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Coronavirus, la ministra De Micheli: “Non escludiamo misure anche oltre il 3 aprile”

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“Non escludo”: lo ha detto la ministra dei trasporti Paola De Micheli su Rai3, rispondendo alla domanda se il governo pensa di estendere i provvedimenti oltre il 3 aprile.
“Valuteremo sulla base dei numeri” ha detto “sono valutazioni che faremo nei prossimi giorni ma non lo escludo”.

Coronavirus, Il presidente Mattarella firma il decreto ‘Cura Italia’

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Nella notte è arrivata la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il decreto legge “Cura Italia”, con tutte le misure più urgenti per mitigare le conseguenze economiche dell’emergenza coronavirus.
Ieri sera il premier Giuseppe Conte aveva parlato in videoconferenza con gli altri leader europei.

Coronavirus, parte la sperimentazione dei farmaci

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Via libera dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) all’uso e alla sperimentazione di alcuni farmaci per contrastare il Covid-19; questo non vuol dire che è pronta la soluzione per distruggere il virus, ma probabilmente per limitarne i danni.
Solo la sperimentazione ci farà capire se ci sono gli strumenti utili contro il Covid-19 ed in quanto tempo. (foto di repertorio)

Coronavirus, sono 2.629 i sanitari contagiati

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E’ pesante il bilancio degli infettati tra gli operatori sanitari che stanno gestendo l’emergenza da coronavirus.; sarebbero 2.629, ovvero l’8,3% dei casi totali.
Il numero è contenuto in una rielaborazione della Fondazione Gimbe aggiornata al 17 marzo 2020 su dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanita’.
Lo rende noto in un tweet il presidente Gimbe Nino Cartabellotta.

(foto di repertorio)

Coronavirus, Chiambretti e la madre positivi al test

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Piero Chiambretti e l’anziana mamma entrambi positivi al test del coronavirus, ma non sarebbero in gravi condizioni.
Nei giorni scorsi Mediaset ha comunicato la sospensione di ‘#CR4 – La Repubblica delle Donne’, la trasmissione di cui Chiambretti è autore e presentatore, in seguito alla riorganizzazione dei palinsesti aziendali per l’emergenza coronavirus per cui viene data priorità ai programmi di approfondimento giornalistico.

Lombardia/ Quattro persone su dieci continuano a spostarsi

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In Lombardia, nonostante l’epidemia da coronavirus, la gente continua a spostarsi eccessivamente.
In Regione esiste un sistema di monitoraggio attraverso la geo localizzazione delle celle telefoniche che attesta ciò.

l’iniziativa è stata resa nota dall’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera.

Secondo i dati raccolti dagli operatori telefonici relativi ai cellulari dei lombardi, quattro persone su dieci continuano a muoversi nonostante i divieti del governo.

Emergenza Coronavirus, sottoscritto un protocollo tra le parti sociali per tutelare la salute dei lavoratori

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 “La prosecuzione delle attività produttive può avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione”. È questa la premessa del “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, sottoscritto sabato 14 marzo da sindacati e associazioni di categoria – su invito del presidente del Consiglio e dei ministri dell’Economia, del Lavoro, dello Sviluppo economico e della Salute – con l’obiettivo di evitare il blocco dell’operatività delle imprese in questa fase emergenziale, garantendo allo stesso tempo la tutela della salute dei lavoratori.
 
Un piano di azione condiviso articolato in 13 punti. A questo scopo, il documento contiene linee guida per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio e fornisce indicazioni operative finalizzate a incrementare, negli ambienti di lavoro non sanitari, l’efficacia delle misure di precauzione adottate per contrastare l’epidemia da Coronavirus. Tredici gli ambiti di intervento previsti, dalle modalità di ingresso in azienda all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, dalla gestione degli spazi comuni alla sorveglianza sanitaria.
 
I dipendenti potranno essere sottoposti al controllo della temperatura. Le imprese, in particolare, informano i propri dipendenti circa le disposizioni delle autorità, consegnando e/o affiggendo all’ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali aziendali, appositi depliant informativi, a partire dall’obbligo di rimanere a casa in presenza di febbre oltre i 37,5° o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria. Il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro, potrà anche essere sottoposto al controllo della temperatura corporea. L’ingresso in azienda è precluso anche a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al Coronavirus o provenga da zone a rischio epidemiologico.
 
Modalità di accesso dei fornitori esterni e sanificazione dei locali. Per l’accesso, il transito e l’uscita di fornitori esterni è opportuno individuare modalità, percorsi e tempistiche predefinite, per ridurre le occasioni di contatto con il personale dei reparti coinvolti. Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi e non è consentito l’accesso agli uffici per nessun motivo. L’impresa assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago. È obbligatorio, inoltre, che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani.
 
Mascherina obbligatoria per chi lavora a meno di un metro di distanza. Nei casi in cui la mansione svolta imponga di lavorare a meno di un metro di distanza e non siano possibili altre soluzioni organizzative, è necessario l’uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione, come guanti, occhiali, tute, cuffie e camici, conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie. L’accesso agli spazi comuni, comprese le mense aziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta al loro interno e del mantenimento della distanza di sicurezza di un metro tra le persone che li occupano.
 
