Home Blog Page 2623

Salute/Forma fisica, prova costume e non solo

0
FOTO DI REPERTORIO

Siamo ancora in tempo per migliorare, tonificare o togliere quei chili in più messi durante le feste. Naturalmente non solo per la famosa “prova costume”, ma per stare e sentirsi meglio nella vita di tutti i giorni.

I consigli più ovvi sono : iniziare a praticare un’attività sportiva, bere molta acqua, riposare bene, ridurre gli alcolici e migliorare l’alimentazione.

Per esempio : evitare il cibo spazzatura come le patatine fritte, i dolcetti, la pizza ed il gelato. Il corpo ti ringrazierà. Mangiare alimenti ricchi di proteine e di fibre e optare per delle porzioni ridotte. La frutta e, più importante ancora, la verdura aiuteranno a conservare, nel tempo, i risultati raggiunti, impedendo il ritorno di quella pancetta guadagnata morso dopo morso. Scegliere degli ortaggi molto colorati: barbabietole, carote, pomodori, broccoli e cavoli. Combinali in un’insalata o mangiarli con una salsa sana, ad esempio l’hummus.


Non morire di fame. Il digiuno rappresenta uno stress per il nostro metabolismo costretto a ricavare nutrienti ed energia dall’organismo stesso e non dagli alimenti. Se non si mangia, il metabolismo fa fronte alla carenze di nutrienti attaccando il tessuto adiposo. Da questo però non può ricavare né proteine né zuccheri, necessari al buon funzionamento dell’organismo, ma anche a rendere forte sistema immunitario. Il maggior rischio del digiuno si verifica proprio a livello intestinale.  Mangiare regolarmente, ma in porzioni più piccole, se si vuole perdere il peso superfluo.

Partiamo da una certezza ” Camminare fa bene”, camminare è tra le attività fisiche più salutari ed efficaci in assoluto, non ha controindicazioni e può essere praticata ovunque, stimola la circolazione delle gambe e tonifica i muscoli, una camminata di almeno trenta minuti a velocità sostenuta aiuta a combattere lo stress e la depressione: rilascia endorfina e serotonina, fondamentali per combattere il cortisolo, l’ormone dello stress.Camminare tutti i giorni riduce il colesterolo, le malattie cardiache, l’ipertensione e il diabete. In altre parole, è un’assicurazione a vita sulla salute ed è, insieme ad una corretta alimentazione, il modo migliore per prevenire molte malattie. Ma pur sapendo tutto questo non sempre siamo stimolati da indossare scarpe da ginnastica ed uscire di casa.


E allora se ciò che ci frena è la pigrizia facciamo questo esercizio, prima mentale e poi ci dedicheremo a quelli fisici:

  • Fissiamo degli obiettivi intermedi che aiuteranno a mantenere alta la motivazione e daranno la possibilità di festeggiare i risultati ottenuti.
  • Scegliamo le attività che ci piacciono per raggiungere l’obiettivo. Se da soli a casa non siamo costanti nel fare esercizi scegliamo un corso in palestra che ci stimoli, step, aerobica, zumba, nuoto, crossfit, cardiofitness etc. Bisogna scegliere l’attività più adatta a noi, in modo che diventi un piacere più che un dovere.
  • Cerchiamo di migliorare lo stile di vita. Per raggiungere il top della forma fisica, non serve solo la palestra e il fitness, ma bisogna contribuire con un’alimentazione più sana e bilanciata, evitando di assumere nel limite del possibile, alcolici, zuccheri semplici e grassi.


Altra cosa importante è essere costanti, sia nell’alimentazione che nell’esercizio fisico. Sicuramente l’inizio sarà difficile, soprattutto se non si è abituati a fare attività fisica e si cambiano abitudini sedentarie, ma una volta che vedremo avvicinarci e raggiungere i risultati anche il nostro umore cambierà in positivo, stimolandoci a “non mollare”.

Il più delle volte si lamenta la mancanza di “fiato”. Aumentare il fiato e la resistenza è il segreto per riuscire a seguire un allenamento davvero efficace. Spesso infatti capita di dover interrompere l’allenamento perché non si ha più fiato, ma si ha la percezione che i nostri muscoli potrebbero ancora andare avanti ad allenarsi.

Il primo requisito per riuscire ad aumentare il fiato è la pazienza e soprattutto la costanza: se non si ripetono il numero di allenamenti non si ottengono i risultati sperati e continueremo a fare una gran fatica. Quindi alleniamoci con costanza e vedremo i miglioramenti già da una sessione all’altra.

Non pensiamo che in palestra si iscriva solo chi ” deve dimagrire”, 
ma ricordiamo che tonificazione muscolare e il dimagrimento sono due fattori legati all’allenamento che non possono essere considerati separatamente, ancora oggi si ritiene che dimagrire significhi perdere peso e basta, ma non è così.

Il “tono” propriamente detto è una proprietà ben precisa dei muscoli che non si perde (si tratta dello stato di attività a riposo, senza il quale non ci reggeremmo in piedi): la sensazione di muscoli flaccidi è derivata invece da perdita di massa del muscolo, con conseguente minore circolazione e spesso aumento del grasso locale. I muscoli diventano quindi flaccidi perchè si perde massa, non tono.

E la massa muscolare si riduce fondamentalmente per ragioni meccaniche, metaboliche o legate al sistema nervoso.


