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Bando per l’acquisizione di un trainer per il miglioramento della capacità e la formazione dei tecnici della refrigerazione in Ghana

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L’United Nations Development Programme (UNDP) ha ripubblicato un bando per l’acquisizione da parte del Governo del Ghana di un trainer per simulazione di un circuito frigorifero destinato a supportare la formazione e il supporto educativo dei tecnici della refrigerazione del Paese nell’utilizzo di refrigeranti alternativi a basso potenziale di surriscaldamento globale (modello RBA-GCR-A-Series) e dei relativi accessori elencati nell’allegato al bando. Il miglioramento della capacità e la formazione dei tecnici della refrigerazione fanno parte delle misure finanziate dal Fondo Multilaterale per l’attuazione del Protocollo di Montreal in Ghana per l’attuazione della Fase I del suo Piano Nazionale di Eliminazione degli Idroclorofluorocarburi (HCFC), che prevede l’eliminazione di 20,3 tonnellate (misurate per potenziale di lesione dello strato di ozono – ODP tonnes) entro il 2020, al fine di raggiungere l’obiettivo del 35% di riduzione degli HCFC rispetto alla baseline 2009-2011, in linea con il calendario di riduzione degli HCFC concordato nel quadro del Protocollo di Montreal. La Fase I del Piano di Eliminazione degli HCFC in Ghana è stata approvata a livello internazionale nel 2010. Al progetto partecipa anche l’Italia che ha destinato una quota del contributo obbligatorio che versa annualmente al Fondo Multilaterale per l’attuazione del Protocollo di Montreal per aiutare i Paesi in Via di Sviluppo nei loro sforzi di riduzione delle sostanze ozono-lesive. Il bando è promosso sotto il coordinamento del Governo del Ghana con il supporto di UNDP, e per maggiori informazioni, possono essere scaricate qui sia le istruzioni per gli offerenti che le specifiche tecniche.

Il bando scade l’11 agosto 2020, ore 16:30 di Accra/Monrovia (ore 18:30 CET)

Scuola/ Simona Vietina (Forza Italia): “Un disastro il concorsone per i docenti: sbagliate modalità, tempi e obiettivi. Azzolina nuovamente bocciata”

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Riceviamo e pubblichiamo

“76mila domande di partecipazione al concorso per la scuola dell’infanzia e per la primaria, 430mila per quello della scuola secondaria di primo e secondo grado, prove concorsuali in autunno, criteri di ammissione ai concorsi prive di senso: il disastro della scuola italiana è all’orizzonte e si avvicina a grandi passi. Partiamo dal fondo: per partecipare i concorsi, secondo le nuove norme di formazione e selezione dei docenti basta aggiungere 24 CFU  di generiche discipline pedagogiche a un qualsiasi percorso scolastico. Questo significa che qualunque laureato, a prescindere dal percorso, dall’indole, dalla predisposizione all’insegnamento, può, con il minimo sforzo ottenere i requisiti per cercare di conquistare una cattedra su cui siederà per i prossimi 30 anni almeno. Che fine fanno, in questo quadro, le competenze professionali di base per insegnare così viene richiesto dall’Europa da oltre 15 anni? Non sono bastate le generazioni dei “concorsoni” dove orde di persone per nulla motivate all’insegnamento partecipavano con la sola speranza del “posto fisso”? Non abbiamo martoriato già a sufficienza la scuola pubblica con tanti insegnanti poco preparati e demotivati?

