Crolla il numero di tamponi, ma aumenta il tasso di positività: brutte notizie, quindi, per quanto riguarda la situazione del contagio da Coronavirus in Italia, leggendo il bollettino di oggi. Sono 8.913 i positivi al tampone per il coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del Ministero della Salute. Le vittime sono 305.
Sono 59.879 i tamponi per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia. Ieri erano stati 81.285. Il tasso odierno di positività è del 14,88%.
Resta stabile il numero delle terapie intensive (2.580) mentre aumentano di 259 unità i ricoveri nei reparti Covid.
I guariti/dimessi nelle ultime 24 ore sono 7.798, dato che porta il totale a 1.394.011 da inizio epidemia.
Le persone curate nei reparti ordinari sono invece 23.571, (+ 267).
Coronavirus/ Impenna il tasso di positività: 14,88%
USA/ Abbandonano il figlioletto ed il cane in un cimitero
Una storia triste, che vede protagonista un povero bambino incolpevole. Abbandonato con il suo cane in un cimitero. Così la polizia ha trovato un bambino di circa 3 anni il giorno della vigilia di Natale.
Il piccolo era in un cimitero di Hinckley, in Ohio, solo ma con a fianco il suo cagnolino. Ad allertare le autorità sono stati dei passanti che hanno notato un’auto blu lasciare in strada il piccolo e il cane per andare via senza fare più ritorno.
La donna che ha visto tutta la scena si è avvicinata al bambino e gli ha chiesto come si chiamasse lui e dove fossero i genitori.
Il piccolo è riuscito a dare solo i nomi della mamma e del papà, così la donna ha chiamato la polizia. Si ceca la coppia che è accusata di abbandono di minore.
Musica/ E’ uscito il videoclip che accompagna il nuovo singolo di Sal Da Vinci “Il Cielo Blu di Napoli”
E’ uscito il videoclip che accompagna il nuovo singolo di Sal Da Vinci “Il Cielo Blu di Napoli” (https://www.youtube.com/watch?v=v31mAzq7cNg&feature=youtu.be) che, su concessione del Museo Reggia di Caserta/MIBACT e con il supporto di Scabec SpA, la società in house della Regione Campania per la valorizzazione e promozione dei Beni Culturali, è ambientato in uno dei siti monumentali più visitati al mondo e patrimonio Unesco: la Reggia di Caserta. Questo simbolo di eccellenza italiana di architettura e decorazione offre un effetto scenografico di grande impatto, sia per le sale degli appartamenti reali, sia per le opere d’arte, i rilievi e gli affreschi che sembrano esplodere nei colori e prendere vita. Il video è un piccolo capolavoro cinematografico, i cui protagonisti, un principe e una principessa della metà del ‘700, vivono una favola d’amore borbonica, ma infinita e indefinita, che attraversa il tempo, quasi come se si trattasse di un’illusione nostalgica nella mente di Sal. I due innamorati danzano sulle note di un valzer viennese in luoghi unici, sia storici che moderni, spostandosi dal Teatro di Corte Reggia di Caserta, progettato e realizzato da Vanvitelli, ad alcune delle location più suggestive di Napoli, come i Quartieri Spagnoli, Castel dell’Ovo, la Galleria Umberto I, ma anche al Centro Direzionale. Sul finale i due personaggi, ai quali l’immaginazione di Sal Da Vinci aveva dato vita, rientrano come per magia nella tela per riposare silenziosamente nel dipinto di Jacob Philipp Hackert, artista di fama europea, catturato come molti altri pittori stranieri dalle bellezze paesaggistiche di Napoli. Nell’ultima scena, dal sorriso sognante di Sal, si evince che dietro alla storia romantica fra i due si cela una dichiarazione d’amore intensa alla propria città.
Giuseppe Marco Albano, il pluripremiato regista lucano, che lo ha scritto e diretto, con la produzione artistica della Bronx Film, in questa atmosfera onirica e sospesa ha preso ispirazione da un grande classico, come La principessa Sissi e The Crown, una delle produzioni di maggior successo e più discusse di sempre. La canzone, pubblicata lo scorso 4 dicembre, farà parte, insieme a “Viento” e “So’ pazz’e te”, dell’album di inediti di prossima uscita che arriva a distanza di 4 anni dal lavoro che Sal Da Vinci ha condiviso con Renato Zero “Non si fanno prigionieri”.
