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Coronavirus/ Il gruppo Poste Italiane consegna il vaccino Moderna alle strutture sanitarie

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Sarà Poste Italiane, tramite il suo corriere espresso Sda, a distribuire in tutta Italia la prima fornitura del vaccino “Moderna” arrivato questa mattina presso l’Istituto Superiore di Sanità.

L’azienda, che già da tempo collabora con il Commissario Straordinario, ha attrezzato 40 furgoni con celle frigo da 1.300 litri ognuna e si occuperà della consegna con un network dedicato che consentirà di collegare l’Istituto Superiore di Sanità di Roma direttamente con le ASL e gli ospedali interessati da questa prima fornitura.

Coronavirus/ In Cina lockdown per 22milioni di persone

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FOTO DI REPERTORIO

Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus.

a) Torna l’incubo pandemico nel grande Paese asiatico.

La Cina impone il lockdown a Langfang: salgono così a tre le città sottoposte a confinamento nella provincia di Hebei, per un totale di 22 milioni di persone coinvolte;

b) AstraZeneca invia la richiesta di autorizzazione all’EMA per il suo vaccino anti-coronavirus;

c) Nel 2020 nel Regno Unito sono morte 697mila persone, di cui oltre 80mila riconducibili al coronavirus: è il numero di decessi più alto dal 1918.

foto di repertorio

Il ‘caso della’ Tessitura Lazzati/Tessuti ecosostenibili: la pandemia non ferma la richiesta di prodotti green

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La svolta nel tessile si chiama green. Dall’economia circolare nascono sempre più prodotti attenti all’ambiente con lavorazioni “a impatto zero”. E anche nell’anno dell’emergenza sanitaria, l’attenzione ai temi ecologici non è calata: nel 2020 la Tessitura Fibre Artificiali A. Lazzati di San Vittore Olona (MI) ha registrato una richiesta crescente per i prodotti “eco-friendly”. Ovvero, filati di poliestere e nylon interamente ottenuti da processi di recupero, ma anche finissaggi senza il ricorso a sostanze chimiche inquinanti: processi che sono il frutto di un lungo percorso di ricerca che pone oggi la Tessitura tra le realtà più innovative del tessile italiano.
«Abbiamo da poco ricevuto la conferma della certificazione GRS – Global Recycle Standard», annuncia Marilena Vercesi, responsabile del reparto di Ricerca e Sviluppo della Tessitura Fibre Artificiali A. Lazzati, azienda che, con alle spalle più di 60 anni di storia, continua a mantenere la conduzione familiare e che, insieme con Leucadia e Texnob, costituisce il Lazzati Group. «È un importante riconoscimento che interessa non solo i prodotti, ma anche le aziende produttrici che utilizzano materiali riciclati all’interno delle loro creazioni. La GRS, per tramite di Icea (Istituto per la certificazione etica e ambientale), certifica infatti non solamente la filiera eco per i materiali dichiarati 100% riciclati, ma anche che l’azienda stessa è attenta alle tematiche ambientali, politiche e sociali con azioni utili al territorio».
Prosegue Vercesi «Nel settore tessile e, in particolare, nel mondo dell’abbigliamento sono sempre più i marchi che decidono di utilizzare esclusivamente materiali riciclati per le loro collezioni. È una spinta verso tematiche di ecosostenibilità che arriva anche dal consumatore finale, sempre più attento e informato verso i prodotti che decide di acquistare. Il vantaggio del gruppo Lazzati è quello di utilizzare la sua esperienza decennale per introdurre questi nuovi materiali continuando a soddisfare le richieste dei propri clienti».
La continua ricerca di soluzioni green ha permesso alla tessitura di San Vittore Olona di produrre tessuti in poliestere e nylon 100% riciclato post-consumer. «Il poliestere è ottenuto da un processo di recupero delle bottiglie in plastica, mentre il nylon deriva dal recupero di reti da pesca e tappeti non più utilizzati», spiega Vercesi. «In entrambi i casi siamo riusciti a sviluppare tessuti interamente sostenibili, certificati e di alta qualità. Questi tessuti trovano facilmente impiego nel settore sportivo e fashion, ma soprattutto contribuiscono a ridurre sensibilmente l’impatto ambientale dovuto alla loro produzione ex-novo». Non a caso sono molte le firme dell’alta moda che hanno iniziato a adottare questa nuova filosofia di pensiero, per tale ragione il mondo del riciclato è ritenuto possa rappresentare il trend futuro per il settore tessile.
È anche possibile ritrovare questa “spinta green” verso i finissaggi utilizzati per aggiungere l’idrorepellenza nei tessuti. «La soluzione C-zero prevede l’impiego di una resina particolare che non utilizza sostanze chimiche perfluoroalchiliche come PFOS e PFOA, sostanze particolarmente inquinanti e già oggetto di restrizioni da parte dell’Unione Europea. Con questo finissaggio non vengono alterate le caratteristiche del tessuto e, allo stesso tempo, anche in fase di lavaggio non c’è pericolo di rilascio di tossine dannose per l’ambiente», aggiunge Vercesi.
In un momento di particolare crisi economica, dettata dalla pandemia, la via d’uscita che il gruppo Lazzati vede è sicuramente la svolta green delle produzioni, in un contesto in cui si dovrà fare sempre più i conti con l’ambiente e con scelte che dovranno in ogni caso tenerlo in considerazione.

