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Coronavirus, fase 2: ripartire dai giovani

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Riceviamo e pubblichiamo

Il 2020 è un anno che ricorderemo a lungo. L’emergenza Covid-19 ha costretto persone e aziende a un forte cambiamento, di abitudini, di stili di vita e di organizzazione delle attività. Pone inoltre molti interrogativi, in tutti e a tutti i livelli. Come Business School, CUOA lavora con imprenditori e imprese, con manager e professionisti e con giovani laureati/laureandi. È a questi ultimi e alle loro famiglie che CUOA rivolge la sua nuova iniziativa di Corporate Social Responsability. Grazie al supporto di tutti i CLUB Member, aziende e organizzazioni che sostengono la scuola riconoscendone il valore per la preparazione di capitale umano preparato, CUOA mette a disposizione 100mila euro di contributi finalizzati alla partecipazione ai Master Full Time 2020.

Abbiamo a cuore il futuro dei nostri giovani – spiega il Presidente di CUOA Business School, Federico Visentin – per questo abbiamo coinvolto i nostri soci e deciso con loro, come Consiglio di Amministrazione CUOA, di destinare il 20% dei contributi legati alla membership delle aziende, pari a oltre 100mila euro, ad agevolazioni economiche per favorire la partecipazione di brillanti neolaureati/laureandi ai nostri Master full time. Come imprenditore, sono fermamente convinto che solo le competenze possono fare la differenza. Nelle nostre imprese, in una situazione complessa e difficile come quella che stiamo vivendo, è e sarà indispensabile avere nuove energie, che si affiancano ai team di collaboratori che già abbiamo. I giovani possono essere portatori di questa energia e sono il nostro futuro. Come Presidente del CUOA, inoltre, ritengo indispensabile che una scuola di management sia a servizio di persone e aziende, abbiamo anche un ruolo sociale. La scelta di investire sui giovani nasce dalla nostra radice storica, perché il CUOA è nato come scuola di specializzazione post universitaria oltre 60 anni fa, abbiamo sempre lavorato con i giovani, fin dalla prima ora. Oggi inoltre abbiamo un’altra motivazione: i giovani non vanno lasciati indietro. Con le loro famiglie vivono un momento di profonda incertezza, forse non credono nemmeno nella possibilità che le aziende vogliano investire su di loro. Con questa iniziativa vogliamo dire loro che non è così: investiamo noi come scuola e investono con noi le nostre aziende socie”.

I Master full time 2020, tradizionalmente sempre svolti in sede ad Altavilla Vicentina, sono stati completamente riprogettati e partiranno in modalità online già a giugno 2020, proprio per far fronte alla situazione. Il lavoro fatto dalle Direzioni scientifiche e dal team CUOA ha avuto come principale obiettivo il mantenimento dell’approccio concreto, esperienziale, applicativo della didattica, pur con modalità a distanza. Le lezioni si svolgeranno in un ambiente virtuale dedicato, che consentirà comunque la massima interazione tra partecipanti e con i docenti. Appena possibile alcune attività si svolgeranno anche in sede. La modalità combinata online e in sede consente ai giovani di tutta Italia di sostenere l’impegno di studio, limitando al massimo i costi di trasferimento e potendo contare comunque su una esperienza completa, finalizzata all’ingresso nel mondo del lavoro.

La riprogettazione di questi percorsi è una risposta concreta e affidabile della scuola – continua Visentin – I giovani troveranno un ambiente virtuale molto vivace, potranno interagire e lavorare in gruppo, saranno seguiti e accompagnati nel loro percorso dal team CUOA. Ad ognuno di loro sarà garantito il lavoro individuale per la valorizzazione del loro talento con un coach e saranno accompagnati in un percorso di avvicinamento al mondo del lavoro. Il team CUOA infatti lavorerà per identificare i progetti di stage, che è obbligatorio, garantito e retribuito dall’azienda ospitante, per gli allievi e ne seguirà l’ingresso in azienda. Invitiamo i giovani a cogliere l’opportunità, è indispensabile non fermarsi e usare il tempo a disposizione, per prepararsi, per iniziare il proprio cammino professionale. Bisogna agire”.

