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Concorso per 2 ricercatori universitari UNIVERSITA’ DI FIRENZE

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 Con decreto rettorale n. 151 (prot. n.  20471)  del  10  febbraio
2017 presso l'Universita' degli Studi  di  Firenze  sono  indette  le
selezioni per la copertura  di  due  posti  di  ricercatore  a  tempo
determinato di tipologia a), su fondi esterni, di  cui  all'art.  24,
comma 3, della legge 30 dicembre 2010, n. 240, secondo  le  modalita'
previste  dal  Regolamento  in  materia  di   ricercatori   a   tempo
determinato ai sensi dell'art. 24 della legge 30  dicembre  2010,  n.
240,  presso  i  Dipartimenti  e  per   i   settori   concorsuali   e
scientifico-disciplinari sotto indicati: 
 
          Dipartimento di Ingegneria industriale: un posto 
 
    Settore concorsuale 09/A3 Progettazione industriale,  costruzioni
meccaniche e metallurgia. 
    Settore   scientifico-disciplinare    ING-IND/14    Progettazione
meccanica e costruzione di macchine. 
 
        Dipartimento di Scienze politiche e sociali: un posto 
 
    Settore concorsuale 14/D1 Sociologia dei processi economici,  del
lavoro, dell'ambiente e del territorio. 
    Settore scientifico-disciplinare SPS/09 Sociologia  dei  processi
economici e del lavoro. 
    La   domanda   di   partecipazione   dovra'   essere   presentata
esclusivamente con procedura telematica, entro il termine  perentorio
delle ore 13,00 (ora italiana) del trentesimo giorno  decorrente  dal
giorno successivo a quello di pubblicazione del presente avviso nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
BANDO

Dare vita a impianti di digestione anaerobica per produrre biogas

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Dare vita a impianti di digestione anaerobica per produrre biogas con ricaduta positiva  sull’ambiente. Questa la sintesi di uno studio commissionato dal Consorzio italiano biogas che va oltre, poiché arrivano conferme di maggiore biodiversità dei terreni sui quali è effettuato lo spandimento del “digestato”, il sottoprodotto della digestione anaerobica, e sulla possibilità di aumentare la fertilità di terreni ormai esausti e poco produttivi, innescando così un circolo virtuoso tra produzione energetica e zootecnica. Per Francesco Cicalese amministratore della General Contract con sede a Battipaglia  “E’ una buona notizia per l’intero settore agricolo ed in particolare per quelle aree ad agricoltura marginale del Mezzogiorno d’Italia dove per anni il regime delle quote latte ha ridotto la zootecnia ai minimi termini e la monocoltura orientata alla produzione di frumento, associata alla scomparsa delle rotazioni con le leguminose, ha impoverito i terreni”. Il tutto sulla base che l’aumento degli impianti a biogas nel Paese secondo quanto riportato nello studio del Consorzio italiano biogas, tra il 2010 e il 2013 è stato del 177%, mentre la potenza installata, a oggi, è di 1.339 MWe, ma anche perché il 16% dell’energia rinnovabile nel Paese è prodotta dalle bioenergia, mentre l’investimento impiantistico tra il 2010 e il 2014 è stato di 4,2 miliardi. Si tratta certamente di una fonte rinnovabile vantaggiosa che sta investendo il mondo dell’agricoltura nella sua totalità, tant’è che l’aumento degli impianti a biogas inseriti nelle attività agricole è stato del 586% in più. Il perché di questo successo? Grazie al modello italiano del biogas che si basa sul criterio delle doppie colture: un’invernale denominata ‘di copertura’ cui si aggiunge quella convenzionale del periodo estivo, senza necessità d’irrigazione o altra fertilizzazione, grazie alle condizioni di umidità favorevoli. A dare conferma dei dati un’altra ricerca effettuata da Ecofys per il Cib che ha dimostrato che l’utilizzo di doppie colture con tecniche agronomiche innovative come la minima lavorazione dei terreni, la fertirrigazione e il precisionfarming  è un modello che può essere diffuso vantaggiosamente anche in altre regioni purché abbiano una vocazione prettamente agricola; e il Molise da sempre votata all’agricoltura che lentamente si sta riportando ai valori iniziali,  sarebbe senza ombra di dubbio il terreno ideale dove applicare questa nuova risorsa che potrebbe portare, le altre regioni che l’hanno applicata lo dimostrano, vantaggi indiscussi all’economia agricola che ci vede, purtroppo per noi ancora lontani da conquistare i gradini più alti del podio.
Massimo Dalla Torre

