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Covid-19/ Il vaccino trivalente attenua i sintomi del virus

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FOTO DI REPERTORIO

Nuove scoperte nella lotta al Covid. Una ricerca della Louisiana (USA) ha affermato che il vaccino trivalente (per morbillo, parotite e rosolia) può attenuare i sintomi da COVID-19 nei casi più gravi.
I ricercatori, guidati da Paul Fidel, hanno affermato, sulla rivista mBio, che il vaccino non ha alcuna controindicazione per chi ha una normale risposta immunitaria (quindi per chi non ha patologie) e può essere utile per operatori sanitari, medici e infermieri essendo la categoria di personale più esposto al contagio.

(foto di repertorio)

Gran Bretagna/ Nuovi ritrovamenti a Stonehenge

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Un’importante nuova scoperta. Un anello di monoliti risalenti a oltre quattromila anni fa è stato scoperto vicino allo storico sito di Stonehenge, in Gran Bretagna.
Gli scavi hanno portato alla luce un’area di circa due chilometri, formata da massi di dieci metri di diametro e cinque di larghezza che circondano l’antico insediamento di Durrington Walls, a tre chilometri da Stonenhenge.

Lavoro agile in emergenza tra smart working e telelavoro

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 La forma di lavoro a distanza svolta durante il periodo di emergenza, con la permanenza obbligata a casa dei cittadini per il contenimento del contagio da Coronavirus, può essere definita un modello “ibrido” tra il lavoro agile e il telelavoro. Questa particolare modalità di esecuzione della prestazione lavorativa adottata per fronteggiare l’epidemia, per molte attività lavorative pubbliche e private, anche in assenza degli accordi individuali previsti dalla legge, ha coinvolto una platea di lavoratori e di professionalità molto ampia, superando il vincolo della concessione della strumentazione tecnologica e informatica fornita dal datore di lavoro. Questa applicazione del lavoro a distanza, non esente da spunti critici già dai primi mesi di adozione, può essere adesso oggetto di riflessioni più approfondite per un ripensamento del lavoro in uno scenario nuovo, tenendo conto dei contesti produttivi e dello sviluppo tecnologico.

Un’analisi sul lavoro agile in emergenza. A sostenerlo è il Dipartimento innovazioni tecnologiche, sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit) dell’Inail che, in coerenza con il Piano delle attività di ricerca dell’Istituto nell’ambito dedicato allo studio del legame tra nuove tecnologie, nuovi lavori e nuove modalità esecutive dell’occupazione, ha elaborato nelle settimane dell’emergenza un fact sheet sulla tematica. Il documento è liberamente consultabile sul portale dell’Inail ed è rivolto principalmente ai lavoratori del settore pubblico e privato che svolgono attività compatibili con il lavoro agile, completo di tabelle e illustrazioni grafiche e corredato da riferimenti bibliografici e normativi essenziali.

Flessibilità e rapporto di fiducia alla base dello smart working. Il lavoro agile, spiega il documento, è connotato da un approccio flessibile al lavoro, fondato su un rapporto fiduciario tra lavoratore e datore di lavoro. “Nell’ultimo decennio – scrivono gli autori della nota – la trasformazione digitale e tecnologica ha prodotto modi innovativi di comunicare e lavorare, che hanno consentito di superare rigidità presenti nei modelli organizzativi della società economica e industriale preesistente”.

Natura “ibrida” del lavoro agile in emergenza. Per i ricercatori del Dit, l’adozione massiva del lavoro agile dal contesto di necessità imposto dall’emergenza, ha determinato l’applicazione di una modalità di lavoro a distanza che può essere definita come “una via di mezzo” fra il telelavoro e il lavoro agile, integrando i requisiti essenziali e tipici dei due modelli.

Potere datoriale nel telelavoro. Il documento riepiloga le caratteristiche di entrambi. Nel telelavoro, l’eterodirezione del datore di lavoro si manifesta nell’ esecuzione della prestazione sotto direttiva con cadenza di tempi lavorativi. Il telelavoratore svolge la propria attività da una postazione fissa ed è tenuto a rispettare gli orari d’ufficio. Riguardo alla sicurezza, il datore di lavoro ne è responsabile e ai telelavoratori si applicano le medesime norme per i dipendenti in azienda o in ufficio. Il datore di lavoro deve informare e formare il lavoratore sulle fonti di rischio specifiche e generiche, adottando tutte le misure di prevenzione e protezione per ridurre i rischi professionali.