Salute e benessere non si conquistano solo a tavola, con un’alimentazione sana ed equilibrata, ma praticando anche la giusta attività fisica e un allenamento in linea con le proprie esigenze. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità è d’accordo su questo punto e dà spesso consigli su come scegliere lo sport giusto a ogni età. È importante, infatti, fare attenzione al proprio stato fisico, prima di iscriversi in palestra e optare per un determinato allenamento.

La raccomandazione è quella di non abusare, nè eliminare il cibo facendo digiuno, nè chiudersi in palestra tutta la giornata, per ottenere risultati nel tempo occorrono pazienza e costanza. E soprattutto se si decide di intraprendere una dieta alimentare bisogna rivolgersi sempre ad un professionista del settore.(MDL)

Cultura/Al Salone del Libro di Torino arrivano Muscia, Borzacchiello e Ingrassia

0

Enzo Muscia, Paolo Borzacchiello e Diego Ingrassia saranno presenti al 32° Salone Internazionale del Libro di Torino in occasione dell’evento LA SCIENZA E I SUPERPOTERI DELLA COMUNICAZIONE, promosso da ROI Edizioni. I tre autori racconteranno le loro storie e i rispettivi modelli di comunicazione: coraggio e resilienza, neuroscienze e intelligenza linguistica, consapevolezza emotiva e comportamento non verbale. L’appuntamento con Muscia, Borzacchiello e Ingrassia è per domanI 9 maggio nella Sala Magenta del Lingotto Fiere di Torino (dalle ore 18:30). L’incontro sarà mediato da Michele Riva, giornalista e amministratore delegato di ROI Edizioni.

 I PROTAGONISTI DELL’INCONTRO

 ENZO MUSCIA

Partito come operaio elettrotecnico e arrivato a ricoprire il ruolo di responsabile vendite all’interno del ramo italiano di una grossa società francese, quando nel 2011 la casa madre decise di chiudere l’attività e licenziare tutti i dipendenti, Muscia ipotecò la sua casa per rilevare l’azienda che lo aveva licenziato. Oggi l’azienda ha 38 lavoratori, tutti ex dipendenti. Nel 2017 Muscia è stato nominato Cavaliere all’Ordine della Repubblica dal Presidente della Repubblica. Ha pubblicato negli scorsi mesi per ROI Edizioni la sua autobiografia intitolata Tutto per tutto, che ha ispirato la fiction con Beppe Fiorello Il mondo sulle spalle, andata in onda a febbraio su Rai Uno. Oltre alla A Novo, Enzo ha da poco rilevato un’azienda anche a Torino.

PAOLO BORZACCHIELLO

È uno dei più apprezzati consulenti e formatori in comunicazione strategica e intelligenza linguistica applicata al business. Autore bestseller coi suoi libri Parole per vendere e La parola magica, oggi si occupa dello studio e dello sviluppo delle intelligenze coinvolte nelle interazioni umane. È co-creatore di HCE, Human Connections Engineering, la disciplina che studia e decodifica il codice delle interazioni umane. È il fondatore di HCE University, la prima scuola internazionale di formazione certificata HCE.

 DIEGO INGRASSIA

Allievo di Paul Ekman, è il punto di riferimento in Italia per le teorie e i modelli scientifici sull’intelligenza emotiva e la comunicazione non verbale. Si occupa di assessment, consulenza e formazione comportamentale e manageriale presso le più importanti realtà multinazionali dal 2003. Ha preso parte al pool di esperti guidati da Ekman dietro il film della Disney Pixar Inside Out (Premio Oscar come miglior film d’animazione) e collabora spesso come consulente forense in campo emotivo-comportamentale con il Tribunale di Milano.

ROI EDIZIONI nasce all’inizio del 2017 con l’obiettivo di approfondire i temi della formazione professionale e della crescita personale. Fondata da Marcello Mancini e Sara Pagnanelli, imprenditori nel settore degli eventi e della formazione (con i brand Performance Strategies e Life Strategies), e diretta da Michele Riva, già direttore dei libri di economia e management del Sole 24 Ore e del mensile “L’Impresa”, dal suo primo anno di attività ha pubblicato oltre 30 titoli. Nel 2018 ha inaugurato la collana Assist, curata da Demetrio Albertini e dedicata alle storie di sport. Il primo libro della nuova collana è Senza rete di Maurizia Cacciatori.

Azienda Ospedaliera Universitaria “L. Vanvitelli” di Napoli: bando di selezione per 60 OSS

0

L’Azienda Ospedaliera Universitaria “L. Vanvitelli” di Napoliha pubblicato un bando per una procedura selettiva di 60 Operatori Socio Sanitari con assunzione a tempo indeterminato (categoria Bs). 

La domanda di partecipazione alla selezione va presentata entro e non oltre il 16 maggio 2019.

Ai candidati al concorso per Operatore Socio Sanitario dell’Ospedale “L. Vanvitelli” di Napoli si si richiede il possesso dei seguenti requisiti generici:

  • cittadinanza italiana o di uno dei Paesi dell’UE o di una delle categorie ammesse dal bando;
  • idoneità fisica all’impiego;
  • godimento dei diritti civili e politici: non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo;
  • non essere stati dispensati dal’impiego presso una pubblica amministrazione.

