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Politica/ Insulti e minacce via social, l’on. Castelli: “Andiamo avanti”

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Laura Castelli

“Da ieri ricevo questo genere di insulti, che lascio giudicare a voi. Un attacco, senza precedenti, alimentato da una campagna di disinformazione montata ad arte da quella parte di opposizione che racconta di voler collaborare, ma preferisce falsificare le mie parole, piuttosto che favorire un dibattito positivo di confronto economico e politico su un tema estremamente importante come quello del sostegno alle imprese che si vogliono innovare, cosa di cui ho realmente parlato.
Questo becero modo di interpretare la politica fa molto più male al Paese, generando tensioni sociali, di quanto faccia male a me e alle persone che mi stanno accanto. Dispiace, però, vedere che per qualche like, o per qualche click in più, ci sia invece chi è disposto a tutto questo.
Media e opposizioni, soprattutto in questo preciso momento storico, hanno un ruolo estremamente importante. Per questo, da parte di tutti, serve maggiore responsabilità e coesione, nel rispetto della corretta dialettica politica.
Non ci fermiamo certo a causa di questi attacchi, sono altri i problemi del nostro Paese. C’è una trattativa fondamentale in Europa, che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sta portando avanti per tutti noi, su cui dobbiamo raggiungere il risultato auspicato, e ci sono i problemi degli italiani da continuare a risolvere, senza lasciare nessuno indietro.
Andiamo avanti”.

 Lo scrive in un post su Facebook il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, pubblicando alcuni degli insulti e delle minacce ricevute via social.

Ufficio Stampa On. Laura Castelli Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze

Agrifish, Bellanova: “Necessarie regole chiare e armonizzate su etichettatura di origine”.

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L’italia condivide lo spirito e gli obiettivi della strategia “Farm to Fork”  nel ridurre l’impronta ambientale e climatica del sistema alimentare, migliorare la qualità dei prodotti e garantire la sicurezza alimentare e la salute pubblica, ma ritiene che la maggiore sostenibilità dei processi produttivi debba tradursi in concrete opportunità per gli agricoltori, e questo può accadere solo prevedendo regole chiare ed armonizzate sull’etichettatura dell’origine dei prodotti agricoli. 

“Dobbiamo mettere il consumatore nelle condizioni di effettuare scelte consapevoli, sulla qualità dei prodotti alimentari che decide di acquistare, ma anche sull’affidabilità, dal punto di vista della sicurezza alimentare, dei Paesi in cui le materie prime sono prodotte”, ha sottolineato con forza la Ministra Teresa Bellanova intervenendo stamane a Bruxelles al Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura e della Pesca ribadendo ancora una volta la posizione italiana sull’etichettatura d’origine, questione direttamente legata alla Strategia “Farm to fork”, al centro della discussione odierna.  “Classificare un prodotto alimentare come “buono” o “cattivo” per la salute dei consumatori, sulla base di un indicatore sintetico come una lettera o un colore, è un modo profondamente sbagliato e fuorviante per rappresentare il reale valore di un alimento: si perde completamente il senso ed il valore della qualità degli alimenti, che invece devono contribuire ad una dieta equilibrata”, ha sottolineato la Ministra.
“Solo una dieta equilibrata, ovvero il complesso delle abitudini alimentari rapportate allo stile di vita ed ai fabbisogni della singola persona, può essere valutata come più o meno sana, certamente non il singolo prodotto”, ha ribadito con forza la Ministra.  E ancora “La banalizzazione del concetto con un messaggio a carattere esclusivamente prescrittivo non contribuisce certamente all’educazione alimentare e all’adozione di decisioni informate da parte dei consumatori: si rischia di fornire un falso senso di sicurezza verso prodotti classificati “con luce verde”, che induce a trascurare il controllo delle porzioni e l’equilibrio complessivo della dieta alimentare, con il rischio concreto di raggiungere il risultato diametralmente opposto e di peggiorare le abitudini alimentari dei nostri cittadini”, ha concluso la Ministra.

