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Reggio Calabria: uomo di nazionalita’ svedese morto in uno scontro

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 Una persona è morta e altre due sono rimaste ferite nello scontro, a a Brancaleone, tra un’auto Fiat 500 ed un pulmino adibito al trasporto di persone furgone. La vittima è un uomo di nazionalità svedese.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco per rimuovere i due automezzi.

Cronaca nazionale/ Neonato trovato morto nel meleto, fermata la madre

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Ancora un terribile fatto di cronaca nera. E’ stata fermata la mamma del neonato trovato morto in un meleto da alcuni turisti tedeschi. Il piccolo è stato rinvenuto lungo la via Raffein, in un cespuglio nella zona di Lana. Sul corpo sono stati riscontrati segni di violenza.

Informato dalla coppia di turisti, a lanciare l’allarme ai soccorritori è stato un contadino.
La Procura di Bolzano ha fermato nella serata di ieri una cittadina romena, accusata di omicidio aggravato nei confronti del proprio figlio e di occultamento di cadavere.

Casa Marco Simoncelli, centro socio-assistenziale destinato ai disabili apre i battenti

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Casa Marco Simoncelli, il centro socio-assistenziale destinato ai disabili di Sant’Andrea in Besanigo, frazione di Coriano, inaugurato il 20 gennaio in occasione dell’anniversario del compleanno del Sic è pronto ad aprire i battenti.

Ad annunciarlo è il papà di Marco, Paolo Simoncelli, che insieme alla moglie Rossella e a Kate Fretti, l’ex fidanzata del Sic, ha creato e porta avanti la Fondazione che porta il nome del pilota tragicamente scomparso il 23 ottobre 2011 nel GP della Malesia della MotoGP, a Sepang. A gestire il centro sarà la comunità di Montetauro, una cooperativa di Coriano cui Marco era particolarmente legato.
Casa Marco Simoncelli aprirà i battenti tra poche settimane. Tra circa un mese inizierà a ospitare i primi ragazzi .

Milano/ 23enne yemenita aggredisce un militare, arrestato

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Al momento l’accusa è di attentato per finalità terroristiche o di eversione, tentato omicidio e violenza a pubblico ufficiale ma il pool antiterrorismo di Milano, guidato dal pm Alberto Nobili, sta scavando nella sua vita per capire se ci siano davvero legami con cellule terroristiche.

Mahamad Fathe, il 23enne yemenita che ha ferito con un paio di forbici un militare in stazione Centrale a Milano, la frase “Allah akbar” urlata dopo l’aggressione ha trasformato il caso in un possibile attentato di matrice islamica. Gli investigatori restano molto cauti sul punto, il profilo di Fathe e la modalità sgangherata del suo attacco lasciano molti dubbi sulla natura dell’episodio.

Università, pubblicati i risultati del test di Medicina e Odontoiatria

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Sono disponibili sul sito www.universitaly.it – nell’area riservata ai candidati e nel rispetto delle norme per la protezione dei dati personali – i risultati del test per l’accesso ai corsi di laurea a numero programmato in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi Dentaria. I punteggi sono pubblicati in forma anonima.

I candidati che lo scorso 3 settembre hanno sostenuto la prova sono stati 60.776 (68.694 le domande pervenute). Gli idonei, quelli che hanno totalizzato i 20 punti minimi necessari per concorrere alla graduatoria nazionale e alla distribuzione dei posti disponibili, sono quest’anno 42.745, il 70,33% del totale.

I candidati hanno dovuto rispondere a 60 quesiti in 100 minuti. Il punteggio medio nazionale registrato tra gli idonei è di 35,23. Il punteggio medio più alto a livello di ateneo è di 39,12 a Pavia. La percentuale di idonei più alta è stata registrata a Udine (83,5%). Il punteggio più alto è stato conseguito presso l’Università Statale di Milano (82,4).

I primi 100 classificati sono concentrati in 22 atenei. Quelli con il maggior numero di candidati tra i primi 100 sono Milano-Bicocca (14), Bologna (14), Catania (10), Padova (10), Pavia (8).

I risultati nominali saranno pubblicati il 27 settembre nell’area riservata del portale Universitaly e la graduatoria nazionale di merito nominativa sarà pubblicata il primo ottobre.

