Archiviata con successo la prima
tappa tirrenica in quel di Aiello Calabro, laddove i travolgenti The Hoppers
hanno entusiasmato e coinvolto nel segno della migliore musica degli anni ’50 e
’60 i tanti spettatori accorsi per l’occasione nella centralissima Piazza del
Popolo, la cittadina di San Marco Argentano si prepara ad accogliere in grande
stile la carovana del 18.mo Peperoncino Jazz Festival, che il 18 agosto, farà
tappa nel suo caratteristico centro storico con un concerto di grande qualità.
Nel corso della serata, in programma
in Largo Don G. Abraimi alle ore 22 e ad ingresso libero (in quanto fortemente
voluta dal Sindaco Virginia Mariotti, dall’Assessore alla Cultura Aquilina
Mileti e dal presidente della Pro Loco Siro Falcone), infatti, nel grazioso
paese dell’entroterra cosentino verrà presentato il primo, acclamatissimo,
progetto discografico a firma del poliedrico artista castrovillarese Sasà
Calabrese (autore di testi, cantante, contrabbassista e chitarrista, nonché
collaboratore di artisti del calibro di Mariella Nava, Anna Mazzamauro, Mario
Venuti, Rossana Casale, Gegè Telesforo e tanti altri): “Conserve”.
Uscito lo scorso anno per la
Picanto Records (prestigiosa etichetta nata nel 2005 proprio dall’esperienza
organizzativa del PJF da un’idea del vulcanico direttore artistico Sergio
Gimigliano, oggi ha una quarantina di dischi all’attivo e in catalogo artisti
del calibro di Gregory Hutchinson, Danny Grissett, Dedè Ceccarelli, Clarence
Penn, Gianluca Petrella, Paolo Fresu, Roberto Gatto, il duo
Fiorentino/Zeppetella e tanti altri) e reduce da importanti successi ottenuti
in giro per l’Italia (vincitore del Premio Nazionale Musica d’Autore
BitontoSuite e del Premio Musica Teatro Franz, nonché finalista – arrivato
nella cinquina finale – al Premio Tenco nella categoria “Miglior Opera Prima”),
il disco è una raccolta di brani inediti ispirati al tema delle “Conserve” e
comprende, altresì, dei piccoli stralci di melodie famose che fuoriescono da
una “radio virtuale”, rievocando la musica degli anni ormai andati.
“Conserve è stato un lavoro
voluto, desiderato, pensato. Quando lo abbiamo registrato, lo abbiamo fatto con
l’obiettivo di rendere la forma canzone in dei piccoli film, la voglia di
trasformare la musica in un racconto in orizzontale, dove tutte le immagini
venissero fuori naturalmente. Ho fatto questo disco con l’idea precisa di dare
alle parole lo stesso peso specifico che avevo sempre dato alla musica” -ha
dichiarato l’autore parlando del suo primo progetto discografico da leader,
stilisticamente diverso dalle sue precedenti produzioni jazz- “Solo al ricordo,
l’olfatto fa la sua parte, consentendo di riavvolgere il nastro della memoria.
Quell’odore di conserve, fatte di mattina presto, seduti in cerchio, in uno dei
tanti riti ancestrali della mia terra. Un momento di condivisione quasi
spirituale che negli anni ha “posato” musica e parole sul fondo della mia
storia. Un disco evocativo, contenuto in un “boccaccio” immaginario, dove la
forma canzone diventa l’ingrediente principale”.
Artista dotato di grande talento,
profonda sensibilità e di un’innata capacità di entrare in empatia e di
coinvolgere il pubblico, Sasà Calabrese, accompagnato dal pianista Fabio
Guagliardi (già applaudito al fianco di Jenny B, Pierdavide Carone, Walter
Ricci), dal percussionista Tarcisio Molinaro (che vanta collaborazioni con
artisti del calibro di Michel Camilo, Baustelle, Daniele Scannapieco, Sandro
Satta ecc) e, in qualità di special guest, dal trombettista e filicornista
Alberto Di Leone, nella tappa di domani a San Marco Argentano proporrà un
racconto, in musica e parole, aprendo metaforicamente il boccaccio dei suoi
ricordi.
Praticamente in contemporanea con
il concerto di Sasà Calabrese a San Marco Argentano, il Teatro dei Ruderi di
Cirella ospiterà l’importante serata di beneficenza organizzata dalla
“Fondazione Lilli” in ricordo di Lilli Funaro per raccogliere fondi da destinare
alla ricerca oncologica, da anni, vista l’attenzione del Peperoncino Jazz
Festival nei confronti della solidarietà, ospitata nel cartellone artistico
dell’evento musicale più piccante d’Italia.
Dopo gli indimenticabili concerti di Edoardo Bennato, Francesco De Gregori, Samuele Bersani, Alex Britti, Gino Paoli, Pino Daniele, Roberto Vecchioni, Fiorella Mannoia, Vinicio Capossela e Brunori Sas, che hanno permesso di finanziare la ricerca sul cancro con oltre 170.000 €, quest’anno a calcare la scena del Teatro dei Ruderi di Cirella sarà Malika Ayane, talentuosa artista milanese apprezzata per la sua inconfondibile voce e la sua raffinatezza canora, che sarà accompagnata sul palco da Jacopo Bertacco alla chitarra, Carlo Gaudiello al piano, Marco Mariniello al basso e Nico Lippolis alla batteria.
Associazione Culturale Picanto