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Turismo/ prima giunta nazionale di Federcomtur

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  Si è svolta a Roma la prima giunta nazionale di Federcomtur. Nel corso della riunione il segretario generale Claudio Pisapia ha relazionato i presenti sulle iniziative organizzate a Polla ed a Salerno.

Pisapia ha espresso soddisfazione per le iniziative poste in essere dal Ministero del Turismo e Agricoltura, che ha operato per mettere un freno all’abusivismo di B&B e Case Vacanze. In particolare è stato relazionato che il ministero del Turismo e Agricoltura presieduto da Gianmarco Centinaio  ha varato una stretta antievasione sugli affitti brevi, relativi al turismo extralberghiero. Nel decreto crescita sono stati inserite alcune norme per tentare di contrastare l’abusivismo che caratterizza il settore del turismo extralberghiero. Ancora è stato istituito il “codice nuovo” per identificare tutte le strutture per vrafforzare gli obblighi, quali il versamento delle imposte compresa la tassa di soggiorno.

E’ stato ricordato inoltre che proprio Federcomtur ha inviato al ministero e ad alcuni componenti delle Commissione Attività Produttive, in particolareall’onorevole Colla e all’onorevole Colucci, un dossier sui B&B e le case vacanza andando a stigmatizzare l’esistenza di un “buco nero” e di una vacatio legislativa che non consentiva di poter controllare la struttura ricettiva extralberghiera, non solo nel versamento delle tasse di soggiorno ma soprattutto al pagamento delle imposte in genere, pertanto ha partecipato al lvoro di questa riforma.

Nel corso dell’incontro ha preso parola anche Massimo Bugli, che ha chiesto di presentare al Ministro Centinaio una proposta per incentivare gli Agriturismi e di organizzare due Workshop in due importanti località a forte vocazione turistica: Frascati e Bibbiena. Alla riunione di Federcomtur hanno preso parte inoltre: Maurizio Ingenito, Valdimiro Ruzza, Carmelo De Vita, Angelo Grimaldi, Paolo Santangelo, Carlo Dettori, Beniamino Brancaccio, Alfonso Marrazzo, Giuseppe Fugallo di Trapani e Arturo Vitale.  

Torino/ Trapianto di cuore salva un bambino di tre anni

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Un delicato intervento chirurgico in una struttura italiana salva la vita ad un bambino di tre anni, affetto dalla nascita da una grave forma di cardiomiopatia dilatativa.

E’ stato salvato grazie alla equipe medica dell’ospedale Regina Margherita di Torino.

Da un anno e mezzo il piccolo viveva connesso a un cuore artificiale.

L’intervento, effettuato dopo 520 giorni in attesa della donazione, è riuscito nonostante le condizioni preoperatorie del bimbo non fossero ottimali.

NO all’invio di comunicazioni commerciali ai possessori di tessere fedeltà

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Non è lecito l’invio di comunicazioni commerciali ai possessori di tessere fedeltà che non abbiano espresso uno specifico e libero consenso all’uso dei propri dati a fini di marketing. E’ quanto ribadito dal Garante Privacy in un provvedimento con cui ha imposto a un’importante catena di negozi una serie di misure per garantire il rispetto delle misure poste a tutela della privacy dei consumatori. Il provvedimento è stato adottato in seguito alle violazioni segnalate da alcuni clienti prima dell’applicazione del nuovo Regolamento UE sulla protezione dei dati personali (Gdpr).


I clienti si erano lamentati per la continua e indesiderata ricezione in posta elettronica di offerte commerciali da parte dell’azienda di cui possedevano una carta fedeltà. Gli interessati avevano, peraltro, chiesto più volte alla società, sia telefonicamente, sia tramite procedure automatizzate, di cancellare il proprio indirizzo dalla mailing list pubblicitaria, ma senza ottenere alcun risultato.
Nel corso dell’istruttoria avviata dal Garante, l’impresa si è giustificata affermando di non essere stata in grado di bloccare l’invio di e-mail pubblicitarie per problemi connessi alle sue banche dati – contenenti dati di oltre dieci milioni di clienti – che, in quel periodo, erano in fase di migrazione verso un’unica piattaforma.


E’ stato accertato che il consenso al trattamento dei dati per l’invio di comunicazioni commerciali – acquisito attraverso i vecchi moduli di adesione al programma fedeltà – non poteva essere ritenuto valido, poiché i clienti erano costretti a rilasciarlo per poter ottenere i servizi proposti con la carta fedeltà. Inoltre, il sistema informativo della società non era in grado di tracciare e gestire adeguatamente le richieste di esercizio dei diritti degli interessati, in particolare quello di opposizione al trattamento per finalità di marketing, e di interrompere di conseguenza l’invio di spam.


