I sindacati Cgil, Cisl e Ugl hanno proclamato per oggi, 6 settembre, uno sciopero di quattro ore, dalle 10 alle 14, relativo al personale di Airport handling attualmente tutto impiegato a Malpensa, per la chiusura di Linate (Bridge) causa lavori infrastrutturali e di rifacimento pista.
Le ragioni dello sciopero sono da ricondurre, si legge in una nota, “alla decisione di Airport Handling di non confrontarsi concretamente con Filt-Cgil, Fit-Cisl e Ugl-Ta in merito a temi centrali quali: l’utilizzo del personale in somministrazione, la formazione professionale, l’organizzazione del lavoro, la sicurezza”.
Malpensa, oggi quattro ore di sciopero per il personale dell’handling
Roma/ 50enne muore travolto da un furgone
Incidente mortale stamattina su via Aurelia, all’altezza del chilometro 21, in zona Castel di Guido.
Un uomo di 50 anni in sella a una bici è morto travolto da un furgone. Sul posto per i rilievi la polizia locale del gruppo XIII Aurelio. Al vaglio degli inquirenti la dinamica dell’incidente mortale.
Crotone: trovati due cadaveri in avanzato stato di decomposizione
Trovati due cadaveri, nel comune crotonese di Mesoraca.
Sul posto, i carabinieri della locale stazione e del Nucleo Investigativo del Comando provinciale carabinieri di Crotone. I primi accertamenti eseguiti con l’ausilio del medico legale, hanno consentito di stabilire che si tratta di una persona di sesso maschile, di circa 30-40 anni.
In un sacco, presente lì vicino, è stato rinvenuto successivamente un altro corpo in avanzato stato di decomposizione. Non si esclude che possa trattarsi di una delle persone scomparse da tempo nella zona.
I cadaveri ritrovati potrebbero essere dei due allevatori scomparsi il giorno di Pasqua.
Sul posto per le operazioni di recupero dei cadaveri sono intervenuti squadre dei vigili del fuoco.
Anche dai vaccini un aiuto per la sicurezza dei lavoratori
Qual è il punto di vista del medico competente sulle pratiche vaccinali nei luoghi di lavoro? Possono i vaccini contribuire a prevenire malattie da agenti biologici presenti sul lavoro caratterizzandoci così quale efficace strumento di prevenzione? A queste e ad altre domande risponde una recente indagine condotta dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) dell’Inail, che in una scheda divulgativa e facilmente accessibile ne riepiloga alcuni risultati salienti.
Il percorso di studio. Realizzato da dicembre 2017 a febbraio 2018 mediante autosomministrazione di uno specifico questionario in via telematica, sulla scia di precedenti indagini che hanno visto il coinvolgimento dei medici competenti, il report ha come scopo quello di esplorare le eventuali barriere e di individuare gli strumenti e le modalità più idonee per ottimizzare la pratica vaccinale in contesti lavorativi ove è presente il rischio agenti biologici.
Dall’indagine, dati professionali e conoscenze sul tema. La ricerca condotta dal Dimeila a cavallo del 2018, cui ha aderito un campione di circa 290 medici competenti, è stata strutturata in diverse sezioni andando ad indagare, a partire da dati sociodemografici e professionali, i seguenti aspetti: sorveglianza sanitaria e vaccinazioni, sostegno alla cultura delle vaccinazioni, livello di conoscenza su health technology assessment (HTA).
Chi ha partecipato alla ricerca. Il campione dei medici competenti emerso dall’indagine è risultato composto in prevalenza da maschi (61%), residenti in Nord Italia (56,4%), che svolgono la loro attività principalmente come liberi professionisti (65,7%). I settori produttivi più rappresentati riguardavano il comparto manifatturiero, seguito da quello delle costruzioni, dal trasporto e magazzinaggio. In quasi il 90% delle aziende seguite dai medici intervistati è presente il rischio biologico: oltre il 95% dei medici ha dichiarato di aver previsto la vaccinazione come misura protettiva, principalmente contro le infezioni da tetano e dal virus Epatite B.
Gran parte degli interpellati è a favore delle vaccinazioni. Inoltre, il 64,9% dei medici competenti si è dichiarato “estremamente d’accordo” e il 26,2% “molto d’accordo” sulla considerazione che la vaccinazione sia un’opportunità per tutelare la salute dei lavoratori esposti. Riguardo agli strumenti più utilizzati per le strategie vaccinali sono state indicate come prioritarie le linee guida, e oltre il 70% dei medici coinvolti ritiene “estremamente/molto” importante promuovere l’aumento delle coperture vaccinali tra gli operatori sanitari, oltre alla realizzazione di iniziative di informazione nelle strutture mediche nonché di apposite campagne di comunicazione.
