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La sfida della Fondazione Telethon ai bambini: condividere per andare lontano

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 Cosa farebbe un bambino se scoprisse che donare il proprio giocattolo preferito alla ricerca scientifica potrebbe contribuire a curare un suo compagno di classe? In occasione della campagna di Fondazione Telethon #Andarelontano, è stato realizzato un video, disponibile da oggi sul sito www.andarelontano.it e sul canale YouTube di Fondazione Telethon, che ci mostra proprio come molto spesso i bambini siano più pronti degli adulti a condividere e ad aiutare gli altri.

I protagonisti del video sono i veri compagni di classe di Giorgio, un bambino di 8 anni con una malattia rarissima di cui si conoscono solo 8 casi al mondo, che è stato possibile diagnosticare grazie al programma Malattie Senza Diagnosi di Fondazione Telethon. Agli amici di Giorgio è stato chiesto di portare a scuola il loro giocattolo preferito, quello al quale non rinuncerebbero per nulla al mondo, per donarlo e aiutare il loro compagno. Il video realizzato grazie al coinvolgimento di Ciaopeople, gruppo editore di Fanpage.it, dal forte impatto emozionale e a tratti ironico, sottolinea come a volte anche un semplice gesto di condivisione sia un’importante spinta a informare e sensibilizzare sull’importanza della ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare, per dare la possibilità a sempre più bambini di #andarelontano.

Per scoprire quali sono state le reazioni dei compagni di classe di Giorgio clicca qui.

“La cosa che mi ha più colpito di questo video è stato vedere come i bambini spesso siano molto più generosi degli adulti quando si tratta di aiutare una persona a cui si vuole bene. Per i compagni di classe di Giorgio quella non era una malattia genetica più unica che rara, – ha dichiarato Francesca Pasinelli, Direttore Generale di Fondazione Telethon – si trattava invece, nell’ingenuità e nella spontaneità che solo i bambini possono avere, di una patologia che aveva colpito uno di loro e hanno percepito quanto fosse importante dare il proprio contributo. In questo noi adulti dovremmo prendere ispirazione dai bambini e mettere a fattor comune le nostre risorse, per proseguire il percorso di una ricerca scientifica di eccellenza e trovare sempre più cure e terapie per i bambini con una malattia genetica rara”.

Il primo giorno di scuola rappresenta ogni anno per bambini e ragazzi sempre un nuovo inizio: un momento di aspettative e speranze sui nuovi sogni e i nuovi progetti per i mesi a venire. Si tratta di un momento emozionante e sfidante anche e soprattutto per i bambini nati con una patologia genetica rara e per i loro genitori, per i quali #Andarelontano significa crescere, poter andare a scuola, condividere con i compagni momenti di studio e di gioco, e soprattutto avere una concreta opportunità di vita. La campagna #Andarelontano è nata nel 2015 per sensibilizzare sull’importanza di sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare attraverso un costante impegno, condividendo questo percorso insieme ai ricercatori di Fondazione Telethon che lavorano ogni giorno per dare risposte concrete a questi bambini e alle loro famiglie.

Anche BofrostCNH Industrial e NICKY, marchio del Gruppo Sofidel, hanno scelto di essere al fianco della ricerca di Fondazione Telethon, attivandosi per sostenere #Andarelontano. Italo NTVSea Milano Airports e Telesia supportano la Fondazione nella promozione dei contenuti della campagna attraverso i rispettivi circuiti di comunicazione interna ed esterna.

IL PROGETTO “ANDARE LONTANO” PER LE AZIENDE

Con l’occasione del ritorno a scuola, prima tappa per #Andarelontano, Fondazione Telethon lancia il progetto continuativo “Andare lontano” per i partner aziendali.

La vita di ognuno di noi ha molte facce: passioni, relazioni, affetti, gioie e difficoltà, successi e fallimenti, momenti unici e sfide quotidiane. Fondazione Telethon è al fianco delle persone con malattie genetiche rare nell’affrontare la vita, nei momenti più importanti come nella quotidianità, in tutti i suoi aspetti: dalla scuola al lavoro, dalla famiglia alle passioni.

Aderire ad “Andare lontano” significa permettere alle persone affette da una malattia genetica rara di riappropriarsi di ogni singola tappa della vita e del futuro e si concretizza nel supporto da parte dell’azienda ai progetti di ricerca, ai programmi e alle attività di Fondazione Telethon.

PROGETTI EDUCATIVI FONDAZIONE TELETHON A.S. 2019/20

Attraverso una collaborazione decennale, sancita da un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Fondazione Telethon coinvolge ogni anno alunni, genitori e docenti con progetti focalizzati sulle malattie genetiche rare, sul sostegno alla ricerca, e sui temi della solidarietà e dell’inclusione.

