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Ddl Farmer market: per l’agricoltura, l’ambiente e i consumatori

Vendita diretta di frutta e ortaggi di qualità da parte degli imprenditori agricoli del territorio di produzione, con abbattimento dei costi di trasporto delle merci e conseguente diminuzione di traffico e inquinamento. Questi sono, in poche parole, gli elementi salienti che caratterizzano i Farmer market, i mercati agricoli di vendita diretta.
“Un passo importante per l’agricoltura, i contadini e i produttori”, ha commentato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia dopo l’approvazione del ddl recante “norme per la valorizzazione dei prodotti agricoli provenienti da filiera corta e di qualità”, approvato dal Consiglio dei Ministri del primo marzo scorso e che verrà ora trasmesso alla Conferenza unificata per il parere.
“Si tratta di una grande modernizzazione per tutto il settore primario e ha anche l’effetto di accorciare notevolmente le distanze tra i produttori e i consumatori” – ha aggiunto Zaia – “accorciare la filiera è indispensabile sia per la diminuzione dell’inquinamento, (anche questo è il chilometro zero), che per abbassare i costi per i consumatori”.
Il provvedimento impone un passo di qualità diverso e si aggiunge alle norme in materia di sicurezza alimentare, definendo principi importanti in materia di mercati agricoli riservati alla vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli: non solo la modalità di vendita e la trasparenza dei prezzi, ma anche una maggiore verificabilità della qualità dei prodotti: dalla semina, produzione e lavorazione alla vendita.
Facciamo un esempio relativo alla qualità del prodotto in vendita nei Farmer market. Se un consumatore, un aquirente, conosce il terreno in cui vengono coltivati i prodotti, perchè fa parte del territorio circostante in cui abita, sarà molto difficile, e sicuramente controproducente per il produttore – venditore, produrre in terreni dalla qualità dubbia.
Chilometro zero è l’espressione che sta ad indicare la brevità della distanza dal luogo di produzione al quello di vendita, strettamente collegata e al concetto di filiera corta, che sostanzialmente significa il minor numero possibile di passaggi da chi produce a chi vende i prodotti. Vale a dire uno degli aspetti su cui usualmente il mercato specula di più, con i lavoratori della terra che riescono con difficoltà a far pareggiare i conti tra una buona produzione e il giusto guadagno, a fronte di un prezzo sui banconi di negozi e supermercati che paga il pedaggio di trasporti e numerosi altri passaggi. Ciò riduce il numero degli intermediari commerciali, dovrebbe dunque consentire, col superamento dei costi della distribuzione, un prezzo finale più basso. L’acquirente può accedervi tramite vendita diretta, mercatini, gruppi di acquisto, cooperative di consumo o commercio elettronico.
Insomma, anche le attività delle pubbliche amministrazioni locali competenti saranno impegnate nel processo di diffusione capillare di questi mercati agricoli di vendita diretta: per la promozione dello sviluppo locale, una migliore conoscenza delle caratteristiche dei processi di trasformazione, nonché delle tradizioni rurali e produttive e, non per ultimo, per un consumo di prodotti agricoli ottenuti nel rispetto dell’ambiente. Ai consumatori il compito di valutare l’effettivo vantaggio, tra qualità e prezzo, di questa maniera di scegliere il cibo migliore per sè e i propri cari.
Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Redazione Internet – Antonella Bellino
Fonte: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/farmer_market/

Il Talento delle Idee: prorogata la scadenza delle adesioni al 15 marzo

A seguito delle numerose richieste di proroga pervenute, è stata rinviata al 15 marzo 2010 la scadenza per l’iscrizione a Il Talento delle Idee, l’iniziativa promossa dal Gruppo UniCredit, con i Comitati Territoriali UniCredit, e i Giovani Imprenditori di Confindustria, per promuovere e sostenere la nascita e la crescita di nuove realtà imprenditoriali.
Tramite concorso saranno individuate sul territorio italiano proposte innovative, originali e generatrici di valore, sulle quali potranno essere veicolate risorse economiche e servizi dai circuiti che interagiscono con il tessuto imprenditoriale di riferimento. L’iniziativa si avvale della collaborazione della Fondazione FinancIdea®, che concorrerà a valutare le proposte imprenditoriali presentate.
I giovani imprenditori (di età compresa tra 18 e 40 anni), idonei a partecipare al concorso secondo i criteri elencati nel regolamento dovranno fare pervenire le loro proposte imprenditoriali innovative entro le ore 17.00 del 15 marzo 2010, in formato elettronico, alla casella postale: [email protected] .
Per ognuna delle 6 diverse aree territoriali individuate a livello nazionale (Triveneto, Nord Ovest, Emilia Romagna-Toscana, Umbria-Marche-Lazio,Abruzzo-Molise-Basilicata-Puglia-Campania-Calabria, Sardegna-Sicilia), verranno scelte e premiate le migliori proposte imprenditoriali. Per i primi tre classificati per ogni area sono previsti finanziamenti personalizzati, da concedersi in presenza dei necessari presupposti, e un programma di Master/Training, altamente qualificato. I vincitori a livello locale, inoltre, concorreranno per l’assegnazione di tre premi in denaro a livello nazionale e saranno messi in contatto con una serie di potenziali investitori selezionati.
La premiazione delle tre migliori proposte imprenditoriali a livello nazionale avverrà in occasione di uno dei Convegni dei Giovani Imprenditori di Confindustria previsti per il 2010 (Santa Margherita Ligure, a giugno 2010 e Capri, a ottobre 2010).
Mostra il talento delle tue idee, partecipa al concorso
Fonte: http://lazio-side.it/attualita/news/il-talento-delle-idee-prorogata-la-scadenza-delle-adesioni-al-15-marzo.html