Inoltre ai partecipanti al concorso si richiedono i seguenti requisiti specifici:

  • licenza media o assolvimento dell’obbligo scolastico;
  • titolo specifico di “Operatore Socio Sanitario”, conseguito a seguito del superamento del corso di formazione di durata annuale.

BANDO

Il latte, alleato della salute. Massimo Varenna svela alcuni falsi miti sul latte

0

Sin dall’Impero romano il latte ovino è stato utilizzato per produrre il pecorino romano.

Un alimento che può essere assunto anche da chi è intollerante al lattosio come spiega il dott. Massimo Varenna, a capo della Struttura Semplice di S.S. Osteoporosi e Malattie Metaboliche dell’ASST Gaetano Pini-CTO e membro del consiglio direttivo della Società Italiana dell’Osteoporosi del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS): “Dopo aver eseguito il breath test, qualora si avesse la conferma di un’intolleranza al lattosio, a differenza di quanto si dice, non bisogna rinunciare ai latticini, ma è necessario prediligere latte senza lattosio o altri latticini che ne contengano una quantità limitata, come appunto il pecorino romano molto stagionato”.Pubblicità

Un consumo di calcio insufficiente poi, ricorda Varenna, è tra le cause dell’osteoporosi, insieme con fattori ormonali, metabolici e all’utilizzo di farmaci: “Il latte e i latticini sono i cibi più ricchi di calcio, facilmente assorbibile dal nostro organismo, ecco perché noi specialisti ne consigliamo l’assunzione anche da adulti. Non è vero infatti che solo i bambini sono in grado di digerire il latte ed è totalmente falso che il latte, e gli altri latticini, acidificando il sangue, provochino l’osteoporosi. Nessun alimento infatti è in grado di modificare il pH del nostro sangue”.

Altro falso mito di cui è vittima il consumo di latte negli adulti è che provochi i calcoli renali, ma “la formazione di calcoli di ossalato di calcio, al contrario, può essere dovuta a una dieta troppo povera di calcio con conseguente aumento dell’assorbimento intestinale di ossalati e una maggior probabilità di formazione di calcoli”.

Altra “fake news” è che il consumo di latte aumenti il peso corporeo: “Basta prediligere latticini con pochi grassi – commenta Varenna – se si vuole controllare il peso corporeo. Lo stesso vale per ridurre il rischio cardiovascolare e l’ipertensione, patologie per le quali il consumo di latte e derivati possiede probabilmente un effetto protettivo”.

Infine, il latte non favorisce lo sviluppo di tumori: “In diversi studi scientifici – dice il Direttore della Struttura Semplice di S.S. Osteoporosi e Malattie Metaboliche dell’ASST Gaetano Pini-CTO – non è stata evidenziata nessuna associazione tra il consumo di latte e l’incidenza di tumori. Al contrario, un consumo di almeno 200 grammi al giorno di latte sembra associato a una lieve riduzione del tumore del colon retto”

L’Azienda Socio Sanitaria Pini-CTO, punto di riferimento per l’ortopedia, la riabilitazione specialistica, la reumatologia e la neurologia, a livello nazionale, comprende a Milano tre presidi ospedalieri: il Gaetano Pini, il CTO e il Polo Riabilitativo Fanny Finzi Ottolenghi. L’ASST Gaetano Pini-CTO – evoluzione della Scuola Ortopedica milanese nata nel 1874 – è specializzata in patologie e traumi dell’apparato muscolo-scheletrico, reumatologia e fisiatria. L’Azienda accoglie ogni anno 823mila utenti e i suoi specialisti lavorano con le più sofisticate tecniche di imaging, attraverso sale operatorie sia convenzionali che dotate di robotica, l’ASST Gaetano Pini-CTO è centro erogatore per la presa in carico dei pazienti cronici nell’ambito delle patologie reumatiche e i della Malattia di Parkinson.

Al via la VII edizione del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica Giancarlo Dosi