E’ possibile inviare i moduli telematici per la richiesta dell’incentivo “bonus sud” e dell’incentivo “occupazione giovani”

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Con la circolare n. 40 del 28 febbraio 2017 e la circolare n. 41 del 1° marzo 2017 sono state fornite le indicazioni per l’applicazione degli incentivi all’assunzione di lavoratori registrati al “Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani” e di soggetti disoccupati ai sensi dell’articolo 19 del d.lgs. n. 150/2015 effettuate in Regioni “meno sviluppate” o “in transizione”, rispettivamente previsti dal Decreto Direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 394 del 2 dicembre 2016 e successive rettifiche e dal Decreto Direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 367 del 16 novembre 2016 e successive rettifiche.

Definizione agevolata dei carichi affidati a Equitalia e Riscossione Sicilia In una circolare alcuni chiarimenti dell’Agenzia delle Entrat

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I contribuenti hanno tempo fino al 31 marzo per presentare agli Agenti della riscossione la dichiarazione su quali debiti intendono attivare la procedura di definizione agevolata introdotta dal Dl n. 193/2016. La dichiarazione può essere presentata per tutte le somme affidate agli Agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2016 e permette di evitare di pagare sanzioni e interessi di mora, versando solo il capitale, gli interessi, le spese sostenute per le procedure di recupero del credito e l’aggio dovuto agli Agenti della riscossione. Nella circolare n. 2/E di oggi, l’Agenzia analizza alcuni aspetti della procedura di definizione agevolata in relazione ai carichi affidati da parte delle Entrate. Quali debiti possono essere definiti – Possono presentare la dichiarazione i debitori i cui carichi risultano affidati agli Agenti della riscossione dal 2000 al 2016. Per questo motivo non è possibile attivare la procedura per i carichi non affidati entro il 31 dicembre 2016. È invece possibile definire i carichi affidati nel 2016 per i quali alla data del 31 dicembre 2016 non è stata notificata la cartella di pagamento al debitore, ma della cui esistenza l’Agente della riscossione ha avvisato il debitore mediante comunicazione inviata per posta ordinaria. Libertà di scelta su cosa definire – In base al Dl n. 193/2016, il contribuente ha la facoltà di definire singolarmente ciascuno dei carichi iscritti a ruolo o affidati dal 2000 al 2016. Non è quindi obbligato a definire tutti i carichi affidati che lo riguardano. Definibili i carichi contenenti solo sanzioni – Nel documento di prassi l’Agenzia risponde alle domande degli operatori in merito ai carichi che contengono solo somme dovute a titolo di sanzioni. Anche questi carichi possono essere definiti, purché le sanzioni siano di carattere amministrativo-tributarie. Per poter beneficiare della definizione agevolata, anche in questi casi, il debitore deve attivarsi presentando la dichiarazione di adesione alla procedura entro il 31 marzo 2017. Il perfezionamento della procedura – Se dopo aver avviato il procedimento, il contribuente non paga integralmente o paga in ritardo le somme da versare in un’unica soluzione oppure una delle rate, la definizione agevolata perde di efficacia e la procedura non va a buon fine. In questi casi, pertanto, viene meno il beneficio previsto dalla legge (l’estinzione del debito affidato senza il pagamento di sanzioni e interessi di mora). Gli eventuali versamenti effettuati sono acquisiti a titolo di acconto. Inoltre riprendono a decorrere i termini di prescrizione e decadenza e prosegue l’attività di riscossione, senza possibilità di rateizzazione del pagamento del debito, salvo il caso in cui non sia stata pagata tempestivamente e integralmente la prima rata. Carichi oggetto di giudizio – Possono essere definiti anche i carichi in contenzioso. A questo proposito, il debitore con la presentazione della dichiarazione di adesione alla procedura si impegna a rinunciare ai giudizi relativi ai carichi che intende definire. Tale impegno non corrisponde tuttavia alla rinuncia al ricorso di cui all’art. 44 del d.lgs. n. 546 del 1997 (codice del processo tributario). Il giudizio si estingue per cessazione della materia del contendere soltanto qualora il carico definito efficacemente – con l’integrale pagamento di quanto dovuto per la definizione agevolata – riguardi l’intera pretesa oggetto di controversia. Il testo della circolare è disponibile nella sezione Normativa e Prassi del sito internet www.agenziaentrate.it.

