Home Blog Page 2936

Equitalia, ora pagamenti e estratti conto online

0

Si ampliano i servizi online messi a disposizione da Equitalia. Grazie allo sviluppo di una piattaforma web ancora più avanzata, i cittadini possono ottenere informazioni sempre aggiornate sul proprio debito e mettersi in regola con i pagamenti senza dover andare allo sportello. Lo sviluppo di canali di assistenza più evoluti, sicuri ed efficienti, consente a Equitalia di puntare a una continua semplificazione del rapporto con i cittadini e le imprese.

Paga online
È stata estesa a tutto il territorio nazionale di competenza di Equitalia, con esclusione quindi della Sicilia, la possibilità di pagare online cartelle e avvisi utilizzando carte prepagate e carta di credito. Con pochi clic è facile effettuare il pagamento: basta collegarsi al sito internet di Equitalia www.gruppoequitalia.it, entrare nella sezione “Paga online”, senza bisogno di registrazione, inserire il numero del bollettino (codice Rav di 17 cifre), il relativo importo e il codice fiscale dell’intestatario. Inoltre, in caso di pagamento oltre la data di scadenza indicata sul bollettino, il sistema è in grado di ricalcolare e aggiornare l’importo. Tale funzionalità, al momento, è disponibile solo per le cartelle non interessate da una procedura (ad esempio fermo amministrativo, ipoteca, etc). Il servizio è sempre attivo e al termine dell’operazione il contribuente riceverà il riepilogo e la ricevuta di pagamento.

Estratto conto
Informazioni sempre aggiornate con l’estratto conto online, il servizio di Equitalia che in media ogni mese registra 650 mila accessi da parte dei cittadini che vogliono verificare i dettagli del proprio debito comodamente da casa. L’estratto conto online è una sorta di sportello virtuale che consente di monitorare la propria situazione debitoria complessiva, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e di verificare la presenza di cartelle da pagare, il dettaglio dei singoli tributi, la ripartizione degli interessi e le altre spese. Per mezzo dell’estratto conto, inoltre, è possibile controllare il piano di rateazione in corso e aggiornarsi sugli eventuali provvedimenti emessi (sgravi, sospensioni, fermi amministrativi, ecc). Per accedere al servizio è possibile utilizzare le credenziali (nome utente e password) fornite dall’Agenzia delle entrate o dall’Inps oppure avvalersi della Carta Nazionale dei Servizi. Per coloro che vogliono effettuare il pagamento, a seguito del check up delle cartelle, le modalità per procedere sono estremamente semplici: è sufficiente, infatti, selezionare le cartelle interessate e creare il codice Rav (la serie numerica che identifica il pagamento), da utilizzare, entro la giornata, per pagare sul sito di Equitalia, attraverso la rete bancaria o dei tabaccai, oppure tramite il proprio servizio di home banking.

Saltano i crediti d’imposta se si licenza prima dei tre anni

0

L’impresa che assume beneficiando del credito d’imposta deve essere disposta ad offrire un impiego stabile nel tempo, pena la decadenza del bonus stesso. Con una recente sentenza della Corte di Cassazione (sent. n. 17431/2013), infatti, si è voluto sottolineare questo principio fornendo un deterrente per tutte quelle aziende che intendessero licenziare pur avendo usufruito dell’agevolazione.
Il caso, nello specifico, ha interessato una impresa edile che nel 1998, a causa della interruzione dei lavori, aveva deciso di ridurre il personale a sua disposizione. Decisione che, però, aveva portato l’Agenzia delle Entrate a revocargli i benefici fiscali avvalendosi di quanto stabilito dall’articolo 4 della legge 449/1997 dove si afferma che il credito d’imposta è utilizzabile a patto che i lavoratori siano assunti per un periodo non inferiore ai 3 anni. I dipendenti coinvolti nel caso (5 in tutto) erano stati licenziati entro dua anni dall’assunzione con la causale che i lavori nei cantieri erano stati interrotti.
L’impresa ha provveduto subito ad impugnare il provvedimento presso la commissione tributaria provinciale ma è con la successiva sentenza del Tar (a cui l’ufficio delle Entrate avevano fatto appello) che si stabilisce per la prima volta la responsabilità dell’impresa. Responsabilità poi convalidata anche dalla Cassazione.
Il licenziamento era ammesso solo in caso di causa di forza maggiore come una eventuale crisi economica che però non è stata dimostrata. Ne consegue che la semplice chiusura dei cantieri, fosse anche per decisione di terzi committenti e non dell’azienda, non è sufficiente a giustificare il licenziamento.
Il fatto, dunque, che gli stessi lavoratori potessero essere ricollocati in altri settori o cantieri dell’impresa (non avendo questa cessato definitamente l’attività) è ragione tale per condannarla alla perdita dei crediti d’imposta.