0

L’evento di inaugurazione della settima edizione del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica – Giancarlo Dosi si aprirà con un dibattito sulla comunicazione scientifica nell’ambito della quale sono previsti gli interventi del Presidente Giorgio De Rita e i membri del comitato scientifico Michaela Liuccio e Sesto Viticoli. I relatori parleranno dell’importanza della divulgazione scientifica in Italia, dell’impatto sociale generato e dell’evoluzione delle metodologie di comunicazione scientifica nel corso della storia. 
Il dibattito introdurrà la pièce teatrale “Processo del Sant’Uffizio a Galilei”, una rappresentazione realizzata dal Centro ricerche teatrali “Teatro-Educazione” EdArtEs di Fagnano Olona (VA) che ricostruisce in un solo atto – scritto da Giancarlo Dosi – lo storico processo che portò lo studioso alla condanna per eresia. 
Ripercorrendo quindi l’evoluzione delle modalità di comunicazione scientifica a partire dalla figura di Galilei, l’obiettivo della manifestazione è quello di offrire uno spunto di riflessione sull’importanza della divulgazione scientifica fino ad arrivare al mondo moderno e ai metodi della divulgazione scientifica nel XXI secolo. 
Da quest’anno il Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica coinvolge anche i più giovani: l’evento sarà infatti occasione di lancio della prima edizione del Premio Junior Video-Contest di Divulgazione Scientifica, il concorso dedicato ai giovani nati nel 2001 e negli anni successivi con una fervida passione per la scienza interessati a sperimentare nuove attività di divulgazione attraverso la realizzazione di brevi video focalizzati su due tematiche cruciali: il cambiamento climatico e la mobilità sostenibile. I giovani vincitori saranno eletti durante la Cerimonia finale di Premiazione in programma a novembre, al BPER Forum Guido Monzani di Modena.
Il Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica – Giancarlo Dosi, organizzato dall’Associazione Italiana del Libro (Ail), da anni si impegna per rafforzare il settore del libro e della lettura in Italia, focalizzando le proprie attività nel campo della saggistica rivolta a una efficace divulgazione scientifica.
Lo scorso anno il Comitato Scientifico e la Giuria di sala hanno premiato, come vincito-re assoluto, il saggio di Leonardo G. Luccone “Questione di virgole. Punteggiare rapido e accorto” (Editore Laterza) e, nelle aree scientifiche di pertinenza, saggi su rifiuti, vac-cini, industria 4.0, ricerca scientifica innovativa, matematica delle probabilità e mutazioni genetiche. E non solo, dalla scorsa edizione gli autori hanno concorso e sono stati premiati anche per le sezioni Articoli e Video. Durante la cerimonia è stato inoltre con-segnato il riconoscimento Giancarlo Dosi per la Divulgazione Scientifica alla virologa e ricercatrice Ilaria Capua per il suo libro “Io, trafficante di Virus”. Il riconoscimento, alla sua seconda edizione e indetto dopo la prematura scomparsa del fondatore, è dedica-to agli autori che hanno dato un contributo fondamentale nella divulgazione scientifica in Italia, a prescindere dal libro sottoposto al Premio.
Il Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica è organizzato dall’Associazione Italiana del Libro con il contributo di BPER Banca e dell’AIRI (Associazione Italiana per la Ricerca Industriale). Hanno concesso il loro patrocinio il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricer-che), i Parchi Letterari e l’UNINETTUNO (International Telematic University).

Giovedì, 9 maggio 2019
Ore 17.00 – 19.00

Al via la VII edizione 2019
del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica – Giancarlo Dosi

Il concorso si apre con la conferenza 
“La comunicazione scientifica, da Galileo al XXI secolo”
Istituto della Enciclopedia ItalianaSala Igea – Palazzo Mattei di Paganica
Piazza della Enciclopedia Italiana 4, Roma

L’Italia delle regioni a Slow Fish

0

Un dialogo tra terra e mare sempre più intenso in cui le ricadute, siano esse positive o negative, delle azioni dell’uomo sulla prima incidono sul secondo, che ce ne restituisce tutti i frutti, dolci e amari. Ed è con questa consapevolezza che le regioni italiane vengono a raccontare i loro progetti di tutela e promozione, i loro borghi marinari, le loro tradizioni e i loro prodotti a Slow Fish, nei chioschi di Piazza Caricamento, al Porto Antico di Genova dal 9 al 12 maggio. Dal Nord al Sud Italia, dai padroni di casa, la Liguria, alla Regione Calabria, che debutta alla manifestazione della Chiocciola, per finire con le presenze ormai consolidate, la Puglia, la Toscana, la Campania e la Sicilia.

E quindi, pinne, forchette e occhiali… tutti pronti per un viaggio virtuale nelle regioni d’Italia a Slow Fish!

Scorci liguri di vita quotidiana

Partiamo dai padroni di casa, la Regione Liguria, che come organizzatore della manifestazione insieme a Slow Food, allestisce nel Porto Antico una piazza ligure ideale, dove si incontrano profumi e sapori delle diverse anime di tutta la regione, da Levante a Ponente: workshop, presentazioni e attività per le scuole, dimostrazioni di pesto al mortaio e degustazioni guidate di olio e vini in collaborazione con i consorzi liguri, i Gac locali e Liguria Gourmet per le proposte dell’area ristorazione. Per saperne di più vai su:https://slowfish.slowfood.it/piazzetta-la-mia-liguria/

Costa Toscana – Isole Toscane: tesori di mare, tesori di terra

Presenta al pubblico di Genova la propria idea di offerta turistica a misura di ambiente la Toscana, con i suoi 300 chilometri di costa interpretati come ponte tra mare ed entroterra, tra centri storici incastonati lungo le dolci colline e tratti di mare spesso ancora incontaminati, da promuovere con percorsi sostenibili lontani dai numeri e dall’approccio del turismo di massa. Raccontati da Toscana Promozione Turistica, i borghi della pesca – da Massa all’Argentario, per finire in mezzo al Tirreno, con l’Elba e le Isole dell’Arcipelago toscano – sono protagonisti a Genova. Toscana presente nel programma della Cucina del Mercato con l’appuntamento dedicato a una specialità del territorio livornese, domenica 12 alle 12: il cacciucco preparato dalla cuoca Olimpia Nocera del ristorante Porto di Mare.