Coronavirus, Conte: “In settimana la presentazione del piano sull’allentamento delle misure”

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La discussione sulla riapertura delle attività e l’allentamento delle misure restrittive è sempre più forte nel Paese.Le prospettive per l’avvio della ‘fase 2’ sono state spiegate dal premier Giuseppe Conte in un articolato post sui social; ne riportiamo i passaggi salienti.
“Prima della fine di questa settimana confido di comunicarvi questo piano e di illustrarvi i dettagli di questo articolato programma” per la fase 2 del Coronavirus”.
“Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio”.
“Mi piacerebbe poter dire: riapriamo tutto. Subito. Ripartiamo domattina…Ma una decisione del genere sarebbe irresponsabile. Farebbe risalire la curva del contagio in modo incontrollato e vanificherebbe tutti gli sforzi che abbiamo fatto sin qui. Tutti insieme. In questa fase non possiamo permetterci di agire affidandoci all’improvvisazione”
“L’allentamento delle misure deve avvenire sulla base di un piano ben strutturato e articolato. Dobbiamo riaprire sulla base di un programma che prenda in considerazione tutti i dettagli e incroci tutti i dati. Un programma serio, scientifico”.
“Dobbiamo agire sulla base di un programma nazionale, che tenga però conto delle peculiarità territoriali”.
“È fin troppo facile dire ‘apriamo tutto’. Ma i buoni propositi vanno tradotti nella realtà, nella realtà del nostro Paese, tenendo conto di tutte le nostre potenzialità, ma anche dei limiti attuali che ben conosciamo. Nei prossimi giorni analizzeremo a fondo questo piano di riapertura e ne approfondiremo tutti i dettagli”
“Prima della fine di questa settimana confido di comunicarvi questo piano e di illustrarvi i dettagli di questo articolato programma. Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio”- conclude Conte.

Covid-19, Speranza: “Bene la lettera dei medici, cruciale ruolo del territorio”

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“Sono condivisibili i contenuti della lettera scritta in questi giorni sui social da un gruppo di medici. Molti dei temi avanzati si inseriscono nella strategia in 5 punti che stiamo portando avanti, dalla necessità di garantire dispositivi di protezione individuale al personale sanitario alla realizzazione di Covid-Hospital per consentire alle altre strutture di operare in sicurezza, dalla App per il tracciamento all’indagine di sieroprevalenza. Ritengo anche cruciale il tema del territorio e le squadre speciali USCA, citate nella lettera, sono uno degli strumenti che abbiamo già messo in campo. Ministero della Salute ed Aifa stanno lavorando a pieno regime anche per individuare le diagnostiche e le terapie più efficaci e portarle “a domicilio” è sicuramente una delle strade da percorrere”.Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, commenta la lettera scritta dal gruppo social di medici impegnati nell’emergenza Covid-19.

Vino/ Nascono due nuovi Valdobbiadene DOCG

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FOTO DI REPERTORIO

In un momento indubbiamente non facile per tutti, Col Vetoraz si impegna a mantenere un atteggiamento positivo e pensa con fiducia ai prossimi nuovi brindisi.

L’azienda si è sempre distinta per la scelta di produrre esclusivamente Valdobbiadene Docg. Un principio a cui è sempre stata fedele, che è parte integrante della sua filosofia e che esprime il profondo legame con le radici di una terra eletta, preziosa quanto affascinante.

Dalla vendemmia 2019 nascono ora due nuovi Valdobbiadene Docg che si vanno ad aggiungere alla gamma degli spumanti: il Cuvée 5 extra brut, e il Cuvée 13 extra dry.