Valle d’Aosta/ La patata Verrayes nuovo presidio Slow Food
La patata Verrayes è il nuovo Presidio Slow Food della Valle d’Aosta e l’ultimo del 2020 a entrare nella ricca famiglia di prodotti tutelati dalla Chiocciola: ben 342 in Italia, di cui 25 lanciati negli ultimi 12 mesi: un riconoscimento per l’importante lavoro fatto dai produttori locali che hanno sostenuto il grande patrimonio di biodiversità della regione.
La patata arrivò in Valle d’Aosta verso la fine del Settecento ma non venne coltivata in modo regolare fino al 1817, anno in cui una grande carestia colpì la regione e costrinse la popolazione a ricorrere a questo tubero per avere di che sfamarsi. La patata Verrayes, caratterizzata da una buccia viola lucente, da occhi profondi e screziature arancioni, è considerata l’ultima varietà tradizionale della regione, radicatasi nel territorio grazie ai suoi terreni ricchi di minerali e a un clima con elevate escursioni termiche fra la notte e il giorno. Con l’arrivo delle varietà moderne, tuttavia, le patate tradizionali come la Verrayes hanno subìto un inarrestabile declino.
Una coltivazione ridotta al lumicino che oggi rinasce
«Negli anni Novanta – spiega Federico Chierico, referente dei produttori – la coltivazione di questa varietà di patata era ridotta al lumicino, prossima all’estinzione. Trattandosi di un tubero, basta sospendere la coltivazione per un anno e il seme si perde: per questa ragione tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento il nostro Paese ha perso un patrimonio immenso. Semplicemente suscitava poco interesse, mentre in Svizzera negli anni Ottanta veniva istituita una fondazione che ha avviato un’attenta opera di ricerca e catalogazione, così che il Paese oggi può vantare più di 70 varietà tradizionali di patate. Nel caso della patata Verrayes, la sua salvezza è legata alla circolazione dei semi che, in passato, era una pratica abituale. Verrayes è il nome del paese da cui proveniva Giuliano Martignene, il tecnico dell’assessorato Agricoltura della Regione Valle d’Aosta che, nel 1998, è entrato fortunosamente in possesso di alcuni tuberi ancora coltivati da un contadino di Covarey e si è rivolto alla fondazione svizzera “Pro Specie Rara”, impegnata nella tutela della biodiversità agricola alpina, per farli esaminare».
Un seme tramandato di generazione in generazione
A compromettere ulteriormente il destino di questa coltura, a partire dagli anni Quaranta le terre alte valdostane hanno sperimentato un impoverimento sostanziale a vantaggio dell’allevamento bovino.
«È come se, in un certo senso, il mondo delle patate fosse rapidamente uscito dalla nostra memoria collettiva nazionale – commenta Chierico – Intorno agli anni Sessanta, quando le politiche governative spingevano per industrializzare molti processi agricoli, la biodiversità locale e la policoltura alpina vennero sacrificate alla produttività, alla standardizzazione e all’allevamento bovino da latte. La forza simbolica della ciclicità nel rapporto con il cibo e con il territorio, che il mondo rurale aveva maturato in secoli di evoluzione, perse rapidamente di significato. Così oggi siamo portati a pensare che il mondo rurale desse molto valore al cibo solo perché ne aveva poco, ma questa visione è riduttiva e legata al nostro approccio consumistico verso il mondo. Il cibo era vita che si tramandava e si perpetuava di generazione in generazione sotto forma di saperi, scambio di semi e pratiche simboliche: molto di più di un semplice nutrimento. Storicamente, erano le donne a occuparsi del difficile lavoro di riproduzione delle varietà, della coltivazione e della trasmissione dei semi, inserendoli anche nei corredi nuziali per farli arrivare alle generazioni successive. Carichi di simboli, cura e significati». In Val d’Aosta, la riscoperta di questa patata tradizionale ha portato con sé un lungo percorso di conoscenza e comprensione delle usanze familiari locali che si sono radicate nei secoli.
«Quando, a partire dal 2014, ho aperto la mia azienda agricola e ho iniziato a lavorare per riscoprire questa varietà antica, facendo una ricerca sul suo legame con il mondo alpino – racconta ancora Federico – ho scoperto con stupore l’importante ruolo di custodi che, per moltissimo tempo, hanno svolto i contadini di questa zona. Si tratta di un prodotto unico nel suo genere, arrivato fino a noi grazie ai semi che venivano ereditati di padre in figlio e scambiati fra le famiglie e le comunità. Ci siamo innamorati di cosa rappresentassero le varietà tradizionali e ci piace l’idea di lavorare per valorizzare e riattualizzare questo grande patrimonio culturale e gastronomico».
