Si torna a celebrare le funzioni religiose ‘a porte aperte’, secondo criteri di sicurezza stabiliti a livello nazionale. I primi commenti.
“Anche la celebrazione eucaristica si deve svolgere nel pieno rispetto delle norme di sicurezza ed usare tutti gli accorgimenti per preservare la salute di tutti noi. Ma non c’è dubbio, il Signore è tornato in mezzo a noi”: lo ha detto il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, celebrando la messa dell’Ascensione a Città della Pieve, durante la messa all’aperto, in piazza Matteotti.
Rito al quale hanno partecipato 250 fedeli. Bassetti è vescovo della diocesi di Perugia e Città della Pieve.
Tornano le messe, il card.Bassetti: “La celebrazione eucaristica si deve svolgere nel pieno rispetto delle norme di sicurezza”
Sport/ Coronavirus, la partita di calcio Liverpool-Atletico Madrid avrebbe prodotto 41 morti
Dopo i sospetti, ora abbiamo anche la conferma della scienza: Liverpool-Atletico Madrid, ottavo di ritorno di Champions, giocato l’11 marzo è stata una “bomba” virologica: avrebbe prodotto 41 morti secondo Edge Health, gruppo di ricerca direttamente collegato al servizio sanitario britannico.
La partita era sotto osservazione da oltre due mesi: insieme ad Atalanta-Valencia è stata definita un formidabile veicolo di diffusione del Covid-19. La gara ebbe una cornice di 52mila spettatori, 3000 dei quali provenienti da Madrid, dove era già in vigore un blocco parziale.
Secondo la ricerca, l’11 marzo il Covid-19 aveva già infettato 640mila persone in Spagna e 100mila in Inghilterra.
Ma non basta. Il Festival ippico di Cheltenham, disputato tra il 10 e il 13 marzo scorso, in piena pandemia, con un seguito di 250mila spettatori, avrebbe prodotto altri 37 morti.
Coronavirus, il modello ‘ Costiera’, con grande senso di responsabilità
“Un messaggio di fiducia, di serenità e di speranza per il futuro arriva dalla Costiera Amalfitana. Siamo ripartiti dalle nostre tradizioni, dalla nostra cultura, per trasmettere un messaggio di positività all’Italia ed al Mondo. Abbiamo voluto organizzare la celebrazione di San Gennaro proprio per ripartire dalle nostre tradizioni. Percorsi di entrata e di uscita ad ingressi limitati, distanziamenti sociali garantiti da una segnaletica in termoplastica sia sui pavimenti che sulle sedute, termoscanner in entrata, sanificazione ad ogni funzione in piazza, segnaletica informativa, poi volontari, Polizia Municipale, Forze dell’Ordine, Croce Rossa. Si è trattato anche di un esperimento forse unico in Italia davvero ben riuscito. San Gennaro è stato esposto ad ogni funzione sulla spiaggia panoramica di Praiano in uno scenario unico con da una parte Positano e dall’altra Amalfi. Abbiamo dato la possibilità a tutta la comunità di poter partecipare in modo ordinato all’omaggio dedicato a San Gennaro. Tutto si è svolto nel pieno rispetto delle norme sanitarie”. Lo ha dichiarato Giovanni Di Martino, sindaco di Praiano e Presidente della Conferenza dei Sindaci della Costiera Amalfitana. Da poco si è concluso il rito religioso dedicato a San Gennaro.
E si parla di modello sicurezza targato Costiera Amalfitana: tamponi agli operatori turistici prima della ripartenza, sperimentazione di eventi particolari come le funzioni religiose legate anche alla tradizione popolare, mano dura con chi non rispetta le regole, controlli rigidi per strada e multe. A Praiano anche le panchine con segnaletica in termoplastica per il distanziamento sociale. Inoltre nelle immagini video è possibile notare anche la compostezza ed il grande senso di responsabilità della gente nel seguire le regole.
Chiuse fino al 29 Maggio le spiagge libere. Riapriranno in modo innovativo. Anche alle spiagge libere si accederà solo per prenotazione tramite app e controllo termoscanner.
“Ho chiuso la spiaggia libera – ha affermato Fortunato Della Monica – sindaco di Cetara, perché al primo posto c’è la sicurezza e dobbiamo evitare gli assembramenti. La spiaggia libera riaprirà e si potrà accedere solo prenotando tramite app, ombrelloni che saranno messi e posizionati dal Comune con una previsione di un limite massimo di ingressi, un contributo di 2 euro per permettere le sanificazioni, il controllo termoscanner agli ingressi”.