Nel suo provvedimento, il Garante ha quindi prescritto misure per mettersi in regola con le nuove disposizioni in materia di protezione dei dati personali ed, esercitando per la prima volta i nuovi poteri correttivi offerti dal Gdpr, ha “ammonito” la società a non utilizzare più, per finalità di marketing, i dati personali degli interessati, raccolti mediante i moduli relativi alla fidelity card contestata. Ha inoltre vietato l’utilizzo, per gli stessi fini, dei dati di qualunque interessato, in assenza di un comprovato consenso, libero e specifico.


Alla società è stato ingiunto, infine, di implementare misure organizzative e tecniche adeguate per garantire la corretta gestione dei diritti degli interessati, assicurando anche il tracciamento puntuale delle richieste ricevute dalla clientela, e poter così comprovare il rispetto (accountability) degli adempimenti privacy.
Ferdinando Onorato Rpd OdG Molise

Apertura straordinaria – Mostra: Le firme dei Reali.

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Due documenti di inestimabile valore storico in mostra nello splendido scenario della Casa Museo di Giuseppe Garibaldi a Caprera. Quel 23 aprile del 1899 non ci furono riprese filmate quando il Re Umberto I e la Regina Margherita sbarcarono a La Maddalena e scelsero Caprera come ultima meta del loro viaggio in Sardegna. Ma di quello storico passaggio restano le loro preziose firme nel registro dei visitatori. Nell’ambito della mostra Caprera 2 giugno – 4 luglio, dal 1882 ai giorni nostri. Viaggio nella memoria del Risorgimento”,  in corso fino al 15 settembre 2019, al Compendio Garibaldino, domenica 28 luglio 2019, in occasione dell’apertura straordinaria prevista dalle 14.30 alle 18.30, verranno esposti al pubblico due registri (non consultabili) datati 1899 e 1939, aperti nelle pagine delle firme dei Savoia, in una iniziativa dal titolo “Le firme dei Reali. Sfogliando i vecchi registri di Caprera.”

Il re e la regina sbarcarono a La Maddalena e scelsero Caprera per concludere il loro viaggio nell’isola. La coppia dei reali, scortata dal sindaco maddalenino Zicavo e dal Presidente del Consiglio Pelloux, fu ricevuta affettuosamente dai familiari di Garibaldi e dopo una commovente visita alla tomba dell’Eroe e alle stanze della Casa Bianca, suggellarono lo storico passaggio annotando le loro firme nel registro dei visitatori. Quaranta anni dopo, l’11 giugno del 1939, una coppia reale, il principe ereditario Umberto, nipote di Umberto I e Margherita, e la moglie Maria Josè, principessa del Belgio, firmarono il registro delle presenze per certificare  la loro breve visita a Caprera in cui furono accolti da Clelia Garibaldi, figlia del Generale. Una ricca collezione di cimeli per raccontare spaccati di storia di Caprera.

Carenza dei Segretari Comunali, Castelli: Pronta norma per risolvere il problema della carenza

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“Siamo consapevoli della grave carenza di Segretari Comunali, soprattutto nei piccoli comuni, su questo abbiamo lavorato per predisporre una norma utile a risolvere la problematica, che verrà inserita nel primo provvedimento utile.


Sono certa che questo problema, che ovviamente ha ricadute anche sui servizi resi ai cittadini, verrà risolto a breve.
Sono già sul tavolo alcune ipotesi che trovano anche il consenso degli interessati, e su cui in ogni modo si può lavorare per condividerle fra tutti gli attori istituzionali. Come una procedura di immissione accelerata per il COA 7, l’ampliamento e la rimodulazione delle fasce demografiche inerenti le fasce C e B dei Segretari Comunali ed una rivisitazione delle modalità di convenzione tra i Comuni per le sedi di segreteria convenzionata.


È un provvedimento di cui sono convinta, e per il quale continuerò a battermi, anche se per raggiungere l’obiettivo dovremo superare le resistenze di qualche funzionario del Ministero dell’Interno”.
Così il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, sulla carenza dei Segretari Comunali.

