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Coronavirus, sono 118 i vaccini allo studio

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Proliferano le ipotesi di vaccini anti Covid-19. Sono otto le aziende che, secondo la lista stilata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), hanno già cominciato i test sull’uomo. Moderna è una. La precede nello stato di avanzamento della sperimentazione soltanto la cinese CanSino Biological, che con l’istituto di Biotecnologia di Pechino ha cominciato i test di fase 2. Sono nella sperimentazione di fase 1 i vaccini dell’Istituto dei Prodotti Biologici di Whuan e Sinopharm, di Sinovac, quello dell’Università di Oxford le cui dosi vengono prodotte in Italia dalla Irbm, e inoltre i vaccini di BioNTech, Fosun, Pharma e Pfizer e quello della Inovio Pharmaceuticals.
Seguono altri 110 candidati vaccini, basati su almeno nove strategie diverse. La più comune, seguita in almeno 40 candidati vaccini, si basa sulla struttura genetica di frammenti della proteina Spike, utilizzata dal nuovo coronavirus per aggredire le cellule.

Ludoteche e parchi gioco, il 50% a rischio chiusura La proposta della categoria: riapriamo per garantire i centri estivi in sicurezza

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La crisi economica portata dal Coronavirus colpisce duramente anche ludoteche e parchi gioco: chiuse ormai da oltre due mesi, queste strutture – che offrono a bambini e genitori intrattenimento, giochi, animazione, baby parking e in molti casi anche laboratori e attività educative – rischiano di non risollevarsi dopo l’emergenza. Eppure potrebbero essere sfruttate proprio per aumentare l’offerta di servizi alle famiglie che, durante l’estate, dovranno fare i conti con le limitazioni ai centri estivi, mentre i genitori riprenderanno a lavorare.

A lanciare questa proposta è il gruppo nazionale Parchi Gioco e Ludoteche Italia, costituitosi nelle ultime settimane per dare voce a una categoria frammentata e dimenticata. «Quando è iniziato il lockdown in tutta Italia ludoteche e parchi gioco hanno chiuso senza sapere quando avrebbero potuto riprendere l’attività, e l’incertezza permane» spiega Cinzia Castellazzi, la titolare di una ludoteca di Trezzano sul Naviglio che all’inizio di marzo ha dato il via con alcuni colleghi alla creazione del gruppo. «Molti di noi hanno già deciso di cessare l’attività perché è impossibile sostenere affitti e costi fissi –continua Castellazzi–. Se non potremo riaprire ancora per mesi, è realistico pensare che metà delle ludoteche e dei parchi gioco italiani non esisterà più dopo la pandemia. In tutta Italia stimiamo ci siano oltre 2.500 realtà in grande sofferenza, che muovono una forza lavoro di 20.000 persone. Tutte, al momento, senza prospettive e senza tutele».

Parchi Gioco e Ludoteche Italia è il gruppo nazionale che si è costituito per dare voce a un settore relativamente giovane, ma in continua crescita, che fino a oggi non aveva una rappresentanza. In poche settimane il gruppo, partito dalla Lombardia con un’ottantina di adesioni, è arrivato a contare 620 membri in tutta Italia, organizzati in rappresentanze regionali. Subito è partita la campagna di sensibilizzazione sulle difficoltà del settore, insieme alle lettere indirizzate prima al governatore della Lombardia Fontana e poi al premier Conte e alla ministra Bonetti. «Abbiamo scritto per chiedere innanzitutto regole certe, protocolli per la riapertura e interventi di sostegno economico, ma non solo –spiega Castellazzi –. Abbiamo lanciato la proposta di assumere un ruolo fondamentale nella realizzazione dei centri estivi: le nostre strutture, da sempre destinate ad accogliere in sicurezza i bambini, possono essere messe a disposizione per questo servizio. Le scuole e gli spazi tradizionali non saranno sicuramente sufficienti per ottemperare alla necessità di distanziamento sociale, quindi possiamo affittare i nostri spazi, oppure possiamo organizzare noi direttamente le attività, grazie alle professionalità che sappiamo mettere in campo».

Se, infatti, la “Fase 2” prosegue con sempre più italiani che rientrano nei luoghi di lavoro, rimane la questione della chiusura di scuole, asili e spazi che dovrebbero accogliere i bambini, da oltre due mesi chiusi in casa. «Servono soluzioni condivise per dare una risposta alle famiglie e per ripartire tutti insieme –conclude Castellazzi–. Riteniamo che le ludoteche e i parchi gioco rappresentino una risorsa fondamentale, e che la collaborazione tra pubblico e privato in questo ambito potrà portare un contributo a un graduale ritorno al gioco, alla socialità, in una parola alla normalità, di cui i bambini hanno estremo bisogno».

Coronavirus, Brasile terzo paese al mondo per numero di contagi

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Il contagio da coronavirus nel tempo si sposta:adesso è l’America latina il nuovo fronte da tenere sotto osservazione nella diffusione di Sars Cov 2. Una nuova forte progressione della pandemia in Brasile preoccupa per numeri di contagiati e deceduti.
L’analisi dell’Ansa riguarda 34 nazioni e territori latinoamericani. Il Brasile continua a bruciare le tappe superando la Gran Bretagna ed attestandosi, con 254.200 contagi e 16.792 morti, al terzo posto nella classifica mondiale dei contagi, dopo Stati Uniti (1.504.244) e Russia (290.678).

