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Coronavirus, negli USA 1399 morti in un giorno

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FOTO DI REPERTORIO

Il contagio mondiale del coronavirus registra numeri impressionanti; è sempre il continente americano e sudamericano l’epicentro dell’epidemia.

Ha superato la soglia di 700 mila morti il numero ufficiale delle vittime di coronavirus nel mondo, secondo il conteggio dell’università americana Johns Hopkins. I contagi totali sono oltre 18,5 milioni con un incremento, nelle ultime 24 ore, di 257.911 nuovi casi accertati e 6.953 decessi. Stati Uniti e Brasile sono i paesi con il maggior numero di contagi, pari rispettivamente a 4.771.080 e 2.801.921, seguiti poi da India e Russia.

Rispetto a ieri gli Usa hanno registrato altri 57.540 casi di Covid-19 e 1.399 morti. Per l’ottavo giorno consecutivo l’India ha fatto registrare oltre 50mila nuovi casi di contagio (52.509), che portano a 1.908.254 il numero di casi accertati da inizio pandemia. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 857 decessi per un totale di 39.795 vittime legate al coronavirus.

Il paese latinoamericano di gran lunga più colpito è il Brasile con oltre 2,8 milioni di contagi e 95.819 morti.

Vino: online il vademecum dei controlli per la campagna vendemmiale 2020.

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E’ on line sul sito del Ministero, in occasione dell’inizio della campagna vendemmiale, il vademecum dell’ICQRF per tutti gli operatori del settore vitivinicolo, dove sono riportati i principali adempimenti a carico delle imprese, le norme di riferimento e le disposizioni applicative. 

L’ICQRF in questo periodo dell’anno intensificherà i controlli nel settore vitivinicolo per prevenire e contrastare comportamenti non regolamentari che possono verificarsi nel corso della raccolta e movimentazione delle uve, delle operazioni di trasformazione e della circolazione dei prodotti e dei sottoprodotti vitivinicoli ottenuti.

Attività ancora più rilevante soprattutto in questa fase, caratterizzata dall’entrata a regime delle misure intese a fronteggiare gli squilibri sul mercato dei prodotti vitivinicoli, già in essere o attesi, a motivo delle misure restrittive adottate in tutto il mondo contro l’emergenza epidemiologica da COVID-19.

“Ci stiamo avviando verso la stagione più importante per il settore vitivinicolo: la vendemmia. Abbiano attraversato una fase emergenziale molto difficile in cui tutti i settori produttivi, e in particolare quello del vino, hanno subito un duro colpo. Adesso è il momento di reagire e ripartire più forti e coesi di prima. Come ho già ribadito più volte è mia intenzione mettere il vino al centro del rilancio agroalimentare. E questo può avvenire solo tutelando l’intero settore e scongiurando comportamenti scorretti e pratiche sleali” Cosi la Ministra Teresa Bellanova. “Grazie al lavoro degli ispettori e ispettrici dell’Icqrf abbiamo messo in campo tutti i nostri mezzi per garantire che la vendemmia che è alle porte proceda nel rispetto delle regole e all’insegna della qualità e della sicurezza per i consumatori. Siamo consapevoli che quest’anno la vendemmia sarà una fase particolarmente delicata in cui occorrerà procedere con la massima cautela. Ci aspettiamo grandi risultati. Soprattutto in questo periodo cosi critico è nostro dovere salvaguardare la salute dei cittadini, la reputazione del nostro Paese e tutta la filiera agroalimentare italiana, che ha dimostrato grande senso di responsabilità e sacrificio”.

Le verifiche condotte dall’Icqrf saranno effettuate su tutto il territorio nazionale e particolare attenzione sarà rivolta anche ai prodotti provenienti dall’estero mediante controlli stradali, ferroviari ed ai porti.

