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Maxi-frana nel territorio comunale di Valfurva (Sondrio)

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FOTO DI REPERTORIO

Maxi-frana stamattina presto, dopo le piogge della notte, nel territorio comunale di Valfurva (Sondrio). Un grosso masso di 90 metri cubi, messosi in moto poco a valle della “nicchia bassa” del Ruinon, a circa 365 metri di quota sopra la strada del Gavia, è rotolato questa mattina intorno alle 5 a Valfurva, dividendosi in due. La parte principale, circa 60 metri cubi, ha invaso la carreggiata della strada provinciale numero 29 che porta al passo del Gavia. Il secondo blocco, di circa 25 metri cubi, si è arrestato a una distanza di circa 60 metri dall’asse della carreggiata.
    Non si registrano feriti. Per fortuna a quell’ora, prima delle 7, la sp 29 era ancora chiusa, in seguito ai provvedimenti presi lo scorso giugno quando i geologi e i tecnici di Arpa avevano rilevato dei movimenti nel mega-dissesto del Ruinon. La situazione, secondo l’Arpa, ha raggiunto livelli di spostamento mai verificatisi negli anni precedenti.

Grano canadese a Pozzallo: smentiti inutili allarmismi

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 “Ancora una volta, e come prevedibile, è stata accertata da parte delle pubbliche Autorità di vigilanza la piena rispondenza del frumento duro di importazione alle rigorose norme comunitarie in materia di sicurezza alimentare riguardanti, in particolare, la presenza di contaminanti, metalli pesanti e pesticidi”. Così Cosimo De Sortis, Presidente Italmopa – Associazione Industriali Mugnai d’Italia, aderente a Confindustria e Federalimentare, in merito ai risultati analitici che hanno smentito chiaramente gli allarmismi concernenti una partita di grano duro canadese recentemente arrivato nel porto di Pozzallo, in Sicilia. Non è la prima volta che talune rappresentanze agricole attaccano in maniera irresponsabile l’import del frumento suscitando allarmismo presso il consumatore e sollevando dubbi sulla salubrità del grano estero.  Se non ci riesce lo Stato, l’industria continuerà a difendere il proprio sacrosanto diritto ad importare per far fronte alle carenze qualitative e quantitative del raccolto italiano, assicurando al consumatore di pane e pasta la prerogativa della massima qualità e sicurezza alimentare.

Ciò che sta diventando evidente a chiunque è l’assurdo teatrino che va in scena su iniziativa di alterne rappresentanze ma, come accaduto a Pozzallo, anche da parte di politici locali o nazionali privi di qualsivoglia nozione tecnica sulla materia ma particolarmente solerti a fare passerelle ed inscenare battaglie, anche a mezzo social, a difesa degli agricoltori o dei consumatori con dichiarazioni strumentali che restituiscono un quadro della politica locale e delle rappresentanze dei produttori a dir poco deplorevole. Di fronte al ripetersi di tali circostanze, Italmopa denuncia una forte e crescente irritazione all’interno del settore che non è più disposto ad accettare una strategia irresponsabile di comunicazione lesiva, in particolare, del diritto del consumatore ad essere correttamente informato sulla qualità delle materie prime alla base di alcuni prodotti simbolo della dieta mediterranea.  Questa posizione sarà chiaramente ribadita, e costituirà una pregiudiziale di Italmopa, nel corso dei gruppi di lavoro della filiera frumento duro recentemente istituiti dal Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo.

Italmopa, infine, si riserva di valutare, anche con il coinvolgimento delle associazioni dei consumatori, ogni altra iniziativa a tutela del comparto molitorio e della corretta informazione.

Per informazioni

Ufficio Stampa: Laura Pierandrei ITALMOPA Associazione Industriali Mugnai d’Italia

V Edizione del Festival Paradiso Musicale a Valsavarenche, in Valle D’Aosta

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Per questa 5° edizione del Festival Paradiso Musicale a Valsavarenche (AO) – 23-25 agosto 2019 – saranno Ciosi, i Bayou Moonshiners, Mamima Swan, Rémy Boniface e Alberto Visconti Duo e i Violoun d’Amoun la colonna sonora di questo evento che si tiene ai piedi delle vette del Gran Paradiso, una delle più belle ed incontaminate oasi naturalistiche delle nostre Alpi, al confine con la Francia.

Il Festival Paradiso Musicale in questi anni si è svolto in diverse località, a cominciare da Degioz presso la Sala Consiglio, per passare a capannone adiacente al Comune, l’hotel Parco Nazionale, in itinere nelle vie del centro storico durante la Fiha di -s-Artisan, per estendersi pian piano in tutta la valle. Durante le varie giornate, che hanno visto una numerosa partecipazione sia di villeggianti che di residenti, si sono esibiti diversi artisti di livello nazionale ed internazionale, il tutto a dimostrazione che la qualità artistica si può esprimere a qualsiasi altitudine.

