo di vita come accertato dal personale medico, sotto un cumulo di abbigliamento alto qualche metro.

Nell’abitazione erano ammassati anche rifiuti e biciclette.

Coronavirus/ Cala la curva epidemica

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Cala la curva epidemica del Coronavirus in Italia: ma ci sono delle novità. il bollettino del Ministero della Salute dice che i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 16.146 con 273.506tamponi . Sono 477 i morti (ieri erano stati 522). Con 18.979 dimessi e guariti in più gli attualmente positivi sono 558.068, ( -3.312).

Il numero dei tamponi superiore a ieri è dovuto al fatto che da oggi vengono conteggiati anche i test rapidi antigenici: per questo la percentuale di tamponi positivi crolla oggi al 5,9%.
Il totale delle vittime da coronavirus nel nostro Paese dall’inizio della pandemia sale a 81.325; Il totale dei casi di Covid-19 dall’inizio della pandemia in Italia è dunque di 2.352.423, di cui 1.713.030 dimessi e guariti. Del totale dei positivi sono 532.705 quelli in isolamento domiciliare (-3.008), 22.841 ricoverati in altri reparti (-269) mentre i malati in terapia intensiva sono 2.522 (-35).

Compag: “Scacco matto all’indipendenza dei Consorzi Agrari: con l’istituzione di Cai srl, perdono ogni rapporto con il territorio”

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Da COMPAG riceviamo e pubblichiamo 

Attraverso un’abile opera di comunicazione, che ha saputo far passare al pubblico ignaro un’astuta operazione speculativo-finanziaria per un’utile barriera allo strapotere delle multinazionali, Bonifiche Ferraresi e alcuni Consorzi Agrari (Consorzio Agrario Centro Sud, Consorzio  Agrario dell’Emilia, Consorzio Agrario Adriatico, Consorzio Agrario Tirreno) hanno fondato CAI srl, una società a cui vengono trasferite tutte le attività di servizio all’agricoltura (prima di pertinenza dei soci) la cui creazione non fa che spezzare ogni legame tra i consorzi e il territorio di riferimento. Compag, la Federazione Nazionale delle Rivendite Agrarie, sempre in prima linea nel denunciare abusi e soprusi in campo agricolo, fa appello agli organi di controllo del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MIPAAF), affinché procedano a un’accurata verifica della vera natura della nuova struttura. Secondo la Federazione, infatti, trasferendo tutte le attività di servizio destinate all’agricoltura in una società completamente distaccata dal territorio e dall’attività dei soci agricoltori, i consorzi tradiscono i principi alla base della loro creazione e vanno contro i requisiti di legge relativi alle cooperative a mutualità prevalente (ove oltre il 50% del business deve essere realizzato per i propri soci) che garantiscono loro dei trattamenti fiscali di favore di cui continuano tuttavia a beneficiare.

Sono stati numerosi gli interventi attuati per la creazione di CAI srl: dalla separazione dei rami d’azienda strumentali alle attività di commercializzazione, produzione ed erogazione di servizi e prodotti agricoli (compresi gli immobili, impianti, attrezzature, capitale circolante, personale e relative passività, disponibilità liquide ed una parte del debito finanziario) alla sottoscrizione di un aumento di capitale in CAI srl (attraverso denaro, nel caso di BF SpA, holding di controllo attiva nella filiera agroalimentare italiana, e mediante il conferimento dei rami d’azienda da parte dei consorzi agrari), dal patto parasociale tra Consorzi Agrari e BF volto a disciplinare la governance di CAI srl e i diritti delle parti in gioco alla nuova costituzione dei rami d’azienda immobiliare, unitamente all’indebitamento finanziario, da parte dei Consorzi.

In realtà, secondo la legge n.410/1999 che norma le attività svolte dai consorzi agrari, le società di capitali controllate da questi ultimi beneficiano dei vantaggi riservati alle cooperative con mutualità prevalente. Per quanto riguarda la composizione azionaria, la nuova società rispetta (formalmente) il dettame della legge, poiché la titolarità della maggioranza dei diritti di voto esercitabile nell’Assemblea ordinaria resta in capo ai Consorzi Agrari, ma in realtà – in virtù del potere di veto riservato nel patto parasociale a BF nelle Materie Assembleari Rilevanti e nelle Materie Consiliari Rilevanti – il potere di gestione della società finisce per essere esercitato da BF poiché viene meno il privilegio della maggioranza dei voti in seno all’Assemblea: secondo i requisiti statutari la partecipazione di BF non potrà superare la soglia del 49,9%, è vero, ma le delibere dell’Assemblea dei soci aventi ad oggetto “Materie Assembleari Rilevanti” (quali fusioni e scissioni, aumenti di capitale, modificazioni dell’oggetto sociale, la composizione del consiglio di amministrazione, i poteri dell’Amministratore delegato e del Direttore Generale, destinazione del risultato di esercizio e distribuzione dei dividendi, trasferimento di tutti o di parte dei beni sociali attraverso un’unica operazione o più operazioni tra esse collegate…) potranno essere adottate solamente con il voto favorevole di BF (a cui è attribuito anche il potere di nominare l’Amministratore Delegato).

