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Coronavirus, ispettori del Lavoro e Guardia di Finanza controllano il rispetto delle regole

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Anche con la riapertura delle attività non saranno ‘allentati’ i controlli sul rispetto delle disposizioni anti Covid.
A darne la conferma è una circolare firmata dal Viminale nella quale vengono esplicitati i controlli da parte degli ispettori del Lavoro all’interno di aziende, negozi e supermercati, affinché venga rispettata la distanza di almeno un metro tra le persone. Le disposizioni per far fronte al coronavirus si rivolgono anche alla Guardia di Finanza, il cui compito sarà verificare le autocertificazioni delle aziende.
Il Viminale precisa che “per quanto riguarda gli esercizi commerciali la cui attività non è sospesa, il provvedimento ribadisce l’obbligo di assicurare, oltre alla distanza interpersonale di un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto di beni, raccomandando, altresì, l’applicazione delle misure di sicurezza”.

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Covid-19: rinvio su entrata in vigore Regolamento UE sui medical device

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Federfarma fa sapere che la Commissione UE ha approvato, lo scorso 3 aprile, una proposta di Regolamento avente carattere d’urgenza per modificare il regolamento avente per oggetto la nuova regolamentazione sui medical device. Tale proposta ha l’obiettivo di rinviare di un anno l’entrata in vigore del suddetto regolamento che, pertanto, entrerebbe pienamente in vigore il 26 maggio 2021.

COVID-19 – AIFA autorizza programma di uso compassionevole con remdesivir

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L’Agenzia Italiana del Farmaco ha autorizzato il programma di uso compassionevole del medicinale antivirale remdesivir nei soggetti con polmonite da COVID-19. Tale programma è attivo in 10 centri clinici italiani.

L’intera documentazione è disponibile nella sezione “Programmi di uso compassionevole – COVID-19” raggiungibile dal box “Link correlati“.

Remdesivir è in corso di valutazione anche in due studi randomizzati di fase 3 (GS-US-540-5773 Study: Remdesivir in Participants with Severe COVID-19 e GS-US-540-5774 Study: Remdesivir in Participants with Severe COVID-19) di cui è disponibile un aggiornamento nella relativa documentazione (pubblicata in “Sperimentazioni cliniche – COVID-19”).

Solidarietà/ Da Bofrost oltre 350 mila euro per gli ospedali in tutta Italia

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L’azienda di surgelati a domicilio, tramite le sue 50 filiali su tutto il territorio nazionale, ha raccolto fondi destinati ad altrettante strutture sanitarie per l’acquisto di attrezzature. L’AD Tesolin: «La generosità dei nostri clienti e l’impegno dei nostri venditori ci permettono di dare un aiuto concreto a chi è in prima linea per salvare vite»
Oltre 350 mila euro da parte di Bofrost Italia per sostenere, con l’acquisto di attrezzature sanitarie, più di 50 ospedali su tutto il territorio nazionale impegnati nella cura dei pazienti affetti da Covid-19. È questo il risultato dell’iniziativa “Insieme siamo una forza” avviata all’inizio di marzo dalla più grande azienda italiana di vendita a domicilio di surgelati, operazione che si concluderà sabato 18 aprile con i primi versamenti destinati alle strutture sanitarie.
«Uno sforzo che ha visto uniti l’azienda, i venditori impegnati a promuovere capillarmente l’iniziativa e soprattutto i clienti Bofrost di tutta Italia, che hanno dato prova di grandissima generosità – spiega l’amministratore delegato di Bofrost Italia Gianluca Tesolin –. In poche settimane, infatti, siamo riusciti a mettere insieme una cifra importante, indirizzandola alle realtà che più ne hanno bisogno: un ospedale per ogni filiale, individuato e contattato preventivamente dal personale delle nostre filiali e “adottato”, quindi, dai nostri clienti, che hanno potuto fare donazioni per rispondere in modo concreto a questa emergenza sanitaria».
Le strutture che beneficeranno delle donazioni sono oltre 50 in tutta Italia, distribuite in tutte le regioni italiane, dalle regioni del Nord più colpite dall’emergenza (e dove la presenza di Bofrost è storica) fino al Sud e alle Isole. «Non volevamo scegliere un unico ospedale, ma dare un aiuto concreto alle tante realtà locali che sono in prima linea nella battaglia al Coronavirus – prosegue Tesolin –. Abbiamo puntato sul legame che ogni nostra filiale instaura con il territorio di riferimento per far sentire i clienti ancora più coinvolti. Un ruolo determinante lo hanno avuto, come sempre, i nostri venditori, che in questo periodo difficile sono vicini a migliaia di famiglie italiane con un servizio indispensabile, quello della consegna di alimentari a domicilio, al quale si è aggiunto l’impegno instancabile nel promuovere la raccolta fondi. A tutto il personale sul campo, e ai clienti che hanno risposto così generosamente all’appello di Bofrost, va il ringraziamento mio e dell’azienda».
bofrost* Italia – È la più importante azienda italiana della vendita diretta a domicilio di specialità alimentari surgelate senza nessuna interruzione della catena del freddo. Vi lavorano 2.400 persone in tutta Italia. Le sede centrale si trova a San Vito al Tagliamento (PN). A oggi, sono oltre un milione le famiglie italiane che apprezzano e conoscono i prodotti di bofrost* Italia. La qualità, il gusto e un eccellente servizio rappresentano i fattori di successo di questa azienda. www.bofrost.it

