Home Blog Page 2087

Editori e libri nello scenario del covid-19

0
Ascolta questa pagina usando ReadSpeaker
Condividi
Lascia un feedback

Nel comparto “Edizioni di libri” operano in Italia circa 2 mila imprese, che occupano complessivamente poco meno di 10 mila addetti e realizzano un fatturato di oltre 2,5 miliardi di euro all’anno.

La pubblicazione di libri in formato e-book è un’attività di produzione appannaggio quasi esclusivo dei grandi editori (91,3% delle opere pubblicate in formato e-book).

Un quarto degli editori attivi aderisce a una associazione di categoria: oltre la metà (54,0%) dei grandi editori, il 28,4% dei medi e il 13,9% dei piccoli.

Le traduzioni tra le attività editoriali maggiormente esposte all’esternalizzazione: un terzo degli editori ricorre a risorse esterne.

Agricoltura, Rota (FAI CISL): “regolarizzazione migranti gesto di civiltà”

0

“Serve una regolarizzazione dei braccianti di origine straniera presenti sul territorio ma invisibili per lo Stato italiano, il fisco e la nostra economia. È una proposta che avevamo fatto da ben prima dell’attuale emergenza e da molto prima che lo facesse il Portogallo. Liberare queste persone dai ghetti e dai ricatti dei caporali sarebbe anzitutto un gesto di civiltà, ma anche una risposta al fabbisogno di tante imprese che operano nella legalità. Ora servirebbe anche per garantire ben più sicurezza sotto il profilo sanitario”.Lo scrive il segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota in un articolo pubblicato oggi su IlSussidiario.net. “Non riduciamolo a un problema di numeri”, aggiunge Rota: “Dietro i dati ci sono persone, storie, comunità. E anche tanti italiani che non si rassegnano alla logica delle baraccopoli, delle persone concepite come semplici braccia da lavoro. Anche su questo il Paese non merita l’ennesima battaglia ideologica. La vera sfida è ripartire su tutte quelle attività stagionali che stanno soffrendo, ma dobbiamo offrire a tutti, italiani e non, concrete possibilità di lavoro e di integrazione al reddito”.Il sindacalista nell’intervento torna ad affrontare anche la questione voucher. “In agricoltura serve solo a far saltare le tutele su previdenza, malattia, maternità. Con l’estensione del 2018 si parlava di 50 mila posti di lavoro, ma nessuno li ha mai visti. È uno strumento rimasto utilizzabile per studenti, disoccupati e pensionati. Volendo, varrebbe anche per lavoratori in cassa integrazione o percettori di reddito di cittadinanza. Dobbiamo chiederci se sia giusto in nome dell’emergenza sanitaria andare oltre questi limiti. La risposta è no, almeno che non si voglia precarizzare ancora di più un lavoro che, essendo per sua natura stagionale, ha sempre avuto una contrattazione garante della massima flessibilità, persino del lavoro a chiamata giornaliera. E a meno che non si voglia tornare ai tanti abusi del passato, quando il voucher produceva occasioni di lavoro nero e sfruttamento”. “Il lavoro agricolo – conclude Rota – non può essere equiparato a quello di un giardiniere che fa potature una volta l’anno in un condominio. Deve essere sostenuto con la buona contrattazione. Non è un caso, se tanti operai polacchi non vogliono rientrare in Italia ma si stanno spostando in Germania, dove per rispondere alla crisi di manodopera agricola sono state offerte migliorie contrattuali, anziché voucher”.

Coronavirus, aumentano i deceduti, ma diminuiscono i ricoverati in terapia intensiva

0

Sono ancora alti, purtroppo, i numeri negativi, leggendo il quotidiano bollettino della Protezione Civile. In Italia le persone complessivamente risultate positive al Coronavirus, compresi guariti e deceduti, sono 201.505. Di questi, 105.205 sono i contagiati attuali.  Le persone guarite nelle ultime 24 ore sono 2.317, per un totale di 68.941. Il totale delle vittime è di 27.359, 382 in più. Continua il calo dei pazienti in terapia intensiva: sono 1.863, 93 in meno rispetto a ieri. Il dato è in calo per il ventiquattresimo giorno consecutivo.