Naufragio: Save the Children, Europa inerme di fronte alla tragedia che continua a consumarsi alle sue porte

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L’organizzazione sottolinea l’urgenza, di fronte al continuo deteriorarsi delle condizione di sicurezza in Libia, che la comunità internazionale, e in primo luogo l’Europa, moltiplichi gli sforzi per realizzare vie di accesso sicure dalle aree di crisi o di transito

“L’ennesima tragedia del mare avvenuta nelle scorse ore non può che metterci di fronte alle nostre responsabilità. La morte di centinaia di uomini donne e bambini è lo specchio dell’incapacità di gestire il fenomeno migratorio”, ha affermato Raffaela Milano Direttrice Programmi Italia – Europa di Save the Children, commentando la notizia del naufragio a largo delle coste libiche diffusa in queste ore.

Save the Children, l’organizzazione internazionale che da 100 anni lotta per salvare i bambini e garantire loro un futuro, ritiene assolutamente inaccettabile che l’Europa rimanga inerme di fronte alla tragedia che continua a consumarsi alle sue porte. Secondo le ultime stime disponibili, nei primi 5 mesi dell’anno, 1 persona su 14 tra quelle che hanno provato ad attraversare il Mediterraneo ha perso la vita e in questi casi i minori sono i più vulnerabili. Mentre la situazione della sicurezza in Libia peggiora giorno dopo giorno, i rifugiati e i migranti hanno poche opzioni: o rimangono intrappolati nel Paese o fuggono attraverso il Mediterraneo o il deserto nigerino. Tra loro sono tantissimi i minori, adolescenti e talvolta poco più che bambini, spesso in viaggio da soli.

“Salvare vite umane deve essere la preoccupazione principale degli Stati Membri dell’UE. È inoltre indispensabile che la comunità internazionale, e in primo luogo l’Europa, moltiplichi gli sforzi per realizzare vie di accesso sicure dalle aree di crisi o di transito, per evitare che decine di migliaia di persone continuino a vedersi costrette ad affidarsi ai trafficanti, mettendo in serio pericolo la propria vita, per attraversare il Mar Mediterraneo, come questa ennesima tragedia ci ha purtroppo dimostrato”.

Decreto Dignità, Agcom scrive al Governo: divieto di pubblicità dei giochi danneggia giornali e tv

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Il divieto di pubblicità dei giochi previsto dal Decreto Dignità, oltre a «danneggiare i concessionari italiani» e a «favorire gli operatori illegali», rischia di gravare su diversi settori dell’economia italiana, dagli operatori radiotelevisivi al mondo dell’editoria, fino alle squadre di calcio, penalizzate – rispetto a quelle europee – dallo stop alle sponsorizzazioni. Come riporta agipronews, lo scrive l’Agcom in una segnalazione inviata al Governo.

L’IMPATTO SULL’EDITORIA – Il divieto di pubblicità avrà «un impatto notevole sul settore dell’editoria, che già vive una forte contrazione dei ricavi pubblicitari, circostanza che evidentemente incide sotto il profilo occupazionale e che porta con sé inevitabili ricadute anche in termini di pluralismo, privando il settore dell’editoria di una possibile fonte di ricavi», scrive l’Agcom, evidenziando che «il trend degli ultimi anni ha mostrato investimenti pubblicitari nel settore dei giochi e scommesse come un mercato in forte crescita» ma «è indubbio che il settore dell’editoria perderà tutto il differenziale maturato nel 2018».

L’IMPATTO SUL CALCIO – La perdita in termini di ricavi per il solo sistema calcio (italiano) dopo l’entrata in vigore del divieto di sponsorizzazioni da parte delle società di gioco «si stima in circa 100 milioni di euro l’anno, con la conseguente sostanziale penalizzazione in termini di competitività nei confronti delle altre Leghe europee». A questo impatto diretto «dovrebbe poi aggiungersi un effetto indiretto in termini di ripercussioni occupazionali su tutta la filiera che ne uscirebbe assolutamente indebolita rispetto a quelle straniere».

L’IMPATTO SULLE TV – Il divieto di pubblicità dei giochi potrebbe gravare «sugli operatori radiotelevisivi stabiliti in Italia, in virtù dell’applicazione del principio del Paese di origine: laddove il fornitore di servizi media fosse stabilito in altro Paese dell’Unione, ma i contenuti venissero diffusi anche in Italia, lo stesso sarebbe (ed è) legittimato anche a trasmettere pubblicità del gioco con vincita in denaro, sfuggendo tuttavia alla potestà sanzionatoria dell’Autorità». Le tv con sede in Italia che sono tenute ad osservare il divieto, quindi, sarebbero penalizzate.