Una tradizione di famiglia
«Mio padre ha sempre coltivato questa varietà di patata e ci teneva molto a farlo» riflette Carlo Favre, produttore di patate Verrayes insieme ai fratelli. «La mia famiglia, come tante in montagna, non viveva tutto l’anno nella stessa casa: gli inverni li passavamo a valle, dove avevamo vigneti, frutteti e castagni, mentre in estate tornavamo sui monti e seminavamo i campi a 1.700 metri».
L’eco di una solida memoria familiare gioca, anche nel caso di Carlo, un ruolo chiave. «La mia non è la storia del classico agricoltore alpino» continua Favre. «Sono entrato a fare parte della squadra nazionale di sci a 16 anni. Mi sono arruolato nel Corpo forestale dello Stato, ho proseguito nella carriera agonistica e, una volta conclusa, sono diventato allenatore. La passione per la terra è arrivata di recente, grazie ai miei fratelli e alla loro volontà di mantenere viva una tradizione di famiglia».
Il riconoscimento del Presidio per la patata Verrayes conforta i produttori e li sprona a proseguire: «Nella fase di costruzione del Presidio – conclude Chierico – ci siamo confrontati con le autorità locali, che ci hanno manifestato la loro disponibilità a collaborare per sensibilizzare i nostri concittadini sull’importanza della salvaguardia della biodiversità regionale».
Il Presidio Slow Food della patata Verrayes è sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Eventi/ Il premio “Salva il Pianeta” va a Seda International Packaging

Anche in questo difficile 2020, Pro Carton, l’Associazione Europea dei Produttori di Cartone e Cartoncino, ed ECMA, l’Associazione europea dei produttori di scatole in cartoncino, hanno assegnato il famoso premio “Salva il pianeta”, che quest’anno è andato a Seda International Packaging, per aver contribuito al rispetto dell’ambiente e aver adottato pratiche sostenibili. In occasione degli European Carton Excellence Awards è stato assegnato all’azienda il prestigioso premio “Salva il Pianeta” per l’ideazione di Eco Fit Lid, un innovativo coperchio in carta per bicchieri, realizzato come alternativa sostenibile ai tradizionali coperchi in plastica. Oltre a essere ecosostenibile, Eco Fit Lid presenta anche un altro vantaggio in quanto, diversamente dai coperchi in plastica, può essere stampato e brandizzato, dando un aspetto premium e iconico al prodotto nel suo insieme.
Eco Fit Lid è stato realizzato utilizzando materiali sostenibili grazie a una tecnologia innovativa ed efficiente. Il materiale scelto è stato proprio il cartoncino, naturale e rinnovabile per definizione, e che permette a Eco Fit Lid di essere totalmente riciclabile nella carta insieme al bicchiere. Eco Fit Lid è disponibile inoltre anche in versione compostabile, smaltibile nell’organico. Questo packaging innovativo non solo fornisce un’alternativa valida ai coperchi in plastica ma offre anche al consumatore una performance superiore rispetto agli attuali coperchi, in quanto garantisce un fit perfetto e sicuro con il bicchiere. Un prodotto che garantisce quindi la massima resistenza e un’esperienza confortevole e sicura in qualsiasi situazione d’uso, inclusi il consumo on the go e l’home delivery. Per adattarsi a qualsiasi tipo di esigenza inoltre, Ecofit Lid è ulteriormente personalizzabile: le opzioni includono fori e taglio a croce per inserire cannucce di diverso genere.
“Per noi la sostenibilità è un modo di essere e non solo di operare. Tutti i nostri prodotti sono infatti realizzati esclusivamente con carta proveniente da foreste certificate, contribuendo alla riforestazione e alla riduzione delle emissioni, e sono riciclabili al 100%, contribuendo quindi al raggiungimento dei target di economia circolare. La sostenibilità dei nostri imballaggi rappresenta un valore aggiunto anche per i nostri clienti, contribuendo positivamente al loro bilancio ambientale e al messaggio positivo dei loro brand al consumatore.” ha dichiarato Carlotta Cecconi, Marketing Manager di Seda International Packaging.