Per le scuole dell’infanzia e primarie, la proposta didattica si arricchisce di 3 nuovi titoli di Carthusia Edizioni, che si aggiungono a Insieme più speciali, disponibile in kit cartaceo o digitale. Per le scuole secondarie di I e II grado, sono disponibili il kit multimediale Tutti a scuola e il kit Geni in gioco, un percorso didattico scientifico interamente digitale realizzato con Pearson Italia.

Per tutte le scuole di ogni ordine e grado, inoltre, è possibile attivarsi con i kit Le scuole del cuore e Scuola in festa e contribuire alla raccolta fondi per la ricerca scientifica distribuendo il Cuore di cioccolato o i Cuori di biscotto Telethon, in occasione di feste scolastiche, in primavera o a Natale.

Per richiedere i kit o avere maggiori informazioni, le scuole possono scrivere a [email protected] o chiamare lo 0644015783 oppure visitare la pagina www.telethon.it/scuole.

Fondazione Telethon

Fondazione Telethon è una delle principali charity biomediche italiane, nata nel 1990 per iniziativa di un gruppo di pazienti affetti da distrofia muscolare. La sua missione è di arrivare alla cura delle malattie genetiche rare grazie a una ricerca scientifica di eccellenza, selezionata secondo le migliori prassi condivise a livello internazionale. Attraverso un metodo unico nel panorama italiano, segue l’intera “filiera della ricerca” occupandosi della raccolta fondi, della selezione e del finanziamento dei progetti e dell’attività stessa di ricerca portata avanti nei centri e nei laboratori della Fondazione. Telethon inoltre sviluppa collaborazioni con istituzioni sanitarie pubbliche e industrie farmaceutiche per tradurre i risultati della ricerca in terapie accessibili ai pazienti. Dalla sua fondazione ha investito in ricerca oltre 528 milioni di euro, ha finanziato oltre 2.630 progetti con oltre 1.600 ricercatori coinvolti e più di 570 malattie studiate. Ad oggi grazie a Fondazione Telethon è stata resa disponibile la prima terapia genica con cellule staminali al mondo, nata grazie alla collaborazione con GlaxoSmithKline e Ospedale San Raffaele. Strimvelis, questo il nome commerciale della terapia, è destinata al trattamento dell’ADA-SCID, una grave immunodeficienza che compromette le difese dell’organismo fin dalla nascita. La terapia genica è in fase avanzata di sperimentazione anche per la leucodistrofia metacromatica (una grave malattia neurodegenerativa), la sindrome di Wiskott-Aldrich (un’immunodeficienza) e per la beta talassemia, mentre è appena stata avviata per due malattie metaboliche dell’infanzia (rispettivamente, la mucopolisaccaridosi di tipo 6 e di tipo 1). Inoltre, all’interno degli istituti Telethon è in fase avanzata di studio o di sviluppo una strategia terapeutica mirata anche per altre malattie genetiche, come per esempio l’emofilia o diversi difetti ereditari della vista. Parallelamente, continua in tutti i laboratori finanziati da Telethon lo studio dei meccanismi di base e di potenziali approcci terapeutici per patologie ancora senza risposta.

Team multidisciplinare italiano in missione in Nepal per osservare i cambiamenti climatici. Al seguito 3 guide Aigae

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“Raccogliere da vicino evidenze dei cambiamenti climatici ed ambientali, attraverso racconti e osservazione diretta, analizzare zone del Pianeta che rischiano di “scomparire” perché minacciate anche dall’azione dell’uomo, sono gli obiettivi principali della spedizione nella regione del Mustang in Nepal che avrà inizio con partenza dall’Italia ed esattamente da Roma, Domenica 22 Settembre. Incontreremo Luigi Fieni, restauratore e fotografo italiano, che da più di 20 anni si occupa di restaurare gli affreschi di alcuni importanti monasteri, a partire dal tempio di Thugchen a Lo Mantang, fino al monastero di Jampa Lha Khang e gli antichi gompa di villaggi adiacenti. Grazie alla sua esperienza cercheremo di capire come il Mustang stia cambiando in questi ultimi anni e quanto resta delle antiche tradizioni buddiste locali”. Lo ha annunciato Stefania Gentili, Guida Ambientale Escursionistica che con Mauro Cappelletti, altra Guida Ambientale Escursionistica dell’Aigae, è caposquadra della spedizione in Nepal. Sarà un team tutto italiano e multidisciplinare, formato da ben 9 esperti in vari settori come: turismo sostenibile, speleologia, climatologia, geologia, scienze naturali, marketing e comunicazione.

