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Convenzione tra soggetti abilitati all’assistenza fiscale e INPS

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Il messaggio 11 luglio 2019, n. 2658 fornisce informazioni sulla convenzione tra INPS e soggetti abilitati all’assistenza fiscale, per l’affidamento e la disciplina del servizio di raccolta e trasmissione delle dichiarazioni delle situazioni reddituali (modelli RED) e delle dichiarazioni di responsabilità (modelli ACC.AS/PS, ICRIC FREQUENZA, ICLAV), per la corretta erogazione delle prestazioni previdenziali e assistenziali, campagne RED ordinaria 2019 (anno reddito 2018), Solleciti 2018 (anno reddito 2017), INV CIV ordinaria 2019 e Solleciti 2018.

Lo schema di convenzione, allegato al messaggio, individua i casi in cui devono essere presentate le dichiarazioni, regolamenta le modalità di svolgimento del servizio, di conservazione della documentazione e di trasmissione telematica, disciplina le attività di verifica e di validazione dei dati, nonché quelle di comunicazione delle anomalie eventualmente riscontrate.

Il servizio viene affidato in via non esclusiva.

Il cittadino potrà comunque presentare direttamente la comunicazione attraverso il servizio online(accessibile con PIN dispositivo, credenziali SPID di secondo livello o avvalendosi del Contact center) o le strutture territoriali dell’Istituto.

I CAF e gli altri soggetti abilitati all’assistenza fiscale, se in possesso dei requisiti, hanno facoltà di stipulare convenzioni singole.

Il Direttore centrale Organizzazione e sistemi informativi è stato autorizzato a sottoscrivere, in nome e per conto dell’Istituto, le convenzioni in oggetto.

La procedura per la sottoscrizione delle convenzioni scadrà il 31 gennaio 2020.

I soggetti interessati alla sottoscrizione della convenzione potranno rivolgersi alla Direzione centrale Organizzazione e sistemi informativi – Area Sviluppo dei processi di integrazione e sinergia e procedimentalizzazione delle convenzioni con soggetti privati e professionisti, scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected].

AIFA/disposto il ritiro dalle farmacie di due lotti della specialità medicinale SIMVASTATINA

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L’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, ha disposto il ritiro dalle farmacie di due lotti della specialità medicinale SIMVASTATINA della ditta Mylan Italia Spa. Questo farmaco è indicato per il trattamento della ipercolesterolemia e nella prevenzione cardiovascolare.

Nello specifico si tratta dei lotti: n. 8053537 con scadenza 09-2019 della specialità medicinale SIMVASTATINA MY*10CPR 20MG – AIC 037398029 e n. 8052326 con scadenza 9-2019 della specialità medicinale SIMVASTATINA MY*28CPR 20MG – AIC 037398056. Il provvedimento si è reso necessario a seguito di notifica di allerta proveniente dall’agenzia ceca e successiva comunicazione della ditta Mylan concernente risultati fuori specifica durante gli studi di stabilità. La ditta Mylan Italia Srl ha comunicato l’avvio della procedura di ritiro che il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute – Nas è invitato a verificare .

Carabinieri NAS: tatuaggi e piercing irregolari, sospeso un centro a Parma

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FOTO DI REPERTORIO

Uno studio di tatuaggi parmense è stato sospeso, con provvedimento immediato del Sindaco, per accertate irregolarità dei Carabinieri del NAS di Parma nel corso di un’ordinaria attività ispettiva.
I militari hanno evidenziato alcune criticità riguardo le apparecchiature di sterilizzazione ed il consenso informato da far sottoscrivere in caso di specifiche patologie del cliente. Sono state, inoltre, rinvenute e sequestrate amministrativamente 27 confezioni di pigmenti ed inchiostri prive sia delle informazioni in lingua italiana nell’etichettatura sia della data di scadenza. Al responsabile, segnalato alle Autorità sanitarie ed amministrative, sono state notificate sanzioni pecuniarie pari a 4.032 euro. 

Caldo: Attenzione ai più piccoli, ecco i consigli per farli bere di più

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Oltre 1 bambino su due (61% non beve abbastanza, è il risultato di uno studio condotto su 305 soggetti di età compresa tra i 6 e i 16 anni. Un dato allarmante che sottolinea come, ancora oggi, i più piccoli non vengono educati ad una corretta idratazione. L’acqua, in particolar modo durante il periodo estivo, assume un ruolo fondamentale per il benessere e lo sviluppo psico-fisico dell’organismo, che molto spesso i genitori sottovalutano.

In età infantile seguire una corretta idratazione può essere difficile: nei bambini infatti lo stimolo della sete è meno sviluppato rispetto agli adulti e anche quando viene avvertito non garantisce l’assunzione della giusta quantità di acqua.

