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Club Med Lavora con noi: 650 assunzioni Estate 2017

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Sono aperte le selezioni per le assunzioni in vista della prossima stagione estiva. Sono ben 650 i posti di lavoro estate 2017 da coprire.

Di seguito vi presentiamo le posizioni aperte e come candidarsi per le prossime assunzioni Club Med. Vi diamo anche informazioni utili sulle selezioni e sulle carriere.

IL GRUPPO

Club Méditerranée SA è una società per azioni francese che opera nel settore turistico. Fondata, nel 1950, da Gérard Blitz, ha il proprio headquarter a Parigi. Il Gruppo gestisce una catena di villaggi e strutture turistiche che offrono la caratteristica formula di soggiorno ‘all inclusive’, tutto compreso. Oggi Club Med conta 71 Resorts, situati tra Europa, Asia, Oceano Indiano, Caraibi, America e Africa.

CLUB MED OFFERTE DI LAVORO

Durante l’anno Club Med seleziona personale per assunzioni nei villaggi turistici. Generalmente, vengono attivate delle campagne di recruiting stagionali, sia per il periodo estivo che per quello invernale. In questo periodo, ad esempio, è aperta la campagna Club Med assunzioni estate 2017, denominata #UniqueWorld2Work, per individuare le risorse da impiegare durante la prossima stagione estiva.

Le offerte di lavoro in Club Med disponibili sono ben 650 e i candidati selezionati potranno lavorare nei resort del Gruppo. In particolare, saranno assunti presso le 28 strutture estive presenti in Europa, Africa e Medio Oriente.

Oltre 150 delle posizioni aperte riguardano, in particolare Italia, Grecia, Portogallo e Israele. Le stesse sono così distribuite, in base ai settori di inserimento:

– n. 85 in ambito Ricettività e Catering – Cucina, Reception, Bar, Area Manageriale;

– n. 43 in ambito Sport e Divertimento – Mini e Baby Club, Sport acquatici e terrestri, Eventi;

– n. 28 in ambito Supporto e Vendita – Area Manager, Funzioni di Supporto, Salute e Benessere, Boutique.

candidatura

Sud Italia, insoddisfatto 1 giovane su 3

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Dal Rapporto Giovani 2017 sviluppato dall’Istituto Toniolo e realizzato con il sostegno di Intesa Sanpaolo e della Fondazione Cariplo su un campione di giovani tra i 18 e i 32 anni emerge che i giovani del Sud Italia sono più insoddisfatti dei coetanei del Nord, ma allo stesso tempo sono molto più dinamici e orientati a mettersi in gioco e a favorire un cambiamento positivo del proprio destino.

Se da un lato la soddisfazione generale nei confronti della propria vita è nettamente inferiore ai giovani del Nord,36,8% di insoddisfatti al Sud rispetto al 26% del Centro-Nord, così come nel lavoro,33,3% di risposte negative contro circa il 20% del resto della penisola,dall’altro lato i giovani del Sud sono quelli più dinamici a cogliere le nuove opportunità lavorative.

I dati mostrano che i giovani del Sud sono più propensi ad accettare nuove proposte di lavoro il 36,7% e le accetterebbe immediatamente, contro il 26% circa del Nord, anche se tali proposte richiedessero un trasferimento dalla terra di origine.

Solo il 61,8% dei giovani del sud considera importante la distanza da casa nell’accettare una proposta contro l’80,5% dei coetanei del Nord e il 74,8% di quelli del Centro.

Il mondo giovanile del Sud appare dinamico e aperto alle nuove tecnologie della comunicazione: stupisce, ma non troppo, una maggiore fiducia nei social media (39,1% di risposte positive contro il 34,4% del Nord e il 33,4% del Centro).

Le parole chiave per tracciare un identikit dei giovani meridionali “Le nuove generazioni del Sud son sospese fra tradizione e spinta al cambiamento”.

Alfredo Magnifico

Concorso per 4 educatori asilo nido (toscana) COMUNE DI PISA

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Concorso (Scad. 15 maggio 2017)

Concorso pubblico, per titoli ed esami, riservato per l’assunzione a tempo indeterminato pieno di quattro unita’, categoria giuridica C – profilo istruttore educatore asilo nido comparto regioni-autonomie locali.

