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Lavoro/ I giovani in futuro avranno pensioni poco dignitose

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Per i giovani sarà difficile arrivare ad una pensione dignitosa. E’ una sintesi estrema delle risultanze del 13° Rapporto sullo Stato sociale curato da Felice Roberto Pizzuti, economista della Sapienza.  In particolare assume gravità la situazione dei lavoratori dipendenti assunti dopo il 1995, i quali rischiano di maturare una pensione del tutto inadeguata a coprire il rischi del sostentamento.

Pizzuti parla di rischio che “insorgano crisi sociali” in futuro e propone un probabile soluzione:  “attenuare il collegamento rigido tra prestazioni e contributi” introducendo una pensione di base, basata sull’anzianità di servizio e non sul monte contributi. Non è molto convinto, invece,  sul fatto che la soluzione possa essere la previdenza integrativa, perché sono solo i lavoratori con un contratto stabile e una retribuzione piena che possono permettersi di pagare i contributi ai fondi privati oltre che all’Inps.

Il presidente dell’Ufficio parlamentare di Bilancio, Giuseppe Pisauro, ha sottolimneato come, nel caso continuasse a scendere la quota di redditi da lavoro sul Pil, non c’è riforma delle pensioni che possa garantire la sostenibilità finanziaria del sistema, nemmeno il contributivo introdotto nel ‘95 con la riforma Dini.

Giornata mondiale della sclerosi multipla 2019, #MyInvisibleMs

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La Giornata mondiale della sclerosi multipla, indetta dalla Federazione Internazionale della sclerosi multipla (Multiple Sclerosis International Federation), si celebra, per l’undicesimo anno in settanta Paesi, il 30 maggio.
Con lo slogan “You don’t have to see my Ms symptoms, to believe them” la Giornata 2019 fa parte di una settimana tra eventi e iniziative di sensibilizzazione che si svolgono sotto il segno del claim internazionale #MyInvisibleMs. La campagna 2019 del World Ms Day vuole far riflettere infatti sull’invisibilità dei sintomi della sclerosi multipla, contrastare i luoghi comuni e aiutare le persone a fornire il giusto supporto ai malati.

Alcuni dati sulla malattia

Nel mondo sono circa 2,2 milioni le persone affette da sclerosi multipla:

  • 750mila in Europa
  • oltre 122mila in Italia, dove la malattia colpisce 1 persona ogni 500. In Sardegna la prevalenza è più alta, con 1 caso ogni 250 persone.

Ogni anno nel nostro paese più di 3.400 persone ricevono una diagnosi di sclerosi multipla: il 50% è rappresentato da donne.

L‘età dell’esordio è generalmente tra i 20 e i 40 anni, ma il 3-5% dei nuovi casi riguarda bambini e adolescenti sotto i 16 anni.

Gli appuntamenti della Settimana nazionale della sclerosi multipla in Italia

In Italia “Dare visibilità alla sclerosi multipla” è il claim della Settimana nazionale, consueto appuntamento dell’associazione italiana sclerosi multipla (AISM) con l’informazione sulla malattia, che quest’anno si celebra dal 25 maggio al 2 giugno sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
L’obiettivo è parlare di sclerosi multipla. È infatti fondamentale che di questa malattia ciascuno, anche se non direttamente coinvolto, riceva informazioni corrette, per comprenderne difficoltà e complessità.
Da mercoledì 29 a venerdì 31 maggio ci sarà il congresso scientifico annuale della Fondazione Fism: al Lifestyle di Roma, duecento ricercatori faranno il punto sulla ricerca in corso.
Il 30 maggio sarà la volta della Finger Run, la prima maratona digitale per percorrere 42 km in sole 12 ore. Si tratta di una sfida che vuole coinvolgere quante più persone possibile a scopo benefico sfruttando il meccanismo del gaming per raccogliere fondi a sostegno della ricerca scientifica. La maratona infatti prevede la partecipazione a un gioco progettato e sviluppato da Facebook Italia in esclusiva per Aism, a cui è possibile accedere tramite smartphone: bisogna conquistare centimetri attraverso la corsa delle dita. 
Il messaggio è: per una malattia come la sclerosi multipla il movimento è prezioso e non bisogna darlo per scontato, ogni centimetro è una conquista.

