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Il film della settimana/Diamond Island di Davy Chou (Cambogia)

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Pietro Colagiovanni *

Davy Chou è un giovane regista francese cambogiano, nipote di uno dei più importanti produttori cinematografici della Cambogia, Van Chann misteriosamente scomparso nel 1969. Una discendenza che Chou ha scoperto solo quando era adolescente e che lo ha portato per lungo tempo in Cambogia per cercare di ricostruire la storia della cinematografia del suo paese ai tempi d’oro degli anni 60, cancellata dalla furia iconoclasta dell’orribile regime dei Khmer Rossi e di Pol Pot. Diamond Island, il luogo che dà il titolo al film, è un quartiere residenziale extralusso in costruzione a Phnom Penh, la capitale della Cambogia.

Qui vivono i protagonisti della storia, un gruppo di adolescenti che da un povero villaggio rurale si trasferiscono nella capitale, come operai impiegati nella costruzione degli edifici. La trama sostanzialmente è tutta qui, con la narrazione delle vicende sentimentali e familiari del protagonista principale, Bora.

Il film (2016) gioca molto sulla fotografia, sulle luci e i colori di una metropoli sempre più occidentalizzata, sui contrasti con la campagna povera e arretrata, sulle tecnologie ormai invasive e pervasive (ovviamente con lo smartphone a farla da padrone). Si tratta del primo lungometraggio di narrazione di Chou, supportato anche dal nostro TorinoFilmLab ed ha ricevuto premi e apprezzamenti della critica. Gli attori, che non sono attori professionisti, recitano bene e in modo molto intenso ma l’esilità della trama alla fine pesa.

Il film, interessante per capire una realtà in piena evoluzione e distante dai nostri sguardi come la Cambogia moderna, non trova un baricentro in grado di dare spessore drammatico al film, di trasformare i numerosi spunti drammatici in opera compiuta. Probabilmente una sceneggiatura più corposa avrebbe aiutato un’opera comunque ben girata e ben realizzata.

La rubrica “Il film della settimana” prende una pausa e ad Agosto non sarà pubblicata. Buone vacanze a tutti, ci vediamo a Settembre

Voto 2,75/5

*imprenditore, comunicatore, fondatore del gruppo Terminus

per commenti, recensioni o sollecitazioni e suggestioni cinematografiche potete contattarmi a [email protected]

Meteo, domani bollino rosso in 14 città

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Caldo insopportabile ancora per alcuni giorni in Italia.
Salgono a 14 città con massima allerta domani, quindi in bollino rosso. Si evince dal bollettino quotidiano sulle ondate di calore pubblicato sul portale del Ministero della Salute.
Un sabato di fuoco a Bologna, Bolzano,Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia,Pescara, Rieti, Roma, Torino, Verona e Viterbo.

Coronavirus, curva epidemica ancora su numeri alti

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Forse era prevedibile, ma la curva epidemica del contagio da coronavirus in Italia resta su numeri alti.
Nelle ultime 24 ore i casi di positività sono aumentati di 379 (ieri erano stati 386 in più), portando il totale dei casi a 247.537, compresi deceduti e guariti, da inizio epidemia. Lo indicano i dati del Ministero della Salute. Una sola regione senza nuovi contagiati, la Valle d’Aosta.
Le vittime sono 9 (ieri erano state 3) e il totale è di 35.141. I tamponi effettuati sono stati 68.444, in ulteriore aumento di quasi 7 mila rispetto a ieri. Tornano a diminuire i pazienti in terapia intensiva in Italia, che in 24 ore passano da 47 a 41 (-6). Calano anche i ricoverati con sintomi (-32), che sono ora 716.
Le persone in isolamento domiciliare sono 11.665 (+230), gli attualmente positivi 12.422 (+192). I dimessi e guariti sono 199.974 (+178).

Coronavirus, positivi i primi test sull’uomo del vaccino australiano

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FOTO DI REPERTORIO

E’ corsa contro il tempo per realizzare il vaccino anti-Covid.
Positivi i primi risultati sull’uomo del vaccino australiano Covax 19 contro il nuovo coronavirus. Nei test di fase 1 ha dimostrato di essere sicuro e di generare una risposta immunitaria.
Sviluppato dall’Università Flinders di Adelaide, è il primo fra i candidati vaccini in via di sviluppo in Australia a superare le sperimentazioni di fase 1. foto di repertorio

Coronavirus, crolla il Pil nazionale

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Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus.
a) Sempre pesanti gli effetti dell’epidemia sull’economia nazionale.
Il PIL nel secondo trimestre dell’anno è calato del 12,4% per gli effetti dell’emergenza e delle misure di contenimento, lo scrive l’ISTAT;
b) La Guardia di finanza di Rovigo ha sequestrato 34mila mascherine illegali in un’operazione che ha interessato anche altre 9 province del Nord-Est;
c) Il governo inglese impone nuove restrizioni sugli incontri al chiuso per 4 milioni di persone nel nord del Paese.

