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Fisco; Ruffini, innanzitutto cittadini e poi contribuenti

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“Non appartengo alla squadra di chi sostiene che gli italiani hanno nel proprio Dna la
furbizia dell’evasore. Non esiste questo tratto genetico. A chi in Agenzia vede gli
italiani come contribuenti prima che come cittadini, come evasori prima che come
contribuenti, consiglio di cambiare approccio in tempi rapidissimi”. Lo scrive il neo
direttore dell’Agenzia delle entrate Ernesto Maria Ruffini in una lettera ai dipendenti.

 

Prestazioni di lavoro occasionale: libretto famiglia Accedi al servizio

La disciplina delle prestazioni di lavoro occasionale è stata introdotta dall’art. 54 bis, legge 21 giugno 2017, n. 96 di conversione del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50.

Le prestazioni di lavoro occasionale sono strumenti che possono essere utilizzati dai soggetti che vogliano intraprendere attivitàlavorative in modo sporadico e saltuario.

Gli utilizzatori possono acquisire prestazioni di lavoro attraverso il libretto famiglia, composto da titoli di pagamento, il cui valore nominale è fissato in 10 euro, importo finalizzato a compensareattività lavorative di durata non superiore a un’ora.

l libretto famiglia è rivolto alle persone fisiche che non esercitano attività professionale o d’impresa.

Le prestazioni di lavoro occasionale prevedono i seguenti limiti economici, tutti riferiti all’anno civile di svolgimento della prestazione lavorativa e corrispondono:

  • per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro;
  • per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro;
  • per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore, a compensi di importo non superiore a 2.500 euro.

Tali importi sono riferiti ai compensi percepiti dal prestatore, ossia al netto di contributi, premi assicurativi e costi di gestione. La misura del compenso è calcolata sulla base del 75% del suo effettivo importo, esclusivamente nel rapporto tra  ciascun utilizzatore con riferimento alla totalità dei prestatori, per le seguenti categorie di prestatori:

  • titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità;
  • giovani con meno di venticinque anni di età, se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado ovvero a un ciclo di studi presso l’università;
  • persone disoccupate, ai sensi dell’articolo 19, decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150;
  • percettori di prestazioni integrative del salario, di reddito di inclusione (REI o SIA, che costituisce la prestazione di sostegno all’inclusione attualmente vigente e destinata ad essere sostituita dal REI), ovvero di altre prestazioni di sostegno del reddito.

Pertanto, i limiti di compenso complessivo, riferiti a ciascun singolo prestatore, sono sempre da considerare nel loro valore nominale. Diversamente, un singolo utilizzatore, ai fini del rispetto del limite economico potrà computare nella misura del 75% i compensi erogati a favore dei lavoratori appartenenti alle categorie sopra indicate(circolare INPS 5 luglio 2017, n. 107).

Non è possibile fare ricorso a prestazioni di lavoro occasionali da parte di lavoratori con i quali l’utilizzatore abbia in corso, o abbia avuto negli ultimi sei mesi, un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa.

Il prestatore ha diritto all’assicurazione per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti, con iscrizione alla Gestione Separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, e all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali disciplinata dal testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124.

Del valore nominale di 10 euro di ogni titolo di pagamento, 8 euro costituiscono il compenso del prestatore, 1,65 euro vengono accantonati per la contribuzione IVS alla Gestione Separata, 0,25 euro per il premio assicurativo INAIL,  e 0,10 euro per il finanziamento degli oneri gestionali.

Le attività che l’utilizzatore può remunerare tramite il libretto famiglia sono tassativamente indicate dalla legge e consistono in:

  • piccoli lavori domestici, inclusi i lavori di giardinaggio, di pulizia o di manutenzione;
  • assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con disabilità;
  • insegnamento privato supplementare.

Per l’utilizzo del libretto famiglia non sono previsti particolari adempimenti burocratici.