L’Italia, primo produttore del mondo di vino, è l’unico Stato Membro dell’UE che ha reso operativo il registro telematico del vino, uno strumento fondamentale non solo per il controllo, ma anche per gli operatori economici e per i report di settore (Cantina Italia). Gli Uffici dell’ICQRF – sul sito MIPAAFT tutti i riferimenti – sono a disposizione degli operatori di tutta Italia per assicurare il corretto svolgimento delle operazioni previste dalla normativa europea e italiana.

Lutto nel mondo del giornalismo, è morto Sergio Zavoli

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Mondo del giornalismo a lutto. Sergio Zavoli, è scomparso stanotte a Roma all’età di 96 anni. E’ stato presidente Rai e parlamentare, scrittore e autore di inchieste che hanno fatto epoca. Entrato alla Rai nel 1947 come giornalista radiofonico, passa alla tv nel 1968. Sue trasmissioni di grande successo come Tv7, Az, Controcampo. L’anno successivo viene promosso condirettore del Telegiornale e poi ancora direttore del Gr1 (1976), fino a diventare presidente della Rai (1980-86).

Nel 2001 inizia la carriera politica con il centrosinistra, che andrà avanti per quattro legislature. Senatore dal 2001 al 2018, nel 2009 viene eletto presidente della Commissione parlamentare per la vigilanza sulla Rai. E’ stato anche scrittore di saggi, come Viaggio intorno all’uomo (1969), Nascita di una dittatura (1973), La notte della Repubblica (1992).

Mantova/ Focolaio di Covid in un’azienda agricola, almeno 97 casi

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L’epidemia da coronavirus è tutt’altro che arrestata. Un focolaio Covid con almeno 97 casi positivi è stato individuato in un’azienda agricola del mantovano. Tre persone hanno sintomi lievi, gli altri sono asintomatici.

Lo ha comunicato l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera. Il focolaio è stato individuato dopo la segnalazione di un caso da parte di un medico di famiglia. L’azienda è stata subito sottoposta a sanificazione.

Sindacale/ CCNL Industria alimentare, De Sortis: “Bisogna giungere ad un accordo per tutelare sia le aziende che i lavoratori”

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De Sortis

Associazione Industriali Mugnai d’Italia (aderente a Confindustria e a Federalimentare), in rappresentanza dell’Industria molitoria italiana, condivide pienamente la posizione espressa nel Comunicato Stampa, diramato lo scorso 31 luglio, da Federalimentare, secondo cui l’accordo siglato da 3 Associazioni datoriali su 14 impegna le sole Associazioni firmatarie e non può pertanto essere riconosciuto come CCNL dell’Industria alimentare italiana. La tornata di trattative del 30-31 luglio con le rappresentanze sindacali non ha consentito di trovare soluzioni adeguate e sostenibili in un contesto caratterizzato, anche nel comparto alimentare, sia da una forte contrazione dei livelli produttivi, sia da una prospettiva di ripresa incerta e comunque lenta.

“La proposta in materia di incrementi retributivi e di welfare sottoposta dalle Associazioni imprenditoriali, coordinate da Federalimentare, alle Organizzazioni sindacali risultava addirittura superiore a quella avanzata nella precedente tornata pre-Covid, ovvero in un contesto economico e di crescita radicalmente diverso” sottolinea Cosimo De Sortis, Presidente Italmopa “Dispiace costatare che i nostri sforzi volti a raggiungere intese soddisfacenti per ambedue le parti non siano stati presi in debita considerazione dalle rappresentanze sindacali. Certamente diventa difficile pretendere di più da alcuni comparti, ed in particolare dal settore molitorio, che ha vissuto e sta vivendo una situazione di profonda difficoltà per via di una drammatica erosione dei margini di redditività e per lo stallo di importanti mercati di sbocco come l’Horeca”. “Così come già evidenziato dal Vice Presidente Federalimentare Ferrari” conclude De Sortis “anche Italmopa conferma la volontà di proseguire un percorso negoziale che possa consentire di giungere ad un accordo in grado di tutelare sia le Aziende, sia i Lavoratori che ne costituiscono la principale risorsa”.

