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Coronavirus, calano la curva del contagio ed i decessi nelle ultime 24 ore

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Si può dire che nelle ultime 24 ore il quadro del contagio in Italia abbia fatto registrare numeri che inducono alla speranza. Dopo tre giorni di aumento, piega al ribasso la curva epidemica. Oggi 188 nuovi casi, contro i 276 di ieri. Il numero totale di italiani colpiti da Covid-19 sale a 242.827, compresi guariti e deceduti.

E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del Ministero della Salute. In calo anche il numero dei decessi, 7 oggi (ieri 12), per un totale di 34.945. Si registrano vittime nelle 24 ore in sole 4 regioni: Lombardia (4), Piemonte (1), Toscana (1) e Liguria (1).

 I guariti giornalieri sono 306 (ieri 295), che portano il totale a 194.579. Per effetto di questi dati calano gli attualmente positivi, 125 in meno oggi, per un totale che scende a 13.303.

Ancora giù i ricoveri ordinari (18 in meno, 826 in tutto), mentre salgono di 2 le terapie intensive occupate (67 in tutto).

In isolamento domiciliare sono 12.410 pazienti. Infine, 45.931 tamponi oggi, contro i 47.953 di ieri. 

Lutto/ E’ morto Mario Zanni il ‘barista’ ricordato in una canzone da Ligabue

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Il suo nome era diventato improvvisamente noto per merito del cantante Ligabue.

“Ci vediamo da Mario, prima o poi”, era la strofa nella sua celebre canzone “Certe notti”. Mario Zanni, è morto il 10 luglio all’età di 80 anni.

Il suo locale a San Martino in Rio, vicino a Correggio, era diventato meta di pellegrinaggio per i fan del cantante, curiosi di conoscere colui che aveva ispirato versi indimenticabili di tante canzoni del loro beniamino.

Andria/ Tragedia ferroviaria: nei prossimi giorni assegnazione dell’area cimiteriale per l’edificazione delle cappelle funerarie delle vittime

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Dal Comune di Andria riceviamo e pubblichiamo

La prossima settimana, comunica il Commissario Straordinario, verrà adottata la deliberazione di individuazione ed attribuzione dell’area cimiteriale sulla quale sorgeranno, come richiesto dai familiari, le 4 Cappelle Funerarie destinate ad accogliere le vittime dell’incidente ferroviario del 12 luglio 2016. Il Settore competente predisporrà il testo della proposta in tempo utile per la sua adozione, già nei prossimi giorni, da parte del Commissario Tufariello.

“L’avvicinarsi del quarto anniversario della tragedia del 12 luglio – dichiara il Commissario Straordinario, dott. Gaetano Tufariello – ci ha spinto in questi mesi a recuperare tutta la procedura e a fare nostra la richiesta, avanzata da tempo dai familiari delle vittime, per l’assegnazione delle aree cimiteriali necessarie per la realizzazione delle 4 cappelle proposte. L’accelerazione procedurale dei prossimi giorni sarà dunque un piccolo segno  di attenzione verso le vittime ed i loro familiari, e la realizzazione delle cappelle sarà un luogo di ricordo perenne di quel che accadde 4 anni fa”.

Area Comunicazione Ufficio Stampa Il Responsabile dr. Vincenzo Rutigliano

Rilancio turistico e culturale dei borghi siciliani: accordo Enm-Ats

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È stato firmato il protocollo d’intesa fra Ente Nazionale per il Microcredito e l’Associazione Temporanea di Scopo “I Borghi più belli d’Italia in Sicilia”. L’accordo, di durata triennale, nasce per favorire la realizzazione di programmi di microcredito volti a promuovere il rilancio culturale e turistico dei piccoli borghi. ENM e ATS I Borghi più belli d’Italia in Sicilia hanno un interesse comune a sviluppare le attività imprenditoriali sostenibili da un punto di vista sociale, economico ed ambientale attraverso l’utilizzo degli strumenti propri del microcredito e della microfinanza. Inoltre, mediante questa partnership, si sottolinea ancora una volta la volontà dell’Ente Nazionale per il Microcredito di promuovere, oltre al rilancio culturale e turistico dei borghi siciliani, l’inclusione sociale e finanziaria delle persone e delle famiglie in condizioni di vulnerabilità.

