In occasione della riapertura delle scuole Roma rischia il caos sul fronte dei trasporti, con situazioni di potenziale rischio per la salute degli utenti. Lo denuncia oggi il Codacons, dopo le inchieste di alcune testate che hanno documentato come già in questi giorni si registrino disagi per gli utenti e assembramenti di persone sia all’interno dei vagoni della metro, sia sulle banchine, in totale violazione delle disposizioni anti-Covid.
“Sul fronte dei trasporti pubblici Roma rischia di risultare totalmente impreparata ad affrontare l’emergenza Covid, e la riapertura delle scuole rappresenta un ulteriore elemento di pericolo per la collettività – spiega il presidente Carlo Rienzi – Già senza coronavirus il settore registrava enormi criticità, ora si rischia il caos: è necessario riorganizzare l’intero comparto, incrementando il numero di mezzi pubblici in circolazione, anticipando l’orario di apertura delle metro e potenziando il servizio specie sulla linea C, dove la frequenza dei treni non è adeguata”.
E se si registreranno contagi e focolai all’interno delle stazioni e dei vagoni della metro, il Comune di Roma e il suo sindaco saranno chiamati a rispondere penalmente dei danni arrecati alla collettività – conclude il Codacons.
Roma/ Metro, il Codacons: ” In vista della riapertura delle scuole potenziare e organizzare il servizio”
Polignano a Mare/ Rilevati 78 casi di Covid in un’azienda agricola
La diffusione del Covid in alcuni ambiti sembra essere purtroppo inarrestabile.
E’ stato rilevato un focolaio in un’azienda ortofrutticola a Poligano a Mare (Bari): sono 78 i dipendenti contagiati.
Sono stati eseguiti 159 tamponi, dal Dipartimento di prevenzione della Asl di Bari, dai quali è emersa la positività di di quai la metà dei soggetti.
foto di repertorio
Il libro/ Il chirurgo paralimpico che visse due volte
Medico e atleta, Marco Dolfin attraversa la vita con lo sguardo tenace di chi non si arrende di fronte alle avversità con la consapevolezza innata che non è mai tardi per ricominciare a vivere. “È la soddisfazione più grande: proprio io, che ho perso l’uso delle gambe, aiuto gli altri a tornare a camminare”. Con questo pensiero Dolfin ha concluso il racconto della sua vicenda di infortunato sul lavoro nella pubblicazione Inail, “Vite straordinarie 2 – storie di uomini e donne che non si sono arresi” che descrive le parabole umane di 22 assistiti Inail capaci dopo un incidente di rimettersi in gioco.
“Iron Mark” scritto dal fratello Alberto racconta la sua vicenda. A un anno da questa testimonianza, Marco Dolfin torna a raccontare la sua esperienza di medico e atleta paralimpico nel libro “Iron Mark – le corsie di Marco Dolfin: chirurgo e nuotatore” (Bradipolibri). Scritto dal fratello, il giornalista Alberto Dolfin, il libro, in 128 pagine, fa rivivere ai lettori la vicenda professionale e umana di “Iron Mark”.
Nel 2011 l’incidente mentre si sta recando al lavoro. Marco Dolfin, l’11 ottobre 2011, rimane vittima di un grave incidente in moto mentre si sta recando al lavoro all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino dove da poco tempo, svolge la sua attività di chirurgo ortopedico. A poca distanza dalla struttura sanitaria, Dolfin viene investito frontalmente. Quando, dopo l’intervento, si risveglia, comprende che non potrà camminare, ma ha una consapevolezza, le sue mani funzionano ancora alla perfezione. Dopo un periodo di riabilitazione, Dolfin ricomincia a lavorare come chirurgo operando i pazienti alle mani e ai piedi, interventi che si possono eseguire anche da seduti.