Campania all’insegna della legalità e della contaminazione

Quattro giorni di programma incentrati sulla legalità (taglie minime e contrasto all’estrazione dei datteri di mare), sulla lotta al caporalato, anche in mare, e sul mare come ponte per ricostruire i legami millenari tra le sponde del Mediterraneo che hanno portato alla contaminazione di culture, anche gastronomiche, di cui godiamo oggi. Un esempio su tutti è il cuscus che dal Maghreb alla Liguria, dalla Sicilia alla Sardegna unisce il Mediterraneo intorno al cereale più importante. Il tutto, come sempre a partire dal piacere di scoprire nuovi gusti, di condividere assaggi e parole, spaziando dalla politica alla filosofia, dall’archeologia a… ovviamente il buon cibo! È lo spazio della Regione Campania a Slow Fish, gestito in collaborazione con Slow Food Campania nell’ambito del Feamp 2014-2020. Completamente plastic free, lo spazio della Campania racconta l’economia del territorio a partire dalla promozione dei Presìdi Slow Food e delle comunità della pesca grazie a chef che li sostengono acquistandone i prodotti, come Giuliano Donatantonio, Gena Iodice, Maurizio De Riggi, Luigi Russo e i panificatori Giovanni Civitillo e Aldo Pagliuca. E poi il tema delle microplastiche con un confronto tra le aree marine protette liguri e quelle campane. E ancora il tema del caporalato in mare, con Francesco Pascale, assessore all’ambiente e alla pesca di Castel Volturno, che con il Sindaco Dimitri Russo e con un gruppo di pescatori, ha avviato un progetto di ripristino della legalità e di promozione dell’attività di pesca costiera con la creazione di banchine volte alla vendita del pesce appena sbarcato.

Puglia: una terra tra due mari di sostenibilità

Il suo mare e la sua gente, la biodiversità, la cultura e le tradizioni. Ecco la proposta che la Regione Puglia presenta a Slow Fish 2019 insieme a Unioncamere Puglia e Slow Food Puglia in un itinerario esperienziale lungo il tacco d’Italia alla scoperta di Presìdi, Aree marine protette e Parchi terrestri. La Puglia si racconta attraverso le parole di pescatori, agricoltori, giovani ricercatori accomunati tutti dall’amore verso la propria terra. Slow Fish 2019 è il palcoscenico per presentare i risultati del progetto Cap Salento con i suoi tre Presìdi del mare di Torre Guaceto, Porto Cesareo e Litorale di Ugento. Tra le novità l’Ecomuseo del Mar Piccolo e della Palude la Vela (Ecopamar) che racchiude a Taranto e nel suo Mar Piccolo un autentico scrigno di biodiversità e di storie antiche e moderne, tra cui anche cozza nera tarantina. Il programma prevede anche excursus verso i laghi di Varano e Lesina e nelle Isole Tremiti e un focus sui molluschi e il pesce crudo, per rivivere sapori, profumi e suoni del porto dei pescatori di Bari. Da non dimenticare i numerosi appuntamenti gastronomici all’insegna della buona biodiversità pugliese come il focus sul crudo e sulle specialità apprezzate al porto di Bari, le cozze tarantine e le specie lacustri del Gargano.

Biodiversità, cambiamento climatico, opportunità: la Regione Calabria a Genova

Al debutto a Slow Fish la Regione Calabria che si presenta con tavoli tematici, guidati da un esperto, nei quali il pubblico può approfondire i temi principali della manifestazione: la biodiversità e le nostre abitudini alimentari, il mare bene comune e cambiamento climatico, l’economia dei mari della regione e le opportunità frutto di una buona gestione delle risorse. In programma anche degustazioni e laboratori con chef e pescatori sulle ricette calabresi di mare e di terra.

Isole di Sicilia: i pescatori a tutela dell’ambiente

Punta tutto sul ruolo dei pescatori a tutela dell’ambiente la Sicilia, presente a Slow Fish in Piazza Caricamento e nella Cucina del Mercato con il progetto Sicilia Seafood, del Dipartimento della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, che ha l’obiettivo di promuovere e valorizzare i prodotti ittici che esprimono qualità, cultura e territorio, ottenuti con sistemi produttivi sostenibili sotto l’aspetto ecologico, ambientale e socioeconomico. Uno dei progetti più importanti da un punto di vista ambientale del GAC Isole di Sicilia riguarda infatti quasi la totalità dei pescatori artigianali delle isole (130 imbarcazioni dalle Eolie a Ustica, dalle Egadi a Pantelleria). Coinvolti direttamente in attività di monitoraggio, non solo di specie protette ma soprattutto di marine litter, i membri degli equipaggi hanno “pescato” oltre mille sacchi da 115 litri di materiale plastico, poi consegnato nei porti e correttamente smaltito. Nella Cucina del Mercato sono pescatori e artigiani a trasformare il pescato più fresco per il pubblico genovese. Pronti ad assaggiarlo? Segnatevi venerdì 10 alle 11 e sabato 11 alle 15,30, l’ingresso è libero!

La Casa Libera del Burro e il Salotto di Slow Food Liguria

Slow Food Liguria con i suoi appuntamenti contamina più aree della manifestazione raccontando protagonisti, prodotti e progetti di questa stupenda lingua di terra contesa tra mare e montagna, contaminazioni saline e aromi inconfondibili. Ed è nella Casa Libera del Burro, il grande spazio di sperimentazione gastronomica con cui Inalpi si presenta a Slow Fish 2019, che la Chiocciola ligure, una delle più antiche associazioni regionali di Slow Food in Italia, organizza un ricco programma dedicato ai Presìdi Slow Food e alle osterie del territorio con presentazioni di libri e incontri a tema, accompagnati da libere degustazioni.

