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Salute/ In Abruzzo e Molise duecentomila donne soffrono di osteoporosi

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FOTO DI REPERTORIO

Riceviamo e pubblichiamo

L’osteoporosi non risparmia nemmeno Abruzzo e Molise: si stima che nelle due Regioni almeno 200.000 donne over 60 soffrano di fragilità ossea con aumento del rischio di fratture. “Se non trattata, l’osteoporosi rende le tue ossa fragili come porcellana” è il claim della campagna Il Piatto Forte che, giunta alla terza edizione, toccherà dal 24 al 29 giugno le principali città di Abruzzo e Molise, con un tour nelle piazze di screening e sensibilizzazione sul rischio fratture da fragilità. L’iniziativa è promossa da FIRMO – Fondazione Italiana per la Ricerca sulle Malattie dell’Osso in partnership con Amgen, Echolight, Senior Italia con il patrocinio di Regione Abruzzo, Regione Molise e della SIMG.
L’obiettivo è duplice, da una parte accrescere il grado di conoscenza su questa patologia silenziosa e sottodiagnosticata, dall’altra sensibilizzare la popolazione sulle fratture da fragilità che oggi possono essere evitate attraverso un’adeguata prevenzione fatta di semplici regole: alimentazione corretta, attività fisica regolare e, se serve, un trattamento farmacologico tempestivo.
L’iniziativa vedrà eventi di uno-due giorni nelle piazze delle principali città abruzzesi e molisane, dove saranno collocati un gazebo e un camper che coinvolgeranno la popolazione in diverse attività: informazione e prevenzione, grazie alla presenza di medici specialisti e nutrizionisti che risponderanno alle domande dei cittadini e alla distribuzione di materiale educazionale; screening, mediante la compilazione di un questionario e con la valutazione gratuita del rischio di frattura attraverso la misurazione della densità minerale ossea da parte di personale specializzato. A bordo del camper sarà utilizzato l’innovativo dispositivo EchoS (sviluppato da Echolight), il primo sistema per la diagnosi precoce dell’osteoporosi attraverso un semplice esame ecografico, rapido e accurato e senza l’utilizzo di radiazioni ionizzanti.
L’osteoporosi e le fratture da fragilità, la conseguenza più grave di questa patologia, rappresentano un’emergenza di sanità pubblica in tutti i Paesi ad economia avanzata. Per questo motivo AMGEN, da sempre molto attenta alle priorità di salute, ha deciso di scendere in campo a fianco della FIRMO. Nelle due precedenti edizioni del 2017 e 2018, la campagna Il Piatto Forte ha toccato 13 capoluoghi di diverse regioni italiane, coinvolgendo nelle attività di screening più di 2.000 cittadini.
Secondo l’ultimo report dell’International Osteoporosis Foundation (IOF) i costi sanitari generati dalle fratture da fragilità superano i 9 miliardi di euro, con una proiezione di crescita del 26% nei prossimi dieci anni. Ecco perché c’è bisogno di continuare a sensibilizzare la popolazione. Nata dalla partnership con FIRMO e con il patrocinio delle Regioni nella quali approda, Il Piatto Forte è una campagna educazionale che vuole creare consapevolezza sui rischi legati alla fragilità delle ossa, promuovere la prevenzione e informare sul corretto stile di vita».
La prevenzione dell’osteoporosi serve a preservare la resistenza dell’osso. Agli interventi sull’alimentazione e sull’attività fisica possono essere associati trattamenti farmacologici. Oggi sono disponibili farmaci anti-riassorbitivi, che rallentano il riassorbimento osseo, e farmaci anabolici che aumentano la formazione dell’osso.(FOTO DI REPERTORIO)

LE VIBRAZIONI tornano su tutte le piattaforme digitali con l’atteso nuovo singolo “L’AMORE MI FA MALE”.

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DOPO IL GRANDE SUCCESSO DEL CONCERTO AL MEDIOLANUM FORUM DI ASSAGO CHE HA CELEBRATO I 20 ANNI DI CARRIERA

LE VIBRAZIONI

TORNANO CON L’ATTESO NUOVO SINGOLO

“L’AMORE MI FA MALE”

DISPONIBILE DA DOMANI SU TUTTE LE PIATTAFORME DIGITALI

E

IN RADIO DAL 21 GIUGNO

Al via il 17 giugno il tour estivo

Dopo il grande successo del loro primo concerto al Mediolanum Forum di Assago (Milano) in cui hanno celebrato 20 anni di carriera con una grande festa della musica rock insieme a tanti ospiti, LE VIBRAZIONI tornano con “L’AMORE MI FA MALE”, l’atteso nuovo ed emozionante singolo,prodotto da 432 e distribuito da Artist First, che sarà disponibile da domani, venerdì 14 giugno, su tutte le piattaforme digitali.

