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Un vino, un territorio- Puglia- Salento Rosso Albrizzi Cantina Due Palme

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Di Pietro Colagiovanni*


Il territorio:  questa settimana torniamo in Puglia ed andiamo in provincia di Brindisi, a Cellino San Marco in un paese noto a molti per aver dato i natali ad Albano Carrisi. E a Cellino San Marco, in contrada Bosco, ha la sede la sua cantina ormai un’azienda da milioni di bottiglie di produzione, nota e diffusa ovunque. Ma oggi, in questo comune di 6.700 abitanti, non siamo da Albano ma nella cooperativa vitivinicola Due Palme, una realtà in rapidissima ascesa nella vinificazione pugliese. Cellino San Marco è a metà strada tra Brindisi e Lecce, in pieno Salento. Il paese fu meta di insediamenti umani sin da tempi remoti.

Nel Medioevo fu soggetta a diversi signori feudali tra i quali si annovera proprio la famiglia Albrizzi, che dà il nome al vino di questa settimana. E furono proprio gli Albrizzi a cavallo tra il XVI e XVII secolo ad ampliare il palazzo baronale, restaurato di recente ed oggi sede del museo civico. Da visitare anche la chiesa parrocchiale di San Marco Evangelista, chiesa storica di Cellino ricostruita sul finire del XVII secolo in stile barocco. Nata nel 1989 la cantina cooperativa Due Palme ha fatto della riscoperta dei vitigni tipici di questo territorio e alla loro coltivazione secondo pratiche colturali tradizionali (come l’alberello) ed ecosostenibili la propria missione.

Dietro questo crescita c’è la passione per le sue radici di Angelo Maci, che ha dato impulso e passione ad un progetto che oggi è diventato una grande realtà nella produzione vinicola pugliese. Mille conferitori, 2500 ettari vitati, una barricaia di 1500 metri quadri con una capacità di 10.000 ettolitri, un impianto di imbottigliamento da mille bottiglie l’ora: la tecnologia si affianca e supporta una produzione tutta radicata nella storia del Salento e nei suoi tesori vitivinicoli.


Il vitigno: il Salento Rosso Albrizzi è ottenuto con un blend di due vitigni. Il primo, un classico nella vinificazione pugliese è il Primitivo (50%), vitigno a bacca rossa in questo caso coltivato secondo la metodologia tradizionale dell’alberello pugliese. Vitigno diffuso in tutto il Sud d’Italia ma con centro di elezione ed eccellenza in Puglia deve il suo nome alla precocità nella maturazione dell’uva. Diffuso nelle campagne pugliesi trovò nel primicerio don Francesco Filippo Indellicati il suo appassionato riscopritore dopo averne recuperato tra vecchi vigneti nella zona di Gioia del Colle.

I suoi vini sono di colore rosso rubino compatto, con sentori di spezie, hanno grande struttura e sono adatti a lunghi invecchiamenti. Il secondo ha bisogno di poche presentazione, è sua maestà il Cabernet Sauvignon (50%). Parliamo del vitigno, di origine francese, più specificamente del Bordeaux (zona del Medoc e del Graves) diffuso in tutto il mondo e che dà origine ad alcuni dei vini più famosi, più costosi e più noti al mondo come i grandi classici francesi, i premiers Crus di Bordeaux, o i grandi rossi della Califonia e dell’Australia. Di solito in blend con altri vitigni (il taglio bordolese, con Merlot e Cabernet Franc tra i più noti) dà origine a vini intensi, ricchi di tannini, adatti a lunghi invecchiamenti, di grande struttura.


Il vino:  prodotto da uve scelte di primitivo e cabernet sauvignon raccolte a mano l’Albrizzi Due Palme 2018 vinifica prima in acciaio e poi matura 6 mesi in barrique di rovere francese e americano. Di colore rosso rubino compatto al naso esprime profumi di frutta rossa, specie di bosco con lievi note balsamiche. Al sorso è un vino morbido, piacevole ed equilibrato. Un prodotto elegante, non invasivo con un rapporto qualità prezzo davvero interessante. Un rosso di struttura che però, grazie alla sua morbidezza permette abbinamenti abbastanza versatili: piatti di carne e arrosti, ovviamente ma va bene anche con primi piatti con sughi di carne di buona corposità.

