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Agroalimentare/ Fai-Cisl: “Regolarizzazione dei migranti per far emergere il lavoro nero”

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Rota, Segretario nazionale Fai Cisl

“Continuiamo a sostenere quanto proposto già l’anno scorso: una regolarizzazione che contribuisca a far emergere il lavoro nero, a riconoscere diritti e doveri ai tanti immigrati lasciati ai margini della società, specialmente dopo i decreti sicurezza”. Lo afferma il Segretario Generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, in una lunga intervista sul caporalato pubblicata oggi da In Terris, il quotidiano digitale fondato da Don Aldo Bonaiuto.

“Nelle baraccopoli – afferma il sindacalista parlando dell’emergenza Coronavirus – servono interventi urgenti: non solo informazione, ma anche visite mediche, sanificazione degli ambienti, dispositivi di sicurezza. Per quanti sforzi si facciano, anche contro il Coronavirus molti residenti dei ghetti rimangono gli ultimi tra gli ultimi. Ancora non sono bene informati dei gravi rischi che corrono, e quando lo sono si trovano comunque nell’impossibilità di difendersi. Le stesse raccomandazioni dei ministeri sono pubblicate in italiano, il che vuol dire che tante persone neanche le comprendono. In questo momento, nei ghetti, senza sindacati e senza volontari delle ong l’ecatombe sarebbe già compiuta”.

“Il fatto che neanche in piena emergenza da Coronavirus i caporali smettano di speculare sulla pelle dei lavoratori – spiega Rota – la dice lunga sul fenomeno e sulla spregiudicatezza di queste persone. Essendo il motore trainante della nostra economia, ed essendo anche in questo momento considerato fondamentale per tutti, al pari dei settori sanitario e farmacologico, l’agroalimentare farà sempre gola alle organizzazioni criminali. Ma abbiamo dalla nostra parte tanti strumenti per vincere: giuridici e penali, culturali, sociali. Sono convinto che questa crisi enorme vada colta anche per rivedere tutti i nostri comportamenti quotidiani: accettare di lavorare in nero, acquistare prodotti non certificati, non denunciare i fenomeni mafiosi, sono tutte cose che dovranno essere ripudiate, se si vuole un’economia più sana e più civile”.

Coronavirus, trenta medici albanesi in Lombardia in gesto di solidarietà ed amicizia

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L’Albania in soccorso dell’Italia in questo difficile momento per il Paese. Trenta medici e infermieri inviati in Italia dal governo albanese per aiutarci a vincere contro l’epidemia, in segno di solidarietà. Chiare le parole del premier Edi Rama, che in un video accompagnano questa spedizione. Parla di amicizia profonda.

“Non siamo ricchi, ma non siamo privi di memoria”, dice Rama ricordando che migliaia e migliaia di suoi connazionali hanno trovato ospitalità, lavoro e una nuova vita in Italia.

Usa/ Trump rifiuta l’ipotesi di isolamento per New York

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Salgono a duemila i morti negli Stati Uniti, e sono oltre 6.500 le vittime in Spagna. Sono questi i due Paesi che nel mondo oggi, Italia a parte, stanno attraversando la crisi con numeri in costante aumento.

Negli Usa, Trump accantona l’ipotesi dell’isolamento per New York, New Jersey e Connecticut, e opta per dei travel advisory per dissuadere i viaggi e gli spostamenti nei e dai tre Stati, senza però chiuderne i confini.
In Belgio si contano 10.836 contagiati e a 431 decessi. Le persone ricoverate nelle ultime 24 ore sono 629.

Trema la terra in Piemonte, scossa di magnitudo 3.5

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All’epidemia si aggiunge il terremoto; momenti di paura in Piemonte. Una forte scossa di terremoto di magnitudo 3.5 è stata registrata questa mattina alle 09:11.
Secondo l’Ingv, l’epicentro del sisma si è avuto a 5.9 km dal centro di Coazze, in provincia di Torino, come confermato anche dai dati elaborati in automatico dai sistemi di sorveglianza sismica regionale, e a 20 km di profondità.
La scossa è stata avvertita distintamente dalla popolazione.
Al momento non si segnalano danni a cose o persone.

Usa/ Pronto il test che rivela la positività al Covid-19 in 5 minuti.

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Test rapido per una diagnosi veloce contro l’epidemia. Lo ha realizzato Abbott, un’azienda statunitense produttrice di tecnologia sanitaria; il nuovo test è in grado di rivelare la positività al Covid-19 in soli cinque minuti.
Come annunciato dalla stessa azienda in un comunicato pubblicato sul sito ufficiale, il test ha ricevuto l’autorizzazione all’utilizzo d’urgenza per gli operatori sanitari da parte della Food and Drug Administration (Fda), l’Agenzia per i farmaci statunitense.
Dalla prossima settimana ne saranno prodotti 50mila pezzi al giorno.

Coronavirus, Vietina (Forza Italia): “Tamponi e mascherine per tutti, a partire da tutte le categorie in prima linea”.