“Siamo lieti di aver partecipato agli European Carton Excellence Awards perché permettono di far conoscere le innovazioni sia alle aziende che ai consumatori, aiutandoli a prendere scelte consapevoli nell’attuare le pratiche di sostenibilità,” ha concluso Carlotta Cecconi. Durante la cerimonia dei Carton E-vent and Awards sono state premiate altre realtà italiane che hanno saputo creare soluzioni di packaging in cartone innovative ed originali. In particolare, Artigrafiche Reggiane e Lai si sono aggiudicati il Gold Award, ideando la Cognac Hennessy Classivm Luminous, una confezione regalo fosforescente per una buona bottiglia di Cognac.
Il Gold Award è stato assegnato anche a IGB che ha presentato il progetto IBSA Profhilo Syringe Pack, una scatola innovativa e unica nel suo genere caratterizzata da un sistema antimanomissione perfettamente integrato con il design del prodotto. Tony Hitchin, Direttore Generale di Pro Carton ha dichiarato: “Seda International Packaging ha dimostrato un reale impegno per un futuro più sostenibile, scegliendo di utilizzare un packaging biodegradabile e riciclabile. L’edizione di quest’anno è stata ricca di progetti innovativi e non vediamo l’ora di riceverne altri per la prossima edizione! “
Informazioni su Pro Carton
Pro Carton è l’Associazione Europea dei produttori di Cartone e Cartoncino. Il suo scopo principale è quello di promuovere l’uso di cdartone e cartoncino come mezzo di imballaggio economicamente ed ecologicamente equilibrato. www.procarton.com
Coronavirus, parte il ‘v-day’, Conte: “Sarà importante estendere a tutti la possibilità di conseguire l’immunità”
Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus.
a) E’ stata definita una data epocale, quella della grande sfida medica contro il Covid.
Nel giorno del ‘vaccine day’ fissato dall’Unione europea è iniziata anche in Italia la somministrazione delle prime dosi del siero anti-coronavirus.
“Partiamo dagli operatori sanitari e fasce più fragili per poi estendere a tutti la possibilità di conseguire l’immunità e sconfiggere questo virus”. Lo dichiara il premier Giuseppe Conte sul vaccino;
b) Dal 7 gennaio 2021 si tornerà al sistema delle aree colorate che ha dimostrato di funzionare, come annuncia il ministro della Salute.
Solidarietà/ Giuliano Sangiorgi dei Negramaro consegna prodotti donati a ‘Save the Children’ da Amazon.it
Una giornata speciale per i bambini e i ragazzi di uno dei Punti Luce di Roma di Save the Children: Giuliano Sangiorgi dei Negramaro ha visitato il centro che offre supporto ai bambini e alle famiglie del quartiere – dal sostegno allo studio ad attività sportive ed educative – per consegnare alcuni prodotti donati da Amazon.it e per incontrare i ragazzi, a cui ha regalato anche un’esibizione acustica live.
L’iniziativa si inserisce nella collaborazione di Amazon.it con i negramaro per regalare sorrisi durante tutta la stagione natalizia, attraverso il sostegno a Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e per garantire loro un futuro. La donazione consegnata al Punto Luce è una parte dei €200.000 in prodotti donati da Amazon.it a Save the Children a supporto di Riscriviamo il Futuro, il programma per combattere la povertà educativa e ridare educazione, opportunità e speranza ai bambini che vivono nei contesti più fragili e che sono stati duramente colpiti dagli effetti della pandemia. I prodotti donati sono includono giochi, strumenti educativi e beni di uso quotidiano.
“Ci sono esperienze che possono essere d’ispirazione per la vita dei bambini e ragazzi: sono certa che il pomeriggio passato insieme a Giuliano Sangiorgi dei negramaro rimarrà indelebile nella memoria di quelli che frequentano il nostro Punto Luce. Il dialogo che ha animato l’incontro ha riguardato ricordi e aspirazioni, sogni per il futuro, ma anche la tenacia necessaria a perseguirli. Questa possibilità di confronto è linfa vitale per i nostri ragazzi, sopratutto in un periodo storico in cui lo spazio per la speranza sembra essersi ridotto. È un importante valore aggiunto di cui siamo molto grati ai Negramaro e ad Amazon”, ha dichiarato Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children Italia.