Valutazione: 3,625/5
Prezzo medio: 9 euro
Rapporto qualità/prezzo: favorevole

*fondatore del gruppo Terminus, comunicatore, sommellier Ais

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Alert dal Minambiente: diffidare da applicazioni web sul Bonus Mobilità 2020

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Il Ministero dell’Ambiente invita chi intende avvalersi del bonus mobilità 2020 a diffidare da applicazioni web oggi attive e che possono trarre in inganno, perché l’unico canale per ottenere il bonus sarà quello attivato dal ministero dell’ambiente sul sito www.minambiente.it. È stata infatti segnalata la presenza di applicazioni su “Bonus mobilità 2020” scaricabili dalle piattaforme più diffuse.

Quando sarà disponibile l’applicazione istituzionale sul sito del Ministero dell’Ambiente, l’unico sito da cui si potrà accedere ai benefici, l’opinione pubblica sarà informata con ampio anticipo in modo da poter richiedere il bonus nella massima trasparenza e con indicazioni chiare su tutta la documentazione necessaria.

Il Ministero segnalerà alle autorità competenti applicazioni che possano ingenerare confusione fra gli utenti sulle modalità e le procedure per ottenere il bonus.

Covid-19, Speranza: “Primi risultati incoraggianti su ricerca vaccino.

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“Serve ancora tempo e prudenza. Ma i primi riscontri scientifici sul vaccino dell’Università di Oxford, il cui vettore virale è fatto a Pomezia e che verrà infialato ad Anagni sono incoraggianti. L’Italia, con Germania, Francia e Olanda, è nel gruppo di testa per questa sperimentazione. Continuiamo ad investire sulla ricerca scientifica come chiave per sconfiggere il virus”. Queste le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo la pubblicazione sulla rivista scientifica Lancet dei primi risultati sul vaccino messo a punto dallo Yenner Institute dell’università inglese con la collaborazione scientifica italiana.

Vaticano: istruzioine a parroci, via i tariffari messe

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Soddisfatto il Codacons per la decisione del Vaticano di eliminare i tariffari delle parrocchie per messe e sacramenti.
“Finalmente la Chiesa si attiva per superare le richieste economiche delle parrocchie nei confronti dei cittadini per la celebrazione dei sacramenti o le Messe – spiega il presidente Carlo Rienzi – Una prassi odiosa che imponeva un prezzo alla fede, e che finiva per far pagare ai credenti la propria religiosità, contravvenendo ai principi stessi della Chiesa”.
“Tale rivoluzione comporterà un evidente risparmio economico per i fedeli, e lascerà ai singoli cittadini la scelta su come sovvenzionare le parrocchie sulla base delle proprie possibilità e senza sottostare a tariffari più adatti ad una impresa commerciale che ad una istituzione religiosa” – conclude Rienzi.

Ucraina/ Uomo sequestra autobus con i passeggeri

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Ore di tensione in Ucraina. Sono una decina le persone prese in ostaggio su un autobus a Lutsk da un uomo armato: lo sostiene il servizio di intelligence ucraina (Sbu) in un comunicato ripreso dall’agenzia Unian e dalla Bbc in russo.
L’Sbu precisa che al momento non c’è notizia di possibili feriti, anche se si sono uditi degli spari e sono andati in frantumi due finestrini.

Polizia di Stato e Iren s.p.a.siglano accordo su prevenzione e contrasto dei crimini informatici

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E’ stato siglato a Roma l’accordo tra Polizia di Stato e Iren per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici che hanno per oggetto i sistemi e servizi informativi di particolare rilievo per il Paese.

La convenzione, firmata digitalmente dal Capo della Polizia-Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli e dall’Amministratore Delegato di Iren Massimiliano Bianco, rientra nell’ambito delle direttive impartite dal Ministro dell’Interno per il potenziamento dell’attività di prevenzione alla criminalità informatica attraverso la stipula di accordi con gli operatori che forniscono prestazioni essenziali.

La cyber security rappresenta un pilastro fondamentale per Iren, attivo nella fornitura di servizi pubblici essenziali e dotato di infrastrutture, tecnologiche e non, di interesse nazionale quali la produzione e distribuzione di energia, il ciclo idrico integrato, il ciclo dei rifiuti e il teleriscaldamento.  

L’accordo consentirà al Gruppo Iren da un lato di accelerare ulteriormente la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici, dall’altro di essere nelle migliori condizioni per contrastare tempestivamente eventuali attacchi informatici, come quello fronteggiato nel dicembre 2019 che, grazie ai sistemi di protezione, ha comportato alcuni rallentamenti ma nessuna interruzione nell’erogazione dei servizi indispensabili.

L’accordo rappresenta una tappa significativa nel processo di costruzione di una fattiva collaborazione tra istituzioni e imprese: un progetto che, in considerazione dell’insidiosità delle minacce informatiche e della mutevolezza con la quale esse si realizzano, risulta essere strumento essenziale per la realizzazione di un efficace sistema di contrasto al cybercrime, basato quindi sulla condivisione informativa e sulla cooperazione operativa.

