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Scuola/ Save the Children: “Assicurare l’accesso al servizio, ma sono necessarie risorse per aumentare la presa in carico in regioni dove è più carente”

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“L’adozione da parte del MIUR del Documento di indirizzo e orientamento per la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia è di per sé, nonostante rimangano alcuni nodi organizzativi da sciogliere, una buona notizia per i  genitori allarmati dalla mancanza di informazioni circa la riapertura di asili nido, servizi integrativi e scuole dell’infanzia nei propri Comuni” ha affermato Raffaela Milano, Direttrice Programmi Italia-Europa di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro. Come sottolinea Save the Children, in Italia solo un bambino su 10 riesce ad accedere ad un nido pubblico e, addirittura in regioni come Calabria e Campania, la copertura è quasi assente. Sono soprattutto i minori che provengono da contesi familiari fortemente svantaggiati a livello socio-economico, a soffrirne di più. Ma, prosegue ancora l’Organizzazione, l’Italia è ancora molto lontana dal target stabilito dall’Unione europea di garantire ad almeno il 33% dei bambini tra 0 e 3 anni l’accesso al nido o ai servizi integrativi. Nel nostro Paese, infatti, solo 1 bambino su 4 (il 24%) ha accesso al nido o a servizi integrativi per l’infanzia e, di questi, solo la metà (12,3%) frequenta un asilo pubblico[1].

“Condividiamo l’obiettivo di assicurare i consueti tempi di erogazione, nonché l’accesso allo stesso numero di bambini accolto secondo le normali capienze. Allo stesso tempo, però, auspichiamo che il Piano Next Generation EU possa destinare adeguate risorse a favore dei servizi 0-6 anni per aumentare il tasso di presa in carico in Italia, a partire proprio da quei territori dove questo è più carente, e abbassare il costo a carico delle famiglie, azzerandolo totalmente per quelle in situazioni di povertà” ha proseguito Raffaela Milano.

“È ormai universalmente riconosciuto infatti, che questi servizi garantiscono pari opportunità educative, contrastando le disuguaglianze fin dalla primissima infanzia e al tempo stesso rappresentano un irrinunciabile strumento di conciliazione per i genitori, favorendo così anche l’occupazione femminile” ha concluso Raffaela Milano.

Save the Children Italia Onlus

Politica/ L’on. Castelli: “Riparte il lavoro, riparte l’economia”

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Laura Castelli

“Tutelare i lavoratori e le imprese con l’obiettivo, fondamentale, di far ripartire velocemente l’economia del Paese. Questo, garantendo il giusto equilibrio, facciamo con il Decreto “Agosto” e in questo quadro d’insieme vanno visti, in modo unitario, il rifinanziamento della cassa integrazione e il prolungamento del blocco dei licenziamenti, ma soprattutto la decontribuzione al 100% per quelle imprese che fanno rientrare a lavoro i propri dipendenti, per chi assume nuove unità e per gli stagionali del turismo. 

Un insieme di norme che viene arricchito dalla fiscalità di vantaggio al sud, con la decontribuzione al 30%, tassello fondamentali del percorso che porteremo avanti per colmare il divario che ancora esiste tra il nord e il sud del Paese. E proseguiamo anche con l’abbassamento delle tasse ed il sostegno ai lavoratori autonomi e alle Partite Iva. Stiamo affrontando, certamente, uno dei momenti più delicati e difficili della nostra storia. Servono interventi tempestivi, come stiamo facendo, per un sostegno immediato a tutte le categorie, ma servono soprattutto incentivi e provvedimenti che abbiano una visione di lungo respiro e che consentano al mondo dell’impresa di continuare ad investire, scommettendo sulle nostre eccellenze.

La nostra economia, fatta prevalentemente di piccola e media impresa, ha bisogno soprattutto di questo”. Lo scrive, sui social, il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.


Ufficio Stampa On. Laura Castelli Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze

Toscana/ Chiede di tenere la distanza dal figlio reduce da un trapianto, ma viene aggredita verbalmente

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Una storia che sembra surreale, ma è di una gravità assoluta.

“Il Covid non esiste. Se suo figlio è malato lo tenga chiuso in casa”. Se lo è sentito gridare addosso, con una cattiveria immotivata, una mamma coraggiosa, da due turiste della costa apuana, in Toscana, mentre chiedeva attenzione per il suo bambino, reduce da un trapianto.

A riportare la vicenda è Il Tirreno. Secondo quanto riportato dal quotidiano, la donna e il figlio sarebbero stati aiutati da altri bagnanti, che avevano assistito con incredulità alla scena.