Lavoro, le imprese faticano a coprire 1 posizione su 4: mancano formazione e orientamento

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In Italia oltre un milione di posti di lavoro (una posizione su quattro) restano scoperti per difficoltà a reperire la persona adatta. Basta questo dato (dall’Indagine Excelsior – Unioncamere e Anpal, 2019) per definire la situazione uno scandalo, come ha fatto ieri Pietro Ichino al convegno organizzato da Inaz “La formazione efficace come diritto della persona”. Ciò che non funziona nel nostro Paese sono proprio orientamento e formazione: «Eppure, in un mondo in cui tutto cambia a una velocità impressionante – sottolinea Linda Gilli, presidente e amministratore delegato di Inaz – la formazione, che deve essere permanente, funziona come fondamentale fattore di protezione per il mondo del lavoro. Le imprese devono considerarla un investimento fondamentale, mentre i lavoratori stessi non devono sentirsi mai “arrivati”, ma devono essere sempre pronti ad accrescere le proprie competenze».

In Italia solo un diplomato su tre delle scuole tecniche, a due anni dal diploma, fa un lavoro coerente con quanto studiato (Eduscopio, 2018). Secondo Pietro Ichino, che ha fotografato ritardi e mancanze del nostro sistema assieme a Osservatorio Imprese Lavoro Inaz, «In Italia mancano i servizi indispensabili per un passaggio facile dalla scuola al lavoro, dall’orientamento al monitoraggio del tasso di coerenza tra formazione impartita e sbocchi occupazionali effettivi, con un gravissimo pregiudizio che pesa sulle attività manuali». Come affrontare il problema? Sempre Ichino ha indicato un’azione da realizzare subito, cioè monitoraggio e misurazione dell’efficacia della formazione, incrociando e confrontando dati oggi frammentati e sparsi. «Un sistema che si è tentato di realizzare con un progetto del 2015 poi bloccato con la bocciatura della riforma costituzionale del 2016 – spiega Ichino – e che tuttavia potrebbe essere riattivato oggi a partire dalle Regioni». Fondamentale poi confrontare esperienze reali (come hanno fatto – coordinati dall’economista Marco Vitale – Alberto Grando che ha parlato dell’esempio tedesco e Vincenzo Barbaro che ha illustrato il caso Sicilia) e conoscere bene il quadro legislativo, spiegato al convegno dall’esperta di Diritto del Lavoro Paola Tradati.

Mentre lo Stato dimostra una grave lentezza nell’adottare soluzioni efficaci, il mondo imprenditoriale sperimenta da sé nuove soluzioni. Alla tavola rotonda con le testimonianze di Ali Reza Arabnia (Geico), Emidio Zorzella (Antares Vision) e Luca Altieri (IBM Italia), Linda Gilli ha portato gli esempi concreti di Inaz, società IT specializzata in soluzioni per il mondo HR, che è alla ricerca di figure difficili da reperire nel mercato del lavoro: consulenti applicativi software, sviluppatori, esperti di elaborazione paghe. «Tutte professionalità che scuola e università non formano specificamente per il nostro settore, quello dell’amministrazione e gestione del personale – spiega Gilli – e che quindi abbiamo deciso di formare noi direttamente. Avviando sinergie con le scuole per contattare i ragazzi già in quarta e quinta superiore, offrendo percorsi mirati con la nostra Academy e stage finalizzati all’assunzione, e prevedendo affiancamento e formazione interna permanente in modo da coltivare e accrescere le competenze». Proseguendo, Gilli ha incluso nel suo intervento una nota positiva: «È vero che le aziende vorrebbero trovarsi persone già preparate da inserire velocemente; ma è anche vero che formarle “in casa” può essere un vantaggio, perché il processo di affiancamento arricchisce sia i nuovi entrati, sia i senior, che si scambiano vicendevolmente competenze e idee. Perché abbiamo parlato di formazione come diritto soggettivo della persona, ma è indispensabile anche un’altra cosa: il desiderio di migliorarsi e crescere».

Ha concluso il convegno Marco Vitale, collegando i temi trattati al contesto socioeconomico e ricordando che «In tante scelte importanti sono coinvolte anche la politica, le istituzioni e, non ultimi, i cittadini e le famiglie».

