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Sicilia/ La terra trema: sisma di magnitudo 4.4 nel Ragusano

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La terra trema ovunque in Italia e negli ultimi giorni la preoccupazione è salita nelle popolazioni, soprattutto nel Meridione. Dopo il teremoto a Foggia, quello in Sicilia. Forte scossa nella serata di ieri sull’isola. Un sisma di magnitudo 4.4 secondo i dati dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia è stato registrato alle 21.27 nella zona di Ragusa.

Il sisma avvertito dalla popolazione in gran parte dell’isola: segnalazioni arrivano da Palermo, Siracusa, Messina, Catania. Tanta paura, ma dalle prime verifiche non risultano danni e feriti.

L’epicentro è stato localizzato nella costa ragusana, nei pressi di Scoglitti, a una profondità di 30 chilometri.

In molte città cittadini in strada.

Roma/ Maestra positiva al Covid, in isolamento 23 famiglie

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FOTO DI REPERTORIO

Il fronte della scuole deve essere accuratamente tenuto sotto controllo per evitare l’esplosione del contagio da coronavirus.
Una maestra elementare, che stava svolgendo una supplenza, è risultata positiva al test rapido per il coronavirus e le famiglie di 23 alunni finiscono in isolamento. È accaduto nell’estrema periferia Sud di Roma.
Il caso, riporta La Repubblica, riguarda una scuola di Dragona, nei pressi di Acilia.
La Asl Roma 3, competente per territorio, dopo la positività della maestra ha disposto subito anche la chiusura della sezione in cui insegnava la donna.

Coronavirus/ Sale nuovamente il numero dei deceduti, calano leggermente le terapie intensive

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Torna a salire, di molto, il numero dei deceduti da Coronavirus in Italia in un giorno, secondo i dati del bollettino odierno del Ministero della Salute. I nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore in Italia sono 13.318 con 166.205 tamponi. Sono 628 i morti (ieri erano stati 415). Con 20.315 dimessi e guariti in più gli attualmente positivi sono 605.955 ( – 7.627).
La percentuale di tamponi positivi è dell’8,01%.
l totale delle vittime da coronavirus nel nostro Paese sale a 69.842. Sono 1.301.573 i dimessi e guariti, Del totale dei positivi sono 578.320 quelli in isolamento domiciliare (-7.386), 24.948 ricoverati in altri reparti (-197) mentre i malati in terapia intensiva sono 2.687 (-44.)

L’analisi/ Auto e moto: gli effetti della seconda ondata Covid

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Segugio.it, leader nella comparazione assicurativa in Italia, ha svolto un’analisi per confrontare gli effetti della prima e seconda ondata Covid-19 su immatricolazioni, passaggi di proprietà e premio RC medio per auto e moto.

·       Nel corso della prima ondata Covid, il mercato del nuovo e dell’usato si è praticamente azzerato in Marzo-Aprile. Parallelamente i premi RC Auto si sono ridotti significativamente (-7,6% in Marzo, -6,5% in Aprile), anche se in Maggio si è avuto un netto recupero (+10,7%);

·       Nei mesi successivi il mercato auto si è progressivamente ripreso. A settembre il mercato dell’usato è cresciuto del 14% e quello del nuovo è cresciuto del 9,8%, anche grazie agli incentivi messi a disposizione dal Governo nei mesi estivi;

·       Con l’arrivo della seconda ondata, il mercato del nuovo, dell’usato e i premi RC Auto sono tornati a contrarsi, ma con un’intensità molto inferiore rispetto alla prima ondata.

·       Nei mesi di Marzo e Aprile, corrispondenti alla prima ondata Covid, le immatricolazioni e i passaggi di proprietà sono crollati. Allo stesso tempo i prezzi per la RC Moto sono calati del 12,4% e del 12,9% rispettivamente a Marzo e Aprile, con un successivo aumento del 7,7% a Maggio;

·       Nei mesi estivi il mercato delle moto è cresciuto notevolmente con picchi del 41,4% sul nuovo ad Agosto e del 37,7% sull’usato a Giugno.

