Il coronavirus circola nel mondo e l’epidemia genera numeri impressionanti. Sono oltre 25 milioni i casi ufficialmente registrati nel mondo, secondo i dati dell’università americana Johns Hopkins.
I decessi totali sono circa 842.500. Gli Stati Uniti restano il Paese più colpito, con quasi 6 milioni di contagi e 182.760 morti. Segue il Brasile con circa 3,85 miloni di casi e 120.260 morti. Terza in rapida scesa l’India, con 3,54 miloni di contagi e 63.500 decessi. Oggi il Paese ha segnato il record mondiale di quasi 80 mila nuovi casi.
Curva epidemica sempre stabile. Sono 268.218 i casi totali di Coronavirus registrati in Italia secondo gli ultimi dati diffusi dal Ministero della Salute. L’incremento nelle ultime 24 ore è stato di 1.365 contagi. Quattro le persone decedute: in totale i decessi dall’inizio dell’epidemia sono stati 35.477. Sono 208.536 i guariti mentre 86 le persone in terapia intensiva (ieri erano 79). Da ieri sono stati effettuati 81.723 tamponi, per un totale di 8.591.341. Assomma a 208.536 il totale dei dimessi/guariti (+312). Aumentano di 1.049 persone gli attualmente positivi, per un totale di 24.205. Nessuna regione a contagio zero. Sono 7 in più in terapia intensiva, il totale sale a 86.
Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus. a) E’ sempre alta l’attenzione delle istituzioni verso il rientro di persone in vacanza in posti ad alto rischio d’infezione. La Protezione civile sta predisponendo un ponte navale per il rientro dalla Sardegna di 300 turisti positivi al virus; b) Sono più di 25 milioni i casi d’infezione da coronavirus nel mondo dall’inizio della pandemia, calcola la Johns Hopkins University; c) Nuovo record di contagi giornalieri in India: sono 78.761.
A Lampedusa, nella notte, lo sbarco dei circa 450 migranti arrivati sull’isola a bordo di un peschereccio intercettato a 4 miglia dalla costa dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di Finanza. “Siamo in ginocchio, all’hotspot si superano le 1.500 presenze, non è possibile continuare a sopportare queste angherie da parte del governo”, ha dichiarato il sindaco Salvatore Martello, minacciando lo sciopero di tutta l’isola se non verrano prese “decisioni immediate”.
Al porto anche la protesta della Lega guidata dall’ex senatrice Angela Maraventano, con una decina di abitanti di Lampedusa.
Una tragedia assurda con due giovanissime vittime. Doppia tragedia in un campeggio a Massa Carrara dove, dopo un notte di terrore in un camping a Marina di Massa di Carrara, sono morte due bambine, due sorelle di 3 e 14 anni. A causa del maltempo, con piogge e forti raffiche di vento, un albero è caduto andando a schiantarsi sopra una tenda da campeggiatore al cui interno si trovavano le due vittime assieme alla sorella maggiore di 19 anni.
Ne dà notizia l’Adn Kronos. Sul posto sono intervenute le automediche del 118, un’ambulanza, carabinieri e Vigili del Fuoco.
Tra le grandi economie mondiali è l’Italia che guadagna la palma di Paese più avanzato nel campo del turismo digitale. É quanto risulta dalla graduatoria elaborata a luglio 2020 da SpeedVacanze.it, il tour operator che ha inventato la formula dei viaggi per single, che ha preso in esame le 12 maggiori economie del mondo, quelle che da sole costituiscono la metà dell’intera economia mondiale. Sono stati inclusi nel ranking i Paesi con i maggiori Pil nominali: Stati Uniti, Cina, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Brasile, Italia, Russia, India, Canada e Australia. Attraverso la valutazione dei risultati statistici in ciascuno di questi sistema Paese SpeedVacanze.it ha preso in esame parametri quantificabili nell’ambito della popolazione digitale che visita siti di viaggio. Il risultato? L’Italia è prima con il 97% della popolazione digitale che visita siti di viaggio, la percentuale più alta al mondo. A posizionarsi al secondo posto è il Regno Unito con il 93% e sul podio anche la Germania con l’89%. Seguono poi con l’87% gli Stati Uniti e quindi la Francia con il 76%. «Nella prima settimana di luglio la spesa di viaggi media degli italiani è stata di 520 euro pro-capite, la più alta d’Europa dove la media pro-capite è stata di 360 euro» sottolinea Giuseppe Gambardella, fondatore di SpeedVacanze.it e di SpeedDate.it, il portale che offre ai single il modo più veloce e divertente per incontrare gente nuova e molti nuovi potenziali partner. «Insomma ad informarsi online sui portali dedicati al turismo e ad acquistare una vacanza su Internet è un numero sempre maggiore di italiani» aggiunge Roberto Sberna, direttore generale di SpeedVacanze.it. (WORLDNET)