“Questa spedizione in Mustang è un’”esperienza-pilota”, la prima di un progetto più ampio, chiamato simbolicamente “Sulla via del Dolpo1”, creato con lo scopo di intraprendere una serie di viaggi verso zone del pianeta che rischiano di “scomparire”, minacciate da cambiamenti ambientali – ha proseguito Gentili – o dall’azione incosciente dell’uomo. Alla spedizione parteciperà un team multidisciplinare, composto da persone con diverse competenze e professionalità. Osserveremo variazioni nella piovosità e nei periodi di siccità che obbligano le popolazioni della Valle del Mustang a spostare i propri villaggi in cerca di acqua. La spedizione si svolgerà esclusivamente a piedi. Escludendo i giorni di avvicinamento da Kathmandu e da Pokara. Percorreremo le terre del Lower e Upper Mustang in 12 giorni, da Kagbeni a Lo Manthang, passando per il Passo Ghar Gompa a 4300 m di altezza (punto più alto del percorso), per ridiscendere poi verso Chussang e Muktinat. Si tratta di ben 133 km e affronteremo un dislivello complessivo di 11.200 m. Con me ci saranno : Mauro Cappelletti, ideatore del progetto, Guida Ambientale Escursionistica dell’Aigae, specializzato in turismo responsabile e sostenibile, Federico Agostinelli, membro del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, Dario Gentili, antropologo, esperto in progetti sociali finalizzati al rafforzamento ed alla valorizzazione delle risorse di piccole realtà comunitarie, sia in Italia che nelle cooperazioni internazionali all’Estero, Giovanni Negro, pilota di parapendio, Laura Amori, esperta di musica indiana, di cultura orientale che ci aiuterà a comprendere molti degli aspetti culturali che incontreremo lungo il cammino a piedi, Paolo Rossi, geologo, Chiara Elisabetta Chiri, documentarista, laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo, inoltre specializzata anche in fotografia, Valentina Miozzo, blogger di viaggio ed esperta in social media marketing. La motivazione che ci spinge, maturata grazie alle nostre competenze professionali, è un’urgenza umana prima che scientifica: essere testimoni dei cambiamenti in atto in luoghi ancora lontani dal turismo di massa, dove la sopravvivenza è una questione non solo biologica, ma anche storica e culturale”. Un progetto innovativo ideato da Stefania Gentili e Mauro Cappelletti, ambedue capisquadra della spedizione

Cosa è e dove è il Mustang:

“Il Mustang, l’antico Regno di Lo, un piccolo Tibet per cultura e religione, è racchiuso come in uno scrigno tra i confini del Nepal: una regione remota, solo in tempi recenti aperta agli stranieri, che da sempre è stata terra di confine e di passaggio. Le carovane del sale che scendevano a sud portando lana e salgemma dal Tibet, risalivano la valle dall’India e dal Nepal cariche di riso – ha proseguito Gentili, esperta in Scienze Naturali – e più a nord incrociavano la Via della Seta proveniente dall’estremo Oriente. Santi ed esploratori, mercanti e pellegrini, hanno percorso la lunga valle le cui alte pareti sono scavate dallo scorrere impetuoso del fiume Kali Gandaki.

Nonostante il Mustang rimanga tuttora una regione del Nepal poco conosciuta, negli ultimi anni sta vivendo al suo interno radicali cambiamenti causati da diversi fattori: un territorio ricco di storia e cultura millenaria rischia di scomparire, minacciato dall’avanzare della desertificazione e dal turismo di massa. La situazione geopolitica in continuo mutamento mina la sua stabilità, mentre la costruzione della strada che proviene dalla Cina e i cambiamenti climatici in atto stanno mettendo a dura prova l’integrità ambientale e la resilienza degli abitanti di questa incredibile valle.

La nostra ricerca poggia le basi su celebri lavori precedenti, scritti da viaggiatori ed esploratori di grande fama, che prima di noi hanno calcato i sentieri di questa regione e l’hanno descritta con meraviglia e ammirazione: si pensi alle opere dell’antropologo francese Michel Peissel, “Mustang, il regno perduto” (1967) o del celebre esploratore e studioso italiano Giuseppe Tucci “Tra giungle e pagode” (1952).

La prima fonte di ispirazione per questo progetto, è comunque da ricercare nei recenti lavori realizzati da Stefano Ardito. Il suo libro “Mustang, Himalaya che cambia” (2013) racconta le spedizioni in Mustang effettuate dal giornalista per raccogliere il materiale che sarebbe stato utilizzato di lì a poco per comporre due documentari sui cambiamenti climatici nella regione: “Dhe non deve morire” e “Le mele di Marpha”. Durante il percorso, scandito dal ritmo antico, lento e sostenibile del camminare, raccoglieremo evidenze ed informazioni sui cambiamenti ambientali ed antropici nella valle.

Documenteremo, attraverso interviste e osservazioni dirette, come gli abitanti locali siano costretti ad operare scelte forzate in funzione di tali cambiamenti: abbandonare antichi terrazzamenti un tempo fertili, spostare i villaggi verso valle alla ricerca di acqua, o importare dalle regioni vicine le erbe utilizzate dalla medicina tradizionale che non crescono più spontaneamente nella valle”.

Percorreranno l’antico sentiero dei mercanti. Incontreranno la scuola di medicina.