Dolfin scopre il nuoto paralimpico e sfiora il podio alle Paralimpiadi di Rio. Marco fa fisioterapia, esercizi e soprattutto sport, la sua passione. Comincia con il tennistavolo poi passa al nuoto. Trova la sua specialità: i cento metri rana in cui vince una gara dopo l’altra. Partecipa alle Paralimpiadi di Rio dove sfiora il podio, arrivando quarto. Nel 2014 diventa genitore di due gemelli: Mattia e Lorenzo. Dopo aver lavorato per un periodo soltanto da seduto, riprende ad operare in posizione eretta grazie a una carrozzina elettrica verticalizzabile costruita su misura per lui che riesce a manovrare con un joystick ad altezza gomito.
Il reportage “Una giornata in sala operatoria” vincitore di Scatto inSuperAbile. Marco Dolfin, nel 2017, è stato protagonista del reportage fotografico di Francesco Alessandro Armillotta “Una giornata in sala operatoria” vincitore del concorso “Scatto inSuperAbile” promosso dall’Inail insieme al contact center SuperAbile. Il racconto per immagini che illustra una giornata di lavoro dell’ortopedico nuotatore ha ottenuto il riconoscimento della giuria per la sua capacità di comunicare ottimismo e la certezza che, in un ambiente favorevole, tutti gli ostacoli possano essere superati.
Cronaca nazionale/ Scoperto vasto giro di pedopornografia
Dalle indagini si capirà la portata dell’inchiesta. Una indagine partita lo scorso anno ha portato alla denuncia di 67 persone provenienti da tutta Italia, con i carabinieri di Sarzana (La Spezia) che hanno scoperto una rete di pedopornografia online. Per il momento 67 persone sono state denunciate in stato di libertà a vario titolo per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico e istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia.
In diverse provincie italiane i Carabinieri hanno eseguito 14 perquisizioni domiciliari disposte dall’autorità giudiziaria. Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti e sequestrati numerosi apparecchi e supporti informatici, che saranno sottoposti ad accertamenti tecnici.
Coronavirus, stadi e discoteche restano chiusi
Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus.
a) Il Presidente del Consiglio Conte ha prorogato fino al 7 ottobre il decreto con le misure sanitarie straordinarie per contenere l’epidemia.
Il provvedimento del premier conferma l’obbligo di indossare la mascherina e la chiusura di stadi e discoteche fino alla sua scadenza;
b) I casi confermati di coronavirus dall’inizio della pandemia negli Stati Uniti hanno superato i 6,3 milioni, riporta la Johns Hopkins University.
Musica/ Domani a Mantova Davide Van De Sfroos
Prosegue il RE – TOUR, lo speciale tour estivo in versione “street” del cantautore e scrittore Davide Van De Sfroos! La prossima data è prevista per mercoledì 9 settembre a Mantova, presso l’Arena Bike-In di Campo Canoa (biglietti disponibili su www.mailticket.it o presso il box office di Corso Umberto I a Mantova). Il RE-TOUR di Davide Van De Sfroos è uno spettacolo speciale, dominato dalla forte voglia di ripartire, che segna un importante ritorno sul palco dopo il periodo trascorso di estrema emergenza sanitaria. Davide Van De Sfroos si esibirà in versione “street”, accompagnato dal suono di un violino, di una tastiera, di una chitarra e della batteria. Una formazione ridotta ma che sarà comunque in grado di coinvolgere il pubblico al ritmo dei più importanti brani del suo repertorio da “Ninna nanna del contrabbandiere” a “Yanez”. Nel corso delle serate si alterneranno sul palco anche vari ospiti.
I concerti sono realizzati nel completo rispetto delle norme vigenti.
Davide Bernasconi, in arte Davide Van De Sfroos, è un cantautore e scrittore nato a Monza e cresciuto sul Lago di Como, il cui nome d’arte rappresenta una tipica espressione del dialetto tremezzino (o laghée) traducibile con “vanno di frodo”. In diciassette anni di carriera musicale ha pubblicato sei album di inediti, ha ricevuto il Premio Maria Carta, ha vinto due volte il Premio Tenco (“Miglior autore emergente” nel 1999 e come “Migliore album in dialetto” nel 2002) e ha pubblicato cinque romanzi editi da La Nave di Teseo e Bompiani. Nel 2011 si è classificato quarto alla 61ª edizione del Festival di Sanremo con “Yanez”, brano che ha dato il nome al quinto album, certificato disco d’oro. Il brano “El Carnevaal de Schignan”, tratto dall’album “Yanez”, viene scelto come colonna sonora del film “Benvenuti al Nord”. Nel 2012 partecipa nuovamente al Festival di Sanremo ma come autore del brano “Grande mistero” interpretato da Irene Fornaciari. Nel 2015 esce l’album “Synfuniia” (Batoc67/Universal Music), contenente 14 brani storici del cantautore comasco riarrangiati dal M° Vito Lo Re per la Bulgarian National Radio Simphony Orchestra.