 
    E' indetto un concorso pubblico, per titoli ed  esami,  riservato
per l'assunzione a  tempo  indeterminato  pieno  di  quattro  unita',
categoria C, posizione economica C1, profilo di istruttore  educatore
asilo nido - Comparto regioni-autonomie locali. 
    Requisito specifico: 
      aver maturato, alla data del 25 giugno 2016 (data di entrata in
vigore  del  D.L.  113/2016),  tre  anni  di  servizio,   anche   non
continuativi, con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato
alle dipendenze del Comune di Pisa. 
    Titolo di studio richiesti: 
      laurea o laurea magistrale conseguita in corsi  afferenti  alle
classi pedagogiche o psicologiche; 
      master di primo o secondo livello avente ad  oggetto  la  prima
infanzia per coloro che sono in  possesso  di  laurea  in  discipline
umanistiche o sociali e hanno sostenuto esami in materie psicologiche
o pedagogiche; 
      diploma     di     maturita'     rilasciato      dal      liceo
socio-psico-pedagogico; 
      diploma  di  liceo  delle  scienze  umane,  esclusa   l'opzione
economico sociale; 
      diploma di dirigente di comunita'; 
      titoli equipollenti riconosciuti dal Ministero dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca; 
      uno  dei  titoli  di  studio  di  cui  all'articolo  11  (sotto
indicati) del regolamento emanato con decreto  del  Presidente  della
Giunta regionale 8 agosto 2003,47/R (Regolamento di esecuzione  della
legge regionale 26 luglio 2002, n. 32) nonche' coloro che  alla  data
del 31 luglio 2013 hanno intrapreso il percorso per l'acquisizione di
tali titoli di studio e li conseguano entro il ciclo di istruzione  o
formazione previsto dalla normativa vigente.

Assunzioni LIDL: cercasi Commessi e Store Manager da Nord a Sud Italia

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Sono quasi una cinquantina le offerte di lavoro disponibili nei supermercati Lidl. La famosa catena discount tedesca è alla ricerca di nuovo personale da inserire, principalmente, come addetti vendita, commessi specializzati per i vari reparti e store manager in tutta Italia. Andiamo a vedere meglio quali sono i profili ricercati e come candidarsi.

Profili ricercati

Tra le figure più ricercate quella di Addetta/o Vendite, che è il responsabile di tutte le attività operative all’interno del punto vendita nel quale è inserito. Si occupa quindi delle seguenti attività:

  • collaborazione con il team per una gestione efficiente del punto vendita;
  • rifornimento dei prodotti;
  • predisposizione e gestione degli articoli promozionali;
  • gestione della cassa;
  • assistenza al cliente;
  • sistemazione e pulizia dei locali.

Per candidarsi al ruolo, è necessario essere in possesso di un Diploma di maturità. Sono disponibili anche assunzioni con contratti di apprendistato.

Altra posizione aperta è quella di Commessa/o specializzata/o. Ricoprendo questo ruolo, si collabora con il Capo Filiale per una gestione ottimale del punto vendita compresa l’attività di assistenza al cliente per ogni richiesta o necessità e di sostituzione del Capo Filiale in caso di assenza. Per ricoprire il ruolo è richiesto il possesso di un Diploma di maturità o una laurea.

Infine, segnaliamo il ruolo di Capo Filiale/Store Manager, una delle figure chiave in quanto responsabile della gestione economica e commerciale del punto vendita affidatogli. Questa risorsa gestisce un team di circa 15 collaboratori, supportando quotidianamente il loro sviluppo e la loro crescita professionale. Per ricoprire questo ruolo è necessario il possesso di una Laurea a indirizzo economico.

CANDIDATURA

Comunicazione telematica delle liquidazioni periodiche Iva Disponibile il software gratuito per la trasmissione dei dati