Inail, l’eurodeputato Luisa Regimenti (Lega): “Infermieri i più colpiti dal virus, il governo li tuteli”

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“Sono dati allarmanti quelli diffusi dall’Inail sui contagi da Covid-19 in Italia e che indicano, in particolare, gli infermieri tra le categorie professionali più colpite, con oltre l’83% di denunce su un quadro complessivo di 40,6% di infezione. A preoccupare è soprattutto il dettaglio dei casi mortali, pari all’11,8%, con i tecnici della salute che incidono per il 63%. Rivolgo un appello accorato al Governo: non dimentichi gli operatori della sanità, che tanto hanno dato nel momento più virulento della pandemia, sacrificando se stessi e la propria famiglia, nonostante la mancanza cronica dei dispositivi di protezione individuale e le difficoltà delle strutture sanitarie, giunte quasi al collasso e con precarietà strutturali vecchie di decenni di incuria e abbandono da parte delle istituzioni”.

Ad affermarlo è Luisa Regimenti, europarlamentare della Lega e responsabile Sanità per il partito nel Lazio, in merito ai dati Inail contenuti nel sesto report nazionale dell’istituto sui contagi sul lavoro da Covid-19 in Italia.

“Il virus ha colpito con forza e percentuali significative anche medici, operatori socio-sanitari e socio-assistenziali, il personale non qualificato nei servizi sanitari, come ausiliari, portantini e barellieri – sottolinea Regimenti – in un contesto di contagi da Covid-19 nei luoghi di lavoro che secondo il report dell’Inail sono 965 in più in soli quindici giorni, dal 15 al 30 giugno, con 252 casi mortali e 16 in più rispetto alla rilevazione precedente. E’ il segnale – conclude l’eurodeputata del Carroccio – di un’emergenza ancora in atto e che occorre affrontare con tutti gli strumenti a nostra disposizione”.

Antonio De Angelis

Coronavirus, il vaccino della Oxford University sembra funzionare

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FOTO DI REPERTORIO

Spiragli di luce nella battaglia contro il Covid-19. Il vaccino anti-Covid ChAdOx1, messo a punto dallo Yenner Institute della Oxford University con la collaborazione dell’italiana Irbm, “ha indotto una forte risposta immunitaria e anticorpale fino al 56/mo giorno della sperimentazione in corso”. Il risultato è pubblicato sulla rivista Lancet. Si tratta di risultati preliminari riferiti alla fase 1-2 di sperimentazione che ha coinvolto 1.077 adulti sani.
Gli autori invitano comunque alla cautela, sottolineando che “ulteriori studi clinici dovrebbero essere condotti su questo prototipo di vaccino”.

I risultati attuali, precisano, sono infatti focalizzati sulla risposta immunitaria misurata in laboratorio e “ulteriori test sono necessari per confermare se il vaccino protegga effettivamente dall’infezione Covid-19”. (foto di repertorio)

Coronavirus, scendono i nuovi contagi, ma aumentano i decessi

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I numeri dell’epidemia da coronavirus sono più o meno stabili, anche se sui decessi non si è confermato il dato molto basso di ieri. Cala il numero dei nuovi contagiati da Covid nelle ultime 24 ore in Italia: secondo i dati del Ministero della Salute sono 190, a fronte dei 219 di ieri. Le nuove vittime sono invece 13, per un numero complessivo di 35.058 decessi. I casi totali salgono a 244.624, compresi guariti e deceduti dall’inizio. Gli attualmente positivi sono ora 12.404 (-36), i guariti 197.162 (+213).
I pazienti in terapia intensiva sono 47 ( -2) i ricoverati con sintomi sono 745 (+2), quelli in isolamento domiciliare sono 11.648 (-36).

I tamponi nelle ultime 24 ore sono stati 24.253, in diminuzione rispetto a ieri.

E’ quanto emerge dai dati del Ministero della Salute.

Licenziamento illegittimo per vizi formali: incostituzionale l’indennità del Jobs Act

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Con la sentenza n. 150, depositata il 16 luglio 2020, la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità delle norme sull’indennizzo per i licenziamenti affetti da vizi formali o procedurali dettate dall’art. 4 del Decreto legislativo n. 23/2015 (cosiddetto Jobs Act), limitatamente alle parole “di importo pari a una mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto per ogni anno di servizio”.