Ecco dunque, alcuni semplici e preziosi consigli dell’esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino Alessandro Zanasi, che possono aiutare i genitori a fare in modo che i più piccoli bevano una quantità d’acqua adeguata a soddisfare il loro fabbisogno giornaliero, anche in vista delle vacanze sotto l’ombrellone o delle gite in città:

1.    Assicurarsi di avere sempre a disposizione una bottiglietta di acqua. Un gesto apparentemente scontato ma che ci consente di poter offrire costantemente acqua al bambino anche durante i viaggi in macchina o in spiaggia;

2.    Associare il gesto del bere a precisi momenti della giornata, ad esempio all’inizio o al termine di attività ludiche, durante i pasti principali e le merende o prima di andare a dormire. Un modo semplice per assicurarsi che ogni giorno il bambino assuma una certa quantità di acqua e che lo abitua a ricordarsi che bere è importante per stare bene;

3.    Utilizzare bicchieri e cannucce colorate per rendere il gesto del bere acqua un momento di divertimento.

Si tratta di semplici consigli, o trucchi, che possono essere molto utili per trasmettere ai bambini in maniera giocosa la buona abitudine di idratarsi correttamente” – commenta il Dottor Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino e membro della International Stockholm Water Foundation – “In questo periodo, caratterizzato dal caldo e dalle giornate passate sotto l’ombrellone, è importante bere in maniera costante, soprattutto per i bambini che sudando, perdono liquidi e sali minerali, che se non reintegrati possono aumentare il rischio di disidratazione.”

Acqua e bambini: qual è la quantità giusta?

Mal di testa e senso di stanchezza sono alcuni sintomi che i bambini potrebbero manifestare quando bevono troppo poco. Per preservare il benessere psico-fisico dei più piccoli, i pediatri suggeriscono, come per gli adulti, di bere almeno 8 bicchieri d’acqua al giorno (bambino di 7-10 anni), con riferimento ad un bicchiere “a loro misura” (150 ml). Si tratta di una indicazione generale perché: “La quantità di acqua specifica per ogni bambino deve essere calcolata tenendo presenti diversi fattori, come età, condizione di salute e il tipo di attività fisica svolta, ma anche temperatura esterna, umidità dell’ambiente – conclude il dottor Zanasi –L’alimentazione, infine, con l’assunzione quotidiana di almeno 5 porzioni di frutta e verdura di stagione contribuisce a reintegrare liquidi oltre ad un importante apporto di micronutrienti e fibre”.

Fisco/ Torna in campo l’idea della ‘Nuova Imu’

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La proposta di legge è stata depositata alla Camera lo scorso dicembre e prevede la fusione tra Imu e Tasi; la notizia è che attualmente è in audizione davanti alla Commissione Finanze della Camera.
E’ la cosiddetta ‘Nuova Imu’, un’unica imposta che dovrebbe diventare la tassa principale su seconde case e immobili aziendali.
Il piano prevede una semplificazione nella determinazione dell’imposta con un unico testo normativo che disciplina le imposte dirette locali sugli immobili.

A breve si potrà sapere quali novità tra quelle proposte passeranno al vaglio della Commissione.

Corsi Oss- Operatore socio sanitario: rischio truffe in Puglia?

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La figura dell’operatore sociosanitario (in acronimo oss) sta conoscendo una importante diffusione, grazie anche alle previsioni legislative che l’hanno regolata. In pratica si tratta di un aiuto infermiere, un supporto nell’assistenza ai malati e alle persone anziane.

Per avere la qualifica, unico modo per poter svolgere l’attività, bisogno frequentare dei corsi specifici (che includono anche un periodo di tirocinio presso strutture sanitarie) e superare un esame pubblico, in cui la commissione viene nominata dalla Regione in cui si svolge il corso. Solo al superamento di questo esame si consegue la qualifica di Oss e si può svolgere la relativa attività lavorativa e rispondere ai numerosi concorsi che enti pubblici e il sistema sanitario nazionale indicono per questa specifica posizione lavorativa.Pubblicità


Non in tutte le regioni, per un motivo o per un altro, è possibile frequentare il corso abilitante per operatore socio sanitario. La competenza per lo svolgimento di questi corsi, in base alla Costituzione è di esclusiva competenza delle Regioni, e le Regioni non legiferano in modo uguale. Se però svolgi un corso Oss in una Regione che non è la tua e superi l’esame in quella regione la qualifica vale in tutto il territorio nazionale. Il che comporta che spesso giovani che vogliono acquisire queste competenze devono recarsi fuori regione e svolgere il periodo di aula in una località magari anche lontana da quella di casa.


Considerato che il corso Oss ha mediamente un costo superiore ai 2000 euro e che a questo si devono aggiungere le spese di soggiorno in altra città per circa due mesi è chiaro che si tratta di un impegno economico notevole. In questa situazione si innescano, come sempre in Italia, i pescecani, cioè quelli che, in barba alle leggi e speculando sulla pelle della povera gente, lucrano un business facile e truffaldino.
Alle nostre redazioni, infatti, sono pervenute segnalazioni molto circostanziate rispetto a quanto sta accadendo in alcune zone della Puglia, segnatamente in Salento e nella zona del Gargano/San Giovanni Rotondo, Manfredonia e nel foggiano.
Segnalazioni che, in una materia molto tecnica come è questa, rischiano di essere perdute.e

Informamolise.com e negozioterminus.it sono parte di un gruppo, il Gruppo Terminus che ha al suo interno anche un ente di formazione professionale accreditato dalla Regione Molise e che svolge anche corsi per operatore socio sanitario. Peraltro in Molise la normativa è molto rigida e i controlli attenti, per cui è stato semplice con i colleghi della formazione capire la sostanza di queste segnalazioni e verificarne la fondatezza.