Voragine nel parcheggio a Napoli, il Codacons: “Tutti i cittadini coinvolti nel cedimento siano risarciti”

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Tutti i cittadini coinvolti nel cedimento del parcheggio dell’Ospedale del mare a Napoli devono essere risarciti per i danni materiali e morali subiti. Ad affermarlo il Codacons, pronto a scendere in campo a tutela degli utenti che hanno visto le proprie autovetture inghiottite dalla voragine.
In attesa che la magistratura chiarisca le cause dell’incidente, tutti i proprietari di automobili coinvolte nel cedimento, così come i dipendenti dell’ospedale, devono essere risarciti non solo per i danni materiali, ma anche per i rischi corsi sul fronte dell’incolumità – spiega il Codacons – Il cedimento avrebbe potuto infatti provocare una strage e fosse avvenuto in un orario di punta, e sono più che evidenti i pericoli corsi dagli utenti dell’ospedale e dai dipendenti che vi lavorano.
Il Codacons mette infine a disposizione dei cittadini coinvolti un indirizzo mail dove scrivere per ottenere informazioni sulle azioni da intraprendere per ottenere il giusto indennizzo: [email protected]

Coronavirus/ Preoccupa l’alto numero dei deceduti

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E’ quello dei deceduti il numero ‘triste’ della giornata odierna in riferimento all’epidemia da Coronavirus in Italia. Il bollettino del Ministero della Salute dice che i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 14.242 con 141.641 tamponi. Come detto molto alto il numero dei morti:  616  (ieri erano stati 448). Con 19.565 dimessi e guariti in più gli attualmente positivi sono 570.040 (-5.939).

Il tasso di positività è oggi del 10,05% (ieri era del 13,67%). Il totale delle vittime da coronavirus nel nostro Paese dall’inizio della pandemia sale a 79.819.

Il totale dei casi di Covid-19 dall’inizio della pandemia in Italia è dunque di 2.303.26ì3, di cui 1.653.404 dimessi e guariti.

Del totale dei positivi sono 543.692 quelli in isolamento domiciliare (-6.042), 23.712 ricoverati in altri reparti (+109) mentre i malati in terapia intensiva sono 2.636 (-6).

Attività estrattive, Dati Inail scava tra i numeri di un settore ad alto rischio

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L’ultimo numero di Dati Inail, mensile di approfondimento realizzato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto, scava tra i numeri delle attività estrattive, settore a bassa intensità di lavoro e alta intensità di capitale che occupa lo 0,5% degli addetti dell’industria nel nostro Paese e produce l’1,3% del valore aggiunto, concentrando in particolare l’attenzione sulle gravi conseguenze degli infortuni che avvengono all’interno di cave e miniere.  

Il fattore ambientale determinante per l’organizzazione delle misure di sicurezza. Le attività estrattive in cave hanno origini consolidate in Italia, costituendo da sempre la fonte primaria per importanti opere di pregio storico, artistico e architettonico. I materiali estratti sono principalmente la ghiaia, la sabbia, l’argilla e il caolino, oltre alle pietre ornamentali e da costruzione, il calcare, la pietra da gesso, la creta e l’ardesia. Le estrazioni si svolgono in luoghi caratterizzati da una forte variabilità ambientale: le modalità operative dipendono dal materiale estratto e, talvolta, anche dall’esperienza e dalle tradizioni minerarie locali. Il fattore ambientale risulta quindi essere determinante per l’organizzazione e la gestione delle misure di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

