Lutto nel mondo dello spettacolo. E’ morto a soli 56 anni Sam Lloyd. Attore brillante, era stato protagonista di tante serie di tv di successo ma la sua popolarità era dovuta soprattutto al ruolo dell’avvocato Ted Buckland nella serie tv “Scrubs – Medici ai primi ferri”.
Lloyd non è riuscito a vincere la battaglia con il cancro al cervello che gli era stato diagnostico l’anno scorso.
Lutto/ E’ morto l’attore Sam Lloyd
Alimentare/ Crea: dalla storia del grano duro italiano i segreti genetici per una pasta più nutriente e sostenibile
La diversità genetica delle antiche varietà locali di grano duro (landraces) può aumentare l’adattabilità delle colture ai cambiamenti climatici e perfezionare le caratteristiche nutrizionali della pasta. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista “Frontiers in Genetics” dal CREA con il suo Centro Cerealicoltura e Colture Industriali , in collaborazione con l’Università di Napoli Federico II, l’Università degli Studi di Sassari, l’Università di Bari “Aldo Moro” e l’Università Politecnica delle Marche. La ricerca è stata condotta con l’obiettivo di comprendere gli effetti del miglioramento genetico sulla diversità biologica del grano duro e di dare nuovo impulso all’attività sementiera nazionale, alla luce delle nuove sfide agro-ambientali, dei cambiamenti climatici in atto e delle mutate esigenze dei consumatori. Lo studio. I ricercatori hanno recuperato e studiato i profili genetici di una collezione di varietà di grano duro, suddivisa in 3 gruppi: 1) vecchie popolazioni e varietà locali (landraces), 2) vecchie cultivar, selezionate a partire dall’inizio del XX secolo e 3) varietà moderne a taglia bassa coltivate in Italia a partire dagli anni 70 fino ad oggi.
I risultati hanno evidenziato il ruolo chiave svolto dalla varietà Cappelli nella storia del grano duro italiano, segnando il passaggio dalle vecchie varietà locali, coltivate nell’800, alle varietà moderne. Sin dalla sua costituzione, infatti il grano Cappelli è stato parte integrante di tutti i programmi di miglioramento genetico condotti in Italia. Ciò, se da una parte, ha esaltato le peculiarità quanti-qualitative della varietà selezionata da Nazareno Strampelli nel 1915, dall’altra, invece, ha determinato un appiattimento del panorama varietale per diversi decenni, fino all’affermazione delle varietà moderne a taglia bassa. Questa nuova fase, segnata dall’approvazione della “Legge di purezza della pasta” (L. 580/67) che fissava i limiti qualitativi della materia prima, si è tradotta, a partire dagli anni ’70, nell’introduzione di nuovi materiali genetici e quindi di nuova variabilità genetica, attraverso un rilancio del settore sementiero privato e lo sviluppo di numerose varietà produttive di alto valore qualitativo.
Le ricadute L’analisi dei profili genetici di oltre 250 varietà di grano duro coltivate negli ultimi due secoli in Italia ha mostrato come le vecchie varietà locali (landraces) siano state scarsamente sfruttate nei programmi di miglioramento genetico. Si tratta, invece, di un prezioso capitale di risorse cui attingere oggi con le moderne biotecnologie (es. selezione genomica, editing del genoma) per selezionare varietà efficienti non solo per resa e contenuto proteico, ma anche per aspetti legati alla sostenibilità delle produzioni (resistenza ai patogeni ed efficienza nell’utilizzo dell’acqua e dell’azoto) e alle caratteristiche nutrizionali e salutistiche della granella (composizione in fibra, amido, micronutrienti, assenza di micotossine e di metalli pesanti). Inoltre, la diversità genetica delle varietà locali italiane ben si presta ad attività di pre-breeding, in quanto le landraces, rispetto ai progenitori selvatici del grano duro (es. farro), hanno il vantaggio di essere già ben adattati alle nostre condizioni ambientali.
Per leggere l’articolo pubblicato: Taranto F., et al. “Whole genome scan reveals molecular signatures of divergence and selection related to important traits in durum wheat germplasm.” Frontiers in Genetics 11 (2020): 217. https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fgene.2020.00217/full
Contatto stampa: Giulio Viggiani
Canada/ ‘banditi’ dal mercato 1.500 modelli di armi d’assalto.