AULSS di Marca Trevigiana: concorso per Laureati

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L’AULSS – Azienda Unità Locale Socio-Sanitaria n. 2 di Marca Trevigiana ha indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione di collaboratore amministrativo.

BANDO

Fondo di integrazione salariale: chiarimenti sui termini di presentazione delle domande di assegno di solidarietà

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La Circolare n. 176/2016 ha fornito le istruzioni amministrative, operative e contabili in ordine alle prestazioni erogate dal Fondo di integrazione salariale (FIS).

 

Il Messaggio 1133 del 13 marzo 2017 fornisce chiarimenti riguardo perplessità in ordine all’ipotesi di presentazione tardiva dell’istanza, a seguito delle quali è stato richiesto un intervento chiarificatore al Ministero.

 

Saranno non indennizzabili le ore effettuate dalla data di inizio della riduzione richiesta al giorno di presentazione della domanda ed in caso di presentazione tardiva della domanda il datore di lavoro dovrà indicare tali ore non indennizzabili, utilizzando il modello allegato 2 della Circolare 176 del 9 settembre 2016.

Donne e lavoro, in un quinquennio flessione del 16,3% delle denunce di infortunio

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 I 227mila infortuni sul lavoro denunciati all’Inail nel 2015 che hanno visto coinvolte le donne nelle tre gestioni principali – Industria e Servizi, Agricoltura e per conto dello Stato – sono stati pari a poco più di un terzo (35,7%) del totale (637mila) e hanno fatto registrare una flessione del 4,6% rispetto all’anno precedente, superiore a quella che ha interessato gli uomini (-3,6%). A queste denunce si aggiungono i 23 casi del settore Navigazione e i 623 della gestione autonoma casalinghe. Dall’analisi condotta dall’Inail alla vigilia dell’8 marzo emerge anche che le denunce d’infortunio con esito mortale delle lavoratrici sono state 110, lo stesso numero registrato nel 2014. Nessuna denuncia per eventi mortali ha riguardato invece il settore Navigazione, mentre tra le casalinghe ne sono state presentate cinque.
Sono il 52% della popolazione ma solo il 42% degli occupati. Secondo l’Istat, nel 2015 le donne rappresentavano il 52% della popolazione italiana con più di 15 anni, ma solo il 42% del totale degli occupati. Dopo la diminuzione del numero delle lavoratrici registrato nel 2013 (-1% rispetto al 2012), nel 2015 è proseguito il trend in lieve aumento già rilevato nel 2014 (+0,6%), con un incremento dello 0,5% su una popolazione di lavoratrici quantificata in circa 9,4 milioni.
Rispetto al 2011 anche meno casi mortali. Allargando il campo di osservazione al quinquennio 2011-2015, le denunce d’infortunio al femminile sono passate dai 271.306 casi del 2011 ai 227.111 del 2015 (-16,3%), a fronte di un limitato aumento (+1,3%) dell’occupazione femminile nello stesso arco di tempo. Anche in questo caso, però, le differenze di genere sono evidenti: il calo infortunistico, infatti, è stato più contenuto tra le lavoratrici rispetto a quello registrato nello stesso periodo tra i lavoratori (-25%). In flessione del 19,7% nel quinquennio è anche il numero delle denunce d’infortuni con esito mortale occorsi alle donne, passate dalle 137 del 2011 alle 110 del 2015. In questo caso, però, la diminuzione percentuale è stata più rilevante rispetto a quella registrata tra gli uomini (-8%).
