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Nubifragio a Torino, alberi caduti ed un ferito

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Violento nubifragio a Torino, danni rilevanti. Almeno tre alberi si sono abbattuti questa sera, intorno alle 22 sulla tangenziale di Torino per un violento nubifragio che ha investito tutta la città, ma quella nord con particolare intensità. I rami hanno colpito due mezzi, uno è un furgone. Una donna, che viaggiava su una Fiat Punto, è rimasta ferita ma non è in gravi condizioni.La donna viaggiava a bordo dell’auto che è stata colpita quasi in contemporanea con il furgone.

Gli alberi che hanno invaso gran parte delle tre carreggiate hanno bloccato a lungo il traffico in direzione Savona. La società che gestisce la Tangenziale – d’intesa con la polizia stradale – ha chiuso i caselli di accesso di Settimo Torinese e Falchera, riaperti alcune ore dopo. Le operazioni per rimuovere le piante sono durate a lungo.

La donna ferita è stata soccorsa dal 118 con un codice giallo, di media gravità. E’ ricoverata all’ospedale Giovanni Bosco.

Nardò / Vicine di casa muoiono folgorate da un cavo elettrico

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Drammatico incidente domestico a Nardò. Due donne, vicine di casa, sono morte folgorate da una scarica elettrica mentre erano nel giardino dell’abitazione di una delle due. Altre due persone, nel tentativo di soccorrerle, hanno riportato ustioni alle braccia. La dinamica, al momento, non è chiarissima.
Secondo prime ricostruzioni, la padrona di casa stava stendendo i panni sul retro dell’abitazione, nei pressi del vano lavanderia, quando è stata colpita da una scarica elettrica probabilmente generata dal contatto tra un cavo d’acciaio usato per stendere i vestiti e un cavo elettrico non isolato. Di certo, al suolo c’era acqua.
La vicina di casa si è avvicinata per soccorrerla e, toccandola, è rimasta folgorata anche lei.
ustionati e feriti i mariti delle vittime, probabilmente nel tentativo di soccorrerle.

Piotta dal vivo a Roma, giovedì 1 agosto il concerto al Sessantotto Village

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Piotta torna in concerto nella sua Roma con la band per un evento a ingresso gratuito. Lo spettacolo, rinnovato nel sound e nella scaletta, prevede brani scelti tra le ultime hit, i grandi classici e brani rap cult dagli esordi. Protagonisti in studio come dal vivo sono il pianoforte e le chitarre acustiche, unite a quegli elementi musicali urban da cui Piotta proviene, in un mix di melodia e rap che ha attraversato tutta la stesura dell’ultimo disco. In scaletta il nuovo singolo Ma La Vita, con le sue profonde riflessioni personali, la poesia di “Interno 7”, il ricordo di Primo Brown dei Cor Veleno in “Un estate ed è finito” e “Di Noi”. Nel concerto del musicista romano tutte le tracce del nuovo lavoro, ma, anche il meglio di vent’anni di successi tra rap, rock e cantautorato.

Le più recenti canzoni come “Domani è un altro giorno”, insieme a “7 Vizi Capitale”, sigla internazionale della serie tv Suburra, in onda in 192 paesi, sono l’ultimo tassello del percorso musicale che Piotta rappresenta: evoluzione, contenuti, scelte anche difficili dettate dalla creatività senza cadere nella piattezza del già sentito. Uno spettacolo interamente suonato che Piotta ha sviluppato negli ultimi anni dopo decine di concerti tra club e festival. Da pioniere del rap italiano alle sue ultime evoluzioni, la ritmica torna in primo piano rispetto ai precedenti due tour, con l’ingresso del basso synth, delle tastiere, delle chitarre elettriche ed acustiche, nonché della batteria elettronica, unita a quella acustica. 
Una colonna sonora che attraversa il pubblico più giovane fino ai supporter della prima ora, in una fanbase eterogenea e trans generazionale. In oltre due ore di show ci sarà spazio per brani come “7 vizi Capitale” e “Piotta è morto”, “Vengo dal Colosseo” e “Solo per noi”, ma anche canzoni degli esordi con i Colle der Fomento e Fritz Da Cat. Dagli Anni ‘90 fino ad oggi, Piotta ha saputo unire popolarità e successi di massa come “La Grande Onda”, “La Mossa del Giaguaro” o “Troppo Avanti”, a momenti più riflessivi e impegnati quali “Sempre là” e “A testa alta”, in scaletta anche l’ultimo singolo “Maledetti quegli Anni ’90”

Con lui sul palco la band composta da Claudio Cicchetti (batterie), Francesco Fioravanti (chitarre), Benjiamin Ventura (basso synth, tastiere) e Stefano Marvel Mex Tasciotti (cori, rap).