Per l’edizione 2019 la scelta degli organizzatori del festival è stata quella di ampliare gli spettacoli lungo quasi tutta la Valsavarenche, collegando i vari borghi con il denominatore comune della musica, poiché continuiamo a credere che le diverse forme di espressione artistica possano coinvolgere sempre più persone in un posto come la Valsavarenche che rimane ancora un piccolo gioiello, davvero “angolo di Paradiso”, all’interno del Parco Nazionale. Infatti – oltre a comprendere sempre dei gruppi che si esibiranno in località Degioz il venerdì sera ed il sabato sera – durante il pranzo legato alla Fiha di -s-Artisa, avremo musicisti itineranti per tutto lo svolgimento della fiera stessa, che ci proporranno un’ampia gamma di suoni provenienti da varie aree del mondo, spaziando dalla musica tradizionale statunitense a quella italiana già dai tre aperitivi musicali di “avvio/benvenuto”, il primo presso il Gran Paradiso in località Pont, il secondo presso la Grivola a Bien, e l’ultimo ai piedi del Grande Etret a fondovalle, press il rifugio Tetras Lyre.
l Festival inizierà il 23 agosto 2019 coinvolgendo alcune realtà di paesi vicini a Dégioz, come l’hotel Gran Paradiso, che vedrà una prima esibizione musicale il venerdì pomeriggio all’ora dell’aperitivo di Federico “Ciosi” Franciosi, per poi spostarsi nei locali comunali situati nel capoluogo, per una esibizione serale che intratterrà il pubblico con uno omaggio al sound di New Orelans previsto per le ore 21,30 circa, con l’esibizione dei Bayou Moonshiners.

Il sabato 24 agosto 2019 – in mattinata – avremo un aperitivo ancora con i Bayou Moonshiners che il pubblico potrà gustare presso il Camping Grivola a Bien; nel pomeriggio – questa volta presso l’area Pique Nique Foncey – riproporremo il momento dedicato ai più piccoli e alla musica, affidato questa volta ai Mamima Swan che sapranno coinvolgere grandi e piccini in una magnifica zona immerse nella natura. La sera si concluderà con lo spettacolo del famoso duo Boniface/Visconti, in località Degioz, presso il nuovo capannone allestito proprio questa estate.

Domenica 25 agosto 2019 il festival continuerà al fianco degli espositori della Fiha di -s-Artisan: vedremo così la presenza dei Violoun d’Amoun, attraverso uno spettacolo itinerante, si sposteranno lungo il percorso della fiera in località Degioz al fine di intrattenere turisti, villeggianti e residenti e condurli alla riscoperta delle ricchezze nascoste nel lavoro manuale degli artigiani espositori.

La manifestazione musicale continuerà all’ora di pranzo con l’esibizione di Federico “Ciosi” Franciosi in mattinata, presso il rifugio Tetras Lyre, per un aperitivo Musicale, per avvicinare la musica nata sulle montagne americane e sempre più vicina alle vette del Gran Paradiso.

L’iniziativa è nata ormai più di cinque anni fa da un’idea della Pro Loco, in collaborazione con alcune realtà locali, come l’Abro De La Leuna, il bar Lo Forquin, l’Hotel Parco Nazionale, il B&B Vers Le Bois, L’Hostellerie Du Paradis il rifugio Tetras Lyre, l’Agriturismo Lo Mayen, l’hotel Gran Paradiso e il camping Grivola, con il supporto organizzativo della società di eventi, AZ Blues, il Consiglio Regionale della Valle d’Aosta, l’Ufficio Regionale del Turismo nonché dell’Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso.

La natura delle cime alpine della Valle d’Aosta e del Gran Paradiso continua a trovare nell’arte ed in particolare la musica, la possibilità di elevare non solo il corpo ma anche lo spirito, per un connubio magico che rimarrà impresso a lungo nella memoria dei partecipanti, un’esperienza dal sapore unico da vivere direttamente sul posto.