“Attraverseremo a piedi il Mustang seguendo l’antico sentiero in quota già percorso da carovane di mercanti e lunghe file di pellegrini, evitando volontariamente la strada carrozzabile di fondovalle.

Saremo in un “Punto Senza Tempo”, perché questo è quello che suscita l’immagine della suggestiva valle del Kali Gandaki: un luogo in cui gli antichi Gompa tibetani, gli isolati villaggi medievali – ha affermato Gentili – e gli alti passi ventosi fanno perdere ogni riferimento spaziale e temporale a chi attraversa questo luogo. Sembrerà di camminare in un piccolo antico Tibet, sopravvissuto con i suoi usi e costumi in una parte di territorio Nepalese.

Come antichi viandanti e carovanieri, anche noi giungeremo dall’alto, dal passo Ghar Gompa a 4200 m di quota, alla città fortificata di Lo Manthang.

Qui incontreremo i responsabili della scuola Amchi Lo Kunphen, scuola di medicina tradizionale tibetana, basata sull’uso di erbe officinali, che da anni è impegnata nella scolarizzazione dei bambini della valle, e nella formazione di medici che si prenderanno cura delle piccole comunità locali”.

Un reportage multidisciplinare per valutare i cambiamenti climatici in questa regione orientale.

“La produzione del nostro reportage multidisciplinare andrà a seguire le orme delle ricerche già esistenti per arricchire il quadro delle conoscenze sull’attuale situazione della regione del Mustang. Entreremo in contatto con i reporter e gli studiosi che hanno già lavorato sul territorio – ha concluso Stefania Gentili – e realizzato documenti di divulgazione scientifica e letteraria, per combinare le competenze del nostro team assieme alla loro esperienza e dare alla nostra ricerca valore di continuità.

Grazie al documento prodotto, per una seconda fase del progetto saremo in grado di valutare, secondo la nostra esperienza, in che modo gli attuali cambiamenti in atto possano essere considerati un elemento di forza o di rischio per la regione.

Tali valutazioni costituiranno il cuore della nuova ricerca, che si concentrerà sullo studio delle modalità di fruizione turistica della regione, cercando di promuovere, con i nostri mezzi e le nostre competenze, quelle che prediligono un approccio etico e rispettoso del luogo, riconoscendo il potere del turismo responsabile.

Ci auguriamo, inoltre, che questo nostro progetto possa considerarsi uno strumento utile ad individuare obiettivi specifici sul territorio in funzione di futuri progetti di sostegno alle popolazioni del Mustang”.
AIGAE ha concesso il patrocinio.
“L’urgenza e la priorità non possono che essere tutte le azioni improrogabili per rallentare e fermare il cambio climatico. Temi che dovrebbero essere ai primissimi posti nelle agende politiche di tutti i governi. Perché i disastri che stanno avvenendo e le loro conseguenze riguardano la comunità internazionale. E l’ecosistema tutto – ha dichiarato Davide Galli, Presidente dell’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche AIGAE – nel suo insieme di correlazioni ed equilibri già fortemente compromessi. Patrociniamo questa spedizione multidisciplinare in quanto è importante raccogliere testimonianze in quelle zone della Terra che rischiano di scomparire e raccontare all’opinione pubblica le storie di chi ogni giorno vive in questi luoghi”.

Governo \ Castelli, “Onorata di poter continuare a servire il Paese dal Ministero dell’Economia e delle Finanze”

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“Grazie al Presidente Giuseppe Conte  ed al Capo Politico del MoVimento 5 Stelle, Luigi Di Maio , per avermi confermato la fiducia.
È un grande onore poter continuare a servire il mio Paese dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, lavorerò con l’impegno di sempre per risolvere i problemi dei cittadini e assicurare un futuro a questo Paese.
Auguri di buon lavoro a tutte le colleghe ed ai colleghi che sono entrati nella squadra di Governo”.

Così Laura Castelli, deputata del MoVimento 5 Stelle, riconfermata Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Grande successo per il convegno sul 5G che si è svolto a Torremaggiore

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Grande partecipazione al convegno sul 5G: cosa sappiamo e cosa dobbiamo sapere , che si è svolto venerdì 13 settembre 2019 presso la Sala del Trono del Castello Ducale De Sangro di Torremaggiore (Fg). L’evento è stato ideato ed organizzato dal Direttivo del Comitato Salute Alto Tavoliere Puglia ed ha ricevuto il patrocinio morale del Comune di Torremaggiore, della Provincia di Foggia, della Presidenza del Consiglio della Regione Puglia, della LILT ( Lega Italiana Lotta ai Tumori), dell’Istituto RAMAZZINI di Bologna, della RETE ITALIA NO Elettrosmog, dell’Associazione No Elettrosmog di Volturino (Fg) e della BCC – Banca di Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo.