C’è poi il problema concreto dell’età degli insegnanti candidati all’accesso alla scuola dell’infanzia e primaria: assumere un piccolo esercito di 40-50enni significa non effettuare un ricambio generazionale e condannare il sistema scolastico a continui concorsi riservati a supplenti. Dulcis in fundo, la data di svolgimento delle prove concorsuali è ancora da fissare ma sappiamo che il ministro intende fissarla in autunno, quando docenti e dirigenti scolastici saranno nel pieno della difficile gestione quotidiana dell’organizzazione scolastica nell’era del post-covid. Vorrei chiedere al ministro Azzolina dove pensa di trovare dirigenti e docenti per le commissioni necessarie allo svolgimento dei concorsi: in una situazione di organici già insufficienti a tal punto da richiedere questi mega-concorsi, come sostituiremo le migliaia di figure che saranno impegnate in commissione? Citando Gino Bartali, un grande sportivo caro a tutti gli italiani, “L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare!”.

Così Simona Vietina, parlamentare di Forza Italia e sindaco di Tredozio (FC).

Coronavirus, l’indice di contagio supera la soglia critica anche in Italia

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Notizie in breve sull’epidemia da Covid-19.

  1. Sono dati in crescita che vanno seguiti con la massima attenzione quelli sull’epidemia nel nostro Paese.

L’indice di contagio Rt nazionale è pari a 1.01: soglia critica superata in 11 Regioni, come riporta l’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità;

2. Anche ad agosto bisogna rispettare le 3 regole cardine: mascherine, distanziamento e lavaggio delle mani, lo ribadisce il ministro Speranza.

Economia/ A luglio 2020 il settore statale chiude con un fabbisogno di 7,2 miliardi

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Nel mese di luglio 2020 il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 7.200 milioni, in peggioramento di circa 10.500 milioni rispetto al risultato del corrispondente mese dello scorso anno (quando il saldo si era chiuso con un avanzo di 3.329 milioni). Il fabbisogno dei primi sette mesi dell’anno in corso è pari a circa 102.400 milioni, in aumento di circa 72.300 milioni rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2019. Sul sito del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato è disponibile il dato definitivo del saldo del settore statale del mese di giugno 2020

Commento

Nel confronto con il corrispondente mese del 2019, il saldo ha risentito della forte contrazione degli incassi fiscali, sulla quale hanno inciso il prorogarsi delle sospensioni dei versamenti di alcune imposte, disposto dai provvedimenti legislativi emanati al fine di contenere l’emergenza Covid-19, e l’effetto della congiuntura.

Dal lato della spesa, si segnalano la maggiore spesa delle Amministrazioni Centrali e i maggiori prelievi dell’INPS per l’erogazione delle prestazioni previste dai provvedimenti normativi per il contenimento dell’emergenza epidemiologica.

La spesa per interessi sui titoli di Stato presenta un aumento di circa 400 milioni.

Coronavirus, USA e Brasile: numeri da capogiro

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Coronavirus, rimane alto il contagio nel mondo. I casi confermati di coronavirus sono saliti a 18.810.392, con 707.666 decessi a livello globale. Sono questi gli ultimi dati raccolti dalla John Hopkins University che monitora costantemente l’andamento della pandemia.

Gli Stati Uniti hanno registrato 1.262 nuovi decessi collegati al coronavirus nelle ultime 24 ore, secondo il conteggio della Johns Hopkins University. Un dato simile a quello del giorno prima, che porta a oltre 158.000 il numero totale de morti registrati nel Paese dall’inizio della pandemia.

Il Brasile si avvicina alla soglia dei 100.000 morti per coronavirus e raddoppierà la cifra già in ottobre se il ritmo attuale continuerà, avvertono gli studiosi.

La Spagna registra il record di nuovi contagi da coronavirus dalla revoca del lockdown a giugno: in 24ore sono stati almeno 1.772.

Salgono ancora i nuovi contagi da covid-19 in Germania: 1045 nelle ultime 24 ore (erano 740 ieri), secondo i dati riportati dal Robert Koch Institut alla mezzanotte di ieri.

La Romania si conferma uno dei maggiori focolai di coronavirus in Europa. Nelle ultime 24ore i nuovi contagi nel Paese balcanico sono stati infatti 1.345, con il totale dei casi che sale a 57.895. Da ieri si sono registrati altri 45 decessi, che portano a 2.566 il numero delle vittime dall’inizio dell’epidemia.