·       La seconda ondata ha colpito in misura inferiore il mercato delle moto, che dopo un calo ad Ottobre sul nuovo, ha chiuso il mese di Novembre in crescita, con un +18,7% sul nuovo e un +9,9% sull’usato, mentre i premi RC sono lievemente aumentati, 4,4%, ad Ottobre.

“Analizzando questi dati – commenta Emanuele Anzaghi, Vicepresidente di Segugio.it – si evidenziano due netti fenomeni. Il primo è che l’effetto della seconda ondata Covid sul mercato auto e sull’RC Auto è stato meno violento della prima, anche grazie alla parzializzazione dei lockdown sul territorio. Il secondo è un significativo trend di spostamento della mobilità verso le due ruote, che soprattutto in ambito urbano stanno via via diventando il mezzo di trasporto favorito dai consumatori”.

Coronavirus/ I vaccini nell’occhio anche delle organizzazioni criminali, l’Interpol vigila

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Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus
a) Quando ci sono in ballo ingenti investimenti e le necessità delle gente, le pratiche illegali si muovono con estrema celerità.
“Il vaccino sarà la cosa più preziosa da distribuire il prossimo anno e le organizzazioni criminali sono già preparate”, avverte il segretario generale dell’Interpol;
b) Fino al 6 gennaio, gli spostamenti di un nucleo familiare convivente verso le seconde case sono sempre consentiti ma solo all’interno della propria Regione, chiarisce il governo;
c) Un’ordinanza valida dal 24 dicembre al 6 gennaio consente la libertà di movimento all’interno della provincia autonoma di Bolzano dalle 5 alle 22.

foto di repertorio

Energia/ Tariffe luce e gas insieme: sono ancora convenienti? 5 consigli, lo studio di SOStariffe.it

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Le forniture congiunte di luce e gas possono riservare agevolazioni sul prezzo, sconti in bolletta e voucher per gli acquisti online. In aggiunta, c’è da considerare la comodità di rivolgersi a un solo gestore dell’energia e, talvolta, ricevere una sola fattura. Gli esperti di SOStariffe.it hanno stilato una guida per la ricerca dell’offerta dual fuel perfetta con cinque semplici consigli per orientarsi al meglio tra le tante opzioni disponibili.

Attivare una fornitura congiunta di luce e gas è spesso una soluzione conveniente. Le offerte cosiddette “dual fuel”, infatti, garantiscono a chi le sottoscrive diversi vantaggi: ad esempio si può ricevere un’unica bolletta e avere la comodità di far riferimento a uno stesso gestore anziché a due. Si tratta di un vero e proprio doppio contratto che può riservare agevolazioni sul prezzo, sconti in bolletta anche raddoppiati e voucher per gli acquisti online con aziende partner del fornitore. Ecco cinque consigli di SOStariffe.it per scegliere la migliore tariffa congiunta, districandosi senza difficoltà tra le varie offerte in commercio.

Orientarsi verso il mercato libero, anche prima che sia obbligatorio

Anzitutto è buona norma prendere in considerazione già da ora una delle tante offerte disponibili nel mercato libero dell’energia e del gas naturale. Ad esempio, possiamo consultare le promozioni disponibili oggi in commercio, avvalendoci del comparatore SOStariffe.it per le offerte luce e gas. In questo modo potremo anticipare il passaggio che diventerà obbligatorio a partire dal primo gennaio dell’anno 2022.

Le tariffe congiunte del mercato libero spesso garantiscono nei confronti di chi le sottoscrive sconti più cospicui rispetto alle offerte “mono energia”. Talvolta il gestore di entrambe le forniture potrebbe inviarci una sola bolletta. Ma anche laddove ciò non accadesse, avere un unico interlocutore per entrambe le utenze resta comunque più agevole, rispetto a far riferimento a due diverse compagnie.