In una sala gremita di pubblico, l’ intervento della Prof.ssa Eva Tibaldi è stato interamente dedicato agli studi indipendenti realizzati dall’Istituto Ramazzini di Bologna, da sempre in prima linea nella ricerca scientifica riconosciuta a tutti i livelli. Nello specifico sono stati illustrati gli effetti sulla salute della tecnologia 2G/3G/4G e sui rischi della esposizione massiccia della tecnologia 5G sugli essere umani ! Ad oggi ci sono molti lati oscuri ed occorrerà maggiore ricerca scientifica per poter serenamente implementare una nuova tecnologia che non abbia ripercussioni sulla salute delle persone, già ampiamente esposti ogni giorno a varie forme di radiazioni. Ad oggi sarebbe perciò opportuno utilizzare il principio di precauzione prima di implementare questa nuova tecnologia che cambierà completamente le nostre vite.

Si è respirata un’aria di grande condivisione sulla tematica, dove molti medici ed ingegneri hanno posto dei quesiti su questo tema. Il senso di questa iniziativa è consistito nella sensibilizzazione delle coscienze su questo tema e nel lanciare ancora una volta appelli all’unità a tutti su vicende che interessano la tutela della salute pubblica. Folta presenza anche di cittadini provenienti anche dai Monti Dauni, dal Gargano e dalla BAT. Presente tra il pubblico anche il consigliere regionale Nino Marmo che in data 5 settembre 2019 è stato il primo a porre al Governatore Emiliano una seria riflessione a livello regionale sul 5G poichè sia a Bari che ad Andria sono spuntate le prime antenne 5G.

Il Comitato, forte della sottoscrizione da parte dei candidati alla carica di sindaco di Torremaggiore in data 18 maggio 2019 del Patto della Salute, prosegue con forza a richiedere alla Presidenza del Consiglio del Comune di Torremaggiore di calendarizzare in tempi celeri la votazione di una mozione Stop 5G nella città federiciana e nel proseguire con le analisi dell’elettrosmog per innalzare il livello di tutela della salute pubblica.

Roma/ scontro tra auto e moto, due morti. Il Codacons denuncia: strade della capitale insicure

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FOTO DI REPERTORIO

Due ragazzi, un ventenne alla guida di un’auto e un 27enne su una moto, sono morti ieri sul Grande raccordo anulare. L’incidente è avvenuto in carreggiata interna in corrispondenza del km 22, a Settebagni , Roma. Sul posto per i rilievi la polizia stradale. Ancora da chiarire l’esatta dinamica dell’incidente.

Si allunga la scia di sangue sulle strade della capitale, con due ragazzi di 20 anni morti la scorsa notte sul Grande Raccordo anulare a seguito di un incidente.
“Il bilancio delle vittime sulle strade di Roma è oramai un bollettino di guerra – denuncia il presidente Codacons, Carlo Rienzi – Da inizio anno ben 102 sono state le vittime di incidenti stradali registrati nella capitale, con una media di oltre 11 decessi al mese. È evidente che esiste un problema sicurezza stradale a Roma, alimentato da un lato dalla carenza di controlli da parte delle forze dell’ordine, dall’altro dal pessimo stato di manutenzione delle strade, con buche e voragini che rendono sempre più insicuro l’asfalto”.
“Per tale motivo e di fronte alle evidenti incapacità dell’amministrazione, diffidiamo oggi il sindaco Raggi a installare il sistema Tutor sul Gra e sulle arterie a scorrimento veloce di Roma, al pari di quando già avviene sulle autostrade, per limitare almeno l’eccesso di velocità e ridurre il numero di morti nella capitale” – conclude Rienzi.

La Sardegna torna protagonista dei water sports. Partnership fra Moby, Tirrenia e l’Open Water Challenge

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Il mondo dello sport negli ultimi anni è sempre più al centro delle strategie di destagionalizzazione della Sardegna e in questo quadro l’Open Water Challenge – la manifestazione internazionale dedicata al mondo dei water sports, che festeggia quest’anno la decima edizione e parte venerdì 20 settembre a Torregrande, vicino a Oristano – è uno degli appuntamenti centrali.
Da sempre, Moby e Tirrenia sono vicine alla Sardegna, vicine al mondo dello sport, vicine al mondo degli atleti specializzati in discipline acquatiche e in prima fila per la destagionalizzazione del turismo sardo.


E quindi la partnership fra Moby, Tirrenia e l’Open Water Challenge è quasi naturale, con tariffe speciali e particolarmente vantaggiose dedicate a tutti gli atleti, in arrivo da tutto il mondo e da tutte le regioni italiane, per un programma sempre più ricco, il più prestigioso di tutte le edizioni della manifestazione, che quest’anno è evento di punta nel calendario di Oristano Città Europea dello Sport 2019.


Negli anni, Torregrande è diventata la capitale per i più importanti campioni di kitesurf, windsurf e stand up paddle di tutto il mondo e la manifestazione prenderà il via venerdì 20 settembre per concludersi, dopo dieci giorni di competizioni, workshop, clinics e party, il 29 settembre.