Col Vetoraz, ad ogni vendemmia, raccoglie l’uva di 102 vigne delle colline pedemontane del Conegliano Valdobbiadene DOCG – spiega l’a.d. ed enologo Loris Dall’Acqua – L’esperienza raccolta in 25 vendemmie ci ha dato la conoscenza per poter scegliere le vigne più adatte: 5 vigne per il Cuvée 5, 13 vigne per il Cuvée 13. Ognuna di queste uve possiede specifiche peculiarità, sono state vinificata separatamente, e solo successivamente unite per ottenere un insieme di profondo spessore da cui sono quindi state create le due cuvée.”

Da questa scelta abbiamo intuito di poter produrre un Valdobbiadene Docg extra brut, Cuvèe 5, dalle espressioni rotonde e con un residuo zuccherino pari a 5 gr/litro e un Valdobbiadene Docg extra dry, la Cuvée 13, dalle linee asciutte ed un residuo zuccherino più alto; due vini che rispettano a pieno i tratti distintivi delle produzioni di Col Vetoraz; l’equilibrio, l’armonia e l’eleganza ma che nel contempo sanno dimostrare un carattere di grande trasversalità. Dote questa che si può intuire durante l’assaggio, perché entrambe si fondono perfettamente in molteplici abbinamenti e si adattano a momenti diversi della giornata.

 Col Vetoraz Spumanti S.p.A

Situata nel cuore della Docg Valdobbiadene, la cantina Col Vetoraz si trova a quasi 400 mt di altitudine, nel punto più alto dell’omonimo colle, parte delle celebri colline del Cartizze da cui ha origine questo vino pregiato. E’ proprio qui che la famiglia Miotto si è insediata nel 1838, sviluppando fin dall’inizio la coltivazione della vite. Nel 1993 Francesco Miotto, discendente di questa famiglia, assieme all’agronomo Paolo De Bortoli e all’enologo Loris Dall’Acqua hanno dato vita all’attuale Col Vetoraz, una piccola azienda vitivinicola che ha saputo innovarsi, crescere e raggiungere in 25 anni il vertice della produzione di Valdobbiadene Docg sia in termini quantitativi che qualitativi, con oltre 2.000.000 kg di uva Docg vinificata l’anno da cui viene selezionata la produzione di 1.200.000 di bottiglie. Grande rispetto per la tradizione, amore profondo per il territorio, estrema cura dei vigneti e una scrupolosa metodologia della filiera produttiva e della produzione delle grandi cuvée, hanno consentito negli anni di ottenere vini di eccellenza e risultati lusinghieri ai più prestigiosi concorsi enologici nazionali ed internazionali. 

Ufficio Stampa Col Vetoraz-Carry On srl

Coronavirus, L’Oms: “L’allentamento delle misure non è la fine dell’epidemia”

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La discussione sull’allentamento delle misure restrittive in diversi Stati sta creando preoccupazione nelle istituzioni sanitarie internazionali, che prendono posizione.

“L’allentamento delle misure di lockdown “non significa la fine della pandemia”.
Lo ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel consueto briefing sul coronavirus ribadendo che “tutti i Paesi coinvolti devono assicurarsi di essere in grado di individuare, testare, isolare e curare ogni caso di Covid-19”.

Coronavirus, è siciliana la mascherina utilizzabile all’infinito

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E’ stato il problema dei problemi nella fase iniziale dell’epidemia in Italia: la carenza di mascherine. Ora si potrebbe risolvere con la nuova invenzione, anche questa tutta italiana. Una mascherina di protezione, disponibile anche con visiera, lavabile e riutilizzabile. “Drop”, questo il suo nome, ideata a Ragusa e pronta per la produzione dalla fine del mese di maggio, è frutto del Centro di ricerca e sviluppo della Cappello Group.
Sarà subito immessa sul mercato perché si rivolge prevalentemente alla popolazione.

I primi esemplari, saranno donati dalla Cappello Group alla Protezione civile regionale della Sicilia, agli ospedali di Ragusa, Vittoria e Modica e al Comando Vigili del fuoco della provincia di Ragusa.