Coronavirus, Italia ‘accerchiata’ dal contagio

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FOTO DI REPERTORIO

L’Italia accerchiata dal contagio. Dopo l’impennata in Francia, altri Paesi europei registrano numeri in forte crescita nei positivi al Covid. Per il secondo giorno consecutivo salgono ancora i contagi in Germania, arrivando a 1.147 nuove infezioni in un giorno (erano 1.045 ieri) e riportando i livelli di diffusione dell’epidemia indietro di tre mesi, ai primi di maggio. Lo riporta il Robert Koch Institut.

Con 309.855 contagi confermati di Covid-19, la Spagna ha superato il Regno Unito ed è ora il Paese dell’Europa occidentale con il maggior numero di casi di coronavirus, secondo il conteggio della Johns Hopkins University.

Coronavirus, impenna il contagio in Italia

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Impenna decisamente il numero di positivi al Covid in un giorno. Sono 552  i nuovi casi e 3 decessi nelle ultime 24 ricoverati con sintomi in Italia sono complessivamente 779 (+17). In terapia intensiva sono 42 come ieri. In isolamento domiciliare 12.103 (+213). Il totale degli attualmente positivi è di 12.924, 230 in più rispetto a ieri. Tra dimessi e guariti si contano 201.642 persone, in aumento di 319.

I deceduti sono 3 nelle ultime 24 ore per un totale nazionale di 35.190. I casi totali sono 249.756 (+552). I nuovi contagiati da coronavirus aumentano di 150 unità in 24 ore.

Scozia/ Si sveglia dal coma e scopre di essere l’unico in famiglia sopravvissuto al Covid

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FOTO DI REPERTORIO

Ha trascorso settimane in terapia intensiva, combattendo contro il coronavirus. Quando si è svegliato, ha scoperto di essere l’unico della sua famiglia sopravvissuto al Covid. E’ la triste storia un 43enne di Edimburgo.

La madre e il compagno della donna, infatti, sono morti mentre lui era in coma. Intervistato dalla Bbc, l’uomo ha voluto sottolineare che non bisogna abbassare la guardia nei confronti del virus e ha invitato alla prudenza.

Economia/ A un passo dal crac 4 mini aziende su 10

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Secondo l’istat quello che si prospetta nel mondo delle piccole aziende è uno scenario apocalittico da dopo guerra 4 mini aziende su 10 rischiano la chiusura. La differenza è che il dopoguerra è stato un periodo pieno di speranze, effervescente con tanta voglia di riscatto e con la prospettiva di migliorare la propria condizione,un dopoguerra che ha dato vita a quei favolosi anni 50/60 che hanno visto il miracolo dello sviluppo economico. I dati del secondo trimestre dell’ISTAT mostrano in un quadro desolante quanto l’Italia ha perso durante i mesi di lockdown e anche dopo nella tenuta dei conti pubblici edell’economia,il ministro dell’economia spera nel recupero del 15% nel trimestre luglio settembre. La Cgia di Mestre è uscita con una previsione tutt’altro che rosea, 4mini aziende su 10,circa 1,7 milioni di attività rischiano di abbassare la saracinesca a causa della crisi economica provocato dall’emergenza sanitaria durante la pandemia.

Il sondaggio fatto su un campione di aziende di diverse dimensioni ha indicato come le microaziende sono quelle che stanno messo peggio.  Si tratta di imprese dei servizi, negozianti, botteghe artigiane, partite Iva con meno di 10 dipendenti che dopo la chiusura per il Covid non si sono più ripresi e hanno deciso di abbassare la saracinesca, sono bar, ristoranti, piccoli alberghi, piccolo commercio, e il comparto della cultura e dell’intrattenimento. Rischiano, soprattutto, i piccoli artigiani del mobile, del settore carta e stampa,, il tessile, abbigliamento e calzature. La crisi non è dovuta solo a carenza di liquidità, ma i soggetti sfiduciati ritengono che sia una situazione irreversibile e di conseguenza i più sono tentati a gettare la spugna e arrendersi.

Questo periodo di chiusura è stato il colpo di grazia finale che si accumula a un periodo già di per sé negativo riguardante gli ultimi 10anni, 2009-2019 durante il quale oltre 200.000 aziende hanno serrato definitivamente i battenti, di queste il60% riguarda attività legate al comparto casa:edili, lattonieri, posatori, dipintori, elettricisti, idraulici. La crisi rischia di dare il colpo di grazia alle piccole e medie aziende manufatturiere e di esportazione che sono i cardini della nostra economia.  Occorre su questo comparto che il governo adotti provvedimenti forti e immediati che diano contributi certi e per salvaguardare questi settori che sono le basi della nostra economia.