Alla luce di tutto ciò, come non dubitare che sussistano scopi di lucro? Secondo Compag, venendo a mancare il controllo dei soci sullo svolgimento delle attività della nuova società, non appaiono soddisfatti i requisiti necessari a garantire la natura mutualistica previsti dalla normativa. Da qui l’appello della federazione all’autorità di vigilanza, il MISE, affinché questa proceda a un’ispezione straordinaria per accertare che non siano venute meno le condizioni per cui i Consorzi sono stati costituiti o, in caso contrario, decretare lo scioglimento della società a norma dell’art 2454 del codice civile e dell’art. 12 del dlgs. 220/02.

Agricoltura/ Decreti Sementi-OGM, Slow Food: “Bene le richieste della Commissione Agricoltura della Camera”

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Esprimendo la nostra preoccupazione per una situazione governativa così difficile che colpisce proprio il settore dell’Agricoltura, accogliamo con grande soddisfazione i pareri condizionati votati ieri dalla Commissione Agricoltura della Camera ai decreti del Ministero dell’Agricoltura, che tentavano di forzare un’apertura illegittima agli OGM “vecchi” e “nuovi” (le New Breeding Techniques – NBT) e di negare la possibilità per gli agricoltori di svolgere attività quali il reimpiego delle sementi o lo scambio di parte del raccolto come sementi o materiale di moltiplicazione. Grazie all’apertura al dialogo con le organizzazioni agricole biologiche e contadine, le associazioni di tutela ambientale e dei consumatori da parte dei relatori incaricati, e al sostegno dei membri della Commissione Agricoltura della Camera, questo tentativo è stato per il momento sventato.

 La brutta pagina del parere espresso dalla Commissione Agricoltura del Senato è, così, superata. Il futuro ministro dell’Agricoltura sarà chiamato a rispettare i vincoli posti dai pareri espressi alla Camera. In tutti si chiede, infatti, il rispetto della sentenza della Corte europea di Giustizia che ha stabilito che alle NBT si applicano senza eccezioni o deroghe le norme oggi esistenti per gli OGM, unitamente allo stralcio dei riferimenti relativi agli OGM nei decreti in esame, a conferma della natura di Paese libero da OGM dell’Italia.

 Ci impegniamo comunque a monitorare le decisioni del Mipaaf, affinchè sia rispettata la volontà  democratica espressa alla Camera.

 Comunicato stampa per conto di: Acu; Aiab; Altragricoltura Bio; Ari; Asci; Ass. Agr. Biodinamica; Civiltà  Contadina; Coord. Zero OGM; Crocevia; Deafal; Égalité; European Consumers; European Coordination Via Campesina; Fair Watch; FederBio; Firab; Greenpeace; Isde; Legambiente; Lipu; Navdanya; Pro Natura; Slow Food; Terra!; Unaapi; Wwf. 

Economia/ Redditi mai così giù da 20 anni

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Il rapporto del centro studi della Banca d’Italia sui conti economici e finanziari durante la crisi sanitaria del Covid-19 riporta che; “Nel primo semestre 2020 i redditi privati non finanziari hanno registrato la contrazione più forte degli ultimi 20 anni, soltanto, in parte, contrastata dalle misure di sostegno. Nel primo semestre 2020 i redditi primari pro capite, a valori correnti, delle famiglie si sono ridotti dell’8,8% rispetto al primo semestre 2019, contrazione decisamente più ampia di quelle registrate nelle fasi più acute della crisi finanziaria (-5,2%) e di quella dei debiti sovrani (-3,4%). E sempre nel primo semestre del 2020, la variazione del debito pubblico in percentuale del Pil ha raggiunto i valori più alti negli ultimi venti anni, aumentando di 121 miliardi nel semestre, di cui 97,4 miliardi nel secondo trimestre dell’anno, mentre, il deficit è stato complessivamente inferiore (78 miliardi).

Nella prima metà 2020, a causa della pandemia i consumi degli italiani sono crollati, dando origine ad un risparmio netto di 51,6 miliardi; il tasso di risparmio è più che triplicato rispetto alla fine del 2019, (da 2,8 a 9,2%), contrariamente a quanto era accaduto durante le due precedenti crisi”. Nella prima metà del 2020 le famiglie, dopo oltre un anno di disinvestimenti nei titoli pubblici (-23,6 miliardi nel 2019), sono tornate ad acquistarne per 5,1 miliardi, mentre sono state registrate vendite di altri titoli per 11,6 miliardi. Ad ottobre è ripresa la contrazione dei flussi turistici, sia in ingresso che in uscita, in un contesto di peggioramento degli indici di diffusione del Covid, secondo le rilevazioni di Via Nazionale, le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, pari a 1.193 milioni, risultano inferiori del 70,4%, quelle dei viaggiatori italiani all’estero (572 milioni) del 75,5%; l’avanzo della bilancia dei pagamenti turistica è stato di 620 milioni di euro (era di 1.697 milioni nello stesso mese dell’anno precedente). 

Il turismo, per gli economisti di Banca d’Italia, rappresenta un importante settore dell’economia in Italia e nel mondo, con un forte potenziale in termini di crescita e di occupazione nonché di integrazione sociale e culturale, la contrazione dei flussi avrà significativi impatti sul PIL nazionale e serie conseguenze sulle imprese del settore e del suo indotto, gli effetti della recente pandemia Covid-19 hanno reso particolarmente evidente la rilevanza di questo settore.

Alfredo Magnifico