Nove portate, create dalla sapienza culinaria di cinque locali della guida alle Osterie di Slow Food Editore del capoluogo che si mettono in gioco con il gustoso condimento, per esaltare pescato del Mar Ligure e vegetali degli orti genovesi, per un menù da leccarsi i baffi! Qualche esempio? Rosmarino si presenta con il suo panino al burro di acciughe con borragine, palamita in scabecciu e giardiniera; l’agriturismo Il Castagneto prepara una vellutata di ortiche e patate con totanetti alla santoreggia e crostini di pane alle olive; l’osteria Da O Colla serve lo scucuzzu ai frutti di mare e il bisque di crostacei mantecato con burro al timo limone; il Mangiabuono fa della semplicità la sua bandiera con gli gnocchi di patate al pesto; mentre la Forchetta Curiosa chiude con uno sformatino di acciughe alla camoglina.

Protagonisti di tutti i piatti sono il burro piemontese e il burro chiarificato ottenuti da panna di centrifuga da latte 100% piemontese della filiera corta e certificata Inalpi.

Tra gli appuntamenti del salotto di Slow Food Liguria, il laboratorio di Gyotaku, una tecnica di stampa naturale, e oggi un’apprezzata forma d’arte, con cui i pescatori giapponesi fin dall’Ottocento registravano le loro catture, gli incontri con gli autori di libri dedicati alla cultura gastronomica ligure, come quello con Sergio Rossi che presenta l’edizione originale del volume di Emanuele Rossi, datato 1865, tra i più antichi ricettari della cucina ligure e il libro che la biologa Nadia Repetto dedica alle acciughe, il pesce più pescato al mondo e anche il più versatile per la conservazione, di cui poco ancora si sa.

Infine, Slow Food Liguria anima l’aula didattica di Eataly Genova organizzando cinque appuntamenti tra degustazioni, con abbinamenti tra vini e prodotti ittici da Levante a Ponente, prove di manualità per i più piccoli, dimostrazioni sulla salagione delle acciughe, e vere e proprie lezioni per gli studenti su come costruire un menù di pesce che faccia bene all’ambiente e alla nostra salute.

Ma non finisce qui. Oltre ai chioschi regionali di Piazza Caricamento, tutta la manifestazione racconta i sapori e le tradizioni delle regioni italiane, dagli espositori del Mercato ai cuochi dell’Alleanza nelle Scuole di Cucina e agli chef degli Appuntamenti a Tavola, dai pescatori e produttori dei Laboratori del Gusto ai panettieri e pizzaioli della Fucina Pizza e Pane. E poi ancora le birre, i vini e persino i cocktail rispecchiamo la stupenda diversità che attraversa l’intero Stivale.

Buon viaggio!

Slow Fish 2019 è sui social media: FacebookTwitter e Instagram.

#SlowFish #SlowFish2019

NASCE LA CNL-ACCADEMIA NAZIONALE DELLA FORMAZIONE: ricerca docenti

0

Una volta conseguita la laurea, molti giovani si pongono il problema se entrare direttamente nel mondo del lavoro oppure continuare il processo di apprendimento e potenziamento della loro conoscenza, attraverso la frequenza di una serie di corsi di formazione.

La formazione post laurea non risulta essere affidata soltanto alle Università, ma, in linea con una sempre più crescente e auspicabile collaborazione sinergica tra enti privati e pubblici, viene demandata anche ad altre istituzioni o soggetti privati in grado di erogare un’offerta formativa in molti casi più pratica e più in stretto contatto con il mondo del lavoro.

La CNL-CONFEDERAZIONE NAZIONALE DEL LAVORO e L’OPN ITALIA LAVORO sono lieti di annunciare di aver unito le proprie forze per dare vita alla prima CNL-ACCADEMIA NAZIONALE DELLA FORMAZIONE.

L’Accademia proporrà un’ampia offerta formativa, con numerosi corsi di formazione in grado di rispondere adeguatamente alle richieste del mondo del lavoro.

L’oggetto alla base sarà l’attività di formazione e aggiornamento del personale docente e non docente negli ambiti traversali e specifici.

AMBITI TRAVERSALI:

1. Didattica e metodologie;

2. Metodologie e attività laboratoriali;

3. Innovazione didattica e didattica digitale;

4. Didattica per competenze e competenze traversali;

5. Gli apprendimenti.

AMBITI SPECIFICI:

1. Educazione alla cultura economica;

2. Orientamento e Dispersione scolastica;

3. Bisogni individuali e sociali dello studente;

4. Problemi della valutazione individuale e di sistema;

5. Alternanza scuola-lavoro;

6. Inclusione scolastica e sociale;

7. Dialogo interculturale e interreligioso;

8. Gestione della classe e problematiche relazionali;

9. Conoscenza e rispetto della realtà naturale e ambientale;

10. Tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;

11. Sviluppo della cultura digitale ed educazione ai media;

12. Cittadinanza attività e legalità;

13. Didattica delle singole discipline previste dagli ordimenti.

Lo statuto prevede la possibilità di aprire delle sedi territoriali e costituire un team di docenti abilitati all’insegnamento, che farà da Formatore/Docente ai corsi di formazione che saranno accreditati al MIUR.