La frattura causa principale dei decessi nell’estrazione di pietra, sabbia e argilla. Come sottolineato da Dati Inail, oltre l’88% (1.777 casi) dei 2.008 infortuni denunciati nel quinquennio 2015-2019 nell’estrazione di pietra, sabbia e argilla risultano accertati positivamente, una percentuale molto più alta rispetto al 66,3% dell’intera gestione Industria e servizi, e di questi la quasi totalità (1.674) si sono verificati durante lo svolgimento dell’attività lavorativa. Considerando i soli casi riconosciuti in occasione di lavoro, uno su quattro ha riguardato gli operai addetti alla cava (cavatore, escavatorista e manovale di cava) e circa il 10% gli autotrasportatori, sia delle autobetoniere che degli autocarri. Quasi nove casi su 10 sono riconducibili a infortuni che hanno determinato contusione (27,0%), frattura (22,6%), lussazione (oltre il 20%) e ferita (19,2%). Circa un terzo delle contusioni hanno riguardato gli arti superiori in particolare la mano, a seguire gli arti inferiori (23,2%) e la testa (oltre il 20%). Per gli eventi con esito mortale, la principale causa del decesso è la frattura, in particolare del cranio e della parete toracica.

Nella provincia di Massa Carrara il primato negativo dei casi mortali. Nel quinquennio 2015-2019 un infortunio su tre è avvenuto nel Centro del Paese (559), seguono poi il Nord-Ovest con il 23,0% (386) e il Nord-Est con il 22,0% (368), con il restante 21,6% (361) nel Mezzogiorno. Le regioni maggiormente colpite sono la Toscana (395 casi) e la Lombardia (254), proprio per la presenza di numerose cave attive, in particolare quelle di marmo nella provincia di Massa Carrara e di sabbia e ghiaia e di giacimenti minerari nelle province di Brescia e Bergamo. Numerosi sono anche i giacimenti di pietra calcarea in provincia di Brescia. Il primato negativo degli infortuni mortali riconosciuti in occasione di lavoro nelle attività di estrazione di pietra, sabbia e argilla spetta a Massa Carrara, con sette decessi nel quinquennio, la metà rispetto ai 14 verificatisi nell’intera gestione Industria e servizi nella stessa provincia, a conferma della gravità delle conseguenze degli infortuni che avvengono in questo comparto.

L’incidenza delle menomazioni permanenti è molto elevata. Se nell’intera gestione Industria e servizi le menomazioni permanenti hanno rappresentato circa l’8% degli indennizzi per infortuni avvenuti nel quinquennio, nelle attività estrattive lo stesso dato sale addirittura al 14,9%, più alto anche di quello delle Costruzioni (13,3%). Anche l’incidenza degli indennizzi ai superstiti dei lavoratori deceduti nelle attività estrattive tra il 2015 e il 2019 risulta essere molto più alta (0,9%) rispetto a quella delle Costruzioni (0,3%) e all’intera gestione Industria e servizi (0,1%).

Affezioni dorso-lombari e ipoacusie da rumore tra le malattie professionali più diffuse. Sul fronte delle patologie di origine professionale, i cavatori e gli escavatoristi hanno un rischio piuttosto elevato di sviluppare affezioni della colonna vertebrale, in particolare dorso-lombari, e sono esposti anche al rumore dei macchinari utilizzati, che con il tempo può essere motivo di malattie come l’ipoacusia da rumore. Alta è anche la diffusione nell’ambiente di polveri come la silice, a causa di attività come la perforazione, l’esplosione delle cariche sul fronte di scavo e il successivo prelievo della roccia con escavatori e pale meccaniche, che a lungo termine può essere causa di malattie dell’apparato respiratorio.

Nella Banca dati esposizione silice raccolti oltre ottomila campioni. Con il generale miglioramento delle condizioni di lavoro che ha caratterizzato gli ultimi decenni, l’esposizione a polveri nei luoghi di lavoro si è gradualmente ridotta. Allo stesso tempo, però, gli studi epidemiologici hanno dimostrato gli effetti cancerogeni della silice. La rinnovata preoccupazione verso questo agente chimico vede nell’applicativo di business intelligence Banca dati esposizione silice, pubblicato dall’Inail nel corso del 2020, un nuovo strumento di supporto alla gestione del rischio. La banca dati raccoglie i dati di oltre ottomila campioni prelevati e analizzati dal 2000 a oggi dall’Istituto in luoghi di lavoro localizzati in tutto il territorio nazionale. Ogni misurazione è descritta in modo da rendere facilmente inquadrabile la relazione tra lavoro e rischio, il comparto produttivo e la mansione del lavoratore.

