Home Blog Page 2098

Inail, tutela per i rider e validazione dei dpi nel nuovo numero di Plus!

0

Il quinto numero di Plus!, magazine digitale dei Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro, dedica due articoli ad attività Inail strategiche nella fase attuale: la validazione straordinaria dei dpi nell’emergenza sanitaria da Covid-19 e la tutela assicurativa dei rider con contratto di lavoro autonomo, scattata lo scorso 1° febbraio.

Competenza straordinaria dettata dall’attuale fase di emergenza. La pandemia causata dal nuovo coronavirus, ha evidenziato la necessità di ottenere con la massima urgenza scorte di dispositivi di protezione individuale per gli operatori sanitari, in prima linea nella battaglia contro il Covid-19. La conformità alle norme tecniche di tute, guanti, maschere, occhiali, visiere, calzari, che ne garantisce la sicurezza per chi li indossa, in questa fase deve essere valutata con estrema rapidità. Per questa ragione, spiega l’approfondimento nel nuovo numero di Plus!, il decreto legge n.18 del 17 marzo 2020, cd “Cura Italia”, ha attribuito all’Inail la validazione dei dpi in deroga alle procedure ordinarie e fino al termine dello stato di emergenza da nuovo coronavirus. L’articolo 15, comma 3 del decreto citato indica a produttori, importatori di dpi e a chi li immette in commercio, quale sia la procedura da seguire.

Da febbraio al via la tutela assicurativa Inail per i rider. La rivista multimediale, in un altro articolo, approfondisce anche una nuova competenza per l’Inail, nell’ambito però della sua storica mission di tutela assicurativa contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Tutela che, dal primo febbraio scorso, copre anche i rider con contratto di lavoro autonomo (quelli con contratto di lavoro dipendente erano già assicurati). Il pezzo illustra le prime indicazioni fornite dall’Inail alle imprese di delivery, per mettersi in regola versando il premio assicurativo e non incorrere in evasione contributiva. Una conquista molto importante, come ricordato dal presidente dell’Inail Franco Bettoni, che consente di “partire con la copertura assicurativa di circa 10-20mila lavoratori, finora rimasti privi di garanzie e vede l’Istituto precursore di questo tipo di tutela nel contesto europeo”. 

Una sezione dedicata al coronavirus. Nel nuovo numero online di Plus!, per i mesi di aprile, maggio e giugno, oltre a una sezione interamente dedicata al nuovo coronavirus e al suo impatto economico e sociale, le consuete rubriche “Innovazione”, “Imprese e Pa” e “Lavoro e Welfare” con approfondimenti legati ai temi dell’economia circolare, della bioeconomia e dell’innovazione tecnologica. Pubblicato per la prima volta a giugno 2019, Plus! è stato realizzato con l’obiettivo di raccontare l’attività del Ministero dello Sviluppo economico, del Ministero del Lavoro e degli enti che ruotano intorno ad essi.

Contributi pubblici disponibili: su incentivi.gov tutte le info.  Il magazine rientra nel progetto “incentivi.gov.it”, il portale dedicato alle opportunità di finanziamento riservate a imprese, startup e cittadini. Il sito fornisce alle aziende tutte le informazioni utili per trovare l’incentivo più adatto alle proprie esigenze. Oltre ai due ministeri e all’Inail, nell’iniziativa sono impegnati, tra gli altri: Inps, Anpal, Invitalia, Agenzia delle entrate, Cassa depositi e prestiti, Gse, Enea, Unioncamere e Sace Simest.

Schede tecniche illustrano le attività dell’Istituto. Cliccando sulla sezione “Incentivi” del portale è possibile accedere a una serie di voci linkabili in cui le aziende interessate trovano informazioni e contenuti utili. Nell’area “chi siamo”, digitando sulla voce “Inail”, è possibile leggere numerose schede tecniche di approfondimento che spiegano in modo dettagliato le aree d’intervento dell’Inail.

I primi film del cinema di montagna protagonisti sugli schermi Cai

0

Una domenica che sarà un viaggio nella storia del cinema di montagna, un regalo che farà il Club alpino italiano a tutti i suoi Soci e agli appassionati e cinefili che potranno scoprire alcuni film che hanno scritto la storia della cinematografia delle terre alte. È questa l’importante novità della nuova settimana della rassegna “La montagna a casa” organizzata dal Cai in collaborazione con il Museo nazionale della Montagna di Torino, con Sondrio Festival – Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi – e Parco dello Stelvio.

