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CIMICE ASIATICA: APPROVATA IN SENATO LA RISOLUZIONE PER IL CONTROLLO BIOLOGICO

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Il contributo CREA per lo studio delle potenzialità e le valutazioni di rischio per l’Uso dell’antagonista naturale, noto come “Vespa samurai”

Approvata in Senato la risoluzione che impegna il Governo a dare la massima priorità alle misure legislative per valutare le potenzialità di Controllo biologico ed effettuare una corretta Valutazione dei rischi ambientali per l’introduzione della Vespa samurai (Trissolcus japonicus), allo scopo di contrastare il flagello della esotica Cimice asiatica, che tanti danni sta provocando all’agricoltura italiana.

La Vespa samurai è un importante antagonista naturale della Cimice nella sua area di origine. Infatti, negli ecosistemi in cui è presente, la Vespa depone le sue uova in quelle della Cimice, contenendone in tal modo le popolazioni, senza ricorrere ad agenti chimici nocivi come pesticidi ed insetticidi. Il nome comune con cui è indicato l’antagonista naturale “Samurai Wasp” non deve preoccupare, in quanto questo minuscolo Insetto utile, poco più grande di 1 mm, non ha nulla a che vedere con le comuni e temute vere Vespe.

Il CREA, il più importante ente di ricerca in Italia sull’agroalimentare, su richiesta del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo, è impegnato con il suo Centro di Ricerca Difesa e Certificazione proprio per lo sviluppo di un programma di Lotta Biologica Classica contro la Cimice asiatica, per testare le potenzialità e fare una valutazione di impatto ambientale sull’uso di antagonisti naturali.

Le Istituzioni hanno compreso e sostenuto la posizione della ricerca di cui il CREA è capofila, in collaborazione con il Servizio Fitosanitario Centrale del MIPAAFT e questo permetterà a breve di completare le ricerche, non solo con riferimento alle indagini sull’efficacia della Vespa samurai, ma anche, come giustamente richiesto da più parti, di terminare una corretta Valutazione di Impatto Ambientale, basata sugli Standard Internazionali definiti dalla FAO e dalla European and Mediterranean Plant Protection Organization, per gli aspetti connessi alla tutela della biodiversità negli interventi di Lotta Biologica.

Contrasto alla Cimice Asiatica: lo stato delle ricerche al CREA Difesa e Certificazione

Nel quadro della definizione di un programma di Controllo Biologico della Cimice asiatica, dopo un primo avvio delle indagini nell’ambito del Progetto “ASPROPI” finanziato dal MIPAAFT, le ricerche del Centro CREA Difesa e Certificazione sono attualmente in fase di pieno sviluppo nell’ambito di un altro Progetto MIPAAFT denominato “PROTEZPIANTE” (MIPAAFT – Direzione generale dello Sviluppo Rurale – Servizio Fitosanitario Centrale).

Nell’ambito di “PROTEZPIANTE” il CREA-Difesa e Certificazione, previa acquisizione di tutte le necessarie autorizzazioni internazionali, nazionali e regionali, ha introdotto nel 2018 in condizioni di quarantena Trissolcus japonicus dagli USA avviando test di Laboratorio per verificarne potenzialità e impatto ambientale.

Il MIPAAFT inoltre, ha incaricato al tempo stesso il CREA di intensificare le ricerche su tutti gli antagonisti naturali della Cimice asiatica, che si sono adattati ad utilizzare questo ospite nei nuovi territori. Le indagini condotte in Italia a tale scopo hanno portato ad ottenere anche altre specie di Parassitoidi provenienti dalle aree di origine che hanno seguito accidentalmente la specie dannosa nella sua conquista di nuovi spazi. Dalle indagini effettuate nell’estate 2018, da ovature della Cimice, raccolte sia dal CREA Difesa e Certificazione nel Comune di Lodi su piante ornamentali sia dal Servizio Fitosanitario Regionale nel Friuli-Venezia-Giulia sono stati rinvenuti esemplari classificati  come Trissolcus japonicus cioè Vespa Samurai nel casi di Lodi, mentre per quanto attiene ai reperti del Friuli-Venezia-Giulia, questi sono stati attribuiti ad una altra specie antagonista naturale della Cimice, Trissolcus mitsukurii.