Per usufruire del libretto famiglia sia l’utilizzatore che il prestatore devono accedere e registrarsi alla piattaforma tramite il servizio online dedicato.

L’utilizzatore è tenuto a comunicare, al termine della prestazione lavorativa e non oltre il terzo giorno del mese successivo allo svolgimento della prestazione stessa:

  • i dati identificativi del prestatore;
  • il compenso pattuito;
  • il luogo di svolgimento della prestazione;
  • la durata;
  • l’ambito di svolgimento;
  • altre informazioni per la gestione del rapporto.

Contestualmente alla trasmissione della comunicazione da parte dell’utilizzatore, il prestatore riceve notifica della stessa tramite mail o SMS.

L’INPS, entro il 15 del mese successivo a quello in cui la prestazione si è svolta, eroga direttamente i compensi pattuiti a seconda della modalità prescelta dal prestatore all’atto della registrazione.

La vendita diretta diventa social: Univendita approda su Facebook, Twitter e LinkedIn

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L’associazione che raccoglie l’eccellenza delle imprese della vendita a domicilio arriva in tre piazze virtuali. «Una scelta dettata dalla volontà di parlare e confrontarci direttamente, a garanzia dei consumatori e per promuovere le molte opportunità di lavoro che questo settore può offrire», dice il presidente Ciro Sinatra
Un passo in avanti nel segno di una relazione sempre più diretta e sempre più aperta. Univendita, l’associazione italiana che raccoglie le eccellenze della vendita diretta, approda al mondo social. Facebook, Twitter e LinkedIn le piazze virtuali scelte per una presenza istituzionale, al fianco dei venditori e dei consumatori. «È ormai innegabile l’importanza che il mondo dei social network ha assunto. E il ruolo che hanno nella vita quotidiana coincide con la nostra necessità di rapportarci in modo diretto con le persone, per far comprendere il significato della vendita diretta e le opportunità che questo settore è in grado di offrire», premette il presidente di Univendita Ciro Sinatra.
Sono del resto grandi i numeri. Facebook, per esempio, con il 35,5% è la seconda fonte utilizzata dagli italiani per informarsi (50esimo Rapporto Censis), meno dei telegiornali, ma più delle radio. La piattaforma di Zuckerberg, che ha da poco festeggiato i 2 miliardi di utenti nel mondo, ha oltre 30 milioni di profili attivi nel nostro Paese, con 21 milioni di persone che si connettono ogni giorno. Inseriti tra i primi sei social nazionali, Twitter e LinkedIn insieme richiamano invece circa 15 milioni di utenti. «Parliamo di tre canali che permetteranno a Univendita di presentarsi come associazione e di presentare la vendita diretta in tutti i suoi aspetti», osserva il presidente Sinatra. «Tre piazze virtuali dove potersi relazionare. La vendita diretta ha alla base il vecchio, quanto sano, rapporto diretto tra il venditore e il consumatore. Il toccare con mano i prodotti e vederli alla prova, ma soprattutto guardare negli occhi chi ce li sta presentando sono tutti elementi che hanno, ancora oggi nonostante l’e-commerce, un valore aggiunto e che pongono al centro la qualità del prodotto e l’importanza della relazione».
Alle spalle di Univendita ci sono oltre 156mila venditori a domicilio e circa 4 milioni 300mila clienti. «Davanti a questi numeri, sviluppare un rapporto sempre più stretto con i propri interlocutori, mettendo a frutto tutti gli strumenti che la moderna era della comunicazione social mette a disposizione, è diventato molto importante per la nostra associazione», sottolinea Sinatra. «La vendita diretta è un settore in costante crescita e alla costante ricerca di nuovi professionisti. Le aziende che fanno riferimento a Univendita offrono opportunità professionali con l’obiettivo di ampliare il numero dei propri clienti ed essere ancora più vicini alle famiglie italiane».
Due le principali linee di comunicazione. Innanzitutto, «ci poniamo a garanzia e tutela dei consumatori. Le aziende di Univendita fanno del rispetto del consumatore il proprio punto di forza. Contro eventuali raggiri, applichiamo un rigoroso codice etico che definisce le regole per lo svolgimento di attività sostenibili nell’ambito della vendita a domicilio. Il nostro impegno è in favore dei venditori che operano con professionalità e senso di responsabilità e per informare i consumatori sui loro diritti». In secondo luogo, prosegue Sinatra, «comunicare le molte opportunità di lavoro che questo settore offre, sia al giovane come a chi è più avanti con l’età. Lavorare nella vendita diretta è una scelta professionale per un’attività flessibile che può essere svolta sia a tempo pieno sia part-time. Un solo dato: per il 2017 sono oltre 15.000 le posizioni aperte».
 Gli indirizzi per seguire Univendita sono:

Pubblicato l’avviso per Master universitari “Executive” 2017/2018

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Pubblicato l’avviso per la ricerca e selezione di Master universitari “Executive” di I e II livello per l’anno accademico 2017/2018, riservati ai dipendenti della pubblica amministrazione iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

I soggetti proponenti (Atenei statali e non statali, consorzi universitari e interuniversitari, fondazioni universitarie) dovranno candidarsi per accreditare Master con specifiche tematiche e conformi ad alcuni requisiti didattico-organizzativi.

Le istanze di convenzionamento dovranno essere formalizzate utilizzando l’apposito modello e inviate debitamente sottoscritte dal legale rappresentante del soggetto proponente tramite PEC alla Direzione regionale o Direzione metropolitana di coordinamento INPS territorialmente competente.

Le domande dovranno pervenire entro le 12 del 27 Settembre 2017.

Sinatra (Univendita) – Giovani “Neet”, problema sociale ed economico. Vendita a domicilio opportunità per entrare nel mondo del lavoro e far crescere il Pil

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«I dati dall’indagine 2017 sull’occupazione e sugli  sviluppi sociali in Europa (Esde), pubblicata dalla Commissione Ue, evidenziano che l’Italia ha il numero record di giovani fa i 15 e i 24 anni definiti “Neet”, cioè che non studiano, né lavorano (e hanno rinunciato a cercare un’occupazione): sono il 19,9%. Oltre a essere un problema sociale –basti pensare alle difficoltà che i nostri giovani sperimentano nell’uscire di casa e costruirsi una famiglia– è anche un problema economico: l’OCSE ha stimato che i “Neet” costano al nostro paese 1,3 punti di Pil. In un Paese dove le porte del mercato del lavoro risultano chiuse per i giovani, c’è un settore in controtendenza: è la vendita diretta a domicilio, che in Italia conta 520mila incaricati, in crescita del 2% dal 2015 al 2016 (dati Format Research per Univendita-Confcommercio, marzo 2017). Altro dato significativo: per il 2017 le imprese associate Univendita hanno 15mila posizioni aperte nella vendita. E si può cominciare da zero, perché vengono offerti formazione qualificata e tutti gli strumenti per costruirsi una carriera su misura per le proprie esigenze: molti nostri incaricati fanno esperienza e hanno un’entrata extra mentre studiano, per altri diventa un lavoro a tempo pieno su cui crearsi il proprio futuro. Questo perché i risultati dipendono dall’impegno e dalla voglia di fare: il consiglio è quindi di provare a svolgere un’attività dinamica, scegliendo tra le numerose offerte di lavoro delle aziende associate a Univendita scaricabili a questo indirizzo:http://www.univendita.it/Documenti/dati_recruitment_Uni_2016-x-sito.aspx».