Domenica 26 aprile si inizierà alle 15.00 con una retrospettiva di sei film storici, un omaggio al cammino percorso dalle pellicole del mondo verticale e dalla storia dell’alpinismo. Sul canale Youtube del Cai sarà “proiettato” il primo film di alpinismo della storia, Cervino 1901, la cui attribuzione (ma anche la datazione) ha costituito a lungo argomento di contesa e solo di recente ha trovato una spiegazione convincente. Seguirà Maratona Bianca, girato nel 1935 e dedicato a una delle prime edizioni del Trofeo Mezzalama e ad alcuni dei suoi protagonisti più famosi, Giusto Gervasutti, Paula Wiesinger e le guide della Valtournenche. Del 1957 è invece il cortometraggio Punte d’acciaio nella fucina dei Grivel, di Mario Fantin girato a Courmayeur nella fucina dei fratelli Grivel, già a quel tempo, come riporta l’articolo sul numero di Montagne360 (scaricabile on line da oggi) all’avanguardia nella progettazione e nella fabbricazione dell’attrezzatura metallica per l’alpinismo (piccozze, chiodi e ramponi). Un salto nel 1985 ci conduce alle prime gare di arrampicata a Bardonecchia con Fino all’ultimo spit – In arrampicata sportiva, e a una fiction di poco successiva, ambientata nella stagione dell’arrampicata, Black out. Da ultimo, la narrazione contenuta in Finis Terra – La libertà di esplorare, rappresenta un ritorno alle grandi esplorazioni montane del passato, nel ricordo di padre Alberto Maria De Agostini, con la partecipazione di Walter Bonatti, che della Patagonia e della Terra del Fuoco fece una delle regioni d’elezione della sua attività.

Ma la settimana riserverà altri momenti da segnarsi in agenda: giovedì 23 aprile un doppio appuntamento con Ciapin – Passi scolpiti nel vento (ore 21.00) e Echilibru – Nella pelle dell’orso (ore 21:30): il primo è dedicato alla figura di Daniele Chiappa, alpinista con una passione e una dedizione che lo porterà a migliorare e rivoluzionare il Soccorso Alpino. Il secondo film, vincitore del Premio Speciale Renata Viviana all’ultimo Sondrio Festival, è un monologo di un orso che si rivolge all’uomo e gli spiega che prima o poi i loro percorsi si incontreranno, nonostante l’animale faccia di tutto per costruire delle barriere.

Grande appuntamento anche quello di sabato 25 aprile alle 21.00 con Il ghepardo asiatico dell’Iran, che ha vinto la 33a edizione del Sondrio Festival nel 2019, documentario che analizza la situazione attuale di questo magnifico animale in via di estinzione, simbolo dell’Iran, ormai ridotto a meno di cinquanta esemplari. Nel film anche le difficoltà che gli attivisti stanno incontrando per mantenerlo in vita.

Completano la programmazione l’appuntamento di domani sera alle 21.00 con La storia della lana a Livigno, località valtellinese dove erano presenti due ingegnosi e complessi macchinari per cardare la lana, risalenti alla metà del 1800, e quello di mercoledì 22 aprile con Con le spalle nel vuoto. Mary Varale, dove viene rappresentatala vita di una donna che ha lasciato un profondo solco nella storia dell’alpinismo.Infine venerdì 24 sarà il turno di Itaca nel sole. Cercando Gian Piero Motti, che presenta l’omonima via di arrampicata aperta sulle pareti di granito della Valle dell’Orco, legata all’alpinista, scrittore e filosofo della montagna Gian Piero Motti, e quello di domenica 26 aprile con Storie di pietre, dedicato al post terremoto in Umbria, vicino a Norcia.

Tutti i titoli in programma saranno disponibili sul canale Youtube del Cai in prima visione, a partire dalle ore 21.00 del giorno indicato e fino a trenta minuti dopo la fine del film, e il giorno successivo in replica a partire dalle ore 17:30, fino a trenta minuti dopo la conclusione.Ogni giorno alle ore 12.30 sui canali social del Cai e su loscarpone.cai.it ricorderemo il film in programmazione alle ore 21.00 e quello in replica.

Coronavirus, incinta, guarisce con il plasma iperimmune: primo caso al mondo

0
FOTO DI REPERTORIO

Le storie di guarigione dall’epidemia da Covid colpiscono positivamente ed alimentano la speranza nella battaglia contro questa terribile infezione.
Una buona notizia arriva dall’ospedale di Mantova e riguarda una paziente incinta.
Una ventottenne, dopo tredici giorni di ricovero, in cui ha sconfitto il coronavirus, è stata curata con due sacche di plasma iperimmune, prelevato da pazienti guariti.
Un caso raro se non ancora unico. Secondo una ricerca bibliografica, sottolinea l’Asst mantovana, non ne risultano al mondo altri di donne incinte colpite da Covid-19 trattate e guarite con l’infusione dell’emocomponente.

