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Giustizia, Simona Vietina (Forza Italia): “Il Tribunale di Forlì al collasso, servono più magistrati, ma il problema è nazionale”.

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“Fra i 600 e i 900 fascicoli per ogni magistrato, a tanto ammonta il volume di lavoro al Tribunale di Forlì. Un carico insostenibile dovuto al fatto che negli ultimi anni vi sono stati diversi giudici di prima nomina, che come prassi vengono inizialmente assegnati a tribunali più piccoli, che, trascorsi tre anni, hanno chiesto il trasferimento in altre sedi, lasciando le cause civili da ridistribuirsi fra i colleghi ancora in servizio se non addirittura ferme in attesa di altri magistrati di nominandi. Un carico di lavoro enorme per ciascun magistrato in servizio, addetto al ruolo civile, che induce i giudici togati a delegare l’assunzione dello svolgimento della fase istruttoria e decisoria del processo civile ai magistrati onorari che, in tal modo, sono tenuti a svolgere le più importanti funzioni giudiziarie del processo civile anche in procedimenti di valore consistente, con soluzione di difficili, delicate questioni di diritto e di fatto.

Ma i giudici onorari, giova ricordarlo, non hanno superato alcuna selezione abilitativa di verifica delle di loro preparazione professionale e tantomeno il concorso in magistratura, e molto spesso non hanno le competenze tecniche specifiche richieste dal lavoro che viene loro assegnato e richiesto, Queste figure, inoltre, lavorano tendenzialmente solo due giorni a settimana percependo meri gettoni di presenza giornalieri di importi bassissimi e, ciò nonostante, smaltiscono il 70% delle pratiche civili e penali. Con un quadro del genere non possiamo stupirci di lungaggini e ritardi. E il problema va moltiplicato su scala nazionale: secondo i dati, nel nostro Paese per concludere un giudizio civile, fino al terzo grado, nel 2018 occorrevano ancora circa otto anni.

Una lentezza, quella della Giustizia Civile, che è diventata vieppiù intollerabile ai cittadini ma anche alle imprese: secondo un monitoraggio pubblicato lo scorso aprile dalla Fondazione Censis e dall’osservatorio dell’associazione Italiana delle Banche Estere, i tempi della giustizia civile sono la seconda causa di scarsa attrattività del nostro Paese per gli investitori esteri. Per questo, partendo dalla realtà di Forlì, ho presentato un’interrogazione parlamentare ai Ministri competenti: una riforma del settoreè ormai assolutamente indispensabile per garantire ai cittadini la certezza della giustizia attuata anche dalla sollecita decisione e dalla normalità delle procedure. Ma per ottenere questo risultato occorre ampliare l’organico dei Magistrati. Ho altresì chiesto il distaccamento dalla Corte d’Appello di Bologna di almeno due magistrati che aiutino a smaltire gli arretrati al tribunale di Forlì. Diversamente la struttura è destinata a collassare sotto l’immane mole di lavoro pendente”.

Così Simona Vietina, parlamentare di Forza Italia e sindaco di Tredozio (FC).

Vino/ Vendemmia verde, c’è l’ok del Ministero

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FOTO DI REPERTORIO

E’ un primo segnale di ristoro per i danni causati al settore vinicolo dall’epidemia da coronavirus.

Con la firma del decreto del Ministero delle Politiche Agricole, diventa operativa la misura per il contenimento volontario della produzione e miglioramento della qualità dei vini a denominazione di origine e a indicazione geografica, per cui sono stati stanziati, nel Dl Rilancio, 100 milioni di euro.

Per le aziende, il ristoro per ogni ettaro interessato alla vendemmia verde ha come importi massimi per ettaro 500 euro per le produzioni di Igt, 800 euro per le produzioni di Doc e 1.100 euro le produzioni di Docg.

Coronavirus, nessun nuovo caso in quattro regioni

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Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus
a) Dati stabili e contagio per il momento sotto controllo in Italia. Nell’ultimo giorno nessun nuovo caso nella provincia autonoma di Trento e in quattro Regioni italiane: Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Molise e Basilicata;
b) Il governo britannico ha siglato un accordo con due gruppi farmaceutici per la fornitura di 60 milioni di dosi di un potenziale vaccino contro il coronavirus.

