Home Blog Page 3624

Su Lazio-side è nato il gruppo Industrie Creative

0

Sei una piccola o media impresa nel settore Digital Media o industria creativa in generale?
Desideri accedere a finanziamenti non tradizionali quali venture capital, seed capital, business angel?
Cerchi un supporto per valutare la tua idea e presentare un progetto a un finanziatore di rischio?
Vuoi ampliare i tuoi affari o affacciarti al panorama internazionale?
Su Lazio-side è nato Industrie Creative il nuovo gruppo che si rivolge alle imprese del settore Produzione e distribuzione cinematografica, Digital Games, Post production, On line applications, Digital Animation, TV, Digital music, Cultural heritage, e-tourism e intende fornire informazioni su opportunità di investimento europee e regionali, bandi regionali ed europei, eventi, news e studi di settore.
Fonte: http://lazio-side.it/attualita/news/su-lazio-side-nato-il-gruppo-industrie-creative.html

Siglato il contratto degli edili: 118 euro l’aumento medio

0

Firmato il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti
delle imprese edili. L’intesa, raggiunta nella scorsa notte, è stata siglata
unitariamente da FILLEA CGIL, FILCA CISL e FENEAL UIL con l’ANCE. Il
contratto interessa oltre 1,2 milioni di lavoratori dipendenti, di cui 140.000 tecnici e
impiegati, e circa 300.000 imprese e prevede un aumento retributivo pari a 118
euro al terzo livello (39 euro dal 1 aprile 2010, 39 euro dal 1 gennaio 2011 e 40
euro dal 1 gennaio 2012) che per la categoria degli edili della CGIL “va oltre i limiti
imposti dall’accordo separato” sulla riforma del modello contrattuale. Per la
FILLEA, inoltre, la chiusura unitaria e i contenuti sono una risposta seria,
responsabile ed efficace alle esigenze di incremento dei salari e dei diritti dei
lavoratori. L’intesa sarà ora sottoposta al giudizio e al voto dei lavoratori con una
capillare campagna di assemblee che si svolgeranno nelle prossime settimane.

Il lavoro dei nonni vale 18 miliardi di euro l’anno

0

Il ‘lavoro’ degli anziani e dei nonni italiani vale più di 18 miliardi di euro l’anno. A
tanto ammonta, secondo uno studio dell’IRES per lo SPI CGIL, il valore delle
attività di aiuto informale, di sostegno ai carichi familiari dei nonni e del loro
impegno in organizzazioni di volontariato da parte delle persone anziane.
Espresso in termini economico-monetari assoluti, il valore del loro impegno (18,3
miliardi di euro) equivale all’1,2% del Pil. Solo per la cura dei nipoti, calcola
l’istituto di ricerche della CGIL, l’impegno dei nonni può arrivare ad essere
paragonato ad un monte retribuzioni di 13,8 miliardi di euro l’anno. Lo studio
sottolinea come a pesare siano in particolare le attività gratuite di aiuto e cura
informale degli anziani che rappresentano una dimensione di grande rilievo, sia in
assoluto sia in termini relativi ovvero rapportati al contributo sociale di altri gruppi
di età.

La circolare dell’Agenzia delle Entrate su oneri deducibili e detraibili

0

Pubblichiamo integralmente  la circolare numero 21 dell’Agenzia delle Entrate su quesiti relativi a detrazioni e deduzioni nonchè crediti d’imposta per la prossima dichiarazione dei redditi

circolare2110

Prezzi del latte all’esame del Consiglio europeo

0

Il Consiglio dell’Unione europea ha preso atto della relazione trimestrale della Commissione sul mercato
lattiero-caseario (7446/10), presentata dal commissario Dacian Ciolos, responsabile per
l’agricoltura e lo sviluppo rurale.
Gli ultimi dati mostrano che nell’UE i prezzi medi del latte al produttore hanno raggiunto i
28 centesimi al litro circa, prossimi alla media stagionale a lungo termine.
Per far fronte alla crisi del settore, nel maggio 2009 la Commissione si è impegnata a riferire ogni
tre mesi sulla situazione del mercato lattiero-caseario. La Commissione ha inoltre istituito un
gruppo ad alto livello incaricato di discutere gli accordi a medio e lungo termine e che dovrebbe
presentare delle conclusioni preliminari nel maggio 2010. Oltre alle discussioni in sede di gruppo ad
alto livello, il 26 marzo 2010 la Commissione ha anche organizzato una conferenza “Quale futuro
per il latte?” a Bruxelles al fine di ampliare il dibattito

Progetto europeo per batteri che bonificano dagli idrocarburi (testo in inglese)

0

News of oil spills and leaks from cargo ships remind us of the great threats to our precious marine environments. Now a new EU-funded project is set to examine how bacterial communities have the potential to support the clean-up of toxic hydrocarbons at contaminated sites.

