Sono dati che alla luce di quello che sta succedendo vanno presi con le molle. Aumentano a febbraio gli occupati tra i 15 e i 24 anni con 35.000 al lavoro in più rispetto a gennaio ma il tasso di disoccupazione resta stabile al 29,6%.
Diminuiscono infatti gli inattivi in questa fascia di età (-0,9 punti su gennaio pari a 50.000 inattivi in meno).
Lo rileva l’Istat spiegando che questi dati fanno riferimento a un periodo precedente rispetto all’emergenza Covid.
La statistica/ A febbraio migliora l’occupazione giovanile
Il Mat aderisce alla giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo
Il 2 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo (WAAD, World Autism Awareness Day), istituita dall’ONU nel 2007, ricorrenza che richiama l’attenzione di tutti sui diritti delle persone nello Spettro autistico allo scopo di porre l’attenzione su questa forma di disabilità, di sviluppare la ricerca e di sensibilizzare contro ogni forma di discriminazione.
In questo particolare momento storico il MAT Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo, anche se chiuso al pubblico nel rispetto delle normative nazionali, parteciperà all’iniziativa attraverso i suoi canali social con una diretta Facebook con il fumettista Disney Giuseppe Sansone, autore del libro “Matteo contro lo Spettro autistico” (Edizioni di Pagina, Bari, 2019), nonché genitore di un ragazzo autistico. Originario di Trani, Giuseppe Sansone ha già avuto rapporti professionali con il MAT Museo dell’Alto Tavoliere, partecipando, con una sua illustrazione, alla Mostra “Buon Compleanno Paz”, tenutasi al MAT nel 2016 e presenziando ad una conversazione con altri fumettisti, organizzata dal MAT nello stesso anno.
Il fumettista Sansone nel 1997 frequenta l’Accademia Disney, facendosi notare per il suo tratto brillante. I primi disegni per Topolino sono dell’aprile 1999 con “I Bassotti In: Attenti al Cane”, seguiti poi da tavole per i cicli “I Bassotti In”, “Il Prode Lancicciotto”, “Le Avventure di West Paper”, “Paperotto & Company” e molte altre. Ma Sansone non è solo Disney, collabora con l’editore Laterza per il libro “Lampi e Splendori”, e pubblica fumetti che spaziano letteralmente dal sacro, “Padre Pio Santo. Il Profumo dell’Amore”, al profano “Conosci la Puglia?”, “Time Trip Experience”, “Traffic”.
L’appuntamento è giovedì 2 aprile, alle ore 16.45 sulla pagina Facebook: MAT Museo dell’Alto Tavoliere (link https://www.facebook.com/museoaltotavoliere). #ilMATnonsiferma #museochiusomuseoaperto
Coronavirus, Conte: “Mai autorizzata ‘l’ora della passeggiata’ dei bambini con i genitori”
Conferenza stampa del premier Conte che ha precisato di aver firmato il Dpcm di proroga delle misure restrittive al 13 aprile. Un’importante precisazione: Conte ha spiegato di non aver autorizzato alcun allentamento della maglie, in riferimento al ‘caso’ dei bambini accompagnati per la cosiddetta ‘ora del passeggio’.
“Abbiamo semplicemente detto che, visto che i minori sono gli unici che non possono uscire, se c’è un motivo importante (esempio la spesa) viene data la possibilità che siano accompagnati dal genitore, ma non ci sono possibilità di passeggiate all’aperto “.
Conte ha spiegato di non poter garantire quando finiranno le restrizioni: “Non siamo nelle condizioni di dire che il 14 aprile allenteremo le misure. Quando gli esperti ce lo diranno, entreremo nella fase 2 di allentamento graduale per poi passare alla fase 3 di uscita dall’emergenza, della ricostruzione, del rilancio”.
“I morti- ha detto Conte- sono una ferita che mai potremo sanare: non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive e alleviare i disagi e risparmiarvi i sacrifici a cui siete sottoposti”.
Ci sarà una fase di convivenza con il virus, in cui iniziare a valutare i provvedimenti, ma i numeri del contagio al momento non permetterebbero aperture.