Nel 2019 ha pubblicato i libri “Ladri di foglie” e “Taccuino d’ombre”, editi dalla casa editrice La Nave di Teseo, e una raccolta live “Quanti Nocc” che contiene i suoi brani più famosi arrangiati e rivisitati presentati durante il tour teatrale “Tour De Nocc” e il tour estivo “Van Tour”, concerti che hanno riscontrato un incredibile successo di pubblico e di critica. Vanta anche una collaborazione con Zucchero “Sugar” Fornaciari per il brano “Testa o croce” contenuto nell’ultimo album “D.O.C”.
Ufficio stampa: Parole & Dintorni – Valeria Riccobono
Andria/ In scadenza le domande per “Luoghi Comuni”
Il Comune di Andria-Servizio Politiche Giovanili ha candidato all’avviso pubblico regionale “Luoghi Comuni” gli spazi dell’Officina San Domenico. La candidatura del Comune di Andria, resa nota sul Bollettino ufficiale della regione Puglia n. 84 dell’11.6.2020, è rivolta alle Organizzazioni Giovanili del Terzo Settore per la co-progettazione e la realizzazione di interventi di innovazione sociale all’interno del Laboratorio Urbano “Officina San Domenico”.
Il termine per le organizzazioni giovanili del Terzo Settore per presentare le loro manifestazioni di interesse è il prossimo 30 settembre, poi l’agenzia Arti selezionerà la proposta migliore e si andrà all’affidamento, con gestione biennale, sostenuta con fondi regionali fino ad un massimo di 40.000 euro nel biennio.
“Luoghi Comuni” prevede di sostenere interventi innovativi e sperimentali, promossi da Organizzazioni giovanili impegnate nel Terzo Settore, capaci di coinvolgere le comunità locali nei processi di riuso e valorizzazione degli spazi pubblici sottoutilizzati; sostenere gruppi di giovani che, attraverso progetti di tutela e valorizzazione del territorio, di inclusione sociale e cittadinanza attiva, vogliano mettersi alla prova, sperimentarsi sul campo, scoprire opportunità e vocazioni professionali partendo dai problemi e dalle opportunità del territorio; favorire la creazione di competenze utili per l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro, in un settore, come quello dell’innovazione sociale, che offre interessanti prospettive di crescita; aumentare il numero di luoghi per la creatività e l’apprendimento dedicati ai giovani pugliesi e ad iniziative di innovazione sociale; riattivare lo spazio pubblico sottoutilizzato.