Dei pazienti attualmente positivi, 19.723 sono poi ricoverati con sintomi (- 630) e 83.619 sono in isolamento domiciliare. I tamponi eseguiti sono 57.272

USA/ Il Pentagono pubblica un video riguardate gli UFO

0
FOTO DI REPERTORIO

La pubblicazione riaprirà il dibattito infinito sugli avvistamenti di velivoli non identificati sui cieli terrestri. Il Pentagono ha dato il via libera alla diffusione di un filmato riguardante un Ufo. La decisione è giunta dopo che il Pentagono ha appurato che la pubblicazione non avrebbe “rivelato nulla circa capacità o sistemi”, e nel contempo, non sarebbero state intaccate le indagini in corso sugli Ufo.
Il Dipartimento della Difesa ha voluto diffondere le immagini per fugare ogni dubbio circa la veridicità dei filmati in circolazione riguardanti “fenomeni aerei che restano caratterizzati come non identificati”.
Nel video si vedono degli oggetti di forma oblunga che si spostano nel cielo in maniera veloce.

FOTO DI REPERTORIO

Germania, dopo la riapertura sale il tasso di contagio

0
FOTO DI REPERTORIO

Un dato forse atteso, ma che va vagliato con estrema attenzione. Ci riferiamo all’aumento da 0,7 a 1 del tasso di contagio in Germania dopo la parziale e cauta riapertura iniziata da circa una settimana. Il Robert Koch Institut ha comunicato che ora una persona in Germania ne contagia un’altra, rispetto allo 0,7 prima della riapertura: sullo sfondo un totale di 156.337 casi di contagio e 5.913 vittime.
Tuttavia questo rapporto di contagio al rialzo, monitorato strettamente, non è del tutto inatteso. Prima di avviare una cauta riapertura, il governo si è accertato che il sistema sanitario fosse pronto a un eventuale inasprimento dei casi gravi dei contagiati.

Papa Francesco chiede obbedienza alle disposizioni “perché la pandemia non torni”

0
FOTO DI REPERTORIO

Una dichiarazione ‘eclatante’ perché proveniente dalla massima autorità cristiana.

“In questo tempo, nel quale si incomincia ad avere disposizioni per uscire dalla quarantena, preghiamo il Signore perché dia al suo popolo, a tutti noi, la grazia della prudenza e della obbedienza alle disposizioni, perché la pandemia non torni”.

Nel dibattito sulla partecipazione dei fedeli alle messe nella fase 2, quella della convivenza col coronavirus, Papa Francesco va in senso opposto rispetto alla Conferenza episcopale italiana, che aveva parlato di rischi per la libertà di culto a causa della decisione governativa di continuare a vietare le messe. Il pontefice invece si schiera a sostegno del premier Giuseppe Conte.

Ricordiamo che il cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi europei e per dieci anni alla guida della Cei, aveva definito una “disparità di trattamento inaccettabile” la decisione del governo di aprire i musei e di vietare le messe.

Coronavirus \ L’on.Castelli, “La politica decide tenendo conto di tutti gli elementi, non vanno cavalcati gli umori”

0
Laura Castelli

“Francamente resto sorpresa quando leggo le dichiarazioni di qualche Presidente di Regione che vuole accelerare sulle riaperture, come se tutto fosse passato. Dimenticandosi i numeri drammatici, soprattutto nella sua regione, in termini di contagiati e morti. Questo balletto di dichiarazioni, a giorni alterni, tra aperture e chiusure, non aiuta proprio. 
Mettendo, con una decisione coraggiosa, in lockdown l’intero Paese abbiamo salvato il centro-sud da una tragedia ed abbiamo aiutato tutte le regioni del nord, a partire dalla Lombardia, a contenere il contagio. Responsabilità di chi Governa è assumere le decisioni non seguendo le onde emotive ma adottando misure sulla base dei dati tecnico-scientifici. La politica decide, e lo stiamo facendo, ma tenendo conto di tutti gli elementi in campo.
Se non torniamo alla normalità con gradualità, con riaperture a tappe, partendo da quei settori dove si presentano meno rischi e probabilità di contagio, il rischio è di incorrere in un nuovo aumento dei casi. E nessuno ci perdonerebbe un nuovo lockdown, o meglio il Paese rischierebbe di non reggerlo proprio.

Adesso serve responsabilità, da parte di tutti. Maggioranza e opposizione, per evitare le continue polemiche che destabilizzano una situazione già difficile sotto l’aspetto emotivo. Andrebbero cavalcati di meno gli umori, anche quelli della rete, concentrando le energie sulle azioni necessarie per risolvere i problemi. Dispiace che questo atteggiamento, poco costruttivo, sia tenuto anche da chi, negli anni, ha avuto importanti responsabilità di Governo.
Stiamo stanziando tutte le risorse necessarie, accompagnando questa fase di riapertura con provvedimenti in termini di liquidità, sostegno alle imprese, internazionalizzazione, provvedimenti per il sostegno al reddito e alla famiglia. Qualcuno dice che dovevamo fare di più? Parto dal presupposto che si può sempre fare di meglio, ma in poche settimane abbiamo messo in campo misure che equivalgono ad almeno tre leggi di bilancio degli ultimi anni. E non ci stiamo fermando, perché tutto verrà accompagnato da un piano straordinario per lo sblocco degli investimenti, la semplificazione e la sburocratizzazione”.