Ufficio stampa bofrost* Italia: Eo Ipso

Informazione/ Testate digitali, da Google un fondo di emergenza

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Un sostegno all’informazione digitale. Gli associati ANSO – Associazione Nazionale Stampa Online – hanno la possibilità di accedere al fondo di emergenza per le piccole e medie testate digitali messo a disposizione da Google. Il gigante di Mountain View, attraverso il progetto Google News Initiative (GNI), ha predisposto uno strumento per sostenere quanti fanno informazione digitale per le loro piccole comunità. Le domande possono essere presentate a partire da oggi, mercoledì 15 aprile, e fino al prossimo 29 aprile, attraverso la piattaforma all’indirizzo: https://newsinitiative.withgoogle.com/journalism-emergency-relief-fund.
«È un’ottima notizia per quanti, non potendo utilizzare strumenti di altra natura, si trovano ad affrontare una situazione che da emergenza sanitaria si sta trasformando in emergenza economica», osserva il presidente di ANSO, Marco Giovannelli.
«È anche il riconoscimento da parte di un colosso del digitale quale è Google, dell’importante lavoro che le piccole testate locali svolgono quotidianamente offrendo un giornalismo puntuale; l’informazione di qualità, come si legge nella stessa nota di Google, oggi conta più che mai: produce notizie originali per comunità locali specifiche ed è in grado di fare la differenza quando si tratta di combattere le fake news con notizie vere».
Se l’informazione digitale ai tempi del coronavirus ha aperto e sta aprendo nuovi scenari, confermando l’importanza non solamente delle piccole realtà editoriali che operano sul territorio, ma anche del digitale, l’emergenza sanitaria sta mettendo in difficoltà queste stesse piccole realtà che garantiscono questo tipo di informazione. «Le testate in questo periodo non hanno smesso di fornire i propri servizi con la consapevolezza di essere un settore strategico per il Paese», prosegue il presidente di ANSO. «Le nostre aziende editoriali sono un po’ come le Pmi della manifattura: piccole imprese composte da giornalisti, tecnici, grafici, personale amministrativo e addetti alla vendita di servizi. La fonte maggiore dei nostri ricavi proviene dalla pubblicità e con l’arrivo della pandemia tutto il mercato si è fermato. Malgrado questo abbiamo continuato e continuiamo a lavorare».
Il fondo di emergenza istituito da Google è aperto a organizzazioni giornalistiche locali di piccole e medie dimensioni con una presenza digitale e una dimensione della redazione compresa tra 2 e 100 giornalisti. Per informazioni:https://newsinitiative.withgoogle.com/journalism-emergency-relief-fund.
La finestra per la presentazione delle domande è di due settimane. Le redazioni possono infatti presentare domanda a partire da oggi 15 aprile e fino alle 23:59 (fuso orario del Pacifico) del prossimo 29 aprile. I moduli di domanda richiedono informazioni di base sulla pubblicazione / organizzazione e sull’uso previsto dei fondi. Per rendere i fondi disponibili il più rapidamente possibile, le domande verranno analizzate e le decisioni condivise su base continuativa.