Le rendite per silicosi-asbestosi nel decennio 2010-2019. Tra le diverse malattie professionali tutelate dall’assicurazione obbligatoria Inail occupano un posto di rilievo silicosi e asbestosi, che storicamente hanno avuto un ruolo importante nell’evoluzione della normativa a garanzia dei lavoratori esposti a rischi connessi all’attività professionale. Dati Inail, in particolare, mette a confronto l’evoluzione delle rendite d’inabilità per silicosi-asbestosi e quella registrata tra le rendite per altre malattie professionali nel decennio 2010-2019. Nonostante la tendenza osservata sul complesso delle rendite costituite per malattie professionali risulti crescente, le nuove rendite per silicosi-asbestosi decrescono ogni anno, in media, dell’8,9%. Se nel 2010, infatti, le nuove rendite ammontavano a 308, nel 2019 se ne sono registrate appena 133. Questo fenomeno deriva dalla riduzione di alcune attività, come quelle svolte nell’industria estrattiva, e dal divieto di utilizzo dell’amianto, che hanno contribuito ad abbassare l’esposizione al rischio dei lavoratori e, di conseguenza, la manifestazione di queste patologie.

Energia/ Aumenti luce e gas: con il mercato libero risparmi fino a 217 euro

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Il nuovo anno si è aperto all’insegna degli aumenti: le nuove tariffe luce e gas imposte a gennaio da Arera sono un salasso per i clienti in maggior tutela. Passando al mercato libero è possibile mettere da parte fino a 217 euro nel corso di quest’anno. La convenienza è in lieve calo rispetto al 2020. L’ultima indagine SOStariffe.it stima i risparmi attesi per single, coppie e famiglie Il 2021 prende il via con bollette luce e gas più pesanti. In base all’aggiornamento trimestrale dei prezzi stabilito da Arera, l’Authority di settore, le famiglie in regime di maggior tutela tra gennaio e marzo del 2021 spenderanno di più per la luce (+ 4,5%), ma anche per il gas (+ 5,3%). Il passaggio al mercato libero, quindi, è un’opportunità concreta per alleggerire le spese per le utenze. Tuttavia, passare al mercato libero permetterà risparmi (seppur di poco) inferiori rispetto al 2020. L’ultimo studio SOStariffe.it ha calcolato quanto sarà possibile mettere da parte, distinguendo tre profili- tipo di consumo: un single, una coppia e una famiglia di quattro persone.

Vita da single: risparmi medi di 132 euro in un anno, in calo rispetto al 2020 (-6,54%)

I dati sono stati ricavati da SOStariffe.it avvalendosi del proprio comparatore offerte luce e gas. I costi e gli importi sono stati simulati sulla base della promozione più conveniente nel mercato libero a gennaio 2021, posta a confronto con la migliore offerta di ottobre 2020, per ciascun profilo di consumo. Il primo profilo considerato è quello di un single residente a Milano, con fabbisogno di luce pari a 1400 kWh e di gas di 500 Smc. Approfittando delle migliori tariffe del momento sul mercato libero, il single riceverà in media quest’anno una bolletta della luce di 268 euro e una del gas di 322 euro. Sommando entrambe le utenze arriverà a spendere 590 euro. Si tratta di somma ben più alta se confrontata con la stessa spesa per luce e gas di ottobre 2020, pari a 567 euro (circa il 4% in più). Dunque, i rincari del primo trimestre 2021 sembrano avere un impatto anche per i clienti che non sono più in regime di maggior tutela.  Nonostante tutto, il passaggio al mercato libero risulta comunque conveniente anche se un po’ meno rispetto allo scorso anno. L’indagine, infatti, ha evidenziato che lo stesso single nel corso del 2020 riusciva a risparmiare 141 euro su entrambe le bollette mentre nel 2021 potrà risparmiarne solo 132 (circa il 6,54% in meno).