Inaz Srl è una delle più importanti realtà italiane nella produzione software ed erogazione servizi per l’amministrazione e la gestione delle risorse umane. Con una rete commerciale presente in tutta Italia, Inaz offre le sue soluzioni a più di diecimila clienti fra aziende, pubblica amministrazione, studi professionali, consulenti del lavoro e associazioni di categoria. Inaz, con il suo Centro Studi, è anche punto di riferimento per imprese e professionisti in tema di aggiornamento, consulenza e formazione. La sede centrale è in Viale Monza 268 a Milano. www.inaz.it

Visioni Corte Film Festival: dal 21 al 28 settembre a Gaeta la rassegna dei corti d’autore internazionali

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Sarà in programma dal 21 al 28 settembre a Gaeta l’ottava edizione del Visioni Corte International Short Film Festival, la rassegna creata da amanti del cinema e indirizzata a tutti gli autori e i registi di cortometraggi indipendenti, non legati a grandi case di distribuzione, che ha l’obiettivo di far conoscere e diffondere il talento, abbracciando al contempo ambiti diversi, per consentire libertà di interpretazione e creatività.

La manifestazione, diretta da Gisella Calabrese, ha ottenuto per il terzo anno consecutivo l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e gode del contributo della Direzione Generale Cinema del Mibac, riconoscimenti rilasciati per l’alta valenza culturale dell’evento.

Riconfermata la partnership con il Cinema Teatro Ariston di Gaeta – dove si svolgeranno tutte le proiezioni – mentre si aggiunge una nuova e molto prestigiosa collaborazione, quella con il CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e Cineteca Nazionale, con cui verrà organizzata una speciale mostra multisensoriale dedicata a Sergio Leone nel trentennale della scomparsa, che sarà inaugurata il 21 settembre alle ore 19 presso l’ex ospedale medievale Ipab – SS. Annunziata.

A Sergio Leone, di cui ricorrono anche i 90 anni dalla nascita, sarà dedicato l’intero festival, oltre ad una serata speciale, domenica 22 settembre alle ore 19 presso lo Yacht Restaurant di Gaeta, con la presentazione dell’ultimo libro di Italo Moscati a lui dedicato: “Sergio Leone – Quando i fuorilegge diventano eroi” (Castelvecchi).

Tra i 1.216 cortometraggi giunti quest’anno da ben 55 nazioni, saranno 71 i film selezionati in gara e 31 i Paesi del mondo a partecipare. Come sempre, altissima qualità ed emozioni intense accompagneranno queste giornate di grande cinema internazionale, articolate in 5 sezioni: la fiction (italiana e straniera, in cui è confluito anche il film musicale), l’animazione e il documentario, e una nuovissima categoria in aggiunta, CortoVirtual, incentrata sui nuovi cortometraggi pensati e realizzati per la realtà aumentata a 360 gradi, fruibili con gli Oculus, visori speciali che permetteranno allo spettatore di vivere un’esperienza assolutamente reale all’interno del film.

“Proprio perché esistono tanti modi di raccontare una storia con la telecamera – afferma Gisella Calabrese – noi crediamo nella pluralità espressiva e nella sua forza. Le varie categorie in gara ci permettono di dare spazio anche a chi, di solito, trova poche possibilità per esprimersi in manifestazioni analoghe, ma con un occhio sempre attento ai progetti più particolari e ambiziosi”.

Le opere in concorso saranno proiettate da lunedì 23 a venerdì 27 settembre, a partire dalle ore 20, al Cinema Teatro Ariston di Gaeta, città che ha servito ambientazioni di lungometraggi e serie internazionali, come Bloodmoon, la nuova creazione della HBO, prequel dello straordinario successo de Il Trono di Spade e in uscita per il prossimo anno. “La nostra città – continua Gisella Calabrese – si presta molto ai set cinematografici, a partire dalla storica sala che ospiterà i corti: è per questo che abbiamo deciso di continuare questo percorso offrendo ai nostri ospiti, artisti e pubblico presente al festival, l’opportunità di scoprire altri luoghi filmici a Gaeta con visite guidate a tema. Siamo certi che le bellezze gaetane, gli incantevoli scorci, le prelibatezze culinarie e i molteplici itinerari troveranno l’apprezzamento di tutti i partecipanti che interverranno.”