FONTE: http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=3770

Comune di Torino: bando per 35 assistenti ausiliari del traffico

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Il Comune di Torino ha bandito un concorso pubblico che si rivolge, in particolare, a coloro in possesso del diploma di scuola media inferiore, dell’attestato del corso di qualificazione professionale alle mansioni di Ausiliario del traffico (rilasciato da una Pubblica Amministrazione o da un’agenzia formativa accreditata) e la patente di guida di categoria B.

I candidati saranno selezionati in base ad una preselezione – che si effettuerà solo nel caso in cui pervengano più di 300 domande – una prova scritta a cui accederanno massimo 200 persone e un colloquio. Quest’ultimo potrà essere sostenuto solo da coloro che avranno raggiunto il punteggio di 36/60. La valutazione dei titoli riguarderà quelli di studio e le eventuali esperienze lavorative.

Le domande di ammissione devono essere inviate telematicamente entro il 7 giugno 2019.

BANDO

Le donne e il colore negli ambienti domestici: giallo, verde e blu sono le tinte scelte dalle italiane

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Il colore ha un ruolo essenziale nella vita di ciascuno, è un elemento dalla forza inaspettata, in grado sia di esprimere identità e stati d’animo, sia di agire attivamente sull’emotività e l’umore della persona. Questo è quanto emerge dalla ricerca “Gli stili emotivi dell’abitare” di Sigma Coatings, brand di PPG Univer Spa, che rappresenta una delle realtà italiane più all’avanguardia nell’ambito delle pitture per edilizia.

A partire da questa ricerca, di carattere quali-quantitativo (etnografico e CAWI) e multidisciplinare (psicologico, sociologico e antropologico), Sigma Coatings ha approfondito il rapporto che esiste tra le donne, il colore e le loro case; un legame estremamente ricco, profondo e personale.

Casa e colore: per le donne italiane sono elementi complementari

Il 79% delle donne intervistate dà molta importanza ai colori utilizzati in casa. Questo accade perché associano il colore all’emotività (22%), alla creatività (19%) e all’energia (17%), ossia ad una sfera estremamente intima, feconda e vitale della propria persona, una sfera che trova libera espressione nel luogo più personale che ci sia, la propria casa. Non per niente, gran parte delle donne intervistate si trovano estremamente d’accordo nell’affermare quanto sia “fondamentale la presenza dei propri colori preferiti in casa”, di elementi cioè, che sappiano trasmettere “un senso di sicurezza e familiarità” all’interno della propria dimora.

La tavolozza delle case delle italiane

Con le loro preferenze cromatiche domestiche, le italiane dipingono l’Italia di mille sfumature, da nord a sud. Al Nord prediligono il giallo (26%), colore che associano all’allegria (23%), al calore (23%) e alla solarità (13%); seguono, per dare calore, altre tonalità calde, come l’arancione (25%) e il rosso (20%), rispettivamente sinonimo di allegria (19%) ed energia (22%). Sfumature che le italiane preferiscono utilizzare nelle zone della casa dedicate alla condivisione, come la cucina e il living.
Anche tra le donne del centro il giallo riscuote molto successo (8%), ma è in queste zone che comincia a farsi largo la più fresca e riposante tonalità del verde (11%), un colore che viene associato alla sfera della serenità (28%) e della tranquillità (24%), e che investe le pareti di casa delle zone dedicate al relax, come ad esempio le camere da letto e il soggiorno.
Il cuore delle donne del Sud, invece, si divide in due. Da un lato, non può non essere rapito dalle sfumature di blu e azzurro (14%), chiaro richiamo al mare con cui sono cresciute; dall’altro, risalta la preferenza per il rosso (12%), colore di passione (19%). Ma mentre i primi due sono tinte che hanno la dote di portare serenità (32%) e tranquillità (39%), ideali per conciliare il riposo nelle camere da letto, il rosso è quel colore capace di generare allegria in una buona fetta delle intervistate (11%), che lo impiegano principalmente nei soggiorni.