Mario Baccini, Presidente dell’ENM, si è così espresso: Siamo molto felici di sposare la causa delle eccellenze legate ai borghi siciliani. Questo progetto che nasce a seguito di diversi incontri in Sicilia e a Roma, si concretizza con la firma del protocollo d’intesa. Questo vuol essere l’inizio di una sinergia che, partendo dall’isola, può espandersi in tutta Italia. Quello siciliano è un progetto pilota che nasce sotto i migliori auspici di un accordo per  valorizzare le località e le peculiarità di una terra generosa e accogliente che, grazie al contributo dell’Ente, può creare un’opportunità alternativa a sostegno del tessuto socio-economico. La Sicilia è una terra piena di borghi che meritano una attenzione turistica maggiore e un sostegno concreto a quell’impresa giovane che vuole promuovere le sue peculiarità”.

Fabio Venezia, vice presidente dell’ATS “I Borghi più belli d’Italia in Sicilia” e sindaco di Troina, ultima new entry dell’Isola nel prestigioso club, che ha già sperimentato con successo da diversi anni nel proprio Comune il progetto del credito agevolato, spiega: ”La pandemia ha riacceso i riflettori sui borghi siciliani e sul turismo di prossimità, per cui necessitano misure di sostegno che solo l’Ente Nazionale per il Microcredito può dare, per un rilancio del comparto culturale e del settore turistico. È necessario che anche e soprattutto le piccole realtà che hanno subito processi di spopolamento e abbandono possano avere un’opportunità di sviluppo e di rilancio”.                                       

Una grande occasione anche per il presidente dell’ATS “I Borghi più belli d’Italia in Sicilia” Salvatore Bartolotta: “Grazie al presidente Baccini per questa grande opportunità offerta a tutti e 21 i Borghi siciliani, che deve essere il fulcro portante per i giovani che vivono nelle aree marginali ed hanno tanta voglia di intraprendere un’attività che le loro possibilità non gli consentono”. Presente all’incontro anche il vice presidente nazionale del club “I Borghi più belli d’Italia” Giuseppe Simone:“Ci auspichiamo che questa esperienza siciliana, di cui mi farò portavoce al consiglio direttivo nazionale, si estenda a tutti i Borghi d’Italia che fanno parte dell’associazione, perché soprattutto in questo momento è necessaria la sinergia e la grande opportunità che l’Ente per il Microcredito offre ai sindaci ed agli operatori dei nostri Borghi”. 

Ufficio Stampa

Roma/ Elicottero finito nel Tevere, estratto un primo corpo

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E’ stato estratto il primo corpo dopo l’incidente aereo che ha visto un elicottero inabissarsi nel Tevere, alle porte di Roma. Il velivolo era stato individuato con l’ecoscandaglio sul fondale del fiume dai sommozzatori dei vigili del fuoco.
Alcuni testimoni avevano visto l’elicottero civile toccare i fili dell’alta tensione per poi cadere nel Tevere, inabissandosi.

Pare che sul velivolo vi fosse una seconda persona; sono in corso le operazioni di recupero.

Coronavirus/ Nuovi focolai di origine sconosciuta in Italia

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Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus.

a) Non sono solo i contagi ‘di ritorno’ e quelli ‘importati’ dall’estero a preoccupare le autorità sanitarie, ci sono in Italia focolai di origine sconosciuta; la fonte è l’Istituto Superiore di Sanità. Sarà importante adesso capire la catena di questi contagi per limitarla;

b) Nell’ultimo giorno le Regioni senza nuovi casi sono quattro: Sicilia, Valle d’Aosta, Molise e Basilicata;

c) Con oltre 800mila casi l’India è ora il terzo Paese più colpito al mondo, secondo i dati della Johns Hopkins University.

Economia/ I commercialisti: “ In Italia ‘bruciati’ 280 miliardi”

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Fatturato in caduta libera (-19,7%) per le aziende italiane (spa e srl) nel primo semestre dell’anno con una perdita di oltre 280 miliardi di euro. Il dato emerge dall’Osservatorio sui Bilanci delle SRL 2018 e stime 2020 del Consiglio e della Fondazione Nazionali dei Commercialisti che ha misurato l’impatto dell’emergenza COVID-19 ed il relativo lockdown sul fatturato delle società di capitali nei primi sei mesi dell’anno. Nell’analisi sono considerate circa 830 mila società che fatturano complessivamente circa 2.700 miliardi di euro, l’89% di tutte le imprese e l’85% circa di tutti gli operatori economici. L’Osservatorio sui bilanci dei commercialisti elabora i dati presenti nella banca dati AIDA di Bureau van Dijk.