Il brano sarà in radio da venerdì 21 giugno.

Questo nuovo singolo, scritto da Francesco Sarcina con Giulia Anania, Valerio Carboni e Marta Venturini, è un brano dal ritmo incalzante che unisce il sound rock caratteristico de LE VIBRAZIONI a sonorità latine, sancendo l’inizio dell’estate per la band milanese.

«“L’AMORE MI FA MALE” è una visione ironica di un uomo innamorato pazzo di qualcuno che, pur sapendo che gli farà male, insiste nel torturarsi e nutrirsi di ossessivo amor disperato – dichiara Francesco Sarcina – Ha un sapore latino, perché la fuga spesso prevede un viaggio, in questo caso in Sud America: lì dove la musica ovunque annebbia e distrae dal mal d’amore».

Le Vibrazioni presenteranno questo nuovo singolo e tutti i loro più grandi successi, insieme ai brani del loro ultimo album “V” (Artist First/L’Equilibrista), in una serie di concerti che vedranno la band esibirsi in tutta Italia!

Queste le date:

17 giugno – Piazza Ciaia – FASANO (BR)

22 giugno – Piazza della Repubblica  CAMPOBASSO

23 giugno – Campo Sportivo – CAIANELLO (CE)

28 giugno – Festival di Pulcinella – ACERRA (NA)

29 giugno – Outlet Village – VALDICHIANA (FI)

5 luglio – Radio Bruno Estate @ La Notte Rosa – CESENATICO (RN)

13 luglio – Radio2 Summer Live – PORTO RECANATI (MC)

14 luglio – Battiti Live – TRANI (BR)

20 luglio – Piazza Comune – SIMAXIX (OR)

26 luglio – Summer Orio Center – ORIO AL SERIO (BG)

10 agosto – Arena Spettacoli @ Follonica Summer Festival – FOLLONICA (GR)*

15 agosto – Piazza Vittorio Emanuele III – SEMINARA (RC)

16 agosto – Piazza 19 marzo – CISTERNA DI LATINA (LT) 

17 Agosto – Piazza Municipio – CASIGNANA (RC)

18 agosto – Piazza Capitaneria di Porto – BELLARIA IGEA MARINA (RN)

23 agosto – Piazza Marina Corta – LIPARI (ME)  

24 agosto – Piazza Falcone e Borsellino – PARTANNA (TP)

25 Agosto – Piazzale Centro Commerciale Porto Bolaro – REGGIO CALABRIA

14 settembre – Piazza SS. Trinità – POLIZZI GENEROSA (PA)

29 settembre – Piazza Italia – UGENTO (LE)

*I biglietti per la data sono disponibili su TicketOne.

Le Vibrazioni nascono nel 1999 dall’incontro di quattro amici con la passione per il rock e gli anni ’70: Francesco Sarcina, Stefano Verderi, Marco Castellani e Alessandro Deidda. Nella primavera del 2003, con il singolo “Dedicato A Te” conquistano il grande pubblico. In seguito a questo straordinario successo, nello stesso anno pubblicano il loro primo album, “Le Vibrazioni”, le cui vendite superano le 300.000 copie. Il 2017 è l’anno della reunion: il gruppo ritorna sulle scene esibendosi per la prima volta insieme dopo 5 anni e con la formazione originale. Nel 2018 sono tra i protagonisti del 68° Festival di Sanremo con il brano “Così Sbagliato”, contenuto poi nel disco “V” (Artist First/L’Equilibrista), che riscuote un ottimo successo di pubblico e critica, balzando subito in testa alle classifiche radiofoniche. Seguono i due singoli “Amore Zen” e “Pensami Così”, che, insieme al brano sanremese, contano oltre 10 milioni di stream e 12 milioni di views su YouTube, garantendo inoltre alla band una permanenza in Top 20 dell’airplay radiofonico per 10 mesi consecutivi. Nel 2019 pubblicano il singolo “Cambia” e festeggiano i 20 anni di carriera con un concerto – evento al Mediolanum Forum di Assago, insieme a tanti ospiti. Con oltre 26 singoli in classifica e 5 album all’attivo Le Vibrazioni sono tra le band più longeve e attive del panorama musicale italiano.