Il colore è davvero l’elemento che sa rendere vive le nostre case, cioè che le trasforma in uno spazio del vissuto personale. Dalla ricerca emerge che la semplice consulenza commerciale non è più sufficiente per poter dare adeguata risposta al “mercato psicologico” del colore. Occorrono infatti risposte cromatiche innovative, che, attraverso un utilizzo funzionale e consapevole del colore, sfruttino al massimo le sue potenzialità benefiche, riportando al centro del progetto l’individuo e il suo benessere.

PPG: WE PROTECT AND BEAUTIFY THE WORLD
In PPG (NYSE; PPG) lavoriamo ogni giorno per sviluppare e proporre pitture, rivestimenti e materiali a cui i nostri clienti si affidano da più di 135 anni. Con dedizione e creatività aiutiamo i nostri clienti ad affrontare le sfide più grandi, collaborando con loro a stretto contatto per intraprendere un cammino proficuo. PPG ha sede a Pittsburgh ed è presente in 70 Paesi, conseguendo nel 2018 un risultato di vendite nette pari a $15,4 miliardi. I nostri clienti operano nel mondo delle costruzioni, dei prodotti di consumo, dell’industria, nel settore dei trasporti e dei servizi post-vendita. Per maggiori informazioni www.ppg.com.

We protect and beautify the world è un marchio e il logo PPG è un marchio registrato di PPG Industries Ohio, Inc.

Vendere casa: il tempo medio in Italia è 7,2 mesi. Con l’home staging scende a meno di 50 giorni

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Il segreto per vendere casa velocemente e bene? Si chiama home staging, e gli italiani stanno imparando a conoscerlo. A dimostrarlo sono i dati raccolti dalle due associazioni di categoria italiane che riuniscono i professionisti della valorizzazione immobiliare. Da un sondaggio svolto dall’Associazione Nazionale Home Staging Lovers e dall’Associazione Professionisti Home Staging Italia, emerge che, quando si allestisce l’immobile ad hoc, si riesce a trovare un compratore in media in 49,9 giorni, oltre 4 volte più velocemente rispetto ai 7,2 mesi della media italiana (fonte: Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia – Banca d’Italia, IV trimestre 2018). Il dato complessivo del venduto post home staging raggiunge il 91,6%.

E il fattore tempo, spiega la presidente di Home Staging Lovers Fosca de Luca, è fondamentale per concludere un buon affare: «In un mercato ribassista, è importante ridurre i tempi di vendita, perché vendere prima significa vendere a un prezzo superiore». I dati raccolti dalle associazioni di categoria evidenziano proprio questo aspetto: lo sconto medio post home staging è del 5,6% contro il 10,5% della media italiana rilevato sempre da Bankitalia. «E anche sul fronte delle locazioni a lungo termine – fa notare sempre de Luca – i nostri associati rilevano canoni annui del 10% più alti rispetto al mercato e media dei tempi di affitto di 10 giorni». L’home staging, inoltre, è un valido strumento per valorizzare anche gli immobili destinati al turismo, che si collocano sul mercato con un prezzo di locazione più alto del 20% e registrano un aumento del tasso di occupazione medio del 30%.

«Sono tutti dati che confermano la validità del lavoro svolto dagli home stager italiani, sempre più riconosciuti come figure chiave del mercato immobiliare, sia dagli addetti ai lavori, sia dal pubblico, che oggi comprende come l’investimento in home staging venga subito ripagato» afferma la presidente di Home Staging Lovers. Fino a pochi anni fa, infatti, la figura dell’home stager era poco conosciuta in Italia. Si tratta di un professionista che unisce diverse competenze – design d’interni, decorazione, fotografia e marketing immobiliare – per preparare le abitazioni alla vendita o all’affitto. Non una ristrutturazione, ma un allestimento temporaneo basato su colori, complementi d’arredo, elementi decorativi e illuminazione, completato da un servizio fotografico, studiato per attrarre il giusto target di compratori.