Coppie: nel 2021 risparmi attesi di 141 euro, tra luce e gas. Più bassi del 2020 (-28,78%)

Il secondo profilo di consumo esaminato dall’Osservatorio SOStariffe.it è quello di una coppia che vive a Milano con un fabbisogno annuo medio di 2400 kWh di luce e 800 Smc di gas. Anche per le coppie le bollette del 2021 si rivelano più gravose. Pur approfittando dell’offerta più economica attualmente reperibile sul mercato libero, le coppie dovrebbero sostenere una spesa media annua di 411 euro di luce e 510 euro di gas. Considerate entrambe le utenze, dunque, si arriva a spendere una media di 921 euro nel 2021 a fronte di soli 848 spesi nel 2020 (pari al 8,64% in più). Gli importi possono variare a seconda che si scelga un’offerta monoraria o bioraria. A risentire meno degli aumenti sono le offerte monorarie a prezzo variabile. Anche in questo caso il passaggio al mercato libero risulta sempre vantaggioso, tuttavia la convenienza si è purtroppo attenuata rispetto allo scorso anno. Le coppie nel 2020 hanno potuto risparmiare su entrambe le utenze fino a 199 euro. Nel 2021 i risparmi si fermano a 141 euro (circa il 28,78% in meno).

Famiglie: fino a 217 euro di risparmi nel 2021. Appena meno (-5, 82%) del 2020

I nuclei familiari si confermano, come lo scorso anno, il profilo di consumo in grado di ottenere i maggiori risparmi con il passaggio al mercato libero. L’Osservatorio SOStariffe.it si riferisce a una famiglia tipo di 4 individui, con casa a Milano e un fabbisogno annuo di 3400 kWh di luce e 1400 Smc di gas.  Dal report emerge che, pur approfittando delle offerte più economiche sul mercato libero a gennaio 2021, le famiglie dovranno sostenere costi più elevati nel corso dell’anno appena iniziato. Con una spesa che si aggira per l’energia elettrica sui 566 euro e per il gas attorno a 842 euro. L’impegno economico complessivo per le due utenze è pertanto pari a 1408 euro annui, mentre lo scorso anno, ad ottobre, si attestava sui 1370 euro (circa il 2,76% in più). Il passaggio al mercato libero consente dunque alla famiglia-tipo di risparmiare più di tutti gli altri consumatori considerati: ben 217 euro nel corso del 2021. Purtroppo, anche in questo caso, si registra un lieve calo (-5,82%) rispetto ai risparmi del 2020, che si aggiravano su 230 euro annui.

Alcuni consigli di risparmio: usare il comparatore e controllare i dati in fattura

Come fare a individuare l’offerta giusta nel mercato libero? La prima regola, e anche la più importante, e quella di utilizzare un comparatore, come il tool semplice e intuitivo messo a disposizione da SOStariffe.it, grazie al quale sono stati rilevati i dati di questa indagine: https://www.sostariffe.it/energia-elettrica-gas/. Lo strumento, accessibile anche in mobilità grazie all’applicazione SOStariffe.it per dispositivi mobili https://www.sostariffe.it/app/ , consente di visualizzare in una schermata sinottica tutte le promozioni e le offerte più convenienti del momento. Il comparatore ci restituisce anche informazioni precise sul risparmio ottenibile rispetto al mercato tutelato. Altra regola d’oro per il risparmio è verificare tutti i costi in bolletta, per non avere sorprese dopo la sottoscrizione di un nuovo contratto. Cosa significa? La bolletta della luce e quella del gas sono composte di varie voci. Alcune sono identiche per tutti i fornitori, in quanto stabilite dall’Autorità di settore. Il costo a cui prestare maggiore attenzione è, per la luce, quello relativo al prezzo energia e, per il gas, la spesa materia prima gas. Nel mercato tutelato è Arera, infatti, a fissare e aggiornare ogni tre mesi questo costo. Mentre nel mercato libero è il fornitore che lo sceglie e lo modifica in base a quanto indicato nelle condizioni contrattuali. Per evitare rincari nel breve periodo, conviene attivare tariffe con prezzo che resti bloccato quanto più a lungo possibile.

Come cambiare fornitore nel modo più intelligente

Individuiamo a questo punto le promozioni riservate a chi è in cerca di nuovo gestore. Fornendo i dati presenti in bollette al nuovo gestore, potremmo procedere al cambio di fornitura nel giro di un mese. Altro espediente utile a risparmiare è scegliere le offerte dual fuel, ovvero le promozioni che comprendono una doppia fornitura energetica (luce e gas). Le comodità di queste soluzioni consistono nella ricezione di una sola bolletta per entrambe le forniture e nella presenza di sconti extra per l’attivazione congiunta oltre al vantaggio di rivolgersi a un solo interlocutore. Infine, è sempre buona norma leggere le opinioni degli altri clienti in merito ad un determinato fornitore. Tali opinioni sono disponibili, oltre che sui siti dei medesimi gestori, su portali specializzati. Anche SOStariffe.it ha creato, sul proprio sito, uno spazio con le opinioni degli utenti. Una sorta di “passaparola” che ci aiuta a scoprire la reputazione digitale del nostro futuro fornitore.