Coronavirus, il Messico terzo Paese al mondo per numero di deceduti

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Il coronavirus gira nel mondo e semina vittime in numero impressionante.
Il Messico ha superato il Regno Unito ed è diventato da ieri sera il terzo paese al mondo in termini di decessi correlati al coronavirus oltrepassando quota 46.000 morti, dietro a Stati Uniti e Brasile, secondo l’Afp, in base ai dati ufficiali.
Il Brasile ha superato i 2,6 milioni di casi di coronavirus, mentre la corsa alla produzione del vaccino continua nello stato di San Paolo. Secondo l’ultimo bilancio giornaliero riferito ieri dal Ministero della Salute, ci sono stati 57.837 infetti in 24 ore portando il totale a 2.613.634 casi. Nel bilancio quotidiano sono state registrate 1.129 nuove vittime, per un totale di 91.263 morti dall’inizio della pandemia nel Paese.
I nuovi casi di coronavirus negli Stati Uniti nelle ultime 24 ore sono stati 72.238. I morti 1.379, in quello che e’ il terzo giorno consecutivo in cui i decessi superano quota 1.200.

E’ quanto emerge dai dati della Johns Hopkins University, secondo la quale i contagi complessivi nel paese sono quasi 4,5 milioni.

Coronavirus/ Il Presidente Mattarella: “Evitare di confondere la libertà con il diritto di far ammalare altri”

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FOTO DI REPERTORIO

E’ un monito importante perché viene dalla massima carica istituzionale nazionale. “Non possiamo e non dobbiamo dimenticare”, quanto accaduto durante la pandemia “per rispetto dei morti, di chi si è prodigato per curarli, per rispetto dei sacrifici dei nostri concittadini”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia del Ventaglio.
“Non possiamo – e non dobbiamo – dimenticare quel che è avvenuto, le settimane in cui morivano, quotidianamente, centinaia di nostri concittadini. In cui medici e infermieri, presenti negli ospedali, con abnegazione profondevano sforzi immani correndo rischi personali molto alti per curare i malati. In cui nei cimiteri non si trovava spazio per i tanti feretri. Appena quattro mesi fa – il 31 marzo – sono morti in quel solo giorno oltre ottocento nostri concittadini”.
Naturalmente occorre tener conto anche del dovere di equilibrio con il valore della vita, “evitando di confondere la libertà con il diritto di far ammalare altri”.
“Imparare a convivere con il virus finché non vi sarà un vaccino risolutivo – ha sottolineato – non vuol dire comportarsi come se il virus fosse scomparso”.