“Negli occhi di un bambino lo sguardo di un gigante’ canto in ‘L’amore qui non passa’ e quel gigante l’ho incontrato nello sguardo profondo e pieno di futuro e vita di ogni bambino o ragazzo del Punto Luce di Save the Children” commenta Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. “Dopo una giornata passata insieme a raccontarci di speranze e desideri, sono tornato a casa e senza chiudere gli occhi ho sognato di essere ognuno di loro.”
“Viviamo un momento complesso in cui molti ragazzi e famiglie che si trovano in condizioni sfavorevoli devono fare quotidianamente i conti con il rischio di abbandono scolastico, aggravato ulteriormente dalla pandemia. Proprio per questo Amazon ha scelto di supportare Save the Children e il progetto Riscriviamo il futuro: grazie alla generosità dei nostri clienti e alla nostra donazione, i 25 Punti Luce distribuiti in tutta Italia saranno degli spazi ancora più accoglienti e attrezzati, per garantire così l’istruzione e il supporto ai bambini e ai ragazzi che ne hanno più bisogno. Il nostro ringraziamento va anche ai Negramaro che hanno donato il loro tempo e il loro supporto a sostegno di questa nostra iniziativa” ha commentato Mariangela Marseglia, VP e Country Manager di Amazon.it e Amazon.es.
La possibilità di donare un sorriso a queste famiglie continua: ogni cliente Amazon può acquistare i prodotti più necessari a Save the Children dalla Lista dei desideri disponibile su www.amazon.it/deliveringsmiles L’iniziativa rappresenta una nuova tappa dell’intervento di Amazon.it a favore di Save the Children, avviato già all’inizio dell’emergenza COVID-19. In particolare, Amazon.it è scesa in campo al fianco dell’Organizzazione con una donazione di 500 tablet Amazon Fire 8, che hanno permesso ai bambini e agli adolescenti coinvolti negli interventi di Save the Children di proseguire il loro percorso scolastico attraverso la didattica a distanza, di restare in contatto con i docenti ed i compagni di classe e di continuare a svolgere attività educative e formative online, con il supporto degli operatori dell’Organizzazione. Ai nuclei familiari colpiti direttamente dalle conseguenze socio-economiche dell’emergenza sono stati donati anche dei buoni regalo per l’acquisto di beni di prima necessità utilizzabili sul sito di Amazon.it. Per scoprire tutte le iniziative di Amazon.it a supporto di clienti, comunità e dipendenti durante l’emergenza COVID-19, si può visitare il sito Aboutamazon.it.
Andria/ Il Comune partecipa al programma Sthar Lab per la valorizzazione della street art
Riceviamo e pubblichiamo
Il Comune di Andria ha deliberato la partecipazione al programma di interventi “STHAR LAB – Street Art”, promosso dalla Regione Puglia e destinato esclusivamente agli enti che, a suo tempo, hanno preso parte al programma Street Art.
La Giunta, presieduta dal Sindaco, avv. Giovanna Bruno, ha deliberato, su proposta dell’assessore alla Cultura, Daniela Di Bari, di dare avvio alle procedure per la selezione del Progetto da candidare all’intervento regionale, denominato “STHAR LAB: Laboratori di fruizione per la promozione e la valorizzazione della Street Art, dei Teatri storici, degli Habitat Rupestri”.
Il competente settore comunale deve ora predisporre l’avviso pubblico per l’acquisizione di manifestazione d’interesse, da parte dei soggetti interessati alla co-progettazione dell’intervento, da candidare al bando. L’iniziativa, nel caso di ammissione al contributo, sarà interamente finanziata da fondi regionali e non comporterà oneri a carico del bilancio comunale.
“Abbiamo scelto di avviare l’iter di partecipazione alla misura promossa dalla Regione Puglia denominata “STHAR LAB – Street Art”, nel solco dell’azione già cominciata nel 2019, riconoscendo nella street art – spiega l’assessore alla Cultura, Daniela Di Bari – una forte capacità comunicativa e di impatto sul territorio, azione culturale che contribuisce a rigenerare, riqualificare e valorizzare luoghi e beni delle città. Insieme, abbiamo scelto di rimarcare la bellezza dell’arte che si fa incontro per strada, che raggiunge tutti, favorendo – conclude Di Bari – occasioni di animazione e interazione dei cittadini con le bellezze della storia della nostra città narrando il nostro territorio.