Salute/ Revoca dei prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva beta-cyfluthrin

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La Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e della Nutrizione ha emesso un comunicato di revoca delle autorizzazioni dei prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva beta-cyfluthrin, a seguito del mancato rinnovo della sua approvazione ai sensi del regolamento di esecuzione (UE) n. 2020/892.

Consulta il comunicato del 06 luglio 2020
revoca dei prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva beta-cyfluthrin per mancato rinnovo della sua approvazione ai sensi del Reg. UE n. 2020/892

Coronavirus, continua a salire la curva del contagio

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Crescono ancora i contagi di coronavirus in Italia. Nelle ultime 24 ore la Protezione civile conta 402 nuovi casi totali rispetto al giorno precedente. Ieri l’incremento era stato di 384 unità. Il totale dall’inizio della pandemia sale a 249.204.

In calo i decessi registrati nelle ultime 24 ore: sono stati 6 (ieri 10). Complessivamente sono 35.187 le vittime dall’inizio della pandemia.

Gli attualmente positivi sono 12.694, con un incremento di 48 unità rispetto a ieri, mentre i dimessi e guariti hanno raggiunto quota 201.323 (+347).

Solo in Molise e Basilicata non sono stati registrati nuovi casi.

Salute e sicurezza nell’autotrasporto, sottoscritto un protocollo d’intesa Inail-Mit

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Con il protocollo d’intesa di durata triennale sottoscritto dalla ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, e dal presidente dell’Inail, Franco Bettoni, l’Albo nazionale degli Autotrasportatori e l’Istituto uniscono le forze per migliorare la diffusione della cultura della prevenzione in un settore che svolge un ruolo strategico per il Paese, come confermato anche durante la fase di lockdown.

Tra i temi affrontati anche il rischio epidemiologico da Covid-19. Partendo dalla consapevolezza che l’adozione delle migliori pratiche di carattere tecnico e organizzativo può contribuire allo sviluppo dell’intero settore e alla salvaguardia della sicurezza della circolazione stradale e dell’ambiente, l’accordo prevede lo svolgimento di una serie di attività congiunte di informazione e formazione degli addetti dell’autotrasporto sui rischi connessi all’esercizio della professione, sulle migliori pratiche da attuare per la tutela della salute e della sicurezza degli operatori e sulla prevenzione del rischio epidemiologico da nuovo Coronavirus.

La metà dei casi mortali è legata al “rischio strada”. Tra le iniziative che saranno realizzate rientra, in particolare, una campagna di comunicazione sui temi della sicurezza stradale. Come emerge dai dati dell’Inail, infatti, in Italia circa la metà degli infortuni mortali sul lavoro è legata al cosiddetto “rischio strada”. In termini di conseguenze, inoltre, gli infortuni “stradali” hanno una gravità media più elevata, sia per il grado di menomazione permanente subita che per il numero di giorni di inabilità temporanea riconosciuti dall’Istituto.

Bettoni: “Necessario rafforzare le sinergie con gli altri attori istituzionali”. “I nostri dati – sottolinea il presidente Bettoni – dimostrano che la prevenzione degli infortuni sul lavoro, per essere pienamente efficace, deve occuparsi anche di ciò che avviene al di fuori dei luoghi di lavoro. L’Inail ha già promosso alcune misure per contribuire alla mitigazione del ‘rischio strada’, come lo sconto sul premio di assicurazione riconosciuto alle imprese che formano i propri dipendenti alla guida sicura o realizzano interventi per il miglioramento delle infrastrutture stradali nei pressi del luogo di lavoro. Il protocollo sottoscritto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti risponde alla necessità di mettere a fattore comune le nostre conoscenze, rafforzando sempre di più le sinergie con gli altri attori istituzionali”.