La Corte Costituzionale ha accolto le questioni di legittimità costituzionale sollevate dai Tribunali di Bari e di Roma in riferimento agli artt. 3, 4, primo comma, 35, primo comma, e 24 della Costituzione, sul rilievo del carattere rigido e uniforme della menzionata indennità sulla base di argomentazioni sostanzialmente analoghe e conseguenziali a quelle già poste alla base della sentenza n. 194 del 2018, che aveva dichiarato illegittima, per il caso di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo, la fissazione di un rigido automatismo dell’indennizzo prevista dall’art. 3 del D.Lgs. n. 23/2015..

Il pronunciamento della Consulta è limpido: “no a meccanismo rigido e uniforme” poiché il canone di determinazione ivi considerato, ancorato in via esclusiva all’anzianità di servizio, porterebbe ad accentuare la marginalità dei vizi formali e procedurali, svalutando “la funzione di garanzia di fondamentali valori di civiltà giuridica, orientati alla tutela della dignità della persona del lavoratore”e “non attua un equilibrato contemperamento tra tutti i diversi interessi in gioco”. usando l’anzianità come unico criterio è ugualmente incostituzionale, inoltre, penalizza i neoassunti. L’anzianità può essere un criterio prevalente, ma non può essere l’unico. Serve tenere in conto altro: numero degli occupati, dimensione dell’impresa, condizioni delle parti.

La caratteristica positiva che dopo sessantacinque anni di onorato servizio è stata emessa la prima sentenza della Corte Costituzionale firmata da tre donne: l’attuale Presidente della Consulta, Marta Cartabia, il Redattore della sentenza, Silvana Sciarra, il Cancelliere, Filomena Perrone.

Il governo Renzi è stato un danno per i Lavoratori e per la sinistra ,con soddisfazione mi viene spontaneo dire che da  ospite alla Leopolda a discutere di Jobs act avevo anticipato le critiche e in embrione anche le sentenze successivamente arrivate, colpa mia non essermi spiegato bene o già tutto scritto e deciso? Da simpatizzante dico la sinistra quando governa deve fare cose di sinistra, Non può scimmiottare la destra. Altrimenti tra la brutta copia e l’originale le persone scelgono l’originale.

Nel Decreto Semplificazione misure a salvaguardia delle risorse irrigue a tutela dei lavoratori

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Nel Decreto Semplificazione misure a salvaguardia delle risorse irrigue a tutela dei lavoratori Bellanova: “Le prossime settimane decisive per la costituzione della nuova società” “Nel decreto semplificazioni sono contenute importanti norme asostegno dell’Eipli e dei consorzi di bonifica. In particolare la proroga al 31/12/20 dei contratti a tempo determinato inscadenza e non più prorogabili in base alle disposizioni previgenti, consenteall’EIPLI di continuare la gestione mantenendo i livelli minimi necessari allaprosecuzione del servizio in vista della necessaria costituzione della nuovasocietà a cui sarà conferita la gestione delle infrastrutture oggi gestitedall’ente. La disposizione prevede inoltre misure di salvaguardia delle risorse destinatealla realizzazione e alla manutenzione di opere infrastrutturali, anche irriguee di bonifica idraulica, strategiche per l’agricoltura del sud ma anche per lafornitura idrica civile e industriale delle stesse aree. Un segnale di attenzione ad un’infrastruttura vitale per l’economia delleregioni servite e per i lavoratori che in questi anni hanno contribuito con illoro impegno al mantenimento della gestione di un ente il liquidazione dal2011, il cui definitivo superamento non è più differibile. Sarà fondamentale nelle prossime settimane dare ulteriore e definitivo impulsoalla costituzione della nuova società pubblica preposta alla gestione in mododa garantire al più presto la possibilità di programmare e realizzare gliinvestimenti necessari all’ammodernamento e potenziamento delle infrastruttureal servizio di un settore fondamentale per lo sviluppo economico e sociale delterritorio”. Così la Ministra Teresa Bellanova.