Cucina e dintorni/ Chef nel cinema, non solo moda ma anche qualità

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di Stefano Manocchio*
L’esposizione mediatica senza freni che riguarda la cucina, pur avendo la massima espressione nelle trasmissioni televisive, ha contagiato anche il cinema. In genere quando un filone è di moda si pensa di poter propinare qualunque prodotto all’utente, perché, nel caso specifico solo dire ‘chef’ può portare incassi; e le pellicole di bassa qualità che ruotano intorno alla vita presunta di cuochi, sous chef, personaggi stellati, ma anche lavapiatti certo non mancano. In questo marasma di film sul concetto inflazionato di ‘chef è bello e di successo’ sono emerse produzioni di gran livello, anche con attori di alto calibro internazionale (su tutti Bradley Cooper, ma anche Al Pacino, Scarlet Jhoanson ed altri ancora); film che restano impressi per qualità ed interpretazione.
E’ questa la strada da percorrere, l’unica in grado di dare giusto rilievo ad un fenomeno di tendenza dietro il quale c’è duro lavoro di gomito, ma anche intellettuale.
LA RICETTA DELLA SETTIMANA. Gnocchi di semolino con salsiccia e funghi. Far bollire latte con sale e pepe, poi spegnere la fiamma ed aggiungere il semolino e riaccendere il fuoco, sempre mescolando, per 10 minuti, spegnere nuovamente e aggiungere burro, grana grattugiato e uova. Versare il composto in una teglia imburrata e far raffreddare, far rosolare in padella aglio e burro e aggiungere salsiccia sbriciolata e farla indorare, poi aggiungere rosmarino e funghi e far cuocere per alcuni minuti; spegnere il fuoco e aggiungere besciamella e far amalgamare. Sagomare il semolino raffreddato e rimettere gli gnocchi in pirofila imburrata, aggiungere il composto di funghi, salsiccia e besciamella e cuocere a 180° per 10 minuti e per 200° con il grill acceso finché non saranno indorati. Infine impiattare.
*giornalista appassionato di cucina

Terminus Formazione apre le iscrizioni al corso OSSS

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Corso OSS e OSSS

Sono aperte le iscrizioni al corso OSSS.

Il profilo professionale dell’Operatore Socio Sanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria (OSSS) è stato definito con deliberazione delle diverse Giunte Regionali ed anche dalla Regione Molise, inoltre, si fa anche riferimento all’ Ordinamento Nazionale.

Il film della settimana/ Love education di S. Chang (Cina)

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di Pietro Colagiovanni*

Sylvia Chang è un’attrice, regista e sceneggiatrice di Taiwan. Il film, del 2017 è tutto ambientato in Cina, a metà tra zone urbanizzate e Cina rurale. La vicenda narra degli sforzi di una donna (la protagonista e regista Sylvia Chang) di riunire la tomba del padre, sepolto nel suo paese di origine in un villaggio, con quella della madre, recentemente scomparsa. La storia è un prestesto per aprire diverse linee narrative.

La prima è quella del contrasto tra società diverse, in una Cina che corre verso la modernizzazione. La tomba del padre è vegliata e difesa dalla prima moglie del defunto, una donna del suo villaggio che sposò il padre della protagonista in tenerà età, grazie ad un matrimonio combinato. Il defunto se ne andò poco dopo in città e non fece più ritorno al villaggio, ma anzi sposò un’altra donna, la madre della protagonista.

Sono due civiltà ormai completamente diverse, due mondi distanti secoli l’uno dall’altro benchè l’allontanamento sia frutto di pochi decenni, da quando Deng Xiaoping esortò i cinesi ad arricchirsi con le metodologie del capitalismo occidentale. La prima è la società contadina e povera della Cina millenaria, la seconda quella urbanizzata in cui vive la protagonista col marito ed una giovane figlia ed è indistinguibile da qualsiasi città moderna occidentale.

Si tratta di società in cui quello che cambia è il ruolo delle donne. Sottomesse e irrilevanti nel primo caso, protagoniste, indipendenti, autonome nel secondo. Poi si passa ai conflitti generazionali. La narrazione verte molto sul rapporto, spesso conflittuale tra mamma e figlia, con il marito a fare da stanza di compensazione. La prima pur emancipata ha difficoltà nel rapporto con la seconda, ormai nativa digitale, che lavora in una televisione e che ormai ha come putno di riferimento il mondo dei social e di internet.

Poi si vira sui complessi rapporti tra le donne, con la prima moglie del villaggio rurale che cozza contro la figlia del secondo matrimonio del marito, con la giovane nipote a far da pontiere tra questo mondo tutto femminile. Poi c’è la televisione, il mondo della comunicazione che irrompe, visto il lavoro della figlia in una vicenda privata, quasi a ricordarci che Maria De Filippi non è un caso isolato nel mondo.Infine ci sono i rapporti di amore e di passione, collante narrativo dell’opera. Si tratta, quindi, di un film lungo (due ore) con numerose stratificazioni e con diversi livelli interpretativi, tutti interessanti.

Parliamo comunque di un buon film, utile anche per capire cos’è la Cina di oggi nel suo dispiegarsi quotidiano. Un buon film con alcune pecche (la trama fa un po’acqua, le storie non sempre sono perfettamente narrate, a volte il film perde smalto e ha delle fasi di stanca) ma certamente ben diretto e ben recitato da tutti i protagonisti. Un film dal notevole valore culturale e, oseremmo dire, antropologico che vale certamente la pena di guardare.

