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Strategia nazionale forestale: al via la consultazione pubblica. Sul sito del Mipaaf la bozza del documento.

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Bellanova: “testo caratterizzato da una visione di lungo termine. Cosi’ tuteliamo e valorizziamo il settore forestale”

“Un documento straordinariamente importante per tutto il settore forestale. Il più importante tra le attuazioni del Testo unico forestale del 2018”.

Così la Ministra Teresa Bellanova commenta la pubblicazione sul sito del Mipaaf della Bozza di documento della Strategia nazionale forestale. E ancora: “Un testo caratterizzato da una visione di lungo termine, per promuovere tutela, valorizzazione e gestione sostenibile del patrimonio forestale nazionale, nonché lo sviluppo del settore e delle sue filiere produttive, ambientali e socio culturali, in attuazione degli impegni assunti a livello internazionale ed europeo”.

“Ci aspettiamo molto”, prosegue Bellanova, “dal processo di consultazione pubblica che si affianca all’intenso lavoro di concertazione con i rappresentanti della filiera e gli organi istituzionali, a partire dalle Regioni e Province autonome ed Uncem, che hanno validamente contribuito alla stesura della bozza. Un impianto virtuoso che ci rende particolarmente orgogliosi del documento adesso in consultazione”.

Covid-19, mezzo milione di euro per l’assistenza domiciliare nelle aree montane

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L’assistenza domiciliare sarà un tema centrale nella gestione della fase 2 dell’emergenza coronavirus, e il Club alpino italiano anticipa le risposte ai bisogni diffusi con un atto concreto di solidarietà. Il Cai ha infatti stanziato mezzo milione di euro per l’acquisto di 51 autovetture da donare ad Anpas per rafforzare l’assistenza alla popolazione più fragile delle aree montane.

Ci sono 7 milioni di persone con disabilità che non possono frequentare centri di riabilitazione e per cui è difficile ricevere assistenza domestica per paura del contagio. E poi ci sono anziani e malati, cronici e non. Una questione affrontata anche dal capo del Dipartimento della protezione civile, Angelo Borrelli, e da Massimo Antonelli, direttore del Dipartimento di emergenza e rianimazione del Policlinico Gemelli di Roma, durante l’ultima delle conferenze stampa organizzate con cadenza quotidiana. «La sinergia tra gli ospedali e il territorio è la chiave di volta per la tutela della popolazione», ha detto Antonelli. «Noi ci saremo sempre, sia per i disabili sia per tutti quelli che hanno bisogno di assistenza», ha aggiunto Borrelli.

Le 51 auto donate da Cai ad Anpas per l’assistenza domiciliare – tutte Fiat Panda – saranno così distribuite su tutto il territorio nazionale: 6 in Toscana; 5 in Lombardia e in Emilia-Romagna; 4 in Liguria e Piemonte; 3 in Campania; 2 in Abruzzo, Calabria, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle D’Aosta e Veneto; 1 in Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Molise, Trentino Alto Adige e Umbria. La cinquantunesima Panda sarà utilizzata da Anpas nazionale.

«Saper guardare oltre è tipico dell’alpinista e degli amanti della montagna. Ecco perché il Club alpino italiano, pensando all’auspicata prossima fase due, quella in cui l’attenzione terapeutica contro il Covid-19 si baserà prioritariamente sull’assistenza domiciliare, ha fatto la scelta di supportare il volontariato di Anpas, che tale servizio presta su tutto il territorio nazionale a favore di malati, anziani e disabili». Con queste parole il Presidente generale del Cai, Vincenzo Torti, spiega lo stanziamento di 500mila euro deliberato dal Comitato centrale dell’associazione a favore delle Pubbliche assistenze.