The MAGICPAH (‘Molecular approaches and metagenomic investigations for optimizing clean-up of PAH [polycyclic aromatic hydrocarbon] contaminated sites’) has been funded to the tune of EUR 3 million under the Food, Agriculture and Fisheries, and Biotechnology Theme of the Seventh Framework Programme (FP7).

Coordinated by the Helmholtz Centre for Infection Research (HZI) in Germany, MAGICPAH is a collaborative project involving 13 research institutions and industrial partners from 9 countries, with the collective aim of exploring the catalytic properties of bacteria in the treatment and prevention of PAH pollution.

Hydrocarbons, which are made up of the elements carbon and hydrogen, are one of the most important energy resources on the planet. As a sub-group, PAHs are often toxic, carcinogenic hydrocarbons that are difficult to decompose and can easily contaminate soil and other matter. Found in staggering volumes in heavy oil and crude oil, they represent a very real threat to rich and complex marine life.

The MAGICPAH team will study how bacteria in soil and in marine environments could be used to break down these hydrocarbons in the event of contamination. As a first step, the scientists will analyse microbial diversity and the molecular processes which are key to removing PAH from soil, sediments and water.

‘Petroleum-degrading bacterial communities harbour a considerable and hitherto unexploited potential,’ said HZI’s Dr Dietmar Pieper. One of the obstacles facing the team is the fact that few bacteria in soils and marine ecosystems can be cultivated in the lab. Dr Pieper explained that the possibilities of exploiting these species can only be explored through so-called cultivation-independent methods.

‘The information collected here in different experimental systems will be used for the design of new knowledge-based strategies for the mitigation of ecological damage caused by PAHs in various habitats. Furthermore, our methods enable direct access to new metabolic reactions that can be used for industrially relevant products,’ added Dr Pieper.

The consortium is represented by partners from seven EU Member States (the Czech Republic, Denmark, Germany, Spain, France, Italy and the UK) as well as Canada and Colombia. The two industrial partners are Earth Tech CZ in the Czech Republic and Syndial S.p.A Attivita Diversificate in Italy.

For more information, please visit:

Helmholtz Centre for Infection Research:
http://www.helmholtz-hzi.de/en/

L’Agenzia dell’Entrate dice no all’Iva su tassa rifiuti. Rimborso cittadini. Petizione Altroconsumo

0

La tariffa sui rifiuti (Tia) ha natura tributaria e come tale non può essere assoggettata all’Iva. Lo ha scritto l’Agenzia delle Entrate rispondendo a un interpello della società Trevisoservizi.
Dunque gli utenti a Treviso saranno esentati dal pagamento dell’Iva sulla Tia. Il concetto è lo stesso affermato anche dalla Corte Costituzionale con la sentenza del luglio 2009. Mentre il Governo continua a tacere su questo buco normativo.

Altroconsumo lancia sul proprio sito la petizione per chiedere che la situazione si sblocchi per tutti i cittadini in tutti i Comuni italiani e poter riavere indietro l’Iva pagata gli anni scorsi. Su www.altroconsumo.it è scaricabile anche il modulo di rimborso messo a punto dall’associazione.

Altroconsumo aveva già scritto a gennaio al ministro dello Sviluppo economico Scaiola e al ministro delle Finanze Tremonti chiedendo la modifica del testo unico dell’Iva e di convertire in credito d’imposta (da usare in compensazione di altri tributi da pagare) quanto pagato indebitamente fino a quel momento.

L’associazione indipendente di consumatori scrive oggi di nuovo al ministro Tremonti chiedendo il rimborso di quanto pagato e che la risposta dell’Agenzia delle entrate sia pubblicata come risoluzione ministeriale, rendendola così applicabile su tutto il territorio.

Fonte: http://www.altroconsumo.it/imposte-e-tasse/l-agenzia-dell-entrate-dice-no-all-iva-su-tassa-rifiuti-rimborso-cittadini-petizione-altroconsumo-s273853.htm

Tutti i vantaggi del contratto unico

0

E’  stato presentato in Senato un disegno di legge di riforma del mercato del lavoro, che riprende una nostra proposta: l’istituzione di un contratto unico a tutele progressive. E’ un modo per conciliare la flessibilità in ingresso richiesta dalle imprese con le esigenze di stabilità dei lavoratori. Si tratta di una riforma non più rinviabile. Per rendere più proficua la discussione riassumiamo qui i tratti distintivi del Ddl.