Voto: 3,5/5

*imprenditore, comunicatore, fondatore del gruppo Terminus

per commenti, recensioni o sollecitazioni e suggestioni cinematografiche potete contattarmi a colagiov@virgilio.it

Migranti/ La Ocean Viking, con 356 migranti, chiede un porto sicuro

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FOTO DI REPERTORIO

E’ una vera  e propria invasione. La Ocean Viking, che opera per conto di Msf e di Sos Mediterranée, ha a bordo 356 migranti. Un vero e proprio “esercito” di immigrati recuperati nel Mediterraneo fra il 9 e il 12 agosto, un “esercito” che ora chiede un porto sicuro.

Si fanno sempre più complesse le condizioni a bordo della nave. Tra i migranti anche molti minorenni.

L’imbarcazione gestita da SOS Méditerranée e Medici senza Frontiere è in mare da 9 giorni e si trova nelle acque tra Malta a Lampedusa in attesa di un porto sicuro.

Cronaca nazionale/ Sacrestano di colore aggredito in pieno giorno

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Si tratterebbe di atto di razzismo anche se solo le indagini lo stabiliranno con certezza. Aggredito perché nero in pieno giorno: è successo al sacrestano della Basilica di Santa Maria Assunta di Gallarate, nel Varesotto. Un aggressione che ha causato a Deodatus Nduwimana, italiano originario del Burundi da quasi 20 anni sacrestano della basilica, una lussazione.

Nduwimana ha spiegato che finora c’erano state da parte della stessa persona solo insulti e minacce a parole. L’aggressione sarebbe avvenuta in pieno giorno e l’aggressore avrebbe precedenti e in passato avrebbe anche sfasciato il pronto soccorso. (foto di repertorio)

Milano/ Treno arriva con quattro ore di ritardo, i passeggeri aggrediscono il capotreno

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FOTO DI REPERTORIO

La reazione è certamente esagerata, anche se l’incubo dei ritardi nei viaggi in treno è costante. Viaggio da incubo per i passeggeri del treno Intercity Livorno-Milano: partito alle 9.15 alla stazione genovese di Principe, a causa della rottura del locomotore si è fermato per oltre un’ora e mezza a Genova Pontedecimo, da dove è ripartito solo intorno alle 11; incominciato alle 6.25 in Toscana, il viaggio si è concluso alle 14.51 nel capoluogo lombardo, con 237 minuti di ritardo sul programma.

Ovviamente inferociti i tantissimi passeggeri a bordo, molti dei quali hanno perso coincidenze per altre destinazioni a causa del ritardo; lo stop dell’Intercity ha anche provocato ripercussioni su 4 treni Regionali, che hanno accumulato circa 20 minuti di ritardo ciascuno.

Dopo essere ripartito, il treno ha viaggiato a velocità ridotta sino a Busalla, dove ha ripreso l’andatura normale in direzione del capoluogo lombardo. Ad Arquata Scrivia, però, il convoglio è rimasto fermo per altri 25 minuti per un altro problema tecnico: quando è ripartito, alcuni viaggiatori esasperati hanno azionato il freno di emergenza e dopo aver atteso l’arrivo del capotreno lo hanno aggredito e insultato. (foto di repertorio).

Sponz Fest: ospite Elio Germano in duplice veste di attore e voce del gruppo Bestierare

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Il poliedrico Elio Germano sarà ospite dello Sponz Fest in duplice veste: quella di attore nelle orazioni civili di Trenodia e di voce delle BESTIERARE, il progetto musicale che porta avanti dalla fine degli anni ’90.

– Cairano, 21 agosto Trenodia sul Selciato, orazione civile di Elio Germano e Raiz
– Senerchia, 22 agosto, Pranzo di comunità – Intervento e letture di Elio Germano – a seguire BESTIERARE + Dj Amaro

Bestierare è un gruppo rap romano nato verso la fine degli anni ’90, composto da tre voci e un dj. Siamo Para (voce), Elio (voce) e Plug (Voce e Beat maker). Dj Amaro ci accompagna alla console. Il nostro è un rap personale, libera espressione di cose da dire, lontano dai cliché.
Autoprodotti e autodistribuiti da sempre, abbiamo all’attivo demo, EP e varie partecipazioni.
Attualmente sono fuori tre dischi: ‘Come un Animale’ e ‘Precario’, entrambi scaricabili gratuitamente dal sito www.bestierare.org; il terzo, dal titolo ‘Per uscire premi Icsilon’, è acquistabile su iTunes in formato digitale e in formato CD dall’online Store di Gold Street Wear. Le copie le portiamo sempre dietro in occasione dei live. Alcune delle basi e scratch dell’ultimo disco sono prodotti e arrangiati da Dj Drugo.