OFFERTE LAVORO CAMPOBASSO – CHIETI – PERUGIA

0

Offerte di lavoro dai Centri Per l’Impiego della provincia di Campobasso

Rif. Offerta: ZF 00571
APL per azienda cliente cerca 2 Meccanici motoristi piattaforme
Centro per l’Impiego di: Campobasso
Dettaglio offerta:
Mansione da svolgere: Manutenzione impianti oil&gas onshore/offshore (piattaforme petrolifere)
Luogo di lavoro: Molise
Contratto proposto: Tempo determinato
Requisiti:
Titolo di studio: Diploma ad indirizzo meccanico
Eta: 25- 45
Lingua straniera: Nessuna lingua
Grado di conoscenza: Scolastico
Conoscenze informatiche: Utilizzo dei principali strumenti informatici anche tecnici
Esperienze: Esperienza nella manutenzione,taratura riparazione motori 4 tempi alimentati a gas metano e/o diesel.Lettura disegni meccanici.
Disponibilità: Disponibilità turni sulle piattaforme
Patente di guida: B
Auto propria: Si
Altri requisiti: Verranno valutati SOLO I CANDIDATI IN POSSESSO DEI REQUISITI INDICATI. Allegare dettagliato cv. In caso di sufficienti candidature l’offerta potrà essere rimossa prima della scadenza indicata

 

Offerte di lavoro dai Centri Per l’Impiego della provincia di Chieti

 

Offerta N°: 1149
DATA SCADENZA OFFERTA 31/07/2013
N° LAVORATORI RICHIESTI 1
QUALIFICA cuoco di imprese per la ristorazione collettiva
TITOLO DI STUDIO NON DEFINITO
CENTRO PER L’IMPIEGO: Chieti (vai alla pagina del CPI)
Cooperativa sociale di San Giovanni Teatino seleziona Addetto/a alla cucina con anzianitÀ di disoccupazione di almeno 24 mesi. Per candidarsi andare sul sito www.cooplilium.it, cliccare sulla voce ‘LAVORO’, inserire tutti i dati, indicando alla voce ‘TIPOLOGIA DI CANDIDATURA’ la posizione ‘Addetto/a alla cucina’.

 

Offerte di lavoro dai Centri Per l’Impiego della provincia di Perugia

 

Cod. 419/2013 valida fino al 25/07/2013
Mansione
sarto
Qualifica ISTAT 6533408 sarto
Contenuti e contesto del lavoro sarta e modellista in tutte le fasi profilo doppio
Luogo di lavoro Comune di BASTIA UMBRA (PG)
Caratteristiche candidati Esperienza Sì anni 2
Automunito S
Patenti e patentini:
B = auto e autocarri fino a 35 q. (Min: PATENTE B)
Contratto Lavoro dipendente TD
Orario Orari:
Tempo Pieno su due turni (Min: Full Time)
Tempo parziale verticale (Min: Part Time)
Turni:
Spezzato
Mattutino
Pomeridiano
Per candidarsi Gli utenti interessati alla richiesta possono recarsi, muniti di curriculum con foto, presso lo Sportello polifunzionale del lavoro di BASTIA UMBRA Piazza Moncada, Edificio Uffici Umbriafiere (Telefono 0758012740) negli orari di apertura al pubblico entro la data di scadenza della proposta lavorativa

Agevolazioni prima casa: decaduto il bonus, il fisco si rifà sull’ultimo proprietario