I due ceppi di antagonisti naturali sono attualmente mantenuti in allevamento su uova della Cimice nei laboratori del CREA di Firenze, nelle medesime condizioni di sicurezza biologica in cui è stoccata la popolazione di Trissolcus importata per motivi di studio dagli USA.

Con la decisione del Senato approvata nella Seduta Pubblica del 12 giugno le azioni di contrasto alla diffusione epidemica della Cimice marmorata asiatica e ai danni causati da questo Insetto, fanno un deciso balzo in avanti per permettere al mondo della ricerca di supportare adeguatamente l’agricoltura del nostro Paese, nel pieno e rispetto di principi di ecologia applicata alla tutela dell’ambiente.

In tale contesto, il CREA coordina inoltre una apposita rete di monitoraggio territoriale avviata a inizio 2019 per accertare la diffusione della Vespa samurai in Italia e nel contempo raccogliere informazioni per la Valutazione di Impatto Ambientale, cui partecipano attivamente le Università di Torino, Padova, Udine e Modena-Reggio Emilia, i Servizi Fitosanitari Regionali di Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e le relative strutture di supporto (Ersa ed Ersaf), il Consorzio Fitosanitario di Modena e di Piacenza, il Servizio Fitosanitario del Canton Ticino (Svizzera), Agrion, Astra, CRPV, Condifesa Lombardia NE, Fondazione Fojanini, Fondazione Edmund Mach, Lamburg e CABI.

Fabbrica del Vapore la mostra Contemporary Art Milan- International Group Show

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Martedì 18 giugno verrà inaugurata alla Fabbrica del Vapore la mostra Contemporary Art Milan- International Group Show, all’interno del Festival Contaminafro Identità in evoluzione.
 
Contemporary Art Milan è un’esposizione collettiva che coinvolge oltre venti artisti internazionali in dialogo tra loro attraverso il linguaggio universale dell’arte. Saranno presentati dipinti, fotografie, sculture, video ed installazioni site-specific.
 
Nei suggestivi spazi Messina e Ex Cisterne della Fabbrica del Vapore, il percorso si snoda attraverso opere eterogenee per tecnica, stile, testimoni di radici storiche e culturali differenti ma tutte espressione di un lavoro di ricerca intenso e dalla forte valenza simbolica che saprà colpire la sensibilità del visitatore.
 
Una sala sarà dedicata al noto scultore milanese Carlo Ramous, le cui opere sono esposte in importanti Musei e anche in spazi urbani a Milano, quali Piazza della Conciliazione, solo per citarne uno.
 
Sempre nello Spazio Ex Cisterne verrà allestita Nostalgia dell’altrove, mostra personale di Xiaomei Wu, con presentazione critica a cura di Vera Agosti. Xiaomei Wu è fotografo di moda e ritrattista, sa cogliere attraverso l’obiettivo la cultura orientale della moda, una forma d’arte che a suo dire merita ancora più attenzione e valorizzazione. Ha al suo attivo collaborazioni con le più prestigiose riviste di moda, quali Vogue, GQ, Esquire, Flower Stream.
 
Ospite d’onore di Contemporary Art Milan, il designer cinese Ma Cong, vincitore del premio Red  Dot, Best of the Best in Germania e già noto al pubblico per l’esposizione Floral Windowalla Triennale nel 2018 e per la mostra Pei’s World all’Arsenale di Venezia in occasione della Biennale 2019.
 
La solo exhibition di Ma Cong sarà allestita nella Sala Messina e presenterà delle grandi installazioni in resina.