Più della metà dei decessi nel tragitto casa-lavoro. Rispetto al numero complessivo delle denunce, la quota degli infortuni in itinere, avvenuti cioè nel tragitto casa-lavoro-casa, per le donne si conferma decisamente più elevata rispetto agli uomini, sia in valore assoluto (per il 2015 rispettivamente 49.721 casi contro 45.722) che in percentuale (21,9% contro 11,2%). L’incidenza del “rischio strada” sulle lavoratrici è ancora più marcata se si prendono in considerazione le denunce dei casi mortali: per le donne, sempre per l’anno 2015, più di un decesso su due (52,7%) è avvenuto in itinere, mentre tra gli uomini lo stesso rapporto è di circa uno su cinque (22,1%). Questo divario di genere si mantiene anche sommando le denunce dei casi mortali avvenuti in itinere e quelli in occasione di lavoro, entrambi con coinvolgimento di un mezzo di trasporto: tra le donne, infatti, quasi due decessi su tre (63,6%) sono legati al “rischio strada” rispetto al 38,8% degli uomini.
I dati provvisori del 2016 in controtendenza: +1,4%. Come emerge dai dati già diffusi dall’Inail nel canale Open data, i dati provvisori sulle denunce di infortunio presentate nel periodo gennaio-dicembre 2016, rilevati allo scorso 31 dicembre, confrontati con gli analoghi dati provvisori del 2015, rilevati al 31 dicembre dello stesso anno, fanno registrare un aumento dello 0,7% dei casi in complesso, più marcato per le donne (+1,4%), però, rispetto agli uomini (+0,3%). Per contro, si rileva una significativa diminuzione del 13,1% per gli eventi mortali, frutto di un calo più sostenuto tra i lavoratori (-14,1%) rispetto alla componente femminile (-3%).
Le malattie professionali. Le tecnopatie denunciate dalle lavoratrici nel 2015 sono state quasi 17mila, pari al 28,5% delle circa 59mila malattie professionali denunciate in totale. I dati complessivi, per entrambi i sessi, hanno confermato il trend in aumento degli ultimi anni, in controtendenza rispetto all’andamento decrescente degli infortuni sul lavoro: dalle 57.370 denunce del 2014, infatti, si è passati alle 58.917 del 2015 (+2,7%). Prendendo in considerazione solo le denunce delle lavoratrici, nel confronto con il 2014 si registra una sostanziale stabilità, con 16.795 casi protocollati nel 2015 rispetto ai 16.748 dei 12 mesi precedenti. Rispetto alle 14.217 denunce del 2011, invece, l’aumento è del 18,1%, più contenuto, comunque, di quello relativo ai casi di tecnopatie denunciati dai lavoratori maschi (+27,3%).
Nell’ultimo anno rilevata una riduzione dell’1%. I primi dati del 2016, se confrontati con quelli dell’anno precedente, rilevati al 31 dicembre 2015 per omogeneità di confronto, mostrano come nel complesso le denunce di malattia professionale protocollate per maschi e femmine siano aumentate del 2,3%, dalle 59mila del 2015 alle oltre 60mila nel 2016. In ottica di genere, è da sottolineare nel 2016 il calo del fenomeno per le donne: in controtendenza con i lavoratori, infatti, le denunce delle lavoratrici sono diminuite tra il 2015 e il 2016 dell’1%, da 16.817 a 16.653. Tra gli uomini, invece, si registra ancora un aumento del 3,6%, da 42.181 a 43.694.15

Bonus ristrutturazioni edilizie Disponibile online la nuova guida aggiornata delle Entrate