La casa di produzione cinematografica bolognese Sayonara Film srl sarà anche quest’anno presente alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nell’ambito della 35. Settimana Internazionale della Critica (sezione SIC@SIC Short Italian Cinema), presenterà infatti in prima assoluta, tra il 2 e 5 settembre p.v., i corti “Les aigles de Carthage” di Adriano Valerio e “Gas Station” di Olga Torrico. “Per la nostra casa di produzione – afferma Adam Selo, fondatore della società – essere alla SIC rappresenta un valore aggiunto al percorso che intendiamo fare come casa di produzione, dal momento che, esattamente in linea con i nostri obiettivi artistici, è attenta a un tipo di voce autoriale innovativo, sveglio, unico.” Di impronta storico-sociale e incentrata sul panorama calcistico della conquista della Coppa d’Africa nella storica finale tra Tunisia e Marocco del 2004 è il documentario di Valerio, regista già apprezzato a Venezia in passato per il lungometraggio “Banat – il viaggio” (2015), “Agosto” (2016) e “Mon amour mon ami” (2017). Un’opera che rivolge il proprio sguardo introspettivo sul forte legame che il calcio riesce a creare, avvicinando intere comunità e diverse generazioni in quella che Pasolini definiva ‘l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo’. Il corto, una produzione Full Dawa Films in co-produzione con Sayonara Film, APA, French Lab Agency, Les Cigognes Films, sarà proiettato Mercoledì 2 settembre alle ore 14:15 in Sala Perla per stampa e industry, giovedì 3 settembre alle ore 14:00 per il pubblico e successivamente replicato in doppia visione venerdi 4 settembre alle ore 19.30 al Cinema Astra 1 e alle ore 19:45 al Cinema Astra 2.
Di diversa impostazione, decisamente più intimista, è invece l’opera prima di Olga Torrico, “Gas Station”, la storia di una ragazza che lavora in una pompa di benzina e che improvvisamente si trova ad affrontare il suo passato musicale attraverso un incontro decisamente inaspettato. Un lavoro realizzato sul filo di una importante ricerca della memoria, con un istintivo lavoro di riscrittura creativa in sede di montaggio, che affronta il tema del riscatto dal non vissuto, a cui si è dovuto rinunciare, a volte per segrete paure. Alla sua prima esperienza di regista e interprete protagonista, dopo alcuni anni di attività nella produzione e distribuzione cinematografica, l’autrice ha deciso di utilizzare linguaggi diversi, intrecciando parti girate in 35 mm con spezzoni tratti da VHS e filmini del suo archivio privato, oltre ad immagini archetipiche che hanno voluto consolidare il senso di evocazione e immersione psichica tra passato e presente. Il corto, prodotto da Adam Selo e Olga Torrico per Sayonara Film, da Factory Film e Associazione Terre di Cinema, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia e con il sostegno di MIBACT e SIAE (“Sillumina”), sarà mostrato in anteprima alla stampa, giovedì 3 settembre, alle ore 8.45 in Sala Perla e in prima mondiale al pubblico venerdì 4 settembre, alle ore 14:00, con replica il giorno successivo, sabato 5 settembre, alle ore 19:30 al Cinema Astra 1, e alle ore 19:45 al Cinema Astra 2.
Entrambi i film sono distribuiti, per l’Italia e per l’estero, da Elenfant Distribution.
Sayonara film, fondata da Adam Selo, che nasce innanzitutto come autore e regista, e da Olga Torrico nel 2016 è una giovane realtà che punta a lavori con una forte mano autoriale. Negli ultimi anni ha supportato e creduto nell’unicità di certe opere ed autori, con cui ha stabilito una collaborazione continuativa, come nel caso di Adriano Valerio, presente per il quarto anno alla Mostra d’arte Cinematografica di Venezia, o di Bonifacio Angius, il cui corto “Destino”, coprodotto da Sayonara film, fu presentato proprio alla Settimana Internazionale della Critica lo scorso anno. Sayonara Film si approccia con creatività alla produzione, con una visione molto vicina alle necessità degli autori e dello sviluppo di un progetto cinematografico, nel quale l’idea e il processo di lavorazione dell’autore-regista sono al centro dell’intero operato produttivo.