SANZIONI SPROPORZIONATE – Le nuove norme, continua l’Agcom, «dovrebbero modulare il trattamento sanzionatorio a seconda della “pericolosità” della concreta condotta rilevata». Una sanzione minima di 50mila euro per chi viola il divieto di pubblicità dei giochi risulta «poco ragionevole e sproporzionata», sottolinea l’Autorità. Una sanzione di simile entità non è «prevista per alcuna altra fattispecie violativa rientrante nel perimetro tipico dell’attività di vigilanza di questa Autorità, avente ad oggetto la diffusione di contenuti sui servizi di media audiovisivi e radiofonici, in attuazione delle disposizioni del Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici».

NUOVI OPERATORI SVANTAGGIATI – L’Agcom inoltre sottolinea che il divieto di ogni forma di comunicazione promozionale della propria attività preclude «di fatto l’accesso al mercato dei “new comers”, che non potrebbero in alcun modo competere con i marchi già noti». Un nuovo operatore, anche se legittimato ad operare sul mercato «non potrebbe comunque competere con i marchi già noti».

GIOCO ILLEGALE – Per l’Agcom, il divieto di pubblicità dei giochi non solo «rischia di produrre conseguenze non favorevoli in termini di competitività delle aziende italiane» ma, «nella misura in cui va a colpire anche l’utilizzo dei marchi e dei loghi relativi a servizi di gioco autorizzati dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, rischia di rendere più difficile distinguere tra offerta di gioco legale e illegale».

CAOS LEGISLATIVO – L’Agcom, poi, segnala «un problema di coordinamento» del Decreto Dignità con le norme sulla pubblicità già previste dal Decreto Balduzzi e dalla manovra 2016. In sostanza, per quanto riguarda il Decreto Balduzzi, non è chiaro se bisogna ipotizzare «un esercizio congiunto delle competenze in materia di pubblicità» da parte dell’Autorità e dei Monopoli. Per quanto riguarda la legge di bilancio 2016, non è chiaro se il Decreto Dignità abroghi le norme sul divieto orario di pubblicità dalle 7 alle 22 per le tv generaliste o se le regole e le sanzioni previste vadano a “sommarsi” a quelle della manovra.

COPERTURA FINANZIARIA – Infine, l’Agcom chiede al Governo di «confermare e chiarire il perimetro di competenza» dell’Autorità, «prevedendo una copertura degli oneri derivanti dall’esercizio della conseguente attività di vigilanza e sanzionatoria». L’Autorità rileva un’estensione delle proprie competenze «ad ambiti (e fattispecie) estranei al perimetro di riferimento delineato dalla legge istitutiva», che «costituisce un onere particolarmente gravoso anche in termini di impiego di personale che avrebbe necessitato, stante l’attuale sistema di finzanziamento dell’Autorità, la previsione di un contributo gravante sui soggetti obbligati/vigilati».

LE CONCLUSIONI – In conclusione, per l’Agcom è «auspicabile e urgente un intervento di riforma complessivo dell’intera materia» dei giochi che «possa introdurre gli strumenti più idonei ed efficaci per contrastare il fenomeno della ludopatia, nel rispetto dell’iniziativa economica privata». L’Autorità suggerisce di «adottare una strategia multilivello a scopo di contrasto efficace del gioco che contempli non tanto un divieto assoluto e indiscriminato di pubblicità, ma che abbia ad oggetto una conformazione dei contenuti del messaggio commerciale, in modo da indirizzare i giocatori verso il gioco legale e verso comportamenti responsabili di gioco». MSC/Agip

Domenica 28 luglio giornata della tigre al Bioparco

In adesione alla giornata internazionale della tigre, domenica 28 luglio il Bioparco dedica una giornata a questi affascinanti felini, in cui i bambini potranno scoprire caratteristiche e curiosità su questi animali a serio rischio di estinzione.

Dalle ore 11.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 16.00 i guardiani del reparto carnivori saranno a presenti presso l’area tigri per raccontare abitudini e aneddoti sugli animali ospiti del Bioparco: Tila e Kasih, la coppia di rarissime tigri di Sumatra, e Gladio, tigre del Bengala accolta a seguito del sequestro dei Carabinieri Forestali per ipotesi di reato di maltrattamento. Inoltre si potrà apprendere perché la tigre ha le strisce, cosa mangia e come caccia le sue prede, oppure come fa una tigre ad essere bianca. Ma soprattutto: cosa si può fare per contribuire alla sua salvaguardia?

La giornata è inserita nell’ambito della giornata internazionale della tigre, giunta alla sua nona edizione, ed è finalizzata a sensibilizzare i cittadini sulle cause che minacciano la tigre e molte altre specie di felini, e a raccogliere fondi da destinare a progetti di conservazione in natura.