Scrive di lui Luca Beatrice “Molto conosciuto in Cina e in Europa nel campo del design, linguaggio attraverso il quale critica in maniera ironica, a tratti aspra, modi e mode della società contemporanea globale, Ma Cong si pone spesso la questione del contesto, elemento determinante nell’attribuire il valore e il senso di un’opera. Sappiamo bene, infatti, che nell’arte contemporanea la “teoria del contesto” è attualmente predominante più ancora del cosiddetto, opinabile, concetto di qualità. Ciò che è dentro al museo, alla galleria, si definisce arte a prescindere, e se lo stesso oggetto è ospitato in un contesto internazionale il giudizio sarà ancora diverso. Così uno sfondo culturale, un ambiente naturale o stilistico, qualsiasi altro fattore che determini un evento, mira a definire il “grande contesto dell’arte”.
 
 
La mostra Contemporary Art Milan si inserisce all’interno del Festival Contaminafro Identità in evoluzione.


Giunto alla sua sesta edizione, il festival Contaminafro Identità in evoluzione, che gode del Patrocinio del Comune di Milano,  nasce dalla necessità di dare spazio alla creatività degli artisti africani e non, mettendo a disposizione palchi su cui esprimere i propri talenti e permettere ai giovani l’incontro con grandi artisti internazionali. Diverse Arti che dialogano, connubio di poetiche ed espressività. Contaminafro è un “luogo” dove convivono in armonia spettacoli, concerti, mostre, cucina e artigianato dal continente africano, laboratori, esposizioni fotografiche, pittoriche e installazioni.
 
Artisti di Contemporary Art Milan
 
Horst Beyer  
Jorge Cavelier 
Xingjun Chen 
Laurentiu Craioveanu 
Tan Ding 
Jjnjin Dong 
Andrea Fama’ 
Huiming Hu 
Kikoko 
Jinghua Li 
Cong Ma
Giorgio Piccaia 
Carlo Ramous  
Lavinia Rotocol 
Maria Jole Serreli 
Feng Shi 
Agostino Tulumello 
Hao Wang 
Xiaomei Wu 
Shaoqi Yin 
Huan Zhou 
 
Coordinate mostra:
 
Titolo: Contemporary Art Milan
 
Progetto di: Milan Art & Events Center
 
Sede: Fabbrica del Vapore, Sala Messina e Ex Cisterne, Via Procaccini 4, Milano
 
Inaugurazione: martedì 18 giugno ore 17:00 
Alle ore 17.45 presentazione critica a cura di Vera Agosti della mostra fotografica di Xiaomei Wu
 
Ingresso libero

Richiamo volontario medicinale vitaminico. Ecco il lotto e info.

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La Società  Teofarma, informa di aver attivato  un richiamo  volontario, a scopo precauzionale, del   lotto n. G178329  scad. 9/2022   della specialità medicinale BENERVA*IM 6F 100MG 1ML – AIC 004642070. Al momento, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non si conoscono i motivi del richiamo volontario. Il medicinale BENERVA  è indicato nella profilassi e terapia della carenza di vitamina B1 da aumentata richiesta o da ridotto assorbimento (beri-beri e sue diverse forme cliniche).Polineuriti carenziali (etiliche).Miocardiopatie degli etilisti.A dosi elevate, terapia coadiuvante delle nevriti e polinevriti non carenziali.

Proposte multiculturali alla MEM dal 17 al 23 giugno

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Le proposte multiculturali della Mediateca del Mediterraneo in via Mameli 164 a Cagliari.

Appuntamenti alla MEM dal 17 al 23 giugnoEcco il programma settimanale, dal 17 al 23 giugno 2019, delle iniziative culturali della MEM – Mediateca del Mediterraneo al civico 164 di via Mameli a Cagliari.