In Molise per le province dato leggermente inferiore alla media nazionale: Campobasso (-18,1%) e Isernia (-19,3%). Tra le province ad accusare maggiormente gli effetti della pandemia, Potenza (-29,1%), Arezzo (-27,2%), Fermo (-26,3%), Chieti (-25,8%) e Prato (-25,3%) con performance peggiori del dato nazionale, mentre resistono meglio Siracusa (-13,7%), Cagliari (-13,8%), Roma (-16,1%), Genova (-16,5%) e Trieste (16,7%). A livello di macroarea la maggior sofferenza si avverte nel Nord-Est (-21,3%), mentre  le isole (-17,6%) fanno registrare la minor perdita in termini di variazione percentuale.  Nel dettaglio emerge come nel solo mese di aprile, unico mese ad essere sottoposto interamente agli effetti della fase 1 del lockdown, la perdita di fatturato calcolata sulla base delle simulazioni descritte è pari a 93 miliardi di euro (-39,1%).

Le differenze territoriali riflettono la diversa struttura produttiva territoriale, soprattutto la differente composizione del peso del fatturato proveniente dalle attività industriali e del commercio che esprimono il peso maggiore in termini di fatturato delle società di capitali italiane e che risultano essere anche le attività più interessate dal lockdown. In particolare, il fatturato delle società di capitali dell’industria e di quelle del commercio, complessivamente prese, pesa per il 69% sul fatturato totale. Inoltre, nel corso della fase 1 del lockdown, il fatturato delle società appartenenti ai settori chiusi per decreto è stato pari a 41,2% per l’industria e 43,9% per il commercio, con molti sottosettori con valori anche pari al 100% (ad esempio l’intero comparto automobilistico).  

“Quella che emerge dalle nostre simulazioni sulla perdita di fatturato delle società di capitali italiane nel primo semestre dell’anno – commenta il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani –  è una cifra impressionante che non può non destare enorme preoccupazione per il destino delle imprese italiane”.

“Adesso – aggiunge Miani – è urgente intervenire per spingere la ripresa, sia con interventi di alleggerimento della pressione finanziaria sulle imprese, a partire dal versante fiscale, sia con interventi che rafforzino il clima di sicurezza generale e quello più specifico nei settori produttivi. Non ci sembra appropriato l’eventuale intervento sull’Iva, oneroso per il bilancio pubblico ma molto poco stimolante per la ripresa di consumi e investimenti, mentre molto importanti appaiono gli interventi di stimolazione produttiva come l’ecobonus al 110%, a patto però che vengano lanciati velocemente in un quadro regolatorio il più chiaro e trasparente possibile”.

Oltre a ciò, secondo Miani “sarà fondamentale disegnare nel medio periodo una riforma fiscale che completando il riequilibrio ormai interrotto tra la tassazione sul lavoro e quella sui consumi, riduca la pressione fiscale sul ceto medio e sui giovani, così da favorire sia un accrescimento del reddito spendibile da parte delle famiglie con figli, che hanno una più elevata propensione al consumo, sia incentivando la propensione a lavorare delle fasce più deboli e l’emersione del nero”.