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A partire da oggi è possibile trasmettere online le comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche Iva. I nuovi servizi permettono ai contribuenti e agli intermediari di condividere con l’Amministrazione finanziaria i dati di sintesi delle operazioni di liquidazione Iva effettuate nel trimestre di riferimento, come previsto dall’art. 4 del Dl n. 193/2016. La comunicazione dei dati può essere realizzata tramite i nuovi servizi e strumenti messi gratuitamente a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per contribuenti e intermediari. L’Agenzia mette inoltre a disposizione istruzioni e assistenza per contribuenti e intermediari, tutti raggiungibili sul sito www.agenziaentrate.it al seguente percorso: Home – Strumenti – Specifiche tecniche – Modelli di comunicazione – Fatture e corrispettivi. Dove trovare il software – Il software permette la generazione dei file conformi alle “Specifiche tecniche e regole per la compilazione della comunicazione”, seguendo le istruzioni contenute nel “Modello e istruzioni Comunicazione liquidazioni periodiche Iva”. Entrambi questi documenti sono allegati al provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 58793 del 27 marzo 2017. Il software è disponibile sul sito dell’Agenzia, alla pagina “Software di compilazione Comunicazioni Liquidazioni Periodiche IVA” (Home – Cosa devi fare – Comunicare dati – Fatture e corrispettivi – Software di compilazione). Sul sito si trova inoltre il software di controllo (raggiungibile al percorso: Home – Cosa devi fare – Comunicare dati – Fatture e corrispettivi – Software di controllo). I file possono comunque essere generati con altri strumenti informatici che rispettino la struttura definita. Occhio alla firma elettronica – Ai file contenenti le comunicazioni va apposta una qualsiasi firma qualificata (firma digitale) o, in alternativa, la firma elettronica basata sui certificati rilasciati dall’Agenzia delle Entrate (di seguito, anche “firma Entrate”). La firma Entrate potrà essere apposta con la nuova funzionalità disponibile sulle piattaforme “Desktop Telematico” ed “Entratel Multifile”. Analogamente a quanto succede per la funzione di autentica, la firma potrà essere apposta con un’unica operazione su tutti i file selezionati. Servizio web “Fatture e Corrispettivi” – Tramite il servizio, disponibile per i contribuenti dotati di credenziali Entratel, Fisconline o SPID, è possibile trasmettere:  singole comunicazioni (file XML) firmate elettronicamente, con certificato qualificato (firma digitale) oppure con certificato emesso dall’Agenzia delle Entrate ovvero “sigillate” tramite l’apposita funzionalità disponibile;  file ZIP (cartelle compresse) contenenti le comunicazioni di più contribuenti, ciascuna firmata con certificato qualificato (firma digitale) oppure con certificato emesso dall’Agenzia delle Entrate;  file ZIP (cartelle compresse) firmato digitalmente contenenti le comunicazioni di più contribuenti (file XML) che possono non essere firmate singolarmente (funzionalità disponibile dal prossimo 16 maggio). Servizio in cooperazione applicativa (web services) – I soggetti che hanno già accreditato un canale web services per il colloquio con il Sistema di interscambio, possono trasmettere attraverso lo stesso canale:  singole comunicazioni (file XML) firmate elettronicamente, con certificato qualificato (firma digitale) o con certificato emesso dall’Agenzia delle Entrate riferiti ad un singolo contribuente;  file ZIP (cartelle compresse) contenenti le comunicazioni di più contribuenti, ciascuna firmata con certificato qualificato (firma digitale) oppure con certificato emesso dall’Agenzia delle Entrate;  file ZIP (cartelle compresse) firmato digitalmente contenenti le comunicazioni di più contribuenti (file XML) che possono non essere firmate singolarmente Servizio di trasferimento file tramite protocollo ftp – I soggetti che hanno accreditato un canale ftp per il colloquio con il Sistema di interscambio, possono trasmettere attraverso lo stesso canale una o più comunicazioni firmate singolarmente con certificato qualificato (firma digitale) oppure con certificato emesso dall’Agenzia delle Entrate. Le comunicazioni possono essere inserite in un unico supporto e trasmesse secondo le modalità descritte nel documento Istruzioni per il Servizio SDIFTP vers. 1.3 disponibile al seguente indirizzo: http://www.fatturapa.gov.it/export/fatturazione/sdi/ftp/v2.0/Specifiche_tecniche_FTP_v 2.0.pdf.

Per una consulenza gratuita in materia fiscale e/o porre quesiti agli esperti di Terminus Consulenza e Caf ( Emilio Castelli ed Elenia Valente) si può  inviare una mail a [email protected] oppure telefonare allo 0874/98926.

Online il nuovo numero della rivista Argomenti di discussione Gli effetti dello split payment sulla compliance Iva