Quest’anno saranno lo stand up paddle – la variante del surf in cui si sta in piedi su una tavola utilizzando una pagaia per muoversi – e il kitesurf a farla da padroni.
In particolare, i più forti “supper” europei saranno protagonisti di competizioni, ma anche di lezioni e clinic per gli appassionati di questa disciplina che sta facendo proseliti in Italia, spiegando le tecniche di base anche a chi si approccia ora al SUP.
La gara vera e propria si svolgerà sullo storico percorso della Sinis SUP Marathon, i quattordici chilometri che costeggiano l’antico insediamento (ora sito archeologico) di Tharros, un anfiteatro naturale affacciato sul mare e delimitato dall’istmo di Capo San Marco.


Dal 24 al 29 settembre, invece, le pagaie lasceranno il posto alle vele dei campioni di Formula Kite con una collaborazione fra le due discipline e gli organizzatori delle due manifestazioni che configura sempre più l’appuntamento di Oristano come una vera eccellenza mondiale per questi sport.
E ovviamente, oltre all’aspetto meramente sportivo, non mancheranno le tante attività parallele che da sempre contraddistinguono questa manifestazione e sono quasi un ulteriore marchio di fabbrica dell’estate oristanese che si allunga all’autunno: le serate in musica, il divertimento, il cinema e l’occasione per i ragazzi delle scuole della zona di incontrare i campioni di queste discipline.
Insomma, si prepara un kolossal della destagionalizzazione e dello sport.
Moby e Tirrenia ovviamente sono fra i migliori attori protagonisti al fianco di Oper Water Challenge.

Moby, Tirrenia-CIN e Toremar sono Compagnie del gruppo Onorato Armatori, da cinque generazioni sul mare e leader del trasporto marittimo passeggeri e merci. Primo al mondo per numero di letti e primo in Europa per capacità passeggeri, il gruppo occupa oltre 5.000 addetti. Con le tre compagnie, il gruppo Onorato collega Sardegna, Sicilia, Corsica, Malta, Arcipelago Toscano e le isole Tremiti con 48 navi, con circa 41.000 partenze per 33 porti nel 2018. Attraverso Moby Spl, il Gruppo opera nel Mar Baltico offrendo un servizio di crociere tra i porti di San Pietroburgo Helsinki, Stoccolma e Tallinn. I Fast Cruise Ferries del gruppo sono tra i primi al mondo per qualità: Moby è stata insignita per il quarto anno consecutivo del Sigillo di Qualità “Nr. 1 oro” 2018/2019 dell’Istituto tedesco Qualità e Finanza per la qualità del servizio offerto, della prestigiosa Green Star sulle due navi ammiraglie ed è stata eletta dai passeggeri migliore compagnia di traghetti all’Italia Travel Awards 2017. Al gruppo Onorato, che ha vinto il Business International Finance Award 2016 per l’innovativa operazione di rifinanziamento conclusa, fa capo anche una flotta di 17 rimorchiatori di ultima generazione che forniscono in nove porti italiani servizi quali assistenza alle manovre delle navi in porto e attività di salvataggio. Tramite la controllata Sinergest spa, Moby gestisce la stazione marittima Isola Bianca nel porto di Olbia, mentre attraverso la controllata CPS srl, Tirrenia-CIN opera nel porto di Catania come impresa di imbarco e sbarco rotabili. Nel Porto di Livorno, inoltre, Moby controlla l’Agenzia Marittima Renzo Conti Srl e il Terminal ro/ro LTM autostrade del Mare Srl.

Bellaria Film Festival 2019: Moni Ovadia presidente di giuria

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Il Bellaria Film Festival è uno dei primi festival italiani dedicati al cinema indipendente. Al via la 37esima edizione del Bellaria Film Festival dal 26 al 29 settembre al Cinema Teatro Astra di Bellaria Igea Marina. Il festival è diretto per il secondo anno consecutivo dal produttore teatrale, musicale e cinematografico Marcello Corvino.


Moni Ovadia confermato presidente di giuria – quest’anno di profilo internazionale – per i 22 documentari in gara che si focalizzeranno sui temi dell’articolo IX della Costituzione Italiana. Novità della 37esima edizione la Menzione speciale “Pari opportunità”, introdotta per favorire la sensibilizzazione sulle tematiche legate alle pari opportunità e alle diversità, dedicata a quei documentari che pongono l’accento su tematiche sociali, come la specificità di genere e le abilità differenti.


Il Premio alla Carriera, assegnato nella scorsa edizione alla regista Lina Wertmüller, andrà quest’anno a Vincenzo Cerami, un omaggio allo scrittore, sceneggiatore e drammaturgo scomparso nel 2013, candidato agli Oscar per la sceneggiatura di La vita è bella di Roberto Benigni, che ricorderà l’amico Cerami attraverso un videomessaggio realizzato in esclusiva per il BFF. Per l’occasione verrà proiettato il film Casotto diretto da Sergio Citti e sceneggiato dallo stesso scrittore (29 settembre).