«È un lavoro in cui non ci si improvvisa – sottolinea de Luca – ed è per questo che puntiamo moltissimo sulla formazione per i nostri soci, sempre al passo con l’evoluzione del mercato». Nell’ultimo anno, Home Staging Lovers ha visto un aumento del 53% del numero degli iscritti in tutta Italia; nei primi mesi del 2019 ha ampliato l’offerta formativa, che è obbligatoria e gratuita per gli associati e aperta anche ai non soci, e rappresenta quindi una valida occasione per accostarsi a questa professione. Corsi e workshop della prima metà dell’anno comprendono per esempio appuntamenti focalizzati sulla comunicazione, sulla gestione del tempo e su Instagram, strumento diventato indispensabile e dove una casa, per spiccare fra le moltissime proposte, deve presentarsi con un’immagine attentamente curata.

Dal sondaggio effettuato dalle associazioni di categoria emerge inoltre che il fenomeno home staging riguarda tutto il territorio nazionale, a partire dalle grandi città, ma non solo. Il 61% dei lavori di home staging per la vendita si concentra infatti in tre regioni: Lazio (23%), Emilia Romagna (21%) e Lombardia (17%). A seguire Veneto e Sardegna (7% ciascuna), Toscana (6%), Umbria e Liguria (4%), Sicilia e Piemonte-Valle d’Aosta (3%). Per quanto riguarda gli allestimenti finalizzati agli affitti, guida la classifica il Lazio (31%), seguito da Lombardia (20%), Piemonte-Valle d’Aosta ed Emilia Romagna (9,5%), Sicilia e Sardegna (6% rispettivamente), Toscana, Abruzzo-Molise e Marche (3% ciascuna). La classifica degli interventi su immobili turistici vede al primo posto il Lazio (19%); a seguire Veneto (14%), Lombardia (12%), Sardegna, Emilia Romagna e Toscana (9,5% ciascuna) Sicilia, Umbria e Piemonte-Valle d’Aosta (5%).

Home Staging Lovers HSL è associazione di categoria degli Home Stager italiani, i professionisti della valorizzazione immobiliare che preparano gli immobili per una loro collocazione sul mercato veloce e redditizia.

www.homestaginglovers.it

Cina, nel 2021 arriva il super treno proiettile: andrà a 600 km all’ora

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La Cina presenta un nuovo “treno proiettile” che galleggia sulla rotaia ed e’ in grado di raggiungere velocita’ di 600 chilometri l’ora, lo scrive il sito delal Cnn. Ieri, il prototipo del corpo per l’ultimo progetto ferroviario di levitazione magnetica ad alta velocita’ (maglev) del paese e’ uscito dalla catena di montaggio nella citta’ cinese orientale di Qingdao.

Sviluppato dalla China Railway Rolling Stock Corporation (CRRC) di proprieta’ statale – il piu’ grande fornitore mondiale di attrezzature per il trasporto ferroviario – il treno, dall’aspetto elegante, e’ destinato alla produzione commerciale nel 2021 quando saranno completati molti test.


Il progetto e’ stato co-creato da Shanghai Maglev Transportation Development Co. Ltd., un consorzio tedesco composto da Siemens AG, Thyssen Transrapid GMBH e Transrapid International GMBH. Mentre la tecnologia maglev e’ stata sviluppata e propagandata come il futuro del trasporto ferroviario da decenni, ci sono solo una manciata di paesi che gestiscono treni a levitazione magnetica in tutto il mondo: Cina, Corea del Sud e Giappone.

Operazione Criptocorruzione2.0/ Tangenti e appalti truccati per 22milioni di euro, decine di indagati e 6 arresti

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FOTO DI REPERTORIO

I militari della Guardia Costiera, su disposizione della Procura della Repubblica di Napoli hanno eseguito 6 (sei) ordinanze di custodia cautelare, 1(una) interdizione dai pubblici uffici per 12 mesi nonché numerose perquisizioni e sequestri a carico di imprenditori e funzionari pubblici dell’Autorità Portuale di Napoli, nell’ambito di una ampia e complessa inchiesta che vede coinvolti decine di indagati.
La Procura della Repubblica di Napoli, ha coordinato le indagini condotte dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Napoli che, per oltre 2 anni, ha effettuato serrate ed articolate attività di polizia giudiziaria anche utilizzando sofisticati sistemi di intercettazione telefonica, informatica ed ambientale. 