Al via la campagna d’informazione sull’uso corretto dei cellulari

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“Il tuo cellulare è intelligente. Usalo con intelligenza”. È lo slogan della campagna informativa , realizzata congiuntamente dai ministeri della Salute, dall’Istruzione, Università e Ricerca e dall’Ambiente e tutela del territorio e del mare.

Gli obiettivi dell’iniziativa di comunicazione dei tre dicasteri rispondono a quanto disposto dal TAR del Lazio (con sentenza n. 500/2019): 

  • promuovere il corretto uso degli apparecchi di telefonia mobile (telefoni cellulari e cordless);
  • informare sui rischi per la salute e per l’ambiente connessi ad un uso improprio di tali apparecchi.

I tre ministeri hanno unito, in un tavolo tecnico, le loro competenze e le loro professionalità, anche con la collaborazione degli esperti dell’Istituto superiore di sanità, in modo da realizzare una campagna basata su informazioni autorevoli e scientificamente fondate su quattro punti in particolare:

  • esposizione alle onde elettromagnetiche da cellulare e cordless: consigli utili per ridurre l’esposizione, il punto sulla ricerca, i requisiti di sicurezza degli apparecchi e delle stazioni radio base;
  • interferenze delle onde elettromagnetiche sui dispositivi medici: cosa è bene sapere se porti un pacemaker;
  • tutela della salute: consigli utili legati alla distrazione alla guida e mentre si cammina, dati e informazioni sugli incidenti da distrazione;
  • rispetto dell’ambiente: le indicazioni per smaltire correttamente il vecchio cellulare anche presso i punti vendita.

Il Tribunale di Latina condanna l’INPS al risarcimento contributivo per esposizione ad amianto

 Il giudice Umberto Maria Costume del Tribunale di Latina ha riconosciuto l’esposizione qualificata ad amianto di un lavoratore (T.L.) della Impress S.p.A., divenuta poi Nuova Commerciale Imballaggi di Aprilia S.p.A., impresa che si occupa di progettazione e costruzione di prodotti di imballaggio industriale e ha condannato l’INPS all’accredito delle maggiorazioni contributive per esposizione alla fibra killer, con prepensionamento e aumento della pensione. Come accertato da tecnici nominati dall’autorità giudiziaria, l’amianto è stato utilizzato all’interno dello stabilimento per la coibentazione e l’isolamento termico di strutture ed impianti e macchine operanti a temperature elevate. Ci troviamo dinanzi all’ennesimo caso di riconoscimento di esposizione qualificata ad amiantoche conferma le precedenti pronunce di accertamento e riconoscimento della presenza di amianto presso il sito della Ardagh Metal Packaging Italy S.p.A. (già Impress Metal Packaging Capolo S.p.A., Impress S.p.A., Cebal Italia S.p.A. e La Nuova Commerciale Imballaggi S.p.A.).

Il lavoratore in questione, con mansione di conduttore di macchine, addetto alle presse, alle chiavette durante la lavorazione del filo zincato e alla ceratrice, e incaricato della spruzzatura di paraffina sui fogli di alluminio e di banda stagnata, è risultato esposto a fibre e polveri di amianto oltre la soglia delle 100 ff/ll, per una media giornaliera di 8 ore lavorative, per un periodo ultradecennale. “La pronuncia del Tribunale di Latina è coerente con le precedenti decisioni di condanna dell’INPS all’accredito delle maggiorazioni contributive per quei lavoratori che hanno lavorato in siti contaminati da amianto. L’azione della nostra associazione prosegue in provincia di Latina per ottenere il riconoscimento e la tutela di tutti i diritti dei lavoratori esposti alla sia nei confronti dell’INPS, che dell’INAIL, in caso di malattia professionale“, dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, difensore del lavoratore, componente della Commissione Nazionale Amianto, istituita dal Ministero dell’Ambiente, ePresidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che, in più occasioni, ha reso pubblici i dati sulla condizione di rischio amianto in provincia di Latinainvocando l’intervento delle pubbliche istituzioni, a tutti i livelli, per le bonifiche e messa in sicurezza dei siti, tra i quali edifici pubblici e stabilimenti, la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad amianto, e il riconoscimento dei diritti. L’ONA ha diverse strutture operative, dalla sede provinciale ubicata in Latina, Via Cairoli n. 10, all’ambulatorio medico legale in Cisterna di Latina, diretto dal Dott. Arturo Cianciosi, per l’assistenza sanitaria gratuita, e con collaborazione del Prof. Luciano Mutti, oncologo di fama internazionale, e lo sportello amianto, anche online https://www.osservatorioamianto.com/sportello-nazionale-amianto/

Tutti i cittadini possono rivolgersi all’associazione attraverso il numero verde 800 034 294