Il ruolo dell’autonomia negoziale nel lavoro agile. Nel lavoro agile, “l’esercizio del potere di direzione e controllo del datore di lavoro è rimesso all’autonomia negoziale delle parti tramite l’accordo, dove si specificano le modalità di esternazione e gli eventuali comportamenti sanzionabili”. In questa forma di lavoro, in sostanza, a differenza del telelavoro, “il potere datoriale si realizza attraverso l’organizzazione del lavoro ‘anche per fasi, cicli e obiettivi’, nella scelta della strumentazione e programmi informatici che permettono la connessione da remoto con la realtà interna aziendale, nei tempi di definizione del risultato, nello svolgimento dell’attività, secondo le finalità istituzionali pubbliche o private”.
Il rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza è assicurato tramite la consegna al dipendente “agile” e al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di un’informativa scritta in cui sono individuati i rischi generali e quelli specifici connessi alla modalità di esecuzione del rapporto di lavoro. Al lavoratore in modalità agile, inoltre, viene riconosciuto il diritto alla disconnessione dalle strumentazioni tecnologiche in dotazione, per evitare sovrapposizioni fra dimensione lavorativa e personale.

Le difficoltà nel lavoro agile in emergenza. Il fact sheet passa in rassegna le principali criticità riscontrate in questo periodo con l’applicazione del lavoro agile in emergenza: sovrapposizione tra ambiente lavorativo e domestico; mancanza di una preparazione adeguata dei lavoratori alla visione complessiva dei rischi; difficoltà e, talora, impossibilità nel separare spazi personali e familiari con cicli e tempi di lavoro; interazione con fonti di pericolo più connaturate alla dimensione abitativa che a quella professionale. Questo può aver comportato una “pericolosa promiscuità tra vita lavorativa e personale, che spesso si traduce, come attestano le statistiche, in un elevato numero di infortuni domestici”.

L’esperienza emergenziale del coworking. La gestione del lavoro a distanza nel periodo della pandemia, tuttavia, ha anche rappresentato, per molti lavoratori, la possibilità per sperimentare forme di condivisione degli strumenti di lavoro assimilabili al “coworking tra individui responsabili della propria attività, autonomi, di diversa età, trasformando l’ambiente domestico-lavorativo in un maker space”, un vero e proprio spazio del “fare”. Oltre alla condivisione di spazi e dispositivi, si è verificata talora “quella delle competenze e conoscenze, resa possibile nella costante relazione tra individui che operano nello stesso contesto ma con diverse attività”.

Lavoro agile d’emergenza occasione per sperimentare nuovi sviluppi. “Nel contesto emergenziale del Covid-19 – conclude il fact sheet – si sono verificati scenari inaspettati di adattamento del lavoro, in tempi brevissimi. Le soluzioni adottate hanno consentito il proseguimento di molte attività produttive e le tecnologie hanno permesso un adeguamento, nella contingenza, capace di superare alcuni limiti della normativa di riferimento”. Per gli autori del documento di ricerca, “il lavoro agile che si è declinato in questo scenario emergenziale, rappresenta un’occasione di riflessione e futura sperimentazione, al fine di perfezionare ulteriormente il lavoro a distanza, con una particolare attenzione a uno sviluppo delle tecnologie integrate a quelle operative, per accompagnare la tutela del lavoratore”.