Per il successo delle iniziative saranno coinvolte anche altre amministrazioni. I vari ambiti della collaborazione tra l’Inail e l’Albo nazionale degli Autotrasportatori saranno regolati attraverso la stipula di specifici accordi attuativi, che coinvolgeranno di volta in volta anche altre amministrazioni, enti pubblici e parti sociali, le cui attività possano incidere positivamente sulle iniziative da intraprendere.

Coronavirus, il prof. Cauda: “Il caldo non l’ha neutralizzato, ecco perché”

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Con il caldo il coronavirus non ha ‘abbandonato’ l’Italia, come in tanti avevano pronosticato. A spiegarne i motivi, in un’intervista al quotidiano  ‘Il Messaggero’ è il prof. Roberto Cauda, direttore di Malattie infettive del Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs di Roma.

“Dopo il picco dei contagi registrato intorno al 22-23 marzo, è iniziata la discesa e con l’estate sarebbe dovuto arrivare il calo ma questi modelli matematici non potevano fare i conti con i casi di importazione e il mancato rispetto delle norme di prevenzione. E così quella diminuzione così forte non c’è stata: addirittura si pensava che le Regioni arrivassero al contagio zero con l’estate”.

Chiara la spiegazione del professore. “Non sta andando come ci aspettavamo inizialmente. Possiamo constatare che questa curva è stabile ma resta però quello zoccolo duro che non si riesce a scalfire”. Il comportamento da avere è uno solo. “Attenzione e rispetto alle misure di prevenzione. Questa possibilità è nelle nostre mani: dobbiamo farcene carico tutti. In questa fase dobbiamo farlo”.

Sembra, però che non stia succedendo. “In Italia – conclude il prof.Cauda –  si percepisce che la gente ha acquisito una falsa convinzione che ne siamo fuori. Purtroppo non è così e i focolai ne sono la prova”.

Vino/ Il Cuvage Asti DOCG nella Top 10 del concorso internazionale “Muscats du Monde”

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Il Cuvage Asti DOCG Dolce Metodo Classico 2014 si posiziona tra i primi dieci migliori vini al mondo provenienti da uve moscato secondo la classifica stilata del prestigioso concorso internazionale “Muscats du Monde” giunto alla 20^ edizione. Lo spumante Metodo Classico della cantina Cuvage, che appartiene al gruppo Mondodelvino SpA, è stato scelto tra più di 200 vini moscati provenienti da oltre 20 Paesi nel mondo ed è l’unico vino italiano ad aver ottenuto la medaglia d’oro. 55 gli esperti giudici internazionali che compongono la giuria della competizione organizzata da Forum Oenologie e che tra il 22 e il 23 luglio hanno degustato i vini nella città di Frontignan – La Peyrade nella regione dell’Occitania, in Francia. Un altro importante riconoscimento per la cantina Cuvage che va ad aggiungersi a quello assegnato dal concorso Champagne & Sparkling Wine World Championship in cui il Cuvage Asti DOCG “Acquesi” è stato nominato Campione Mondiale degli spumanti aromatici.
 
Cuvée realizzata con i mosti più identificativi delle aree di raccolta, che spaziano dal Monferrato alla Langa, lo spumante Cuvage Asti DOCG è un vino di colore giallo paglierino con riflessi dorati, dal perlage a grana fine e di grande intensità. Rappresentato da note bionde quali brioche e pane appena sfornato, prorompe nell’aromaticità classica. Esprime un bouquet ampio fatto di fiori bianchi, acacia, vaniglia e pepe bianco e regala una sensazione fruttata che evidenzia mela gialla passita e la nocciola. Al palato è un vino avvolgente e ricchissimo, lungo con finale piacevolmente evoluto che oltre al classico abbinamento con pasticceria secca e alla crema, si presta anche a formaggi erborinati e a cucine molto speziate.

Ufficio Stampa & PR: smstudio sr