- Medico competente e promozione delle pratiche vaccinali nei luoghi di lavoro. Un’indagine conoscitivaIl factsheet fornisce una sintesi dei risultati preliminari relativi alla survey indirizzata ai Medici Competenti su vaccinazioni e lavoro.
Ventimiglia: fermato il compagno della donna marocchina trovata carbonizzata
Trovata carbonizzata una donna 32enne marocchina in un cascinale nel Bolognese.
Il compagno della donna e’ stato fermato dalla polizia ferroviaria a Ventimiglia Gli inquirenti stavano cercando l’uomo, un connazionale di 41anni, come presunto responsabile dell’omicidio.
A quanto risulta, il cascinale era frequentato dalla donna e dal compagno. L’uomo ha diversi precedenti anche per maltrattamenti in famiglia e su una delle figlie minori.
La Piazza del Gelato di Cheese – a Bra dal 20 al 23 settembre
Nata da un’idea di Slow Food e Alberto Marchetti, è realizzata in collaborazione con Inalpi, official partner dell’area, ed è il posto giusto dove gustare gelati buoni, puliti e giusti, che partono da ingredienti selezionati con cura, freschi e genuini e di cui tutti possono conoscere l’origine.
Il programma inaugura con un incontro dedicato alle famiglie in cui imparare insieme a conoscere e riconoscere il buon gelato, capire come si dovrebbe fare e assaggiare un prodotto di qualità, cosa non sempre semplice. Si parla poi di burro nel gelato. Cosa c’entra? I gelatieri presenti ne danno un’interpretazione originale declinandolo al dolce e al salato. Non manca anche un appuntamento dedicato alle uova, che arricchiscono le amate creme ma che nascondono un vero universo di possibilità. Spazio poi al gelato del recupero, prodotto con frutti dimenticati, erbe spontanee e perché no, anche croste del formaggio. Il programma si chiude con il gelato gastronomico, dove i piatti più impensati si trasformano in gelati, sorbetti e granite.
Oltre agli appuntamenti in programma, tutti a ingresso libero, arriva una grande novità: il Milk Bar, dove grazie a Inalpi potrete assaggiare il latte fresco dei pascoli piemontesi e provare a scoprire le differenze.
È inoltre possibile assaggiare alcuni tra i gusti più particolari di Alberto Marchetti: mai provato una coppetta con Robiola di Roccaverano e ramassin della valle Bronda? O Paste di meliga del monregalese, lime e cacao Chontalpa? Per non parlare delle proposte degli ospiti, tra cui l’intrigante pane, burro e marmellata. Gelati buoni due volte, perché tutto il ricavato delle vendite verrà devoluto alla Fondazione Slow Food per la Biodiversità.
A Cheese debutta la block chain di Alberto Marchetti: un sistema interattivo che con un semplice click permette di tracciare la filiera degli ingredienti: quali mucche hanno fornito il latte, da dove arriva la frutta, come è stato trattato lo zucchero e da quale allevamento arrivano le uova. Insomma, le informazioni che tutti vorremmo per essere sicuri di gustare un buon gelato.
Campania: muore un bambino di 6 anni schiacciato da una cisterna d’acqua
Un bimbo di 6 anni è morto dopo essere stato schiacciato da una cisterna di acqua scivolata mentre i genitori la stavano riempiendo su un trattore in provincia di Salerno .
L’incidente si è verificato nell’abitazione della famiglia del bambino.
Inutile si è rivelata la corsa all’ospedale di Polla.
La salma del bambino è stata posta sotto sequestro, così come l’area dove si è verificata la tragedia.
Università Tor Vergata : bandi di concorso per 5 assunzioni in area tecnica e amministrativa
L’Università di Roma Tor Vergata ha indetto concorsi pubblici per nuove assunzioni a tempo indeterminato in area tecnica e amministrativa. Le selezioni sono rivolte a diplomati e laureati. La data di scadenza dei bandi è fissata al 19 settembre 2019.
Le assunzioni, per 5 posti di lavoro, sono così suddivise:
– n. 1 posto (categoria C/C1) Area Amministrativa per le esigenze dell’amministrazione generale Direzione V – Divisione 4 Gestione del Personale.
– n. 1 posto (categoria C/C1) Area Tecnica, Tecnico-amministrativo ed Elaborazione Dati per le esigenze dell’amministrazione generale Direzione V – Divisione 1 Sistemi Informativi.