Smart working, turnazione e rimodulazione dei livelli produttivi. Il documento ribadisce anche l’opportunità di utilizzare lo smart working per tutte le attività che possono essere svolte presso il domicilio o a distanza e, nel caso in cui vengano utilizzati ammortizzatori sociali, di valutare sempre la possibilità di assicurare che riguardino tutto il personale, anche con opportune rotazioni. Sarà inoltre possibile procedere a una rimoludazione dei livelli produttivi e assicurare un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione, con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili. Sono sospesi e annullati tutti i viaggi di lavoro nazionali e internazionali, anche se già concordati o organizzati.
 
Stop alle riunioni in presenza e alla formazione in aula. Per quanto riguarda la gestione dell’entrata e dell’uscita dei dipendenti, si favoriscono orari scaglionati, in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa). Gli spostamenti interni devono essere limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle indicazioni aziendali. Non sono invece consentite le riunioni in presenza, salvo quelle necessarie e urgenti per le quali sia impossibile il collegamento a distanza. Sono inoltre sospesi e annullati tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in aula.
 
Gestione dei casi sospetti di infezione. Nel caso in cui una persona presente in azienda sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria come la tosse, si dovrà procedere al suo isolamento e a quello delle altre persone presenti nei locali, informando immediatamente le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute. Per consentire di applicare le misure di quarantena necessarie, l’impresa collabora con le autorità sanitarie per la definizione degli eventuali “contatti stretti” di una persona presente in azienda che sia stata riscontrata positiva al tampone Covid-19.

Coronavirus, l’Italia si appella all’Europa per misure economiche anti crisi

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Giuseppe Conte

L’Italia in contatto con gli altri Paesi europei per adottare misure economiche tali da scongiurare la crisi da coronavirus.

“Dobbiamo assicurare ai nostri cittadini le cure mediche necessarie e la protezione sociale ed economica di cui hanno bisogno. Non ci sono alternative”, ha detto il premier Conte, indicando, tra gli strumenti possibili, i ‘coronavirus bond’ o un fondo di garanzia europeo in modo da finanziare con urgenza tutte le iniziative dei singoli governi per proteggere le proprie economie.
“Faremo ‘Whatever it takes’ per ristabilire la fiducia e sostenere la ripresa rapidamente”, ha detto il presidente del Consiglio Ue Charles Michel.
I leader dei 27 hanno dato luce verde alla proposta della Commissione europea di introdurre una restrizione temporanea per tutti i viaggi non essenziali verso l’Ue, per un periodo di 30 giorni, per far fronte al coronavirus.

ATTENZIONE: falsa comunicazione “NOIPA”

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In relazione all’ Emergenza sanitaria COVID-19 sono giunte segnalazioni di una falsa comunicazione, mediante messaggistica istantanea, inerente la sospensione temporanea dei pagamenti degli stipendi dei pubblici dipendenti “Noipa” relativi al periodo MARZO-APRILE 2020.
Ecco dunque alcuni consigli su come comportarsi:

  • Nel caso doveste riceverla non condividerla ma cestinatela perché totalmente falsa;
  • Non cliccare su eventuali link presenti sul messaggio;
  • Scansionare con antivirus il dispositivo in uso;
  • Aggiornare il sistema operativo e le applicazioni utilizzate;
  • Si ricorda che le uniche informazioni e comunicazioni attendibili sono quelle divulgate attraverso il portale ufficiale di “Noipa”.

Coronavirus, i tre farmaci su cui si lavora per combatterlo

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Sono tre i farmaci su cui si sta lavorando per combattere contro il coronavirus.

ll Tocilizumab è commercializzato da Roche che qualche giorno fa ha annunciato di averlo «messo a disposizione per tutto il periodo dell’emergenza a tutte le regioni che ne facciano richiesta, fatte salve le scorte necessarie a consentire la continuità terapeutica ai pazienti affetti da patologie per cui il prodotto è autorizzato».
L’Aifa ha dato l’autorizzazione per la sperimentazione scientifica del farmaco per cui, come ha annunciato il professor Vincenzo Montesarchio, infettivologo dell’ospedale Cotugno di Napoli, “partiremo con priorità immediata in 10-15 giorni su 250 pazienti in Italia”
Tra le terapie in sperimentazione poi c’è anche la Clorochina, un farmaco antimalarico molto usato sin dal primo dopoguerra. Diversi studi hanno dimostrato che questa molecola ha anche un’attività antivirale, in particolare con i coronavirus. Anche questa molecola è stata sperimentata in Cina in 15 diverse sperimentazioni e, secondo i medici, ha farro sì che i pazienti (un centinaio) avessero un netto miglioramento della sintomatologia e nella riduzione del periodo di degenza.
Un terzo farmaco candidato a curare il Covid19 è il Remdesivir della Gilead: si tratta di uno dei pochi farmaci che ad oggi ha un’evidenza sperimentale di riuscita, visto che ha già avuto sperimentazioni di successo sul virus della Mers, cioè l’Ebola. L’Italia attualmente sta partecipando ai due studi di fase 3 per valutare l’efficacia del farmaco nei pazienti coronavirus.

(foto di repertorio)