I possibili interventi del giudice sul contratto a tempo determinato

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’ordinanza della Corte di Cassazione n. 7318 del 14 marzo 2019, offre l’occasione per affrontare l’argomento relativo al potere del giudice di conoscere le materie strettamente correlate al contratto a tempo determinato: si tratta di una questione estremamente importante, alla luce delle novità introdotte dal D.L. n. 87/2018 con le restrizioni inerenti la tipologia contrattuale sia in termini di durata che di condizioni.

Nello specifico la condizione da apporre al contratto a termine non deve, assolutamente, ripetere quanto già previsto dalla norma ma deve essere una esplicitazione della stessa, atteso che la mancanza di quest’ultima fa sì che la stessa sia considerata generica e, quindi, inesistente.

La causale, come affermato dalla Cassazione con la sentenza n. 1522 del 27 gennaio 2016, deve indicare le circostanze precise si da rendere evidente il legame tra la durata e le esigenze temporanee che giustificano l’impiego del lavoratore, questa sentenza ricalca alcune sentenze precedenti;

La causale, una volta apposta, non può essere modificata (Cass., 23 novembre 2016, n. 23864);

La causale, seppur legittima (vale anche per la somministrazione a termine), va raccordata con le mansioni effettivamente svolte dall’interessato, come ricorda la Cassazione con le sentenza n. 5372 del 7 marzo 2018;

Il rispetto formale della causale, non esonera, il datore di lavoro, in caso di contenzioso giudiziale, dal dover dimostrare la sussistenza delle ragioni che hanno determinato l’assunzione temporanea del lavoratore (Cass., n. 208 del 15 gennaio 2015);

L’introduzione della causale postula, come detto, una specifica e puntuale indicazione della esigenza oggettiva prospettata: tutto questo anche in un’ottica di correlazione con le mansioni per il quale il lavoratore è stato effettivamente assunto in modo da verificare che lo stesso sia effettivamente adibito ai compiti che si deducono dalle esigenze aziendali.

Tale principio si evince dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 22188 del 12 settembre 2018 emanata con riferimento alle condizioni previste dal D.L.vo n. 368/2001 ma che acquista una propria rilevanza anche alla luce delle causali reintrodotte con il D.L. n. 87/2018.

La Cassazione, ribalta la sentenza della Corte di Appello di Roma,  ritenendola un atto unilaterale ricettizioed ha affermato che; un lavoratore non può ottenere la conversione a tempo indeterminato, a meno che: non si sia dimesso da un contratto a termine del quale intenda far valere la nullità in giudizio o non provi che le dimissioni non risultino nulle per violenza, errore o dolo, la decisione riguarda l’impugnativa di più contratti a termine affetti da nullità il cui ultimo rapporto era stato caratterizzato da dimissioni del lavoratore.

Alfredo Magnifico

Cucina e dintorni/ Gastronomia e spettacolo: troppa amicizia!

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di Stefano Manocchio*
La professionalità è stata sempre il requisito principale della buona gastronomia e lo è ancora; per questo motivo anche la comunicazione, in tutte le vesti, dovrebbe seguire lo stesso filone. Abbiamo già detto della spettacolarizzazione della cucina, soprattutto quella top di gamma, che ha investito tutti gli attori del connubbio cucina-mondo dello spettacolo; non solo gli chef adesso sono tuttologi ed intervengono ovunque, ma anche chi dovrebbe giudicare i loro piatti non sempre è un ‘collega’ o un critico gastronomico e neanche un food-blogger. Si assiste alla presenza di giurie ‘miste’ dove personaggi dello spettacolo giudicano piatti anche stellati, non si sa in base a quella competenza; accade in ogni branca, non solo quella gastronomica, ma quando si parla di pietanze la specilaizzazione dovrebbe essere totale, non solo quella dei ‘giudicati’ ma anche quella dei ‘giudicanti’. Lo spettacolo porta ascolti ed apre le porte a nuovi mercati, ma non sempre l’exploit è positivo.
LA RICETTA DELLA SETTIMANA. Risotto alle erbe con uovo e limone. Tritare la pancetta e farla rosolare con burro e aglio, poi aggiungere il riso e farlo tostare, aggiungere a varie riprese brodo caldo e farlo assorbire e aggiungere salvia e rosmarino. Spegnere la fiamma e mantecare con scorza e succo di limone, un tuorlo d’uovo e pepe.
*giornalista appassionato di cucina