Coronavirus/ Vietina (Forza Italia): “Disastro INPS, portale inaccessibile, disagi ed errori: il clickday fallimento annunciato”
“Com’era prevedibile, il sito dell’INPS non ha retto l’urto delle decine di migliaia di richieste di contributo per le partite IVA. Alle due del mattino si contavano già oltre 50mila domande e, fin dalle prime luci dell’alba, il portale per la domanda di questi fatidici 600 euro risulta continuamente inaccessibile. Peggio ancora, sono numerosi i commercialisti e i privati che ci segnalano come, a causa di qualche errore ignoto, capiti di frequente che siano accessibili dati di altre persone attraverso l’utilizzo delle proprie credenziali di accesso. In sostanza non funziona niente e si tratta dell’ennesima illusione che il Governo regala a uno dei motori essenziali di questo Paese.
Ad aggravare la situazione c’è un ulteriore elemento: nonostante le prescrizioni del Codice dell’Amministrazione Digitale, il modulo dei 600 euro non è sviluppato per essere accessibile alle persone con disabilità. Una beffa nella beffa: confido che non mancheranno provvedimenti adeguati per i responsabili di questo flop che si abbatte, una volta di più, su partite Iva e professionisti colpiti in maniera durissima dalla crisi”.
Così Simona Vietina, Parlamentare di Forza Italia e Sindaco di Tredozio (FC)
Confederazione Parkinson Italia e Parkinsoncare estendono il servizio di teleassistenza infermieristica
Fino al 12 giugno ParkinsonCare, servizio di teleassistenza infermieristica specializzata, verrà fornito gratuitamente in tutta Italia per dare una risposta completa e coordinata allepersone con Malattia di Parkinson che a causa dell’inasprirsi delle misure di contenimento della pandemia Covid-19 sono costrette a casa e impossibilitate ad accedere ai servizi sanitari convenzionali.
All’iniziativa si aggiungono i nuovi partner la Fondazione IRCCS Istituto neurologico ‘Carlo Besta’ e Fresco ParkinsonInstitute e il patrocinio di Fondazione Limpe e Accademia Limpe-Dismov. Si forma, così, la prima rete virtuale di medicina collaborativa per la malattia di Parkinson in Europa.
Il servizio,che dedica ad ogni paziente un infermiere specializzato per affiancarlo nel riconoscimento e nella gestione dei sintomi, coordinerà anche gli interventi in visite in urgenza o video-consulto dei neurologi della UOC Neurologia 1 (Parkinson e Disordini del Movimento) dell’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano e dei fisioterapisti, logopedisti, terapisti occupazionali, neuropsicologi e neurologi del Fresco Parkinson Institute oltre che di altri professionisti che si stanno mobilitando a titolo personale.
Milano, 30 marzo 2020 – La teleassistenza infermieristica specializzata di ParkinsonCare sarà accessibile in forma gratuita in tutta Italia da oggi fino al 12 giugno per le persone con Malattia di Parkinson. L’iniziativa solidale era nata due settimane fa dalla collaborazione tra Confederazione Parkinson Italia Onlus, rete nazionale delle Associazioni delle persone con Parkinson, e Careapt – giovane start up del gruppo Zambon dedicata allo sviluppo di soluzioni digitali per la gestione delle malattie neurodegenerative. Inizialmente circoscritto alle regioni più colpite dall’emergenza coronavirus, in due settimane il servizio ha fornito supporto a moltipazienti e caregiver con problemi di accesso ai presidi sanitari abituali, oggi impegnati sul fronte dell’emergenza. Commovente lo spirito di collaborazionedimostrato da tanti medici di medicina generale che contattati dagli infermieri ParkinsonCare sono riusciti ad attivarsi e a indirizzare le richieste nonostante il loro impegno sul fronte Covid-19.
Per accedere a ParkinsonCare e alla rete di professionisti specializzati nel Parkinson basterà chiamare il numero fisso 02 2107 9997 o inviare una mail a [email protected]. Il servizio sarà attivo dalle 9.00 alle 18.00, da lunedì a venerdì.