Coronavirus, anche gli occhi potenziale fonte di contagio

0

Una scoperta nuova sul fronte dell’epidemia da Covid: gli occhi non sono solo porta d’ingresso, ma anche fonte di contagio. Lo dimostra uno studio condotto dai ricercatori dell’Istituto Spallanzani di Roma e pubblicato su Annals of Internal Medicine.
Il virus SarsCov2, in sostanza, è attivo anche nelle secrezioni oculari, ovvero nelle lacrime, dei pazienti positivi.
Partendo da un tampone oculare, hanno isolato il virus dimostrando che esso è in grado di replicarsi anche nelle congiuntive. La ricerca, affermano, dimostra che gli occhi non sono solo una delle porte di ingresso del virus nell’organismo, ma anche una “potenziale fonte di contagio”.

Musica / Nino Rota: Chamber Works il nuovo album del violinista Alessio Bidoli

0

È uscito il nuovo album del violinista Alessio Bidoli, dedicato alle composizioni di musica da camera di uno fra i più significativi autori musicali del XX secolo. Nino Rota: Chamber Works, pubblicato da Decca Italy e in distribuzione presso i migliori negozi di musica e sulle principali piattaforme digitali, è un lavoro che il giovane musicista milanese ha interpretato insieme a Bruno Canino al pianoforte, Massimo Mercelli al flauto e Nicoletta Sanzin all’arpa. Il brossurato è impreziosito dalle opere di Gabriele Basilico e Federico Patellani gentilmente concesse dalla Fondazione Giorgio Cini di Venezia unitamente alla mano di Manfredo Pinzauti. Il talento di Nino Rota, enfant prodige che già all’età di undici anni aveva composto un oratorio per soli, coro e orchestra si è spesso cimentato in forme strumentali impegnative: in questo album si è scelto di privilegiare alcune delle sue pagine cameristiche più suggestive. Il repertorio selezionato contiene opere attinenti alla sua produzione neoclassica come anche alla trascrizione cameristica di brani tratti dalle musiche che compose per il cinema meno noto.

Si parte con la Sonata per violino e pianoforte (1936-37) dedicata a Guido Agosti ed eseguita per la prima volta a Milano il 14 marzo del ’38, composizione che rientra nel pieno della stagione del neoclassicismo italiano. A seguire l’Improvviso in re minore per violino e pianoforte, brano di notevole impegno strumentale, suonato in una sequenza del film Amanti senza amore di Gianni Franciolini (1947), adattamento della novella Sonata a Kreutzer di Lev Tolstoj, interpretato da Clara Calamai, Roldano Lupi e Jean Servais nel ruolo del celebre violinista. Di diverso impatto è l’Improvviso in do maggiore (Un diavolo sentimentale), opera del tutto autonoma composta nel 1969 e dedicata al violinista ed editore Alberto Curci: una composizione al contempo brillante e virtuosistica, scorrevole e piacevole, caratterizzata da una scrittura armonica che maneggia in maniera disinvolta e moderna dissonanze ed equivoci tonali. The Legend of the Glass è invece un brano per violino e pianoforte tratto dalla colonna sonora del film del 1949 The Glass Mountain (La Montagna di Cristallo) diretto da Henry Cass, dedicato al violinista Francesco Antonioni, strumentista, storico e docente di violino del Liceo Musicale, poi Conservatorio N. Piccinni di Bari, del quale Rota fu direttore dal 1950.

La Sonata per flauto e arpa, edita da Ricordi nel 1939 è invece uno dei lavori cameristici più rappresentativi della poetica neoclassica rotiana, definita da Gavazzeni “la misura più perfetta offerta da Rota”. Infine il Trio per flauto, violino e pianoforte, composto nel 1958 per lo svizzero-cubano Trio Klemm e presentato dallo stesso trio in prima esecuzione il 6 aprile del 1960 presso la Sala del Lyceum Clubs: un lavoro particolare, dotato di un’incisiva scrittura ritmica e trascoloranti ambiguità armoniche.