Mondo della cultura a lutto, è morto Franco Zeffirelli

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Il mondo della cultura è a lutto: all’età di 96 anni è morto Franco Zeffirelli, il grande regista italiano.
Lunedì mattina nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio sarà allestita la camera ardente.
Franco Zeffirelli, all’anagrafe Gian Franco Corsi Zeffirelli, è morto ieri nella sua casa di Roma, sull’Appia Antica, assistito dai figli adottivi Pippo e Luciano, da un medico e dal parroco della chiesa di San Tarcisio, che ha benedetto la salma.

Ministero salute segnala Salmonella nella Salsiccia dell’azienda F.B.M. LAVORAZIONE CARNI. Ecco il lotto richiamato per rischio microbiologico

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Ministero salute segnala Salmonella nella Salsiccia dell’azienda F.B.M. LAVORAZIONE CARNI. Ecco il lotto richiamato per rischio microbiologico Rischio microbiologico per Salmonella. Questo il motivo che ha spinto il Ministero della salute a diffondere un avviso di richiamo di un lotto di salsiccia dell’azienda F.B.M. LAVORAZIONE CARNI. Come si legge nel comunicato pubblicato sul sito del dicastero, la salsiccia interessata dal richiamo è stata prodotta da F.B.M. LAVORAZIONE CARNI nello stabilimento di Calci, in provincia di Pisa, con sede operativa in via Trieste n° 17. A scopo cautelativo e al fine di garantire la sicurezza dei consumatori, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto medesimo del lotto di appartenenza, di NON consumarlo e di restituirlo al punto vendita dove è stato acquistato.

Atletica/ Successo per il Trofeo Favino a Foggia

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Si è svolto mercoledì pomeriggio a Foggia presso il Campo Scuola Comunale Mondelli-Colella l’edizione 2019 fel TROFEO Luigi Favino. Luigi un nome che a Foggia ritorna sempre , prima con il fondatore dell’Usfoggia appunto Luigi Favino, poi con chi ha fatto crescere l’Atletica Leggera a Foggia il Prof Luigi Colella e ora con “Gino Colella” che riprende quota e supera il suo PB stagionale saltando 5.31m. Una bella prima uscita stagionale in Italia del Finanziere Colella seguito dal papà Antonio con il supporto del Tecnico delle FIAMME GIALLE Enzo Brichese sotto l’attenta guida del Presidente del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle il Generale Parrinello.
Atri buoni risultati al Favino:
Paolo Puppo usd Enterprise Giovani Atleti bari scaglia il giavellotto da 700 gr. a 69.94 a 10 giorni dai Campionati Italiani Allievi di Agropoli del 22-23 giugno.
Tanti gli Under18 che ieri sulla pista di Foggia hanno ottenuto il minimo per i Campionati Italiani di categoria.
Federica Triunfo torna a volare nell’asta con 3.80 e stacca il biglietto per Bressanone 2019.
Fanno il minimo per Agropoli :Gaia Dembech US Foggia nel martello Allieve con 43.75; Pinto Francesco atl. Sprint Barletta nei 1500 con 4.11.6; Mattia Tavano Usfoggia nel salto in alto con 1.85. Da segnalare il risultato di Boccaforno Joseph nell’asta che con 4.61 stabilisce il nuovo record regionale assoluto Lucano.
Appuntamento il 26 giugno per il MEMORIAL COLELLA
Raffaele Luciano – addetto stampa comitato provinciale Fidal Foggia

Il Decalogo dello sblocca mare Federagenti sfida la burocrazia

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All’apparenza una denuncia consueta: la burocrazia uccide l’economia italiana e mina le prospettive di ripresa del sistema Paese. Nei fatti, perὸ, il segnale scaturito oggi dall’assemblea della Federazione nazionale degli agenti marittimi, in corso a Ancona, ha caratteristiche del tutto originali; perché nasce da un settore, quello dei traffici marittimi, che agisce sulla linea del fronte dell’interscambio mondiale e che è in grado di cogliere prima di altri potenzialità, ma anche rischi reali, che scaturiranno non fra anni, ma fra mesi, e forse settimane, dalla nuova geografia dei traffici; dall’altro perché il j’accuse lanciato dall’assemblea di Federagenti non si è tradotto nelle consuete lamentele, ma in un documento operativo concreto, denominato il “decalogo dello sblocca-mare” , che assomiglia a un vero e proprio guanto di sfida alla politica.