Muica/ Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano presentano “La storia della disco music”

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Un appuntamento davvero fresh&cool per l’estate! Sarà infatti il libro LA STORIA DELLA DISCO MUSIC (Hoepli) di Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano ad aprire il FORTE! Festival di Civitavecchia nell’ambito della rassegna estiva UN DISCO, PER L’ESTATE!, Venerdì 7 agosto, alle ore 19;30, gli autori presenteranno il volume che racchiude ogni aspetto della storia e del contesto socio-culturale legato a questo famoso genere musicale: un libro già giunto alla sua prima ristampa dopo pochissimi mesi dalla pubblicazione e che percorre un lungo itinerario artistico, spaziando dalle originarie discothèques di Parigi alle radici afro, R&B, soul e funk, fino alle contaminazioni con l’elettronica, il rock e il jazz, con accenni anche alla prima Italo Disco, in cinquecento pagine ricche di racconti, aneddoti e citazioni. In tale ambito, Angeli Bufalini e Savastano incontreranno  il pubblico nell’usuale stile di FORTE! Festival – una chiacchierata informale punteggiata dagli interventi del DJ set in tema di TheFuzzyBeat e Centrale Soundsystem, conclusa dal concerto del Soul Station Quartet. L’evento, a ingresso libero, si svolgerà all’aperto – in via Monte Grappa, in collaborazione con Re-Cycle, Cantuccio, Black Hole e Comune di Civitavecchia.

Il libro gode della prefazione di Gloria Gaynor e l’introduzione di Amii Stewart, due regine dell’epoca d’oro, e le postfazioni di Mario Biondi e Ivan Cattaneo. Un saggio che rappresenta una vera e propria guida per orientarsi tra correnti, superstar, icone e “meteore” della Disco Music, senza dimenticare il ruolo dei DJ, dei personaggi più oscuri e il contributo fondamentale all’evoluzione della musica moderna. Dancefloor e realtà sociale, politica e culturale dell’epoca, e tante canzoni diventate leggendarie negli annali della musica pop: da Hot Stuff di Donna Summer a I Will Survive di Gloria Gaynor, da Good Times degli Chic a Knock On Wood di Amii Stewart, fino allo storico duetto di Donna Summer e Barbra Streisand, No More Tears (Enough Is Enough).

Andrea Angeli Bufalini 

Giornalista, critico musicale e scrittore, ha all’attivo pluriennali collaborazioni con varie testate musicali, tra cui “Radio & TV”, “Dance Music Magazine”, “Raro!”, “Musica & Dischi”, “Rockstar”, collana “Dance” di De Agostini Editore, “TV RadioCorriere”. È co-autore, con Giovanni Savastano, del libro La Disco. Storia Illustrata della discomusic (Arcana, 2014). Laureato in Giurisprudenza, funzionario Rai nel settore radiofonico musicale, per anni è stato rappresentante per l’Italia di Eurosonic, radio-workshop di musica leggera presso l’EBU (European Broadcasting Union). Uno dei suoi vezzi? Oltre a collezionare vinili di disco-funky-soul, farsi fotografare con artisti stranieri e italiani, ma solo se da lui intervistati: finora, sono un migliaio gli scatti raccolti nel suo album.

 Giovanni Savastano 

Psicoterapeuta, docente e scrittore, nonché appassionato e cultore di musica, cinema e filosofia. Ha iniziato il viaggio nella scrittura con articoli e libri di psicologia; poi, dopo aver seminato qualche racconto breve per Feltrinelli e Giovane Holden, è saltato sui vagoni musicali, scrivendo sulle riviste “Musica e Dischi”, “Classix!” e “Classic Rock” e pubblicando, insieme ad Andrea Angeli Bufalini, il volume La Disco. Storia illustrata della discomusic (Arcana 2014). Ora, dopo un’entrata in sala cinematografica con il saggio biografico Gian Maria Volonté. Recito dunque sono (Edizioni Clichy 2018), ritorna sul dancefloor.

TITOLO: La storia della Disco Music, AUTORE: Andrea Angeli Bufalini, Giovanni Savastano, EDITORE: Hoepli, PAGINE: XVI-480, PREZZO: 29,90 €, DISPONIBILE ANCHE IN EBOOK 

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

Coronavirus, Simona Sacco: “Le mascherine professionali e l’impatto emotivo del distanziamento sociale fanno peggiorare il mal di testa”

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Non solo effetti diretti ma anche danni collaterali o indotti; non passa giorno che non si scopra qualcosa di nuovo sul coronavirus.