Info per la stampa: Eo Ipso Srl

Solidarietà/ Iniziativa “25 aprile 2020 #iorestolibera #iorestolibero”: raccolti 100mia euro

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Riceviamo e pubblichiamo

In una settimana raccolti 100 mila euro per garantire un aiuto a chi non ha una casa e un pasto sicuro e più di 2500 adesioni all’appello per una nuova liberazione È stata lanciata il 7 aprile e ha già raggiunto un terzo del suo obiettivo: sono infatti oltre 100 mila euro i fondi raccolti a oggi attraverso la campagna 25 aprile 2020 #iorestolibera #iorestolibero, a favore della Caritas Italiana e della Croce Rossa Italiana per fornire aiuto, anche attraverso la rete di realtà del volontariato in prima linea nell’emergenza sociale sui territori, a quanti non hanno un tetto o un pasto garantito. In questo momento di grave crisi sociale ed economica, oltre che sanitaria, il giorno della liberazione dal nazifascismo si veste di nuovi valori, come la generosità e il senso di comunità. Ed è per questo che, tra le varie raccolte fondi esistenti, 25 aprile 2020 #iorestolibera #iorestolibero ha scelto i più bisognosi, tutti coloro che in questo momento sono al di fuori di ogni strumento di sostegno organizzato, che non sia quello della solidarietà volontaria.
«La rete Caritas ha intensificato il proprio lavoro di presenza a favore dei più bisognosi rimodulando i servizi essenziali che venivano garantiti, a seconda del momento che stiamo vivendo. Centri di ascolto, mense, dormitori, hanno assunto un nuovo volto ma non hanno smesso di fare il loro servizio» dichiara Don Francesco Soddu, Direttore di Caritas Italiana.
«In questo periodo in cui molti non lavorano, le povertà sono aumentate: basti pensare che la sola richiesta di cibo è passata dal 20 al 50%. Inoltre molte diocesi hanno messo a disposizione della protezione civile le proprie strutture per accogliere medici e personale sanitario, oppure per accogliere persone nella fase di quarantena. Insomma il mondo Caritas è presente in tantissime situazione e cerca di offrire un contributo fatto soprattutto di relazioni, in quanto crediamo che la più grande povertà sia proprio quella relazionale».
Tante le testimonianze condivise attraverso i social dalle firme della società civile, dello spettacolo, della cultura e dello sport italiano. Tra quelle già ricevute e postate citiamo:

  • I fratelli Alajmo che invitano i propri follower a donare: «Quest’anno, nel settantacinquesimo anniversario della Liberazione, abbiamo bisogno più che mai di celebrare la nostra libertà, di tornare a guardare al futuro con speranza e coraggio. Tutti insieme, ciascuno secondo le proprie possibilità, possiamo fare qualcosa per sostenere le organizzazioni che ogni giorno si occupano di garantire assistenza e un pasto alle persone che non se lo possono permettere. Max e Raf, con oltre 1300 protagonisti italiani della cultura, della società civile, dello spettacolo e dello sport, hanno firmato l’appello».
  • Le stelle della danza Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko: «#IORESTOLIBERO Anche io e @timandrijashenko aderiamo all’appello lanciato da Carlo Petrini per celebrare sui social il 25 Aprile. @25aprile2020 Una grande piazza virtuale per unire l’Italia nel nome della democrazia , della libertà e di un futuro migliore per tutti».
  • Mara Maionchi con il suo invito molto sentito: «Ho firmato per un appello che mi sta molto a cuore e che riguarda una raccolta di fondi fatta per aiutare Croce Rossa e Caritas ad aiutare sul territorio le persone senza fissa dimora e le mense caritatevoli. Il 25 aprile 2020 – Io Resto Libero nel giorno in cui festeggiamo la nostra democrazia, riuniamoci tutti virtualmente in questa piazza di cittadini senza insegne politiche o aziendali e doniamo quello che possiamo per stringerci intorno alle nostre comunità locali e ridare forza anche a quella nazionale…vi ringrazio sin da ora per l’aiuto che riusciremo tutti a dare! Vi abbraccio, Mara #iorestolibero e #25aprile2020».
    Tra le testimonianze anche la simpatica vignetta del detective Nick Carter, realizzata da Guido De Maria, che come sempre ha la meglio sul suo più acerrimo nemico Stanislao Moulinsky, stavolta nel suo più virale travestimento.
    Oltre 1800 le persone che hanno donato attraverso la piattaforma di crowdfunding GoFundMe lasciando un messaggio di sostegno all’iniziativa mentre, viste le tante richieste, la possibilità di aderire all’appello è stata aperta a tutti attraverso il sito www.25aprile2020.it
    Ma non è finita qui, l’iniziativa avrà anche un momento di celebrazione, seppur virtuale della giornata della Liberazione. Il 25 aprile 2020, l’Italia potrà unirsi in una grande manifestazione virtuale, che si aprirà con l’Inno di Mameli, alla quale parteciperanno Carla Federica Nespolo, presidente nazionale Anpi, Maria Lisa Cinciari Rodano, staffetta partigiana e già parlamentare italiana ed europea e l’attivista per la lotta alla crisi climatica e per la giustizia sociale, Sara Diena. La conclusione della manifestazione sarà affidata alle parole di Bella ciao, che potremo intonare tutti insieme, ognuno dalla propria casa, in un grande coro collettivo.
    Nei prossimi giorni saranno disponibili su www.25aprile2020.it tutte le informazioni necessarie per partecipare a questa grande piazza virtuale. L’iniziativa si può seguire su www.25aprile2020.it, attraverso la pagina Facebook e sul profilo Instagram e Twitter.