0

L’acquisto della prima casa, soprattutto per una giovane coppia alle prime armi con questo settore, nasconde sempre molte insidie. Una di queste è il vincolo di 5 anni imposto dall’agevolazione proprio per la prima abitazione. Il rischio, in questo caso, è del secondo compratore, ovvero colui che acquista l’immobile da un soggetto che ha già beneficiato per lo stesso complesso edilizio, dell’agevolazione ma che ha deciso comunque di venderla prima di 5 anni. Secondo quanto stabilisce la norma, infatti, per usufruire del benefici fiscali (riduzione di imposta di registro dal 7% al 3% e delle imposte ipotecarie e catastali ad un costo fisso di 168% anzicchè con aliquota all’1% o al 2%) è importante che si rispettino alcuni vincoli: l’immobile deve essere non di lusso, collocato nel Comune dove il proprietario ha residenza da almeno 18 mesi, sia l’unico a cui si applicano i benefici e non sia venduto prima di 5 anni. Quest’ultimo requisito è particolarmente importante perchè, nel caso in cui non fosse rispettato e il venditore non avesse pagato le imposte e le sanzioni scaturite a seguito, appunto, della vendita anticipata, lo Stato potrà rivalersi sul nuovo proprietario. Un dettaglio di non poco conto se si considera che la legge non permette nemmeno di rifarsi sul vecchio proprietario. Questo perchè, secondo la legge, lo Stato può esercitare il suo diritto di privilegio: può recuperare coattivamente le somme che gli spettano, in quanto creditore, sottoponendo il bene in questione ad escussione. Pratica che può, il più delle volte, può ricadere sull’ultimo nuovo proprietario. La sezione della Direzione regionale delle Entrate della Toscana, nella nota n. 911-6090/2013 ha infatti spiegato che tale privilegio dello Stato scatta a partire dalla data in cui viene registrato l’atto di agevolazione. Atto di agevolazione che può essere fatto passare anche ad una nuova prima casa purchè il venditore abbia provveduto ad acquistala entro un anno a partire dalla data di sottoscrizione dell’atto di vendita della precedente prima abitazione. Questo gioco di date è importate proprio per stabilire su chi lo Stato dovrà esercitare il proprio privilegio.

C.M.

Con la franchigia a 600 euro l’85% dei proprietari di prima casa non pagherebbe l’Imu

0

Se fosse confermata l’introduzione di una franchigia pari a 600 euro, l’85,1% dei contribuenti non pagherebbe l’Imu sull’abitazione principale: questa decisione farebbe “perdere” alle casse dei Comuni italiani 2,1 miliardi di euro.

A fare i conti è l’Ufficio studi della CGIA di Mestre che, a seguito delle indiscrezioni di questi ultimi giorni, ha stimato in 15.262.800 (pari all’85,1%) il numero dei proprietari di prima casa che con l’introduzione di questa misura sarebbe esonerato dal pagamento dell’imposta.

Diversamente, non sfuggirebbero al versamento dell’Imu sull’abitazione principale 2.663.900 proprietari (pari al 14,9% del totale contribuenti) che sarebbero tenuti a pagare complessivamente quasi 2 miliardi di euro (precisamente 1,89).

Se, invece, si optasse per l’aumento della detrazione (e non la franchigia) dagli attuali 200 a 600 euro, vi sarebbe un risparmio anche per quei 2.663.900 di proprietari non toccati dai benefici dell’opzione “franchigia”: di conseguenza, il mancato gettito salirebbe così a 3,3 miliardi (con franchigia a 600 euro, invece, il “buco”, come dicevamo più sopra, si fermerebbe a soli 2,1 miliardi).

Cosa ne pensa il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi ?
“Ipotizzando che prevalga l’opzione dell’introduzione di una franchigia di 600 euro, faccio davvero fatica a pensare che tra gli 810 miliardi di spesa pubblica previsti per il 2013 non si riescano a trovare 2 miliardi di euro di copertura finanziaria per i bilanci comunali e un altro miliardo per evitare l’aumento dell’Iva previsto dal 1° ottobre. Grazie all’uscita dalla procedura di infrazione per deficit eccessivo, nel 2014 potrebbero essere trovati facilmente quei 6 miliardi di euro necessari per evitare l’aumento dell’Iva e per esonerare quasi tutti dal pagamento dell’Imu sulla prima casa.”

NOTA: Si è ipotizzato che venga introdotta una franchigia di 600 euro che esoneri dal pagamento dell’IMU coloro i quali si trovano al di sotto di questa soglia. Con gli attuali meccanismi l’IMU risulterebbe dovuta dai proprietari con quota di versamento superiore ai 600 euro. Con questa ipotesi il costo per le casse dei Comuni sarebbe pari a 2,19 miliardi di euro. Se, invece, si decidesse di aumentare la detrazione da 200 a 600 euro, ne usufruirebbero tutti i proprietari, anche coloro che si troverebbero a pagare più di 600 euro. In questo caso il mancato gettito per le casse comunali salirebbe a 3,3 miliardi di euro.