Comunicazione Istituzionale – Ufficio Stampa Il Responsabile dr. Vincenzo Rutigliano
Assoenologi, Ismea, Uiv: nell’anno del Covid-19 il vino riparte dalla vendemmia
(Roma, 3 settembre 2020). Una qualità delle uve buona se non ottima e in alcuni casi eccellente, per un’annata che si preannuncia interessante. Una quantità in linea con quella dello scorso anno (-1%, a 47,2 milioni di ettolitri) che mai come quest’anno risente della congiuntura economica e della conseguente misura di riduzione volontaria delle rese messa in campo dal Governo, oltre a quelle operate da molti Consorzi di tutela. Una quantità che tuttavia dovrebbe consentire all’Italia di rimanere il principale produttore mondiale di vino, seguita dalla Francia con 45 milioni di ettolitri e dalla Spagna (42 milioni). È il quadro di sintesi, al netto di eventuali ulteriori eventi climatici avversi, relativo alle stime vendemmiali 2020 elaborato da Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini e presentato oggi nel corso di una conferenza stampa online a cui ha partecipato anche la ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova. Secondo il dossier redatto dal gruppo di lavoro congiunto, a una qualità alta e a una quantità leggermente inferiore alla media dell’ultimo quinquennio (-4%) fa da contraltare la particolare situazione economica internazionale, che registra una notevole riduzione degli scambi globali di vino (-11% a valore e -6% a volume nel primo semestre sul pari periodo 2019) e una contrazione, la prima dopo 20 anni di crescita, delle esportazioni del vino made in Italy (-4% nei primi 5 mesi), sebbene inferiore a quella dei principali competitor. Elementi questi che hanno determinato difficoltà tra le imprese e un aumento seppure contenuto delle giacenze dei prodotti a denominazione (+5% per le Do a fine luglio) con conseguente limatura dei listini di Igt, Doc e Docg. In questo contesto economico ancora difficile la vendemmia in corso rappresenta, per caratteristiche quali-quantitative, una eccellente opportunità per la ripartenza del prodotto Italia, a maggior ragione se sostenuto da una adeguata campagna nazionale e internazionale di promozione del vino del Belpaese.
Per il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella: “L’annata 2020 si presenta con delle uve di ottima qualità, sostenute da un andamento climatico sostanzialmente positivo, che non possono che darci interessanti aspettative per i vini provenienti da questa vendemmia. Sotto il profilo fitosanitario – ha proseguito Cotarella – i vigneti si presentano sani anche se le precipitazioni degli ultimi giorni impongono un continuo monitoraggio da parte dei tecnici per valutare l’accrescimento dei grappoli e il controllo dei potenziali attacchi di patogeni. Intanto i primi riscontri analitici evidenziano delle gradazioni medio alte e un buon rapporto zuccheri/acidità, oltre ad un interessante quadro aromatico per le varietà bianche e tenori polifenolici medio alti nelle uve a bacca rossa. Preludio di interessanti e ottimi vini. L’alta qualità sarà elemento determinante per affrontare e superare il difficile momento che il mondo del vino e in generale il sistema produttivo mondiale stanno vivendo a causa dell’emergenza Covid”.
“Il settore vitivinicolo italiano ha dato prova di una straordinaria capacità di ripresa e resilienza – ha dichiarato in conferenza stampa Raffaele Borriello, direttore generale dell’Ismea – riuscendo a reggere l’urto di questa crisi senza precedenti che si è abbattuta sul sistema produttivo globale. Un sospiro di sollievo proviene sia dal cessato allarme dazi verso gli Usa, che sta invece penalizzando i nostri concorrenti francesi e spagnoli, ma anche da una vendemmia che per qualità e quantità risponde agli attuali bisogni del settore. Desta naturalmente preoccupazione – ha concluso Borriello – la flessione sui mercati esteri, dopo 20 anni di crescita ininterrotta, e lo spettro di una recessione economica globale, ma il sistema vitivinicolo italiano appare solido e in grado di tornare sui livelli a cui ci aveva abituato.” Per il presidente dell’Unione italiana vini (Uiv), Ernesto Abbona: “Il bilancio previsionale della vendemmia si annuncia positivo sia per la diffusa qualità delle uve, con diverse punte di eccellenza, sia per una quantità leggermente inferiore allo scorso anno che ci aiuterà a gestire il mercato in maniera equilibrata. Premesse importanti per valorizzare i listini di un’annata produttiva che ci attendiamo molto interessante. Adesso, quindi, diventa necessario sostenere la ripresa dei mercati e del nostro export con nuovi investimenti, aumentando per il prossimo triennio la dotazione dell’Ocm Promozione, orientando adeguatamente le risorse e iniziative del “patto per l’export” e utilizzando rapidamente i fondi avanzati dalle ultime misure del Governo a sostegno del settore, riduzione delle rese e distillazione di crisi”.