” In pratica in Puglia i corsi per operatore socio sanitario sono fermi, è un dato di fatto. Epperò- ci dicevano questi lettori- loro stanno facendo regolarmente i corsi Oss in Puglia, a casa loro o a qualche chilometro di distanza presso enti di formazione professionali del posto. Alla domanda ma chi rilascia poi la qualifica? E’ stato risposto la Regione Campania”.


Ora è vero che la Regione Campania ha sbloccato i corsi per operatore socio sanitario, fermi per diverso tempo. Ma è anche vero che, come per il Molise, se vuoi fare un corso in Campania devi recarti per svolgere la parte di aula in Campania e soprattutto il tirocinio. Non puoi certo farla presso un ente in Puglia, o comodamente in casa propria. A questo punto si è acceso un allarme. 
Probabilmente, ma stiamo raccogliendo ulteriori informazioni da inviare alle autorità competenti, questi corsi sono corsi farlocchi, che non abilitano cioè alla professione ma forniscono solo attestati di frequenza del tutto inutili, nonostante vengano pagati a caro prezzo. Si gioca tutto sulla mancanza di controlli e sull’equivoco.


Ti rilasciano un pezzo di carta con scritto su Oss, con timbri e firme che non valgono niente. E’ già successo con un ente dell’Emilia Romagna che è stato denunciato per truffa. Ma siccome nessuno lo controlla, va bene quando vieni assunto, le carte sono apposto.


Se però un domani viene effettuato un controllo tu perdi il lavoro perché non sei abilitato al suo svolgimento e rischi anche un processo penale per svolgimento di attività lavorativa senza i titoli prescritti dalla legge. Ed ecco allora che è necessario che queste truffe vengano represse e denunciate.

Negozioterminus.it è a disposizione di quanti vogliono verificare se stanno svolgendo un corso regolare o meno. Non solo. Di concerto con alcune associazioni di consumatori invieremo il materiale che dovesse risultare falso o non regolare alle competenti autorità, in primis alla procura della Repubblica competente.


Per contattarci e avviare una puntuale verifica del tutto con i nostri esperti la mail è la seguente: [email protected]

Sardegna/ Ancora incendi in Ogliastra

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E’ un tormento senza fine il problema degli incendi in Sardegna. Un nuovo rogo è scoppiato a Cea, vicino alla omonima spiaggia, a metà tra Bari Sardo e Tortolì.

Alimentato dal forte vento di maestrale, il fuoco si è subito diretto verso gli insediamenti turistici: un hotel che ospita 40 persone, due campeggi per camper e la colonia dei salesiani sono state fatte evacuare.
Sul posto sono presenti due elicotteri regionali e il super puma del Corpo forestale: richiesto anche l’intervento di due Canadair.

San Gennaro Vesuviano/ Lancia la figlioletta dal balcone di un’abitazione e poi si butta anche lui

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L'ospedale Cardarelli di Napoli

Orribile tragedia a San Gennaro Vesuviano, nel Napoletano. Un 35enne avrebbe lanciato la figlia di 16 mesi dal balcone del secondo piano di un’abitazione prima di buttarsi giù anche lui. La bimba è morta, mentre l’uomo è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Cardarelli di Napoli.
La vicenda è ancora tutta da ricostruire, così come è da stabilire se l’uomo e la moglie erano in procinto o meno di separarsi.
I genitori della piccola vivono a Caserta; nell’appartamento dove si è verificata la tragedia vive la suocera dell’uomo.

Operazione di polizia, sequestrato un arsenale da guerra nel Nord Italia

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FOTO DI REPERTORIO

Grossa operazione di polizia nel Nord Italia, scoperto un arsenale che comprendeva anche un missile aria-aria. In totale venti armi da guerra, tra cui carabine d’assalto di ultima generazione, pistole, munizioni e, come detto, il missile.

Tre le persone arrestate.
L’operazione nasce da un’indagine della Digos di Torino relativa ad alcuni combattenti italiani che hanno partecipato alla guerra nel Donbass, in Ucraina; l’azione di polizia è stata condotta in collaborazione con agenti di Milano, Varese, Pavia, Novara e Forlì, coordinati dalla Polizia di prevenzione – Ucigos.

Fisco/ Flat tax, la proposta al tavolo governativo: aliquota al 15% fino a 55.000 euro

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Flat tax con un’unica deduzione fiscale che assorbirà tutte le detrazioni; aliquota al 15% fino a 55.000 euro di reddito familiare. Questa sarebbe la proposta al vaglio del governo che, si stima,sarebbe favorevole per 20 milioni di famiglie e 40 milioni di contribuenti.
Secondo i proponenti darebbe impulso ai consumi e risparmi importanti per le famiglie, quantificati in diversi miliardi di euro.