Green Economy: Lombardia, Lazio e Campania sul podio

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Le Regioni più «green conscious» d’Italia? A tracciare una geografia della «coscienza verde» ci pensa Ener2Crowd.com, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico. Le regioni più sensibili ai temi ambientali sono quelle più popolose d’Italia. Ma —paradossalmente— non sono i centri urbani a sostenere il dato quanto piuttosto i piccoli centri o quelli vicini alle aree industriali. «In testa alla classifica si posiziona la Lombardia, con più del doppio della sensibilità rispetto alla seconda in classifica, il Lazio. Terza, ma vicina, il Piemonte, quarta la Toscana. Fanalino di coda la Valle d’Aosta, che però è la regione con un indice di iniziativa tra i più alti: pochi ma buoni si direbbe» sintetizza Niccolò Sovico, ceo, ideatore e co-fondatore di Ener2Crowd, scelto da Forbes come uno dei 30 talenti globali under-30 di quest’anno, sottolineando il suo ruolo di ispiratore e modello di nuovi talenti ed idee per il futuro dell’Italia. Il dato più importante riguarda il confronto tra le due regioni in testa alla classifica e le loro aree metropolitane di riferimento, Roma e Milano. Il 97% dell’interesse concreto per temi riconducibili alla green economy proviene dal 68% di popolazione che vive al di fuori dall’area metropolitana di Milano, con un incremento dell’interesse del 44% rispetto alle persone che vivono coinvolte dalle dinamiche del capoluogo meneghino. La differenza è ancora più marcata se si guarda il Lazio dove l’80% dell’interesse concreto si è manifestato al di fuori della Capitale, con un 26% della popolazione nelle aree extra-urbane della regione che fa registrare un incremento del 204% dell’interesse per tali temi.

«I risultati della ricerca del primo GreenVestingForum d’Italia testimoniano l’anestesia cognitiva a cui la frenetica vita di città ci riduce, impedendoci di prendere piena coscienza del problema e della sua impellenza ed incombenza» commenta Giorgio Mottironi, chief sustainability officer e co-fondatore di Ener2Crowd. «Come se a causa dei molteplici problemi, del suo ritmo di vita, di una popolazione disillusa dalla politica locale e dalle dinamiche economiche, Roma non fosse neanche in grado di pensare ad un proprio ruolo di diretto coinvolgimento in un processo così importante per il Paese e per tutti i suoi cittadini, quale è la transizione energetica: proprio lì dove viene definito a livello legislativo e dove risiedono le istituzioni che ne promuovono l’importanza, il messaggio rimane chiuso nelle stanze del potere e non pervade la vita delle persone» sottolinea Giorgio Mottironi.
Ecco la classifica completa stilata dal GreenVestingForum: 1) Lombardia, 2) Lazio, 3) Campania, 4) Piemonte, 5) Emilia-Romagna, 6) Veneto, 7) Sicilia, 8) Toscana, 9) Puglia, 10) Liguria, 11) Città Metropolitana di Roma, 12) Sardegna, 13) Marche, 14) Città Metropolitana di Napoli, 15) Trentino-Alto Adige, 16) Friuli-Venezia Giulia, 17) Abruzzo, 18) Calabria, 19) Umbria, 20) Città Metropolitana di Firenze, 21) Città Metropolitana di Bologna, 22) Città Metropolitana di Torino, 23) Città Metropolitana di Milano, 24) Basilicata, 25) Molise e 26) Valle d’Aosta.
Su Ener2Crowd.com, invece, il numero di GreenVestor ha raggiunto le 1.600 unità, con ben 150 GreenVestor «attivi», quelli che investono abitualmente su ogni progetto, e con un ticket medio di 2.700 euro per un totale investito di circa mezzo milione di euro. 

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Scuola/ Diasorin incrementa il monte premi del concorso ‘Mad for Science 2020’

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Mad for Science, l’iniziativa promossa da DiaSorin tra i 1.600 Licei Scientifici italiani, che mette in palio premi in denaro (75.000 euro e 37.500 euro, rispettivamente per il primo e secondo classificato, per l’implementazione e la manutenzione quinquennale, oltre al premio speciale “Premio ambiente” pari a 12.500 euro), dedicati al rinnovamento del laboratorio di scienze della propria scuola, vede riviste le proprie scadenze e introduce un ulteriore nuovo premio di partecipazione per i finalisti, in seguito all’emergenza Covid-19, per favorire gli studenti ed i professori nella messa a punto dei propri progetti, apportando alcune modifiche al Bando di concorso.

La data di consegna della proposta progettuale di laboratorio sul tema “Mens sana in corpore sano” è stata posticipata al 30 giugno 2020 per consentire ai team in gara di potersi riorganizzare al meglio e procedere alla stesura del progetto. Entro il 24 luglio 2020 saranno selezionati gli 8 licei finalisti che avranno saputo meglio interpretare la sfida di elaborare esperienze laboratoriali relative ai 3 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda ONU 2020 selezionati per questa edizione del concorso (SDG2 – Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile; SDG3 – Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età; SDG6 – Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie). La Challenge finale nella quale i team finalisti, composti dal docente di riferimento e da 5 studenti del liceo, si sfideranno al cospetto di una giuria di altissimo valore scientifico, avrà luogo a Torino il 14 ottobre 2020.