Mostra documentaria della rivista “epoca” (anni 50-60), collezione della biblioteca di studi sardi
Spazio accoglienza, piano terra

Mostra fotografica “centenari di Sardegna” di Pierino Vargiu
Spazio accoglienza e scalinata

18 martedì
8,30-14,30
Corso di formazione – Comune di Cagliari (riservato ai dipendenti comunali)
Spazio eventi, piano secondo

12,30-13,30
Incontro sul Piano di Evacuazione (riservato al personale della biblioteca)
Spazio eventi, piano primo

16,00-18,00
Laboratorio Officina Europea (iscrizioni chiuse)
Spazio eventi, piano secondo

18,00-20,00
Gruppo di lettura “Libri…amo” (aperto a tutti)
Spazio G. Deledda, piano primo

19 mercoledì

8,30-14,30
Corso di formazione – Comune di Cagliari (riservato ai dipendenti comunali)
Spazio eventi, piano secondo

10,30-12,30
Conferenza stampa “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” (aperto a tutti)
Spazio eventi, piano primo

20 giovedì

16,30-17,30
Appuntamento con la lettura “Leggi per me?” per bambini e bambine dai 4 ai 5 anni (prenotazione consigliata)
Spazio ragazzi, piano terra

17,30-18,30
Conversazioni in lingua inglese “Chat with us” (aperto a tutti)
Spazio Informa&Orienta, piano terra

18,00-19,30
Presentazione del libro “L’Enigma della Coscienza”  di Enrico Facco e Fabio Fracas (aperto a tutti)
Spazio eventi, piano primo

22 sabato

17,00-19,30
Presentazione del libro “Come un avvoltoio” di Giulio Nonnis (aperto a tutti)
Spazio eventi, piano primoCon preghiera di cortese diffusione. www.comune.cagliari.it .

LIDL: SELEZIONA PERSONALE

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La famosa catena tedesca di discount in continua crescita assume periodicamente nuovo personale in tutta Italia.

Posizioni aperte supermercati

Sono oltre 60 le ricerche in corso che riguardano tre delle quattro figure che operano nei negozi Lidl, ognuno con compiti ben precisi e diverse responsabilità.

Operatore di filiale

Figura prevalentemente part-time, svolge alcune attività di supporto all’interno del punto vendita: rifornimentoprodotti a scaffale, pulizia interna ed esterna alla struttura e movimentazione merci. Per candidarsi, non è richiesto uno specifico titolo di studio.

Addetta/o Vendite

Inserita nel punto vendita, prevalentemente con orario part-time, si occupa del rifornimento dei prodotti, della preparazione e gestione degli articoli promozionali, della gestione della cassa, dell’assistenza al cliente e della sistemazione dei locali. Richiesto un diploma di maturità.

Commessa/o specializzata/o – Assistant Store Manager

Questa figura offre supporto alla gestione del punto vendita. Nello specifico, questi sono i compiti a lei affidati: gestione del personale, curare l’aspetto commerciale del punto vendita, assicurare la pulizia degli spazi e il corretto posizionamento della merce a scaffale, il rispetto della normativa HACCP e il corretto svolgimento delle varie operazioni nel punto vendita, sostituendo anche lo Store Manager in caso di necessità, assistenza alla clientela . Per candidarsi al ruolo è richiesto il possesso di un Diploma di maturità o laurea e di una precedente esperienza in ruoli analoghi.

Posizioni aperte sedi

Lavorare in Lidl significa non solo “supermercato” ma anche entrare nel team di una delle numerose aree aziendali e nella sede centrale italiana di Arcole. Ecco dunque l’elenco delle posizioni aperte suddivise per aree.