“L’idea di questo lavoro – afferma Alessio Bidoli – mi è venuta dopo aver ascoltato durante una notte insonne una sua intervista su RAI3. Nino Rota parlava della sua vertiginosa carriera con la semplicità dei grandi e questa umiltà e semplicità mi ha fortemente colpito. Ovviamente lo conoscevo per le colonne sonore del cinema, ma anche perché aveva insegnato al Conservatorio di Bari dove anch’io ho avuto per due anni una bella esperienza lavorativa. Sono quindi andato a curiosare nel suo repertorio cameristico e sono stato molto sorpreso dal fatto che molte sue composizioni meno note fossero davvero poco eseguite . Ecco quindi l’idea di questo disco insieme a Bruno Canino (con cui ho inciso già quattro CD), Massimo Mercelli e Nicoletta Sanzin, per far conoscere ai giovani studenti e agli appassionati della musica del ’900 anche il repertorio da camera raffinato e ironico di questo grande compositore italiano, e ringrazio la Decca per avermi dato questa opportunità.”

Affermava Rota: “Non credo a differenze di ceti e di livelli nella musica: il termine ‘musica leggera’ si riferisce solo alla leggerezza di chi l’ascolta, non di chi l’ha scritta”. Tale pensiero – secondo Nicola Scardicchio autore della nota introduttiva nel pregevole libretto che accompagna il CD, è perfettamente applicabile alla differenza tra musica da concerto e musica per il cinema: “Gli scambi dalla sala da concerto alle sale cinematografiche connotano un compositore che non stabiliva barriere di genere in un’arte come quella musicale che per Rota aveva senso proprio in quanto libera da limiti di sorta”.

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

Trasporto/ Tir, scatta la protesta

0

L’Autotrasporto italiano non regge più e scende in campo non più per garantire i servizi essenziali per l’emergenza Covid, come accaduto con abnegazione in queste settimane, ma per protestare sulle strade contro un governo “che parla, ma non agisce” e quindi contro le sempre più pesanti e ormai insopportabili inadempienze nei confronti della categoria. La decisione è stata assunta: e già a partire dalla prossima settimana verranno avviate su tutto il territorio nazionale azioni di protesta in escalation.

“L’unica risposta del governo – afferma Maurizio Longo, segretario nazionale di Trasportounito – è un decreto liquidità che non solo è lettera morta, ma è un vero e proprio gioco delle tre carte, in un quadro economico e normativo in cui le task force servono solo a mascherare le responsabilità politiche e l’incapacità di attuare misure pratiche di ogni dicastero”.

“Le imprese di trasporto non reggono più, non hanno più liquidità e non ci stanno – sottolinea Longo – a recitare il ruolo di eroi di serie B, da dimenticare alla svelta: o si dà attuazione pratica a strumenti seri e concreti, anche quelli a costo zero, nonché a quelli indispensabili per garantire liquidità alle imprese delle quali si è riconosciuto e talora esaltato ipocritamente il ruolo strategico nel momento di difficoltà del Paese, oppure si dovranno subire le forti manifestazioni di dissenso”.

E ciò significa dare via alla protesta a partire da Roma fino a quei confini “attraverso i quali – conclude il segretario di Trasportounito – si autorizza il transito agli untori del nostro mercato e della nostra economia”.

Per ulteriori informazioni Barbara Gazzale

Coronavirus, prime indiscrezioni: distanziamento di due metri nei locali affollati

0
FOTO DI REPERTORIO

C’è grande attesa per le disposizioni della cosiddetta ‘fase 2’ di contenimento dell’epidemia; entro sabato il decreto, ma non si sa ancora se saranno permesse deroghe alle singole regioni, in un impianto che comunque il premier Conte ha definito omogeneo su tutto il territorio nazionale. Circolano indiscrezioni, come sempre in questi casi.
Gli ultrasettantenni con patologie potrebbero avere limitazioni, così come i ragazzi che non potranno incontrarsi se sono più di due, tre al massimo. Il ministro della salute Roberto Speranza è orientato a ribadire la misura di un metro, raccomandata dall’Oms, per fare la fila davanti ai negozi e in tutte le situazioni normali. Negli spazi chiusi dove c’è il rischio di sovraffollamento — per esempio i grandi magazzini — il distanziamento potrebbe essere invece il doppio di quello attuale.
Il permesso di andare fuori dalla propria Regione di residenza dipenderà invece dall’andamento del contagio e soprattutto dalle ordinanze che saranno emesse dai governatori.
Con l’avvicinarsi dell’estate bisognerà infatti valutare il numero di posti negli ospedali, dei medici di base e soprattutto la possibilità di intervenire nei casi più gravi di Covid-19.

foto di repertorio

Covid-19, la Protezione Civile chiama alle armi anche gli OSS

0

Per la costituzione dell’Unità socio sanitaria in corso di istituzione, è aperta la procedura di selezione di 1500 operatori socio sanitari dei quali:

  • 500 presteranno la propria attività presso le residenze sanitarie assistenziali, le case di riposo per anziani, le residenze sanitarie per disabili per un periodo consecutivo di quattro settimane;
  • 1000 presteranno la propria attività presso gli istituti penitenziari individuati dal Ministero della Giustizia, Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità per un periodo consecutivo fino al 31 luglio 2020, termine dello stato di emergenza.

