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Genoa-Bologna 2-0, ci rimette solo la Roma

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(Adnkronos) – Il Genoa batte il Bologna per 2-0 nel match tutto rossoblu dell'ultima giornata di campionato. I liguri si impongono con i gol di Malinovskiy, a segno al 13' con un sinistro chirurgico, e di Vitor Oliveira, che fa centro a 59' inserendosi sull'imbucata di Gudmundsson. La vittoria permette al Genoa allenato da Gilardino di chiudere il campionato a 49 punti. Il Bologna di Thiago Motta, già qualificato per la Champions League, rimane a 68 punti. Il passo falso dei felsinei rischia di costare caro alla Roma: i giallorossi, sicuri del sesto posto, si qualificherebbero per la Champions League se l'Atalanta, vincitrice dell'Europa League, chiudesse quinta. I bergamaschi hanno 66 punti e devono giocare 2 partite: domenica ospitano il Torino, poi recupereranno la gara con la Fiorentina. Una sola vittoria basterebbe ai nerazzurri per scavalcare il Bologna e condannare la Roma all'Europa League. —[email protected] (Web Info)

“Trump ha perso la testa”, la voce di De Niro per lo spot di Biden – Video

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(Adnkronos) – "Donald Trump ha dato di matto". La voce di Robert De Niro per lo spot di Joe Biden contro Donald Trump in vista delle elezioni Usa 2024. La star di Hollywood, che non ha mai nascosto lo 'scarso gradimento' per l'ex presidente, presta la voce allo spot della campagna di Biden.    "Dai tweet di mezzanotte, ai sorsi di candeggina" consigliati durante il Covid, "ai gas lacrimogeni contro i cittadini. Sapevamo che Trump fosse fuori controllo quend'era presidente. Ma poi, quando ha perso le elezioni nel 2020 ha perso la testa, cercando disperatamente di rimanere al potere. Ora si candida di nuovo, stavolta minaccia di essere un dittatore e di cancellare la Costituzione. Trump vuole vendetta e nulla lo fermerà", dice De Niro. Lo spot arriva a pochi giorni dalle dichiarazioni che De Niro ha rilasciato su Trump durante la partecipazione al programma The View: "Non capisco perché la gente non lo prenda sul serio. Storicamente, in altri paesi non hanno preso sul serio" leader. "Penso a Hitler e Mussolini… 'sono stupidi, pagliacci…'. Perché non pensiamo che questo tizio farà esattamente quello che promette? Lo ha già fatto. E allora? Ce ne staremo seduti a dire 've lo avevamo detto'? Succederà: se verrà eletto, cambierà questo paese". —internazionale/[email protected] (Web Info)

Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 24 maggio

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(Adnkronos) – Nessun '6' né '5+1' all'estrazione del Superenalotto di oggi, 24 maggio 2024. Nel penultimo concorso della settimana, realizzato un cinque da 125.098,72. Il jackpot per il prossimo concorso è di 26,4 milioni di euro: si torna a giocare domani, sabato 25 maggio 2024, per l'ultimo tentativo settimanale. Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima: – con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; – con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; – con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; – con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; – con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle estrazioni precedenti.  La combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 2, 36, 39, 50, 59, 64. Numero Jolly: 19. Numero Superstar: 3.  —[email protected] (Web Info)

Il Tg2 si fa più bello, studio e sigla completamente rinnovati

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(Adnkronos) – "Sono emozionato, da oggi il Tg2 cambia casa". Così il direttore del Tg2 Antonio Preziosi ha presentato oggi il nuovo look del tg che, da domani, apparirà completamente rinnovato sia nella veste grafica che nella sigla. "Un servizio pubblico all’avanguardia deve poter contare su ambientazioni moderne", aggiunge Preziosi. Uno studio che "sarà tenuto vivo dalla nostra grande squadra, e che apparterrà ai nostri telespettatori". Un progetto tutto interno, a cura di Direzione Produzione Tv – Centro Produzione Tv di Roma, per innovare nel solco della tradizione. Ritorno alle radici anche per la sigla, che integra passato e futuro.  "La persona al centro dell’informazione. È questa l’idea che ha ispirato il nuovo studio del Tg2", spiega Preziosi, che poi prosegue: "È un impegno che viene dalla nostra storia e ci proietta verso il futuro. Per questo la nuova sigla contiene una citazione del passato. Quel ‘2’ che si compone in vari colori ci ricorda da dove veniamo e ci spinge a rinnovare l’impegno di serietà e di credibilità verso chi ci ascolta anche in futuro”. Le risorse sono tutte interne. “Il fatto di aver utilizzato professionalità Rai per la progettazione dello studio e anche per la sigla non può che renderci orgogliosi – commenta l’Amministratore delegato Rai Roberto Sergio – e si inserisce nel quadro del nuovo piano industriale che ha al centro proprio l’innovazione, la trasformazione in digital media company e la valorizzazione delle nostre eccellenti maestranze".  Molti i direttori Rai che si sono 'affacciati' a salutare all’inaugurazione del nuovo studio, da Antonio Pionati a Mario Orfeo, da Gian Marco Chiocci a Paolo Petrecca fino ad Alessandra Ferraro. La scenografia del nuovo tg2 è di Flaminia Suri; la progettazione grafica di Alessandro Cossu; il progetto registico è di Silvia Belluscio e Adriano Ilari; il coordinamento tecnico di Salvatore Zaru e Simone Di Battista, mentre il Direttore della fotografia è Stefano Russo. —[email protected] (Web Info)