In tale ambito, sarà l’Associazione I Tesori dell’Arte a organizzare quotidianamente itinerari alla ricerca di set più famosi della città: l’iniziativa, gratuita, e a numero chiuso, prevede una prenotazione obbligatoria al numero 389.8256341 o alla mail [email protected].

Nell’ambito dei cortometraggi in competizione, si segnalano il vincitore del Premio Oscar 2019 “SKIN” di Guy Nattiv e ben 8 premiere nazionali, con tematiche che spaziano dalla guerra alla diversità, dal bullismo al razzismo, dalla violenza all’eutanasia, ma non mancano divertenti guizzi di fantasia, comicità e originalità anche nella rappresentazione dei sentimenti più delicati.

I vincitori delle singole categorie e le menzioni speciali saranno comunicate sabato 28 settembre, a partire dalle ore 20.45 all’interno del Gran Galà di premiazione, che quest’anno vedrà madrina e ospite d’onore l’attrice partenopea Tosca D’Aquino.

Tra gli eventi collaterali in programma anche una matinée con gli studenti delle scuole del Golfo, in occasione della proiezione del film “L’eroe” di Cristiano Anania, e relativo dibattito col regista mercoledì 25 settembre 2019 alle ore 10 al Cinema Teatro Ariston, e il convegno aperto al pubblico dal titolo “Crime stories: tra fiction e realtà nel mondo dell’audiovisivo”, con la partecipazione della criminologa Immacolata Giuliani, lo psicoterapeuta Fabrizio Mignacca, il giornalista Ercole Rocchetti (inviato di “Chi l’ha visto”), la genetista forense Marina Baldi e l’antropologa forense ed ex capitano del nucleo speciale RIS Roma Chantal Milani. L’evento, moderato dal giornalista e scrittore noir Gian Luca Campagna, avrà luogo venerdì 27 Settembre alle ore 18 a Palazzo De Vio.

“Un pasto al giorno”, l’evento solidale per aiutare chi soffre la fame, al via l’undicesima edizione

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Torna l’undicesima edizione dell’iniziativa “Un pasto al giorno”, l’evento solidale per aiutare chi soffre la fameI volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23), fondata da don Oreste Benzi nel 1968, saranno nelle piazze di tutte le regioni sabato 21 e domenica 22 settembre, con un obiettivo tanto semplice quanto importante: mettere in atto un’azione concreta a sostegno di coloro che tutti i giorni devono fare i conti con la scarsità delle risorse e favorire una maggiore consapevolezza sui temi della lotta agli sprechi all’interno della vita quotidiana.

Proprio per questo nel corso dell’evento si potrà ricevere, in cambio di un’offerta libera a sostegno dei progetti alimentari della Comunità, il terzo volume del libro #iosprecozero – e sarà possibile trovare anche il cofanetto con i due volumi precedenti – che propone nelle sue pagine di carta riciclata al 100% una serie di consigli, storie e riflessioni su come ogni giorno si può fare la differenza anche solo con piccole attenzioni e con una visione diversa su ciò di cui si dispone: dalla gestione del cibo, degli oggetti, del tempo, fino al modo in cui affrontiamo la vita, risorsa preziosa per eccellenza.

Ma c’è di più: nel volume, quest’anno, l’Apg23 ha voluto mettere al centro la “sharing humanity”, ovvero un modo più profondo di ripensare tutte quelle “strategie” di condivisione delle risorse che vanno sotto il nome di “sharing economy”, rese possibili anche dallo sviluppo tecnologico. “Bisogna superare – afferma il presidente Giovanni Ramonda – l’approccio legato solo al risparmio e al guadagno. Il bello della condivisione è soprattutto nella relazione con l’altro e nel fatto che ognuno di noi può contribuire a farla crescere, impegnandosi in prima persona, interpretandola in modo innovativo, ampliando la sua azione e i suoi effetti sulla società in cui vive. Condividere è ‘avere in comune’ prima che ‘dividere con’; è uno stile di vita che ci fa vivere insieme agli altri, agli ultimi, combattendo le ingiustizie e le distorsioni della società”.