Così, in un post Facebook, il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.


Ufficio Stampa On. Laura Castelli Vice Ministro dell’Economia e delle Finanz
e

Operatori sicurezza locale e privata, Lotierzo (Scsd): “Equiparare il loro contratto di lavoro a quello delle forze di polizia”

0

“Oggi più che mai, gli agenti della polizia locale si sono dimostrati una risorsa del territorio, con l’emergenza codiv-19 hanno dimostrato grande professionalità e senso del dovere”. – cosi ha dichiarato il Segretario Provinciale del Sindacato Comparto Sicurezza e difesa (SCSD) di Roma, Antonio Lotierzo – “è più che giusto equiparare il loro contratto di lavoro a quello delle forze di polizia e che il porto d’armi sia esteso a livello nazionale, a tal riguardo è in programma un incontro con gli Organi competenti da tenersi quando l’attuale emergenza sanitaria lo consentirà. È inoltre doveroso – ha continuato Lotierzo – fare un plauso anche a tutte le guardie particolari giurate che in questo delicato momento hanno assicurato il proprio servizio di vigilanza alle aziende, ai cittadini e a tutte quelle attività che per DPCM sono restate aperte. Il Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa (SCSD) – ha rimarcato Lotierzo – esprime solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori della sicurezza locale e privata che lottano per rivendicare condizioni economiche e normative che a livello europeo esistono ma in Italia non vengono adottate subendo ogni anno multe dalla comunità europea. Gli operatori della sicurezza privata, sono circa settantamila, distribuiti in tutto il territorio nazionale e svolgono compiti delicatissimi e contribuiscono con la loro professionalità a coprire vari settori della vita lavorativa ed economica del paese, basti pensare alla vigilanza ad obiettivi sensibili, alla scorta valori, alla vigilanza e piantonamento fisso, all’ antirapina.

A giudizio del Sindacato Comparto sicurezza e Difesa (SCSD) si ha la sensazione che, in materia di diritti, questi operatori della sicurezza, facciano il passo del gambero. Un lavoro duro, di elevata responsabilità, caratterizzato da elevato stress, richiede anche tempi di riposo adeguati. Da parte del sindacato ci sarà inoltre un nuovo comparto che nascerà a breve cioè quello delle guardie particolari giurate volontarie ittiche, venatorie, zoofile ed ecologiche che sosterrà la loro attività e i loro diritti. Non è più rinviabile – ha concluso Lotierzo – l’approvazione da parte della Regione Lazio, di una legge sulla vigilanza ecologica ambientale volontaria”.

S.C.S.D. Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa

ADDETTO STAMPA Rosa De Stefano

Il lockdown e la prevenzione dagli insetti volanti

0
FOTO DI REPERTORIO

Quasi due mesi in totale isolamento sociale hanno trasformato la nostra quotidianità e, per certi versi, sembra che il tempo si sia fermato. Solo una percezione, dato che nella realtà è già arrivata la bella stagione e con essa hanno fatto ritorno molte specie di insetti e animali avvistati in diverse località e mari italiani. Non esiste però solo il lato ‘romantico’ della natura che si riappropria di spazi perduti: anche molti infestanti stanno agendo liberi e indisturbati, approfittando dell’assenza di controlli dovuti al lockdown.

Zanzare, vespe, piccioni e volatili, infestanti delle derrate alimentari sono sicuramente in cima alla classifica degli infestanti ‘più felici’ in questo momento perché si è abbassata la guardia sui trattamenti preventivi, antilarvali e di monitoraggio, e perché hanno a disposizione nuovi angoli incustoditi – in aziende, magazzini, uffici – in cui nidificare. Più in basso alla classifica troviamo e topi e blatte che, se da una parte non possono approfittare in questo momento dei rifiuti provenienti da bar e ristoranti, dall’altra trovano tuttavia spazi tranquilli e sicuri in cui proliferare. In questo contesto, le più neutrali sono forse le mosche, che hanno pur sempre a disposizione rifiuti biologici di diversi animali anche in città.

Classifiche a parte, agire in modo preventivo è il modo migliore per evitare problemi e disagi che possono essere causati dalle infestazioni, ancora di più in questo particolare periodo di isolamento quando luoghi come il terrazzo o il giardino rappresentano la nostra più grande valvola di sfogo. È questo quindi il momento giusto per adottare buone pratiche di prevenzione seguendo i consigli di Rentokil, leader mondiale in servizi di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione, specialmente per controllare l’arrivo degli insetti volanti nella stagione più calda.