Terremoto oggi a Crotone, scossa di magnitudo 4

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(Adnkronos) –
Scossa di terremoto di magnitudo 4 in provincia di Crotone oggi. A darne notizia è l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). La scossa è stata avvertita alle 19.35 a 4 chilometri dal centro abitato di Cirò. L'epicentro a una profondità di 23 chilometri. Secondo quanto si apprende al momento non si registrano danni.  —[email protected] (Web Info)

Miccichè: “L’auto blu per il gatto? Stava malissimo ed è morto”

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(Adnkronos) – "Non ho fatto un uso illegittimo dell'auto blu. Ne sono convinto. Se poi mi contestano il fatto di avere fatto accompagnare il mio gatto dal veterinario perché stava malissimo, allora sono disposto ad andare in carcere. Il mio gatto viveva in simbiosi con me, Quando stava male mia figlia mi disse di mandarle subito il gatto. Tutte le altre cose sono inesistenti o molto discutibili. La storia del gatto è l'unica 'forzatura'". Lo ha detto all'Adnkronos Gianfranco Miccichè dopo essere stato interrogato dal gip nell'ambito dell'inchiesta per peculato e truffa in concorso, insieme con il suo autista Maurizio Messina, accusato di truffa, per l'uso illegittimo dell'auto blu in dotazione come ex Presidente dell'Ars. Dice di avere fatto "delle ammissioni" ma sempre nella convinzione che "l'auto fosse sempre nella mia disponibilità".  "Che io faccia morire un animale perché mi devo prima studiare la legge, non esiste – dice – peraltro su questo argomento ho dimostrato che il regolamento dell'Ars mi consente di avere l'atteggiamento che ho avuto io è assegnata a me non per due giorni o tre ma sempre, come è scritto nella delibera. Se la delibera è sbagliata o no, non lo so, ma non esiste qualcosa di illecito che io abbia fatto. Considero quello che ho fatto lecito. con la certezza che quello che facevo fosse avallato dai signori dell'Ars". —[email protected] (Web Info)

Decaro e il video virale, quando la comunicazione politica funziona

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(Adnkronos) – Un video può diventare più efficace di tanti comizi. Succede, come nel caso di Antonio Decaro e del suo post su TikTok per le elezioni europee diventato rapidamente virale, quando la comunicazione politica riesce a rispondere a una domanda semplice: come posso far capire a più persone possibile quello che voglio dire? Nel caso specifico, il messaggio finale è chiaro 'Finalmente in Europa sentiranno la voce del Sud'. Ci si arriva passando per i dialetti di tutte le regioni della circoscrizione in cui è candidato il sindaco di Bari. E ci si arriva anche attraverso gli errori nella pronuncia, le storpiature che fanno ridere, la disapprovazione o l'approvazione del 'maestro' o della 'maestra' di turno. Il politico non spiega, non promette, non pontifica. Il politico studia, si impegna, si mette in gioco 'letteralmente' per arrivare dove vuole arrivare. A prescindere dallo schieramento politico e dal candidato, una lezione di comunicazione politica. (Di Fabio Insenga)  —[email protected] (Web Info)