Coronavirus: Speranza, “Nuovo record di contagi nel mondo. Servono comportamenti corretti”

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“Oltre 250 mila casi Covid in 24 ore. È il nuovo record di contagi a livello mondiale in un solo giorno. Questo ci dice che siamo nel pieno della battaglia. È fondamentale continuare a tenere comportamenti corretti: uso della mascherina, distanziamento di almeno un metro e lavaggio frequente delle mani”. Lo scrive su Facebook il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Inail: Tecnologie additive per metalli (cosiddetti processi di stampa 3D)

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La pubblicazione Inail: “La sicurezza nelle tecnologie additive per metalli” (Fusione o sinterizzazione a letto di polvere. Linee di indirizzo) nasce dall’esigenza di avere un primo documento di riferimento per l’individuazione dei pericoli specifici presenti nelle attrezzature che adottano tecnologie additive. Curato dal laboratorio 2 “Macchine e attrezzature di lavoro” del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (DIT) e dall’Associazione italiana tecnologie additive (AITA) il lavoro editoriale approfondisce i concetti base per l’utilizzo in sicurezza delle macchine operanti mediante processi di fusione (powder bed fusion) o sinterizzazione a letto di polvere (powder bed sintering).

Focus sull’utilizzo delle macchine operanti con tecnologia additiva. Il testo che si rivolge ai fabbricanti, ai datori di lavoro, alle lavoratrici, ai lavoratori e a quanti operano nel campo della sicurezza del macchinario e si confrontano con l’applicazione delle tecnologie additive in contesti lavorativi, offre una panoramica su due tipologie di attrezzature maggiormente diffuse nel settore manifatturiero: le macchine che operano la fusione-sinterizzazione di un letto di polveri mediante un laser e quelle che realizzano tale processo mediante un fascio di elettroni. Le tecnologie additive possono essere utilizzate sia per la realizzazione di modelli con elevati livelli di finitura, sia per la produzione di oggetti, in tempi più rapidi, rispetto a quelli delle lavorazioni tradizionali. La normativa attuale tratta esclusivamente le fasi della progettazione di tali macchine. Le linee di indirizzo editate hanno la grande valenza di costituire il primo documento nel suo genere per lo studio e l’analisi degli aspetti di sicurezza e prevenzione durante l’uso di tali macchine.

La monografia si sofferma sul processo di powder bed fusion/sintering. Tra le varie lavorazioni che possono essere impiegate nell’ambito delle tecnologie additive il testo prende in esame il processo di powder bed fusion/sintering, un intervento che utilizza un fascio di energia generato da un laser o da elettroni che in base ai parametri selezionati, (potenza del flusso di energia, caratteristiche chimico-fisiche del materiale lavorato) fonde/sinterizza la polvere di metallo per formare un oggetto solido tridimensionale. I materiali più impiegati in questo tipo di lavorazione sono acciaio (da costruzione, speciale, inox); leghe cromo cobalto; metalli preziosi (oro, argento) alluminio e sue leghe; titanio e sue leghe; nichel; rame e sue leghe (ottone, bronzo).

Una check list indica le misure di prevenzione per garantire l’uso in sicurezza. La pubblicazione illustra grazie anche al supporto di immagini il processo di lavorazione di queste macchine, le principali fonti di pericolo, le misure di sicurezza e protezione. In appendice al testo, oltre a un utile glossario, viene riportata una check list che evidenzia gli aspetti documentali, le misure di prevenzione e tecnico organizzative da osservare per l’utilizzo in sicurezza dei macchinari.

Processi capaci di aggregare materiali per creare oggetti partendo dai loro modelli matematici tradizionali. La normativa in materia definisce le tecnologie additive come quei processi capaci di aggregare materiali al fine di creare oggetti partendo dai loro modelli matematici tridimensionali, di solito per sovrapposizione di layer (strati) e procedendo in maniera opposta a quanto avviene nei processi sottrattivi dove il prodotto finale è realizzato per sottrazione di materiale (ad esempio asportazione di truciolo). Come sinonimo dell’espressione tecnologie additive viene spesso utilizzato quello di stampa 3D.

