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Lo studio/ Effetto del lockdown sulla fauna selvatica

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Il maschio di capriolo M9 marcato con collare satellitare e marca auricolare.


Un team internazionale di scienziati sta studiando come gli animali abbiano risposto alla variazione dell’attività umana seguita alla pandemia da COVID-19. Tra questi, la ricerca italiana riveste un ruolo preminente con la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige.
In un articolo pubblicato oggi sulla prestigiosa rivista Nature Ecology & Evolution (https://www.nature.com/articles/s41559-020-1237-z.), gli scienziati spiegano come questa ricerca, condotta in un tragico momento per l’umanità, indicherà strategie innovative perchè uomini e animali selvatici possano condividere un pianeta sovraffollato, con benefici per entrambi. Molti Paesi hanno adottato, con diverse modalità, delle misure di lockdown per limitare la diffusione di COVID-19, originando tra l’altro una riduzione della mobilità umana, che gli scienziati hanno ribattezzato “ANTRO-pausa”. Questa condizione di ‘rallentamento’ delle attività antropiche permette di indagare, come mai prima, le interazioni tra uomo e fauna.
Sui social media sono stati riportati negli ultimi mesi moltissimi incontri e osservazioni inusuali di animali selvatici, soprattutto nelle aree urbane. Non solo sono sembrati aumentare gli avvistamenti, ma visitatori eccezionali si sono avventurati nelle nostre città, dai puma in centro città a Santiago del Cile, ai delfini nei pressi dei pontili deserti a Trieste. Questo sembra indicare che la natura abbia ‘reagito’ al lockdown.

Per alcuni animali la riduzione delle attività umane potrebbe invece aver creato delle condizioni paradossalmente svantaggiose. Per esempio, specie già adattate agli ambienti antropici, come i gabbiani, i ratti o le scimmie, potrebbero aver sofferto la mancata disponibilità di scarti di cibo umano. Viceversa, in aree remote, la ridotta presenza di visitatori potrebbe aver acuito il rischio di bracconaggio delle specie minacciate, quali rinoceronti o rapaci. Gli autori dell’articolo scientifico sottolineano con decisione come la priorità internazionale debba essere la risoluzione dell’enorme crisi umanitaria e sociale causata da COVID-19. Riconoscono tuttavia che si debba anche documentare, per la prima volta su scala autenticamente globale, l’effetto dell’uomo contemporaneo sui sistemi naturali.

Per affrontare questa sfida, i ricercatori hanno fondato l’iniziativa “COVID-19 Bio-Logging”. Questo consorzio internazionale studierà il movimento, i comportamenti e i livelli di stress degli animali prima, durante e dopo il lockdown, utilizzando unità elettroniche dotate di sensori (i “bio-loggers”) che vengono apposte a un campione di individui delle specie studiate. Il Professor Christian Rutz (Università di St Andrews, Gran Bretagna), primo autore dell’articolo e Presidente della Società Internazionale di Bio-Logging, spiega: “I ricercatori appongono unità tecnologiche di monitoraggio su una grande diversità di animali in ogni ambiente, terrestre e marino. Questi “bio-loggers” rappresentano una miniera di informazioni sul movimento e comportamento animale, che ora possiamo utilizzare per accrescere grandemente la nostra conoscenza sull’interazione tra uomo e fauna selvatica, con grande beneficio per l’umanità stessa”. Il team di scienziati integrerà i dati raccolti da una grande varietà di specie, tra cui pesci, uccelli e mammiferi, per ricostruire l’effetto del lockdown a livello globale. La Dr Francesca Cagnacci, ricercatrice alla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige in Trentino e coordinatrice scientifica del network di ricerca Euromammals, riporta: “La comunità internazionale di ricerca ha risposto con grande entusiasmo alla nostra richiesta di collaborazione, mettendo a disposizione i dati di più di 200 progetti”.