In un momento così particolare per il nostro Paese, dobbiamo più che mai far sentire la voce della Scienza; il Mad for Science mira ad avvicinare i più giovani alla sua complessità e bellezza, nonché alle soluzioni che essa saprà fornire per affrontare sfide importanti, come quella che stiamo vivendo oggi”, ha commentato Carlo Rosa, CEO del Gruppo DiaSorin. “Quest’anno i licei partecipanti hanno affrontato numerose difficoltà e, tuttavia, continuano a sognare la vittoria per veder realizzato il loro progetto laboratoriale. Questa ambizione e questi sogni meritano di essere sostenuti in un momento storico così particolare. Per questo abbiamo introdotto un premio finalisti di 10.000 euro per le scuole che si classificheranno tra il quarto e l’ottavo posto durante la Challenge, a testimonianza dell’impegno concreto di DiaSorin nel promuovere la cultura scientifica ed ispirare i giovani talenti”.

 DiaSorin, inoltre, ha lanciato recentemente una nuova iniziativa, sempre targata Mad for Science, rivolta agli insegnanti delle scuole vincitrici delle scorse edizioni e a quelli impegnati nella competizione di quest’anno. A partire dal mese di aprile 2020 è stato, infatti, avviato il “Primo Ciclo di Webinar Mad for Science” per fornire gratuitamente ai docenti italiani l’opportunità di approfondire temi scientifici che hanno segnato la storia della biologia e altri di fortissima attualità, sui quali risulta spesso difficoltoso reperire informazioni e contenuti scientifici validati e proposti in una modalità vicina al mondo della scuola. Nello specifico, i webinar hanno riguardato temi quali le biotecnologie e l’ingegneria genetica, il progetto genoma umano e la PCR, una delle tecnologie molecolari più versatili anche dal punto di vista delle sue applicazioni. A coordinare il ciclo di incontri Assunta Croce, PhD in Biologia molecolare e Master in Comunicazione della Scienza, docente al Master in Giornalismo e comunicazione istituzionale della Scienza presso l’Università di Ferrara e, a partire da gennaio 2020, Corporate Scientific Communication Manager in DiaSorin. “Sono orgogliosa di essere entrata a far parte del progetto Mad for Science che ha avuto così tanto successo negli scorsi anni e che riesce ad accompagnare in modo concreto l’incredibile lavoro svolto ogni giorno in aula dagli insegnanti italiani di scienze. Il primo ciclo di webinar ha dimostrato quanto sia importante la formazione continua in campo scientifico, sempre in così rapida evoluzione, e quanto sia entusiasta la risposta del corpo docente che, pur tra le mille difficoltà del momento che stiamo vivendo, cerca continuamente nuovi spunti per coinvolgere i propri studenti nell’esperienza scientifica”.

 Per ulteriori informazioni si rimanda al sito: https://diasoringroup.com/it/sostenibilita/progetti/mad-science

DiaSorin, società multinazionale italiana quotata nell’indice FTSE MIB, è leader globale nel campo della Diagnostica in Vitro (IVD). Per oltre 50 anni l’azienda ha sviluppato, prodotto e commercializzato kit di reagenti per la IVD in tutto il mondo. Il Gruppo è presente nei 5 continenti con 26 società, 4 succursali estere, 5 siti produttivi e 5 centri di ricerca dislocati nel mondo. Attraverso costanti investimenti in ricerca e sviluppo e attraverso le proprie capacità distintive nel campo diagnostico, DiaSorin offre oggi il più ampio menù di test di specialità nel mercato dell’immunodiagnostica e nuovi test di diagnostica molecolare che identificano il Gruppo DiaSorin come “lo Specialista della Diagnostica”.