Le tecnologie additive sono sempre più presenti nel settore manifatturiero. Questo tipo di tecnologia viene utilizzata per realizzare modelli fisici, prototipi, componenti, attrezzature e prodotti di vario genere in vari materiali, polimerici, metallici, ceramici e composti. Tale varietà può comprendere anche tessuti biologici e composti alimentari come pasta e cioccolato. Queste tecnologie che si stanno sempre più diffondendo nel settore manifatturiero, in particolare nella lavorazione di materiali di difficile fusibilità (leghe per alta temperatura, compositi metalloceramici) comportano la riduzione di scarti e sfridi di lavorazione e il miglioramento dei processi industriali. La connotazione manifatturiera caratterizza nello specifico le tecnologie additive studiate nella pubblicazione Inail, distinguendole da quelle legate al mondo dei “maker” e degli artigiani digitali adottate spesso per applicazioni ludiche e di “personal manufacturing” condotte nell’ambito domestico.

Gli elementi mobili sono tra le fonti di pericolo relative all’utilizzo di queste tecnologie. Dopo aver offerto una panoramica sulle tecnologie additive nel loro complesso, il testo si sofferma sulle fonti di pericolo che possono derivare dall’uso scorretto di questi macchinari: elementi mobili, caduta oggetti, radiazioni e campi, superfici e materiali caldi, pericolo di incendio ed esplosione, elettricità statica, polveri e gas. Per quanto riguarda gli elementi mobili, il contatto di una lavoratrice o di un lavoratore con parti mobili della macchina può produrre: schiacciamento, trascinamento, urto, abrasione, cesoiamento. In questo caso l’adozione delle misure di prevenzione e protezione, tra le quali la scelta del dpi deve considerare diversi aspetti tra cui: la necessità di accedere più o meno di frequente alle zone di pericolo e la velocità di avvicinamento delle parti del corpo.

Tra i rischi connessi a queste lavorazioni anche la caduta oggetti. La caduta oggetti può portare a schiacciamento o contusione di parti del corpo e può verificarsi nelle fasi di trasporto, inserimento ed estrazione della piastra su cui avviene la costruzione degli oggetti, connessione e disconnessione alla macchina di contenitori per la raccolta di polveri di metallo. Nello specifico è opportuno garantire una corretta presa e un giusto posizionamento dell’oggetto da spostare e ove sia necessario prevedere l’adozione di mezzi di movimentazione adeguati.

Schermi di contenimento tra le misure di protezione dalle radiazioni ionizzanti. Le radiazioni ionizzanti comprendono le emissioni radioattive alfa, beta e gamma e i raggi X in grado di provocare danni cellulari e di essere cancerogene, in questo caso le misure di protezione consistono nell’impiego di schermi di contenimento, indicatori di erogazioni raggi o sorgenti collocate fuori dal contenimento. Fra le radiazioni non ionizzanti rientrano le magnetiche e le elettromagnetiche. Qualora fossero presenti rischi residui dovuti alla presenza di campi magnetici o di radiazioni non ionizzanti, dovranno essere fornite informazioni ed esposte avvertenze con simboli e segnali.

Rischi derivanti dall’esposizione al laser. I dispositivi laser incorporati nelle macchine sono sorgenti di radiazioni ottiche coerenti poiché emettono un fascio di luce di un’unica lunghezza d’onda, direzionali, ad elevata intensità. Il rischio che comporta l’esposizione dipende dalla lunghezza d’onda e dall’intensità della radiazione. L’esposizione può causare lesioni ed ustioni agli occhi e alla pelle. La principale misura di protezione, per queste macchine che operano il processo con camera di lavoro chiusa e schermata consiste nello spegnimento della sorgente laser qualora vengano effettuate attività di regolazione, pulizia o manutenzione.

Incendio ed esplosione, elettricità statica e polveri. I materiali utilizzati nei processi analizzati possono comportare la presenza di polveri con caratteristiche granulometriche e/o proprietà chimico-fisiche tali per cui potrebbe verificarsi un incendio e/o innescarsi un’esplosione. L’adozione di corrette procedure di manipolazione va sempre impiegata in presenza di polveri reattive, al fine di eliminare sorgenti di innesco e/o contatto con l’ossigeno. In particolare l’energia statica, ossia l’accumulo localizzato di cariche elettriche su un materiale, può generare delle scariche che comportano la presenza della sorgente di ignizione.