“Ci interessa produrre un tipo di cinema in cui si percepisca un riconoscibile e sincero timbro autoriale – affermano i produttori – con una precisa e forte idea registica che non imponga di rinunciare all’intera esperienza della visione, che oltre ad essere coinvolgente deve rimanere oggettivamente impressa”.
Nel corso del suo processo di crescita, il supporto della Regione Emilia Romagna a Sayonara Film è stato rilevante in merito a diversi progetti documentaristici nei quali sono state investite moltissime risorse ed energie, e che sono attualmente in fase di sviluppo e realizzazione.
“Il 44% degli italiani è disposto a pagare anche il 20 per cento in più per la vacanza pur di avere accesso a servizi sostenibili. Questo è un dato chiaro emerso dalla nostra attività di ricerca”. Lo ha dichiarato Danilo Beltrante, fondatore della prima Business School “Vivere di Turismo” dedicata al Turismo Italiano, in particolare al settore extralberghiero, con sede a Firenze. Beltrante è relatore presso i più importanti eventi nazionali dedicati al turismo oltre ad essere laureato in Gestione delle Risorse Umane e Ceo di Family Apartments. “Se la spiaggia ad Agosto è rimasta la meta preferita, ha tenuto il turismo in montagna – ha continuato Beltrante – e quello di prossimità con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane, in alternativa alle destinazioni più battute, mentre calano le presenze nelle città. Oggi, in Italia, stiamo vivendo un’occasione unica, che è quella di una riscoperta di un patrimonio culturale e enogastronomico nazionale che non ha rivali al mondo. Il turismo sostenibile va a braccetto con il turismo di prossimità, e rappresenta un modo di viaggiare nel rispetto dell’uomo e del Pianeta. Dopo il periodo di lockdown gli italiani stanno cercando relax in luoghi di mare o montagna, anche meno battuti ma non per questo meno interessanti. Dunque cammini “nostrani”, come la via Francigena, la via di San Francesco o di San Benedetto: le persone che scelgono questo tipo di viaggio, che è spirituale e culturale insieme, sono sempre di più. Ad esempio in Sicilia è imperdibile il Parco dei Nebrodi, grande area verde che si trova tra le province di Messina, Enna e Catania. Qui è possibile perdersi tra le bellezze naturali, ma anche godere dei piaceri della tavola (da non perdere: il pistacchio di Bronte). O ancora in Toscana la meta è la cascata dell’Acquacheta, generata dal fiume omonimo che nasce sull’Appennino toscano in provincia di Firenze. Il luogo è anche un parco letterario, nominato anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia. In Puglia c’è il Salento in bicicletta. Le proposte per itinerari sostenibili e responsabili su due ruote della durata di una settimana sono diverse e toccano varie tappe importanti, da Otranto, a Gallipoli, a Santa Maria di Leuca. O ancora in Campania abbiamo una Costiera Amalfitana Covid Free che offre splendido mare ma anche i sentieri naturalistici del Parco dei Monti Lattari. Dunque questo tipo di turismo sostenibile rappresenta la grande conferma 2020”. “Il Ministro Franceschini ha promesso circa 3.000.000 di euro per il turismo, un aiuto concreto per supportare le imprese turistiche in crisi. Una crisi che ha mostrato la centralità del sistema turismo nello sviluppo economico del Paese – ha concluso Beltrante – e soprattutto evidenziato il grande potenziale del settore extralberghiero. Le case vacanze e B&B sono ripartite presto e meglio delle grandi strutture organizzate, grazie a due fattori chiave: flessibilità e sostenibilità. Si tratta mediamente di imprese piccole ed in quanto tali riescono a reagire prima e meglio ai cambiamenti del mercato”. Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa della Vivere di Turismo Business School
“Linee guida confuse e contraddittorie e soluzioni che non arrivano: ecco quello che sta succedendo in ambito di trasporto scolastico e pubblico – locale. Il Governo nicchia, prende tempo, cerca di delegare: ma intanto il tempo corre e il 14 settembre è alle porte. Nel corso dell’audizione con il dott. Agostino Miozzo, coordinatore del comitato tecnico scientifico istituito presso la Protezione Civile da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri, ho messo sul tavolo una serie di nodi cruciali e irrimandabili e quanto è emerso è profondamente deludente: il distanziamento è imprescindibile ma i mezzi non ci sono e se riduciamo la distanza di sicurezza sotto il metro, il rischio cresce esponenzialmente. E allora che senso ha distinguere fra trasporto scolastico e pubblico locale?” .