– n. 1 posto (categoria D/D1) Area Amministrativa Gestionale per le esigenze dell’amministrazione generale e delle strutture dell’Ateneo Rif. 1515.
– n. 1 posto (categoria D/D1) Area Amministrativa Gestionale per le esigenze dell’amministrazione generale e delle strutture dell’Ateneo Rif. 1516.
– n. 1 posto (categoria D/D1) Area Amministrativa Gestionale per le esigenze dell’amministrazione generale Direzione V – Divisione 4 Gestione del Personale.
Requisiti
Possono partecipare ai concorsi dell’Università di Tor Vergata i candidati in possesso dei seguenti requisiti generici:
– cittadinanza italiana o cittadinanza di un altro Stato membro dell’Unione Europea o cittadinanza di uno dei Paesi ammessi dai bandi;
– godimento dei diritti civili e politici;
– idoneità fisica al servizio continuativo e incondizionato all’impiego cui il concorso si riferisce;
– essere in regola con le leggi sugli obblighi di leva. Tale requisito è richiesto ai soli cittadini italiani di sesso maschile nati entro il 1985;
– non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo;
– non aver riportato condanne penali o altre misure che escludano dall’assunzione in servizio o siano causa di destituzione da impieghi presso Pubbliche Amministrazioni;
– non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione o non essere stati dichiarati decaduti da un impiego statale;
– età non inferiore ai 18 anni;
– non avere un grado di parentela o di affinità fino al quarto grado compreso con il Rettore, il Direttore Generale o un componente del Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.
Tutte le successive comunicazioni sui diari delle prove d’esame e sulle graduatorie saranno rese note sul sito web dell’Università “Tor Vergata” di Roma.
Nel 2050 in Italia ci saranno più pensionati che lavoratori
Secondo l’ultimo studio Ocse sul mercato del lavoro, il destino dell’Italia potrebbe essere contraddistinto da più pensionati che lavoratori entro il 2050, di conseguenza, di fronte al rapido invecchiamento della popolazione,l’OCSE invita i governi a promuovere maggiori e migliori opportunità di lavoro in età avanzata.per proteggere standard di vita e sostenibilità delle finanze pubbliche.
Sulla base degli attuali schemi pensionistici, il rapporto Working Better with Age, promosso da OCSE prevede che il numero di persone over-50 inattive o pensionate che dovranno essere sostenute dai lavoratori potrebbe aumentare di circa il 40%, arrivando in aera Ocse a 58 su 100.
In Italia, Grecia e Polonia, entro il 2050 il rischio è nel rapporto lavoratore-pensionato di uno a uno o addirittura di più over-50 fuori dal mondo del lavoro che lavoratori.
Ritardando l’età media in cui i lavoratori più anziani lasciano il lavoro e riducendo il divario di genere nella partecipazione della forza lavoro in età più giovane, l’aumento medio per l’area Ocse potrebbe essere ridotto al 9%.
Il fatto che le persone vivano più a lungo, in salute migliore è un risultato da celebrare, ma un rapido invecchiamento della popolazione richiederà un’azione politica concertata per promuovere l’invecchiamento attivo in modo da compensare le sue conseguenze potenzialmente gravi per gli standard di vita e le finanze pubbliche.
La relazione sottolinea che sono stati compiuti molti progressi per incoraggiare i lavoratori più anziani a continuare a lavorare fino all’età di 65 anni, tuttavia in tutti i Paesi Ocse, l’età effettiva in cui gli anziani escono dal mercato del lavoro è ancora più bassa oggi rispetto a 30 anni fa, nonostante un numero maggiore di anni rimanenti di vita.
L’uscita dal mondo produttivo prima è spiegato da; una combinazione di scarsi incentivi a continuare a lavorare in età avanzata, la riluttanza dei datori di lavoro ad assumere e trattenere lavoratori più anziani e dagli investimenti insufficienti nell’ occupabilità per tutta la vita lavorativa.
Il rapporto indirizza verso; maggiore flessibilità nell’orario di lavoro e migliori condizioni di lavoro per promuovere una maggiore partecipazione a tutte le età, infatti un lungo orario di lavoro dissuade le persone anziane dal lavorare più a lungo e impedisce ad alcune donne, che tornano dalle pause di educazione dei figli, di perseguire carriere lavorative più lunghe, inoltre cattive condizioni di lavoro in giovane età possono portare a cattive condizioni di salute e al pensionamento anticipato in età avanzata.