Con alle spalle una sintetica relazione del Presidente Gian Enzo Duci, che ha evidenziato come il sistema economico italiano debba rispondere a 160.000 leggi (alcune vecchie di oltre un secolo ma sempre vigenti), mentre per la Gran Bretagna il corpus juris è strutturato in 3mila leggi, che sono 5.500 in Germania e 7mila in Francia, Federagenti ha sottolineato come ad esempio la Via della seta, grande opportunità potenziale per riportare a sud, verso il Mediterraneo, l’asse dei traffici marittimi fra l’Asia (grande player dell’interscambio mondiale) possa trasformarsi, in assenza di un’azione di emergenza contro il blocco da burocrazia, in un clamoroso e definitivo flop, per i porti, lo shipping, la logistica e l’intero sistema Italia.


Come evitarlo? Come uscirne fuori? Federagenti non lancia un proposta. Mette a nudo i fattori di debolezza di un paese nel quale (nella migliore delle ipotesi) un semplice intervento in porto richiede un iter di sette anni, e indica soluzioni precise in un decalogo che sarà inviato ai vertici delle Istituzioni del Paese, alle quali si richiede risposte pratiche e non slogan.


Il primo punto del decalogo prevede la nomina di un sottosegretario presso la Presidenza del Consiglio che accorpi tutte le competenze relative al mare, ovvero a quello Spazio marittimo che potrebbe rappresentare più del 10% del Pil Paese.
Secondo Federagenti è anche necessario individuare un numero limitato di strutture di logistica e di trasporto, in primis i porti, e liberarle dalle catene della burocrazia, gestendole come emergenze al pari di quanto applicato con il Decreto Genova. Ma il decalogo entra nel dettaglio operativo di una burocrazia che deve diventare un servizio e non un onere, ad esempio passando al Ministero dei Trasporti la competenza

dell’Agenzia nazionale delle Dogane, costruendo un tavolo unico e agile di programmazione delle emergenze infrastrutturali, abbattendo i tempi burocratici per concessioni, per i dragaggi portuali, ma superando anche quel conflitto d’interesse che tiene fuori Sindaci e Regioni dalle cabine di regia dei porti.

Il DECALOGO DELLO SBLOCCA MARE

Nominare un sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Pianificazione dello Spazio Marittimo (scadenza 2020!!!) e potere di coordinamento sui dipartimenti dei vari Ministeri aventi competenze in materia (vedi Francia)
2) Identificare un numero limitato di porti (3), aeroporti (1) ed interporti (4/5) da disciplinare in via speciale ai fini dell’internazionalizzazione della logistica italiana
3) Attribuire temporaneamente ad una short list di infrastrutture prioritarie per la competitività del sistema Paese le regole del “Decreto Genova”
4) Emanazione del Regolamento Concessioni portuali (e omologazione delle concessioni su base nazionale)
5) Creazione di un centro unico presso il MIT per Progettazione opere e gare d’appalto per tutte le AdSP (ITALPORT come ITALFERR?)
6) Portare le AdSP fuori dall’elenco ISTAT (165/2001) quantomeno per gli aspetti laburistici
7) Revisione legge Dragaggi
8) Agenzia delle Dogane funzionalmente sottoposta al MIT (come la Guardia Costiera)
9) Ritorno di Sindaci e Presidenti Regione in organi di gestione dei Porti superando la logica degli “Unicorni”.
10) Creazione dell’Agenzia centrale per il Registro Internazionale Italiano

Completamento/piena attuazione di quanto già previsto (RFI su ultimo miglio/Reti TEN-T/ SUDOCO)

Contro la violenza di genere, E.Va onlus premia cinque donne «testimoni di speranza»

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Testimoni di speranza: Valeria Martini, Barbara Cimmino, Emilia Persenico, Vittoria Piani e Chiara Viale. Rispettivamente, un direttore creativo, un direttore di prodotto, un’artista, una pallavolista e un avvocato. Sono loro le cinque donne che E.Va onlus ha scelto per restituire la speranza alle vittime di violenza e che l’associazione ha premiato nel Gran Galà che si è svolto giovedì 13 giugno allo sporting club Mondodomani di Marnate (VA) in un evento che ha aperto la collaborazione con la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate.