Quarantotto senatori e due deputati (1) hanno sottoscritto un disegno di legge e che raccoglie una proposta elaborata su questo sito: l’istituzione di un contratto unico a tutele progressive, un modo per conciliare la flessibilità in ingresso richiesta dalle imprese con le esigenze di stabilità dei lavoratori. Ci auguriamo che presto il Ddl sia oggetto di discussione istituzionale e che dia un contributo importante a una riforma non più rinviabile.
Nel frattempo il disegno di legge è già stato ampiamente dibattuto dai giornali, anche se raramente i suoi contenuti sono stati spiegati in modo esaustivo. E in alcuni casi si è preferito denigrarlo senza neanche preoccuparsi di fornirne una descrizione.
Per contribuire al dibattito proviamo qui sotto a illustrare i tratti distintivi del Ddl e a mettere in luce l’urgenza della riforma.

IL CUI UNIFICA

A differenza delle riforme introdotte in Italia dal 1990 e di altre proposte recenti di riforma del mercato del lavoro (link alla Damiano e Alessia), il disegno di legge Nerozzi non istituisce alcuna nuova figura contrattuale da aggiungere alle quarantaquattro già esistenti. Al contrario, vuole evitare che, come oggi, i lavoratori entrino nel mercato del lavoro con un contratto temporaneo per poi dover vivere nella spasmodica attesa di una sua conversione in un contratto a tempo indeterminato. Il Cui è da subito un contratto a tempo indeterminato. Nessuna conversione è richiesta. E la protezione contro il rischio di licenziamento viene fornita fin dal primo giorno.

IL CUI NON RICHIEDE NUOVE TASSE

Da anni si cerca di contrastare il dualismo del nostro mercato del lavoro con incentivi fiscali alle assunzioni con contratti a tempo indeterminato. È la strada già intrapresa col cosiddetto bonus Sud e col bonus assunzioni del 2001. Come hanno mostrato valutazioni dell’esperienza italiana e di altri incentivi di questo tipo istituiti in Spagna, i risultati sono molto deludenti perché spesso si incentiva ad assumere con contratti atipici chi altrimenti verrebbe fin da subito assunto con contratti a tempo indeterminato, pur di beneficiare degli incentivi alla conversione. E per rendere conveniente la trasformazione, l’incentivo deve essere sostanzioso date le attuali asimmetrie fra contratti a tempo indeterminato e lavori temporanei. Questo significa costi molto elevati per le casse dello Stato, quindi nuove tasse. Il Cui non costa nulla alle casse dello Stato ed è molto più efficace perché cerca di trasformare tutte le assunzioni in contratti a tempo indeterminato fin dall’inizio.

IL CUI PROTEGGE CHI NON È PROTETTO

La contrattazione collettiva può cambiare le regole del Cui rendendole ancora più protettive nei confronti dei lavoratori. Il Cui è, infatti, uno strumento per garantire tutele minime ai lavoratori che sfuggono alle maglie della contrattazione. Non proibisce altre formule contrattuali, ma mira a un loro forte ridimensionamento scoraggiandone l’abuso.

GLI ATTUALI CONTRATTI FLESSIBILI SONO LEGITTIMI SOLO SE PAGANO DI PIÙ

Il problema del cosiddetto precariato risiede nella combinazione di bassi salari e instabilità. I lavoratori non hanno modo di assicurarsi contro il rischio di perdere il loro impiego. Il principio seguito nel Ddl è proprio quello di imporre ai datori di lavoro che volessero assumere con contratti a progetto o a tempo determinato di pagare i lavoratori al di sopra di una soglia. In particolare, un’assunzione con un contratto a tempo determinato è legittima solo se comporta un salario annuale (o equivalente in termini di orario ridotto) di almeno 25mila euro. Nel caso dei lavoratori parasubordinati, la soglia è più elevata in considerazione anche della loro maggiore esposizione al rischio di perdere il lavoro: si tratta in questo caso di 30mila euro.

ASSICURAZIONI OBBLIGATORIE E SALARIO MINIMO

Coerente con l’idea che bisogna fornire ai lavoratori la possibilità di assicurarsi contro i rischi è anche il progressivo allineamento dei contributi previdenziali fra i diversi tipi di contratto.
E sempre coerente con questa filosofia è la scelta di prevedere un minimo retributivo, un salario minimo per i lavoratori non contrattualizzati, ormai una quota maggioritaria dell’occupazione.

(1) Al Senato il primo firmatario è Paolo Nerozzi. Alla Camera gli onorevoli Bobba e Mosca hanno recentemente presentato il ddl e stanno in questi giorni raccogliendo le firme.

di Tito Boeri e Pietro Garibaldi

Fonte: http://www.lavoce.info/articoli/pagina1001663.html

Smartphone: boom per le applicazioni mobili con sei miliardi di download previsti nel 2010

0

La quantità di applicazioni disponibili e la frequenza dei download sono oggi i principali indicatori del futuro successo di una piattaforma smartphone. Basandosi su questi criteri, un recente rapporto della società di consulenza ABI Research svela il probabile quadro che verrà a delinearsi da qui al 2012: qualcuno salirà, mentre qualche altro scenderà, ma – in linea generale – la previsione di richiesta di ben sei miliardi di applicazioni mobili per il 2010 contro i soli 2,4 miliardi di download stimati per il 2009 fanno ben sperare per l’intero mercato.