Non solo depressione, ansia e insonnia si è scoperto anche che in distanziamento e l’uso prolungato di dispositivi dispositivi di protezione e il distanziamento sociale possono causare un peggioramento della cefalea.

Simona Sacco, professore ordinario di Neurologia presso l’Università dell’Aquila, “Come altre infezioni virali, il Covid porta al rilascio di citochine, sostanze che possono causare anche l’insorgenza di cefalea o acuire una preesistente. Ad acuire il mal di testa sono le mascherine professionali, gli occhiali protettivi e le visiere, a causa della prolungata compressione di cinturini stretti intorno alla testa. Anche l’impatto emotivo del distanziamento sociale, che non solo fa “che procurando stress e ansia, cambiamenti nella routine quotidiana, fa peggiorare il mal di testa”.

Beltrante : Ecobonus, una grande opportunità per aumentare la qualità delle strutture extralberghiere italiane

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“Le case vacanza possono trarre notevole vantaggio dal Decreto Rilancio”. Lo ha dichiarato Danilo Beltrante, fondatore di Vivere di Turismo Business School, la prima scuola in Italia dedicata al settore turistico extralberghiero. Beltrante è uno dei principali esperti ed imprenditori del turismo italiano, laureato in Gestione delle Risorse Umane, Ceo di Family Apartments, franchising di case vacanza presente in città importanti come Genova, Firenze, Bologna, Trento.

“Il Decreto Rilancio rappresenta per il settore turistico italiano delle Case Vacanza un’opportunità storica, in quanto un immobile adeguatamente “efficientato”, per mezzo di uno degli interventi previsti dalla norma – ha proseguito Beltrante – consuma meno fonti energetiche, e quindi consente di ottenere risparmi notevoli per il riscaldamento invernale e/o per il raffrescamento estivo.

Inoltre, oltre ai possibili interventi di miglioramento della classe sismica degli immobili, secondo quanto previsto dal sismabonus, si ribadisce il fondamentale aspetto della legge che consente di ricorrere alle stesse modalità di pagamento con “sconto in fattura” o “cessione del credito”.

Ultimo, e certamente non secondario aspetto da considerare, è effettivamente quello relativo ai soggetti destinatari, ovvero i soggetti che possono fruire dei vantaggi fiscali previsti da questa nuova normativa. Questi ultimi vengono espressamente elencati all’art. 119, comma 9 del DL e della legge di conversione”.

Dunque un turismo green con strutture in grado di raggiungere l’efficientamento energetico.

“DL Rilancio è stato emanato lo scorso 18 Maggio ed è stato convertito in legge solo pochi giorni fa, diventando pienamente operativo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Il provvedimento nasce con il preciso obiettivo di innescare la ripartenza di una serie di attività economiche – ha continuato Beltrante – che sono state fortemente penalizzate dall’emergenza sanitaria.

Peraltro il parco immobiliare nel nostro Paese è estremamente vetusto, il che significa sostanzialmente edifici energeticamente “onnivori”, oltre che con caratteristiche di rispondenza agli eventi sismici altrettanto poco adeguate.

La novità sostanziale prevista dalla nuova normativa è che, previa la rispondenza a certi requisiti, la detrazione connessa agli interventi “qualificati” di efficientamento e di risparmio energetico e per quelli di adeguamento sismico si applica nella misura del 110% per le spese sostenute dal contribuente dal 1 luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo.

Ma la novità forse ancora più significativa risiede nelle modalità di pagamento dei lavori eseguiti. Infatti il Committente, se non ha la possibilità di compensare direttamente i crediti maturati nei 5 anni previsti dalla norma, per la cosiddetta “mancanza di capienza fiscale”, ha altre due possibilità, ovvero: ottenere uno “sconto in fattura” da parte dell’impresa esecutrice, oppure ricorrere alla “cessione del credito” direttamente a banche o istituti di credito”.

Dunque sconto in fattura o cessione del credito.

“La prima opzione consiste nella cessione dei crediti maturati all’impresa esecutrice, ottenendo uno “sconto in fattura” fino ad un massimo del 100% dell’importo dei lavori effettuati – in questo sarà poi l’impresa a utilizzare tale credito di imposta oppure potrà a sua volte ulteriormente cederlo a istituti di credito (la norma prevede la possibilità di cedere più volte i crediti).