OFFERTE LAVORO VICENZA – FERRARA – GENOVA

0

Offerte di lavoro dai Centri Per l’Impiego della provincia di Vicenza

Numero lavoratori 1
Professione desiderata INGEGNERE MECCANICO
Descrizione Consolidata realtà metalmeccanica con unità produttiva principale nei pressi di Brendola è alla ricerca di questa figura. Il profilo ideale è un giovane Ingegnere Meccanico/Meccatronico/Gestionale, con un’esperienza almeno biennale nel post vendita, in possesso di ottima conoscenza dell’Inglese. Inserito in un team di quattro/cinque persone, il ruolo consisterà nel garantire ai Centri di Assistenza un concreto supporto tecnico sui ricambi, applicabilità delle garanzie, fornitura accessoristica, risoluzione delle problematiche, ecc. Si occuperà, inoltre, dell’aggiornamento dei supporti informatici, cataloghi e manuali d’uso e manutenzione, nonchè dell’organizzazione e della tenuta dei corsi di aggiornamento. Ricerchiamo una persona comunicativa ma al tempo stesso tempo razionale, affidabile ed ambiziosa. Si richiede la disponibilità a brevi trasferte.
Esperienza richiesta SI
Condizioni Lavorative Offerte
Sede di lavoro BRENDOLA
Tipologia di contratto LAVORO A TEMPO DETERMINATO
Modalità lavoro FULL TIME
Livello contrattuale offerto IMPIEGATO D’ORDINE
Durata della richiesta
Data scadenza 13/09/2013
Per avviare un contatto relativo a questa vacancy accedi inserendo login e password oppure registrati su Cliclavoro

Offerte di lavoro dai Centri Per l’Impiego della provincia di Ferrara

 

Cod. 537/2013 valida fino al 10/08/2013
Azienda richiedente Centro Estetico in Copparo COPPARO (FE)
Mansione
Estetista qualificata
Qualifica ISTAT 5432004 estetista
Contenuti e contesto del lavoro centro estetico
Luogo di lavoro Comune di Copparo(FE)
Caratteristiche candidati Esperienza indispensabile
Contratto da concordare
Conoscenze estetista in grado di gestire il negozio
Orario di apertura negozio
Per candidarsi telefonare al numero 0532/871567
di apertura negozio

 

Offerte di lavoro dai Centri Per l’Impiego della provincia di Genova

 

MANUTENTORE ELETTROMECCANICO PER LA ZONA DI MODENA NORD

Numero protocollo: ME-2013-1192 Data scadenza: 22/07/2013
Lavoratori richiesti: 1 Luogo di lavoro: Italia
Protocollo: ME-2013-1192
Rif. Nazionale: 0000013011000000000138063
Descrizione: Il Gruppo AB, leader Europeo nel settore della cogenerazione, nell’ambito del consolidamento dei servizi di post vendita seleziona per la zona di Modena nord un Manutentore Elettromeccanico. I candidati selezionati verranno inseriti all’interno di AB Service, società del Gruppo AB specializzata nella gestione e manutenzione degli impianti di cogenerazione. L’offerta è rivolta a candidati che hanno ricoperto ruoli tecnici, maturando una significativa esperienza professionale di almeno 3/4 anni all’interno di contesti industriali strutturati nel ruolo di manutentori. La risorsa, dopo un adeguato periodo di formazione tecnica in affiancamento, gestirà in autonomia la manutenzione ordinaria e correttiva degli impianti di cogenerazione appartenenti alla propria area di riferimento.
Regione: Modena
Contratto: Tipologia di contratto LAVORO A TEMPO DETERMINATO
Durata del contratto 1 anno
Ulteriori condizioni offerte Retribuzione € 1.600-1.900 (lordo mensile)
Requisiti: Si richiede: Diploma Tecnico, Interesse verso il settore energetico, Conoscenze elettrotecniche, Conoscenza di PLC Siemens, del linguaggio di programmazione Step 7, Buona conoscenza di tester, oscilloscopi e tutti gli strumenti necessari alla diagnostica guasti, Disponibilità a reperibilità, Flessibilità e disponibilità a frequenti spostamenti nella propria zona di riferimento.
Esperienza richiesta: Esperienza professionale di almeno 3/4 anni all’interno di contesti industriali strutturati nel ruolo di manutentori
Datore di lavoro: Gruppo AB
Come sollecitare l’impiego: Il Gruppo AB ringrazia tutti coloro che si candideranno per questa posizione ed invita ad inviare il proprio cv solo se in possesso di tutti i requisiti richiesti al seguente indirizzo e-mail: [email protected] indicando il riferimento MANMO2013 e autorizzando espressamente il trattamento dei dati personali ai sensi del D.lgs 196/03.
Altre info: La ricerca si rivolge a candidature ambosessi.