Ufficio Stampa dr.Vincenzo Rutigliano
Calcio/ Il Fifa Fair Play Award 2020 a Mattia Agnese
Il calcio dilettantistico ligure è in festa per il grande riconoscimento attribuito a Mattia Agnese, insignito ieri sera del Fifa Fair Play Award 2020 durante la cerimonia del Best Fifa Football Awards. Il calciatore classe 2003, tesserato per l’Ospedaletti, ha ricevuto il premio, in streaming via Skype, da Ruud Gullit che ha commentato così: “Mattia tu sei il mio eroe, il nostro eroe”. Visibilmente emozionato il calciatore ha ringraziato per l’attestato di stima, il primo italiano nella storia del calcio a ricevere il premio Fair Play dal pubblico che ha votato in massa il gesto di altruismo di Mattia.
Nel gennaio 2020, durante un match contro la Cairese, Agnese era tempestivamente intervenuto per salvare la vita a Matteo Briano, un avversario in preda a un malore a seguito di uno scontro di gioco. “Ho visto che non respirava, l’ho messo subito in posizione di sicurezza e gli ho tirato fuori la lingua per evitare che soffocasse”. Queste le parole di quel giorno, che fecero il giro di tutti i media nazionali. Le semplici parole con cui Mattia ha ricordato l’accaduto anche durante la serata delle premiazioni aggiungendo:” Per me è stato un gesto istintivo, non mi sento un eroe ma solo un ragazzo che ha fatto la cosa giusta”.
A maggio 2020 Mattia aveva già ricevuto il premio intitolato a Davide Astori da parte della Figc, che aveva anche deciso di inserirlo all’interno della Hall of Fame del Calcio italiano. Questo il pensiero del presidente della Lega nazionale dilettanti, Cosimo Sibilia: “Sono davvero felice per Mattia Agnese e le sue parole a commento del premio ricevuto mi hanno commosso – ha commentato -. Si tratta di un riconoscimento che deve riempire d’orgoglio l’intero movimento della Lega nazionale dilettanti, in quanto conferma l’importanza del calcio di base, capace di trasmettere i valori più autentici dello sport. Proprio come ha fatto Mattia, che sarà dei nostri nel prossimo raduno delle Rappresentative della LND”.
Giulio Ivaldi, presidente del comitato ligure della Lnd esalta il gesto di Mattia e lo porta ad esempio per tutti i giovani calciatori: “Tutto il movimento ligure ringrazia Mattia per questo gesto. Oltre allo straordinario salvataggio di una vita, c’è anche un messaggio potente di fair-play, di amicizia. Un “assist” straordinario per tutti i giovani, non solo calciatori. E, infine, una vetrina straordinaria per la nostra Liguria e il nostro calcio. Grazie Mattia!”.
“La mia felicità è proporzionale all’importanza del premio ricevuto da Mattia che conferma l’autenticità dei valori del calcio di base e, più in generale, dello sport – afferma Giorgio Giuffra, consigliere regionale della LND-FIGC – E’ sicuramente un privilegio per la nostra provincia annoverare tra i propri tesserati un ragazzo che ha dimostrato spiccate doti di generosità con un gesto di altruismo impareggiabile”.
Cronaca nazionale/ Tenta il suicidio impiccandosi ad un albero, salvato dai carabinieri
Un gesto estremo, sventato solo grazie alla prontezza dei carabinieri, che di fatto hanno salvato la vita ad un uomo. E’ avvenuto la sera della vigilia di Natale, quando i Carabinieri di Noale sono riusciti a fermare in extremis un uomo che stava tentando il suicidio a Mirano.
I militari sono stati allertati da una telefonata giunta alla centrale operativa della Compagnia di Mestre di un uomo che manifestava intenti suicidi a Mirano. Immediato l’invio di una pattuglia dell’Arma.
Avvistato un individuo apparentemente giovane che sembrava essersi impiccato ad un albero, sono scesi dal veicolo e lo hanno raggiunto.
Immediatamente i militari lo hanno sollevato, sciolto il nodo attorno al collo, gli hanno parlato a gran voce per attirare l’attenzione dell’uomo che ha ripreso conoscenza. Sul posto è arrivata l’autoambulanza del 118 e la pattuglia della Stazione Carabinieri di Spinea in ausilio.
L’uomo è stato portato in ospedale per tutte le cure del caso.