Fisco; Ruffini, ascoltare allarmi professionisti, più dialogo e servizi

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“Ho avuto modo di leggere ed approfondire le tante istanze di vari e autorevoli corpi
intermedi del tessuto sociale, produttivo, associativo o professionale. Istanze costruttive,
ma anche sirene d’allarme verso Agenzia, sul modello di Agenzia e nei confronti delle
nostre dinamiche”. Lo scrive il neo Direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria
Ruffini in una lettera inviata a tutti i dipendenti. “Allarmi che mettono in evidenza un
rapporto difficile che – al di là di legittime rivendicazioni – deve trovare una nuova
password di dialogo e collaborazione e quindi di crescita. Password che deve essere un
altro leggero, quanto a volte difficile, tratto: il segno più. Più efficienza. Più dialogo. Più
giustizia. Più fiducia. Più raccolta. Più servizi. Più coesione sociale. Più coerenza nelle
risposte. E, ancora, – prosegue Ruffini – più rispetto per il professionista, per
l’intermediario fiscale, ma anche più rispetto e considerazione per chi, ogni giorno,
indossando la maglia dello Stato, deve far rispettare leggi e regole”.

Gente di mare che se ne va. a lavorare, 7 giovani su 10 rinuncerebbero alle vacanze per un’esperienza formativa all’estero

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Se una volta erano considerati troppo edonisti, oggi molti giovani italiani sembrano aver capito l’importanza di mettersi in gioco nel mondo della formazione e del lavoro, addirittura anche durante i tanto agognati periodi di vacanza. Sono lontani infatti i tempi delle lunghe giornate a prendere il sole con gli amici, in attesa di vivere nottate di puro divertimento in spiaggia e nei locali. Ben il 72% dei giovani infatti ammette che sarebbe disposto a rinunciare alle vacanze da viveur”, per dedicarsi invece ad esperienze formative in giro per il mondo. Le ragioni? Perché sono importanti per il proprio futuro lavorativo (81%) e permettono di sviluppare la conoscenza delle lingue straniere (76%). Un trend che è stato registrato in egual misura al Nord (71%) come al Sud (73%) con una differenza di genere che vede i ragazzi in leggera maggioranza (52%) rispetto alle ragazze (48%).

Questo è quanto emerge dallo studio promosso dall’agenzia Espresso Communication per FourStars, condotto mediante metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su un campione di circa 1400 giovani tra i 18 e i 29 anni attraverso un monitoraggio online dei principali social network, blog, forum specializzati e community, per capire quali sono le motivazioni e le aspettative alla base della tendenza.

Una tendenza segnalata anche dagli esperti del settore, che registrano proprio nel periodo estivo un boom di richieste per viaggi formativi lontano dall’ItaliaChiara Grosso, Presidente e CEO di FourStars, società accreditata dal Ministero del Lavoro e specializzata nei tirocini formativi, afferma che: “Studiando i nostri dati degli ultimi anni abbiamo rilevato che oltre il 60% delle richieste di esperienze all’estero riguardano stage con avvio durante il periodo estivo. Le mete più gettonate sono cinesi, con Shanghai e Hong Kong su tutte. Si tratta di un dato molto importante e rassicurante: da sempre promuoviamo gli stage all’estero come strumento di formazione in un contesto internazionale, per crescere personalmente e professionalmente ed essere più competitivi nel mondo del lavoro ormai globale. La conoscenza delle lingue straniere e le esperienze all’estero arricchiscono il profilo professionale dei candidati, divenendo elemento moltiplicatore di possibilità occupazionali. È quindi interessante constatare che molti giovani scelgono di “rinunciare” alle vacanze per intraprendere un’esperienza formativa all’estero, addirittura in contesti molto diversi come la Cina. I giovani italiani, forse grazie anche a una maggior apertura internazionale che li mette a confronto con coetanei di altri paesi (basti pensare all’esperienza Erasmus), stanno cogliendo e sfruttando l’importanza di lavorare durante gli studi, di costruirsi il loro futuro già durante l’università attraverso esperienze utili. Abbiamo rilevato inoltre che candidati donne e uomini si equivalgono sostanzialmente, con una leggera prevalenza di richieste maschili, circa il 52%. Anche il quadro delle facoltà di provenienza è molto eterogeneo”.