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L’introduzione dello split payment ha generato un incremento del gettito Iva dato dalla differenza tra i versamenti da scissione dei pagamenti della Pubblica Amministrazione e la minore Iva a debito versata dai fornitori della PA. Ciò ha provocato un incremento della compliance negli anni 2015 e 2016. L’analisi degli effetti indotti dall’introduzione dello split payment sul gettito Iva è al centro del nuovo working paper di Argomenti di discussione, la pubblicazione scientifica dell’Agenzia delle Entrate. In particolare, attraverso un’analisi controfattuale macroeconomica si vuole verificare se, a seguito dell’introduzione della norma, si è realizzato un aumento di compliance. Come lo split payment ha portato all’incremento del gettito Iva – L’introduzione dello split payment nel 2015 si pone l’obiettivo di aumentare la compliance e il gettito Iva. Per determinare se la norma ha garantito o meno un recupero di compliance, occorre valutare se i versamenti siano stati superiori o inferiori alla minore Iva versata dai fornitori al netto delle somme richieste a rimborso e a quelle portate in compensazione. Per i rimborsi si dispone del dato puntuale, riferito esplicitamente allo split payment. Per valutare il gettito dell’Iva e le compensazioni, è stata utilizzata un’analisi controfattuale che stima cosa sarebbe successo se lo split payment non fosse stato introdotto. La platea dei contribuenti è stata perciò scomposta in due sottoinsiemi: coloro i quali vendono alla pubblica amministrazione e quelli che operano soltanto con i privati. I risultati di questa analisi mostrano che sommando la minore Iva versata dai fornitori, misurata nei flussi di cassa 2015-2016, con l’incremento delle compensazioni e dei rimborsi si ottiene un valore pari a 7.086 milioni che risulta inferiore di circa il 33% rispetto all’Iva versata dalla PA con lo split payment, pari a 10.576 milioni. Di conseguenza, si ha un incremento del gettito stimato in 3.493 milioni di euro. L’approccio utilizzato e la riduzione del gap Iva – Le analisi effettuate si fondano sull’incrocio di basi di dati che hanno consentito di monitorare il comportamento dei fornitori della PA prima e dopo l’adozione dello split payment. Un ruolo particolarmente importante ha rivestito il link a livello micro tra il dato delle fatture trasmesse elettronicamente alla PA e quello dei versamenti Iva effettuati tramite il modello F24. Le stime mostrano che, nel 2015, si è verificata una riduzione del gap Iva, imputabile ai fornitori della PA, di circa 2,5 miliardi di euro, ai quali si è aggiunto un ulteriore miliardo recuperato nel 2016. Il risultato deriva dalla riduzione di due comportamenti che alimentano il gap: i mancati versamenti, cioè l’IVA dichiarata dai fornitori della PA che poi non la versavano, la omessa dichiarazione, in tutto o in parte, dell’IVA correttamente riportata nelle fatture emesse nei confronti della PA Dove trovare la rivista – È possibile consultare Argomenti di discussione sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione L’Agenzia comunica.

12 maggio 2017: sciopero nazionale pubblica amministrazione

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La Federazione Sindacati Indipendenti, organizzazione costituente della confederazione USAE (FSI-USAE) ha indetto uno sciopero nazionale del personale della pubblica amministrazione per l’intera giornata di venerdì 12 maggio 2017.

Durante la giornata potrebbero verificarsi rallentamenti nell’erogazione dei servizi INPS.

L’Inps non può negare l’assegno per il nucleo familiare agli stranieri in Italia con permesso di soggiorno di lungo periodo

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Non solo in via individuale, ma anche ad associazioni ed enti è concessa la legittimazione ad agire nei casi di discriminazioni collettive determinate dalla diversa “nazionalità”. E l’Inps non può negare agli stranieri titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo l’assegno per il nucleo familiare a far data dal primo luglio 2013 in quanto costituisce condotta discriminatoria in violazione della normativa UE vigente. A stabilire questi importanti principi, è la Cassazione con la sentenza 11165/17, pubblicata l’8 maggio. I giudici della sezione lavoro della Suprema Corte, nel respingere il ricorso dell’ente previdenziale, hanno confermato la sentenza della Corte di appello che aveva accertato il carattere discriminatorio della condotta dell’istituto, responsabile di aver negato a uno straniero soggiornante in Italia da lungo periodo l’assegno al nucleo familiare di cui all’articolo 65, della legge 48/1998 per difetto del requisito della cittadinanza italiana o di un altro Paese membro dell’Ue. La Corte evidenziava una discriminazione collettiva perché gli enti convenuti, nel rifiutarsi di concedere il beneficio ai cittadini stranieri soggiornanti da lungo periodo in Italia ed estranei all’Ue, avevano violato la normativa europea e, in particolare, la direttiva 2003/109/CE sulla parità di trattamento in materia di prestazioni, assistenza e protezione sociale. A seguito di lunga e articolata disamina su legittimazione ad agire e discriminazioni collettive, i giudici di legittimità arrivano a formulare due principi di diritto, secondo i quali: «Nelle discriminazioni collettive in ragione del fattore della nazionalità (ex articoli 2 e 4 del decreto legislativo 215/03 e 43 testo unico 286/98) sussiste la legittimazione ad agire in capo alle associazioni e agli enti previsti nell’articolo 5 del decreto legislativo 215/03»; ed in più: «la mancata concessione ai cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo in Italia dell’assegno per il nucleo familiare previsto dall’articolo 65 della legge 448/98 per il periodo precedente all’1.7.2013 costituisce discriminazione collettiva per ragioni di nazionalità per violazione del principio di parità in materia di assistenza sociale e protezione sociale in relazione alle prestazioni essenziali previsto dalla direttiva 2003/109/CE e attuato dall’articolo 13, comma 1, della legge 97/2013». Una decisione, che oltre a costituire un autorevole precedente per le cause in corso, per  Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, apre la strada alla possibilità di azioni analoghe, anche in sede collettiva, nel momento in cui gli enti previdenziali continueranno a perseverare in questo tipo di condotte discriminatorie fondate sul criterio della nazionalità anche per quanto riguarda coloro che sono regolarmente soggiornanti di lungo periodo nel nostro Paese.