Il Premio “Una vita da film”, inaugurato lo scorso anno, diventa simbolo e paradigma del Bellaria Film Festival targato Corvino: dopo Luis Bacalov nel 2018, il riconoscimento dedicato ai grandi autori di musiche per il cinema va quest’anno al Premio Oscar Nicola Piovani, autore di memorabili colonne sonore, ma anche di canzoni e musiche per il teatro. Ospite d’eccezione, Piovani dopo la premiazione dirigerà il concerto La musica è pericolosa che ripercorre le sue più celebri composizioni per il grande schermo (26 settembre).
Tra le conferme della 37a edizione anche il Premio “Luis Bacalov”, nel segno dello speciale rapporto tra musica e cinema, assegnato dal pubblico al documentario con la miglior colonna sonora.


22 i documentari in gara quest’anno, sedici per Bei Doc (con 13 lavori dall’Italia, uno dalla Germania, uno dalla Grecia e uno dalla Spagna) e sei per Bei Young Doc (4 film italiani, uno svizzero e uno portoghese).
I lavori sono focalizzati sul tema dell’articolo IX della Costituzione Italiana, che si conferma anima e faro del BFF. Seguendo la linea vincente già adottata nella precedente edizione, la direzione artistica ha indicato nei princìpi promossi dall’articolo (“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”) i temi conduttori che i documentari in concorso, nel loro racconto del reale, dovranno saper approfondire e declinare nel visivo.

Rimini/ 5 minorenni denunciati per lesioni e rapina

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Due fratelli minorenni sono stati circondati e aggrediti la scorsa notte da una banda di giovanissimi a Rimini. I due sono stati colpiti con schiaffi e pugni e a uno dei due ragazzi è stata strappata una collanina d’oro che aveva al collo.
  Gli agenti della Polizia hanno identificato cinque giovani, tra i 13 e i 17 anni: sono stati denunciati per lesioni e rapina. Le vittime hanno avuto prognosi di 10 giorni. Sono in corso indagini per risalire agli altri componenti del gruppo.

Partita la decima edizione del Salone del Camper

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Ha aperto i battenti  la decima edizione del Salone del Camper, in programma fino a domenica 22 settembre alle Fiere di Parma. Mai come quest’anno ci si aspettano grandi novità all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica in quella che è la manifestazione di settore più importante d’Italia e tra le più rinomate al mondo.

Infatti, dopo gli ottimi risultati conseguiti negli scorsi anni, anche il 2018 si è dimostrato eccezionale per l’industria italiana del caravanning, registrando un +20.3% di immatricolazioni di autocaravan rispetto all’anno precedente e confermando più di un miliardo di euro di fatturato che, sommato agli oltre 7.000 impiegati nel settore, consentono all’Italia di essere annoverata tra i migliori produttori europei.

I dati diffusi da APC – Associazione Produttori Caravan e Camper – si sommano a quelli di Eurostat e Banca d’Italia, i quali hanno indicato come circa 8.7 milioni di turisti stranieri e italiani abbiano scelto di visitare il Belpaese in autocaravan, caravan o tenda, pari al 7,8% degli arrivi totali nella nostra Penisola, con un incremento del +4,5% rispetto all’anno precedente  e un fatturato indotto che si aggira intorno ai 2.6 miliardi di euro.

Al trend del Turismo in Libertà è associata anche una sempre maggior sensibilità verso il tema della sostenibilità, che quest’anno è la colonna portante del Salone. Il camper è infatti tra le forme di turismo che meglio interpreta i principi della sostenibilità intesa come capacità di penetrare, tutelare e valorizzare i luoghi e le comunità. Il Salone del Camper quest’anno sarà un evento plastic free, attento ai temi ambientali, che promuove un turismo sostenibile attraverso l’utilizzo di materiale eco-compostabile grazie alla collaborazione con Ecotecnologie, azienda primaria attiva su questo settore fin dal 2001, con un ricco catalogo di proposte specifiche, che sarà presente nel Pad.2.

«Il trend sempre in positivo del comparto, sia a livello nazionale che internazionale, è di buonissimo auspicio e fa da traino per il Salone del Camper 2019 – dichiara Antonio Cellie, AD di Fiere di Parma – La decima edizione della rassegna di settore più rilevante d’Italia e tra le due più importanti del mondo, farà il pieno di espositori (oltre 350), avrà oltre 85.000 metri quadrati di superficie occupata e, naturalmente, ospiterà il gotha del caravanning mondiale. Siamo pronti quindi a ricevere, come ogni anno, i più di 130.000 appassionati che affolleranno i padiglioni durante i nove giorni della kermesse. Sarà un’edizione “green” del Salone del Camper, cioè all’insegna dell’attenzione per la sostenibilità ambientale, ma non solo».