Tutto quello che verrà raccolto nel corso dell’evento servirà alla Comunità Papa Giovanni XXIII per continuare a garantire i 7 milioni e mezzo di pasti che ogni anno vengono assicurati alle 5mila persone accolte nelle sue oltre 500 realtà di accoglienza in tutto il mondo e a tutte quelle persone che si rivolgono in cerca di aiuto nelle mense per i poveri o nei centri nutrizionali. E questa è solo una parte dell’impegno che la Comunità porta avanti per aiutare chi deve fare i conti con la malnutrizione o chi ha bisogno di non essere lasciato solo.

Sono circa 3mila e 500 persone accolte nelle sue 372 strutture distribuite su tutto il territorio nazionale. “La Comunità Papa Giovanni XXIII – continua Ramonda – è fatta di persone comuni che hanno scelto di mettere la loro vita al fianco degli ‘ultimi’, condividendo la casa, le risorse e il tempo, ogni giorno, con chi non ha più nulla. Bambini senza genitori, persone con disabilità, vittime di sfruttamento sessuale o anziani soli, sentendosi accolti e amati, trovano la forza per realizzare il proprio potenziale e diventare una risorsa per quella società che li aveva scartati”.

L’iniziativa “Un pasto al giorno” è stata ideata proprio da don Benzi negli anni Ottanta, dopo il suo primo viaggio in Africa, quando si rese conto che bastavano appena 10 mila lire al mese – l’equivalente di 15 euro oggi – per garantire l’alimentazione giornaliera a una persona malnutrita. Con la visione che nasce dalla “sharing humanity”, la Apg23 continua a portare avanti il pensiero di don Benzi che sosteneva come sia proprio “la condivisione a renderci insopportabile l’ingiustizia, la strumentalizzazione, l’indifferenza”. “Molto si può ancora fare” conclude Ramonda, secondo cui “la sharing humanity è una storia che si può scrivere solo insieme, ripensando il presente per preparare un futuro più accogliente e più giusto. E più felice, per tutti”.

Per maggiori informazioni sulle postazioni in tutte le regioni è possibile consultare il sito www.unpastoalgiorno.apg23.org

Italia paese amichevole per i turisti, siamo quarti in Europa. Paesi Bassi, Portogallo e Spagna ai primi posti

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La maggior parte degli europei e degli italiani hanno finito le vacanze estive e, tornati a casa, è tempo di bilanci e di condivisioni delle esperienze fatte con amici e familiari. Tra le domande più ricorrenti, oltre a un giudizio su alloggio, cibo e posti visitati, c’è anche quella sulla gentilezza delle persone e la disponibilità ad accogliere gli stranieri, ed ecco che l’Italia e gli italiani ne escono più che bene. Infatti, secondo il potente motore di ricerca di voli e hotel www.jetcost.it, il nostro è uno dei paesi più accoglienti d’Europa: almeno così la pensa il 67% dei turisti. La Francia, invece, è vista come la meno ospitale.

Il team di Jetcost ha condotto un sondaggio nell’ambito di uno studio più generico sulle esperienze degli europei in vacanza, realizzato intervistando 3.500 persone, tutte di età superiore ai 18 anni e che fossero andate in vacanza almeno due volte negli ultimi tre anni.

A tutti è stato chiesto se gli abitanti del paese in cui erano stati si fossero comportati in modo cordiale ed amichevole, oppure in modo sgradevole e poco ospitale, e queste sono state le risposte dei turisti:

1. Paesi Bassi – 73%*
2. Portogallo – 70%
3. Spagna – 69%
4. Italia – 67%
5. Svezia – 64%
6. Irlanda – 62%
7. Grecia – 56%
* La % riguarda il numero di intervistati che ha giudicato amichevoli gli abitanti di quel paese.

Nello specifico, a tutti coloro che hanno risposto che l’Italia gli era sembrato un paese amichevole, è stato chiesto cosa avevano apprezzato di più degli italiani, e le risposte più comuni sono state:

1. Sono stati molto accoglienti e amichevoli – 49%
2. Hanno cercato di iniziare una conversazione con me – 38%
3. Sorridevano tutti e facevano battute – 30%
4. Hanno cercato di insegnarmi le loro abitudini – 25%
5. Mi hanno invitato ad assaggiare i loro piatti tipici – 17%

Al contrario, i paesi europei giudicati più inospitali o “ostili” per i turisti europei sono risultati:

1. Francia – 47%*
2. Ungheria – 43%
3. Svizzera – 37%
4. Finlandia – 35%
5. Germania – 31%
6. Romania – 30%
7. Russia – 28%

* La % riguarda il numero di intervistati che ha giudicato poco amichevoli gli abitanti di quel paese

Dalle risposte, è emerso che i motivi principali per cui li hanno giudicati così, sono stati: “non hanno fatto uno sforzo per parlare con me” (28%) e “non hanno cercato di capire le mie esigenze” (17%).