Ufficio stampa- Valter Musso- Elisa Virgillito

Isolamento domestico e internet: guida al passaggio da ADSL a fibra ottica

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In tempi di pandemia non possiamo più fare a meno di una connessione di casa affidabile e veloce per lavorare e gestire i nostri rapporti sociali restando a casa. È il momento migliore per passare dall’Adsl alla fibra ottica. Il costo medio di un’offerta Internet Casa (ADSL e fibra) ad aprile si attesta intorno ai 25,95 euro e SOStariffe.it propone alcuni consigli per realizzare l’upgrade alla nuova tecnologia di trasmissione dati, tenendo conto di prezzi e perfomance

L’obbligo di permanenza domestica, a causa delle restrizioni imposte dal coronavirus, ha cambiato il nostro rapporto con la rete. La connessione fissa si è rivelata ormai strumento irrinunciabile per coltivare i nostri rapporti professionali e sociali tra le mura di casa.

Non possiamo più fare a meno di una rete rapida e affidabile, che ci serva per lo smart working o telelavoro, per riunioni o videochiamate con amici e parenti, per giocare online, visitare un museo virtuale oppure seguire una serie in streaming con la smart tv. È il momento perfetto dunque per l’upgrade dalla tecnologia ADSL a fibra ottica per Internet Casa. Ecco i prezzi medi delle offerte sul mercato attuale rilevati tramite il comparatore SOStariffe.it e i principali accorgimenti da seguire per coniugare risparmio con alte prestazioni.

ADSL o fibra ottica, nessuna differenza di prezzo

Il primo elemento da considerare per valutare l’opportunità del passaggio alla fibra ottica è il costo. A oggi non ci sono differenze significative di prezzi tra ADSL e fibra ottica. Inoltre le promozioni fibra in alcuni casi consentono di aggiungere un servizio di streaming per assistere a film e serie TV.

In media, se passiamo a una nuova compagnia, ci toccherà versare un canone medio in promozione di 25,96 euro. Un costo molto vantaggioso: i prezzi sono infatti precipitati nell’ultimo periodo, complice il Covid-19. In genere la durata della promozione è indeterminata, altro punto a favore. Al canone mensile dobbiamo aggiungere il costo di attivazione. Spesso viene incluso nel canone mensile, quando non lo è in media si aggira sui 48 euro, ed è spesso già spalmato nel canone promozionale dei primi anni. Infine il costo del modem, che non è obbligatorio. In media ha un prezzo di 163,10 euro. Ma talvolta, a seconda del pacchetto scelto, si può anche riceverlo gratis in comodato d’uso.

Copertura e velocità fanno la differenza

Quali sono gli aspetti principali di cui tenere conto al momento del passaggio? Anzitutto la copertura della rete. Non tutte le città d’Italia sono ancora raggiunte dalla fibra ottica. Dunque per prima cosa serve controllare se nella zona in cui abitiamo si possa usufruire del servizio. In genere, sul sito di ogni gestore, è possibile accertare la copertura della fibra FTTH e di quella mista FTTC con riferimento alla zona in cui abitiamo. I due tipi di fibra consentono prestazioni diverse: la più veloce in assoluto è la tecnologia ‘Fiber to the home’ (FTTH) la quale raggiunge la velocità di un gigabit al secondo in download. Si tratta dello standard di connessione più evoluto al momento. Il più veloce in assoluto, ma ancora poco diffuso.

La tecnologia ‘Fiber to the cabinet’ (FTTC) invece, raggiunge 200 megabit al secondo in download. Si tratta comunque di alte prestazioni rispetto alla ADSL classica, la quale si ferma a 20 megabit al secondo in download. Dunque una rete veloce con prezzi sempre più accattivanti.
Nel caso la nostra zona non fosse raggiunta dalla fibra ottica si può optare per un’offerta internet wireless, che sfrutta la tecnologia fibra mista radio ed è comunque più veloce della connessione ADSL, anche se con costi spesso decisamente più alti.