Un parere, quello di Chiara Grosso, confermato anche dai dati emersi dall’indagine. Secondo l’81% dei giovani infatti associare il divertimento alle esperienze formative all’estero è importante per avere maggiori chance di successo nel proprio futuro lavorativo(81%), in secondo luogo perché permettono di sviluppare la propria conoscenza delle lingue straniere (76%) e perché consentono di coniugare il divertimento tipico delle vacanze in gioventù alla scoperta di nuove culture (74%) e all’instaurazione di nuove amicizie(69%). Inoltre, tra gli stimoli a partire vi è un forte desiderio di mettersi in gioco e acquisire indipendenza (67%), dato che la possibilità di vivere in un ambiente totalmente nuovo senza l’ala protettrice di mamma e papà è una situazione sfidante per i più giovani. Ma non è tutto, il55% vuole cambiare modo di vivere le proprie vacanze proprio a causa delle difficoltà occupazionali del Paese.

A livello geografico inveceil fenomeno si sviluppa in maniera abbastanza omogenea; se al Nord la percentuale si ferma al 69%, al Centro(71%) e al Sud (74%) il numero dei giovani pronti a sacrificare “pinne, fucile ed occhiali” cresce leggermente. Come già indicato poi da Chiara Grosso, a sorpresa i maschi prevalgono leggermente nella predilezione di questo genere di vacanze formative: secondo i dati raccolti da FourStars il 52% delle richieste arriva da uominicontro il 48% delle ragazze.

Assunzioni NTT DATA: arrivano ben 50 Posti di lavoro per diverse Mansioni

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NTT DATA e mondo del lavoro: sono oltre 50 le posizioni aperte rivolte a profili junior e senior all’interno della realtà internazionale, esperta di servizi e soluzioni IT. Le figure ricercate, dallo Sviluppatore Java, al Sistemista Networking, dal Project Manager, all’Assistente alla Qualità, saranno inserite presso varie sedi italiane e estere.

Orientamento al futuro, passione e innovazione: sono solo alcuni dei valori che i giovani neoassunti troveranno all’interno di NTT DATA, uno dei principali player a livello mondiale in ambito IT, che conta una presenza capillare in oltre 50 paesi nel mondo, di cui quasi 2.600 solo in Italia, a Milano, Roma, Cosenza, Torino, Pisa, Treviso, Napoli e Genova.

Profili ricercati

Un accenno delle figure ricercate da NTTDATA:

  • Sviluppatore Java Ntt Data – Italia
  • Sistemista Networking – Milano
  • Technical Product/Project Manager – Milano
  • Assistente alla Qualità – Germania
  • Tibco Architect – Milano
  • Senior Consultant Insurance – Milano
  • Java Developer Milano
  • Analista ambito Pagamenti e Monetica – Milano
  • Big Data Specialist – Milano
  • Junior UX designer Roma
  • Mobile Developer – Milano e Roma
  • Business Consulting – Milano e Roma
  • Technical Consultant in ambito Retail – Milano
  • Junior Developer – Roma, Napoli, Cosenza

CANDIDATURA

Lavorare alle Terme: Posti nei settori Benessere, Cucina, Ospitalità, Bar

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Il complesso termale fra i più famosi e lussuosi in Italia situato nella cornice del Lago di Garda, per continuare a crescere e mantenere il proprio ruolo leader nel settore salute e benessere, cerca periodicamente professionisti in grado di essere parte di un importante percorso di trasformazione e innovazione e che crescano insieme all’azienda.

Tra i vari settori di inserimento troviamo le sezioni Corporate, Ospitalità, Salute e Benessere, ognuna con precisi profili ricercati.

Posizioni aperte

Come accennato sopra, sono quattro i settori aziendali – Corporate, Ospitalità, Salute e Benessere – in cui è possibile inserirsi e, proprio in ognuno di questi, sono diverse le posizioni attualmente aperte, oltre 25 in tutto. Vediamole una ad una.