Per informazioni Ufficio Stampa: Laura Pierandrei

Francia/ Champagne in omaggio a chi va in vacanza a Reims

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E’ la ricetta francese per affrontare la crisi. Champagne in dono a chi va nelle sue terre.

La Champagne, che fa i conti con un crollo delle vendite causa Covid (-32% tra gennaio e maggio 2020 sul 2019, secondo il Comité Champagne), prova a rilanciare con l’enoturismo, in maniera originale.

Il Comune di Reims, regala 3.000 bottiglie di Champagne ai vacanzieri che soggiornano nella regione almeno 2 notti e mangiano nei ristoranti locali.

Beirut/ Due violente esplosioni in città: 100 morti e 4000 feriti

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Ieri è stato un vero e proprio inferno a Beirut, dove si sono verificate due potenti esplosioni, che sono state avvertite anche a Cipro, a 200 chilometri dal porto della capitale libanese.

È stato dichiarato lo stato di emergenza per gli ospedali della città, che sono ormai al collasso. Un militare italiano che fa parte del contingente italiano in Libano, è rimasto lievemente ferito. Intanto L’alba del giorno dopo l’esplosione che ha devastato la città, si continua a scavare tra le macerie per cercare di salvare le persone rimaste intrappolate.

Fino ad ora oltre quattromila persone sono rimaste ferite e oltre 100 hanno perso la vita. in mattinata una prima stima dei danni: 3,5 miliardi di dollari e oltre 300mila persone rimaste senza casa.

Agroalimentare/ Il Sottosegretario L’Abbate: “Sarà determinante saper individuare in maniera efficace le strategie per il rilancio”

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Il Sottosegretario di Stato On. Giuseppe L’Abbate

Il Covid-19 non ha fermato le produzioni agroalimentari di qualità. Nonostante il calo alle esportazioni nonché il crollo dei consumi di taluni prodotti dovuto a canali come bar e ristoranti costretti alla chiusura dal lockdown, le filiere nazionali di qualità hanno proseguito nel proprio lavoro sotto la vigilanza dell’ICQRF, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi. In questi sei mesi dall’avvento della pandemia in Italia, dunque, sono stati certificati oltre 5 milioni di cosce di prosciutto marchiate; 11,7 milioni di vaschette di prosciutto; 5,2 milioni di forme di formaggio marchiate, 15 milioni di kg di formaggio grattugiato; circa 2,7 milioni di litri di olio DO/IG; oltre 42 milioni di aceto balsamico di Modena; 1,1 milioni di kg di riso; 7,8 milioni di kg di ortofrutta a DO/IG; 13,8 milioni di kg di pasta. Nel settore vitivinicolo sono stati certificati circa 8,6 milioni di ettolitri di vino di qualità, l’equivalente di circa 1,15 miliardi di bottiglie. Il prosecco, nelle sue tre denominazioni, è stato il vino più certificato: oltre 1,8 milioni di ettolitri, l’equivalente di circa 240 milioni di bottiglie. Non si è fermata neppure la filiera BIO dove, dal primo febbraio, sono entrati nel sistema dell’agricoltura biologica 3.143 nuovi operatori per una superfice pari a 165.757 ettari.

Il fondamentale e lodevole lavoro svolto dall’ICQRF ha permesso, nonostante la drammatica crisi epidemica, di certificare senza battute d’arresto il consueto paniere di prodotti agroalimentari italiani di qualità – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – In questi primi sei mesi di emergenza Covid-19, i 29 uffici dell’Ispettorato hanno svolto ben 40.795 controlli antifrode sulla filiera agroalimentare, di cui 6.408 ispezioni direttamente presso gli stabilimenti di produzione, tutelando sia i consumatori italiani sia gli imprenditori onesti. Oltre un terzo dei controlli si è svolto nelle regioni del Nord, il 17% in Lombardia e Veneto a garanzia del mantenimento degli standard delle due maggiori indicazioni geografiche al mondo in termini quantitativi: il Grana Padano (5,2 milioni di forme) e il Sistema Prosecco con oltre 600 milioni di bottiglie nel 2019. I 6 laboratori dell’ICQRF – prosegue L’Abbate – hanno esaminato 5.204 campioni per 135.445 determinazioni analitiche. I tassi di irregolarità, sia per le attività ispettive che per quanto concerne le attività analitiche, sono stati in linea con gli indici registrati prima dello stato emergenziale.