Fatture senza più segreti: imparare a leggerne ogni voce

Un’altra raccomandazione utile a effettuare la scelta migliore tra le varie proposte di forniture dual fuel è impratichirsi nella lettura della bolletta. Ricordarsi che è composta da tante voci di costo, stabilite dall’Arera (l’Authority indipendente che regola il settore), oltre a riportare i prezzi di vendita di luce e gas naturale. Sono questi ultimi in effetti a diventare terreno di competizione tra le compagnie. Una battaglia che si combatte anche sui servizi inclusi, associati alla tariffa attivata. Occhio poi a distinguere le promozioni riservate a chi cambia gestore, da tutte le altre. Il passaggio è sempre gratuito. Queste promozioni non vanno confuse con le offerte destinate invece a chi attiva per la prima volta una fornitura (perché ad esempio ha acquistato un nuovo appartamento), oppure chi deve effettuare una voltura, un allacciamento o attivare i contatori.

Puntare sulle tariffe a prezzo bloccato o sulle offerte “su misura”

Tra le tante proposte sul mercato può essere una buona idea quella di preferire una tariffa dual-fuel con prezzo bloccato della materia prima per un periodo di tempo, che può oscillare tra 12 e 24 mesi. Queste proposte sono vantaggiose perché il prezzo dell’energia non risentirà dell’andamento di mercato per un periodo ‘di garanzia’ prestabilito, solitamente pari a un anno o due. In questo modo si sarà al riparo anche dai rincari. Di recente inoltre si stanno diffondendo alcune offerte in abbonamento che consentono di pagare ogni mese un canone fisso luce e gas, calcolato sui propri consumi effettivi. Una sorta di forfait, che la compagnia “cuce su misura” per noi, tenuto conto della nostra taglia energetica.

Conoscere le proprie abitudini di consumo nel corso della giornata

Non si può essere consumatori consapevoli senza essere coscienti delle proprie abitudini di consumo. Sapere se si impiega più energia nelle ore diurne o in quelle serali è indispensabile a scegliere tra le tariffe monorarie e multi -orarie. Le tariffe monorarie ad esempio, propongono un prezzo della luce fisso per tutti i giorni della settimana e le ore del giorno. Sono ideali per chi accendere i grandi elettrodomestici anche di mattina. Le biorarie o triorarie, invece, dividono le ore del giorno in fasce: (F1, F2 ed F3) assegnando un costo dell’energia diverso in relazione a ciascuna fascia in cui si è utilizzata. Il costo della materia prima energia in genere scende la sera dopo le 19, durante il weekend e i festivi. Se osserviamo la nostra bolletta ci accorgeremo di come variano nelle varie fasce orarie i dati relativi ai nostri consumi, e in quale ore si concentrano di più. Sarà così più facile optare per la tariffa a noi più congeniale.

Confrontare le promozioni nei dettagli con un comparatore

Chi decide di sottoscrivere un contratto con una nuova compagnia potrà godere di una serie di regali di benvenuto, sconti aggiuntivi e promozioni speciali. Un altro motivo per cui effettuare il passaggio a un nuovo fornitore può risultare conveniente. Possiamo decidere in modo semplice e veloce di approfittarne con l’uso del comparatore luce e gas di SOStariffe.it, https://www.sostariffe.it/energia-elettrica-gas/ consultabile anche sullo smartphone grazie all’applicazioneSOStariffe.it per dispositivi mobili https://www.sostariffe.it/app/ . L’app si scarica gratis da iOS e Android store e consente di ricercare i prezzi più bassi e tenere sotto controllo i consumi legati alle utenze domestiche.  Grazie alla funzione “Scatta e risparmia”, scattando e inviando una foto della bolletta di luce o gas possiamo ricevere una consulenza mirata dagli esperti del comparatore.

Cronaca nazionale/ Timbravano in ufficio e si allontanavano per lavare l’auto, sospesi dipendenti Inps

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FOTO DI REPERTORIO

Sono stati ‘seguiti’ dalle telecamere dopo un’attività d’indagine meticolosa da parte delle forze dell’ordine.