Chiuse anche le spiagge libere di Maiori.
Negativi anche gli altri tamponi.
“Arrivano altri risultati dalla Costiera sempre più sicura. Dopo i tamponi negativi di Minori, Maiori, Tramonti, Ravello, Atrani, Scala e quelli riguardanti anche la Comunità Montana, sono risultati negativi anche i tamponi di Amalfi, Conca dei Marini e Furore. Siamo in presenza di un ulteriore risultato importante che – ha dichiarato Andrea Reale, sindaco di Minori ( zero Coronavirus) e Delegato alla Sanità della Conferenza dei Sindaci della Costiera Amalfitana – sottolinea che la Costa D’Amalfi può ripartire senza però abbassare la guardia nel rispetto di tutti. Si tratta di un risultato incoraggiante, che lascia immaginare una sicura e piena ripresa delle attività, pur con le necessarie e imprescindibili cautele”.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa del Distretto Turistico della Costiera Amalfitana
Germania/ Coronavirus, contagio di massa dopo una funzione religiosa
Una notizia preoccupante per tutta la Germania. Un contagio di massa da coronavirus è avvenuto dopo una funzione religiosa tenuta in una chiesa battista di Francoforte sul Meno.
Secondo quanto ha reso noto sabato 23 maggio il ministro della Salute del Land dell’Assia, Kai Klose, almeno 107 persone sono rimaste contagiate dopo la messa.
La cerimonia religiosa risale a circa due settimane fa.
Sci/ L’Italia chiederà di spostare i mondiali di Cortina al 2022
Potrebbe slittare la data dei mondiali di sci a Cortina; l’indiscrezione dalle parole di Giovanni Malagò, ospite di Fabio Fazio nello spazio televisivo di Rai2
“Il presidente della Federazione italiana sport invernali Flavio Roda porterà all’esecutivo della Federazione internazionale la volontà di spostare i Mondiali di sci alpino di Cortina da febbraio 2021 a marzo 2022. Io condivido appieno e anche il ministro Spadafora è stato informato”.
Vedremo gli sviluppi della situazione per un evento sportivo che richiama l’attenzione di milioni di appassionati nel mondo.
3,7 milioni di occupati con accordi ‘ibridi’
Secondo un’elaborazione della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, sono 10 milioni i lavoratori né dipendenti, né autonomi, con ‘smart working’, a 50 anni dallo Statuto dei lavoratori, nel pieno di un’emergenza che sta cambiando il lavoro di milioni di italiani, per la prima volta si deve cogliere l’occasione di ripensare all’organizzazione del lavoro in Italia.
Avanza, nel nostro Paese, l’esercito di occupati ‘ibridi’, né del tutto subordinati, né pienamente autonomi: sono 3,7 milioni (il 16,3% del totale), infatti, già oggi, 3,7 milioni di occupati (il 16,3% del totale) si trovano al di fuori degli incardinamenti tradizionali di lavoro autonomo e dipendente: 665 mila sono i lavoratori autonomi monocommittenti (2,9%) e più di 3 milioni i lavoratori dipendenti a termine (13,4%),se a questa quota aggiungiamo 6,2 milioni di lavoratori a tempo indeterminato che potrebbero essere occupati in smart working (27,4%), si arriverebbe ad una platea di quasi 10 milioni (43,7%) di lavoratori “ibridi” le cui modalità di erogazione della prestazione si collocano a cavallo tra lavoro dipendente e lavoro autonomo.
Il fatto che 4 milioni e mezzo di dipendenti (di cui 2 milioni 285 mila della Pa) si siano ritrovati per due mesi a lavorare da casa, secondo modalità più vicine a prestazioni di tipo autonomo che non subordinato, ha assottigliato i confini tra queste due tipologie di lavoro.
L’analisi per classe d’età evidenzia, inoltre, che si tratta di fenomeni in forte accelerazione, considerato che tra le componenti di lavoratori più giovani, tale quota è molto più elevata, pari al 67,5% tra gli under 25 e 48,2% tra i 25-34enni. Italia.
I consulenti del lavoro esternano l’urgenza di una revisione complessiva della legislazione sul lavoro, in Italia, per allinearla alle esigenze di un sistema economico e produttivo che guarda sempre più alla prestazione lavorativa, a partire dalle figure maggiormente qualificate, in termini di risultato più che di orario.