Solo a questo punto si può considerare il prezzo, verificando i costi del passaggio dalla ADSL alla fibra ottica. Può essere una buona idea contattare il proprio provider per informarsi sulle offerte fibra ottica disponibili per i vecchi clienti. Talvolta le compagnie predispongono tariffe riservate proprio per non lasciarsi scappare gli utenti storici, che nel frattempo potrebbero essere stati allettati dalle promozioni della concorrenza. Al tempo stesso è buona norma confrontare i costi delle offerte fibra proposti dal nostro gestore con le altre promozioni sul mercato. Per sondare i prezzi medi e confrontare con rapidità i pacchetti possiamo ricorrere all’uso di un comparatore online. Lo strumento di comparazione delle offerte fibra ottica di SOStariffe.it, ad esempio, ci restituisce i risultati migliori in pochi secondi solo inserendo il comune di residenza, anche tramite l’app per device mobili.

Occhio a modem e bonus inclusi

Il modem è un’altra voce determinante nel passaggio alla fibra. Un router troppo vecchio pregiudica la qualità della connessione wi-fi. Alcune offerte sul mercato offrono un modem compreso nel prezzo del canone mensile, altre consentono l’uso del router di proprietà, di cui è possibile servirsi purché sia performante.

Un altro suggerimento è analizzare i bonus inclusi nei pacchetti. A parità di costi e copertura infatti, le offerte potrebbero differenziarsi per servizi extra inclusi, come ad esempio Gb aggiuntivi da usare per lo smartphone o servizi di streaming tv.

Orientarsi con l’uso di un comparatore online

Qualsiasi sia la nostra attuale velocità di navigazione domestica, se vogliamo individuare le offerte internet per la casa più adatte alle nostre necessità possiamo utilizzare lo strumento di comparazione delle tariffe fibra ottica di SOStariffe.it, che è stato anche impiegato per rilevare i dati sui costi qui riportati, il quale consente di confrontare tutte le proposte delle principali compagnie attive in Italia: https://www.sostariffe.it/confronto-offerte-adsl/fibra-ottica.

Inoltre, grazie all’App di SOStariffe.it, scaricabile gratis da iOS e Android store, è possibile anche ricevere consigli di risparmio “su misura” dagli esperti del comparatore per mezzo della funzione “Scatta e risparmia”. Funziona così: basta fotografare la bolletta tramite l’applicazione. Un esperto di SOStariffe.it ci contatterà per proporci una soluzione di risparmio pensata per noi: https://www.sostariffe.it/app/

Economia/ Borse europee ancora in calo, spread a 225

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Apertura negativa delle borse europee. Dopo un avvio in calo, estendono le perdite, in attesa di novità sulla possibile uscita dai lockdown e dall’emergenza coronavirus.
A Londra l’indice Ftse 100 perde l’1%, a Parigi il Cac 40 cede l’1,29% e a Francoforte il Dax l’1,42%. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib scende dell’1,18%.
BTp: lo spread sale ancora in avvio a 225.

Controlli dei Nas sulle case di riposo: 61 persone denunciate e 157 sanzionate

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Le case di riposo e Rsa sono purtroppo focolai importanti di coronavirus. In questi giorni ci sono stati controlli diffusi dei Nas per verificare anche il rispetto delle norme di legge, ivi comprese quelle sull’uso di dispositivi di protezione individuale.
I controlli dei Nas sono scattati a partire da febbraio, dopo la dichiarazione dello stato di emergenza ed il susseguirsi delle varie misure di contenimento legate all’emergenza Covid; hanno effettuato un’attenta e mirata azione di vigilanza presso le strutture ricettive sanitarie e socio assistenziali destinate ad ospitare persone anziane e con disabilità.
Gli interventi sono stati eseguiti a Roma, Torino, Udine, Cosenza, Reggio Calabria, Napoli, Perugia, Taranto, Campobasso.
Alla fine il bilancio delle ispezioni: 104 strutture per anziani non conformi alla normativa su 601 controllate (pari al 17%), 61 persone denunciate e altre 157 sanzionate per un ammontare complessivo di oltre 72mila euro. FOTO DI REPERTORIO

Coronavirus, ‘Science’: “Quarantena a singhiozzo fino al 2022”

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Imparare a convivere con il coronavirus.

Secondo uno studio pubblicato su Science dalla Scuola di salute pubblica T. H. Chan dell’Università di Harvard, la quarantena durerà, a singhiozzo, fino al 2022, così come le misure di distanziamento sociale.
Senza farmaci specifici e vaccini, con l’allentamento delle restrizioni il Covid-19 tornerà periodicamente fino al 2025.