Si sarebbero allontanati dall’ufficio per recarsi al bar, per tornare a casa, per fare la spesa o, addirittura, per lavare l’auto. A cinque dipendenti in servizio nella sede Inps di Caulonia (Reggio Calabria), i carabinieri hanno notificato un provvedimento di sospensione dall’esercizio pubblico della durata di sei mesi.

 L’accusa contestata ai cinque è truffa e falsità ideologica.

Video/ I vincitori del concorso “Corea in Camera”

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La Corea vista dagli Italiani Ecco i vincitori del concorso Corea in Camera che ha premiato i video che meglio hanno saputo raccontare il Paese asiatico

Tra i vincitori uno degli autori di Pechino Express e la fondatrice dell’info blog “Persi In Corea”, punto di riferimento per gli italiani nel paese asiatico

Sono 4 i vincitori di Corea in Camera, il video concorso, promosso da Ambasciata della Repubblica di Corea e dall’Istituto Culturale Coreano che ha premiato idee, video e registi per raccontare la Corea con gli occhi degli Italiani, un paese, quello asiatico che, pur avendo avuto in questi ultimi anni, grazie ai BTS e Parasite, un boom di notorietà in tutto il mondo, rimane ancora per certi versi sconosciuto. Tutte le idee vincitrici hanno alla base un minimo comun denominatore: Italia e Corea sono più simili di quanto si pensi, entrambe accumunate da un grandissimo amore per la famiglia e dalla passione per il cibo. L’iniziativa ha visto la partecipazione e la collaborazione della Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia, tra le più antiche e prestigiose scuole di cinema al mondo, che ha fatto parte della giuria.

Commenta il direttore dell’Istituto Culturale Coreano, Choong Suk Oh: “Corea in Camera ha avuto uno straordinario successo, in poche settimane abbiamo avuto tantissime proposte, tutte molto interessanti e valide che ci hanno confermato che c’è una conoscenza molto approfondita del nostro paese da parte di queste persone”.

Il vincitore del primo premio è Paolo Quilici, 45 anni, milanese, uno degli autori di Pechino Express, con il video dal titolo “Jinjja? Davvero?”, una serie di pillole su alcuni usi e costumi dei coreani. Quilici è stato già sei volte in Corea e sta scrivendo un libro su Seoul, un manuale di viaggio per godere appieno di un’esperienza con questo itinerario. “Nei miei video ho voluto trattare alcuni tra i costumi più particolari che ho visto in Corea. Ad esempio per verificare di aver trovato il fidanzato perfetto è necessario sapere il suo gruppo sanguigno o che ci sono ben 13 feste per i fidanzati, una al mese più una! Comunque, anche se sicuramente ci sono molte differenze a livello di organizzazione, caratterialmente coreani e italiani sono in realtà molto simili”.     

Anna Mazzonetto, 29 anni di Padova, che da quasi dieci anni vive e lavora a Seoul, ha ottenuto il secondo posto con il video: “La Corea nascosta”, un viaggio nelle esperienze meno consuete con Temple Stay, Hanok Village a Jeonju e il Mare dell’Est.

“Ho deciso, dalla mia posizione privilegiata, di raccontare tre scorci nascosti della Corea che spesso non vengono valutati dai turisti: esperienze come vivere qualche giorno in un tempio o andare in un villaggio tradizionale. Dopo molti anni in questo paese posso anch’io affermare che Italia e Corea sono molto simili, cibo e famiglia, sono al primo posto per entrambi!”.

Anna è una delle creatrici di “Persi in Corea”, un blog con i suoi canali social dedicati a tutti gli amanti della Corea, che oggi conta una community di più di 25K per Instagram e 90K per YouTube. “Siamo partite un po’ per gioco. Quando dieci anni fa sono arrivata a Seoul, per gli stranieri non c’era alcuna fonte di informazione ad esempio su come trovare un alloggio o iscriversi all’università. Abbiamo iniziato a rispondere a queste domande pratiche prima su Facebook e poi direttamente sul blog, successivamente abbiamo introdotto dei video. Oggi Persi in Corea è il punto di riferimento per tutti gli Italiani in Corea sia per la parte più di intrattenimento, sia per le informazioni pratiche”.