“In un anno normale, – ha detto Ignacio Sanchez Recarte, segretario generale del Comité Vins (CEEV) intervenuto alla conferenza stampa con un focus sull’andamento vendemmiale europeo – saremmo tutti concentrati nel cercare di ottenere la stima più precisa della vendemmia, al fine di fissare meglio i prezzi e programmare l’anno; tuttavia questo non è un anno normale e la crisi del Covid-19 rimane per il momento il fattore più influente e dirompente per le aziende vinicole. A livello UE, e grazie agli aumenti di Spagna e Francia, – ha aggiunto Recarte – ci aspettiamo una vendemmia 2020 leggermente superiore (+5 Mhl) rispetto a quella del 2019 per i primi 5 produttori – Italia, Francia, Spagna, Germania e Portogallo – e vicina alla media degli ultimi 5 anni. Con le giacenze di vino ancora relativamente elevate, la vendemmia 2020 entrerà in un mercato ancora fortemente caratterizzato dall’incertezza e dalla destrutturazione provocata dal Covid-19. Ora sarà fondamentale concentrare tutti gli sforzi e le azioni sulla ripresa dei mercati a livello UE e internazionale. Senza questa ripresa, più che mai, la sostenibilità delle aziende vinicole dell’UE sarà a rischio”.
La geografia dell’annata produttiva vede in leggero incremento il Nord (+3% sul 2019) mentre al Centro e al Sud le quantità si dovrebbero ridurre rispettivamente del 2 e del 7%. Il Veneto (+1%) rimarrà la prima regione con 11 milioni di ettolitri, seguita da Puglia (8,5) Emilia-Romagna e Abruzzo. Assieme le 4 regioni sommano i 2/3 di tutto il vino italiano. Tra le principali aree produttive, segno più per Piemonte e Trentino-Alto Adige (+5%), Lombardia e Marche (+10%), Emilia-Romagna e Abruzzo (+7%). Calo della produzione invece in Toscana e Sicilia (-15%), Friuli-Venezia Giulia (-7%) e Puglia (-5%). Ad oggi, 3 settembre, è stato raccolto circa il 20% dell’uva. Il dossier “Previsioni vendemmiali 2020” di Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini è stato elaborato in base alle rilevazioni dei rispettivi osservatori territoriali, a valutazioni comparate delle indicazioni quali-quantitative e all’elaborazione statistica rispetto alle serie storiche ufficiali degli anni precedenti.
| 2019* | 2020** | Differenza tra 2020 e 2019 | Var. %2020/2019 | |
| Piemonte | 2.603 | 2.733 | 130 | 5% |
| Valle D’Aosta | 17 | 18 | 1 | 7% |
| Lombardia | 1.301 | 1.429 | 128 | 10% |
| Trentino Alto Adige | 1.312 | 1.383 | 71 | 5% |
| Veneto | 10.950 | 11.059 | 109 | 1% |
| Friuli Venezia Giulia | 1.785 | 1.660 | -125 | -7% |
| Liguria | 40 | 46 | 6 | 15% |
| Emilia Romagna | 7.250 | 7.721 | 471 | 7% |
| Toscana | 2.625 | 2.232 | -394 | -15% |
| Umbria | 426 | 405 | -21 | -5% |
| Marche | 816 | 898 | 82 | 10% |
| Lazio | 800 | 760 | -40 | -5% |
| Abruzzo | 3.184 | 3.400 | 216 | 7% |
| Molise | 227 | 233 | 6 | 2% |
| Campania | 778 | 778 | 0 | 0% |
| Puglia | 8.947 | 8.499 | -447 | -5% |
| Basilicata | 87 | 83 | -4 | -5% |
| Calabria | 110 | 110 | 0 | 0% |
| Sicilia | 3.911 | 3.325 | -587 | -15% |
| Sardegna | 363 | 429 | 65 | 18% |
| Italia | 47.533 | 47.200 | -333 | -1% |
*2019: dato Agea, dichiarazioni di produzione. ** Stime Assoenologi, Ismea, Uiv, al 30/08/2020
Ufficio stampa Unione Italiana Vini: ispropress
Simone Velasco/Benny Lonardi
Forlì/ Tamponamento sulla A14, un morto e sette feriti
Terribile incidente stradale lungo il tratto romagnolo dell’autostrada A14: un giovane è morto e altre sette persone sono rimaste ferite a causa di un tamponamento a catena innescato dallo schianto di un tir contro la vettura che lo precedeva.