«E.Va onlus premia donne normali, non super donne. Storie di successi possibili, sogni che si possono realizzare e muri di pregiudizi che si devono abbattere. Abbiate il coraggio di seguirne l’esempio, perché ci vuole molto più coraggio a rinunciare ai propri sogni che a correre il rischio di non farcela», ha introdotto Elisabetta Marca, presidente di E.Va onlus il centro antiviolenza di Busto Arsizio riconosciuto dalla Regione Lombardia che ogni anno assiste quasi 200 donne maltrattate con un’equipe di professionisti. «Questo diciamo alle donne che si rivolgono al centro. I riconoscimenti vanno, quindi, a donne che si sono distinte per la bellezza, la tenacia, la perseveranza e a forza delle loro idee. Sono donne comuni, affrontano ogni giorno gli ostacoli della vita quotidiana, cadono e si rialzano. A loro va la nostra ammirazione e il nostro affetto, consapevoli che laddove c’è parità di genere si aprono nuove possibilità».


Un messaggio di speranza condiviso dalle oltre 230 persone che sono intervenute alla seconda edizione del Gran Galà dell’associazione. Accanto a Francesco Alberoni, testimonial della serata, hanno partecipato l’onorevole Maria Chiara Gadda e l’europarlamentare Isabella Tovaglieri, oltre al “padrone di casa”, il presidente di Mondodomani Daniele Crespi, numerosi sindaci e rappresentanti del mondo industriale; tutti a sostenere un progetto che da otto anni si mette instancabilmente al fianco delle donne offrendo ascolto, assistenza e accoglienza.
Il fare rete attorno alla piaga sociale della violenza sulle donne è stato il filo conduttore di una serata dedicata al futuro. «Davanti alla violenza di genere non basta affrontare l’emergenza, ma occorre agire con interventi strutturali, arrivando anche a cambiare l’approccio culturale», ha detto la presidente di E.Va onlus. «I casi di maltrattamento, che sia fisico, psicologico o economico, non hanno particolari radici sociali e non hanno età: è importante che ciascuno si faccia osservatore e testimone affinché chi subisce possa trovare il coraggio di alzare la testa e tornare ad una vita normale». E.Va onlus sta inoltre portando avanti un progetto sulla violenza assistita e uno sull’assestement terapeutico. Ha concluso Marca supportata da Cinzia Di PillaGaia Girolami ed Emilia Barni di E.Va onlus: «Senza l’aiuto di tutti non potremmo fare molto perché questa è una battaglia che necessariamente si vince assieme».


Quest’anno, per la prima volta, accanto a E.Va onlus si è schierata la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. «Speranza e fiducia: da qui passa il contrasto alla violenza sulle donne. E.va onlus svolge quotidianamente un compito fondamentale per riportare le donne vittime di violenza ad una vita normale», ha detto il presidente della Bcc Roberto Scazzosi. «Con la nostra presenza vogliamo testimoniare l’importanza di rimettere la comunità al centro della nostra vita e delle nostre relazioni. Solo con la vicinanza e il senso di appartenenza è possibile comprendere che anche davanti alla violenza non si è soli».

Le cinque donne premiate da E.Va onlus sono state scelte per dei precisi ambiti.
Per la creatività è stata scelta Valeria Martini, creative director presso Heritage House Reputation Architects, con la motivazione: “Il creativo prende e dà continuamente cultura alla comunità, cresce con essa. Avere uno sguardo capace di cogliere l’invisibile è il sogno di tutti, trasformare un drago in un mago è tutto ciò che vorremmo per le nostre donne. E.Va onlus ha la gioia di premiare una donna che ha fatto della creatività un occhiale per guardare il mondo e uno strumento di successo professionale”.

Per l’imprenditoria il premio è stato assegnato a Barbara Cimmino, direttore prodotto di Yamamay, con la motivazione: “Per fare impresa, oggi più che mai, si richiede coraggio e fiducia nel futuro, creatività ed impegno; se a tutto ciò si sposa la propensione alla generosità e all’alterità, allora si parla di imprenditoria etica ed illuminata. Lei rappresenta per noi tutto questo, è abilità e cuore al servizio dell’ascolto e del bisogno altrui”. 