Europee, da riforme a lavoro: a Trento il duello (mancato) tra Meloni e Schlein

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(Adnkronos) – Il duello mancato in tv oggi si è riproposto come sfida a distanza al Festival dell'Economia di Trento dove Giorgia Meloni ed Elly Schlein si sono alternate, a stretto giro nel pomeriggio, sul palco della manifestazione. La forma è meno intensa e 'spettacolare' rispetto a quella del faccia a faccia, ma il botta e risposta, le distanze e le visioni alternative si sono comunque squadernate: dal premierato al lavoro passando per il redditometro e il Superbonus.  Sul lavoro l'attacco di Meloni è dritto al Pd: "Ringrazio la segretaria del Pd Schlein per ricordarci i disastri che la sinistra al governo in 10 anni ha portato in Italia. E' vero che i salari crescono meno di quanto crescano in Francia" ma "negli anni precedenti al Covid i salari diminuivano dell'1,5% mentre in Germania aumentavano del 16% e in Francia del 9%. Può chiedere questo alla segretaria del Pd, cosa pensa dei risultati portati sui salari dalla sinistra al governo".  Schlein non si sottrae e replica secca: "Cosa rispondo a Meloni? Che se la sinistra avesse fatto tutto bene in questi anni, una come me non avrebbe mai vinto le primarie del Pd… Sono io che chiedo a Meloni: per quanto tempo, dopo 19 mesi al governo, continuerà a scaricare sui governi precedenti anziché assumersi le responsabilità?". Il capitolo premierato conferma le distanze e la netta opposizione del Pd. Meloni mette in chiaro che sulla sua riforma costituzionale non intende mollare e lo spiega così: "Attualmente la mia vita si svolge così: mi alzo la mattina, cerco di risolvere problemi, vado a dormire, rimane poco tempo per mia figlia. Davvero qualcuno pensa che il mio obiettivo è continuare a fare questa vita? Quindi, io voglio lasciare qualcosa: o la va o la spacca, nessuno mi chieda di scaldare la sedia".  E se Meloni non intende tirarsi indietro sul premierato e dal referendum che viene accennato da quel 'o la va o la spacca' sottolineato dalla premier, Schlein è pronta a raccogliere la sfida. Anche in un confronto faccia a faccia, che torna ancora una volta nelle parole delle due leader. "Io sono sempre disponibile a un confronto con Giorgia Meloni in qualsiasi momento, avevo persino accettato di farlo anche in Rai", sottolinea la segretaria Pd alludendo alle critiche dem al servizio pubblico che sarebbe ridotto a Tele-Meloni. E sul punto graffia la premier: "Il problema non è che c'è Tele-Meloni, ma che non c'è più Tele-Pd…".  Ma sul merito, al di là della disponibilità al confronto, Schlein tiene fermo un paletto: no all'elezione diretta del premier. Ma nemmeno se la riforma sarà accompagnata da una legge elettorale a doppio turno? Viene sollecitata la segretaria del Pd: "Qualsiasi proposta che contenga questa forzatura dell'elezione diretta del premier fa saltare l'equilibrio tra i poteri dello Stato. I poteri del Presidente della Repubblica, per noi, non vanno toccati". Quindi il Superbonus. La presidente del Consiglio spiega: "Noi abbiamo, solo sul Superbonus e sui bonus edilizi, 17 miliardi di truffe, che sono l'intero valore prodotto da tutto il nostro settore del vino in un anno: se n'è andato con le truffe. Io sono una persona seria, non mi assumo la responsabilità di mandare avanti una cosa del genere". Ma qui Schlein rinfaccia a Meloni di aver votato la proroga del Superbonus: "La cosa che trovo molto ipocrita da parte di Meloni e il governo è che quando sono state votate le proroghe al Superbonus, loro le hanno votate. Loro nel gennaio 2023 hanno bloccato la cessione dei crediti e non hanno fatto nulla in questo anno se non dare la proroga alle villette su cui tanto si sono scagliati. Hanno sempre due facce".  Sul redditometro, la premier chiarisce di aver sospeso la norma "perché la voglio vedere meglio" e rivendica la lotta all'evasione: "Vengo accusata di essere amica degli evasori. E va bene, purtroppo i numeri non dicono questo. I numeri dicono che il 2023 è stato l'anno record nel recupero dell'evasione fiscale in Italia". Ma per Schlein quando si fanno "19 condoni in 19 mesi" di governo si fa una sola cosa: "Si strizza l'occhio ai furbi". E aggiunge: "Sul redditometro abbiamo visto un governo confuso: prima lo hanno messo, poi hanno fatto marcia indietro. Ha dimostrato grande incoerenza anche Giorgia Meloni".  C'è un tema su cui non c'è stato uno scambio a distanza: la questione Toti. E Schlein lasciando il Festival di Trento lo rinfaccia alla premier così: "Ho seguito con grande attenzione l'intervista di Giorgia Meloni al Festival di Trento e sono rimasta stupita che non cogliesse l'occasione per dire una parola sulla situazione della Liguria e l'arresto di Giovanni Toti: è il silenzio degli indecenti".  —[email protected] (Web Info)

Neonato morto sulla nave, l’autopsia: “Decesso per cause naturali”. Scarcerata la madre