La seconda opzione alternativa è rappresentata dalla “cessione del credito” – ha concluso Beltrante – da parte del committente/contribuente direttamente a banche o istituti di credito, che a loro volta riconosceranno al contribuente un importo anche in questo caso fino ad un massimo del 100% delle spese sostenute – questo è il caso cui si potrà ricorrere qualora non si riuscisse ad individuare un’impresa disponibile ad applicare direttamente lo “sconto in fattura” (tale eventualità peraltro è da mettere sicuramente in conto, considerata la situazione in cui in questo momento si trovano in particolare le piccole imprese di costruzioni, dopo il periodo di lockdown).

A fronte del grande ottimismo sull’efficacia di questo provvedimento ed in particolare delle modalità di pagamento dei lavori, cui tutti ci auguriamo naturalmente potranno far seguito le concrete realizzazioni dei lavori individuati, si devono attendere, entro i 30 giorni successivi l’approvazione della legge, quindi entro il 18 agosto, i Decreti Attuativi, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), del quale in realtà già circola da alcuni giorni una bozza. Conterrà tutti i chiarimenti e le indicazioni tecniche relative alle caratteristiche ed alle modalità realizzative degli interventi, condizionanti la maturazione dei crediti, e soprattutto da parte dell’Agenzia delle Entrate, che dovrà fornire invece gli elementi operativi di tipo fiscale.

A ciò si deve aggiungere poi ovviamente la necessità di verificare come il meccanismo verrà messo in atto dagli istituti bancari, che, in quanto destinatari ultimi dei crediti ceduti, e in quanto demandati ad elargire concretamente la liquidità necessaria per pagare i lavori alle imprese, o direttamente, nel caso del ricorso allo “sconto in fattura”, o indirettamente tramite i committenti, nel caso della “cessione del credito” da parte di questi ultimi, saranno i soggetti con cui “contrattare”. Infatti, a fronte di un meccanismo che consentirebbe alle banche un surplus del 10%, qualora venissero erogati importi pari al 100% dei costi effettivi, è verosimile che, viste anche esperienze passate e le voci che si rincorrono in questi giorni, esigeranno una percentuale a loro vantaggio superiore.

Quindi, in estrema sintesi, la legge offre un’occasione sicuramente e pressoché irripetibile per la rigenerazione del patrimonio immobiliare del nostro Paese, anche delle Case Vacanza e quindi per la rinascita di un settore ricettivo extralberghiero ancora più forte e preparato alle sfide del futuro.

Dunque abbiamo la grande opportunità comunque di approfittare di questo periodo che vede la non presenza di turisti nelle strutture extralberghiere situate nelle città d’arte per effettuare interventi di efficientamento energetico e di adeguamento sismico. In questo modo l’Italia si presenterà con infrastrutture ancora più moderne, accoglienti, in grado di non disperdere energia ed ancora più sicure anche dal punto di vista sismico. Indirettamente quindi il Decreto Rilancio aiuta non solo l’edilizia ma anche il turismo”.

Vivere di Turismo è la più grande Community nel campo turistico nazionale. Danilo Beltrante è Amministratore della Silicon Villa Lab società con sede a Firenze impegnata nell’attività di formazione professionale nel campo turistico.

Salute/ Galli: “La campagna autunnale vaccinale contro l’influenza per uno screening contro l’epatite C e il Covid”

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Una proposta da valutare e studiare con attenzione.
In una tavola rotonda che si è tenuta nella giornata del 27 luglio, Massimo Galli, professore di infettivologia a Milano, ha evidenziato una riduzione di oltre il 90% dei trattamenti per l’epatite durante il lockdown, auspicando una pronta ripresa.
Da Galli arriva anche la proposta di utilizzare una campagna autunnale vaccinale contro l’influenza per avviare una campagna di screening contro l’epatite C e il Sars-cov-2.

Coronavirus, l’OMS: “Sarà una grande ondata che andrà su e giù”

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Una dichiarazione che alimenterà il dibattito e i contrasti tra gli esperti. L’Oms ha dichiarato per bocca della dottoressa Margaret che non ci si deve aspettare una seconda ondata di coronavirus semplicemente perché la pandemia di Covid-19 sarà “una grande ondata non stagionale che andrà su e giù”.
Harris ha aggiunto che “la gente sta ancora pensando alle stagioni”, ma che “ciò di cui tutti abbiamo bisogno è comprendere che si tratta di un nuovo virus che si comporta in modo diverso”.