Corporate

  • Addetto Promozione
  • Commerciale Salute
  • Responsabile Acquisti
  • Junior Web Marketing
  • Prodotti
  • Stage addetto Risorse Umane
  • Addetti vendita per lo store

Ospitalità

  • F&B Manager

Cucina:

  • Chef di Partita
  • Demi Chef di Partita
  • Commis di cucina

Sala e bar:

  • Chef de Rang
  • Demi Chef de Rang
  • Commis di sala
  • Addetti bar

Ricevimento:

  • Capo ricevimento
  • Segretari di ricevimento
  • Addetti ricevimento
  • Facchino di ricevimento

Housekeeping:

  • Cameriere ai piani
  • Cameriera couverture serale piani

Reparti benessere:

  • Assistente bagnanti

Salute

  • Medici
  • Fisioterapisti
  • Massaggiatori capobagnini degli
  • Stabilimenti Idroterapici
  • Addetto cure fango bagno

Bar

  • Addetto bar

Benessere

  • estetiste

 

Requisiti generici

Per tutte le posizioni è preferibile aver conseguito il corso di Formazione generale per lavoratori (4 ore) in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro (Art. 37 D.Lgs. 81/08 e Accordo Stato Regioni del 21/12/2011) e il corso di Formazione specifica per lavoratori (rischio basso – 4 ore) in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro (Art. 37 D.Lgs. 81/08 e Accordo Stato Regioni del 21/12/2011).

candidatura

In Italia record di Neet, aumenta la povertà

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La fotografia dell’Italia offerta dall’indagine 2017 sull’occupazione e sugli sviluppi sociali in Europa (Esde) pubblicata dalla Commissione vede un Paese dove il numero di lavoratori autonomi è fra i più alti d’Europa (più del 22,6%), si allarga percentuale tra uomini e donne occupate, i giovani tra 15 e 24 anni che non hanno e non cercano lavoro (i cosiddetti NEET) toccano il record Ue del 19,9% (la media europea è 11,5%),al contrario in Europa sono stati creati 10 milioni di posti di lavoro dal 2013.

La differenza fra uomini e donne che lavorano è del 20,1%, il numero di persone che vivono in condizioni di povertà estrema (11,9%) è aumentato fra 2015 e 2016, unico caso in Ue con Estonia e Romania.
Il report evidenzia; le difficoltà che i giovani incontrano nell’affacciarsi al mondo del lavoro e le conseguenze che questo comporta. Nel 2016, la disoccupazione fra i 15 e i 24 anni è stata al 37,8%, in calo rispetto al 40,3% del 2015, rimasta al la terzo posto in Europa dopo Grecia (47,3%) e Spagna (44,4%).

Chi riesce a trovare un lavoro nel 15% dei casi ha contratti atipici (fra i 25 e i 39 anni, nel Regno Unito è meno del 5%, dati 2014) ed è considerevolmente più a rischio precarietà.Un giovane con meno di 30 anni guadagna in media meno del 60% di un lavoratore ultrasessantenne. La conseguenza sarà che i giovani italiani escono dal nido familiare e fanno figli fra i 31 e i 32 anni, più tardi rispetto a una decina di anni fa e molto dopo la media Ue, che si arresta intorno ai 26 anni.

In Europa con più di 234 milioni di lavoratori, il tasso di occupazione non è mai stato così elevato e la disoccupazione è al livello più basso dal dicembre 2008, i giovani  hanno sempre più difficoltà per entrare nel mercato del lavoro, quando ci riescono, si trovano spesso in forme di occupazione atipiche e precarie come i contratti temporanei, che possono comportare una minore copertura previdenziale.

Di conseguenza, le nuove generazioni percepiranno con tutta probabilità pensioni più basse in rapporto alla loro remunerazione. Il rapporto prevede anche un calo dello 0,3% annuo della popolazione in età lavorativa da qui al 2060. Ciò significa che in futuro una forza lavoro ridotta dovrà fare in modo di garantire il mantenimento dell’attuale tendenza alla crescita e pagare la pensione ad un numero sempre maggiore di anziani.

Alfredo Magnifico