La strada da percorrere; investire nelle competenze dei lavoratori più anziani, molti mostrano livelli più bassi di prontezza digitale rispetto ai loro figli e nipoti (l’Italia è agli ultimi posti) e partecipare molto di più alla formazione professionale a volte esclusivo appannaggio dei lavoratori più giovani.
Alfredo Magnifico
MECSPE: nuovo evento di riferimento del Centro e Sud Italia per lo sviluppo delle tematiche di innovazione e 4.0
Quanti sono i giovani in cerca di lavoro che lasciano il Mezzogiorno? Gli ultimi dati forniti dal Rapporto Svimez 2019 su “L’economia e la società del Mezzogiorno” evidenziano che tra il 2002 e il 2017 sono state oltre 2 milioni le persone ad emigrare dal sud Italia e isole, di cui 66.557 appartenenti alle giovani generazioni (50,4% giovani, di cui il 33% laureati). Un quadro a cui l’indagine di Excelsior Unioncamere e ANPAL risponde a livello generale mostrando sì la riduzione del numero di opportunità lavorative nei primi mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018, ma facendo emergere altresì che in alcuni settori industriali, tra cui la meccatronica e il manifatturiero, gli sbocchi professionali sono in netta controtendenza.
Posti di lavoro, in ambiti fondamentali per la crescita e la competitività del territorio, che gli imprenditori faticano a reperire per una mancanza di specializzazione. La parola chiave, dunque, per colmare questo divario fra domanda e offerta lavorativa, sembra essere sempre di più una tra tutte: formazione. Di questo e delle opportunità che le aziende possono offrire oggi grazie all’introduzione sempre più massiccia delle nuove tecnologie si parlerà a MECSPE Bari, la prima edizione organizzata da Senaf per i giovani e le imprese manifatturiere del Centro e Sud Italia e del bacino del Mediterraneo, che si terrà dal 28 al 30 novembre, presso la Nuova Fiera del Levante.
Un evento che oltrepassa i tradizionali confini geografici e di trasmissione dell’esperienza maturata da Senaf nelle 18 manifestazioni precedenti di MECSPE a Fiere di Parma, e che mira da quest’anno a diventare il punto di riferimento anche per una nuova area del Paese per quanto riguarda lo sviluppo delle tematiche di innovazione e 4.0, avvalendosi di un network di partner qualificati e di patrocini che includono il Comune di Bari, la Camera di Commercio di Bari, Confindustria Bari-Bat e il Cluster Fabbrica Intelligente.
“Siamo orgogliosi di poter supportare i giovani e le PMI del Centro e Sud Italia nel processo di formazione e di digitalizzazione delle competenze attraverso la nascente manifestazione di MECSPE Bari – dichiara Emilio Bianchi, Direttore di Senaf – Per noi il Mezzogiorno rappresenta un’area con un ottimo potenziale produttivo, non ancora del tutto espresso tramite le nuove tecnologie digitali. Sono necessarie quindi sempre più occasioni di confronto che facciano da volano a un intero territorio, soprattutto per quanto riguarda il trasferimento di conoscenze e di formazione professionale. MECSPE da anni interpreta i trend emergenti dell’industria 4.0 e attraverso questo nuovo appuntamento vuole essere una spinta non solo al processo di sviluppo economico, ma soprattutto agli investimenti nelle persone per la creazione delle competenze necessarie. Perché solo investendo nelle persone si investe realmente nel territorio e si pongono le basi per nuove opportunità di crescita.”
A MECSPE Bari, il futuro è già presente. Saranno numerose le iniziative speciali in programma a novembre, a partire dal cuore mostra, l’Officina Intelligente, un’area speciale pensata per mettere la Persona al centro e farla collaborare con le macchine nel processo produttivo attraverso un flusso continuo di scambio di informazioni. Realizzata in collaborazione con Cucchi-BLT, Hexagon Manufacturing Intelligence, Softech, Crea 3D e Universal Robots, l’Officina Intelligente permetterà al visitatore di toccare con mano una mini-linea intelligente di produzione, compatta nella sua realizzazione, e che offrirà nuovi spunti e nuove idee da introdurre nella propria azienda. L’impianto rappresenta un’esemplificazione della tipica officina, ma il supporto fornito all’operatore per la supervisione è moderno, pratico, intuitivo e avviene in tempo reale tramite smartphone o tablet. Grazie ad un’app l’impianto “dialoga” e il sistema intero è smart connected alla rete. Qui, intelligenza artificiale, robotica collaborativa, additive manufacturing, e altre tecnologie innovative che stanno ormai prendendo sempre più spazio nei moderni sistemi di produzione, supporteranno l’attività dell’uomo, il più insostituibile degli elementi “intelligenti” e pilastro fondamentale di ogni officina del futuro.