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(Adnkronos) – E' da attribuire a cause naturali la morte di Tyler, il neonato di appena due giorni che è deceduto su una nave da crociera, dove è stato partorito venerdì 17 maggio da Jheansel Pia Salahid Chan, 28enne filippina, che lavorava come addetta alle pulizie e lavapiatti sulla 'Silver Whisper'. E questo l'esito, secondo quanto apprende l'Adnkronos, della relazione preliminare del medico legale, professor Mario Gabrielli, che ha eseguito l'autopsia sulla salma del bambino all'obitorio dell'ospedale Misericordia di Grosseto. La relazione è stata inviata oggi pomeriggio alla Procura di Grosseto.  Esce così dal carcere la mamma 28enne che era stata accusata dalla Procura di Grosseto del reato di omicidio volontario. Sulla base dei risultati preliminari dell'autopsia oggi pomeriggio il pubblico ministero ha dato parere positivo alla scarcerazione, che è stata disposta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Grosseto, Sergio Compagnucci. Il fermo delle due colleghe della donna, che con lei condividevano la cabina dove è nato Tyler, invece, non è stato convalidato e sono state scarcerate già questa mattina. La madre, come ha spiegato il suo difensore, l'avvocato Giovanni Di Meglio all'Adnkronos, Jheansel Pia Salahid Chan, dopo aver lasciato il carcere fiorentino di Sollicciano sarà trasferita a Livorno, dove la compagnia proprietaria della nave provvederà all'alloggio temporaneo. "Sono soddisfatto della decisione del giudice perché, nonostante un passaggio intermedio, è stata accolta la nostra richiesta di scarcerazione", ha dichiarato l'avvocato Di Meglio. —[email protected] (Web Info)

Schlein: “Da Meloni non una parola su Toti, silenzio degli indecenti”

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(Adnkronos) – "Ho seguito con grande attenzione l'intervista di Giorgia Meloni al Festival di Trento e sono rimasta stupita che non cogliesse l'occasione per dire una parola sulla situazione della Liguria e l'arresto di Giovanni Toti: è il silenzio degli indecenti". Così Elly Schlein a margine del Festival dell'Economia a Trento.  "Ormai Meloni subisce il diktat di Salvini che chiede a Toti di resistere ma chi rischia di non resistere è la regione Liguria che merita di restare bloccata e di non poter voltare pagina perché appesa a un'indagine da cui emerge un quadro molto grave", sottolinea.  "Sulle responsabilità penali lavorerà la magistratura ma c'è una questione di opportunità politica per cui non si capisce cosa aspetti Toti a dare le dimissioni e permettere alla Liguria di voltare pagina e andare avanti", dice la segretaria del Pd.  Tanti i temi affrontati al Festival dell'Economia, e non manca la replica alla premier Meloni secondo cui 'con il Pd al governo salari diminuiti'. "Cosa rispondo a Meloni? Che se la sinistra avesse fatto tutto bene in questi anni, una come me non avrebbe mai vinto le primarie del Pd – afferma la leader dem – Sono io che chiedo a Meloni: per quanto tempo, dopo 19 mesi al governo, continuerà a scaricare sui governi precedenti anziché assumersi le responsabilità?". "Qui – scandisce – c'è da utilizzare meglio le risorse che ci sono. Noi in manovra chiedevamo 4 miliardi in più per sanità e invece Meloni ha tagliato, da quando siede a palazzo Chigi la spesa sanitaria sta scendendo". "E' non è sciatteria – aggiunge – è un disegno e si vede nelle regioni in cui governano dove chi ha i soldi si cura e gli altri si arrangiano. Io ho presentato un ddl per aumentare fondi e sbloccare assunzioni. Si può fare". La leader dem incalza anche Superbonus, redditometro e 'salva casa'. Quanto al primo "è innegabile – osserva – che la misura nel momento in cui è stata presa ha cercato di dare una spinta all'economia. Il rimbalzo c'è stato. La cosa che trovo molto ipocrita da parte di Meloni e il governo è che quando sono state votate le proroghe al Superbonus, loro le hanno votate. Loro nel gennaio 2023 hanno bloccato la cessione dei crediti e non hanno fatto nulla in questo anno se non dare la proroga alle villette su cui tanto si sono scagliati. Hanno sempre due facce".  "Sul redditometro abbiamo visto un governo confuso – afferma la segretaria del Pd – prima lo hanno messo, poi hanno fatto marcia indietro. Ha dimostrato grande incoerenza anche Giorgia Meloni. Ma soprattutto mi preoccupa un governo che in 19 mesi ha fatto 19 condoni, strizzando l'occhio ai furbi, in barba agli imprenditori onesti, a pensionati e dipendenti, e ai tanti lavoratori autonomi che con sacrificio pagano le tasse".  "Oggi al governo si svegliano sulla casa, ma invece di mettere il futuro nelle mani delle ragazze e dei ragazzi, fanno l'ennesimo condono: siamo al numero 19", ribadisce Schlein ricordando la protesta degli studenti contro il caro affitti, sostenuta dal Pd, e il taglio del fondo affitti da parte del governo. E se fosse ancora una studentessa, dice a chi le chiede a quale protesta si unirebbe, parteciperebbe proprio a quella delle 'tende' contro il caro affitti. "Dormirei una notte in tenda? Certo, non sarebbe la prima…".  —[email protected] (Web Info)