Potrebbe essere una svolta epocale nella mentalità nordamericana.
Il premier canadese Justin Trudeau ha annunciato il divieto immediato di 1.500 modelli di armi d’assalto.
“Queste armi sono state progettate ad un solo scopo: uccidere il maggior numero di persone il più rapidamente possibile. E non hanno alcuna utilità e non hanno spazio in Canada”, ha detto Trudeau.
Venezuela/ Fallita evasione dal carcere, muoiono 40 detenuti
Drammatico fatto di cronaca in Venezuela. Oltre 40 reclusi del carcere venezuelano di Los Llanos a Guanare, nello Stato centrale venezuelano di Portuguesa, sono morti durante una rivolta che aveva come obiettivo provocare una fuga di massa, sventata dalla sicurezza.
Lo riferisce il quotidiano El Universal, citando fonti militari. In mattinata i detenuti hanno creato “una situazione irregolare” che ha richiesto l’intervento delle forze di sicurezza del carcere.
Coronavirus/ USA, altri 1800 morti, il totale vicino ai 65mila casi
Coronavirus, non si arresta l’epidemia nel continente americano. Gli Stati Uniti hanno riportato ieri oltre 1.800 decessi in 24 ore a causa del nuovo coronavirus, un saldo in leggero calo rispetto ai giorni precedenti, secondo il conteggio della Johns Hopkins University. Questi 1.883 decessi portano il bilancio totale dell’epidemia negli Stati Uniti a oltre 64.700 vittime.
È il prezzo più pesante pagato da un Paese in valore assoluto, anche se proporzionalmente alla sua popolazione Belgio, Spagna, Italia, Regno Unito o Francia sono maggiormente colpiti.
Vino/ L’azienda che effettua diagnostica e ricerca sul Covid-19 in cantina
La trasformazione aziendale o addirittura delle produzioni nel periodo del Covid-19 è continua e diffusa; ma nel caso delle aziende vinicole c’è una storia su tutte da raccontare. E’ quella di Concha y Toro, gigante del vino cileno e brand conosciuto ovunque, da sempre in prima linea nella ricerca scientifica, in vigna ed in cantina.
E’ balzato alle cronache internazionali per aver trasformato il laboratorio di biologia in un laboratorio di diagnostica e ricerca del Covid-19, regolarmente certificato.
Ora sarà in grado di processare 2.300 test al giorno e, se non bastasse, ha prestato le proprie attrezzature ad altre istituzioni per accrescere la loro capacità diagnostica.
Storie importanti di solidarietà da evidenziare.
Sicurezza/ Il Lisipo chiede la volante a 3 unità
Il Libero Sindacato Polizia (LI.SI.PO.) è addolorato per la morte del collega Pasquale Apicella, a tal riguardo il segretario generale Antonio de Lieto ha chiarato: “Gli uomini e le donne della Polizia di Stato, impegnati in particolari servizi, tutti i giorni rischiano la propria incolumità per assicurare sicurezza ai cittadini. Il tragico episodio di Napoli ne è l’ennesima prova. Il LI.SI.PO. – ha continuato de Lieto – chiede con forza ai vertici del Ministero dell’Interno l’incremento di una terza unità sulle volanti, in particolar modo in quei servizi più disagiati e nelle zone a rischio. E’ impensabile, a parere del LI.SI.PO., che una volante possa fronteggiare una qualsiasi emergenza con un equipaggio composto da due sole unità; tali criteri, a nostro giudizio, devono essere assolutamente rivisti!!! Dai poliziotti (mal pagati) – ha continuato il leader del LI.SI.PO. – si pretende di tutto e di più, ma in termini di sicurezza si concede ben poco, come pure agli stessi vengono forniti mezzi, a nostro giudizio, “scarsi”.