Lo stanziamento solidale del Cai deriva dalla consapevolezza delle criticità che potrebbero sorgere per garantire tale servizio alle popolazioni delle aree interne, sia montane sia collinari. «Una concreta tutela della montanità intesa, tra l’altro, come azione per favorire la permanenza in montagna di chi vi abita, può indubbiamente derivare dal dotare Anpas degli automezzi per raggiungere anche le più remote località», prosegue Torti. «La decisione, che abbiamo preso in un momento in cui non è possibile percorrere i sentieri a piedi, vuole dare vita a un Sentiero Italia Cai della solidarietà, mediante una distribuzione territoriale in tutti gli ambiti regionali. Perché il nostro Paese è interamente percorso da montagne e nessuna dovesse restarne esclusa».

Il Presidente Cai conclude poi sottolineando come la precedente esperienza condivisa con Anpas nella realizzazione della Casa della montagna di Amatrice sia «la miglior garanzia della comune attenzione alle popolazioni montane, spesso dimenticate, con la volontà di assicurare loro uniforme qualità di assistenza».

Coronavirus, stabili i deceduti, ma aumentano i guariti

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Quotidiana conferenza stampa della Protezione Civile sul bilancio dell’epidemia da Covid-19. Sono 22.170 i decessi e di questi nelle ultime 24 ore se ne registrano 525. I nuovi contagi sono in aumento (+3.786) e portano il totale attuale a 168.941 (comprese anche le persone guarite e quelle decedute), mentre sono 106.607 le persone positive, con un incremento di 1189.

I guariti sono 40.164 (+2.072 nelle ultime 24 ore)
Prosegue il calo nelle terapie intensive (-143 oggi). Nella giornata si registra anche il record di tamponi (60.999). E’ a lutto il mondo della cultura internazionale: In Spagna è morto Luis Sepúlveda, malato di Covid-19 da febbraio.

Decreto Aprile, FAI CISL: eliminare plastic tax e sugar tax

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“Tra le nuove misure previste nel Decreto Aprile dovrebbe trovare spazio la sospensione della sugar tax e della plastic tax. È un passaggio che sosteniamo fortemente, anche se ci auguriamo si condivida l’idea di eliminare completamente questo balzello, perché l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno sono tasse di scopo che vanno a colpire, direttamente o indirettamente, le imprese agroalimentari e le loro produzioni”.Lo afferma in una nota il segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota.“Su questo tipo di tassazioni – spiega il sindacalista – eravamo in disaccordo prima e lo siamo ancora di più adesso. Il bisogno di avviare una progressiva conversione verde dei sistemi produttivi e degli stili di vita dei consumatori è per noi reale e non più rinviabile, ma torniamo a ripetere che non è calando dall’alto nuove tasse che si perseguono obiettivi così complessi, ma con scelte partecipate e pianificate. Per questo avevamo accolto con favore l’annuncio, da parte del Governo, di tavoli di confronto con imprese e parti sociali su plastic e sugar tax. Era quanto avevamo proposto, ed è quanto riteniamo ancora utile per progettare, con tutti gli stakeholder, l’uscita dalla crisi attuale e una ripresa che faccia leva su una transizione green che non lasci indietro nessuno”.

Come adattare il lavoro alla vita con il Coronavirus

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Smart working, riprogrammazione delle modalità di svolgimento del lavoro alla luce dei nuovi rischi legati al contagio da Covid – 19, ma anche la necessità di un nuovo modello organizzativo di prevenzione partecipato in cui ciascuno dovrà fare la sua parte. In un’intervista rilasciata all’Huffington post, Sergio Iavicoli, direttore del Dimeila Inail, dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale, e componente del Comitato tecnico scientifico della Protezione civile, si è soffermato su misure e strategie da adottar in vista della riapertura del Paese.

Rimodulazione delle attività lavorative e rafforzamento del lavoro agile. “Credo – spiega Iavicoli – che in vista della fase 2, si debba lavorare su un doppio binario, rafforzare dove è possibile lo smart working e, su un piano più generale, riprogrammare le modalità di svolgimento del lavoro, per esempio, negli uffici, nelle aziende, garantendo salute e sicurezza”. “Una data certa non c’è – precisa il direttore del Dimeila – il Governo vuole muoversi con prudenza, tenendo presente l’andamento della curva epidemica”.