Per quanto riguarda i turisti italiani e le loro vacanze in Europa (500 intervistati), il 62% ha dichiarato che quando viaggia all’estero ama fare amicizia con la gente del posto, anche se la stragrande maggioranza (75%) ha detto che preferisce parlare con un connazionale piuttosto che con uno straniero. Solo il 17% preferirebbe non avere a che fare con altri italiani.

Il problema maggiore rimane sempre la difficoltà linguistica: solo il 37% degli italiani, è emerso, si è sforzato in viaggio di comunicare con lavoratori locali del luogo di villeggiatura (dipendenti, personale alberghiero, camerieri, ecc.) nella loro lingua madre.

Un portavoce di Jetcost ha dichiarato“Non sorprende che l’Italia sia tra i paesi più amichevoli d’Europa, il senso dell’umorismo degli italiani, la semplicità, la solarità e la cordialità sono ben note in tutto il mondo. Ma è interessante notare che agli italiani piace fare amicizia con gli stranieri quando sono all’estero, anche se molti preferiscono ancora unirsi ai propri connazionali”.

MAT Museo dell’Alto Tavoliere/concerto-spettacolo “Pane” dei Rione Junno

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Domenica 22 settembre, alle ore 19.00, nell’ambito del Festival delle piccole cose, nel Chiostro del MAT Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo (FG), si svolgerà “Pane”,uno spettacolo musicale tratto dal disco omonimo, pubblicato lo scorso 26 luglio dal gruppo musicale Rione Junno con l’etichetta SoundFly e con il sostegno di PugliaSounds Record 2019.

L’evento è un progetto dell’Associazione Culturale Rhymers’ Club, con il patrocinio di Regione Puglia – Assessorato all’Industria Turistica e Culturale, del Comune di San Severo e di I Presidi del Libro e con la collaborazione del MAT Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo, dell’etichetta musicale SoundFly e della band Rione Junno.

La serata, rientrante nelle Giornate Europee del Patrimonio 2019, sarà aperta dai saluti dell’avv. Francesco Miglio, Sindaco di San Severo, e dalla dott.ssa Elena Antonacci, Direttrice del MAT.

Il pane, in origine fatto in casa, la cui dedizione alla preparazione ne indica l’importanza per l’intera umanità, rappresenta la memoria storica della cultura contadina e dell’alimentazione della Puglia. Un’operazione culturale, quella di domenica 22 settembre al MAT di San Severo, che promuove la conoscenza e l’attrattività del territorio della Puglia, che nella narrazione dello spettacolo diviene centro di un viaggio che diventa internazionale, nelle sue componenti culturali valorizzandone pienamente le eccellenze (la letteratura, la gastronomia), intese anche come espressione della tradizione e dell’identità dei luoghi e delle comunità.

Il percorso artistico e professionale di Rione Junno inizia concretamente a fine anni ‘90 quando entra stabilmente in “Taranta Power”, il movimento fondato da Eugenio Bennato. Rione Junno è una realtà vivissima della musica pugliese ed italiana e nei suoi ormai 20 anni di carriera artistica ha tenuto concerti in tutta Italia e nel mondo. Il gruppo ha collaborato e condiviso i palchi praticamente con tutti i nomi più importanti della musica italiana.