“MECSPE, che da 18 edizioni fa tappa a Parma per offrire una panoramica completa e aggiornata sulle migliori soluzioni di innovazione per il mondo manifatturiero, arriva anche a Bari per portare gli stessi obiettivi direttamente sul territorio e sulle zone circostanti. In questa prima edizione presenteremo Officina Intelligente, un’iniziativa speciale che farà toccare con mano i benefici della robotica collaborativa e dell’innovazione tecnologica nella fabbrica del futuro – ha commentato Maruska Sabato, Project Manager di MECSPE Bari – In fiera ci saranno tanti esempi di successo che fanno del made in Italy un modello da imitare e mostreremo ai giovani le opportunità lavorative che si stanno aprendo grazie alla trasformazione digitale. Sicuramente c’è molto da fare in ambito 4.0, ma si tratta di un percorso di crescita non solo economica e imprenditoriale, ma anche sociale, che sarebbe un peccato non cogliere fino in fondo.”
Formazione e innovazione digitale al servizio delle aziende rappresenteranno il punto comune che attraverserà tutte le iniziative speciali e i padiglioni di MECSPE Bari, dalle diverse aree espositive (macchine, automazione, logistica, lavorazione e servizi in conto terzi, tecnologie 4.0, materiali), alle isole di lavorazione e alle piazze d’eccellenza, che includeranno aree dimostrative e workshop abbracciando settori come l’automotive, l’aerospazio e la meccatronica 4.0.
In particolare, la Piazza della Formazione 4.0 a cura di ITS A. Cuccovillo di Bari, sarà interamente dedicata alle nuove competenze e ai giovani. In quest’area, l’Istituto Tecnico Superiore, modello virtuoso per il territorio e non solo e partner della fiera, porterà l’esperienza concreta del dialogo continuo tra il mondo della formazione ad alta specializzazione e le imprese, dalle più piccole alle multinazionali, raccontando insieme ad altre aziende con cui collabora i tanti progetti di formazione avviati e coinvolgendo direttamente i ragazzi. Attraverso workshop, dimostrazioni pratiche e case history di eccellenza, saranno ad esempio raccontati progetti come “Deep Fields”, un prototipo di valvola irrigatrice realizzato con Bosch all’interno del programma ITS4.0 finanziato dal MIUR in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari o a livello internazionale “HISTEK”, un progetto Interreg che intende realizzare un percorso di Alta Formazione Terziaria Professionalizzante tra Italia, Albania e Montenegro con il coinvolgimento delle Camere di Commercio (e quindi di aziende) e i Ministeri dell’Istruzione dei tre Paesi.
Spazio anche a SolidEngineering, società di The3DGroup, che durante le tre giornate della manifestazione organizzerà la V Edizione del SolidShow, l’evento più importante del Sud Italia dedicato al 3D CAD Solidworks della Dassault Systemes e alle Tecnologie di Additive Manufacturing più innovative. Tutte le soluzioni integrate per l’intera filiera digitale, dal 3D CAD fino a stampanti 3D, scanner 3D, CAM, internet of things, realtà virtuale e realtà aumentata verranno raccontate attraverso moduli formativi, case study, simulazioni e dimostrazioni pratiche.
La fiera, inoltre, sarà arricchita dalla presenza di Associazioni provenienti da tutta Italia, che collaborano alla realizzazione di iniziative e aree tematiche, tra cui il Villaggio Ascomut (Associazione Italiana Macchine Tecnologie e Utensili), il Villaggio AIdAM (Associazione Italiana di Automazione Meccatronica) e il Villaggio Confartigianato. Presenti tra i partner anche AIAD (Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza), AITeM (Associazione Italiana Tecnologie Manifatturiere), Cdo Meccanica (Associazione Compagnia delle Opere), CETMA (Centro di Ricerche Europeo di Tecnologie Design e Materiali),CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), CNOSFAP (Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione e Aggiornamento Professionale), UN.I.O.N. (Unione Italiana Organismi Notificati e Abilitati). Dall’Italia all’estero, non mancheranno infine anche il confronto internazionale con i buyer e le attività promosse insieme alle delegazioni provenienti da Paesi europei ed extraeuropei, come Albania, Algeria, Grecia, Marocco, Polonia, Russia, Turchia, Tunisia.