Immobiliare

  • Facility Specialist
  • Responsabile Sviluppo Immobiliare
  • Impiegato / a back-office
  • Facility Manager

Acquisti

  • Collaboratore Amministrazione Reparto Acquisti
  • Sales Analyst – Category Manager
  • Collaboratore Customer Service Acquisti
  • Shopper Insights & Category Manager
  • Collaboratore Amministrazione Reparto Acquisti
  • Collaboratore Ufficio Acquisti Non Food

Logistica

  • Apprendista prepratore merce
  • Addetto manutenzione specializzato
  • Collaboratore Ufficio Logistica

Headquarter Arcole

  • Controller
  • HSE Specialist – Area Sicurezza sul Lavoro

Risorse Umane / Amministrazione

  • HR Legal Specialist Direzione Regionale Somaglia
  • Collaboratore Amministrativo – categorie protette
  • Addetto Ufficio Finanza
  • Assistente di Direzione
  • Project Manager Area Contabilità e Bilancio

ITC

  • IT Junior Project Manager – gestione applicativi
  • Collaboratore Marketing Digitale

Legale

  • Collaboratore Ufficio Assicurazione e Sinistri
  • CANDIDATURA

EMILIO TADINI 1967-1972 Davanti agli occhi, dietro lo sguardo

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PROROGATA FINO AL 19 LUGLIO 2019

ingresso libero dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 19.00

Fondazione Marconi ha il piacere di presentare Emilio Tadini 1967-1972. Davanti agli occhi, dietro lo sguardo, la terza mostra dedicata all’artista e intellettuale milanese Emilio Tadini. Dopo Emilio Tadini 1960-1985. L’occhio della pittura del 2007 e Emilio Tadini 1985-1997. I profughi, i filosofi, la città, la notte del 2012, questo nuovo progetto espositivo pone l’attenzione sugli esordi della produzione artistica di Tadini, dal 1967 al 1972, ovvero dal primo ciclo Vita di Voltaire, che segna la nascita del suo linguaggio pittorico, fino ad Archeologia.

Considerato uno tra i personaggi più originali del dibattito culturale del secondo dopoguerra italiano, fin dagli anni Sessanta Emilio Tadini sviluppa la propria pittura per grandi cicli, popolati da un clima surreale in cui confluiscono elementi letterari, onirici, personaggi e oggetti quotidiani, spesso frammentari, dove le leggi di spazio e tempo e quelle della gravità sono totalmente annullate.

Le opere di Tadini nascono da un clima emotivo, da un flusso mentale “in qualche zona semibuia della coscienza” dove le immagini emergono in un procedimento freudiano di relazioni e associazioni e dove le situazioni “reali” che il pittore raffigura sono immerse nell’atmosfera allucinata del sogno, in un clima surrealista-metafisico. Questo processo automatico si sviluppa, più che sulla prima immagine del quadro, sulla serie: da un’immagine ne scaturiscono altre, modificandola e alterandola.
Ogni volta l’artista produce un racconto, tanto che la sua pittura cresce a cicli, come una serie di romanzi a puntate.

La lettura delle sue opere richiede strumenti di natura concettuale, le immagini apparentemente semplici e immediate, nascondono molteplici significati (“tutto accade davanti ai nostri occhi… il pensiero si ripara… dietro lo sguardo”), non mancano i riferimenti al Surrealismo e alla Metafisica di de Chirico, come anche alla psicanalisi di Lacan e Freud.

Tadini domina con singolare capacità due tipi di linguaggi, il visivo e il letterario, lavorare per cicli lega anche la sua pittura alla cultura letteraria e in particolare alla pratica della scrittura, di cui è maestro. Il suo lavoro è dunque luogo di convergenza di linguaggi differenti.
Tra il 1967 e il 1972 l’attività pittorica dell’artista è particolarmente prolifica e va delineandosi la sua modalità operativa e stilistica.