Cosa dunque sperano di scoprire gli scienziati? Il Dr Matthias-Claudio Loretto, post-doc Marie Skłodowska-Curie all’Istituto Max Planck ‘Animal Behavior’ a Radolfzell (Germania), spiega che sarà possibile verificare questioni precedentemente irrisolte, ma fondamentali: “Saremo in grado di capire se gli animali condizionino i propri movimenti alle infratrutture, o alla presenza effettiva degli uomini”.
Questi studi permetteranno a loro volta di pianificare approcci innovativi per migliorare la coesistenza tra uomini e fauna selvatica, come riferisce il Professor Martin Wikelski, Direttore dell’Istituto Max Planck “Animal Behavior” a Radolfzell: “Nessuno ovviamente vuole implicare che gli uomini debbano stare in permanente lockdown, ma potremmo rivelare che cambiamenti relativamente piccoli del nostro stile di vita e del sistema di trasporti possono avere benefici significativi sia per gli ecosistemi che per l’umanità nel suo complesso”.
Il coordinamento a livello mondiale della ricerca scientifica sulla fauna selvatica durante questo periodo di crisi fornirà dunque opportunità inaspettate per dare avvio a una rinnovata coesistenza tra uomini e altri animali, con benefici per tutte le specie e la salute globale (One-Health). Riscopriremo che la nostra salute dipende dall’ambiente, ma che l’equilibrio dell’ambiente dipende da noi.

ENDS Contatti Silvia Ceschini Fondazione Edmund Mach

Coronavirus, la curva epidemica torna a salire

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La valutazione va fatta a mente fredda, ma è certo che i dati odierni non sono identici a quelli degli ultimi giorni, anche se i numeri con il segno meno sono tanti e testimoniano comunque una situazione al momento sotto controllo. In crescita la curva epidemica in Italia, con i nuovi casi che sono schizzati dai 190 di ieri ai 296 di oggi.

Questi i dati diffusi dal Ministero della Salute sul coronavirus in Italia. I ricoverati con sintomi sono 1515 (-95), in terapia intensiva si trovano 103 ricoverati (-4) ed in isolamento domiciliare 16.685 (253 in meno). Il totale degli attualmente positivi è di 18.303 (-352). Tra dimessi e guariti si registrano 186.725 (614 in più).
I deceduti sono 34.678 (+34). I casi totali aumentano di 296; dall’inizio della pandemia ci sono stati 239.706 contagiati dal Coronavirus, compresi guariti e deceduti.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 56mila tamponi.

Sicurezza/ Falso sito vendita articoli ” “DIADORA”

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FOTO DI REPERTORIO

Ennesimo tentativo di truffa sulla rete.  La società DIADORA S.P.A. ha segnalato che attraverso un falso sito internet viene pubblicizzata la vendita, a prezzi irrisori, di articoli del noto marchio di scarpe.
Il sito truffaldino “runningfun.ru” riporta logo e informazioni del tutto simili e sovrapponibili a quelli che compaiono sui canali ufficiali dell’azienda, inducendo l’ignaro utente finale a fare acquisti online nella convinzione di trovarsi sul sito ufficiale del marchio “DIADORA”.
La società “DIADORA”, ha già provveduto a disconoscere il falso sito.
La Polizia Postale coglie l’occasione per ricordare alcuni semplici accorgimenti da adottare quando si acquista online:
Utilizzare software e browser completi ed aggiornati: Il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato all’ultima versione sul proprio dispositivo informatico.
Non sempre il miglior prezzo è un buon affare: Diffida di un sito che mette in vendita articoli a prezzi irrisori. Accertati che non ci sia troppa differenza tra i prezzi proposti e quelli di mercato! Potrebbe essere un falso o rivelarsi una truffa.
Dare la preferenza a siti certificati o ufficiali: Verificare sempre la presenza di certificati di sicurezza quali TRUST e VERIFIED / VeriSign Trusted che permettono di validare l’affidabilità del sito web.
Un sito deve avere gli stessi riferimenti di un vero negozio: Prima di completare l’acquisto verificare che il sito sia fornito di riferimenti quali un numero di Partiva IVA, un numero di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per contattare l’azienda. Un sito privo di tali dati probabilmente non vuole essere rintracciabile e potrebbe avere qualcosa da nascondere. I dati fiscali sono facilmente verificabili sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate.
Leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti: Prima di procedere all’acquisto del prodotto, è buona norma fare una ricerca di informazioni sull’attendibilità del sito attraverso i motori di ricerca, forum o sui social.
Utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili: Per completare una transazione d’acquisto sono indispensabili pochi dati come numero di carta, data di scadenza della carta ed indirizzo per la spedizione della merce.
Se un venditore chiede ulteriori dati probabilmente vuole assumere informazioni personali (numero del conto, PIN o password) che, in quanto tali, dovete custodire gelosamente e non divulgare.
Al momento di concludere l’acquisto, la presenza del lucchetto chiuso in fondo alla pagina o di “https” nella barra degli indirizzi sono ulteriori conferme sulla riservatezza dei dati inseriti nel sito e della presenza di un protocollo di tutela dell’utente, ovvero i dati sono criptati e non condivisi.
Non cadere nella rete del phishing e/o dello smishing: Ovvero nella rete di quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web trappola simile a quella originale.