Per la Polizia di Stato tale compito viene assicurato dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni che da anni si occupa della tutela delle reti informatiche di realtà, sia pubbliche che private, di rilievo nazionale e di importanza strategica per il paese.

Brescia/ Intervento di sterilizzazione fallito, ospedale condannato a pagare per il figlio nato

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Gli Spedali Civili di Brescia

Una storia più unica che rara. Era stata sottoposta a un intervento chirurgico per la chiusura delle tube perché lei e il marito non volevano avere figli. L’operazione, però, non era riuscita. Infatti, nemmeno due anni dopo, la coppia ha avuto un bambino indesiderato.

E’ accaduto agli Spedali Civili di Brescia, che ora sono stati condannati in sede civile a versare 92mila euro ai genitori, vale a dire 300 euro al mese fino al compimento del 25esimo anno di età del bambino.

Recovery fund: all’Italia 209miliardi

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a) L’accordo è stato raggiunto dopo una trattativa estenuante. A Bruxelles raggiunta l’intesa sul Recovery Fund da 750 miliardi di euro: all’Italia ne vanno 209, di cui 82 in sussidi e 127 in prestiti;
b) “Il tracciamento è essenziale per isolare i contagiati e mettere in quarantena i loro contatti per prevenire i focolai locali”, lo riferisce l’OMS;
c) Nell’ultimo giorno nessun nuovo caso nella provincia autonoma di Bolzano e in 8 Regioni: Marche, Puglia, Valle d’Aosta, Umbria, Sardegna, Calabria, Molise e Basilicata.

Cronaca nazionale/ Auto sbanda in curva e urta il guardrail, muore una 25enne

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Ancora una giovane vita spezzata. Ha perso il controllo della sua auto per cause ancora in via di accertamento ed è finita per infilzarsi nel guardrail. È morta a soli 25 anni Benedetta Ciprian: è lei la vittima del terribile incidente stradale verificatosi la scorsa notte a Carmignano sul Brenta, in provincia di Padova.
La ragazza, studentessa originaria di Cittadella,verso l’1:30 ha perso il controllo della sua Chevrolet Matiz con cui stava rincasando all’altezza di una curva a gomito, andando a sbattere violentemente contro il guardrail che delimita la carreggiata, a circa 2 chilometri dalla sua abitazione.
Sul posto sono accorsi vigili del fuoco e polizia stradale.

Tasse e fisco, Simona Vietina (Forza Italia): “Dal Governo nessuna proroga, scelta sciagurata a danno di famiglie e aziende”

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“I Comuni hanno rinviato le scadenze fiscali, il governo va invece avanti per la propria strada e non fa ‘sconti’: non ascolta privati cittadini, professionisti e imprenditori che chiedevano una proroga dopo mesi di profonda difficoltà, rischiando di mettere in ginocchio famiglie e aziende. Una scelta sciagurata che conferma il modus operandi di questo esecutivo, incapace di prendere misure realmente efficaci e mai sintonizzato sulle reali esigenze del Paese”. Così Simona Vietina, parlamentare di Forza Italia e Sindaco di Tredozio (FC).
“Lo sforzo degli enti locali – continua Vietina – è encomiabile e va sottolineato. A Tredozio abbiamo previsto sgravi per Tosap e per l’imposta sulla pubblicità relativamente ai mesi di chiusura delle attività, oltre ad aver rimandato la scadenza al 31 luglio. Non solo: l’Imu è stata posticipata al 30 settembre, per la Tari ci sono tre mesi di esenzione. Come Tredozio, tanti altri Comuni stanno facendo il massimo per sostenere i cittadini. E proprio i più piccoli, quelli che ad esempio si avvalgono di cooperative per la gestione degli asili nido, rischiano di uscire più penalizzati dalla situazione attuale: dovranno fare i conti con rilevanti maggiorazioni di spesa, se si considerano i costi per la sanificazione o il limite di un educatori ogni cinque bambini. C’è la possibilità concreta che gli asili nido rimangano chiusi, con tutti i problemi che ne conseguono in particolare per le donne lavoratrici. I Comuni fanno quel che possono, il governo sceglie una strategia dannosa. Alla fine a pagare il conto del lockdown sono i cittadini italiani, l’esecutivo continua a ignorare il Parlamento e a fare scelte che, anziché premiare chi lavora duramente ogni giorno per risollevarsi, rischiano di peggiorare ulteriormente una situazione già grave”.