Ad oggi ancora non si è provveduto a dotare il personale della Polizia di Stato di “pistola taser”. Certo i signori del “palazzo romano”, ben remunerati, sono impegnati in molteplici compiti e, malgrado tutti gli sforzi, non riescono a trovare quel tempo necessario alla risoluzione della problematica dell’assegnazione della “pistola taser” agli operatori di Polizia. Al Governo ed ai vertici del Dipartimento dell’Interno, il LI.SI.PO. – ha concluso de Lieto – ancora una volta chiede con forza di mettere in condizioni gli operatori di polizia di espletare il proprio servizio in massima tranquillità, in quanto è risaputo che la sicurezza di tutti i cittadini passa necessariamente attraverso la serenità dei poliziotti” !!!
L’addetto stampa Antonio Curci
Lutto/ E’ morto l’attore Bj Hogg
Lutto nel mondo del cinema: è morto ieri a Lisburn, Bj Hogg. L’attore irlandese era celebre per aver vestito i panni di Ser Addam Marbrand nella serie dei record ‘Game of Thrones – Il trono di spade’, ispirata ai libri di George R.R. Martin.
La morte dell’atore nella città dell’Irlanda del Nord dove era nato, nel giorno del suo 65esimo compleanno.
Consiglio e Fondazione nazionale dei commercialisti: compiti e responsabilità degli amministratori privi di delega
Un tema che riacquista particolare interesse a seguito delle modifiche apportate al testo dell’art. 2086 c.c. introdotte dall’art. del d.lgs. n. 14 del 12 gennaio 2019, recante il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (d’ora in avanti, Codice della crisi) che sono vigenti dal 16 marzo 2019. Il documento, oltre all’evidenziazione delle rilevanti novità che andranno a condizionare l’attività degli amministratori quando il Codice della crisi sarà vigente, offre l’occasione per rimeditare sui rapporti e sulle dinamiche interorganiche tra organi delegati e amministratori privi di deleghe di s.p.a. non quotate e non soggette a un regime di vigilanza, ma anche di altri tipi societari, al fine di individuare una “policy” nello svolgimento delle attribuzioni che il codice civile assegna a questi ultimi e le conseguenti responsabilità che ne potrebbero discendere alla luce anche dei prevalenti orientamenti giurisprudenziali.
Il modello di governance di riferimento è quello tradizionale basato sulla compresenza del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale, ovvero del sindaco unico di s.r.l. Il tema affrontato dal documento è interessato dal fenomeno pandemico in atto dovuto alla diffusione del Covid -19. Le conseguenze dell’epidemia hanno, ed avranno, ripercussioni non prevedibili ex ante nel settore economico e coinvolgeranno necessariamente gli organi della corporate governance societaria ad ogni livello, ognuno nell’ambito della propria competenza a partire proprio dagli organi amministrativi sia individuali che collettivi, e quindi anche gli amministratori privi di delega. Il dibattito dottrinale è avviato in esito anche ai primi provvedimenti governativi emanati e in corso di conversione ai quali le società si accingono a dare attuazione e sui quali si avrà occasione di ritornare.
Quattro i capitoli in cui si articola lo studio. Nel primo si analizza il ruolo degli amministratori privi di deleghe nel CdA. La struttura dell’organo amministrativo è uno degli elementi alla luce dei quali valutare gli assetti amministrativi della società: è auspicabile, in tale prospettiva, che la dimensione ottimale del CdA sia determinata secondo un principio di proporzionalità che consenta di adattare il numero dei componenti alla realtà, alle esigenze, al settore e alla distribuzione delle partecipazioni della società. Un’adeguata composizione qualitativa e un’adeguata composizione quantitativa del CdA dovrebbero consentire un efficace funzionamento dell’organo in funzione della realizzazione dei principi di corretta amministrazione ed efficiente gestione della società nel perseguimento dell’oggetto sociale. Agli amministratori, anche privi di deleghe, l’ordinamento attualmente impone un atteggiamento che risulti improntato a: trasparenza, informazione, iniziativa, intervento e attivazione.