L’inchiesta, ha accertato che circa 22 milioni di euro di appalti sono stati oggetto di turbativa d’asta ad opera di una associazione per delinquere che ha strutturato un sistema illegale composto da dipendenti corrotti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, ed imprenditori senza scrupoli.
L’operazione “CRIPTOCORRUZIONE 2.0”, prende il nome dal fatto che imprenditori e funzionari corrotti utilizzavano un linguaggio in codice, nonché da una sostanziale “evoluzione” del sistema corruttivo.
I militari della Guardia Costiera di Napoli, hanno disvelato l’evoluto sistema corruttivo attraverso una acuta analisi delle migliaia di conversazioni telefoniche ed ambientali, decriptando le varie parole in codice utilizzate per tubare le gare d’appalto e per accordarsi sulle tangenti.

I primi risultati dell’indagine portavano già nel maggio 2017 alla confessione del Responsabile dell’Ufficio Manutenzioni dell’ Autorità Portuale di Napoli – Sig. G.D. – , il quale di fronte alle
inequivoche evidenze degli investigatori della Guardia Costiera, ammetteva di aver intascato 40.000 euro di tangenti confermando altresì che vi era un vero e proprio sistema di appalti truccati e corruzione.
Le indagini evidenziavano le diverse metodologie con le quali corrotti e corruttori riuscivano a manipolare gli appalti.
Un primo sistema utilizzato dai funzionari corrotti era quello di creare ad arte fittizie urgenze così da poter utilizzare più snelle procedure di gara. 

Dette procedure semplificate consentivano ai funzionari pubblici corrotti di concordare preventivamente con le ditte colluse gli importi dei lavori nonché la ditta che si doveva aggiudicare l’appalto.
Altro astuto sistema era quello di gonfiare l’elenco delle ditte da invitare per gli appalti. 

Detto elenco veniva gonfiato attraverso l’inserimento di ditte che erano solo formalmente ed apparentemente diverse ma che, invece, sono risultate ditte intestate a prestanomi cd. “teste di legno” e facenti parte del medesimo cartello delle società colluse.
Ed ancora, i funzionari corrotti, al fine di assegnare gli appalti agli imprenditori del sistema, utilizzavano la procedura dell’affidamento diretto in spregio ad ogni principio di concorrenza. 

Al riguardo, si accertava anche che, i funzionari corrotti per mantenere l’appalto entro la soglia limite dell’affidamento diretto, frazionavano l’importo dei lavori. 

Inoltre, soventemente, ammantavano la gara di una presunta legalità affidando i frazionati lavori sotto soglia a ditte apparentemente diverse che, invece, risultavano essere gestite dallo stesso imprenditore.
Il sistema era così ben oleato che la spartizione dei lavori avveniva, sovente, già nella fase di individuazione e progettazione degli stessi. 

Infatti, si accertava che i progetti dei lavori venivano direttamente redatti dalle ditte compiacenti e poi digitalmente passati ai funzionari corrotti che li facevano propri. 

Questo escamotage, faceva sì che venissero preconosciute dalle ditte compiacenti le percentuali di ribasso da offrire per vincere la gara. 

Inoltre, ciò consentiva di gonfiare gli appalti così da assicurarsi tanto il denaro destinato alle tangenti che gli alti profitti per gli imprenditori.
Gli imprenditori, si assicuravano, anche, attraverso le tangenti, l’assenza dei controlli da parte dell’ente pubblico. 

Infatti, i funzionari corrotti, sebbene formalmente incaricati di vigilare e dirigere i lavori, redigevano gli atti amministrativi necessari per i vari pagamenti esclusivamente sulla base di quanto veniva loro indicato dalle ditte compiacenti.
Altro collaudato stratagemma utilizzato dai funzionari corrotti, era quello di avere direttamente i nominativi da invitare alla gara d’appalto dalla ditta compiacente. 