Naturalmente, spazio ai più grandi nomi del settore, sia per quanto riguarda i veicoli che per gli accessori, ma anche per l’accessoristica nonché una significativa selezione di carrelli tenda, tende, verande e altre attrezzature per il campeggio.

I padiglioni 6, 5 , 3 e parte del 2 sono dedicati specificatamente alle aziende produttrici di Camper e Caravan: grandi gruppi come Adria, Arca, Autostar, Benimar, Blue Camp ,Buerstner, Carado, Carthago, Challenger, Chausson, CI, Dethleffs, Elnagh, Etrusco, Eura Mobil, Fendt, Fleurette, Font Vendome, Frankia, Hymer, Hobby, Knaus Tabbert, Laika, Malibu, McLouis, Mobilvetta, Niesmann-Bischoff, PLA, Rapido, Rimor, Roller Team, Sunlight, Trigano, XGo e importanti case motoristiche quali Citroen, FCA-Fiat Professional, Mercedes Benz, Peugeot e Volkswagen, presenteranno le loro novità per il comparto dei veicoli ricreazionali.

Il padiglione 2, oltre a produttori e allestitori di veicoli, ospiterà componentisti, accessori e tutte le soluzioni tecniche e i complementi per rendere confortevole e sicura la vacanza in libertà.

Grande soddisfazione anche per Simone Niccolai, Presidente di APC-Associazione Produttori Caravan e Camper, che commenta così l’apertura della rassegna: « Questa è la dimostrazione che il nostro comparto è una vera forza trainante dell’economia italiana. Inoltre, il turismo in libertà ha nel suo DNA i concetti di mobilità, di vita all’aria aperta e d’interazione con i territori, tutti temi che mai come quest’anno saranno protagonisti della manifestazione».

Oltre al gotha dell’industria mondiale del caravanning, non mancheranno le numerose attività collaterali che da sempre accompagnano i tanti appassionati e visitatori in quest’esperienza di turismo “emozionale” a 360°. Imperdibili sono: A SCUOLA DI BBQ: VIENI A SCOPRIRE I SEGRETI DELLA CUCINA BARBECUE (4-15, 20-21-22 settembre), corso di cucina all’aperto, per imparare a grigliare carne, verdure e pesce attraverso l’utilizzo di barbecue, a cura di Fiere di Parma in collaborazione con Weber; “A SCUOLA DI COTTO” – BY PARMACOTTO (14-15, 21-22 settembre, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 – pad. 2 stand K068), progetto didattico / sensoriale, ideato dall’Educational Division di Parmacotto, il cui obiettivo è quello di fornire ai bambini una serie di strumenti conoscitivi finalizzati allo sviluppo di una maggiore consapevolezza in ambito alimentare; BUON RICORDO TIME (dal 14 al 22 settembre ore 12:00 – pad. 2 stand K059), lo spazio del Buon Ricordo che sarà dedicato a una diversa località o regione italiana, proponendo ai visitatori un Giro d’Italia enogastronomico, turistico e culturale, con un piccolo assaggio della cucina della regione protagonista; W LA MOUNTAIN BIKE (14-15 e dal 19 al 22 settembre – Area esterna tra Pad. 2 e 3), spazio per chi, anche i più piccoli, vorrà provare questa bellissima disciplina in un apposito percorso allestito nell’area esterna tra il pad. 2 e il pad. 3 in compagnia dei Maestri di Amibike!; AREA AMICI A 4 ZAMPE (14-15, 16, 18, 20, 21-22 settembre – Area esterna di fronte al pad. 2), la tradizionale area che propone attività ludiche e sportive da svolgere insieme ai fedeli amici dell’uomo, con prove guidate e consigli di istruttori esperti, a cura di Mystic River; FOOD COURT – STREET FOOD QUALITY PARMA (dal 14 al 22 settembre – Area Esterna Pad. 2), proposte di qualità a cura di Food Truck selezionati, per assaporare il gusto della grande tradizione parmigiana; gli ormai classici EVENTI SERALI (da venerdì 13 a sabato 21 settembre, a partire dalle ore 19.30 – Pad. 7), intrattenimento serale con food & beverage e musica a partire dalle ore 21.00, a cura di Vynilistic.

Latina/ 34misure cautelari, coinvolti anche due agenti

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FOTO DI REPERTORIO

Dalle prime ore della mattina è in corso un’operazione, condotta dal comando provinciale dei carabinieri di Latina in collaborazione con la polizia penitenziaria della Casa Circondariale.

Sono 34 le misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Latina nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili, a vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti, corruzione, falso ideologico.

Nell’indagine sono coinvolti anche due operatori della locale casa circondariale di Latina (un agente e un ispettore) e personaggi di spicco della criminalità pontina