Coronavirus, è il remdesivir il primo farmaco anti-Covid autorizzato in Europa

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E’ il primo farmaco anti-Covid autorizzato al momento. L’Agenzia del farmaco europea (Ema) ha dato il via libera al primo medicinale mirato contro infezione da Sars-CoV-2 in Europa: è il remdesivir (Veklury il nome commerciale), già approvato con le stesse modalità negli Stati Uniti e per il quale il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Ema ha adottato parere positivo.
Tenendo conto dei dati disponibili, l’Agenzia ha ritenuto che l’equilibrio tra benefici e rischi si sia dimostrato positivo nei pazienti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare, cioè i pazienti con malattia grave.

Bellanova scrive a Provenzano: “Azione di sistema comune per le filiere agroalimentari e il piano acqua contro il dissesto idrogeologico”.

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Agire con Piani di sistema interministeriali per rafforzare gli investimenti sulle filiere agroalimentari italiane e quelli di tutela e salvaguardia del territorio con il Piano Acqua per l’agricoltura e contro il dissesto.

E’ la sollecitazione rivolta dalla Ministra Teresa Bellanova nella lettera già sul tavolo del Ministro Provenzano, per indirizzare e mettere a valore risorse del fondo FSC non ancora allocate o non utilizzate da altri dicasteri, stabilendo un cronoprogramma per le azioni comuni, Ministero delle Politiche Agricole e Ministero Sud e Coesione territoriale, previste dal Masterplan “Progettiamo il rilancio” e dal “Piano per il Sud”.

Una lettera dove Bellanova esplicita progettualità e investimenti: 350milioni di euro per il rafforzamento degli investimenti sulle filiere agroalimentari “utili a finanziare tutti i progetti già presentati e cantierabili, oltre a offrire nuove possibilità a imprese che chiedono di investire, rilanciare, progettare il futuro del nostro Paese”; circa 8miliardi 500milioni di euro per il “Piano Acqua per l’agricoltura” per realizzare, a tutela del territorio agricolo e non solo, l’importante “mole di progetti cantierabili esecutivi e definitivi” già disponibile da parte dei Consorzi di Bonifica ed Enti irrigui con un fabbisogno finanziario, in prima applicazione, di “almeno 1miliardo 600milioni”.

Bellanova muove dal Bando Mipaaf del gennaio 2018 per contratti di filiera e di distretti, finanziato in quota parte dal Fondo Sviluppo e Coesione per 210 milioni di euro a fondo perduto oltre ai 292 milioni di Fondi Fri di CDP: 52 proposte di progetto ricevute per oltre 1,3 miliardi di euro di investimenti complessivi e disponibilità economica solo per i primi 35 progetti arrivati.

“Nonostante la complessità del momento e la richiesta di proroga da parte di alcune imprese”, sottolinea la Ministra, “l’attività amministrativa è pienamente in corso. Sono stati già sottoscritti 18 contratti di filiera, 14 sono nella fase finale per la sottoscrizione, i rimanenti sono in valutazione. Un’operazione che complessivamente sviluppa oltre 870 milioni di euro di investimenti privati, di cui l’80% concentrati nelle Regioni del Mezzogiorno. Un’azione di politica agroindustriale che rafforza i legami tra produttori agricoli, allevatori e soggetti della trasformazione e commercializzazione e che sarebbe davvero importante per noi poter incrementare di almeno ulteriori 350 milioni di euro, da individuare tra le risorse del fondo FSC non ancora allocate o non utilizzate da altri dicasteri, con cui finanziare tutti i progetti già presentati e cantierabili, oltre a offrire nuove possibilità”.