Quest’ultima, accordatasi preventivamente con le ditte che aveva fatto invitare dall’ente pubblico e con il placet del funzionario corrotto, pilotava l’aggiudicazione dell’appalto.
Inoltre, il sistema corruttivo, in caso di appalti di rilevante entità che non consentivano l’utilizzo di snelle procedure di gara, era in grado finanche di pilotare la nomina dei membri delle commissioni aggiudicatrici.
Ma la fraudolenta intelligenza dei funzionari corrotti non si fermava qui. 

Questi stilavano i bandi di gara e gli atti amministrativi connessi, con tale illecita astuzia da renderli volutamente criptici.
Questo modus operandi permetteva al sistema corruttivo ampi margini di profitti e tangenti perché consentiva ai disonesti funzionari, nelle pieghe della criptica gara, di far effettuare minori lavori, a fronte di un più ampio e corposo importo d’appalto.
Il proliferare del sistema corruttivo trovava il suo humus nella confusione amministrativa delle gestioni Commissariali dell’Autorità Portuale, connaturate anche dall’assenza di adeguati controlli interni nonché dall’assoluta inefficacia del Piano Anticorruzione di cui l’Ente si era dotato.​

Big Five, le 5 vette top dell’Alto Adige per scatti fotografici mozzafiato ed escursioni indimenticabili

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©Alex Filz - Gitschberg Jochtal_RioPusteria

I Big Five, ovvero le 5 vette dell’Alto Adige situate nell’area vacanza sci & malghe Rio Pusteria, sono i soggetti perfetti per gli escursionisti appassionati di fotografia e i fotografi appassionati di escursioni. Picco della Croce (3.132 m),Cima Cadini (2.888 m), Cima Seefeldspitze (2.715 m), Cima Gaisjoch (2.641 m), Astjoch (2.194 m): non solo viste mozzafiato dalle croci installate sui Big Five, ma anche panorami da favola durante il cammino verso la cima. Con le carte vantaggi Almencard e Almencard PLUS trasferimenti gratuiti e programma di attività per grandi e piccini.

Smartphone o macchina fotografica? Il colpo d’occhio è in ogni caso straordinario. I Big Five nell’area vacanze sci & malghe Rio Pusteria, sono le 5 vette top dell’Alto Adige da cui poter godere di panorami mozzafiato, tutti da immortalare in uno scatto. Cinque escursioni che meritano di essere intraprese almeno una volta nella vita. A partire da maggio, inoltre, l’area turistica offre un’estate green e ricca di vantaggi, grazie all’Almencard (25 maggio – 2 novembre 2019) che consente l’utilizzo gratuito delle cabinovie Gitscberg e Jochtal, oltre al bus per l’Alpe di Rodengo-Luson, e all’Almencard PLUS(1° maggio – 30 novembre 2019) con utilizzo gratuito di tutti i mezzi pubblici, le cabinovie Gitschberg e Jochtal, il bus per l’Alpe di Rodengo-Luson e altri impianti di risalita in Alto Adige, oltre all’accesso a oltre 90 musei e collezioni.

I BIG FIVE: 5 vette, 5 escursioni, 5 consigli per foto da “copertina”

  • Picco della Croce (3.132 m)

Escursione “edificante”: verso la cima principale delle montagne di Fundres con partenza dal parcheggio fine Valle di Valles. La durata è di 6 ore lungo un percorso di 13 km con dislivello di 1813 m.
Gli scatti top: i ghiacciai vicini alla Val di Rudo che si incontrano durante il cammino e il Lago Selvaggio una volta arrivati in vetta.

  • Cima Cadini (2.888 m)

Escursione “sportiva”: la montagna con il panorama sui ghiacciai vicini, partendo da Fine della Valle (1445m). La durata è di 4h 50min lungo un percorso di 18 km con dislivello di 1440 m.
Gli scatti top: il paesaggio roccioso intorno al rifugio Elderau ha un fascino speciale e consente di scattare fotografie davvero intense.