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Tutto sulle agevolazioni per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio nella nuova edizione della guida “L’Agenzia informa”, disponibile da oggi sul sito delle Entrate. Il pratico vademecum illustra regole e modalità da seguire per poter accedere al bonus per le ristrutturazioni edilizie e tiene conto delle novità sul tema contenute nella Legge di bilancio 2017. Trovano spazio nella guida anche le indicazioni fornite dall’Agenzia nei documenti di prassi sugli adempimenti necessari per richiedere l’agevolazione. Tra le principali novità segnalate: la proroga per tutto l’anno 2017 del bonus mobili e del bonus ristrutturazioni edilizie, nuove istruzioni e tempi più ampi per effettuare gli interventi di adozione di misure antisismiche. Bonus mobili e ristrutturazioni prorogati per tutto il 2017 – La Legge di bilancio 2017 ha prorogato fino al 31 dicembre 2017 la maggiore detrazione Irpef del 50% per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, con un tetto massimo di spesa di 96mila euro per unità immobiliare. È prorogato fino al 31 dicembre 2017 anche il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare un immobile ristrutturato. La detrazione del 50% spetta sulle spese sostenute, dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2017, per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica. Attenzione, però, per gli acquisti che si effettueranno nel 2017 potrà essere richiesta solo se è stato effettuato un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1 gennaio 2016. Detrazioni per gli interventi antisismici – Tra i contenuti della guida, anche la nuova detrazione d’imposta del 50%, introdotta per il periodo compreso tra il primo gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021, legata alle spese sostenute per l’adozione di misure antisismiche su edifici che ricadono nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1, 2 e 3), con un importo complessivo pari a 96mila euro per unità immobiliare per ciascun anno. La detrazione fiscale sale al 70% della spesa sostenuta (75% per gli edifici condominiali) se, dalla realizzazione degli interventi concernenti l’adozione di misure antisismiche, deriva una riduzione del rischio sismico che determina il passaggio a una classe di rischio inferiore e aumenta all’80% (85% per gli edifici condominiali) se dall’intervento deriva il passaggio a due classi di rischio inferiori. Tra le spese detraibili per la realizzazione degli interventi antisismici rientrano anche quelle effettuate per la classificazione e la verifica sismica degli immobili. Le indicazioni dell’Agenzia – La nuova guida riporta, tra le novità, anche le indicazioni fornite dall’Agenzia in alcuni documenti di prassi emanati recentemente. Tra queste, ricordiamo quella sui beneficiari della detrazione, tra i quali rientrano a pieno titolo anche il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato (risoluzione n. 64/E del 28 luglio 2016). Un’altra indicazione è quella riguardante il pagamento con bonifico. Sono validi, ai fini della detrazione, anche i bonifici effettuati tramite conti aperti presso gli “Istituti di pagamento”, cioè le imprese, diverse dalle banche, autorizzate dalla Banca d’Italia a prestare servizi di pagamento (risoluzione n.9/E del 20 gennaio 2017). Dove trovare la guida – La guida è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate al seguente percorso: L’Agenzia > L’Agenzia comunica > Prodotti editoriali > Guide fiscali

Agenzia Entrate: lavoro indeterminato per categorie protette

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L’Agenzia delle Entrate ha indetto un avviso di selezione pubblica interamente riservata al personale appartenente alle categorie protette, legge n. 68/1999, per l’assunzione, a tempo pieno ed indeterminato, di cinque unità nel profilo professionale di operatore, da destinare all’Agenzia delle Entrate  Direzione Provinciale di Cosenza.

BANDO

Seminario Inps sui nuovi servizi online per la cittadinanza digitale

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Inps ha preso parte alla Settimana dell’Amministrazione Aperta 2017, manifestazione lanciata dal Dipartimento della Funzione Pubblica, con il seminario sui nuovi servizi per la cittadinanza digitale, svoltosi il 10 marzo presso la Direzione generale e in videoconferenza con tutte le Sedi Regionali.

Nel corso dell’incontro, rivolto ai media e alle rappresentanze di istituzioni partner e intermediari istituzionali, sono stati presentati alcuni servizi online sviluppati e pubblicati nel portale INPS per corrispondere alle esigenze dei cittadini utenti (pensionati, lavoratori e loro intermediari istituzionali).

 

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