Per la cultura, il premio è stato assegnato all’artista Emilia Persenico con la motivazione: “Il Premio Cultura va a chi ha dedicato il suo talento e la sua bellezza all’arte e quindi alla rappresentazione dei lati oscuri e celati dell’animo umano. La ringraziamo perché attraverso un gesto poetico trasfigura il dolore in passione ed emozione”.

Per lo sport è stata premiata Vittoria Piani, pallavolista 21enne in rappresentanza della formazione Unendo Yamamay Busto Arsizio che milita in A1. Questa la motivazione: “Per realizzare grandi cose non dobbiamo solo agire, ma sognare; non solo pianificare, ma anche credere. È il segreto dello straordinario successo sportivo della Unendo Yamamay , aver creduto e sognato trasformando una grande impresa in un sogno realizzato: per la terza volta nella storia hanno portato Busto Arsizio sul tetto d’Europa con la vittoria della Cev Volleyball Cup”.

Per le pari opportunità il premio è stato assegnato a Chiara Viale dello studio legale Albè e Associati. “L’ordine degli avvocati di Milano ha conferito allo studio Albè il premio Pari Opportunità 2018. E.Va onlus non può non condividere un così significativo riconoscimento che significa rispetto e benessere per le donne”.

Nella foto : Cinzia Di Pilla, Elisabetta Marca, Emilia Barni e Gaia Girolami di E.Va onlus

Fitofarmaci. Niente di nuovo per gli utilizzatori non professionali. Confusione e burocrazia a tutti i livelli

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Era il 17 aprile 2018, oltre un anno fa, quando il Ministero della Salute – di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali – ha pubblicato il tanto atteso Decreto n. 33 del 22 gennaio 2018: “Regolamento sulle misure e sui requisiti dei prodotti fitosanitari per un uso sicuro da parte degli utilizzatori non professionali”, destinato a entrare in vigore il 2 maggio 2018.

Il decreto era stato accolto con grande favore da parte dei rivenditori di prodotti fitosanitari, sicuri che esso avrebbe finalmente portato un po’ di chiarezza in un ambito caratterizzato da un’estrema complessità normativa quale la vendita di preparati fitosanitari a utilizzatori non professionisti, sprovvisti dunque del famoso patentino (a proposito del quale si potrebbe aprire un altro doloroso capitolo). Ben lungi dallo snellire la già pesante burocrazia all’italiana che attanaglia anche questo settore, il decreto ha finito per portare ulteriore complessità: un eccesso di regolamentazione che ha afflitto non solo la distribuzione, ma l’intera filiera.

Il decreto, infatti, prevedeva che, dal momento della sua entrata in vigore, le aziende avrebbero avuto a disposizione 45 giorni per presentare al Ministero le nuove etichette dei prodotti già presenti sul mercato per approvazione e se, nei successivi 60 giorni (16 agosto 2018), queste non avessero ottenuto l’approvazione ministeriale, le aziende potevano immettere sul mercato le nuove etichette sotto la propria responsabilità, mentre i prodotti già in commercio con la vecchia etichetta potevano – e tutt’ora possono – essere venduti allegando la nuova etichetta fornita dal titolare di registrazione.

Spetta ancora una volta a Compag – la federazione italiana dei commercianti di prodotti per l’agricoltura – a segnalare l’assurdità, se non contraddittorietà, delle normative italiane. Perché – si domanda la federazione – dovrebbe essere il titolare di autorizzazione ad assumersi la responsabilità dell’immissione sul mercato di prodotti destinati a utilizzatori non professionali, quando è il Ministero a non essere in grado di rispettare i tempi previsti per la verifica di tutte le richieste di modifica di etichetta presentate? Cosa accadrà se il Ministero dovesse considerare non conforme l’etichetta di un prodotto già venduto? È possibile che, oltre ad assumersi detta responsabilità, il titolare si trovi anche ad affrontare il peso economico di una sanzione o quello di un eventuale ricorso? Lungi dal portare semplicità e snellezza, dunque, il decreto sembra aver creato ulteriore confusione e scontento.

“Ad oggi” denuncia il Presidente Compag Fabio Manara ( nella foto) “la conseguenza più chiara, oltre agli inutili adempimenti burocratici, sembra essere la proliferazione incontrollata delle vendite in Internet in piena evoluzione della normativa”. E, ancora una volta, chi paga le conseguenze di questo eccesso di burocrazia e regolamentazione, è proprio chi alle regole si attiene… (www.compag.org)