Taranto/ Corruzione in atti giudiziari, arresti domiciliari per il procuratore della Repubblica

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Terremoto giudiziario in Puglia. Il procuratore della Repubblica di Taranto, Carlo Maria Capristo, è agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. Lo stesso provvedimento è stato eseguito a carico di un ispettore della polizia in servizio nella Procura tarantina e di tre imprenditori della provincia di Bari. L’inchiesta, cominciata un anno fa, è portata avanti dalla Procura della Repubblica di Potenza.
Le accuse fanno riferimento al periodo in cui Capristo era procuratore a Trani. Oltre al magistrato, sono agli arresti domiciliari l’ispettore Michele Scivittaro, in servizio presso la Procura di Taranto, e gli imprenditori pugliesi Giuseppe, Cosimo e Gaetano Mancazzo.

Coronavirus, la sperimentazione del vaccino americano sta dando risultati positivi

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La ricerca di un vaccino al Covid-19 sta facendo passi da gigante. Dagli Stati Uniti arrivano notizie incoraggianti per quanto riguarda la sperimentazione. Moderna, azienda di biotecnologie con sede nel Massachusetts, ha definito attraverso un comunicato apparso sul proprio sito “positivi” i primi risultati derivanti dai test sul vaccino a cui sta lavorando.
“La fase 1 dei test clinici ha mostrato che le persone che si sono sottoposte alla sperimentazione hanno sviluppato anticorpi in modo del tutto simile ai pazienti di Covid-19 che sono guariti”.
Inoltre il potenziale vaccino su cui sta lavorando Moderna avrebbe finora dimostrato di essere “sicuro e ben tollerato”, non presentando gravi effetti collaterali. FOTO DI REPERTORIO

Coronavirus, il Gemelli: “non lascia danni nel microcircolo sanguigno e neanche sulla vista”

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Il Policlinico Gemelli

Coronavirus, continuano le ricerche sui danni che può provocare. Una buona notizia arriva per chi è guarito dal Covid 19. La malattia non lascia danni a livello del microcircolo sanguigno, elemento sotto osservazione dei ricercatori per il coinvolgimento del virus in fenomeni di microtrombi; e non ha strascichi neanche sulla vista.
A confermarlo Stanislao Rizzo, docente di ordinario di Oftalmologia presso l’università Cattolica del Sacro Cuore e direttore dell’unità di Oculistica, Fondazione Policlinico Gemelli Irccs, che anticipa all’Adnkronos Salute il risultato emerso dai dati preliminari, raccolti sui pazienti guariti nell’ambulatorio post Covid del Gemelli, diretto da Francesco Landi.

Coronavirus/ Le regole nei cinema per la ‘fase 2’: posti distanziati e niente pop corn

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Coronavirus, si parla ancora delle nuove regole per la ‘fase 2’, Dal 15 giugno anche i cinema potranno riaprire. però, anche le sale dovranno rispettare alcune regole. Tra queste, posti distanziati, divieto di vendere bibite e cibi, obbligo di indossare le mascherine e far mantenere le distanze. Misure che non piacciono all’Anec, l’Associazione nazionale esercenti cinema. Il presidente Mario Lorini le ha definite “irricevibili”.

“Prefigurano un’insostenibilità economica e operativa che può minare il riavvio del settore”, ha aggiunto. E ancora: “Chiederemo urgentissimamente un confronto per opportune e necessarie revisioni”.

Covid-19 / Francia, Sono 70 le scuole chiuse dopo il rientro in classe

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E’ una notizia che desta una certa apprensione. Una settimana dopo la riapertura progressiva delle scuole e la fine del lockdown, la Francia ha dovuto chiudere 70 istituti per la presenza di casi di covid-19. La conferma è arrivata dal ministro dell’Istruzione Jean-Michel Blanquer che, intervistato da Rtl, ha però ribadito l’intenzione di continuare con il piano di rientro graduale degli alunni: “Questo dimostra il fatto che siamo rigorosi”, ha dichiarato.
Le chiusure hanno riguardato la zona centro occidentale del Paese (colpiti i dipartimenti della Charente e della Dordogna), le città di Mans, Tolosa e Roubaix. Sarebbe stata chiusa una scuola anche a Nizza.
Il ministro Blanquer: “Il virus probabilmente contratto prima della fine del lockdown”. E ha garantito che il piano di riaperture progressive degli istituti scolastici non sarà fermato

Trump: “Sto prendendo l’idrossiclorochina, ma sono negativo al coronavirus”

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Una dichiarazione sicuramente inaspettata.

“Prendo l’idrossiclorochina da oltre una settimana e mezzo”. Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump, spiegando di essere comunque sempre stato negativo al coronavirus e di essere sottoposto a test ogni due giorni.

“Una pillola al giorno, cosa c’è da perdere…”, ha aggiunto Trump.
“La prendo. Sono venute fuori molte cose positive. Sareste sorpresi se sapeste quante persone la stanno prendendo, soprattutto tra i lavoratori impegnato in prima linea. Molti di loro la stanno prendendo”, ha affermato il presidente Usa riferendosi all’antimalarico.

Coronavirus, i nuovi deceduti per la prima volta sotto ‘quota 100’

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Continua la fase discendente della curva di contagio da Covid-19 in Italia. Sono i 99 decessi nelle ultime 24 ore in Italia, il miglior risultato da inizio marzo a oggi, che porta a 32.007 il totale dei deceduti ad oggi. Arriva a 225.886 il totale delle persone che hanno contratto il virus, compresi guariti e deceduti, con un incremento rispetto a ieri di 451 unità. Il numero degli attualmente positivi è di 66.553 ( + 1.798 ).
Tra gli attualmente positivi 749 (-13) sono in cura presso le terapie intensive, mentre 55.597 sono in isolamento domiciliare (-1.681) e 10.207 sono ricoverati con sintomi (-103 ).

Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale a 127.326 (+2.150 ).