“Il controllo totale della situazione quando sarà pronto il vaccino”. Iavicoli ribadisce l’opportunità di rimodulare il sistema poiché il controllo totale della situazione potrà esserci soltanto quando sarà disponibile il vaccino. “Prepararsi vuol dire assumere la consapevolezza che non si potrà tornare a fare la vita che facevamo a gennaio, trovare un adattamento, reingegnerizzare il sistema”.

Un terzo dei lavoratori, a causa del virus, è rimasto “sospeso”. Se lo smart working finora ha dato risultati positivi e dove è possibile, secondo Iavicoli, andrà rafforzato, accompagnandolo con adeguati strumenti di formazione, il pensiero del direttore del Dimeila va a quei lavoratori sospesi che a causa del diffondersi del virus non hanno potuto continuare a svolgere la propria attività: “La prima esigenza è dare attenzione a un terzo dei lavoratori che sono sospesi, penso al settore manifatturiero, al commercio, ai cosiddetti lavoratori ‘in presenza’”.

I nuovi rischi e il principio di responsabilizzazione individuale e collettiva. In seguito all’emergere dei nuovi rischi derivanti dal diffondersi del Covid-19, Iavicoli spiega che nella loro gestione sarà opportuno pensare ad un modello organizzativo che tenga conto dei nuovi pericoli: prossimità (distanziamento di almeno un metro da tenere fra le persone), potenzialità di esposizione al virus nel contesto lavorativo, aggregazione sociale. “La chiave di tutto – spiega il direttore del Dimeila – sta nel principio della responsabilizzazione, individuale e collettiva. In questo lockdown tutti noi abbiamo capito come approcciare il distanziamento sociale, per questo motivo serve un modello di prevenzione partecipato”.

Opportunità di uno sforzo per rimodulare gli orari di entrata e uscita dal lavoro. In questo nuovo modello di prevenzione partecipato ciascuno dovrà fare la sua parte. “Si potrebbe pensare – spiega Iavicoli – a finestre più ampie negli orari di entrata e di uscita. Il 14 marzo è stato firmato un protocollo d’intesa tra il Governo e le parti sociali che può essere un buon punto di partenza”. L’analisi del direttore del Dimeila Inail si sofferma sull’opportunità di uno sforzo per rimodulare il trasporto pubblico per evitare assembramenti, diversificando le modalità e i tempi per andare al lavoro, potenziando autobus e metropolitane in determinate fasce orarie. Utile anche un ripensamento degli spazi negli uffici e nelle fabbriche oltre al mantenimento delle misure di igiene personale e collettiva.

Supporto psicologico per gli operatori sanitari. In questo periodo di grave emergenza diventa sempre più marcata l’esigenza di un supporto psicologico soprattutto per gli operatori sanitari. In collaborazione con il Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi, l’Inail ha sviluppato indicazioni, procedure e strumenti utili per gli interventi individuali sul territorio. “Il tema dei rischi psicosociali – aggiunge Iavicoli – è un punto molto importante da considerare. Dello stress, dello stigma, dell’isolamento vissuto da milioni di persone che da un giorno all’altro si sono trovati a vivere e lavorare in condizioni radicalmente diverse, si è parlato poco”.

 “Possiamo farcela, grande spirito di collaborazione tra persone e istituzioni”. Dopo aver ribadito l’opportunità di mantenere regole uniformi su tutto il territorio nazionale, Iavicoli dinanzi alle sfide che si profilano all’orizzonte, mantiene uno spirito fiducioso: “Penso che possiamo farcela. Ho visto in questa prima fase un senso di responsabilità, una disponibilità al confronto anche a livello internazionale e un’unione tra persone e Istituzioni mai vista prima. Non sarà facile, ma ce la possiamo fare”.