Terzo classificato è Sangryul Lee, 31 anni romano-coreano con il video “Sfide Coreane – Tu puoi … Vivere la Corea!”, quattro amici che si sfidano in sport coreani come Taekwondo, giochi tradizionali e giochi di animazione tipici dei raduni universitari. Sangryul Lee lavora come guida turistica a Roma, a tre anni è arrivato in Italia, dove ha fatto tutte le scuole fino all’università. “Essere binazionale è stato fondamentale, un grande arricchimento, più di tutti posso capire le somiglianze che ci sono tra Italia e Corea come nello sport e nei giochi, i temi dei miei video. I nostri due popoli hanno grandi somiglianze forse derivante dall’essere due penisole: ci piace mangiare, stare insieme e abbiamo un grande amore per la famiglia”.

Infine Agnese Morganti, fotografa 35enne di Prato, e Carlotta Schezzini, 34enne di Firenze, vincono il quarto premio con “Senti che buono”, video ricette di cucina coreana bibimbap, jeon e kimbap realizzate con la particolarissima tecnica ASMR lifestyle. “Siamo partite da un tema sempre molto interessante come quello del cibo per creare dei video di compagnia, i cosiddetti ASMR lifestyle, (autonomous sensory meridian response), molto popolari in Corea. I video in questione sono apprezzati per il potere rilassante che hanno sugli utenti che ne fanno utilizzo, permettendo di tenere a bada lo stress”.

Agricoltura/ Calabria: i fagioli di Cortale sono il nuovo Presidio Slow Food

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Dalla provincia di Catanzaro arriva un nuovo Presidio Slow Food: il fagiolo di Cortale. Anzi, in un certo senso ne arrivano cinque, perché tanti sono gli ecotipi di questo legume interessati dal progetto. Parlando di fagiolo cortalese, infatti, intendiamo cinque diverse varietà: la reginella bianca (detta “ammalatèddha”), la reginella gialla, la cannellina bianca (o rognonella per la forma simile a un rene), la cocò gialla (nota anche come “limunìdu”) e la cocò bianca

Una ricetta tipica per ogni varietà di fagiolo

Cortale, dove vivono meno di duemila abitanti, è situato nel centro dell’istmo di Catanzaro, il punto più stretto della Calabria. Trentacinque chilometri appena che dividono il Mar Ionio, a est, dal Mar Tirreno, a ovest. La cittadina di Cortale, in particolare, è posta tra il torrente Pilla e il fiume Pesipe: un’area particolarmente fertile, ricca di acqua, storicamente vocata all’olivicoltura e alla coltivazione di grano, mais, ortaggi e soprattutto dei rinomati fagioli. «Di queste colture si ha notizia fin dagli anni Trenta del Novecento» spiega Alberto Carpino, referente per la Calabria dei Presìdi Slow Food, e secondo alcuni documenti anche in epoche più lontane, databili intorno alla fine dell’Ottocento.
Di certo c’è che il territorio ha una profonda vocazione per i fagioli, un legame testimoniato dai molti utilizzi in cucina da parte delle famiglie di quest’area. Per ogni varietà c’è una ricetta tipica: la cocò gialla si gusta lessa e condita con un filo d’olio extravergine d’oliva, mentre la reginella si sposa alla perfezione con la pasta corta. La cannellina si cucina spesso con le scilatelle, tipico primo piatto calabrese; le cocò, invece, si esprimono bene nella tradizionale zuppa di funghi e fagioli. E poi, naturalmente, c’è la fagiolata: «L’immagine alla quale sono più legato è un ricordo di quand’ero bambino: quella della pignatta, il contenitore di terracotta utilizzato per cuocere i fagioli sul camino di casa» ammette Carpino.

Nonostante i molti utilizzi, negli scorsi decenni la produzione è andata lentamente diminuendo, a causa dello spopolamento e dell’arrivo di altre varietà di fagioli.