  • Cima Seefeldspitze (2.715 m)

Escursione “idilliaca”: la montagna panoramica con vista su tre laghi, partendo dalla Stazione a monte della cabinovia Gitschberg. La durata è di 4 ore lungo un percorso con dislivello di 1285 m.
Gli scatti top: i tre laghi sul sentiero verso la cima sono perfetti come la vista dal Seefeldspitz sui laghi alpini.

  • Cima Gaisjoch (2.641 m)

Escursione “Fauna”: alla scoperta della patria dei camosci, con partenza dal Parcheggio Valle d’Altafossa. La durata è di 3 ore e mezza lungo un percorso di 5 km con dislivello di 1070 m.
Gli scatti top: il sentiero attraversa boschi di larici e specialmente in autunno gli alberi si scatenano in uno splendido spettacolo nei toni del giallo, dell’arancione e del rosso. I più fortunati riusciranno a fare una foto ai camosci che abitano nei dintorni della vetta.

  • Astjoch (2.194 m)

Escursione “Regale”: il trono della malga di Rodengo-Luson, con partenza dal Parcheggio Zumis (1730 m). La durata è di 5 ore e 20 minuti, lungo un percorso di 20 km con dislivello di 448 m.
Gli scatti top: la malga di Rodengo-Luson con la sua varietà di fiori offre fantastici motivi fotografici. In cima all’Astjoch si gode di un panorama unico da immortalare con il grandangolare. 

Parmigiano, Fai Cisl: Lactis mantenga impegno per sostegno Dop Italiane

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“Si tratta di una acquisizione che va valutata sul piano delle prospettive industriali e occupazionali e non tramutata in un derby politico. Ancora una volta la politica italiana si è distinta per saper fare molto rumore e zero fatti, visto che a nulla è servita la levata di scudi contro quella che è stata definita una ‘svendita’ del Parmigiano Reggiano. Come avevamo detto, servono meno slogan allarmistici e più fatti concreti per sostenere il lavoro italiano”.

Lo afferma il Segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, in merito all’acquisto, da parte di Lactalis, dell’intero capitale della Nuova Castelli, società leader nella distribuzione di formaggi Dop italiani e principale esportatore di Parmigiano Reggiano, già oggi di proprietà di un fondo finanziario inglese e gravata da un forte indebitamento.

“L’acquisizione di Nuova Castelli – prosegue Rota – permette pertanto di superare una situazione di crescente incertezza e instabilità del gruppo. Lactalis da parte sua ha fatto sapere di essere pronta a sostenere i prodotti Dop italiani nel mondo. Vigileremo affinché l’impegno venga mantenuto, perché la multinazionale francese investa seriamente nel nostro Paese per creare crescita e occupazione, valorizzare tutti i marchi e siti produttivi, le nostre filiere, aprire nuovi spazi di mercato, rafforzare la competitività del Made in Italy nel mondo”.

“Il governo italiano – conclude il leader del sindacato agroalimentare – anziché urlare sempre contro le invasioni straniere speculando sulle paure degli italiani, dovrebbe agire con maggiore pragmatismo e mettere in campo strumenti di sostegno alle nostre imprese, che come è noto rappresentano uno scenario molto frammentato in piccole e micro realtà e necessitano di innovazione di processo e di prodotto, di internazionalizzazione, di riduzione della pressione fiscale, di capacità di fare rete. Invece le scelte politiche sembrano portare ben altrove”.

Infanzia: diritto negato per 750 milioni di bambini

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 Riceviamo e pubblichiamo

La mortalità a causa di malnutrizione rappresenta ancora oggi il 62% della mortalità totale: a lanciare l’allarme è la World Organization for International Relations.

«Ma nei bambini, al di là degli effetti letali, la malnutrizione cronica ha un impatto ancora più devastante, perché pregiudica la crescita» sottolinea il dottor Sergio Pellecchi, Delegato dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, da sempre in prima linea contro la malnutrizione infantile ed attualmente impegnato a sostegno della Fondazione CONIN per conto degli Ordini Dinastici di Casa Savoia.