Le filiere maggiormente colpite dalla crisi causata dal Covid-19 sono state interessate da una serie di misure di ristoro, con cui il Governo Conte ha cercato di sopperire al calo delle vendite e di fronteggiare le inevitabili conseguenze economiche. “Accanto alle azioni di sostegno – continua il Sottosegretario L’Abbate – sarà determinante ora saper individuare in maniera concreta ed efficace le strategie da intraprendere per il rilancio dell’agroalimentare italiano di qualità. Occorre, infatti, un uso sapiente delle ingenti risorse del Next Generation Eu che – conclude L’Abbate – tra Recovery Fund e Programmi di sviluppo rurale rafforzato, può dare risorse determinanti per il comparto agricolo e alimentare dei complessivi 750 miliardi di euro stanziati dall’Unione europea per superare questa crisi”. 

Valerio L’Abbate Segretario Particolare del Sottosegretario di Stato On. Giuseppe L’Abbate

Coronavirus, negli USA la peggiore recessione dagli anni Trenta

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Più che una crisi, quella americana, è un’ecatombe.

La recessione per la prima economia mondiale è la peggiore dagli anni Trenta. Il Pil Usa nell’ultimo trimestre è crollato su base annualizzata del 32,9%, ai minimi dal 1947 quando è cominciata la serie dei dati statistici.

I disoccupati sono oltre 32milioni: la percentuale dei senza lavoro è salita all’11,1% dai minimi del 3,5% di febbraio, che era il migliore dato degli ultimi cinquant’anni.

Nel primo semestre oltre 3.600 aziende americane piccole e grandi, in tutti i settori, sono fallite, secondo i dati della società specializzata Epiq.

Sindacale/ Sono 13 milioni i lavoratori in attesa del rinnovo del contratto

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Il report del Cnel certifica un fatto mai accaduto prima, il 61,6% dei contratti collettivi nazionali di lavoro risulta scaduto alla data del 30 giugno 2020. Gli accordi in attesa di rinnovo sono 576 su 935, ulteriori 60 contratti scadranno nei prossimi 6 mesi.  Pandemia a parte viene spontanea la considerazione del fallimento delle relazioni industriali oggi ridotte al minimo storico.  A dirla alla francese c’è un totale menefreghismo all’adeguamento dei salari ai dati inflattivi e a rinnovare i contratti collettivi di lavoro, per cui le buste paga di dei lavoratori, da lungo tempo, languono.

L’undicesima rapporto del Cnel relativo ai rinnovi dei CCNL fa notare che sono oltre 10 milioni i lavoratori privati, il 72,2% che salgono a più di 13 milioni se si sommano i 3,2 milioni dei lavoratori del pubblico impiego. Fra le categorie, i metalmeccanici unici ad avere avviato le trattative, le altre categorie giornalisti, marittimi, bancari, lavoratori dello spettacolo, agricoltori, florovivaisti, floricultori, chimici, tessili, moda, commercio, agenti di commercio, RAI, trasporto e logistica, anche le piattaforme sono di là da venire.

Oggi la vera priorità, per la ripartenza economica, è dare fiducia ai lavoratori, dare risposte alle loro esigenze, rinnovando i contratti.  La pandemia ha snaturato e rivoluzionato il concetto classico di lavoro, ha dato grande impulso al telelavoro o smart working, oggi più che mai si sente l’esigenza di giocare un ruolo nel definire regole certe nei contratti, è una scommessa che va giocata a un tavolo senza carte truccate e senza bari.

Alfredo Magnifico