Negli ultimi anni, però, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco e agronomo Francesco Scalfaro, ha valorizzato i semi conservati dai contadini custodi, scommettendo sul progetto del Presidio Slow Food come strumento di valorizzazione del prodotto e del territorio, della protezione della biodiversità e della tutela dei produttori, che oggi sono una dozzina.

Le superfici coltivate (tutte in biologico) rimangono tuttavia ancora piuttosto ridotte. 

«Nella sola Cortale, complessivamente abbiamo circa 7 ettari di terra coltivata a fagiolo, a cui si aggiungono alcuni terreni nei comuni limitrofi di Jacurso, Maida e San Pietro a Maida» prosegue Carpino.

Un patrimonio da non disperdere

«La prima persona a parlarmi di questo fagiolo è stata una signora di Cortale, una produttrice che qualche anno fa mi spiegò di come la sua famiglia coltivasse i fagioli da generazioni, ma sempre con un metodo molto artigianale, senza alcun aiuto della tecnologia» ricorda Mariangela Costantino, referente per la biodiversità della condotta Slow Food di Lamezia Terme. La semina, la raccolta, la battitura e la “spulicatura”, cioè la selezione dei fagioli migliori, avvengono infatti manualmente. Proprio quest’ultima fase, nella quale si tengono da parte i fagioli da seminare per il raccolto dall’anno successivo, è un momento molto atteso: «È abitudine invitare a casa propria l’intera famiglia, sedersi attorno al tavolo tutti insieme e scegliere i legumi migliori – prosegue Costantino – È una festa, un’occasione di incontro, una vera tradizione».

Adottare un metodo di produzione così spiccatamente manuale, o addirittura «arcaico» per usare le parole di Carpino, se da un lato rappresenta una peculiarità certamente da conservare, dall’altra può rappresentare anche un rischio: «Il fatto che la produzione non fosse assicurata da vere realtà economiche, ma da persone spesso anziane che coltivano queste varietà soltanto per arrotondare lo stipendio vendendo i fagioli alle fiere di paese, quando non per mera passione, ha fatto sorgere in me il timore che questo patrimonio gastronomico, culturale e sociale potesse andare perduto» aggiunge Costantino.

Verso il futuro

Scongiurare questo pericolo è lo scopo della Comunità Slow Food del Presidio fagioli di Cortale, a cui aderiscono i produttori, quattro ristoratori e altrettanti sostenitori: «L’obiettivo è far crescere la consapevolezza del valore che hanno questa terra e questa coltivazione, e al contempo anche mettere in guardia dal rischio di perderlo – prosegue Costantino – Vogliamo invogliare i produttori a investire in una linea di lavorazione, introducendo macchinari come seminatrici di precisione e facendo sì che condividano queste tecnologie tra di loro».
Non si tratta di stravolgere il modo di lavorare, ma di favorire l’utilizzo di alcune strumentazioni affinché quella dei fagioli di Cortale sia un’attività che assicuri un reddito: «Se le persone del posto intendono dare un futuro a questa produzione, l’utilizzo di macchinari che agevolano la lavorazione in tutte le sue fasi è indispensabile, così come un adeguato packaging per la commercializzazione del prodotto, che gli consenta di distinguersi e farsi riconoscere dal consumatore» conclude Rosanna Caglioti, portavoce della Comunità. «La pandemia di Covid-19 può rappresentare per molti giovani l’occasione di ripensare alle proprie abitudini e stili di vita, sposando questo progetto agricolo. Occorre però che vi siano concrete possibilità e opportuni condizioni per renderlo possibile».

L’area di produzione dei fagioli di Cortale Presidio Slow Food comprende il comune di Cortale e alcune aree confinanti dei comuni di Jacurso, Maida e San Pietro a Maida, in provincia di Catanzaro.