Professione venditore a domicilio, il sondaggio sul settore Un lavoro sicuro, per tutte le età e ricco di soddisfazioni

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La vendita a domicilio come “ultima spiaggia” alla quale guardare in attesa di trovare un’occupazione diversa? È un’immagine falsa. A rivelarlo è un sondaggio condotto da Univendita, la maggiore associazione di categoria del settore, su 750 incaricati rappresentativi delle aziende associate, e dal quale emerge prima di tutto che la vendita a domicilio offre un’occupazione sicura: il 59,2% degli incaricati dichiara di svolgere questo lavoro da più di 6 anni. Non solo, fa notare il presidente di Univendita Ciro Sinatra: «La maggioranza degli incaricati delle aziende di Univendita arriva a intraprendere questa strada per una scelta consapevole: solo una persona su tre era senza occupazione prima di diventare venditore, e addirittura il 44,5% aveva un contratto da dipendenteSenza pentirsene poi:l’indice di soddisfazione degli incaricati supera il 91%».

Solitamente ci si avvicina alla vendita a domicilio perché in precedenza c’è stato un contatto positivo con questo mondo: un suggerimento di un amico o familiare che fa questo lavoro (35,5% delle risposte), la proposta di un incaricato conosciuto durante un appuntamento di vendita (26,7%), la voglia di trasformarsi da clienti a venditori (10.3%).
«Ma è significativo notare che il 39% dei giovani under 25 ha scelto questo lavoro senza averne avuto prima una conoscenza diretta» sottolinea Sinatra. Se si guarda invece agli over 55, c’è un dato che spicca: il 25% svolge questo lavoro da meno di 10 anniprova evidente del ruolo anticiclico che la vendita a domicilio ha avuto, negli anni della crisi, per i cosiddetti “esodati”.

Fra le motivazioni che spingono a entrare nel mondo della vendita a domicilio, quelle economiche (disoccupazione o necessità di guadagnare di più) sono agli ultimi posti.Molto più forti sono la voglia di collaborare con un’azienda che si apprezza (20% delle risposte), la ricerca di autonomia (18,2%) e conciliazione famiglia-lavoro (17,5%) e la propensione ai rapporti umani (16,2%). «La flessibilità è uno dei punti di forza del nostro settore – commenta il presidente di Univendita –. Se pensiamo che in Italia, secondo l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, oltre 30mila madri lavoratrici nell’ultimo anno hanno lasciato la propria occupazione, principalmente per ragioni riconducibili all’incompatibilità tra lavoro e cura dei figli, la vendita a domicilio rappresenta una valida alternativa, perché dà la possibilità di organizzare orari e impegni di lavoro in base alle proprie esigenze familiari».

E le aspettative risultano centrate: infatti, se si chiede agli incaricati cosa apprezzano di più della professione, al primo posto fra le risposte troviamo proprio contatto umano e autonomia, seguite dalle opportunità di crescita professionale. «Quest’ultimo è un dato molto significativo – conclude Sinatra  –. Non è raro avvicinarsi alla vendita a domicilio con l’idea di fare una prova, magari nel tempo libero o part-time. Sono molti però i casi in cui diventa un’occupazione a tempo pieno, con la possibilità di ricoprire anche ruoli di coordinamento di altri incaricati. Le aziende di Univendita seguono i venditori con grande attenzione, offrendo formazione gratuita e qualificata e strumenti sempre in linea con l’evoluzione del mercato: e così, per molti, la vendita a domicilio diventa il lavoro della vita».

Naufragio al largo della Libia, recuperati i corpi di 62 persone

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E’ una tragedia senza fine quella avvenuta al largo delle coste libiche. Il mare continua a restituire cadaveri.

La Mezzaluna rossa ha recuperato i corpi di 62 vittime del naufragio avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 luglio al largo di al Khoms, 120 chilometri a est di Tripoli.
I dispersi sono almeno 110, ma potrebbero arrivare a 150: 145 persone invece sono state portate in salvo e alcune decine rispedite nel centro di detenzione di Tajoura che era stato bombardato agli inizi di luglio. (FOTO DI REPERTORIO)

“Spighe Verdi”: assegnato riconoscimento al Comune di Andria

La Foundation for Environmental Education – Italia Onlus (FEE) ha assegnato oggi, a Roma, al Comune di Andria, la certificazione “Spighe Verdi”, un eco-label volontario gratuito, studiato per i Comuni con significative aree rurali.