Coronavirus, non sopporta l’isolamento e tenta il suicidio

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FOTO DI REPERTORIO

L’isolamento da coronavirus genera anche comportamenti estremi, che non sono in nessuna maniera giustificati. Ai figli ha lasciato un biglietto di addio, poi ha telefonato alla figlia: «Non ce la faccio più».

Da un cassetto ha recuperato una pistola regolarmente denunciata ed ha raggiunto il cimitero di Rivarossa, dove è sepolta la moglie.

Lo hanno trovato proprio lì i carabinieri, vicino alla tomba di quella che era stata la sua compagna di vita ed è morta tre anni fa.
Per fortuna sono riusciti a salvarlo.

Confindustria/ Carlo Bonomi designato presidente

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Carlo Bonomi è stato designato presidente di Confindustria. Vince così la sfida del voto del Consiglio Generale di via dell’Astronomia con Licia Mattioli.
Per l’elezione definitiva andrà ora al voto dell’assemblea privata prevista per il 20 maggio.
Il Consiglio Generale di Confindustria – conferma via dell’Astronomia con una nota – ha designato presidente Carlo Bonomi con 123 preferenze.

Muore lo scrittore Luis Sepulveda, aveva contratto il coronavirus

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E’ morto a Oviedo, in Spagna, Luis Sepulveda. Lo scrittore cileno aveva contratto il coronavirus. Aveva 70 anni. Aveva raggiunto la fama internazionale nel 1989 con il suo primo romanzo: Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, mentre Storia di una gabbianella e di un gatto che le insegnò a volare, diventato un film d’animazione per la regia Enzo D’Alò, nel 1997, lo aveva consacrato come scrittore non solo per un pubblico adulto ma per tutte le età. Sepulveda era stato ricoverato a fine febbraio e le sue condizioni sembravano essere migliorate.

Innamorato dell’Italia dove le sue opere hanno superato complessivamente gli otto milioni di copie e dove lettori e fan lo hanno sempre ricambiato con incontri affollatissimi da un pubblico di ogni età, vincitore del Premio Hemingway per la Letteratura, del Premio Chiara alla carriera e insignito di una Laurea Honoris Causa in Lettere dall’Università di Urbino, era nato a Ovalle, in Cile, il 4 ottobre del 1949. Cresciuto in un quartiere proletario di Santiago del Cile a 13 anni sognava di diventare un calciatore ma l’incontro con Gloria, «la ragazza piu’ bella del mondo»’ lo fece andare in un’altra direzione, verso la poesia che era la cosa che lei amava di più.

Ursula von der Leyen: “L’Europa deve chiedere scusa all’Italia”

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Un segnale importante sul fronte della solidarietà. L’Europa deve chiedere scusa all’Italia. Ma le scuse saranno valide “solo se si cambia comportamento” e se emergerà il “coraggio di difendere l’Unione europea”. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, davanti al Parlamento europeo, rimprovera i Paesi dell’Ue perché “è vero che molti erano assenti quando l’Italia ha avuto bisogno di aiuto all’inizio di questa pandemia”.
Una presa di posizione forte, anche in vista del Consiglio europeo del prossimo 23 aprile in cui i leader si riuniranno per discutere gli strumenti anti-coronavirus, dal Mes agli eurobond.

Piacenza/ Scossa di terremoto di magnitudo 4.2

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Tanta paura ma per fortuna nessun danno di rilievo. Una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 è stata avvertita dalla popolazione nel Piacentino.
Per fortuna, però, non si segnalano danni e nemmeno feriti. La scossa è stata avvertita in buona parte del Nord Italia, da Milano a Torino.
L’epicentro, riporta l’Ingv, è stato registrato a sei chilometri dal comune di Cerignale e l’ipocentro a 3 km di profondità.