Tra coloro che salgono vi è senza dubbio Android. Secondo gli analisti che hanno stilato lo studio, già da quest’anno le trentamila applicazioni disponibili per il sistema operativo (e che certamente nel frattempo andranno ad ampliarsi) saranno scaricate ben 800 milioni di volte.

Questo traguardo dovrebbe consentire alla piattaforma smartphone di Google di scalzare BlackBerry (RIM) dal secondo posto ed avvicinarsi all’iPhone di Apple che al momento, forte di un database di oltre 125 mila applicativi presenti nel suo store, non solo dimostra di possedere la comunità di sviluppatori più attiva, ma si pone anche come la piattaforma con il potenziale di crescita maggiore.

Ancora poco si può dire, invece, dei numerosi modelli basati su Windows Phone 7 che faranno il loro debutto a fine anno, anche perché non è chiaro come reagiranno i produttori di smartphone abituati in passato ad apportare pesanti personalizzazioni all’interfaccia, cosa che a partire dalla nuova versione non dovrebbe più essere possibile.

Tra coloro che scendono vi è invece Palm che dopo il flop dei telefoni Pre e Pixi, nonché dello scarso appeal fra i consumatori del sistema operativo WebOS, naviga in acque non molto tranquille e proprio in questi giorni ha annunciato di essere in cerca di un’acquirente (nel momento in cui si scrive pare si siano già fatte avanti Lenovo ed HTC).
A dispetto dei primi successi (decretati dai palmari Pilot e dagli smartphone Treo) nel corso degli anni passati, la compagnia ha successivamente perso smalto e share di mercato, stretta dalla morsa di competitor agguerriti come RIM ed Apple.

E proprio Apple in questi giorni ha presentato il nuovo sistema operativo iPhone OS 4. Con oltre 1500 nuove API e ben 100 funzionalità (incluso il tanto atteso multitasking) il sistema operativo dovrebbe fare il suo debutto nei dispositivi venduti a partire dal prossimo mese di giugno. A proposito di multitasking sugli smartphone, si attendono con curiosità le prestazioni che saranno offerte dai futuri iPhone di Apple, dopo i deludenti risultati di Google col suo Android e di Palm col suo WebOS.
Fonte: http://lazio-side.it/attualita/news/smartphone-boom-per-le-applicazioni-mobili-con-sei-miliardi-di-download-previsti-nel-2010.html

Equitalia a misura di cittadino. Più sportelli, meno attese

0

Grazie a una ramificazione capillare sul territorio nazionale e a strutture arricchite di nuovi servizi
Agente della riscossione sempre più vicino ai contribuenti, grazie a 360 sportelli (+6% rispetto al 2008) e 1.431 (+16%) casse presenti su tutto il territorio nazionale. Equitalia fa il punto sui servizi offerti ai cittadini, incassando risultati più che positivi.

Più comfort e servizi
Una strategia che punta sia sulla quantità sia sulla qualità: aumentano gli sportelli, le casse e i box a disposizione dei cittadini, ma migliora anche la performance dei servizi offerti. I contribuenti, infatti, all’interno delle strutture targate Equitalia, possono usufruire di una vasta gamma di servizi: video informativi, totem elimina code, distributori di guide pratiche e modulistica, casse e punti di consulenza, che permettono di ridurre i tempi di attesa e semplificare l’espletamento delle pratiche.

Gli sportelli sul territorio
Dai dati sulla distribuzione nazionale, emerge il primato del Piemonte con 44 strutture attive, seguito dalla Lombardia con 38 e da Toscana e Campania con 31.
Città importanti, nel corso degli ultimi anni, si sono arricchite di nuove strutture: Roma ha adesso 5 sportelli attivi (compreso quello di Ostia), mentre Napoli porta in dote 8 strutture.
Una diffusione sempre più capillare che mira a rendere più vicina ai contribuenti la società di riscossione: attualmente la distanza media tra due sportelli non supera i 16 chilometri, ma nelle zone impervie, come quelle di montagna, presto tale misura sarà ulteriormente ridotta.

Estratto conto on line
Equitalia è vicina ai cittadini anche virtualmente, attraverso il servizio “Estratto conto on line” che, dal momento della sua attivazione, in nove mesi, ha permesso a oltre 600mila contribuenti di acquisire informazioni sulla propria situazione debitoria dal 2000 a oggi.

Fonte: http://www.nuovofiscooggi.it/attualita/articolo/equitalia-a-misura-di-cittadino-piu-sportelli-meno-attese