Punto di partenza è la pop art: le prime due grandi serie di opere per cui Tadini concepisce un linguaggio pop sono la Vita di Voltaire, del 1967, e L’uomo dell’organizzazione, dell’anno successivo. Seguono, nell’ordine, Color & Co. (1969), Circuito chiuso (1970), Viaggio in Italia(1971), Paesaggio di Malevič e Archeologia (1972).
Non sono tuttavia le aggressive manifestazioni tipiche del pop americano a interessarlo, bensì le varianti più introspettive e personali, a volte intellettuali, politiche e critiche, del pop britannico. Un occhio particolare è rivolto all’arte di  Ronald Kitaj, Peter Blake, David Hockney e Allen Jones ma anche a Francis Bacon e Patrick Caufield, alla Figuration narrative di Valerio Adami, Eduardo Arroyo e Hervé Télémaque. Sarà questa una fase di passaggio che l’artista abbandonerà negli anni Ottanta, destinata comunque a lasciare un segno indelebile nei suoi lavori successivi.
Accanto ai quadri, la mostra presenta una selezione di disegni e opere grafiche a testimonianza del fatto che Tadini ha sempre affiancato nei suoi “racconti per immagini” tela e carta, pittura e disegno.

Obiettivo finale del progetto espositivo Emilio Tadini 1967-1972. Davanti agli occhi, dietro lo sguardo è riportare “alla luce” il lavoro grafico e pittorico del maestro milanese per ricostruire la figura di un artista totale (pittore, disegnatore, intellettuale, scrittore e poeta) colto e profondo, anche alla luce del particolare rapporto con Giorgio Marconi, gallerista, collezionista e soprattutto amico di Tadini.

“L’incontro con Marconi è stato importante, mi ha dato una grande fiducia di potere fare questo lavoro di pittore professionalmente”, racconta lo stesso Tadini. “E subito dopo, lavorando, viene fuori la prima grande serie che è quella della ‘Vita di Voltaire’, dove si vede l’influenza della Metafisica, si alleggerisce la materia pittorica, uso fondi chiari monocromi e comincia un po’ la storia della mia pittura. A questo punto c’è ormai questa come attività professionale, tanto che io sospendo il lavoro letterario: prendo appunti, per me, come se volessi autorizzare davanti a me stesso una scelta.”

I dolci di Valeria/Angel cake

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*di Valeria Pace

Ingredienti
6 albumi
250 g zucchero
190 g farina
6g cremor tartaro
Aroma limone o vaniglia

Questa ciambella ha pochissimi ingredienti ed ha in particolare di esser fatta di soli albumi; necessita del classico stampo per il ciambellone americano che non ha bisogno di essere imburrato (anzi è obbligatorio non farlo) cosicché la torta per crescere in forno possa letteralmente “aggrapparsi ” alle pareti dello stampo, che in questo caso ci servirà da 20 cm di diametro.


Il procedimento è semplicissimo:
montiamo a neve ferma gli albumi con lo zucchero ed il cremor tartaro

aggiungiamo poi gli aromi e infine, girando con una spatola dall’alto verso il basso, incorporiamo tutta la farina

versiamo nello stampo e cuociamo a 170° per 50 minuti circa

facciamo sempre la prova dello stecchino prima di tirar fuori la ciambella dal forno



Angi tra Innovazione e sicurezza: conferenza presso l’Ordine degli Avvocati di Roma

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Lunedì 17 giugno 2019 dalle ore 15.30 alle ore 18.30 presso la Corte Suprema di Cassazione – Aula Avvocati – Piazza Cavour – Roma 
 

Il perimetro della sicurezza nazionale si è allargato. E vivere in un Paese “sicuro”, anche se il rischio zero non esiste, significa agire insieme per creare maggiore consapevolezza e migliori barriere contro ogni tipo di minaccia, da qualsiasi parte arrivi.  A cominciare dal cyberspazio. 

Di tutto questo si parlerà lunedì 17 giugno alle 15.30 nella prestigiosa sede della Corte di Cassazione a Piazza Cavour a Roma, ospiti dell’Ordine degli Avvocati di Roma, in un importante incontro organizzato dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori. Interverranno all’incontro autorevoli voci del mondo delle istituzioni, della pubblica sicurezza e delle imprese.
Sarà un momento per scoprire insieme ai policy makers gli scenari e le sfide da affrontare nel prossimo futuro.