 Mauro Parracino/Sabino Cirulli

Viaggio nell’Italia dei Presìdi Slow Food: il pecorino di Carmasciano

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Nel cuore dell’Irpinia, in provincia di Avellino, c’è un luogo raccontato anche da Virgilio, nel libro settimo dell’Eneide. Una valle, scriveva il poeta mantovano, caratterizzata da “oscure selve”, da “un fiume che per gran sassi rumoreggia e cade” e “che fa spelonca orribile e vorago onde spira Acheronte”.
Quel luogo è la valle d’Ansanto e, abbozzando una parafrasi senza alcuna velleità letteraria, possiamo interpretare quella descrizione con la Mefite di Rocca San Felice, un piccolo lago alimentato da pozze sulfuree, che ribolle a seguito delle emissioni di gas provenienti dal sottosuolo. È in quest’angolo della Campania, e più precisamente in Località Carmasciano (nei Comuni di Sant’Angelo de’ Lombardi, Rocca San Felice, Guardia de’ Lombardi, Frigento e Villamaina) che nasce il pecorino di Carmasciano, appena diventato un nuovo Presidio Slow Food.
I sentori di zolfo, il marchio di fabbrica del Carmasciano
Il pecorino di Carmasciano è particolare per due ragioni, spiega Angelo Lo Conte, fiduciario della Condotta Slow Food Irpinia Colline dell’Ufita e Taurasi: «La prima sono le caratteristiche esalazioni di zolfo che, entrando nel circolo della crescita delle erbe spontanee e quindi dei foraggi di cui si nutrono le pecore, si riscontrano anche nel latte e i cui sentori si ritrovano pertanto anche nel formaggio». La seconda ragione riguarda invece gli animali: «Le pecore sono di due razze differenti, chiamate laticauda e bagnolese, entrambe tipiche dell’Irpinia» prosegue Lo Conte. La prima, che deve il nome alla sua caratteristica coda larga, è a sua volta un Presidio Slow Food; la seconda, invece, è inclusa nell’Arca del Gusto di Slow Food, il progetto con cui la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus segnala le specie vegetali e le razze animali che rischiano l’estinzione.
Un Presidio Slow Food per combattere il falso pecorino…
In virtù di queste caratteristiche, il pecorino di Carmasciano conserva un forte legame con un territorio che fatica a riprendersi dal terremoto del 1980. «È l’unica zona dell’Irpinia a non aver subito uno stravolgimento, nonostante le gravi perdite causate dal sisma – spiega Lo Conte – È scampata all’edificazione e non è stata oggetto di quelle promesse di sviluppo industriale che spesso poi non sono state mantenute. Questo territorio è rimasto una zona agricola al riparo anche dalle sirene che hanno ammaliato agricoltori di altre aree, dove sono state avviate colture industriali di barbabietole e tabacco, causando la perdita di biodiversità e tradizione e provocando gravi danni di inquinamento ambientale».
Oggi le aziende che producono il pecorino di Carmasciano del Presidio Slow Food sono soltanto sei: «Ci sono però almeno un’altra trentina di famiglie che producono come accadeva a inizio ‘900, cioè per consumo familiare, con greggi da appena venti o trenta pecore, trasformando il latte e vendendolo fuori dai canali convenzionali», prosegue Lo Conte. L’obiettivo, aggiunge, è riuscire a «coinvolgere anche loro nel Presidio Slow Food e incentivarli affinché si dotino di locali autorizzati alla trasformazione e alla vendita, entrando in dinamiche commerciali moderne che aiutino anche a combattere il commercio del falso Carmasciano – un fenomeno purtroppo diffuso -, garantire l’identità e la tracciabilità del prodotto e avere una produzione sufficiente a soddisfare la richiesta».
… e per promuovere turismo ed economia
«Il territorio soffre, perché ci troviamo in aree dell’Appennino che rischiano lo spopolamento e la fuga verso zone più ricche – aggiunge Donato Merola, fiduciario della Condotta Slow Food Alta Irpinia – Noi, in ogni caso, puntiamo al rilancio e un turismo di qualità, in questo senso, può dare una mano».
Serve insomma dare una scossa, provare a innescare un circolo virtuoso che rianimi l’economia della zona. Il pecorino può aiutare, anche se la sua lavorazione dura soltanto il periodo del pascolo, cioè tra dicembre e luglio: «Quest’area dell’Irpinia non è un ambiente dove l’industria si incastona bene – sostiene Annamaria Rosamilia, referente dei produttori – L’unica via di uscita, forse, è proprio fare qualcosa che dia valore al territorio». A partire dal pecorino, ma senza fermarsi qui. Il Presidio è sostenuto dalla Condotta Slow Food Alta Irpinia e dalla Condotta Slow Food Valle dell’Ufita e Taurasi, grazie al contributo del Premio Rita Abagnale.

Ufficio Stampa Slow Food

Coronavirus, l’OMS: “Nuovo record quotidiano di casi nel mondo”

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L’allarme arriva dalla massima istituzione sanitaria. L’Organizzazione mondiale della Sanità segnala un aumento record di casi di coronavirus nelle ultime 24 ore a livello globale. In particolare stima il numero dei nuovi contagi in 228.102 unità, battendo il picco precedente toccato il 4 luglio (212.326).
La media dei decessi rimane invece invariata a circa 5mila al giorno.
Il totale dei casi di Covid-19 nel mondo ha superato quota 12 milioni.

Coronavirus, contagio basso tranne che in cinque regioni

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FOTO DI REPERTORIO

Il Covid non è affatto sconfitto ma i dati attuali dell’epidemia permettono di guardare al futuro con moderato ottimismo. Il report di monitoraggio settimanale redatto da Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità parla di un contagio al momento contenuto. “
Complessivamente il quadro generale della trasmissione e dell’impatto dell’infezione da SARS-CoV-2 in Italia rimane a bassa criticità – si legge nel report. A livello nazionale, si osserva una lieve diminuzione nel numero di nuovi casi diagnosticati e notificati al sistema integrato di sorveglianza coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità rispetto alla settimana di monitoraggio precedente, con Rt nazionale inferiore a 1, sebbene lo superi nel suo intervallo di confidenza maggiore”.
Si conferma che l’epidemia in Italia non è conclusa. Quanto all’indice di contagio Rt, negli ultimi 14 giorni stime superiori ad 1 in cinque Regioni dove si sono verificati recenti focolai (Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Lazio e Piemonte).