Studi di settore per il periodo d’imposta 2012, ecco tutte le novità

0

Pronte le linee guida per gli studi di settore nel 2012. Dall’applicazione dei nuovi indicatori di coerenza all’esclusione dall’obbligo di invio del modello degli studi per i contribuenti colpiti dal sisma del maggio 2012 che dichiarano specifiche cause di esclusione (misura che fa parte del pacchetto delle semplificazioni fiscali presentate nella conferenza stampa del 3 luglio). Sono solo alcuni dei chiarimenti sull’applicazione degli studi di settore per il periodo d’imposta 2012 forniti dalla circolare n. 23/E. Il documento di prassi illustra le novità che riguardano i 68 studi di settore approvati con la pubblicazione dei Decreti del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 28 dicembre 2012, così suddivisi per categorie:
• 12 studi per il settore delle manifatture
• 23 studi relativi al settore dei servizi
• 12 studi per i professionisti
• 21 studi per il commercio
Nuovi indicatori di coerenza applicabili agli studi di settore – Per gli studi di settore applicabili al periodo di imposta 2012, il decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 21 marzo 2013 ha confermato gran parte degli indicatori di coerenza economica approvati con il precedente decreto del 26 aprile 2012, finalizzati a contrastare possibili situazioni di non corretta compilazione dei dati previsti dai modelli degli studi di settore. Con il decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 28 marzo 2013, invece, sono stati introdotti nuovi indicatori di coerenza economica per alcuni studi di settore applicabili alle attività di impresa, un correttivo per quattro studi di settore applicabili ad attività professionali, nonché due correttivi per lo studio di settore VG68U.
Studi di settore più aderenti alla realtà economica – L’approvazione con Decreto Ministeriale della analisi sulla “Territorialità del livello delle quotazioni immobiliari” (basata sui dati forniti dall’Osservatorio sul Mercato Immobiliare) consente l’individuazione di indicatori territoriali in base ai quali differenziare le modalità di applicazione degli studi di settore, rendendoli così sempre più aderenti alla realtà economica a cui si riferiscono.
Imprese colpite dal sisma di maggio 2012, cessa l’obbligo di invio del modello per la comunicazione dei dati rilevanti – Per l’annualità 2012, come già previsto in occasione degli eventi sismici che hanno colpito l’Abruzzo, per i soggetti domiciliati fiscalmente nei territori interessati, viene meno l’obbligo di presentare il modello per la 2comunicazione dei dati rilevanti per i contribuenti con residenza o sede operativa in una delle zone colpite dal sisma del maggio 2012 (Emilia Romagna, Veneto e Lombardia) che dichiarano come causa di esclusione il periodo di non normale svolgimento dell’attività.
Studi su base regionale grazie ai modelli misti – La circolare di oggi illustra inoltre l’elaborazione di cinque studi di settore su base regionale, grazie all’applicazione dei “modelli misti”, modelli statistico-matematici che consentono l’analisi di informazioni in base alla componente territoriale.
I correttivi per la crisi – Al fine di adeguare i risultati derivanti dall’applicazione degli studi rispetto agli effetti della crisi economica e dei mercati, per il periodo d’imposta 2012, si applicano dei correttivi analoghi, per costruzione e funzionamento, a quelli introdotti per gli studi applicabili al periodo di imposta 2011. In particolare, gli studi relativi ai Trasporti con taxi e noleggio (VG72A), Trasporto di merci su strada e servizi di trasloco (VG68U), Altri trasporti terrestri di passeggeri (VG72B) sono interessati dall’applicazione dei correttivi specifici della crisi che tengono conto dell’incidenza dell’andamento dei prezzi dei carburanti.
Il testo della circolare è disponibile sul sito www.agenziaentrate.it

LA VENDITA SOTTOCOSTO DEI BENI D’IMPRESA NON PROVA L’EVASIONE

0

Se l’imprenditore vende i propri beni sottocosto non necessariamente “evade”.