Coronavirus, l’OMS: “L’immunità di gregge non sarà raggiunta nel 2021”

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Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus.
a) Era uno degli obiettivi già ad inizio pandemia; ma i tempi per la realizzazione sembrano essere lontani.
“Nonostante i vaccini, l’immunità di gregge non sarà raggiunta nel 2021”. la previsione viene dall’istituzione sanitaria più ‘alta’, l’OMS.
Intanto sono state consegnate in Italia le prime dosi del vaccino anti-COVID sviluppato da Moderna;
b) S’incrementa la lista delle personalità eccellenti colpite dal virus.
Il presidente del Portogallo Marcelo Rebelo de Sousa infatti è risultato positivo al coronavirus.

Inps/Trasporto pubblico locale: rimborso indennità di malattia per il 2014

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La quantificazione dei maggiori oneri contrattuali sostenuti dalle aziende di pubblico trasporto e l’individuazione dei criteri e delle modalità di ripartizione delle risorse finanziarie da destinare a copertura degli oneri devono essere stabiliti mediante un apposito decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali da adottare di concerto con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Per il 2014 l’ammontare del maggiore onere è stato quantificato dal decreto interministeriale 17 settembre 2020.

La circolare INPS 8 gennaio 2021, n.1 fornisce indicazioni in merito alle modalità operative che le aziende di trasporto interessate dovranno seguire, al fine di effettuare il recupero degli oneri sostenuti a titolo delle integrazioni delle indennità di malattia e le relative istruzioni contabili.

La circolare contiene, inoltre, le istruzioni indirizzate alle Strutture dell’Istituto territorialmente competenti a gestire le posizioni delle aziende destinatarie del beneficio.

Sport/ Giulio Ivaldi rieletto presidente del Comitato ligure della Lega Nazionale Dilettanti

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Comunicato del 09.01.2021

Si è tenuta oggi a Genova, presso il Tower Airport, l’Assemblea elettiva del Comitato ligure della Lega Nazionale Dilettanti in cui sono state rappresentate 147 società, pari al 76% del movimento calcistico della Liguria. Giulio Ivaldi è stato rieletto all’unanimità e con lui i consiglieri regionali Giovanni Balestrino, Umberto Baria, Danilo Friscione, Giorgio Giuffra, Nicola Massa, Giovanni Pampana e Franco Rebella. Debora Storti è stata confermata quale responsabile regionale del Calcio Femminile così come Salvatore Toscano sarà nuovamente il responsabile regionale del Calcio a Cinque.  Il Collegio dei Revisori dei Conti del Comitato ligure sarà Alberto Marchese, con Silvio Auxilia e Stefano Pasquali membri effettivi e Walter Pernthaler e Paolo Storace membri supplenti.  L’Assemblea della Lnd Liguria ha anche eletto i tre delegati all’assemblea nazionale che saranno Cristina Erriu, Sergio Imperato e ALdo Invernizzi (supplenti Carlo Fantoni, PIetro Poroli ed Euro Rege Cambrin). Si è poi proceduto alle designazioni in chiave nazionale. Cosimo Sibilia è designato per la rielezione a presidfente della Lega Nazionale Dilettanti. Ettore Pellizzari è candidato a vicepresidente vicario e Antonello Cattelan quale vicepresidente per l’Area Nord. Candidati al Consiglio federale sono Florio Zanon (Area Nord), Stella Frasca’ e Daniele Ortolano. Per il Collegio dei Revisori sono candidati Felicio De Luca, Gabriele Pecile, Andrea Pedetta mentre per il Settore Giovanile e Scolastico sono proposti Lorenzo Barbon e Sofia Pagin.

 “Voglio ringraziare tutte le società, i presidenti, i delegati per questa importante dimostrazione di affetto e fiducia nei confronti miei e del Consiglio”, ha commentato a caldo Giulio Ivaldi. “Abbiamo raggiunto risultati importanti in questi ultimi quattro anni ma ci attendono molte altre sfide importanti. Ci impegneremo al massimo per poter riprendere quanto prima in sicurezza e per aiutare tutto il nostro movimento a crescere e migliorare. Vedo coesione, valori importanti e voglia di sostenersi in questo momento così delicato. La partecipazione così numerosa è un segnale importante. E noi daremo davvero tutto per ricambiare questa fiducia e lavorare al meglio per il calcio della Liguria”.