Il secondo si focalizza sui poteri-doveri degli amministratori privi di deleghe richiamando le prerogative che loro spettano all’interno del CdA, anche in adempimento di obblighi a contenuto specifico finalizzati a garantire una corretta gestione della società, e le prerogative che sono loro accordate per tutelare i propri diritti. Spazio poi nel terzo capitolo agli assetti organizzativi, amministrativi, contabili adeguati ed i ruoli degli amministratori . All’art. 2381 c.c. che, a seguito della riforma organica del diritto societario, ha codificato per le s.p.a. anche non esercenti la propria attività in settori vigilati l’obbligo di istituire assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati alla natura e alla dimensione dell’impresa, hanno fatto seguito le recenti novità introdotte dal Codice della crisi.Si tratta di interventi normativi di una certa rilevanza, dal momento che, per un verso, principi e regole previste in passato unicamente per le s.p.a. sono stati estesi a tutte le società e che, per altro verso, l’ordinamento impone a queste ultime di dotarsi di protocolli organizzativi e informativi che risultino idonei a rilevare tempestivamente la crisi e la perdita della continuità aziendale.
Infine si fa il punto sulle responsabilità degli amministratori privi di deleghe che devono essere indagate in relazione al mutato quadro normativo di riferimento e alla luce dei parametri individuati nell’art. 2392 c.c. Si è cercato dunque di tracciare un quadro organico delle attività che essi sono chiamati a svolgere aggiornato alle recenti modifiche introdotte dal codice della crisi in termini di assetti organizzativi e procedure di allerta, con l’obbiettivo di definire una figura attuale dell’amministratore senza deleghe che sia di riferimento per tutti coloro che operano nell’ambito dei meccanismi collegiali di governance societaria. In questo quadro appare evidente che le funzioni dell’amministratore senza deleghe, in assenza di specifici requisiti di professionalità previsti dalla legge – nella normativa di riferimento, infatti, non ve ne sono – e fatti salvi ancora i casi in cui sia lo statuto societario a prevederli, richiedano comunque una conoscenza adeguata delle attività svolte nello specifico dalla società e, più in generale, un’adeguata professionalità funzionale al corretto svolgimento dell’incarico.
Non è tuttavia questa la sola conoscenza necessaria per lo svolgimento del ruolo esaminato nel presente lavoro. Si è visto, infatti, che la vita di un’azienda si snoda attraverso attività di amministrazione, procedure complesse a rilevanza esterna quali la redazione e pubblicazione del bilancio di esercizio, funzioni di controllo ove sia prevista l’esistenza di tale organo ed infine funzioni deliberative proprie dell’assemblea dei soci. Seppur chiamato a compiti non esecutivi, come genericamente si definiscono quelli dell’amministratore senza deleghe, egli deve necessariamente conoscere in maniera adeguata la normativa che sovraintende al rito societario dell’impresa collettiva, non potendo esimersi dall’applicazione puntuale della medesima per il rispetto del già citato principio di legalità, interesse primario del mercato e della società civile ed altresì, e non ultimo, con lo scopo di qualificare come soggettiva la propria responsabilità – in quanto derivazione diretta del proprio operato – piuttosto che oggettiva – per il solo fatto di ricoprire un ruolo cui la legge necessariamente attribuisce doveri e responsabilità. Non vi è, e non vi deve essere, responsabilità quando si è operato nel rispetto della legge.I principi enunciati nelle conclusioni del presente documento devono porsi alla base di un meccanismo di “autovalutazione” non obbligatorio a livello societario, tranne nei differenti casi di società soggette a vigilanza e non trattati da questo documento, bensì individuale e necessario da parte dell’amministratore nella fase valutativa dell’accettazione della carica conferita.
Info per la stampa. [email protected]
Coronavirus/ Numeri stabili nelle ultime 24 ore, aumentano i tamponi
Quotidiano aggiornamento, a cura della Protezione Civile sui dati dell’epidemia da Covid-19 in Italia.
Salgono a 207.428 i casi totali in Italia, compresi guariti e deceduti, con un aumento dei positivi di 1.965 nelle ultime 24 ore; di questi, 100.943 sono i contagiati attuali. Si registrano altri 269 decessi, che portano il totale delle persone morte nel nostro Paese per il Covid-19 a 28.236. Finora i pazienti guariti sono 78.249 ( + 2.304).
Continuano a diminuire i ricoveri in terapia intensiva: ad oggi sono 1.578, ossia 116 in meno rispetto a ieri.
Dei pazienti attualmente positivi, 17.569 (-580) e 81.796 sono in isolamento domiciliare. I tamponi eseguiti sono 74.208.