 Per maggiori informazioni si prega di contattare:

Riccardo Fava (Corporate V.P. Communication & Investor Relations) Assunta Croce (Corporate Scientific Communication Manager)

Ambiente/ Geologi: dal 2014 ad oggi bonificate 160 discariche abusive su 200

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Lo smaltimento illecito di rifiuti, spesso pericolosi; la lotta alle discariche abusive su tutto il territorio nazionale; la messa in sicurezza e la bonifica dei siti inquinati; il risanamento ambientale di aree particolarmente degradate. Questi i temi che saranno affrontati nel corso del Convegno online “Caratterizzazione, Progettazione ed Esecuzione di interventi di risanamento ambientale e discariche abusive: aspetti giuridici e tecnici”, organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi, in collaborazione con l’Ordine dei Geologi della Regione Calabria, che si terrà il 25 giugno dalle ore 10 alle 12.30. Tra gli argomenti analizzati anche il ruolo, le funzioni e la gestione degli appalti nelle gare di lavori pubblici.

“I rifiuti fanno parte della nostra quotidianità, ne produciamo a dismisura, per questo motivo dobbiamo imparare, sulla scia dei paesi più virtuosi, a trasformarli in risorse” afferma Vincenzo Giovine, Vice Presidente e componente della Commissione “Ambiente” del Consiglio Nazionale dei Geologi.

“I temi ambientali ed in particolare le bonifiche dei siti contaminati – continua Giovine – assumono un’importanza notevole per le correlazioni tra rifiuti pericolosi e la salute delle persone, senza considerare lo smaltimento illegale dei rifiuti con il relativo stoccaggio degli stessi nelle discariche abusive”. Sulla questione spiega: “Le metodologie di carattere tecnico e l’applicazione di procedure corrette secondo le norme di legge consentono di ottenere sia la risoluzione dei problemi di contaminazione dei siti in aree urbane o extraurbane con immediati benefici dal punto di vista sanitario, sia il recupero e la riqualificazione di aree degradate che possono essere riconvertite o restituite a nuova destinazione a verde o abitativa migliorando la qualità della vita di coloro che vivono nei pressi delle stesse. Inoltre il recupero di settori urbani di aree ex industriali permette di ridurre l’utilizzo di terreni liberi concorrendo a ridurre il consumo di suolo” dichiara il Vice Presidente CNG.

“La bonifica delle discariche abusive, oggetto della seconda sentenza dell’Unione Europea del 2014, ha avuto origine nel nostro Paese negli anni ‘80 ed è una vicenda di sostenibilità ambientale e di buon uso del territorio che l’Italia sta avviando a una soluzione attraverso l’apporto e il supporto della Commissione Europea” afferma Alfonso Aliperta, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Calabria. L’Italia, infatti, con la procedura di infrazione ‘Discariche abusive’, – prosegue – è stata soggetta ad una doppia condanna della Corte di Giustizia UE per 200 siti irregolari. Tale seconda sentenza ha comportato l’imposizione di ingenti sanzioni pecuniarie che sono da corrispondere fino alla completa regolarizzazione dei siti. Sei anni fa le 200 discariche erano distribuite in 18 regioni italiane, tranne il Trentino Alto Adige e la Valle d’Aosta, tutte le altre regioni italiane avevano ospitato una o più discariche abusive: dal 2014 ad oggi ne sono state bonificate 160”.

Una situazione particolare a livello nazionale è quella della Regione Calabria. “Nello specifico la Calabria è presente nell’elenco della sentenza di condanna con 43 siti distribuiti nelle varie province calabresi” evidenzia Aliperta. “Oggi, dopo cinque anni, sono stati regolarizzati 26 siti, dei rimanenti 17 ancora in procedura, per cinque i lavori si sono conclusi e per dodici le attività di messa in sicurezza e di bonifica sono in corso. Nella maggior parte dei casi si tratta di vecchi siti di sversamento di rifiuti prima del D.Lgs 36/2003, ma si sono rese necessarie attività di caratterizzazione, messa in sicurezza e in alcuni casi di vera e propria bonifica per eliminare la possibilità che possano divenire un pericolo per la salute umana e l’ambiente. L’obiettivo di tutti coloro che sono coinvolti nella vicenda deve essere quello di strappare territori all’illegalità e all’incuria e in quest’ottica il CNG e l’Ordine dei Geologi della Calabria affiancano e collaborano con tutti gli attori istituzionali per la sensibilizzazione delle persone ai temi della sostenibilità ambientale e al contrasto all’illegalità in campo ambientale” conclude il Presidente dell’Ordine dei Geologi della Calabria.