Analogo metodo per gli investimenti del Piano acqua per l’agricoltura, parole d’ordine: “affrontare la crisi climatica, i cui effetti sul medio periodo potrebbero essere peggiori della crisi attuale, e un ritardo ereditato dal passato. È tempo di intervenire, con tempi e risorse certe”.”Con le politiche incentivanti attuate dal Mipaaf negli ultimi anni”, ricorda la Ministra Bellanova, “i Consorzi di Bonifica e gli Enti irrigui hanno finalizzato una importante mole di progetti cantierabili esecutivi e definitivi in grado di assicurare una corretta regolazione idraulica sui rispettivi territori, contribuendo a contrastare il rischio idrogeologico, i cambiamenti climatici, l’eccessivo consumo di suolo ormai elevatissimo nel nostro Paese.

I progetti esecutivi e definitivi sono oltre 3mila 600 per un importo di circa 8miliardi 500milioni. Cui si aggiungono interventi straordinari di completamento e manutenzione dei bacini di raccolta acque ad uso prevalentemente agricolo, per una complessiva capacità di circa 1.950 milioni di metri cubi”.

Una vera e propria strategia contro il dissesto idrogeologico: “per quanto riguarda il fabbisogno finanziario”, conclude la Ministra, “in prima applicazione occorrerebbe assicurare almeno 1miliardo 600mila euro”.

Inps/ La domanda per l’indennità Covid-19 relativa a maggio 2020 è online

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 Attivo il servizio online per la presentazione delle domande per l’indennità Covid-19 relativa al mese di maggio 2020. La misura straordinaria di sostegno è stata introdotta dal decreto Rilancio (articolo 84, commi 2, 3 e 6, decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34) per supportare i lavoratori in condizioni di difficoltà economica causata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Il beneficio economico, erogato dall’INPS, non concorre alla formazione di reddito ed è riconosciuto a:

  • liberi professionisti con partita IVA, compresi partecipanti a studi associati/società semplice;
  • collaboratori coordinati e continuativi. Per questa categoria di lavoratori non occorre presentare una nuova domanda, se si è già fruito del bonus relativo a marzo e aprile;
  • lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali. Anche in questo caso, non è necessaria una nuova domanda, se si è già fruito del bonus per marzo e aprile.

‘Bonus’ per le partite Iva, ecco la tempistica dei pagamenti

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Tutto pronto per l’erogazione del ‘bonus partitia Iva’.
Dal 15 giugno, giorno dell’apertura del canale dedicato dell’Agenzia delle Entrate, sono più di 900 mila le domande del contributo a fondo perduto inviate con l’apposita procedura gestita dal partner tecnologico Sogei. Lo comunica l’Agenzia delle Entrate.

Gli ordinativi di pagamento relativi alle prime 203 mila istanze, inviate il 15 e fino al primo pomeriggio del 16 giugno, per un importo complessivo di 730 milioni, sono stati già perfezionati presso la sede dell’Agenzia. A Telefisco ieri il direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha spiegato che per l’erogazione dei contributi a fondo perduto ”dovremo rispettare i tempi che abbiamo detto fin dall’inizio, quindi 10 giorni dalla accettazione delle domande”.
Chi riceverà indebitamente i contributi a fondo perduto non dovrà soltanto restituirli, ma dovrà anche pagare sanzioni pari alla stessa cifra incassata o persino al doppio dell’importo.

Coronavirus, a breve riprenderanno le attività degli sport di contatto

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A breve si riprenderà con le attività degli sport di contatto. Il ministro Vincenzo Spadafora lo annuncia su Facebook.
“Manca solo l’assenso del ministro Speranza”, precisa il titolare di Sport e politiche giovanili, che assicura: “Appena lo darà si potrà ricominciare. Mi avete scritto e fatto sentire con forza, dopo che il Consiglio dei ministri ha deciso lo slittamento dal 18 al 25 giugno per la ripresa degli sport di contatto, la voglia e la necessità di ricominciare a giocare nei centri sportivi di tutto il Paese, consentendo a migliaia di gestori e lavoratori di riprendere le loro attività.

Coronavirus, USA e Brasile, il contagio è inarrestabile

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Nelle ultime 24 ore gli Stati Uniti hanno registrato oltre 35.900 nuovi casi di coronavirus, un numero record da fine aprile e uno dei più alti finora rilevati dall’inizio della pandemia. Lo indicano i dati della Johns Hopkins University.