Alimentazione/ La cipolla di Airola è un nuovo Presidio Slow Food

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Ad Airola, città del Beneventano, la cipolla ha una tradizione così lunga e radicata nel territorio che, in passato, gli abitanti del centro venivano chiamati “cipollari”. A raccontarlo è Armando Ciardiello, fiduciario della Condotta Slow Food Valle Caudina: ma questo simpatico nomignolo affibbiato agli airolani non è l’unica traccia di un legame forte tra il territorio e il suo prodotto agricolo di punta. Già nel testo “Cenno storico e toponomastico dell’antica e moderna Airola sita nella Valle Caudina” del Montella, che risale al 1848, si fa infatti cenno della tipica cipolla della zona, e ancora oggi passeggiando tra le vie del paese non si può non notare un murales che raffigura il momento della preparazione della cena e ritrae una donna che affetta proprio una cipolla.
Il successo della prima metà del Novecento
Airola si trova nella Valle Caudina, nel centro della Campania, e il suo territorio è attraversato dai torrenti Tesa e Faenza: proprio la vicinanza a questi corsi d’acqua ha donato ai terreni di Airola, e di alcuni comuni vicini, le caratteristiche ideali per la coltivazione della cipolla. «Non sempre il gusto della cipolla è facile – spiega Nello Falzarano, giovane referente dei produttori del Presidio Slow Food della cipolla di Airola – La nostra, grazie al connubio di dolcezza e sapidità, è invece davvero una prelibatezza». Qualità che, nella prima metà del secolo scorso, la rendevano particolarmente apprezzata e commerciata, e di conseguenza coltivata in ogni angolo di terra disponibile.
Il successo proseguì fino agli anni ’60: «Poi l’industrializzazione forzata, l’abbandono della terra e l’avvio delle colture di tabacco hanno relegato la tradizionale cipolla a un consumo familiare, facendole perdere prestigio e, soprattutto, valore economico» prosegue Ciardiello.
La crisi dei prezzi e il tentativo di rilanciare la produzione
Proprio quello economico rimane l’aspetto più problematico di questa cipolla. Negli ultimi anni, infatti, il suo prezzo all’ingrosso è crollato fino a poche decine di centesimi al chilo, troppo poco per pensare di poterlo renderlo un business appetibile. Il riconoscimento come Presidio Slow Food, tuttavia, può essere l’occasione di rilancio e rappresentare «quel valore aggiunto che dia riconoscimento alla vera cipolla di Airola e consenta di venderla a un prezzo equo» spiega Ciardiello. I produttori del Presidio Slow Food oggi sono quattordici, per complessivi duecento quintali annui di prodotto. «Contiamo di arrivare a duemila nel giro di qualche anno, ma soprattutto puntiamo a far conoscere questa eccellenza anche attraverso l’Alleanza Slow Food dei cuochi» aggiunge il fiduciario della Condotta.
Tra i produttori ci sono alcuni veterani over 70 – «sono i nostri pilastri» ammette il 29enne Falzarano – e anche qualche giovane. «Altri vorrebbero, ma non vedono ancora la speranza di ricavarne un reddito sufficiente. Se noi che cominciamo per primi riusciamo a ingranare, allora credo che potremo essere un esempio per chi oggi è titubante».L’ingrediente segreto della “Genovese” Per concludere, diamo uno sguardo ai principali usi in cucina di questa cipolla, che si presenta di forma oblunga, con tunica esterna di un vivace tono ramato e la cui parte interna è invece rosa e con sfumature longitudinali di colore viola: si può consumare cruda in insalata, aggiungerla nelle zuppe di fave o fagioli, o esaltarne il sapore in frittate. L’utilizzo migliore è però nella preparazione della “Genovese”, uno dei sughi campani per pasta per eccellenza: cipolle e carne di manzo lasciate consumare sul fuoco per ore, con cui condire poi gli ziti. La cipolla di Airola è prodotta nei Comuni di Airola, Bucciano, Bonea, Moiano, Montesarchio, San Martino Valle Caudina, Cervinara, Rotondi, Paolisi, Arpaia, in provincia di Benevento.
Il Presidio è sostenuto dal Comune di Airola, dal Comune di San Martino Valle Caudina, dai Cittadini di Airola e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali*.
*L’avvio del Presidio della cipolla di Airola è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Direzione Generale del Terzo Settore e della Responsabilità Sociale delle Imprese – avviso n° 1/2018 “Slow Food in azione: le comunità protagoniste del cambiamento”, ai sensi dell’articolo 72 del codice del Terzo Settore, di cui al decreto legislativo n 117/2017.

Ufficio Stampa Slow Food

Cronaca nazionale/ Auto contro camion, muore un 27enne

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Ancora un dramma, una giovane vita spezzata. Incidente mortale nella notte a Usmate Velate, in provincia di Monza e Brianza. L’ultima vittima della strada in Lombardia è un ragazzo di soli 27 anni deceduto nello schianto tra l’auto su cui viaggiava assieme a un amico di 26 anni e un camion guidato da un uomo di 46 anni. L’incidente, è avvenuto sulla strada provinciale Sp 41. Non è ancora chiara la dinamica dello scontro tra i due veicoli, che è stato devastante soprattutto per l’auto, completamente distrutta.
Per il ragazzo di 27 anni non c’è stato niente da fare: è morto sul colpo. L’amico è invece rimasto gravemente ferito, mentre il camionista ne è uscito illeso.
Sul posto l’Areu ha inviato in codice rosso tre ambulanze e un’automedica.

Automobilismo/ Il pilota di Formula 1, Perez, positivo al Covid

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La notizia è rimbalzata sui media internazionali. Il Covid è anche in Formula 1. Sergio Perez, pilota della Racing Point, è positivo. Lo rende noto la Formula 1 dal suo profilo Twitter.

Perez non prenderà parte al Gp della Gran Bretagna.
Il driver, il primo a contrarre il virus, è in auto isolamento. La scuderia deve ancora annunciare il nome del sostituto.