L’evento è organizzato da ANGI con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Forum Economia Innovazione – FEI, Columbia Alumni Association Italia e Drone Guardy.
Agli avvocati partecipanti verranno riconosciuti 3 crediti formativi ordinari. 

Per partecipare gratuitamente alla conferenza si prega di compilare il seguente link: http://tiny.cc/ANGI

Meteo/ Il caldo si attenua, ma non troppo

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Si abbassano le temperature, ma non molto e il clima nei prossimi giorni sarà quello di tipo estivo. L’anticiclone africano tende ad abbassarsi di latitudine e al suo posto si instaura un regime di alta pressione di matrice azzorriana. Per giunta a inizio settimana intervengono correnti settentrionali leggermente più fresche.

Tutto questo determinerà una parziale attenuazione del caldo sull’Italia anche se le temperature resteranno sopra media per la seconda decade di giugno.
Martedì in Italia ancora al caldo ma senza eccessi. Le temperature restano sopra media eccetto che sul medio Adriatico dove i valori saranno in linea col periodo.

L’afa resta elevata lungo le coste. Al Nord previste massime tra 27 e 33°C, al Centro previste massime tra 27 e 32°C, al Sud previste massime tra 27 e 32°C.

Valle del Tevere: ottima messa a punto dei percorsi granfondo e mediofondo

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A Fiano Romano, la sesta edizione della Granfondo Valle del Tevere coniuga tradizione e rinnovamento insieme con un minuzioso lavoro nel dietro le quinte del Cicloclub Fiano Romano e dell’amministrazione comunale un momento di grande passione e condivisione sportiva sotto il segno della bicicletta nella nuova data del 23 giugno.

Per il quarto anno consecutivo abbinamento a prova di campionato nazionale per il personale aderente all’Aeronautica Militare ed anche campionato regionale FCI Lazio mediofondo e granfondo, novità del 2019.

Ciascun partecipante può scegliere la granfondo di 120 chilometri e la mediofondo di 88 chilometri. Dalla sede di partenza e di arrivo a Piazzale Cairoli (via ore 9:00), presso l’elegante cornice di Castello Ducale Orsini, si percorre la via Tiberina uscendo da Fiano Romano fino all’altezza del Bar Cristallo, non molto lontano dallo svincolo autostradale A1 di Roma Nord, transitando per le località di Meana e Nazzano dove si affronta la prima ascesa di giornata per percorrere successivamente la discesa verso Torrita Tiberina fino a Poggio Mirteto Scalo.

Altre salite sono poste in località Colonnetta di Montopoli in Sabina e Bocchignano. Sulla via Ternana, il medio si separa dal lungo percorrendo la piana di Gavignano, Stimigliano Scalo e il ponte sul Tevere in direzione dell’Outlet Soratte. Il tracciato lungo, invece, transita nelle località Spineto, bivio Roccantica, Casperia, Cantalupo e Selci con la presenza di saliscendi e tratti vallonati.

Rispetto allo scorso anno causa la concomitanza della fiera mensile a Borgonuovo, frazione di Tarano, si evita il passaggio in quest’ultima località raggiugendo Forano senza passare per la salita dei Gradini.

Con il ricongiungimento al medio, Passato lo svincolo autostradale A1 e l’Outlet Soratte, medio e lungo affrontano insieme l’ascesa verso il gran premio della montagna di Sant’Oreste (altitudine 417 metri). Allo scollinamento, si percorre la strada che affianca i bivii di Civitella San Paolo e Nazzano, oltre alle località di Meana e Piani di San Giovanni.

Alle porte di Fiano Romano, svolta a destra e la strada tende a salire leggermente per circa 2 chilometri in direzione del centro storico con uno strappo duro di 300 metri che conduce al traguardo finale di Via Aldo Moro con lo sfondo del Castello Ducale Orsini.

Sul web è sempre attivo il sito www.cicloclubfianoromano.it che presenta il programma completo, le modalità di iscrizione ed ogni particolare utile ai partecipanti.