Sardegna/ Turista al mare precipita da una scogliera e muore

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FOTO DI REPERTORIO

La vacanza finita in tragedia. Una donna è morta a Porto Palmas, frazione balneare di Sassari, dopo essere precipitata dalla scogliera sulla spiaggia.

La vittima era originaria di Palmadula ma da anni residente a Padova dove lavorava in Azienda ospedaliera come operatrice socio-sanitaria.
Sul posto sono arrivati i carabinieri, il 118 e i vigili del fuoco che si sono calati in spiaggia con l’elicottero per recuperare il cadavere.

foto di repertorio

Un vino, un territorio- Lombardia-Franciacorta Ferghettina Brut

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Di Pietro Colagiovanni*


Il territorio:  siamo in Lombardia, in una delle zona più note e conosciute per la produzione di spumante in Italia, la Franciacorta. Zona collinare tra Brescia e il lago d’Iseo è ormai nota proprio per i suoi vigneti e per il Franciacorta, spumante metodo classico (lo stesso metodo usato per produrre lo Champagne) di grande qualità, simbolo della spumantizzazione italiana nel mondo.Pubblicità

La cantina Ferghettina di Roberto Gatti e della sua famiglia si trova nel cuore della Franciacorta, ad Adro in provincia di Brescia, comune di 7000 abitanti a 650 metri sul livello del mare e a circa sei chilometri dal lago d’Iseo. Adro, come tutta la Franciacorta, è stata oggetto di antropizzazione sin da tempi remoti. La notizia più antica relativa al borgo di Adro è del 822 ed è un atto di cessione da parte della Badessa Eremperga.

La storia della Franciacorta d’altronde è stata caratterizzata dalla presenza di grandi monasteri con vasti possedimenti terrieri che avviarono intense opere di bonifica e coltivazione del territorio. Il castello di Adro venne edificato fra il XIII e il XIV secolo.

Dal 1426 e sino al 1797 Adro fu dominata da Venezia e ad avere rilievo nel borgo furono le famiglie Bargnani prima e Dandolo poi e il palazzo Bargnani Dandolo è attualmente la sede del Municipio di Adro.


Il vitigno: è un classico blend per uno spumante di qualità. Il 95% è il vitigno a bacca bianca forse più noto al mondo, lo Chardonnay. Di origini mai chiarite sembrerebbe essere vitigno originario dell’omonimo comune francese della Borgogna. E proprio in Borgogna con lo Chardonnay si realizzano vini leggendari, per qualità e costo, come quelli di Chassagne Montrachet.

Lo Chardonnay oltre a dare vita a vini fermi è anche una delle basi più diffuse al mondo per la spumantizzazione, come accade nello Champagne ma anche nella Franciacorta. Il 5% invece proviene da un altro vitigno principe della vinificazione mondiale, il Pinot Nero.

Vitigno a bacca nera dalle antichissime origini francesi, sempre della Borgogna è un vitigno difficile, affascinante, che può dar vita a vini di qualità e bellezza inarrivabile (come quelli della Borgogna appunto). Predilige i climi freddi ed anch’esso è tra i più utilizzati per la spumantizzazione di qualità.


Il vino:  assemblato da 55 diversi appezzamenti in 11 comuni ogni vigneto viene vinificato separatamente dagli altri. Nella primavera successiva alla vendemmia viene assemblato, dopo numerosi assaggi, in una cuveé e imbottigliato per la rifermentazione in bottiglia.

Questa attenzione agli equilibri, alle armonie è una delle caratteristiche salienti dell’azienda Ferghettina che in meno di 30 anni (nasce nel 1991) è diventata una delle punte di diamante della Franciacorta.

Produce 400 mila bottiglie l’anno in una gamma di spumanti e vini di alto livello e di grande godibilità, come è anche questa bottiglia. Di un bel colore giallo paglierino il Ferghettina Brut esprime al naso note di frutta bianca lievemente agrumate su uno sfondo croccante di crosta di pane.

Al sorso è equilibrato, fresco, elegante e piacevole. E’ davvero uno spumante di qualità dall’ eccellente rapporto qualità prezzo, perfetto con un antipasto di mare, imbattibile con un piatto di ostriche.

La rubrica “Un vino, un territorio” prende una pausa per l’intero mese di Agosto. Buone vacanze a tutti, ci rivediamo a Settembre
Valutazione: 4,25/5
Prezzo medio: 16 euro
Rapporto qualità/prezzo: molto favorevole

*fondatore del gruppo Terminus, comunicatore, sommellier Ais

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