L’incidente non lontano dal casello autostradale di Forlì.
Secondo una prima ricostruzione l’autista del tir non si sarebbe accorto in tempo della coda di vetture e avrebbe frenato in ritardo andando a impattare violentemente contro la parte posteriore di una vettura su cui viaggiava la vittima.
Comunicazione/ Nasce ‘Tg poste’, una voce nuova racconta il Paese e l’azienda
C’è una nuova voce nel mondo dell’informazione: è Tg Poste, il telegiornale di Poste Italiane in onda da oggi per raccontare l’Italia che cambia. La nascita del canale informativo risponde all’esigenza del Gruppo guidato dall’ad Matteo Del Fante di proseguire la missione di presenza e vicinanza ai propri dipendenti anche nell’informazione e dal desiderio di raccontare ancora più a fondo il Paese che sta vivendo una fase di trasformazione epocale nella vita sociale e nell’economia. Tg Poste andrà in onda ogni giorno, dal lunedì al venerdì, alle 12 e sarà trasmesso in diretta dai nuovissimi studi di viale Europa a Roma, nella sede centrale di Poste Italiane. Tg Poste sarà visibile per i dipendenti on demand dalla Intranet aziendale o dalla app NoidiPoste ma a breve gli italiani potranno seguirlo in diretta streaming sulla sezione Postenews.it del sito poste.it e sugli schermi degli uffici postali. La collaborazione con tutti gli organi di informazione sarà essenziale per il Tg Poste per portare all’interno dell’Azienda, a beneficio di tutti i dipendenti, il valore della conoscenza dei fatti e delle storie del nostro Paese.
“L’idea di dare vita al Tg Poste come strumento di comunicazione diretto e su diversi canali di accesso – spiega Matteo Del Fante, Amministratore Delegato di Poste Italiane – è nata per rispondere all’esigenza crescente di informazione e di integrazione dei nostri dipendenti con il mondo dentro e fuori da Poste Italiane, soprattutto in una fase difficile come quella che stiamo attraversando. Tg Poste – conclude Del Fante – rappresenta per noi anche la naturale evoluzione del processo di modernizzazione e digitalizzazione aziendale, grazie alle quali l’azienda sostiene la crescita e lo sviluppo del Paese”.
“In questo scenario di profonda trasformazione abbiamo ritenuto importante dare vita ad un nuovo strumento di comunicazione quotidiano – ha commentato Giuseppe Lasco, Condirettore Generale di Poste Italiane –. Il nostro telegiornale fornirà le notizie più importanti dell’attualità e, al tempo stesso, parlerà di Poste Italiane, del nostro business ispirato ai principi di sostenibilità e centralità del cliente, mettendo in risalto le diverse realtà territoriali, i volti e le storie che raccontano lo strettissimo rapporto tra le donne e gli uomini di Poste con le loro comunità di riferimento e le istituzioni”.
Il telegiornale darà spazio a tutte le notizie di rilievo nazionale e internazionale integrandole con contenuti aziendali che permettendo alla redazione di parlare con il linguaggio del giornalismo di fatti e persone di Poste Italiane, offrendo così agli oltre 120 mila dipendenti e al Paese una conoscenza approfondita dell’azienda più grande e più capillare d’Italia. Tg Poste offrirà contenuti esclusivi con gli strumenti propri del giornalismo: interviste, focus, analisi, reportage, approfondimenti finanziari dedicati ai mercati, all’andamento di Borsa del titolo Poste; ampio spazio sarà inoltre dedicato al racconto dei progetti messi in campo dall’Azienda per realizzare il proprio piano industriale e alle rubriche, dalla cultura al meteo, accanto alle storie dei dipendenti.
Poste Italiane Media Relations