Così Simona Vietina, Parlamentare di Forza Italia e sindaco di Tredozio (FC).
“Facciamo un passo indietro e vediamo come è andata: il ministro Boccia ha delegato i singoli governatori delle varie regioni a valutare il da farsi con riferimento all’imminente rientro a scuola degli alunni; la norma del distanziamento, ad oggi rispettata solo dalla metà delle regioni, diventa improrogabile all’interno degli edifici scolastici e, secondo quanto espresso dal comitato tecnico di esperti, sugli scuolabus quando anche si indossasse la mascherina, se il tempo di permanenza a bordo supera i 15 minuti. L’obbligo di distanziamento, tuttavia, non c’è sui mezzi pubblici di trasporto locale, come se gli studenti non ne usufruissero anche per recarsi a scuola. Quindi, ricapitolando: gli scuolabus potranno viaggiare con la capienza massima consentita solo nel caso in cui la permanenza degli alunni nel mezzo non sia superiore ai 15 minuti mentre oltre i quindici minuti si prevederà il distanziamento. Se invece si parla di trasporto pubblico, il distanziamento non è previsto anche se la corsa supera tale tempo. In sostanza, ci stanno dicendo che il virus colpisce sugli scuolabus solo dopo 15 minuti e non colpisce affatto sul trasporto locale: una scoperta davvero rivoluzionaria!”
“È come se chi scrive queste norme non avesse consapevolezza delle difficoltà incontrate dagli studenti che vivono lontano dai centri urbani per recarsi a scuola in città – incalza la deputata azzurra -; gli studenti, soprattutto liceali, non utilizzano anche e soprattutto i mezzi pubblici per muoversi? Prendiamo l’esempio della Romagna dove molti studenti utilizzano il trasporto locale per raggiungere dalle vallate le scuole situate in città; la maggior parte delle corse dura più di 15 minuti, ma seguendo il criterio delineato dal governo, gli studenti che usufruiscono di questi mezzi non hanno le stesse garanzie in termini di prevenzione dal contagio di quelli che utilizzano lo scuolabus! Tutto ciò è assolutamente inaccettabile: le famiglie che hanno bisogno di disposizioni certe per riprendere in sicurezza l’attività scolastica. Stato e regioni devono prevedere un’intensificazione delle corse e investire perché ciò sia realizzabile. E questi interventi non possono essere delegati alle istituzioni locali: i Comuni non possono sobbarcarsi il carico economico delle corse supplementari né quello del reperimento dei mezzi con cui effettuarle. Ho denunciato questo problema fin dal mese di aprile e tanto la Regione quanto il Governo ha ignorato il problema ma adesso i nodi vengono al pettine. Bonaccini pensava di cavarsela distinguendo in modo improbabile trasporto locale e scolastico ma deve rassegnarsi: gli esperti dicono che il distanziamento è imprescindibile e il problema per tutti gli studenti delle vallate che utilizzano il trasporto locale va risolto. Servono più corse, trovi lui un modo, adesso, per garantirle!”
“Tutta questa situazione è sintomo inequivocabile del caos che regna da via Aldo Moro, al MIUR, al Governo: non è un caso se persino Patrizio Bianchi, guida della task force voluta dalla Azzolina, abbia lamentato sui media nazionali come il suo lavoro, oltre 150 pagine con proposte organiche per la ripresa dell’attività scolastica sia – di fatto – stato chiuso in un cassetto e dimenticato da metà luglio. Vogliamo parlare dei sierologici? Se poi non sono obbligatori per tutta la popolazione scolastica ma solo volontari, a cosa servono? L’Esecutivo ha letteralmente ficcato la testa sotto la sabbia come gli struzzi e ora è tardi per risolvere qualunque problema! Quindi ora ciò che mi chiedo e si chiedono milioni di genitori in tutto il Paese: quali mezzi utilizzeremo per consentire ai nostri figli di andare a scuola? Chi li pagherà? In che modo garantiremo ai nostri ragazzi e ragazze un accesso sicuro a scuola e un altrettanto sicuro ritorno a casa?”
Una comunità accomunata dal dolore. Muore nel sonno, accanto al marito, che la stava attendendo per fare colazione assieme, come ogni mattina. Non l’ha vista arrivare e ha scoperto il dramma. Così se n’è andata la 52enne , che per alcuni anni aveva gestito un negozio di tessuti a pochi passi dal centro storico di Rovigo.
La storia è riportata da Il Gazzettino. Una morte che ha lasciato una intera città senza parole.