Zanzare e mosche

Sono gli insetti volanti e, in particolare, zanzare e mosche, il principale tormento della bella stagione a causa del ronzio, delle punture e della spiacevole abitudine di volare attorno a cibo e rifiuti. Sono considerati come insetti fondamentalmente innocui, anche se in realtà possono essere vettori di malattie e infezioni. È quindi molto importante fare attenzione a:

  • Eseguire un’attenta e puntuale pulizia del giardino come prima protezione dagli infestanti. L’erba troppo alta, soprattutto se umida, offre riparo alle zanzare e fornisce l’habitat perfetto per deporre le uova. Inoltre, esistono anche delle piante che grazie ai propri principi attivi fungono da repellenti contro le zanzare come calendula, lavanda e citronella. L’aroma di basilico, erba gatta e menta, inoltre, sono ottimi rimedi per allontanare anche altre tipologie di insetti
  • Eliminare l’accumulo di residui di acqua stagnante nel giardino e nei vasi.Le zanzare sono estremamente attirate da grandi quantità di liquidi e proliferano negli ambienti umidi, tanto che tendono a concentrarsi in presenza di acqua stagnante. Per evitare che depongano le uova è necessario pulire minuziosamente le grondaie e le ciotole dei propri animali domestici, e andrebbero sempre svuotati i secchi e gli annaffiatoi.
  • mantenere in ordine i rifiuti e accertarsi di tenere i contenitori ben chiusi e lontani da porte e finestre ed evitare di lasciare cibi o avanzi a vista e chiudere sempre porte e finestre così da non attirare gli insetti in casa. Specialmente le mosche possono raccogliere sostanze contaminanti e trasmetterle poi quando si posano su nostri piatti.

Vespe e calabroni

Parlando di vespe e calabroni, la prima cosa da fare quando si tratta di prevenzione e difesa da una possibile infestazione, è sicuramente controllare che non vi sia sulterrazzo o in giardino la presenza di nidi. All’inizio questi hanno dimensioni piuttosto contenute – come una noce o una pallina da golf – e sono più facili da trattare, quindi è fondamentale verificarne precocemente la presenza e affidarsi a degli esperti che possono trattare con rapidità ed efficacia la rimozione. Vespe e calabroni possono essere pericolose perché con il loro pungiglione provocano punture particolarmente sgradevoli e fastidiose che fanno insorgere anche reazioni allergiche. In presenza di un nido è bene ricordare:

  • di non urlare, agitare le mani e muoversi con scatti improvvisi, perché questi movimenti non spaventano le vespe, ma al contrario rischiano di innervosirle e renderle più aggressive. È importante essere prudenti e tenere lontani i bambini
  • stare attenti anche quando si decide di piantare, nel giardino o nei vasi sul terrazzo, fiori molto colorati e profumati, perché questi insetti sono molto attratti dal loro nettare e in particolare da colori come il bianco e il giallo
  • fare attenzione che nei vasi non si accumulino residui di acqua stagnante, in quanto sono spesso alla ricerca di acqua per abbeverarsi e per mantenere il loro nido alla giusta temperatura

Nel caso invece fosse già in atto un’infestazione da parte di una di queste specie di insetti, è molto importante affidarsi a professionisti della disinfestazione in grado di gestirne la proliferazione e diffusione attraverso tecniche e metodologie efficaci – ma anche sicure per le persone e a livello ambientale – e operazioni di monitoraggio e controllo necessarie a scongiurare il potenziale rischio di un loro ritorno.

Rentokil Initial

Rentokil Initial è il maggior fornitore al mondo di servizi per le aziende. Da oltre 90 anni l’azienda – nata dalla fusione di due società – si occupa di Pest, Textiles e Hygiene Services. Attiva in oltre 65 Paesi al mondo – in Europa, Asia, Oceania, America e Africa – conta più di 35.500 dipendenti e un fatturato annuo di £ 1.9 miliardi. La filiale italiana opera oggi con due divisioni: Initial Hygiene, specializzata in servizi per l’igiene, che si è ampliata grazie alla recente acquisizione di CWS-boco Italia, e Rentokil Pest Control, dedicata ai servizi per la disinfestazione e monitoraggio degli infestanti. Lo staff è composto ora da circa 600 dipendenti, con un personale tecnico suddiviso su molteplici filiali nel territorio nazionale, che prestano il proprio servizio ad oltre 27.000 clienti.

FRANCESCO PALMERINI | Account Executive