“Analizzando le richieste pervenute, abbiamo capito che ora più che mai la tecnologia può dare un grande aiuto al Sistema Sanitario e lo vediamo ogni giorno nel moltiplicarsi di piattaforme, numeri verdi e altre iniziative” afferma Orientina Di Giovanni, General Manager di Careapt. “ma proprio perché siamo in tanti e serve il contributo di tutti, è importante coordinarsi e trasformare la molteplicità delle iniziative in una rete in cui il paziente – soprattutto se anziano e smarrito – si possa orientare facilmente. Del resto, il digitale non abilita soltanto connessioni ma condivisione e integrazione. Per questo ci siamo rivolti ai centri di eccellenza che nel Paese curano il Parkinson da diverse angolature e loro hanno risposto. La risposta dell’Istituto Neurologico Carlo Besta e del Fresco Parkinson Institute, il patrocinio di Fondazione Limpe e Accademia Limpe-Dismov e tanti altri che stiamo man mano aggregando, ci permettono di dare finalmente alle persone con Parkinson non soltanto accesso anche da casa a tutte le figure specialistiche necessarie a curare questa complessa malattia, ma anche di lavorare in modo coordinato e collaborativo.Stiamo di fatto creando tutti insieme, e sotto l’egida dei pazienti stessi attraverso la loro Confederazione, la prima rete di medicina collaborativa nel Parkinson in Europa.E speriamo che questa esperienza possa continuare anche dopo, quando tutto sarà andato bene perché abbiamo potuto misurare che fare rete è fare bene”.
Le persone con Malattia di Parkinsonnel nostro Paese sono circa260.000;la patologiainsorge in media intorno ai 65 anni e comporta progressiva disabilità motoria oltre a numerosi altri disturbi, che spesso si accompagnano a vissuti di crescente isolamento, ansia e depressione.
“La teleassistenza si è rivelata una soluzione geniale – dichiara Giangi Milesi presidente della Confederazione Parkinson Italia, che spiega – Mentre il sistema sanitario fronteggia l’emergenza Covid 19 con cambiamenti importanti e repentini, le persone con Parkinson, spesso sole, restano profondamente disorientate. ParkinsonCare diventa per loro una rassicurante bussola per navigare nel sistema sanitario in tempesta. Non solo: tutti noi ci auguriamo che la tragedia che stiamo vivendo ci costringa ad abbandonare le cattive abitudini per assumere nuovi paradigmi. Un piccolo cambiamento è avvenuto con questa iniziativa che, anziché duplicarsi, si è via via allargata trasversalmente alle organizzazioni mobilitate nell’emergenza”.
In ragione dell’elevato numero di persone potenzialmente interessate, il team di infermieri e neurologi di ParkinsonCare provvederà a dare priorità agli accessi in funzione del livello di urgenza e complessità dei diversi interventi, in coordinamento ove possibile con i medici curanti. A questo si aggiunge che anche neurologi e medici di medicina generale potranno selezionare tra i loro assistiti coloro che ritengono più bisognosi del servizio, segnalando l’iniziativa ai loro pazienti.
All’iniziativa contribuiscono pro-bono Boston Consulting Group – che con Careapt ha disegnato e collaudato ParkinsonCare –, Salesforce,ArlanisReplye BeCloudSolutions che ne sono i partner tecnologicioltre a Dolci Advertisinge i già citati Fresco Parkinson Institute e Fondazione IRCCS Istituto neurologico ‘Carlo Besta’.
Save the Children, la risposta lenta alla pandemia di coronavirus potrebbe costare milioni di vite in Asia Meridionale e Africa Sub-sahariana
Un’azione rapida per contenere la diffusione del coronavirus potrebbe salvare almeno tre milioni di vite nell’Africa sub-sahariana e nell’Asia meridionale secondo una nuova ricerca dell’Imperial College[1], ma questa previsione sottostima il numero di vite in gioco, avverte Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e garantire loro un futuro
La ricerca dell’Imperial College confronta diversi scenari per la risposta al Covid-19. Il primo prevedrebbe un’azione precoce e decisiva per testare e isolare i casi, promuovere il distanziamento sociale e trattare le popolazioni colpite. Tale risposta provocherebbe la morte di 800.000 persone. Una cifra enorme ma che con un’azione ritardata aumenterebbe a quasi quattro milioni di morti.
“Se agiamo ora e agiamo in modo deciso, possiamo prevenire e contenere la minaccia pandemica che affligge i paesi più poveri. Ogni colpevole ritardo avrebbe un costo di almeno tre milioni di vite in più e creerebbe anche nuovi rischi per tutto il mondo: questa non è una crisi che rispetta i confini. Ritardare la prevenzione e il contenimento nell’Asia meridionale e nell’Africa sub-sahariana non solo provocherebbe molte morti in quelle regioni, ma alimenterebbe potenzialmente la pandemia in Europa, Nord America e in altre aree. La mancata azione potrebbe portare a quasi un miliardo i casi di contagi dal coronavirus nell’Asia meridionale e nell’Africa sub-sahariana” ha dichiarato Inger Ashing, Direttrice Generale di Save the Children International.
Prevenire le trasmissioni attraverso l’allontanamento sociale in tutta la popolazione potrebbe ridurre il numero di decessi di circa un terzo, ma ciò potrebbe comunque portare a un collasso dei sistemi sanitari nei paesi a basso reddito, con un picco della domanda di letti di terapia intensiva 25 volte superiore ai numeri disponibili di posti.
I dati della London School of Hygiene & Tropical Medicine (2) confermano che la finestra di opportunità per contenere la crisi nei paesi più poveri si sta chiudendo. Attualmente, nessuno di questi paesi ha più di mille casi. Entro la fine di giugno, nessun paese ne avrà meno di 10.000.
I governi africani stanno già rispondendo all’epidemia di Covid-19, anche attraverso importanti campagne di sensibilizzazione pubblica e di risanamento, divieti di volo, blocchi e coprifuoco. Tuttavia, dato il rapido aumento dei casi confermati, Save the Children ritiene che occorra fare di più con il sostegno della comunità internazionale.
L’Africa sub-sahariana ha i sistemi sanitari più deboli del mondo e i più alti livelli di povertà. La metà della popolazione non ha accesso a solidi servizi sanitari. La malnutrizione infantile e adulta, unita alla malaria endemica, sono fattori di rischio che potrebbero portare a livelli più elevati di mortalità per il Covid-19 rispetto a quelli riscontrati nei paesi più ricchi.
Nella ricerca sull’impatto globale del Coronavirus, l’Imperial College ritiene che non vi siano differenze sostanziali tra lo stato di salute generale della popolazione cinese rispetto alle altre e la percentuale di diffusione della malattia in rapporto alla popolazione. Tuttavia, poiché un terzo dei bambini nell’Asia meridionale e nell’Africa sub-sahariana vivono di stenti e visto l’elevato carico di malattie infettive che bambini e adulti affrontano in quei paesi, è probabile che le popolazioni siano molto più vulnerabili. Inoltre, il modello utilizzato dall’Imperial College non considera sufficientemente il basso livello di assistenza medica in molti dei paesi più poveri.
Save the Children è attivamente coinvolta nel fornire assistenza sanitaria infantile e materna in molti dei paesi più poveri dell’Africa sub-sahariana e dell’Asia meridionale. In molti casi, questi sono paesi con sistemi sanitari che ancora lottano per dare l’immunizzazione universale. Milioni di bambini muoiono a causa dell’incapacità dei loro genitori di ricevere cure per malattie più diffuse come la malaria, la sepsi e la diarrea. La polmonite da sola uccide oltre 800.000 bambini, spesso a causa della mancanza di ’ossigeno medico.
Save the Children chiede la massima cooperazione internazionale per la definizione di un piano per portare aiuto in prima linea dove è disperatamente necessario, fondi globali per il recupero e la protezione, la centralità di famiglie e bambini, istruzione e apprendimento, nonché protezione dei più vulnerabili.