Autorità Nazionale Anticorruzione: online il Bando per i Tirocini Retribuiti

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L’ANAC ha indetto una selezione per 20 tirocini formativi e di orientamento con competenze in materia di integrità e trasparenza nella pubblica amministrazione, contrasto della corruzione e contratti pubblici, di cui 5 di tipologia curriculare e 15 di tipologia extracurriculare, presso gli uffici dell’Autorità Nazionale Anticorruzione a Roma.

L’iniziativa è riservata a soggetti il cui promotore sia una università con la quale l’autorità abbia stipulato una apposita convenzione. L’obiettivo dei tirocini è quello di favorire la conoscenza e l’approfondimento degli strumenti giuridici per la prevenzione dei fenomeni corruttivi tramite la partecipazione operativa dei tirocinanti alle attività istituzionali. I tirocini, della durata di 6 mesi, saranno avviati indicativamente entro il mese di ottobre 2017; i giovani saranno coinvolti per un totale di 38 ore settimanali e riceveranno una indennità mensile pari a 400 euro. Ecco le informazioni sui requisiti richiesti e come partecipare ai 20 tirocini ANAC.

Requisiti

Per la partecipazione alla selezione per 15 tirocini extracurriculari sono richiesti i seguenti requisiti:

  • laurea di secondo livello specialistica, magistrale o ciclo unico, master universitario di II livello, e/o dottorato di ricerca in materie affini all’interesse dell’Autorità e conseguita entro 12 mesi; età non superiore a 27 anni se in possesso di laurea, non superiore ai 31 se in possesso di master di II livello, non superiore ai 33 se in possesso del dottorato di ricerca;
  • oppure laurea di secondo livello specialistica, magistrale o ciclo unico, master universitario di II livello, dottorato di ricerca, conseguiti da non più di 24 mesi dalla in materie di interesse dell’Autorità; età non superiore a 28 anni se in possesso di laurea, non superiore ai 32 se in possesso di master di II livello, non superiore ai 34 se in possesso del dottorato di ricerca; iscrizione al centro per i’impiego di competenza.

Per la partecipazione alfa selezione per i 5 tirocini curriculari sono richiesti i seguenti requisiti:

  • essere iscritti all’ultimo anno di corsi di laurea di secondo livello specialistica, magistrale o ciclo unico, master universitari di II livello, dottorati di ricerca, in materie di interesse dell’Autorità; età non superiore ad anni 25 se in corso di laurea, non superiore ai 30 se in corso di master di II livello, non superiore ai 32 se in corso di dottorato di ricerca.

BANDO

Flusso UNIEMENS: modifiche alla compilazione della sezione ListaPosPA

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Il messaggio INPS 3 maggio 2017, n. 1836 definisce la modalità di compilazione della sezione ListaPosPA del flusso UNIEMENS in caso di maggiorazioni relative a un determinato status del dipendente.

Enti e datori di lavoro non devono più indicare le maggiorazioni connesse allo status del dipendente (vittima del terrorismo, invalido o lavoratore esposto all’amianto, ecc.), in quanto non determinano un accreditamento di contributi sulla posizione assicurativa, ma una maggiorazione di anzianità rilevante solo alla liquidazione del trattamento pensionistico.

Devono, invece, continuare a indicare le maggiorazioni di servizio, cioè quelle attribuite in relazione all’attività lavorativa svolta (servizio all’estero, servizio di confine, di volo, di navigazione, ecc.) in modo da alimentare correttamente la posizione assicurativa dell’iscritto nel corso della vita lavorativa.

Per una consulenza gratuita in materia fiscale e/o porre quesiti agli esperti di Terminus Consulenza e Caf ( Emilio Castelli ed Elenia Valente) si può  inviare una mail a [email protected] oppure telefonare allo 0874/98926.