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“Tamponi e mascherine per tutti, a partire da medici, operatori della sanità, delle case di riposo e della sicurezza, poi per ogni cittadino. È questo l’unico modo per uscire il prima possibile da questa devastante crisi epidemica che sta affossando la nostra economia, stravolgendo le vite di milioni di italiani e minando il futuro di tutto il Paese. Se il Governo vuole uscire da questa situazione è bene che lo dimostri con fatti concreti e non soltanto a colpi di decreti confusi e poco chiari”.

Così Simona Vietina, parlamentare di Forza Italia e sindaco di Tredozio.
“Per non propagare il contagio – incalza la parlamentare azzurra – bisogna innanzitutto identificare tutti gli ammalati, che siano sintomatici o meno. E per farlo l’unico modo è fare più tamponi, anche a coloro che adesso vengono semplicemente tenuti in quarantena perché potrebbero essere asintomatici e propagare comunque il virus al termine della quarantena. Occorre poi che tutti gli operatori che sono in prima linea, dai medici agli infermieri, dagli operatori sanitari e assistenziali a quelli della sicurezza, siano dotati di dispositivi di protezione individuale adeguati. Il Governo si deve attivare per agevolare la conversione di aziende per produrre in Italia i DPI adeguati e deve acquisire direttamente la produzione per incanalarla nelle direzioni idonee a rispondere ai casi di maggiore necessità. Solo così riusciremo a garantire i nostri eroi ed eroine in prima linea, vero baluardo contro il contagio”.

Coronavirus, Roma registra il dato più basso da inizio settimana

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la sede della Regione Lazio

Prime buone notizie nella battaglia contro il Covid-19 nella capitale. Ieri il dato di Roma città è stato il più basso da inizio settimana con 38 casi e per la prima volta ci sono ospedali nella capitale, come il San Giovanni, che nelle ultime 24h non hanno preso in carico nessun paziente positivo al Covid”.
Lo evidenzia l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato al termine dell’odierna videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere e Policlinici universitari e ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

Lazio/ Venti milioni di euro per le famiglie più bisognose

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FOTO DI REPERTORIO

Varate le misure per aiutare le famiglie più bisognose in questo difficile momento: a disposizione di queste buoni spesa e possibilità di erogare beni di prima necessità.

“Non lasciamo soli chi è in difficoltà” – ha dichiarato Conte. “I sindaci sono le nostre sentinelle”.
Dal canto suo il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti fa sapere su Twitter di aver predisposto una riunione di Giunta per poter erogare i buoni spesa in favore dei cittadini: “Martedì in Giunta 20 milioni di euro ai Comuni del Lazio per buoni spesa alle famiglie che hanno bisogno”. (foto di repertorio)

Legislazione/ Ventuno ordini professionali depositano in Senato le proposte di emendamento al “Cura Italia”

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Gli organismi di rappresentanza di 21 Ordini professionali, raccolti attorno al CUP e alla RPT, facendo seguito alla presa di posizione unitaria dei giorni scorsi, hanno elaborato un pacchetto di proposte di emendamenti al Dl “Cura Italia”, sottoponendolo all’attenzione del Governo.

Come già dichiarato in precedenza, pur apprezzando lo sforzo del Governo, essi ritengono che il Dl 18/2020 necessiti di alcuni sostanziali aggiustamenti e vada considerato solo come il primo passo per un piano più organico di interventi che guardi sin da ora anche alla fase immediatamente successiva all’emergenza.

“E’ importante ribadire con chiarezza – afferma Marina Calderone, Presidente del CUP – che il sistema delle professioni è, come sempre, al fianco del Governo e del Paese. Mettiamo a disposizione le nostre competenze per affrontare con responsabilità un crisi senza precedenti. La Pubblica Amministrazione, in particolare, può contare sui professionisti ordinistici in virtù di un principio di sussidiarietà sancito dalla legge. Intendiamo ribadire, però, che i provvedimenti finora assunti devono essere considerati solo il primo passo per un piano di intervento che sin da ora deve guardare alla fase post emergenziale e deve quindi darsi un orizzonte temporale più lungo rispetto a quanto fatto finora”.   

“Con le nostre proposte di emendamento al Dl Cura Italia – dice Armando Zambrano, Coordinatore RPT – intendiamo ribadire la necessità di concentrarsi su pochi assi di intervento che servano anche da stimolo per modernizzare il Paese come: una fiscalità meno opprimente e capace di essere al fianco di molti lavoratori che già ora sono in difficoltà, misure di sostegno a tutti i lavoratori, senza escludere, come accaduto finora, i professionisti dei diversi sistemi ordinistici; misure che garantiscano in varie forme ed in modo prolungato nel tempo, liquidità agli studi professionali così come alle imprese. I liberi professionisti sono una rete di presidio del territorio. Per questa nostra specificità, riteniamo di dover essere da subito maggiormente coinvolti nella definizione delle misure di contrasto all’emergenza ed alla crisi economica. Ci attendiamo che il Governo sia conseguente”.