Il coronavirus sta già travolgendo i sistemi sanitari nei paesi più ricchi del mondo. Gli effetti saranno molto più gravi nei più poveri. La spesa per la salute pubblica è in media di soli 17 dollari a persona nell’Asia meridionale e 16 dollari nell’Africa sub-sahariana (Sudafrica escluso), molto meno degli 86 dollari a persona necessari per sostenere le prestazioni sanitarie di base[3].
Coronavirus, 80572 positivi, 13155 deceduti e 16847 guariti
Quotidiana conferenza stampa della Protezione Civile, con numeri in linea con un quadro stabile e leggero calo rispetto ai giorni scorsi. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 2937 nuovi positivi, che portano il totale a 80572, con 727 decessi (in totale 13155) e 1118 guariti ( in totale 16847).
Al momento i ricoverati in terapia intensiva sono 4035, in isolamento domiciliare 48134 e 28403 ricoverati.
ASSARMATORI rilancia l’allarme al Governo
“Tirrenia è la prima compagnia di navigazione ad aver dovuto sospendere i servizi di collegamento tra le isole maggiori e minori e la terraferma, tra poco potrebbero seguire anche altre società, visto che nonostante la lettera inviata al Governo il 25 marzo scorso nessuna misura è stata presa per sostenere le imprese che in questo mese hanno perso oltre il 90% dei ricavi pur continuando a sostenere tutti i costi operativi. Anzi, per la verità, questi sono addirittura aumentati”. A far scattare nuovamente l’allarme è il Presidente di Assarmatori, Stefano Messina, che oggi è tornato a scrivere alla Ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli.
“Tirrenia – ricorda Messina – ha dovuto prendere la sua decisione dopo che i commissari liquidatori della vecchia bad company hanno chiesto il sequestro conservativo dei conti correnti di Tirrenia-CIN nonostante fosse stata data loro disponibilità a fornire garanzie di pagamento di quanto ancora dovuto alla società in amministrazione straordinaria. Ma al di là del merito delle questioni giuridiche, è evidente che bloccare i conti societari in questo momento di gravissima crisi di liquidità per il settore significa rendere impossibile ogni operatività e di conseguenza bloccare i collegamenti con la Sicilia, la Sardegna e le Tremiti ed impedire il flusso di merci vitali non solo per le popolazioni interessate ma per l’intero Paese”.
“La drammatica situazione in cui si sono trovati oggi gli amministratori di Tirrenia potrebbe a brevissima scadenza riguardare tutti gli altri armatori impegnati nella gestione dei trasporti passeggeri e merci sulle rotte italiane”. Nella sua lettera alla Ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Messina ricorda infatti che le “comprensibili misure di contenimento del contagio virologico” hanno comportato per chi gestisce i servizi di collegamento con le isole maggiori e minori, “un calo degli incassi per il trasporto dei passeggeri pari ad oltre il 90% nel mese di marzo sul corrispondente periodo dell’anno scorso” e l’azzeramento completo delle prenotazioni per il periodo estivo, facendo mancare “quel flusso di liquidità che permetteva alle compagnie di mantenere le linee operative nella bassa stagione, un periodo tradizionalmente connotato dall’assenza di clientela turistica e pertanto retto sostanzialmente sulla sola mobilità dei residenti sulle isole e sulle prenotazioni dei turisti”.
Tutto ciò ha messo le imprese del settore “in enorme difficoltà poiché, se da una parte v’è l’esigenza di mantenere il regolare, anche se ridotto, servizio di continuità territoriale per merci e passeggeri oltre che per far fronte alle situazioni di emergenza, dall’altra, le imprese, in assenza dell’assunzione di idonee misure di sostegno da parte dello Stato, non sono più in grado di affrontare gli impegni assunti verso il mercato ovvero verso lo Stato e le regioni interessate laddove esistano rapporti di convenzione in essere”.