La partecipazione all’Unità socio sanitaria è su base volontaria ed è aperta agli operatori dipendenti del Servizio sanitario nazionale, dipendenti di strutture sanitarie anche non accreditate e operatori liberi professionisti.

Requisito per la partecipazione è l’aver conseguito il titolo di “Operatore Socio Sanitario” ai sensi dell’Accordo tra il Ministro della Sanità, il Ministro della Solidarietà Sociale e le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 22 febbraio 2001 (GURI 19 aprile 2001, n.91).

Sarà possibile partecipare alla procedura di selezione compilando il form che sarà reso disponibile sul sito osspercovid.protezionecivile.it  fino alle ore 20:00 del 22 aprile 2020.

Al fine della individuazione degli operatori da impiegare si terrà conto della maggiore anzianità di conseguimento del titolo di “Operatore Socio Sanitario”.

Per gli operatori da assegnare per le esigenze degli istituti penitenziari si terrà altresì conto prioritariamente della circostanza che l’operatore non sia dipendente e/o titolare di incarichi conferiti dal SSN ovvero da strutture accreditate dal SSN.

L’assegnazione avverrà prioritariamente nella Regione di attuale impiego dell’operatore, laddove possibile e sulla base delle esigenze rappresentate dalle Regioni. La partecipazione alla Unità socio sanitaria prevede il rimborso delle spese di viaggio ed un premio di solidarietà forfettario per ciascuna giornata prestata.

Agli operatori sarà assicurato inoltre il vitto e l’alloggio in loco. Il tutto sarà a cura della Regione nella quale l’operatore presterà la propria attività. Se il profilo sarà ritenuto idoneo l’operatore sarà contattato per definire nel dettaglio le modalità di impiego

Vino/ Crisi da coronavirus, servono strumenti economici straordinari

0
FOTO DI REPERTORIO

La crisi italiana adesso è globale e non risparmia le cantine. Servono decisioni chiare e nette sugli strumenti da adottare, a partire dalle istituzioni. Una delle proposte è quella della distillazione straordinaria, per togliere dal mercato almeno 3 milioni di ettolitri di vino, contribuire alla produzione di alcol per disinfettanti, e garantire un minimo di flusso economico alle cantine. Misura pratica ed efficace.
Da considerare però, che i 20 centesimi al litro di cui si parla, possono essere una cifra giusta, per tanti vini da tavola che viaggiano sul mercato dello sfuso, ma pochissimi, se si pensa a produzioni Dop o Igp che potranno averne bisogno.
Un’altra misura, ancora, potrebbe essere la vendemmia verde. Senza dimenticare, per i vini che possono permetterselo, la riserva vendemmiale o lo stoccaggio, soprattutto per non svendere prodotto e distruggere valore, in attesa di tempi migliori.

Banca Mps, le 60 filiali più grandi tornano ad aprire su appuntamento telefonico

0

Nell’ottica di fornire un servizio puntuale alla propria clientela e per supportare le nuove esigenze di famiglie e imprese, Banca Monte dei Paschi di Siena comunica che a partire da oggi, 21 aprile, le 60 Filiali principali (Paschi Valore Top), su tutto il territorio nazionale, torneranno ad essere aperte tutte le mattine, sempre su appuntamento telefonico.

Per le altre Filiali restano confermate le aperture nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì, sempre al mattino e sempre su appuntamento. Per continuare a garantire la massima tutela della salute di tutti, i clienti sono pregati di verificare l’effettiva necessità di recarsi di persona in filiale, telefonando direttamente alla propria agenzia di riferimento che provvederà, se necessario, a fissare un appuntamento.

Tutte le informazioni relative agli orari di apertura delle agenzie (numeri telefonici ed indirizzi e-mail inclusi) e ai nostri servizi sono disponibili e sempre aggiornate sul sito https://www.mps.it/ Ricordiamo, inoltre, che sono sempre a disposizione i nostri sportelli automatici (disponibili per prelievi e versamenti), le nostre App e il Digital Banking, i nostri operatori al numero verde 800.41.41.41 (dall’Italia) e +39 0577 382999 (dall’estero) e i nostri siti web www.mps.it e gruppomps.it.