Gli emendamenti proposti dall’RPT e dal CUP spingono il Governo a sostenere in modo uniforme tutte le diverse categorie di lavoratori. Molte delle misure finora adottate si rivolgono essenzialmente ai lavoratori dipendenti e solo in via marginale agli autonomi, escludendo, peraltro, da questa categoria i liberi professionisti ordinistici, come nel caso del bonus di 600 euro previsto per il mese di marzo, che esclude dal beneficio gli iscritti alle Casse previdenziali diverse dall’Inps. Una maggiore logica inclusiva è essenziale ed irrinunciabile.

RPT e CUP sono convinti che per affrontare l’emergenza e, nel contempo, per porre un primo argine alla crisi economica che si sta profilando occorra fare uno sforzo di sintesi e concentrarsi su pochi grandi assi di intervento, che agiscano su famiglie, lavoratori e imprese. 

Con le proposte di emendamento i professionisti chiedono al Governo:

– di prevedere sin da ora la possibilità di un uso più prolungato della Cassa Integrazione, specie quella in deroga, a cui possono accedere anche gli studi professionali di ridotte dimensioni;

– di poter accedere ad un fondo di Garanzia mutui per l’acquisto di immobili di categoria catastale A/10 utilizzati per lo svolgimento dell’attività professionale e di poter usufruire, per la medesima categoria catastale, di un credito di imposta in caso di locazione, al pari di ciò che il Dl 18 consente a chi ha in locazione una bottega o un negozio;

– di spostare in avanti, rispetto ai periodi di sospensione attualmente previsti, le scadenze di pagamento in ambito fiscale e contributivo, oltre alla possibilità di rinviare al prossimo anno i pagamenti dell’acconto irpef di novembre 2020 e di prolungare almeno fino a dicembre 2020 la possibilità, per alcune categorie di contribuenti già individuate dal DL Cura Italia, di non essere assoggettati a ritenuta d’acconto. Ciò garantirebbe, seppure in via temporanea,  la formazione di un “polmone” di liquidità di cui sin da ora gran parte dei professionisti sentono il bisogno; 

– di definire rapidamente i criteri di accesso al Fondo per il reddito di ultima istanza (art. 44 Dl 18/2020) indicando tra i beneficiari in modo esplicito anche i professionisti iscritti a Casse previdenziali diverse dall’Inps, oltre a sanare l’esclusione di questi ultimi dall’accesso al bonus di 600 euro previsto dall’art. 27 del Dl 18/2020;

– di coinvolgere in modo più organico proprio il sistema degli Enti previdenziali privati nella definizione di misure a sostegno di chi opera nella libera professione, liberando risorse finanziarie dall’anomalo meccanismo della così detta doppia tassazione cui cono sottoposte le Casse previdenziali private.

Le proposte sono state elaborate e sottoscritte in maniera unitaria da:

Marina Elvira Calderone – Presidente CUP e Presidente Consiglio Nazionale Consulenti del Lavoro                                                   

Armando Zambrano – Coordinatore RPT  e Presidente Consiglio Nazionale Ingegneri

Sabrina Diamanti -Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali 

Roberto Orlandi – Collegio Nazionale Agrotecnici ed Agrotecnici Laureati

Giuseppe Cappochin – Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori

Gianmario Gazzi – Consiglio Nazionale Assistenti Sociali

Giampaolo Crenca – Consiglio Nazionale Attuari

Nausicaa Orlandi – Consiglio Nazionale Chimici e Fisici

Massimo Miani – Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili

Francesco Peduto – Consiglio Nazionale Geologi

Maurizio Savoncelli – Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati

Carlo Verna – Consiglio Nazionale Giornalisti 

Mario Braga – Consiglio Nazionale Periti Agrari e Periti Agrari Laureati

Giovanni Esposito – Consiglio Nazionale Periti Industriali e Periti Industriali Laureati

David Lazzari – Consiglio Nazionale Psicologi

Giovanni De Mari – Consiglio Nazionale Spedizionieri Doganali

Lorenzo Aspesi – Consiglio Nazionale Tecnologi Alimentari

Barbara Mangiacavalli – Federazione Nazionale Collegi Infermieri Professionali Assistenti Sanitari Vigilatrici d’Infanzia

Alessandro Beux – Federazione Nazionale Collegi Professionali Tecnici Sanitari Radiologia Medica

Maria Vicario – Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche

Gaetano Penocchio – Federazione Nazionale Ordine Veterinari Italiani

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Francesco Peduto – Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi

Domenico Angelone – Responsabile Comunicazione del Consiglio Nazionale dei Geologi

Coronavirus \ Castelli: “Bene Conte, l’Europa capisca che servono strumenti nuovi”

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Laura Castelli

“Bene Conte. È il momento che l’Europa capisca che con emergenze nuove servono strumenti nuovi. Nei trattati ci sono anche le misure anticicliche, questo è un Paese che è anche in grado di risparmiare, come dimostra il rapporto deficit\PIL. Non sprechiamo i soldi, li usiamo per le cose necessarie. Ed abbiamo anche fatto ripartire gli investimenti, come mai era stato fatto prima”.
Lo ha detto il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, intervenendo a Sky TG24.
Ufficio Stampa On. Laura Castelli Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze