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L’angolo della Psicologa: il pensiero che perde la strada giusta e le indicazioni per ritrovarla

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Negli articoli precedenti abbiamo esplorato il meraviglioso mondo delle emozioni, abbiamo imparato a chiamarle per nome, a distinguerle, a comprenderne la grande valenza educativa ed infine, a gestirle attraverso la comprensione del processo che ci porta a sentirle.

Nell’ultima tappa del nostro viaggio metaforico nell’universo emotivo toccheremo invece il tema dei pensieri, in particolare di quelli considerati “dannosi”, cioè quei pensieri che ci portano ad avere reazioni emotive esageratamene negative relativamente ad una determinata situazione.

I pensieri dannosi, detti anche disfunzionali descrivono in modo non realistico gli eventi causandone la distorsione;
tendono all’esagerazione ed all’assolutismo;
non aiutano a raggiungere gli scopi desiderati; portano a reazioni emotive eccessivamente intense e prolungate.

Invece, i pensieri considerati “buoni” e quindi funzionali, sono quelli che favoriscono una visione maggiormente realistica e positiva della realtà. Tale visione permette di ridimensionare l’impatto emotivo degli eventi, migliorando anche il processo che porta al conseguimento dei propri intenti.


I pensieri disfunzionali sono stati distinti in diverse categorie:

1.Pensiero assolutistico: è una modalità di pensiero che si esprime con espressioni quali «Devo assolutamente ottenere quello che desidero», «Gli altri devono sempre trattarmi bene», «Certe cose non devono assolutamente succedere». L’illogicità di tale pensiero sta nel fatto che partendo da un obiettivo che si preferirebbe conseguire (ad esempio, ricevere approvazione dagli altri, ottenere considerazione e rispetto dagli altri), trasformiamo tale obiettivo da preferenza razionale a esigenza assoluta che assume la forma di «doverizzazione».

2.Pensiero catastrofico. Consiste nell’esagerare l’aspetto spiacevole o doloroso di certi eventi. Tipici esempi sono: «È una cosa tremenda sbagliare», «È orribile essere criticati».

3.Intolleranza, insopportabilità. Si tratta di pensieri che denotano una bassa tolleranza nei confronti delle frustrazioni. Consistono nel ritenere che certi eventi (o talvolta certe persone) obiettivamente spiacevoli non possono essere sopportati, ad esempio: «Non posso sopportare tutti questi compiti», «Non posso tollerare di essere trattato male».

4.Svalutazione globale di sé o degli altri. Consiste nel ritenere che poiché non si è riusciti bene in qualcosa, allora siamo un fallimento totale. Oppure la svalutazione globale può essere rivolta agli altri, ritenendo che poiché uno o più aspetti del comportamento di una persona sono negativi, allora l’intera persona è negativa. Esempi di entrambi i tipi di svalutazione globale potrebbero essere: «Sono così stupido e incapace», «Sono proprio un perdente», «Quel mio compagno è una vera carogna».

5. Indispensabilità, bisogni assoluti. È un modo di pensare che ci porta erroneamente a considerare indispensabile ciò che in realtà è solo desiderabile, auspicabile, utile, ma di cui possiamo anche fare a meno, pur con qualche inconveniente. Con questa forma di pensiero trasformiamo certi eventi, certe persone o certi oggetti in qualcosa di essenziale per la nostra felicità. È come se dicessimo «Posso essere felice solo se avrò questo», ma così facendo ci costruiamo la nostra stessa infelicità. In molti casi ciò che consideriamo indispensabile sono l’approvazione, la stima, l’affetto, l’amicizia.

6.Generalizzare. Significa pensare in termini di «sempre», «mai», «tutti», «nessuno». Ad esempio «Mi va sempre tutto storto», «Non riesco mai a…», «Tutti se la prendono sempre con me», «Nessuno mi vuole bene». Si tratta di pensieri poco realistici in quanto è altamente improbabile che certe cose si verifichino proprio sempre o mai o che tutti, proprio tutti, agiscano in un certo modo. Si tratta piuttosto di generalizzazioni estreme che ci portano ad avere una visione disfattista della realtà. (Cfr. Mario di Pietro L’ABC delle mie emozioni 4-7, Edizioni Centro Studi Erickson)

Sicuramente più di qualcuno avrà ritrovato nelle precedenti categorie di pensiero elencate, il proprio modo di porsi nella vita, in relazione con se stessi e con gli altri ed avrà riscontrato che una simile modalità non giova al proprio benessere.

Pertanto, dopo aver identificato i propri pensieri irrazionali proviamo a contrastarli e sostituirli con altri più costruttivi.

Di seguito, facendo riferimento alla ERE (l’Educazione Relazionale Emotiva) che abbiamo scoperto nell’articolo precedente, propongo alcune domande utili attraverso ciascuno di noi può «attaccare» i propri pensieri irrazionali provando a contrastarli. Quindi prendendo in esame un pensiero che ci assilla, preoccupa e riconosciamo ci ruba eccessivamente tempo, proviamo a domandarci:

– Cosa c’è di vero in quello che penso, quali fatti potrei avere ignorato?

– C’è qualche esagerazione nel mio modo di pensare?


– Questo modo di pensare mi aiuta a stare meglio?


– Questi pensieri mi sono utili per riuscire a ottenere quello che vorrei?

– Qual è la cosa peggiore che potrebbe accadere in questa situazione?

– Quanto è probabile che si verifichi davvero? Sarebbe proprio terribile o insopportabile se ciò si verificasse?

Contrastare i pensieri irrazionali e negativi significa indebolirne la loro forza, in modo da introdurre nella nostra mente un dubbio sulla loro veridicità. Ciò ci consente di sostituirli più facilmente con altri migliori.

Ora, come ultimo passaggio, dopo aver “indebolito” il pensiero irrazionale proviamo a trasformarlo in un pensieri più facile gestire a livello emotivo, per esempio:

  • il pensiero assolutistico («devi assolutamente», «bisogna per forza») può essere sostituito con pensieri che esprimono desideri, opportunità, convenienza. Ad esempio, «Sarebbe meglio se…», «Vorrei che…», «Conviene, è meglio…»;
  • il pensiero catastrofico può essere sostituito con pensieri che ridimensionano in modo più realistico l’evento. Ad esempio, «È spiacevole, è doloroso, ma non è la fine del mondo»;
  • i pensieri che esprimono intolleranza o insopportabilità possono essere sostituiti constatando che certi eventi o certe persone «sono solo sgradevoli, fastidiosi, ma pur sempre sopportabili»;
  • la tendenza a svalutare totalmente se stessi o gli altri con aggettivi denigratori può essere superata limitandosi a esprimere giudizi solo sui comportamenti e non sulle persone, ricordandosi che gli individui sono qualcosa di molto più complesso della semplice somma dei loro comportamenti; 

  • i pensieri che esprimono indispensabilità, bisogni assoluti possono essere sostituiti con affermazioni che esprimono preferenze, come «Mi piacerebbe… ma so che non è indispensabile anche se lo desi- dero molto», «Anche se non posso ottenere questa cosa potrò avere altre gratificazioni…»;
  • i pensieri che esprimono generalizzazioni («sempre», «mai», «nessu- no») possono essere trasformati ricorrendo a termini quali «spesso», «a volte», «molti», «qualcuno». (Cfr. Mario di Pietro L’ABC delle mie emozioni 4-7, Edizioni Centro Studi Erickson).

Individuare e gestire i pensieri irrazionali dai quali poi scaturiscono forti emozioni difficili da contenere e talvolta estremamente negative è un primo passo verso la ricerca di un benessere perduto, tuttavia non basta, quando si vivono stati di malessere che ci fanno perdere la strada giusta è necessario chiedere un aiuto esterno e professionale, in questo caso la psicoterapia potrà aiutarvi a ritrovare la via giusta fornendo indicazioni e sostegno lungo il cammino.

Buon cammino a chi desidera mettersi in cerca del proprio benessere.

dott.ssa Antonella Petrella, psicologa – psicoterapeuta

L’avvocato risponde/ Il diritto di accesso alla documentazione bancaria: come esercitarlo

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L’avvocato Lorenza Cuccaro tratterà in una rubrica specifica temi importanti e di stretta attualità e risponderà ai brevi quesiti che verranno eventualmente posti. I lettori potranno porre domande o sottoporre alla sua attenzione questioni di rilevanza pubblica inviando mail a: [email protected].

Molto spesso abbiamo necessità di acquisire documenti presso il nostro istituto di credito. L’art.119 del d.lgs. 385/1993 (cd.TUB) ha ad oggetto proprio il tema del rilascio di documenti tra noi e la nostra banca: i primi due commi disciplinano le informazioni obbligatorie (le cd.comunicazioni periodiche, tra cui l’estratto conto) che devono essere fornite dalla banca, mentre il 4° comma regola l’informazione richiesta dal cliente. 

E’ sicuramente importante sapere come esercitare il nostro diritto garantito dalla norma sopra richiamata, di ottenere dall’istituto di credito la documentazione che ci interessa – diversa chiaramente da quella periodica della cui trasmissione è onerata la banca-, addirittura risalente alla fase precontrattuale delle trattative.

A riguardo, deve precisarsi che il richiedente non è tenuto a fornire alcuna particolare ragione della propria richiesta alla banca che, nel caso di mancato accoglimento, sarà inadempiente ad un suo preciso obbligo previsto dalla legge.

Una “difesa” che molto spesso gli istituti di credito utilizzano per paralizzare la richiesta di documentazione bancaria proveniente da un contitolare di conto corrente, risiede nella riservatezza dei dati personali di soggetti terzi: in sostanza, la mancanza di consenso al trattamento dei propri dati personali da parte dei contitolari del conto osterebbe al rilascio della documentazione in favore del richiedente. Di tale questione si è occupato il Collegio di coordinamento dell’Arbitro Bancario Finanziario (il Collegio decide i ricorsi che riguardano questioni di particolare importanza o che hanno generato – o possono generare – orientamenti differenti tra i Collegi territoriali degli ABF), che con la decisione n.5856 del 29.7.20156, ha chiarito che allorquando la legge fa riferimento al termine “cliente”, deve intendersi non già il singolo correntista, ma tutti i soggetti contitolari del conto, a prescindere dal fatto che alcuno di essi non abbia materialmente concluso singole o tutte le operazini oggetto diannotazione contabile. Per tale motivo, salvo diverso accordo tra le parti, le comunicazioni che la banca deve effettuare inerente un singolo rapporto contrattuale, riguardano tutti i contitolari del conto, anche nel caso in cui ricorra il potere disgiunto di firma.

Per quanto riguarda le modalità attraverso cui esercitare il diritto ex art.119, 4° comma del dlg.385/1193, si parte con una diffida, firmata dal cliente o dall’avvocato, in cui devono essere indicati con precisione i documenti di cui si chiede il rilascio in copia ed il rapporto contrattuale cui fa riferimento la documentazione, diffida da inviarsi prima dell’instaurazione della causa di merito. L’ABF ha più volte chiarito che è sufficiente che la richiesta indichi gli elementi minimi per consentire all’istituto bancario di idenftificare il rapporto.

Tale invio è un “momento” indispensabile per poi eventualmente richiedere in giudizio l’ordine di esibizione al giudice di merito ai sensi dell’art.210 cod.proc.civ., norma che prevede che il giudice istruttore, su istanza di parte, può ordinare all’altra parte o a un terzo di esibire in giudizio un documento o un’altra cosa di cui ritenga necessaria l’acquisizione al processo e che si trovi, appunto, in possesso dell’altra parte o del terzo. L’istanza ex art.210 c.p.c. ha natura residuale e non è ammissibile nel caso in cui il correntista ben avrebbe potuto procurarsi i documenti chiedendoli alla banca prima di iniziare il giudizio: in sostanza, se il cliente non si è attivato stragiudizialmente per chiedere i documenti alla banca, la richiesta avanzata ai sensi dell’art.210 c.p.c. è inammissibile.

Non vi è dubbio che oltre al cliente, abbia diritto alla consegna della documentazione, e dei contratti, colui che gli succede a qualunque titolo ed anche colui che gli subentri nell’amministrazione dei beni (così dispone l’art. 119, comma 4, T.U.B.). Pertanto nessun dubbio può sussistere sul diritto di accesso alla documentazione in capo agli eredi che provino tale qualità alla banca.

Sui tempi di evasione della richiesta, l’art.119 al 4° comma prevede che copia della documentazione inerente a singole operazioni poste in essere negli ultimi dieci anni, debba essere trasmessa entro un congruo termine (di regola 15 giorni) e comunque non oltre 90 giorni dalla domanda, con addebito al cliente dei costi di produzione della documentazione.

Con una recentissima ordinanza, la n. 14231 pubblicata il 24 maggio 2019, la Corte di Cassazione ha stabilito che il cliente dovrebbe avere sempre diritto di ottenere dal proprio istituto di credito i documenti ed il rendiconto delle sue operazioni relative agli ultimi dieci anni, anche e soprattutto durante un eventuale giudizio, prescindendo dall’uso che di questa il richiedente possa eventualmente voler fare in altre sedi, in quanto l’art. 119 TUB ha natura sostanziale e non meramente processuale.  

Avv.Lorenza Cuccaro

Terminus contabilità/ Importanti finanziamenti per giovani e donne

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“Nuove imprese a tasso zero” è l’incentivo per i giovani e le donne che vogliono diventare imprenditori. Le agevolazioni sono valide in tutta Italia e prevedono il finanziamento a tasso zero di progetti d’impresa con spese fino a 1,5 milioni di euro che può coprire fino al 75% delle spese totali ammissibili.

Le agevolazioni sono rivolte alle imprese composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne di tutte le età, su tutto il territorio nazionale. Le imprese devono essere costituite in forma di società da non più di 12 mesi, rispetto alla data di presentazione della domanda.

Anche le persone fisiche possono richiedere i finanziamenti, a condizione che costituiscano la società entro 45 giorni dall’eventuale ammissione alle agevolazioni.

Per il 25% residuo, si richiede il cofinanziamento da parte dell’impresa, con risorse proprie o mediante finanziamenti bancari.

“Nuove imprese a tasso zero” è una misura a sportello, le domande sono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo e non ci sono graduatorie.

La durata massima del piano di rimborso è di 8 anni con pagamento di due rate semestrali posticipate.

Per consulenze fiscali o contabili su questo argomento o su altri e per soluzioni ai problemi aziendali, inclusa la ricerca di agevolazioni o soluzioni finanziarie adeguate, potrete contattarci al seguente numero di telefono: 0874.98926, oppure scrivere mail al seguente indirizzo: [email protected]. La consulenza è GRATUITA

Economia/ Le spese escluse dal reddito di cittadinanza

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Reddito di cittadinanza: non tutte le spese sono ammissibili. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo con l’elenco dei beni e dei servizi che non è possibile acquistare con la card. Su ogni card ogni mese viene accreditato l’importo che spetta a ciascun percettore del Reddito di cittadinanza. Soldi che devono essere spesi tutti entro il mese successivo, pena il taglio del 20% del residuo, mentre il tetto al prelievo di contante è pari a 100 euro mensili.
Vediamo cosa NON si può comprare: impossibile spendere in gratta e vinci, biglietti della lotteria, armi, materiale pornografico, gioielli, pellicce. È impossibile acquistare, noleggiare o prendere in leasing navi e imbarcazioni da diporto, non si può accedere a servizi portuali.
Divieto di acquisto anche di “servizi finanziari e creditizi, di trasferimento di denaro e assicurativi“ (quindi non è ammesso spendere per la polizza auto).
Infine, non sono possibili acquisti nelle “gallerie d’arte e affini” e in “club privati“.

Mantova/ Al Politecnico il dibattito su:”Ciclabili e cammini per riscattare il Paese”

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“Ciclabili e cammini per riscattare il Paese”. Non è solo il titolo dell’incontro tenutosi oggi a Mantova, presso la sede distaccata del Politecnico di Milano, ma anche il leit motiv e l’auspicio che ha unito gli interventi di tutti i relatori presenti: uscire dai propri recinti autoreferenziali per raccordare e progettare sentieri e piste ciclabili. Unendo e quindi contaminando persone e culture diverse che amano il turismo lento, la natura, e infine la cultura. E così dando il proprio contributo per far ripartire il Paese. Tra i protagonisti del convegno ci sono stati, per voce degli oratori, il Cammino di Santiago, la Via Francigena e il cicloturismo in Alto Adige, oltre agli interventi istituzionali dei rappresentanti della presidenza del Consiglio e delle Forze dell’Ordine. Ma in particolare l’associazione Vento, che ha promosso l’evento, insieme al Club alpino italiano, con la presenza del Presidente generale Vincenzo Torti, che hanno tessuto i fili delle cosiddette “linee leggere”. La ciclovia Vento, progetto del Politecnico di Milano, costruisce un modello di sviluppo sostenibile per le aree interne dell’Italia attraverso un percorso ciclabile che collega i territori della valle del fiume Po. Mentre il Sentiero Italia CAI, progetto del Club alpino italiano (sentieroitalia.cai.it), unisce dalla Sardegna al Friuli Venezia Giulia l’intero stivale in un cammino di quasi 7 mila km lungo la dorsale appenninica e l’arco alpino. Entrambi i progetti vogliono riscoprire e rivivere – a piedi e in bici – le aree interne italiane.
“Il cammino è fatto per scoprire, conoscere e incontrare. Percorrendo queste vie leggere i soci CAI e tutti gli appassionati della montagna e del turismo lento hanno un’occasione per scoprire un patrimonio che deve essere valorizzato”. Così Vincenzo Torti ha aperto il proprio intervento a Mantova.
“Il Sentiero Italia CAI è un itinerario che abbraccia tutto il Paese, ma ogni regione ha una sua dimensione popolare e ambientale. Ed è soprattutto dalle regioni del Sud Italia che arrivano stima e sostegno, perché si sentono raccontati con spirito di apprezzamento e si sentono parte integrante di una narrazione e di un progetto”, ha proseguito Torti. Il Sentiero Italia CAI, frutto delle risorse e dell’entusiasmo dei volontari del Club alpino, è un percorso già tracciato, ma sono già allo studio itinerari alternativi anche per i ciclo-escursionisti.
“Vento è una squadra che da tempo lavora insieme e che ogni anno si muove in bicicletta, per raccontare ai sindaci di questi cosiddetti territori minori, cosa accadrebbe se esistessero infrastrutture di questo genere e quale indotto economico porterebbero”, ha aggiunto il professor Paolo Pilari, docente di Urbanistica del Politecnico di Milano.
Torti ha citato anche il progetto “Ripartire dai sentieri”, che “significa dare il nostro supporto per ridare vita a territori e realtà altrimenti destinate a scomparire”. L’iniziativa del CAI (ripartiredaisentieri.cai.it) è nata all’indomani del terremoto del 2016 per contribuire, attraverso una frequentazione turistica lenta, rispettosa e sostenibile, alla ripartenza delle zone centrali colpite dagli eventi sismici. Zone ora attraversate dal rinnovato sentiero Italia CAI.
“La mappa delle ciclovie delle Marche”, ha dichiarato Giuliano Ciabocco, sindaco di San Ginesio in provincia di Macerata, Comune colpito dal sisma. “offre ai territori del Nord della regione un’opportunità in più per sfruttare le proprie bellezze. Per noi rappresenta l’unica possibilità per ripartire”.
Progetti, sogni, iniziative che in parte hanno preso avvio per raccordarsi e rigenerare umanità. Ecco la grammatica che sta a cuore al CAI e a tutti i relatori presenti, e che è linfa vitale per il riscatto del Paese.

Ufficio stampa Club Alpino Italiano

Economia/ Giudizio severo della Corte dei Conti su ‘quota 100’ e ‘reddito di cittadinanza’

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Non va bene ma potrebbe andare peggio; una sintesi estrema e forse non esplicativa del Rapporto 2019 della Corte dea Conti sul coordinamento dell Finanza Pubblica, presentato al Senato dal Presidente della Corte dei Conti, Angelo Buscema alla presenza del presidente della Giunta regionale Lazio Nicola Zingaretti, del ministro della Salute Giulia Grillo, del Sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, e del ministro dell’Economia, Giovanni Tria.

Passando ai temi ‘caldi ‘ del momento, giudizio negativo sul reddito di cittadinanza e perplessità anche su ‘quota 100’.

“Nei primi mesi del 2019 gli sviluppi congiunturali hanno confermato la non favorevole intonazione del ciclo economico globale. Non sono mancati, tuttavia, in Italia, incoraggianti segnali di recupero a partire dai buoni risultati della produzione industriale“, si legge nel rapporto.

Conti pubblici da rivedere, mentre il reddito di cittadinanza “risponde all’esigenza, acuita dalla crisi, di contrasto alla povertà. Tuttavia, il finanziamento in deficit di tale misura è motivo di preoccupazione per gli equilibri di bilancio di medio termine, date le condizioni di elevato debito pubblico”.

La Corte dei Conti lancia anche un allarme sul rischio che il reddito di cittadinanza “possa scoraggiare e spiazzare l’offerta di lavoro legale”.

E quota 100? “L’introduzione di Quota 100 ha comunque posto sotto i riflettori una reale esigenza: quella di un maggior grado di flessibilità del requisito anagrafico di pensionamento”. afferma la Corte dei Conti, aggiungendo che “sarebbe necessaria una soluzione strutturale e permanente, più neutra dal punto di vista dell’equità tra pensionati e tale da preservare gli equilibri e la sostenibilità di lungo termine del sistema”.

“Qualunque scelta – si legge – pone un problema di cassa non indifferente, ma una ‘correzione attuariale’ della componente retributiva dell’assegno, in caso di pensioni miste, non comporterebbe la creazione di debito pensionistico implicito”.

Ambiente/ ’Italia delle spiagge’  

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Davide Galli, Presidente Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche Aigae “E’ boom di escursioni ed iscrizioni alle Giornate Nazionali delle Guide Ambientali Escursionistiche. In 10 giorni sfondato il tetto dei 150 eventi. Ora siamo ben oltre. L’1 e il 2 Giugno invitiamo tutti ad essere con noi. Al via una grande operazione di Educazione Ambientale. Sabato puliremo una delle poche spiagge selvagge d’Italia al cospetto di una falesia e dove l’erosione costiera è evidente. Nelle stesse ore, in Campania, puliremo il sentiero dei Trezeni lungo la costa. In contemporanea in Puglia proteggeremo le tartarughe e trasformeremo i rifiuti in opere d’arte. In Sicilia, con il mare di Lipari, saremo tra duomi vulcanici e vitigni craterici. Il 2 ancora in Campania i sub scenderanno sui fondali marini nei pressi di Agropoli per pulirli  ma anche regalarci spettacolari immagini della Posidonia marina. Assisteremo a tutte le operazioni”.

 “C’è una delle poche spiagge selvagge rimaste ancora in Italia e la vedremo Sabato 1 Giugno.  Una spiaggia al cospetto di una falesia a strapiombo sul mare con gravi problemi di erosione con un’acqua trasparente grazie ad un fondale diverso che si trova a Fiorenzuola di Focara nella provincia di Pesaro/Urbino, appena, appena nelle Marche.  Sabato 1 Giugno armati di un sacco di immondizia e guanti, cercheremo di ripulire quanto più la spiaggia dalla plastica e dai rifiuti depositati dalle mareggiate.  Partiremo dal Borgo di Fiorenzuola. Il tutto in collaborazione con una fondazione di Riccione che si occupa di tutelare l’ecosistema marino, e che sta portando avanti il progetto Green Sea Clean Life sul recupero della plastica in mare. Tale Fondazione ha addirittura creato l’ ospedale delle tartarughe a Riccione.  Ecco che Le Giornate Nazionali delle Guide Ambientali Escursionistiche hanno messo in rete decine e decine di associazioni, enti, organizzazioni, e tanti esperti naturalisti, geologi, archeologi, operatori turistici, guide ambientali. Davvero stiamo facendo rete per raccontare l’Italia e tutelarla. Abbiamo sfondato il tetto dei 150 eventi. Un grande risultato”.

“Saremo tutti non solo nei borghi dell’Appennino e sulle montagne del Nord Italia ma anche lungo le spiagge ed i sentieri di costa. Una grande operazione di Educazione Ambientale. L’1 e 2 Giugno ripopoleremo i borghi interni ma puliremo i sentieri di costa e le spiagge selvagge. In Puglia si punterà molto sulla difesa della Biodiversità –  Il 1 Giugno #PlasticFromSea, PER PROTEGGERE LE TARTARUGHE E IL NOSTRO MARE a – Serranova  in provincia di Brindisi il 1 Giugno. In spiaggia trasformeremo i rifiuti in opere d’arte.  

Lungo le spiagge dell’Area Marina Protetta di Torre Guaceto condurremo adulti e bambini alla scoperta della biodiversità della riserva tramite i resti di organismi viventi trovati in spiaggia e contribuiremo alla pulizia del litorale – ha continuato  Davide Galli – raccogliendo i rifiuti in plastica. Al termine dell’escursione un laboratorio manuale di costruzione   e rielaborazione in chiave artistica dei rifiuti raccolti”.

Il 1 Giugno TREKKING E PULIZIA DEL SENTIERO DEI TREZENI – BAIA di Trentova

 “Operazione pulizia dei sentieri di costa anche in Campania. Andremo a pulire il sentiero dei Trezeni.  Il 1 Giugno, in Campania escursione organizzata unitamente alla Legambiente Stella Maris di Agropoli si svolgerà  lungo uno sterrato che collega la Baia di Trentova (Agropoli) con la frazione Lago di Castallebate. Il percorso panoramico è meglio conosciuto con il nome di Sentiero dei Trezeni – ha continuato Galli –  durante l’escursione pulizia del Sentiero”.

 E sempre in Campania – USCITA IN CANOA E PULIZIA DEI FONDALI MARINI – 02.06.2019 – partenza dal porto  di Agropoli – immersione dei sub con immagini video in diretta dai fondali marini. Alla stampa le immagini uniche dei fondali marini di questo meraviglioso tratto di costa campana. Si vedrà la “Posidonia marina”.

 “Il 2 Giugno dal porto di Agropoli uscita in canoa e pulizia dei fondali marini. L’operazione sarà condotta con l’ausilio ed il supporto di sub specializzati che effettueranno pulizia dei fondali marini nei pressi di Agropoli – ha dichiarato Galli –  ma anche riprese uniche dei fondali per offrire l’opportunità di ammirarne la biodiversità  . Si proseguirà lungo le coste di Agropoli dando particolare rilievo all’aspetto geologico, visiteremo il porto romano e vedremo le riprese  sub, dal vivo, della “Posidonia marina””.

  Ma in Sicilia con il mare di Lipari saremo tra duomi vulcanici e vigneti craterici. Il 1 Giugno La zona sud-occidentale di Lipari offre panorami mozzafiato sulla vicinissima Vulcano e sulle scogliere di ponente, aspre e selvagge. Tra duomi vulcanici e vigneti craterici lungo il percorso ci attendono momenti di rara poesia.  Ad Ustica saremo circondati dal mare ma cammineremo in un boschetto scoprendo la storia geologica e le peculiarità botaniche della perla nera del Tirreno”.

 L’Italia dei territori, dai borghi sconosciuti ma tutori dell’identità e della storia, all’Educazione Ambientale ed alle eccellenze della ricerca.

ASST Ovest Milanese: concorso per 2 Operatori Socio Sanitari

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L’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale Ovest Milanese di Legnano, in provincia di Milano, ha indetto un concorso pubblico finalizzato al reclutamento di 2 risorse nel ruolo di Operatore Socio Sanitario. Il bando di concorso scade in data 24 giugno 2019.


I candidati al concorso devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
– cittadinanza italiana o cittadinanza di altro Stato dell’UE o altra cittadinanza contemplata dal bando;
– non essere stati esclusi dall’elettorato attivo;
– idoneità fisica all’impiego;
– non essere stati dispensati dall’impiego presso pubblica amministrazione;
– assenza di condanne penali o procedimenti penali in corso;
– regolarità dell’obbligo di leva se sottoposti a tale obbligo;
– attestato di Operatore Socio Sanitario conseguito a seguito del corso di formazione, di durata annuale.
BANDO

Carabinieri NAS Bari: ancora sequestro di materiali destinati a contatto con gli alimenti

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Il NAS di Bari continua i suoi controlli nel campo dei materiali destinati a entrare in contatto con gli alimenti. A seguito di un’ispezione effettuata presso due diverse aziende baresi, i militari pugliesi hanno effettuato il sequestro di oltre 50.000 contenitori in cartone per il trasporto di pizza in quanto privi delle previste indicazioni per la rintracciabilità. Il valore complessivo della merce oggetto della misura è di 7000 euro.

Carabinieri NAS Salerno: effettuato il controllo di un asilo micronido

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Il NAS di Salerno ha effettuato un accesso ispettivo presso un asilo micronido campano.
Nel corso del controllo i militari hanno rilevato diverse carenze igienico sanitarie e strutturali (servizi igienici, dormitorio, cucina e refettorio non idonei), nonché di sovraffollamento (presenza di bambini superiore al doppio di quella consentita).
A seguito di una segnalazione dei militari operanti, il responsabile del piano di zona del comune territorialmente competente, ha ordinato:

  • l‘immediata revoca dell’autorizzazione al funzionamento della struttura;
  • la sospensione di tutte le attività svolte dal micronido.

Il provvedimento, dal valore di circa 300.000 euro, è stato adottato a causa delle inadeguatezze e delle criticità evidenziate e anche nel merito dei potenziali pericoli per l’incolumità e la sicurezza.