Tra le tante attività inoltre vi sarà possibile segnalare anche i vostri percorsi formativi da accreditare al MIUR come alternanza scuola-lavoro.

L’Accademia ha già avviato la procedura per l’accreditamento al MIUR, inoltre provvederà ad accreditare dei singoli percorsi formativi per il settore scuola, con un particolare interessamento anche alla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Detta attività di formazione e di aggiornamento potrà essere svolta mediante la gestione di corsi in modalità residenziale e on-line.

La CNL- ACCADEMIA NAZIONALE DELLA FORMAZIONE ha lo scopo di favorire l’integrazione tra la formazione universitaria e il mondo del lavoro.

In particolare, semplificare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, offrendo un supporto utile nella ricerca di una occupazione, attraverso l’analisi delle proprie abilità e competenze, al fine di elaborare un progetto professionale in linea con il percorso di studio intrapreso e con le passioni e aspettative personali;

Sostenere le imprese che attraverso un rapporto di collaborazione e dialogo costante hanno la possibilità di interagire con un sistema altamente specializzato in grado di assicurare nuove prospettive di crescita e sviluppo attraverso una qualificata occupazione di giovani talenti.

La Presidente infine ha voluto manifestare la propria soddisfazione per la nascita dell’Accademia, con l’augurio di creare nuova occupazione, formando e inserendo giovani e meno giovani con la dovuta istruzione nel mondo del lavoro.

L’Accademia inoltre avrà un proprio sito internet, dove saranno inserite tutte le comunicazioni e novità, www.accademianazionalecnl.it

Per poter raggiungere tale finalità, l’Accademia è alla ricerca di docenti, da inserire nel proprio organico.

Tutti i docenti interessati potranno inviare la propria candidatura con rispettivo curriculum all’indirizzo e-mail [email protected].

All’Italia la palma di Paese più avanzato nel campo dell’efficienza energetica

0

L’efficienza energetica premia l’Italia nella classifica di Ener2Crowd.com, la prima piattaforma di lending crowfunding per finanziare progetti di efficienza energetica e sostenibilità ambientale.

Secondo la piattaforma, nel 2018 la riduzione delle emissioni in Italia e stata del 24% rispetto al 2013, mentre altri stati hanno avuto performance negative, come nel caso della Francia dove le emissioni sono aumentate del 2%, della Germania con un aumento del 5% e del Regno Unito dove l’aumento è stato dell’8%. 

In continuo aumento nel Belpaese anche la richiesta di lavori green. Secondo le stime di Ener2Crowd.com, già oggi 3 milioni di persone hanno un green-job ed entro il 2030 a livello globale vi saranno 20 milioni di nuovi posti di lavoro generati dalla green economy. 

Ma ancora molto resta da fare. E in questo contesto Ener2Crowd.com si colloca all’avanguardia. «La nostra è una “social open innovation” dei modelli economici e comportamentali di mercato che determinerà una nuova spinta all’innovazione delle aziende e nuovo vigore negli investimenti in tecnologie, nonché soluzioni e risorse ad alto valore aggiunto, proprio perché “sostenibili”. Stiamo affrontando il problema della transizione energetica alle sue radici potendo determinare e sostenere le scelte alla base delle strategie industriali, ancora prima che il prodotto o il servizio possa raggiungere il mercato e, quindi, potenzialmente realizzando una leva di valore incredibile in ottica di redditività attesa» spiega Giorgio Mottironi, managing partner di Ener2Crowd.com.

«Il modello di sviluppo sostenibile che punta all’innovazione del sistema industriale attraverso obiettivi di crescita secondo linee di azione volte a contrastare i mutamenti climatici ed a ridurre l’impatto delle attività produttive sull’ambiente, rappresenta -si scopre ora- anche un’opportunità per rilanciare l’occupazione e la filiera industriale attraverso l’innovazione dei processi produttivi» conclude Niccolò Sovico, ceo di Ener2Crowd.com. (AJ-Com.Net).

“RWANDA, Il Paese delle Donne”, proiezione -dibattito con la regista Sabrina Varani

0
  Giovedì 9 maggio 2019 – Ore 18
Verrà proiettato il 9 maggio alle ore 18 presso la Sala Zavattini dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico il documentario di Sabrina Varani RWANDA, IL PAESE DELLE DONNE, opera che racconta lo straordinario percorso del Rwanda attraverso la storia della rinascita delle donne sopravvissute al genocidio contro i Tutsi del 1994.
La struttura del lavoro, prodotto da Isabella Peretti, Progetto Rwanda Onlus e Associazione Almaterra, ruota intorno al racconto di tre donne ruandesi: Yvonne Tangheroni Ingabire che all’epoca del genocidio aveva 9 anni, adottata da una famiglia italiana, attualmente impegnata alla Caritas internazionale e sostenitrice di una scuola in Rwanda; Valerie Mukabayire, direttrice della scuola materna Amahoro finanziata dalla onlus “Progetto Rwanda” e legale rappresentante dell’associazione AVEGA, che dal ‘95 aiuta le vedove del genocidio con progetti di assistenza legale, socio economica e di sostegno psicologico e sanitario; e Godelieve Mukasarasi, fondatrice e legale rappresentante dell’associazione SEVOTA che da 25 anni si occupa delle donne vittime di violenze sessuali subite durante il genocidio e dei loro figli nati dagli stupri.
Attraverso le loro testimonianze dirette dei tragici eventi e delle azioni seguite ad essi, si ricostruisce un quadro della rinascita del paese, che da una distruzione quasi totale è riuscito a risollevarsi e a riproporsi come un modello di sviluppo e pace sociale per l’Africa intera.
Un documentario che permette allo spettatore di entrare in contatto con una realtà straordinaria e poco conosciuta, fuori dagli schemi comunicativi classici del “miserabilismo” della narrazione del continente africano, in una dimensione estremamente positiva. Un’occasione ulteriore, in tempi di rinascita di ideologie discriminatorie e intolleranti, per riflettere anche sul presente, sul nostro qui e ora.