(Emergenza Coronavirus) Carabinieri NAS Reggio Calabria: sequestrata una casa di riposo abusiva, trasferiti 30 anziani non affetti da Covid-19.

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Il NAS di Reggio Calabria ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di una casa di riposo abusiva, priva dei prescritti requisiti funzionali e tecnico-organizzativi.
I 30 anziani ospiti, tutti non autosufficienti e risultati negativi al COVID-19 in seguito all’esame mediante tampone, saranno trasferiti presso altre strutture idonee.
L’amministratore della società che gestisce la struttura è stato deferito all’A.G. e risponderà del reato di abbandono di persone incapaci. Il valore della struttura chiusa ammonta a circa 2milioni di euro.  

Regione Lombardia: falso accordo quadro

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FOTO DI REPERTORIO

Ancora una notizia falsa. Sta circolando su Whatsapp una Fake News della Regione Lombardia, che sta creando un ingiustificato allarme sociale, secondo la quale sarebbe stata calendarizzata la riapertura delle attività post covid19.
La Regione Lombardia, che ha completamente smentito il documento, ha presentato una segnalazione di reato alla Polizia Postale di Milano.
Si invitano gli utenti a verificare le notizie consultando esclusivamente il portale www.regione.lombardia.it diffidando da messaggi o news che non siano direttamente riscontrabili rispetto alla fonte di provenienza.

Coronavirus, continuano a diminuire i ricoveri in terapia intensiva

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Quotidiana conferenza stampa della Protezione Civile. Ad oggi sono 181.228 i contagiati totali, compresi deceduti e guariti, con un incremento nelle 24 ore di 2.256 casi; i positivi sono 108.237 e di questi, 24.906 sono poi ricoverati con sintomi e 80.758 sono in isolamento domiciliare.
I tamponi eseguiti nella giornata di oggi sono 41.483. I deceduti da ieri sono stati 454, che porta il totale a 24.114; i guariti sono stati 1.822 (in totale 48.877). I ricoveri in terapia intensiva sono 2.573 (-62 in un giorno) e calano per il diciassettesimo giorno consecutivo.
La Protezione Civile finora ha destinato circa 45milioni, provenienti dalle donazioni, all’acquisto di dispositivi sanitari ed attrezzature in favore degli ospedali impegnati nella cura dell’epidemia.

Coronavirus, ‘contagio zero’ domani in Umbria e Basilicata

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E’ la data più attesa in assoluto, quella del ‘contagio zero’ e della fine di nuovi casi d’epidemia. Basilicata e Umbria potrebbero registrare “zero nuovi contagi” già domani, il 21 aprile, mentre il Sud Italia potrà forse cominciare a vedere la luce “tra fine aprile e inizio maggio“. Le regioni più colpite dalla pandemia di coronavirus invece, dove la diffusione di è iniziata prima, saranno “verosimilmente” le ultime ad uscirne, perciò i contagi si dovrebbero azzerare “non prima di fine giugno in Lombardia e nelle Marche“.
Questo è lo scenario ipotizzato dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle Regioni italiane, coordinato da Walter Ricciardi, direttore dell’Osservatorio e ordinario di Igiene all’università Cattolica, e da Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’Osservatorio.
Queste le previsioni: Piemonte 21 maggio, Valle d’Aosta 13 maggio, Lombardia 28 giugno, Bolzano 26 maggio, Trento 16 maggio, Veneto 21 maggio, Friuli Venezia Giulia 19 maggio, Liguria 14 maggio, Emilia Romagna 29 maggio, Toscana 30 maggio, Umbria 21 aprile, Marche 27 giugno, Lazio 12 maggio, Abruzzo 7 maggio, Molise 26 aprile, Campania 9 maggio, Puglia 7 maggio, Basilicata 21 aprile, Calabria 1 maggio, Sicilia 30 aprile, Sardegna 29 aprile.