Alfredo Magnifico

Coronavirus, l’Oms: “I contagi tra i bambini aumentati di sette volte”

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Oramai è una certezza: il Covid non è solo malattia che colpisce gli anziani.

 L’Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato nuovi dati sulla pandemia di Covid-19 in cui avverte che il numero di casi si è moltiplicato per sette tra bambini e neonati e per sei tra i giovani.

“Questa tendenza può essere spiegata, tra gli altri, dai seguenti fattori: diagnosi precoce e test inizialmente incentrati sull’identificazione di casi con sintomi gravi- dicono all’OMS- che si vedono più frequentemente tra le persone anziane; rilevamento di casi più lievi; test più estesi; epicentri di focolai che si spostano in Paesi con profili di età più giovane; o un aumento dei comportamenti a rischio dopo l’allentamento delle misure di distanziamento sociale”.

Le affermazioni dell’Oms nel nuovo rapporto citato da El Mundo.

Andria/ Assegnato alla FPN un suolo per la realizzazione del Centro socio-sanitario di eccellenza per i disturbi dello spettro autistico

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La bella stagione regala alla Fondazione Pugliese per le Neurodiversità un importante tassello nel mosaico di colori ed emozioni canalizzate verso l’unica vision comune: perseguire finalità di solidarietà sociale. Nonostante, in piena emergenza sociale e sanitaria, le attività estive siano state messe in standby, sul fronte istituzionale e progettuale la FPN continua instancabilmente la sua attività con lo sguardo rivolto al futuro. È di questi giorni la delibera del Commissario Straordinario del Comune di Andria, il dott. Gaetano Tufariello, che assegna alla Fondazione Pugliese per le Neurodiversità un suolo per la realizzazione del Centro socio-sanitario di eccellenza per i disturbi dello spettro autistico con spazi adiacenti e di servizio. 

L’opera sarà realizzata a cura e spese della Fondazione previa sottoscrizione di convenzione con il Comune di Andria. Il Centro è destinato all’accoglienza, al ritrovo dei soggetti in tale condizione e ad ospitare, anche stabilmente, gli stessi, nonché attività formative, occupazionali, culturali, espositive, sportive dilettantistiche, socio-sanitarie e sociali in genere, in un contesto di miglioramento della qualità della vita.  Lo stesso Centro del FPN promuove l’inserimento nel tessuto sociale e lavorativo assicurando la gestione della struttura e la presenza di personale medico e di assistenza sociale, al fine di individuare, nel tempo, le soluzioni più idonee a garantire un’esistenza libera e tutelata, il più possibile indipendente, soprattutto con interventi personalizzati. 

«La decisione del Commissario Straordinario, dott. Gaetano Tufariello, è particolarmente importante perché evidenzia grande sensibilità istituzionale, capacità decisionale e condivisione di un’opera di interesse pubblico nel settore socio-sanitario da allocare ad Andria e destinata a diventare un punto di riferimento fondamentale per l’intero territorio regionale – commenta il presidente della FPN, l’avv. Francesco Bruno -. L’assegnazione del suolo rafforza l’azione della Fondazione e consolida la sua mission dando concretezza agli obiettivi statutari. Al Commissario Straordinario va il nostro sincero ringraziamento, insieme a quello di tutte le famiglie ed operatori interessati, per aver contribuito a scrivere una pagina importante per il territorio lasciando traccia indelebile del suo operato. Il ringraziamento va anche al sub Commissario Prefettizio, arch. Anna Maria Curcuruto, che ha seguito con competenza e passione l’intero procedimento». 

Resp. comunicazione FPN dott. Sabino Liso

Vino/ Anno terribile per le esportazioni, ma l’Italia ha retto bene

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Crollo delle vendite di vino: il 2020 è l’anno dei numeri negativi.

Per la prima volta dalla fine del 2014, il valore delle esportazioni mondiali di vino fa segnare un andamento negativo: secondo l’Oemv, tra marzo 2019 e marzo 2020, si sono persi 236 milioni di euro (-0,7%), per un totale delle spedizioni di 31,43 miliardi di euro.

Bene l’Italia, che nel periodo preso in esame ha spedito 2,191 miliardi di litri di vino (+9,6%), per un giro d’affari di 6,507 miliardi di euro (+3,6%).

C’è preoccupazione per una serie di limiti alla vendita a livello internazionale: i dazi Usa, le trattative per la Brexit, la crisi economica di Cina e Giappone, fino alla Russia, che ha reso quasi impossibile l’ingresso dei vini sfusi dall’Europa.