Il documentario sarà introdotto dal presidente della Fondazione AAMOD Vincenzo Maria Vita. Saranno presenti la regista Sabrina Varani e due delle protagoniste, Leonie Uwanyirigira e Yvonne Tangheroni Ingabire.


PROIEZIONE E DIBATTITO SUL FILM-DOCUMENTARIO

 RWANDA, IL PAESE DELLE DONNE
di
Sabrina Varani
Prodotto da
Isabella Peretti, Progetto Rwanda Onlus, Associazione Almaterra
In collaborazione con
Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico
Sala Zavattini FONDAZIONE AAMOD
Via Ostiense 106 – Roma (Centrale Montemartini)

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Si consiglia la prenotazione su [email protected] 

L’Italia della crescita economica dimezzata. Promettere rivoluzioni senza cambiare nulla

0

Puntualmente ad ogni comunicato dell’ISTAT sull’andamento del PIL italiano,tra maggioranza e opposizione, si scatena la polemica di chi è il merito e di chi è la colpa.


Da decenni lo schema politico è sempre lo stesso, le colpe sono inevitabilmente dei governanti precedenti, i meriti di quelli in carica, lasciamo passare al massimo due anni e le parti si invertiranno, rimane un dato costante: in Italia dal 1992 i tassi di crescita continuano ad essere pari alla metà rispetto alla media dei paesi aderenti alla UE. nonostante le promesse di rivoluzioni; liberali, sociali, tecniche e popolari, con i vincoli europei additati come ciambella di salvataggio o come causa di tutti i nostri Mali.


L’asse portante delle nostre politiche economiche non è cambiata, da una parte crescita della spesa corrente; a causa di pensioni, assistenza e tasse elevate per inseguire gli oneri degli interessi sul debito, dall’altra tagli vertiginosi sugli investimenti pubblici, il tutto riversato in una macchina tritacarne che penalizza i settori produttivi e il risparmio privato.
La difficoltà è comprendere cosa effettivamente è diventato il nostro Paese nel contesto internazionale: siamo meno dell’1% della popolazione mondiale, primeggiamo nel mondo per l’indice di invecchiamento, non ci poniamo il problema della sostenibilità economica e sociale di questo primato, anzi, se ne incoraggiano gli effetti degenerativi.


Basta pensare a due settori; il settore delle costruzioni, che faceva da differenza nei periodi aurei dello sviluppo economico italiano, e quello dei servizi alle persone e alle famiglie che potrebbe diventarlo.
Il primo, quello delle costruzioni , ha perso in dieci anni oltre mezzo milione di occupati, il fabbisogno di nuove costruzioni si è esaurito, quello della manutenzione e della valorizzazione del patrimonio deve fare i conti con l’evoluzione demografica e con una carente finalizzazione del risparmio privato , la spesa per investimenti pubblici infrastrutturali si è dimezzata per compensare la crescita di quella corrente.

L’unico contributo efficace per contenere i danni è venuto dalle agevolazioni per le ristrutturazioni. Quelle che vorrebbero abolire per finanziare la flat tax.
Nel settore dei servizi alla persona, a parità di popolazione residente rispetto agli altri paesi della UE, dovremmo avere circa 800ml occupati ufficiali in più, forse li abbiamo ma a nero. Come si genera ripara questa degenerazione? Non certo dal fabbisogno potenziale, visto che siamo il paese con il più alto tasso di invecchiamento. La differenza è data essenzialmente dalla mancanza, rispetto agli altri paesi, di agevolazioni e sostegni alle famiglie per l’acquisto dei servizi, con particolare riferimento a quelli dedicati alla crescita dei figli e alla cura degli anziani.


Occupati regolari, non lavoro informale/nero, svolto essenzialmente da donne che “non lavorano” e da immigrate sottopagate e non regolarizzate.
Basta con quote 100 o sussidi per redditi di diversa definizione, ma bonus bebè e pannolini, basta con sussidi a poveri inventati ma sostegno a famiglie abbandonate; sostegni veri, strutturali e con obiettivi a lungo periodo, che abbiano effetti di calmierare la crescita dei costi pubblici su assistenza e sanità.


Bonus Bebè e sostegno alle famiglie con anziani in casa da soli potrebbero portare innovazioni nei prodotti e nei servizi al mercato del lavoro, con un potenziale di oltre un milione di occupati, non solo quindi manovali e addetti alle pulizie, che in questa Italia, meriterebbero un monumento, ma anche baby sitter e badanti regolari.
Ma per adesso accontentiamoci di fare le polemiche sullo 0, men/ o 0 più, su questo fronte non ci batte nessuno.

Alfredo Magnifico