Nonostante questa situazione fosse stata chiaramente esposta al Governo nel precedente messaggio – rimarca Messina nella sua lettera – la mancanza di misure compensative o comunque di sostegno al settore è stata “confermata dalla lettura degli emendamenti proposti dal Governo al testo di conversione al Decreto Cura Italia ancora oggi privi di alcun sostegno a un settore ancor più strategico, in queste drammatiche circostanze, di quello aereo che ha già beneficiato di misure finanziarie a compensazione dei danni subiti dalle imprese impegnate nei servizi di interesse generale”, la conseguenza è una sola: il mantenimento dei servizi di collegamento non può essere più garantito. Eppure “esistono strumenti già attuati (vedi l’articolo 79 del DL 17 marzo 2020, n. 18) a cui abbiamo chiesto urgente accesso nell’attesa che si concretizzino gli strumenti previsti dal dall’art. 57 dello stesso Decreto”, ma quel che conta “è il tempismo poiché il settore non è in grado di mantenere le navi e le linee operative”. Di qui la richiesta alla Ministra De Micheli “di attivare con assoluta urgenza i suoi poteri e quelli del suo Governo per garantirci quel supporto di cui il Paese e le nostre aziende hanno indefettibile bisogno per scongiurare il blocco delle operazioni di trasporto, blocco che potrebbe avvenire anche a breve e senza preavviso aggravando la crisi in cui il settore già versa anche a cagione della debolezza strutturale di alcuni dei suoi più grandi operatori che già oggi sono impossibilitati a continuare le attività”.
Il ministro Gualtieri ha firmato il decreto per l’estensione dell’operatività del Fondo Solidarietà per i mutui sulla prima casa
A seguito della firma del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che integra il regolamento del Fondo di Solidarietà (il cd fondo Gasparrini) per i mutui per l’acquisto della prima casa. I titolari di un mutuo contratto per l’acquisto della prima casa che siano nelle situazioni di temporanea difficoltà previste dal regolamento possono beneficiare della sospensione del pagamento delle rate fino a 18 mesi.
In seguito all’emergenza Covid, l’operatività del fondo Gasparrini è stata estesa: ora vi possono accedere anche i lavoratori dipendenti in cassa integrazione per un periodo di almeno 30 giorni e i lavoratori autonomi che abbiano subito un calo del proprio fatturato superiore al 33% rispetto al fatturato dell’ultimo trimestre 2019.
Inoltre, per tutte le ipotesi di accesso al Fondo non è più richiesta la presentazione dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) ed è stato previsto che il Fondo sopporti il 50% degli interessi che maturano nel periodo della sospensione.
Per ottenere la sospensione del mutuo, il cittadino in possesso dei requisiti previsti per l’accesso al Fondo deve presentare la domanda alla banca che ha concesso il mutuo e che è tenuta a sospenderlo dietro presentazione della documentazione necessaria.
Per quest’ultima occorre fare riferimento alla modulistica che è stata aggiornata e semplificata rispetto alla precedente ed è disponibile da lunedì 30 marzo sul sito internet del Ministero dell’Economia e delle finanze.
Occhio che uccide/L’Inps: Istituto Non Più Sopportabile
Un baraccone che costa ogni anno ai cittadini oltre 3 miliardi di euro, zeppo di dirigenti lautamente pagati, di sindacalisti coperti di oro nel Comitato di indirizzo e vigilanza (assolutamente inutile ma assolutamente costoso) con presidenti di ventura alla caccia di visibilità (ovviamente lautamente pagati anche loro) non riesce a mettere su una procedura dignitosa per concedere alle vittime delle balorde politiche di psicolockdown un’elemosina da 600 euro (l’equivalente di una giornata di lavoro (!?) del presidente)..non solo..
con istruzioni lunari messe all’ultimo momento (e poi frettolosamente rimosse dopo che la stampa le aveva diffuse) fa ritornare l’ incubo del chi prima si alza si calza, ossia lotteria del click day (una procedura demenziale che solo in Italia poteva attecchire) generando panico tra milioni di piccoli imprenditori e loro consulenti..Pubblicità
infine sospende il servizio evocando perfino il classico e mai verficabile attacco hacker che funziona come Bob aggiustatutto..ma si può..gli italiani spendono 3 miliardi di euro l’anno per sta roba? Incredibile..