Misure di protezione da gas inerti. La pubblicazione approfondisce inoltre il tema dei gas inerti (di solito argon, azoto) poiché gli impianti per la fusione laser a letto di polvere di metallo utilizzano questo tipo di sostanza per proteggere la polvere da ossidazioni o combustione durante il processo fusorio. Questi gas essendo incolori, inodori e inerti possono rapidamente causare asfissia sostituendosi all’ossigeno atmosferico. Come misure di protezione viene indicato il posizionamento di sensori di presenza gas pericolosi attorno alla macchina, sensori di monitoraggio ossigeno, impianti di evacuazione gas inerti, sistemi di ventilazione.

Obblighi del fabbricante e del datore di lavoro. Il testo distingue tra obblighi del fabbricante e del datore di lavoro. Prima di immettere la macchina sul mercato il fabbricante deve accertarsi che essa sia conforme ai requisiti di salute e sicurezza previsti dalla legislazione e dalla normativa applicabile. Le istruzioni devono contenere le indicazioni necessarie per l’uso in sicurezza dell’attrezzatura in tutte le diverse fasi: trasporto, installazione/montaggio, lavorazione, manutenzione, controlli, regolazione, pulizia, smontaggio ed essere redatte in una o più lingue ufficiali dell’Unione europea.

Il datore di lavoro deve seguire le indicazioni del fabbricante sul corretto uso della macchina. I principali obblighi del datore di lavoro in materia si trovano nelle indicazioni contenute nel D.lgs. 81/2008 e riguardano: valutazione dei rischi, luoghi di lavoro, uso delle attrezzature di lavoro e dei dpi, segnaletica di salute e sicurezza, movimentazione manuale dei carichi, agenti fisici e chimici, protezione da atmosfere esplosive. Il datore di lavoro è tenuto a seguire le indicazioni fornite dal fabbricante sulla destinazione d’uso della macchina e sulle modalità di utilizzo.

Individuazione dei dpi per le lavoratrici e i lavoratori. Il datore di lavoro deve scegliere e fornire alle lavoratrici e ai lavoratori, in funzione delle condizioni di svolgimento delle loro attività, idonei dpi quali: respiratori con maschere a pieno e/o a semi-facciale in grado di filtrare le polveri utilizzate eventualmente disperse nell’aria evitandone l’inalazione e il contatto con occhi e mucose; copricapi per evitare il contatto o l’ingresso di polveri nelle orecchie; guanti; calzature di protezione; tute antistatiche; occhiali di protezione contro fasci laser scelti in funzione della lunghezza d’onda.

Misure integrative derivanti dall’emergenza rischio SARS-CoV-2. In considerazione dell’emergenza derivante dal possibile contagio per le lavoratrici ed i lavoratori nel campo manifatturiero e specificatamente per quelle/i che operano con queste tipologie di macchine, il gruppo dei tecnici del laboratorio macchine ed attrezzature di lavoro (DIT) insieme con alcuni tecnici rappresentativi di aziende appartenenti all’associazione di categoria AITA, stanno elaborando una integrazione della check list con le prescrizioni applicabili per contenere un eventuale contagio. Una prima analisi del rischio che deve essere ulteriormente raffinata è stata presentata da tecnici del laboratorio in un momento di riflessione, attraverso una presentazione in ppt, in occasione del FORUM PA 2020 lo scorso 8 luglio.

Coronavirus, l’epidemia galoppa in Usa, Brasile e India

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Numeri da capogiro e tremendi quelli della pandemia di coronavirus nel mondo. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, aggiornati al 19 luglio, il Paese che ha registrato il maggior numero di nuovi casi di Covid-19 sono gli Stati Uniti con 63.872. Il numero totale dei contagi negli States, secondo i conteggi della Johns Hopkins University, è di oltre 3,7 milioni, quello delle vittime di oltre 140mila.
Il secondo Paese più colpito in 24 ore è l’India dove sono stati registrati 38.902 nuovi casi di coronavirus. In India, dall’inizio della pandemia, sono stati oltre un milione e 118mila i contagi con oltre 27mila morti.
l Brasile conta 34.177 nuovi contagi in un giorno. Nel Paese sudamericano il bilancio sale così a quasi 2,1 milioni di positivi dall’inizio della pandemia con più di 79mila persone morte con coronavirus.
In Messico sono stati registrati 7.257 nuovi positivi in 24 ore. l totale nel Paese centroamericano sale così a oltre 344mila. Superata la soglia dei 39mila morti.