            Nella prestigiosa cornice della sede di Confagricoltura di Roma, sono stati insigniti del riconoscimento 42 comuni italiani, distribuiti in 13 regioni, con 14 esordi. Per la Puglia le città premiate sono state: Andria, Carovigno, Castellaneta e Ostuni.

            “L’esordio del Comune di Andria nel novero dei Comuni etichettati con la Spiga Verde, persegue la volontà di impegnarsi in obiettivi di qualità – commenta il Sub Commissario, dott.ssa Mariella Porro – . Seguire la traccia di questa best practice è la sfida da cogliere, perché la risorsa rurale che caratterizza il nostro territorio, possa essere la leva su cui sedimentare l’esperienza turistica, l’efficientamento energetico e la sostenibilità ambientale intesa in senso ampio.

            La candidatura positivamente valutata dalla Foundation for environmental education (FEED) è stata possibile – conclude il Sub Commissario, dott.ssa Mariella Porro –  grazie al valido lavoro di equipe di tutti i settori interessati alla rilevazione ed al monitoraggio dei dati esposti”.

Roma/ Ha confessato uno dei due fermati per l’omicidio del carabiniere

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La caccia all’uomo ha prodotto un primo risultato, dopo il barbaro omicidio di un carabiniere avvenuto a Roma.
Due americani sono stati fermati nell’ambito delle indagini sull’accoltellamento del 35enne vice brigadiere Mario Cerciello Rega. Dopo ore di interrogatorio uno di loro ha confessato l’omicidio.
Il carabiniere era stato accoltellato durante il servizio in borghese, svolto nella notte, in cui aveva bloccato due sospettati di furto ed estorsione: quando uno dei due ha estratto un coltello e lo ha colpito con 8 fendenti.
L’ammissione è avvenuta dopo diverse ore di interrogatorio.

Alla mostra del cinema di Venezia SUPEREROI SENZA SUPERPOTERI, doc vincitore del Premio Zavattini (5 settembre)

L’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico è lieto di annunciare che il corto documentario SUPEREROI SENZA SUPERPOTERI di Beatrice Baldacci, recente vincitore del Premio Zavattini, è stato selezionato della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2019 per concorrere nella sezione “Orizzonti”.

Un film ideato e diretto da una giovanissima regista in cui la memoria audiovisiva viene in supporto ai ricordi di infanzia nella ricostruzione emotiva di una forte relazione tra madre e figlia. Un esempio significativo di come il riuso creativo dei materiali d’archivio, anche personali e familiari, possa essere all’origine di una creatività filmica incisiva e, in questo caso, doppiamente originale poiché delicatamente autobiografica.

La proiezione avrà luogo in anteprima assoluta giovedì 5 settembre alle ore 17:00 alla sala Giardino del Lido di Venezia. 

Supereroi senza superpoteri è un film di Beatrice Baldacci, prodotto dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico nell’ambito del “Premio Zavattini – Unarchive” sostenuto dalla Siae e dal MiBACT, attraverso il bando “Sillumina”, e dalla Regione Lazio, e realizzato in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà. È distribuito da Elenfant Film. 

Malta/ Migranti intercettati e tratti in salvo

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Ancora sbarchi di profughi nel Mediterraneo.

Un gruppo di 76 migranti è stato salvato nella zona di ricerca e salvataggio di competenza di Malta, a sud dell’isola; sono tutti uomini e provengono da Ghana e Sud Sudan.

E’ la seconda volta in un mese che la Afm intercetta imbarcazioni in acque di competenza maltese.

All’inizio del mese un gruppo di 44 persone, tra cui un bambino, è stato salvato e portato a Malta.(foto di repertorio)

Moria di delfini sulle spiagge toscane

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Sette delfini morti sulle spiagge toscane in soli due messi; sono della specie Tursiope, tutti esemplari relativamente giovani. Questi cetacei sarebbero morti nel giro di qualche giorno, per ragioni ancora da chiarire. Già tra il 2017 e il 2018, tra Toscana, Liguria e Francia un’importante epidemia aveva sterminato moltissimi esemplari della specie stenella. Stavolta invece i delfini sono stati recuperati nella porzione di Mediterraneo che bagna la Toscana, tra Viareggio e le Saline di Orbetello. 

Biologi e ricercatori si stanno attivando per individuarne le cause.

Sotto il coordinamento dell’Arpat, stanno collaborando alle indagini: l’Agenzia nazionale per la protezione ambientale, l’Istituto zooprofilattico di Pisa e l’Università di Siena.