A tali conclusioni è giunta la Suprema Corte che, con sentenza n.16695 del 3 luglio 2013, chiarisce come la vendita di beni da parte di un’impresa in difficoltà a prezzi inferiori al costo di realizzo non può portare necessariamente ad un accertamento fiscale (sentenza della Corte di Cassazione n.16695 del 3 luglio 2013, liberamente visibile sul sito www.studiolegalesances.it – sezione Documenti).

Nel caso di specie, la vicenda trae origine da un accertamento IVA nei confronti di una società dichiarata poi fallita. In particolare, l’Amministrazione finanziaria riteneva la sussistenza in via presuntiva di maggiori corrispettivi solo sulla base del fatto che la vendita di alcuni beni era avvenuta a prezzi inferiori al costo di produzione .

La pronuncia della Suprema Corte, dunque, contrasta con il comportamento generalizzato dell’Agenzia delle Entrate sul punto.

Infatti, secondo una posizione molto comune dell’Ufficio erariale, in questi casi i verificatori tendono a contestare la veridicità della documentazione contabile poiché la condotta del contribuente viene ritenuta “antieconomica”.

Spiegano, invece, i giudici della Corte di Cassazione che la vendita sottocosto può trovare giustificazione in una serie di motivi che, se da una parte il contribuente deve chiarire bene all’Amministrazione finanziaria, dall’altra quest’ultima è tenuta necessariamente a considerare con la massima attenzione.

D’altronde, lo stesso articolo 54 del DPR n.633/72 prevede espressamente che per procedere alla rettifica della dichiarazione IVA l’Ufficio deve verificare la presenza di omissioni oppure false o inesatte indicazioni. In particolare, la norma specifica che ” Le omissioni e le false o inesatte indicazioni possono essere indirettamente desunte da tali risultanze, dati e notizie – anche sulla base di presunzioni semplici, purché queste siano gravi, precise e concordanti “.

Nel caso in questione, invece, la sola vendita sottocosto non viene ritenuta sufficiente a provare l’evasione fiscale del contribuente.

La mancata considerazione della realtà aziendale da parte dell’Ufficio, dunque, comporta l’inevitabile nullità dell’accertamento fiscale.

Avv. Matteo Sances

[email protected]

www.studiolegalesances.it

OFFERTE LAVORO NAPOLI – FIRENZE – PERUGIA

0

Offerte di lavoro dai Centri Per l’Impiego della provincia di Napoli

Azienda seleziona 10 lavoratori per contratto a tempo indeterminato.
CPI:  Pozzuoli
Data di pubblicazione:  03/07/2013
EUROPA SERVIZI
SOC. COOP.PULIZIE E FACCHINAGGIO
Via Miraglia , 15 NAPOLISeleziona 10 lavoratori per contratto a tempo indeterminato.

I REQUISITI RICHIESTI SONO:
 età compresa tra i 18 e 29 anni;
 iscrizione al Centro per l’Impiego di almeno mesi 6.

I candidati interessati dovranno inviare curriculum vitae in formato Europeo, autorizzando il trattamento dei dati personali al Cpi di Pozzuoli all’indirizzo di posta elettronica
[email protected]

 

Offerte di lavoro dai Centri Per l’Impiego della provincia di Firenze

 

[ CHIUDI ]

OFFERTE IN PRESELEZIONE

I candidati interessati sono invitati ad autocandidarsi iscrivendosi a PREnet o recandosi di persona presso uno dei CPI della Provincia di Firenze [SEDI]

PERIODO DI PUBBLICAZIONE:  dalle ore 13:30 del 09/07/2013   alle ore 13:30 del 19/07/2013
QUALIFICA  PROGRAMMATORE
OFFERTA N°  330
SETTORE  Informatica
NUMERO PERSONE RICHIESTE  1
TIPO CONTRATTO  Tempo Determinato
MANSIONI  Sviluppo software in linguaggi VB, VB.NET, PHP, ASP, SQL, ANDROID.
REQUISITI  Diploma di scuola secondaria superiore ad indirizzo tecnico. Gradita specializzazione in Informatica.
Richiesta esperienza lavorativa significativa maturata nel ruolo di programmatore nei linguaggi suddetti.
Buona conoscenza della lingua inglese.
Offre: contratto di lavoro di tipo subordinato da concordare in fase di selezione.
Orario: full time dal luned’ al venerdì (9.30-13.00 e 14.00-18.30).
Orario:
LUOGO DI LAVORO  Firenze zona Novoli
L’Offerta di lavoro si rivolge ad ambo i sessi LEGGE 903/77