È necessario, dunque, “costruire un nuovo modello di tutele, che accompagnino il lavoratore lungo tutto l’arco della vita, garantendo una nuova piattaforma di diritti legati alla manutenzione del suo saper fare, all’apprendimento continuo e alla formazione per ridare a tanti lavoratori a rischio di fuoriuscita dal mercato un sistema di garanzie”.
Una delle chiavi di volta nell’elaborazione di questo nuovo Statuto è senza dubbio l’investimento nella formazione continua, nella riqualificazione professionale e nell’accrescimento delle competenze del lavoratore. Proprio per questo nel decreto Rilancio è stato introdotto il ‘Fondo Nuove Competenze’”.
L’attualizzazione dello Statuto per accorciare le distanze tra un mercato del lavoro fatto di molteplici regole, spesso inadeguate, e i reali bisogni dei lavoratori.
Un aggiornamento indispensabile soprattutto in questo momento di emergenza economica e occupazionale per il Paese, crisi che colpirà soprattutto i segmenti meno qualificati della forza lavoro, acuendo quei processi di polarizzazione e divaricazione del mercato del lavoro che già lo sviluppo tecnologico aveva promosso negli ultimi anni, pertanto, è necessario “costruire un nuovo modello di tutele, che accompagnino il lavoratore lungo tutto l’arco della vita, garantendo una nuova piattaforma di diritti legati alla manutenzione del suo saper fare, all’apprendimento continuo e alla formazione per ridare a tanti lavoratori a rischio di fuoriuscita del mercato un sistema di garanzie.
Alfredo Magnifico
Coronavirus, da lunedì test sierologici per 150mila persone
La settimana prossima decisiva per avere una mappatura della circolazione del virus in Italia. Parte lunedì 25 maggio la vasta indagine epidemiologica su scala nazionale attraverso test sierologici su un campione di 150mila persone distribuite in duemila comuni italiani.
L’indagine è firmata ministero della Salute e Istat, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana che con i suoi volontari arriverà alle persone scelte per la campionatura.
L’adesione è volontaria e i test sono gratuiti.
foto di repertorio
Coronavirus, calano ancora ricoverati e degenti in terapia intensiva
I dati forniti dalla Protezione civile. sull’epidemia da coronavirus, oggi non presentano i numeri della Lombardia, che non li ha aggiornati.
Il numero totale di attualmente positivi è di 56.594, con una decrescita di 1.158 assistiti rispetto a ieri. Oggi si registrano 50 decessi e in totale le vittime in Italia sono 32.785.
I casi totali, compresi guariti e deceduti, sono 229.858 (+531). I guariti in tutto sono 140.479 (+1.639).
I pazienti in terapia intensiva diminuiscono di 19 unità, per un totale di 553 persone. sono 8.613 persone sono ricoverate con sintomi ( – 82) , 47.428 persone sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Coronavirus, Silvestri: “La grande ritirata continua”
“La grande ritirata continua” e “continua imperterrita”. In Italia Sars-CoV-2 arretra ogni giorno e Guido Silvestri, virologo tricolore docente negli Usa alla Emory University di Atlanta, fa i conti: “Siamo al 49esimo giorno consecutivo in cui cala il numero totale dei ricoveri in terapia intensiva per Covid-19 in e siamo ormai al 14,6% del valore di picco. Ed è importante che scenda anche il numero dei ricoveri ospedalieri totali e dei casi attivi.
Siamo ormai al giorno 18 dalla riapertura del 4 maggio, e del tanto temuto ritorno del virus non se ne vede neanche l’ombra”, rileva lo scienziato.
Per l’esperto la riapertura al 4 maggio, quindi, non è stata una scelta sbagliata.
Lavoro/ La Cgia di Mestre: ” Nel 2020 potrebbero chiudere 100mila aziende”
In Italia negli ultimi tre mesi quasi 11 mila aziende artigiane hanno chiuso, e senza aiuti il numero potrebbe salire a 100mila a fine 2020. A sostenerlo è la Cgia di Mestre, secondo cui il dato, benché fortemente negativo, finora è comunque in linea con quanto registrato nello stesso periodo dei tre anni precedenti.
Ma il peggio deve ancora arrivare. Nella nota si specifica che: “non è da escludere che entro la fine dell’anno lo stock complessivo delle imprese artigiane presente nel Paese si riduca di quasi 100mila unità, con una perdita di almeno 300 mila posti di lavoro”.