Il giorno precedente la cifra era di poco inferiore. Le vittime delle ultime 24 ore sono 756. Finora negli Usa ci sono stati in tutto 2.380.452 casi e 121.969 decessi.
Continua netta la curva ascendente in Brasile, secondo Paese al mondo per presenza di Covid-19 dopo gli Stati Uniti: i contagiati sono saliti a 1.188.631 (+42.725) e i morti hanno toccato quota 53.830 (+1.185).

Premio Antonio Maglio, entro il 30 giugno l’invio delle domande per i laureati e i laureandi dell’anno accademico 2018/2019

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 Quando il 1° giugno 1957, per volontà dell’Inail, nasce il Centro per paraplegici di Villa Marina ad Ostia, Antonio Maglio, medico dell’Istituto, primario e vicedirettore della struttura, ha ben chiaro verso quale direzione indirizzare il suo sogno professionale e di vita: fare proprio l’insegnamento del neurochirurgo tedesco Ludwig Guttmann e curare i pazienti, nel corpo e nello spirito, attraverso l’attività motoria e lo sport.

Ai vincitori un premio di 10.000 euro. Al grande medico dell’Inail, nato al Cairo nel 1912 e scomparso a Roma nel 1988, il Comitato italiano paralimpico (Cip) dedica il bando di concorso intitolato alla sua memoria che premia con la somma di 10.000 euro laureati, laureandi e specializzandi degli anni accademici 2018/2019 e 2019/2020 che abbiano depositato o discusso una tesi di laurea finalizzata a evidenziare gli effetti benefici dello sport quale strumento di inclusione e integrazione sociale per il recupero del benessere psico-fisico delle persone con disabilità. Sul portale Inail sono disponibili due video che illustrano l’iniziativa e spiegano come partecipare.

Le domande vanno inviate entro il 30 giugno in formato digitale. Per i laureati, i laureandi e gli specializzandi dell’anno accademico 2018/2019, le domande di ammissione devono essere inviate entro martedì 30 giugno, in formato digitale, all’indirizzo: [email protected] .  Per quelli dell’anno accademico 2019/2020 entro e non oltre, il 14 dicembre 2020, allo stesso indirizzo mail. I vincitori che saranno scelti da una commissione composta da esponenti del Cip e dell’Inail, dovranno esporre, in occasione della premiazione, una breve presentazione della tesi svolta.

Le facoltà accademiche ammesse al bando. Possono partecipare al concorso laureati e laureandi delle facoltà triennali di: Scienze delle attività motorie e sportive, Scienze e tecniche psicologiche, Servizio sociale, Sociologia, Professioni sanitarie della riabilitazione e sanitarie tecniche. Ammessi anche gli studenti delle lauree magistrali in: Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie, Psicologia, Scienze e tecniche delle attività motorie preventive adattate, Scienze e tecniche dello sport, Servizio sociale e politiche sociali, Sociologia e ricerca sociale, Scienze riabilitative delle professioni sanitarie.

Antonio Maglio, inventore delle prime Paralimpiadi della storia. Laureatosi nel 1935 all’Università di Bari, Antonio Maglio si trova ad operare nell’Italia degli anni Cinquanta in un contesto socio-culturale poco attento al tema della disabilità. Alla vigilia dei Giochi olimpici di Roma del 1960, il luminare ha un’intuizione vincente e rivoluzionaria: organizzare nella capitale le prime Paralimpiadi della storia per atleti con disabilità. Con il suo lavoro, Maglio imprime un nuovo significato alla parola disabilità. I risultati dei suoi metodi determinano una riduzione del tasso di mortalità dei pazienti e un’attenuazione degli stati depressivi delle persone in cura presso il Centro paraplegici di Villa Marina ad Ostia.

Il grande medico dell’Inail nel ricordo del Presidente della Repubblica. Nel 2016, in occasione della cerimonia di consegna della bandiera agli atleti italiani in partenza per i Giochi olimpici e paralimpici di Rio de Janeiro, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato lo straordinario contributo di Antonio Maglio nella nascita del movimento paralimpico: “Le Olimpiadi di Roma del 1960 hanno lasciato un segno ulteriore, importante nella Comunità internazionale, le prime Paralimpiadi. Quella del 1960 dovuta ad Antonio Maglio fu una scelta da precursore, da avanguardia”. Il cammino di vita e professionale del luminare esprime in maniera efficace e significativa il ruolo di primo piano che l’Inail ha sempre attribuito alla pratica motoria e allo sport quale strumento di riabilitazione e reinserimento delle persone con disabilità da lavoro.