Consiglio Nazionale dei Geologi – Ufficio stampa

Roma/ Accoltellato durante una lite, muore un 33enne

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Una lite finita in tragedia. Omicidio in strada alla periferia di Roma.

È accaduto nella notte in zona Tiburtino III.
La vittima è un tunisino di 33 anni colpito con varie coltellate all’addome e alla testa durante una lite.
Sul posto i carabinieri della compagnia Montesacro e del Nucleo investigativo di Roma.
Ci sarebbe un sospettato, un albanese trentenne con precedenti penali, la cui posizione è ora al vaglio degli inquirenti. (foto di repertorio)

Cotronavirus, l’OMS: “E’ record di contagi in un giorno nel mondo”

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Coronavirus, è record di contagi in un giorno nel mondo. Lo precisa l’Oms. Si tratta di 183.000 nuovi casi in un giorno; è numero più alto di contagi in un solo giorno dall’inizio della pandemia ed è dovuto soprattutto all’aumento delle persone positive in America Latina. Il maggior numero di casi in Brasile, poi negli Stati Uniti e India.
Il Brasile è Paese più colpito del continente e secondo al mondo dopo gli Usa; ha registrato nelle ultime 24 ore 17.459 contagi, che portano il totale a 1.085.038, e 641 vittime, che salgono così a 50.617.
La situazione in America Latina. Per numero di casi ci sono Perù (254.936 contagi totali, 8.045 in 24 ore) e Cile (242.355 e 4.479). Meno colpiti, ma con cifre significative, Messico (180.545 e 21.825), Ecuador (50.640 e 4.223), Colombia (68.652 e 2.237) e Argentina (42.785 e 1.011).

Coronavirus, attenzione puntata sugli anticorpi di precisione

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Nella lotta al coronavirus gli anticorpi di precisione, possono giocare un ruolo fondamentale.

Lo si evince in una lettera pubblicata sulla rivista dell’associazione dei medici americani “Jama” da Mary Marovich, John R. Mascolae e Myron S. Cohen.

Gli anticorpi monoclonali, secondo gli esperti, finora hanno ricevuto una scarsa attenzione ma “hanno le potenzialità per applicazioni sia terapeutiche sia preventive e potrebbero essere di aiuto nel guidare la progettazione e lo sviluppo dei vaccini“.

Pertanto si guarda con interesse ai “molti anticorpi monoclonali” che si preparano a entrare “in fase di sperimentazione clinica nei prossimi mesi” e che “saranno valutati per la loro capacità di limitare o di modificare l’infezione da SarsCoV2”.

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Wine & food di qualità, il tesoro è nei piccoli comuni

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Le eccellenze gastronomiche vengono in larga parte prodotte in piccoli comuni; ed i vini non fanno eccezione, anzi in questo caso i numeri sono evidenti. Il 92% dei prodotti Dop e Igp e del 79% dei vini italiani più importanti viene da piccole realtà comunali. Per fortuna c’è chi li vede, da anni, come motore vero di sviluppo dell’Italia, come terra di opportunità per i giovani, dove tanto è legato al wine & food di qualità, all’ospitalità rurale, alla piccola ristorazione. A patto, però, che lo Stato ci investa, soprattutto sul fronte delle infrastrutture e della banda larga, ma anche dei servizi essenziali.
La Fondazione Symbola, guidata da Ermete Realacci, ha presentato il Rapporto “Piccoli Comuni e Cammini d’Italia”, insieme ad Ifel, focus sui 44 Cammini, censiti dal Ministero dei Beni Culturali, a cui si aggiungeranno altri, dai 1.100 chilometri della Via Francigena in giù, attraversano il Belpaese con 15.400 chilometri di itinerari a piedi, che toccano centinaia di Comuni e borghi.
Quello dei piccoli borghi e dei Cammini, è “un turismo lento, colto, capace di rispettare la fragilità dei nostri territori e di goderne la bellezza che si intreccia con un immenso patrimonio storico artistico disseminato in tutta Italia, e di riconoscerne il grande valore”, ha detto il Ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini.
“I piccoli Comuni, i territori e le comunità – ha detto Realacci – sono una straordinaria opportunità per l’Italia: sono l’esempio di un’economia più a misura d’uomo che punta sull’intreccio fra tradizione e innovazione, fra vecchi e nuovi saperi”.

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