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Offerte di lavoro dai Centri Per l’Impiego della provincia di Perugia

 


Cod. 426/2013 valida fino al 26/07/2013
Mansione
copywriter
Qualifica ISTAT 2541301 copywriter
Contenuti e contesto del lavoro 1 “WEB COPYWRITER con competenze SEO”
Indispensabile laurea in comunicazione o preferibile materie umanistiche ed esperienza lavorativa di almeno 12 mesi – Inglese buono – Indispensabile esperto Web e Seo – Contratto a Progetto
Luogo di lavoro Comune di ASSISI (PG)
Formazione Scienze della comunicazione- Conseguito
Caratteristiche candidati Esperienza Sì anni 1
Contratto Lavoro a Progetto e Occasionale
Conoscenze Lingue:
INGLESE grado BUONO (Min: LIVELLO POST-INTERMEDIO)
Informatica:
WINDOWS 95/98/ME (Min: WINDOWS NT – 2000) grado Ottima (Min: SPECIALISTICA )
INTERNET EXPLORER (Min: TECNICHE NAVIGAZIONE INTERNET,DOWNLOAD,SALVATAGGIO) grado Ottima (Min: SPECIALISTICA )
OUTLOOK EXPRESS (Min: TECNICHE DI GESTIONE DELLA POSTA ELETTRONICA) grado Ottima (Min: SPECIALISTICA )
ACCESS (Min: ACCESS) grado Ottima (Min: SPECIALISTICA )
EXCEL (Min: EXCEL) grado Ottima (Min: SPECIALISTICA )
MS OFFICE (Min: WINDOWS NT – 2000) grado Ottima (Min: SPECIALISTICA )
POWER POINT (Min: CREAZIONE DI PRESENTAZIONI UTILIZZANDO POWER POINT) grado Ottima (Min: SPECIALISTICA )
WINWORD (Min: WORD O ALTRI PRODOTTI DI VIDEOSCRITTURA) grado Ottima (Min: SPECIALISTICA )
Per candidarsi Gli utenti interessati alla richiesta possono recarsi, muniti di curriculum, presso il Centro per l Impiego di PERUGIA, in via Palermo 106, (Telefono 0753681973 -1974) o presso gli sportelli del lavoro collegati negli orari di apertura al pubblico entro la data di scadenza della proposta lavorativa

ILLEGITTIMO IL FERMO AMMINISTRATIVO SPROPORZIONATO

0

Il fermo auto iscritto dal concessionario della riscossione sul veicolo del contribuente è illegittimo se tale misura risulta sproporzionata rispetto al debito erariale.

Ciò è quanto sancito dalla Commissione Tributaria Provinciale di Roma (sentenza n.28/12/2013), secondo la quale l’applicazione di questo strumento in maniera “indiscriminata” potrebbe configurare un eccesso di potere da parte del concessionario della riscossione, soprattutto se tale provvedimento cautelare non risulta adeguatamente motivato e sussiste una reale sproporzione tra la misura adottata e il credito da garantire.

In particolare, nel caso di specie i giudici hanno evidenziano come tale atto fosse gravemente viziato poiché non erano stati assolutamente indicati i motivi per i quali il concessionario aveva ritenuto di dover applicare una misura così invasiva.

Tale pronuncia ha sicuramente una portata innovativa ma non unica nel suo genere (si veda ad esempio la sen tenza della Commissione Tributaria Regionale della Puglia n.10/10/12 e la sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Bari n.177/02/11, liberamente visibili su www.studiolegalesances.it – sezione Documenti).

Alla luce di ciò, ne deriva che se da una parte la legge concede degli strumenti al concessionario per garantire l’esigibilità dei crediti dello Stato, dall’altra questi devono essere adottati con estrema cautela, nel rispetto delle norme sul procedimento amministrativo (legge n.241/90) e dello Statuto dei diritti del contribuente (legge n.212/2000) e dunque dovranno essere quanto meno motivati.

Avv. Matteo Sances

[email protected]

www.studiolegalesances.it