Paneè un disco coraggioso nella sua semplicità e nella sua realizzazione. Come accade ai più romantici dei maestri panificatori, i Rione Junno hanno arricchito la loro pasta madre degli sguardi, dei suoni, delle voci, dei paesaggi che hanno incrociato lungo il loro cammino artistico, di concerto in concerto, di incontro in incontro, dal 2012, anno di uscita del loro precedente lavoro discografico, “Terra di nessuno”, che li vedeva dialogare artisticamente con artisti del calibro di Enzo Gragnaniello. il disco è frutto di un’intuizione nata in un progetto artistico e live tour iniziato nel novembre 2017, già vincitore del bando “InPuglia365 (dell’Agenzia Puglia Promozione. Programma operativo Regionale FESR-FSE 2014 – 2020 Attrattori culturali, naturali e turismo, Asse VI – Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali – Azione 6.8 Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche”), proseguito nella primavera/estate 2018 in Italia, ad ottobre 2018 in Albania con una serie di importanti concerti in teatri e siti archeologici del Paese delle aquile ed a novembre 2018 in Germania nel prestigioso Istituto Italiano di Cultura con sede a Berlino.

Il disco, arricchito dai disegni dell’artista Stefania Guerra, è un contenitore delle musiche e dei testi inediti composti e scritti su ispirazione dei versi tratti dal poema omonimo di Umberto Fraccacreta, da “Il canto del pane” del poeta armeno Daniel Varujan e da testi del poeta Raffaele Niro. Umberto Fraccacreta è stato uno dei più importanti poeti italiani del ‘900, non a caso il suo nome è stato incluso nel Dizionario Biografico della Treccani. Tra le sue opere più note vi è proprio il poema Il Pane, ispirato a temi che toccano a 360 gradi il volto del Tavoliere delle Puglie e che risuonano attualissimi al giorno d’oggi. Daniel Varujan, ucciso nel 1915 durante il genocidio ad opera degli Ottomani, è tuttora riconosciuto come il più grande poeta armeno. Il canto del pane, ritrovato dopo la sua morte e pubblicato postumo, è diventato il simbolo della vita del popolo armeno.

Parte insostituibile e fondamentale nell’intero percorso creativo, sia per la tessitura generale che per i testi poetici è stata Raffaele Niro: poeta, scrittore e performer, anch’ egli talento pugliese doc.

Il progetto “Pane” è dunque un omaggio alla cultura della nostra terra, la Puglia, un omaggio al più rappresentativo dei suoi prodotti, ma allo stesso tempo è la più grande delle metafore umane e un ponte tra culture e uomini di ogni epoca e di ogni origine. L’album è caratterizzato da una forte tessitura musicale raffinata ed evocativa, guardando al futuro ma con un focus anche su repertori e temi impegnati (grazie alle operazioni di ricerca su frammenti inediti dell’Archivio Sonoro Puglia).

L’idea discografica si basa sulla consapevolezza che la musica delle radici, per continuare a trasmettere la sua naturale vitalità, impone ai suoi interpreti un atteggiamento fatto anche d’istinto, figlio di un’esperienza quotidiana densa di voci, rumori della strada e ‘parole importanti’, affidati alla tessitura e scrittura musicale del maestro Erasmo Petringa.

Il disco, che rientra nella programmazione PUGLIA SOUNDS RECORD 2019 (“REGIONE PUGLIA – FSC 2014/2020 – Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro”), ha coinvolto più di quindici musicisti e vede alcuni featuring d’eccezione: Eugenio Bennato, che con Rione Junno reinterpreta ‘Foggia’, Massimiliano Morabito e Giulio Bianco del Canzoniere Grecanico Salentino, Antonio Piccininno, Elio “100 grammi”, Luca Rossi.

Il gruppo Rione Junno è composto da: Federico Scarabino, Biagio De Nittis (voci, chitarre), Erasmo Petrigna (archi, plettri, oud), Sonya Orfalian, Riccardo Giagni e Raffaele Niro (voci narranti).

L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Nel pomeriggio di sabato 21 settembre, con replica nella mattina di domenica 22 settembre, attività didattica “A CACCIA D’IDENTITÀ” rivolta alle famiglie con bambini dai 5 agli 11 anni. I bambini aguzzeranno vista e ingegno alla scoperta di personaggi e storie nascosti nel museo. Il gioco per famiglie avrà inizio alle ore 18.00 di sabato 21 ed andrà avanti, con cicli che si ripeteranno in maniera continuativa fino alle ore 21.00 (ultimo ingresso alle ore 20.00) ed alle ore 10.30 fino alle 13.30 (ultimo ingresso alle ore 12.30) domenica 22. Per il gioco per famiglie “A CACCIA D’IDENTITÀ” è consigliata la prenotazione.