Il Presidio Slow Food dei fagioli di Cortale è sostenuto dal Comune di Cortale e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali*

*Il Presidio dei fagioli di Cortale è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Direzione Generale del Terzo Settore e della Responsabilità Sociale delle Imprese – avviso n° 1/2018 “Slow Food in azione: le comunità protagoniste del cambiamento”, ai sensi dell’articolo 72 del codice del Terzo Settore, di cui al decreto legislativo n 117/2017

Dall’Inail 2,5 milioni di euro per progetti di formazione e informazione sul reinserimento professionale dei disabili da lavoro

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Attraverso un nuovo bando pubblicato oggi in Gazzetta ufficiale, l’Inail mette a disposizione due milioni e mezzo di euro per la realizzazione di progetti di formazione e informazione in materia di reinserimento e di integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro, finalizzati a incentivare la diffusione tra i datori di lavoro e i lavoratori di una cultura condivisa sulle tutele previste dall’ordinamento e a far conoscere le misure di sostegno predisposte dall’Istituto per la realizzazione degli interventi necessari al reinserimento lavorativo. I progetti possono essere presentati dalle associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, dai patronati, dagli enti bilaterali e dalle associazioni senza fini di lucro che hanno per oggetto la tutela del lavoro, l’assistenza e la promozione delle attività imprenditoriali, la progettazione e l’erogazione di percorsi formativi e di alternanza, o la tutela della disabilità. Ogni soggetto proponente può inoltrare una sola richiesta di finanziamento.

Bettoni: “È un tema centrale per molti dei nostri assistiti”. Come sottolineato dal presidente dell’Inail, Franco Bettoni, “con il bando di finanziamento di progetti di formazione e informazione pubblicato oggi, che va ad aggiungersi alla campagna di comunicazione sul reinserimento lavorativo lanciata a fine ottobre, puntiamo a rafforzare ulteriormente la strategia di rete tra tutti gli attori sociali impegnati su questo tema, partendo dalla consapevolezza che la conservazione del posto di lavoro o l’inserimento in una nuova occupazione rappresenta una tappa fondamentale del percorso di reinserimento sociale di molti dei nostri assistiti”.

Catalfo: “Attivati circuiti virtuosi di collaborazione tra istituzioni e parti sociali”. Per la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, “il sostegno fornito dall’Istituto a patronati, associazioni ed enti bilaterali impegnati su questo tema è destinato a generare circuiti virtuosi di collaborazione tra istituzioni e parti sociali, così da rendere sempre più efficace la strategia del governo per il collocamento mirato e il diritto al lavoro delle persone con disabilità. Un’azione che va di pari passo all’aumento del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili, introdotto con l’ultima legge di bilancio”.

Per ogni iniziativa fino a 400 partecipanti in almeno quattro regioni diverse. Per essere ammesso al finanziamento, ogni progetto di formazione/informazione deve articolarsi su almeno due dei quattro moduli previsti dal bando, con l’inclusione obbligatoria del quarto modulo, che riguarda le competenze attribuite all’Inail in materia di reinserimento e di integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro e le modalità di attivazione dei progetti personalizzati di reinserimento lavorativo. I progetti, inoltre, devono prevedere almeno quattro iniziative da svolgersi in regioni diverse, con l’eccezione di quelli presentati dai patronati costituiti dalle confederazioni e associazioni operanti nelle Province autonome di Trento e Bolzano, le cui iniziative dovranno svolgersi esclusivamente nel proprio ambito territoriale. Il numero massimo di partecipanti per progetto è pari a 400 e non può essere inferiore a cinque per ogni singola regione.

Entro il 29 gennaio online le date della procedura. Il contributo può arrivare a 120mila euro. Il finanziamento è costituito da un contributo variabile – in funzione del numero dei destinatari, delle ore in cui si articolano i moduli indicati nel progetto e dello svolgimento delle attività formative/informative in presenza o in videoconferenza con modalità sincrona – e può arrivare fino a un massimo di 120mila euro. L’assegnazione dei fondi avverrà attraverso una procedura “valutativa a sportello”, nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione delle domande in via telematica, fino a esaurimento delle risorse disponibili. Le date e gli orari di apertura e chiusura della procedura informatica per l’inoltro delle domande online saranno pubblicati sul portale Inail, insieme al manuale operativo, entro il prossimo 29 gennaio.