Ocse: in Italia ancora forti differenze sociali uomo-donna

Secondo l’Ocse l’Italia e’ uno dei Paesi con il piu’ basso tasso di occupazione femminile: precede nella classifica solo il Messico e la Turchia.
Il tasso di occupazione femminile – rileva l’Ocse – e’ cresciuto negli anni: si e’ passati infatti dal 45% del 1970 al 58% del 2008 al 62% di oggi. Questa media include pero’ grandi differenze tra Paese e Paese: si va dal tasso di occupazione femminile superiore al 70% nei Paesi nordici e inferiore al 50% in Paesi come Grecia, Italia, Messico e Turchia. Il Paese dove nel 2008 il tasso di occupazione femminile era il piu’ alto e’ l’Islanda con l’80%.
Inoltre nel nostro Paese gli uomini per lo ‘svago’ hanno ogni giorno quasi 80 minuti in piu’ delle donne e si collocano al top della classifica che misura proprio questa differenza di tempo libero.
Fonte: http://www.regioni.it/newsletter/newsletter.asp?newsletter_data=2010-03-08&newsletter_numero=1532#art4

Iscrizioni ipotecarie: sentenza Corte di Cassazione

Equitalia deve procedere ad annullare le iscrizioni ipotecarie a carico di quei contribuenti italiani che hanno un debito tributario sotto gli 8 mila euro. Questo dopo che la Corte di Cassazione, con una importante sentenza, le ha dichiarate nulle con la conseguenza che, in accordo con quanto riporta la Confconsumatori, si apre la strada per la revoca in Italia di oltre 50 mila iscrizioni ipotecarie, ma anche, in certi casi, al risarcimento del danno a favore dei contribuenti.
Secondo l’Associazione dei Consumatori la sentenza della Cassazione riscrive in sostanza i rapporti tra il cittadino e l’esattoria. Al riguardo, il componente del direttivo nazionale della Confconsumatori, avv. Emilio Graziuso, ha fatto presente come, in caso di mancato annullamento delle iscrizioni ipotecarie da parte di Equitalia, questo potrebbe anche portare l’Associazione ad avviare a tutela dei cittadini un’azione legale al fine di far valere i loro diritti.

In merito alle azioni compiute dalla macchina della riscossione negli ultimi anni, le stime più recenti parlano di oltre 160 mila iscrizioni ipotecarie, con una quota di queste, oscillante tra il 30% ed il 50%, ovverosia tra le 50 mila e le 80 mila, che riguardano debiti tributari sotto la soglia degli 8 mila euro.

La Confconsumatori sottolinea tra l’altro come purtroppo siano frequenti i casi di applicazione di provvedimenti illegittimi messi in atto dall’esattoria che creano non pochi disagi ai contribuenti visto che in questo modo si trovano assolutamente impossibilitati a vendere gli immobili proprio perché, come una spada di Damocle, grava su di essi un’iscrizione ipotecaria. Non solo i privati cittadini, ma anche le piccole realtà imprenditoriali si sono viste ipotecata l’unità immobiliare dove esercitano l’attività con il rischio, spesso reale, di essere estromessi anche dal canale bancario per accedere al credito.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/iscrizioni-ipotecarie-sentenza-corte-di-cassazione/25755/

Lavoro precario, duplice ruolo per operatore teleselling

Fino allo scoppio della crisi, nel nostro Paese uno dei lavori che si trovavano con relativa facilità era quello all’operatore di call center. Trattasi di una figura che, in accordo con quanto mette in risalto Domenico Murrone sul portale dell’Aduc, da un lato è vittima, e dall’altra è il carnefice. In quest’ultimo caso, l’operatore è tale quando ci chiama a casa negli orari più strani ed insoliti nel proporci offerte promozionali relative all’acquisto di beni e servizi. Ma l’operatore di call center è anche vittima visto che nella stragrande maggioranza dei casi questi lavoratori sono precari e vanno avanti con contratti di lavoro co.co.pro di brevissima durata e, negli ultimi due anni, spesso sono scaduti senza essere rinnovati.

E se l’operatore di call center è sia vittima, sia carnefice, chi è allora il mandante? Ebbene, Domenico Murrone sottolinea come i “mandanti” siano i cosiddetti “big spender”, ovverosia le grandi imprese di beni e servizi che appaltano commesse a società esterne per acquisire nuovi clienti attraverso il cosiddetto teleselling, oppure per gestire, con la cosiddetta modalità “inbound”, le chiamate in entrata per la risoluzione di problematiche legate al servizio oppure per la semplice richiesta di informazioni.

Nel complesso, inoltre, secondo Domenico Murrone gli italiani in merito sono vittime e basta visto che, tra l’altro, i big spender nell’acquisire nuova clientela non badano tanto a guardare troppo per il sottile, e nello stesso tempo non subiscono attacchi di rilievo da parte della stampa nel momento in cui il loro fare si fa aggressivo a livello di marketing e comunicazione in televisione e sulla carta stampata.

Ma come mai la stampa spesso non incalza i big spender? Questo è semplice e chiaro secondo Domenico Murrone, visto che a fronte di eventuali e continue critiche, il big spender poi non farebbe più acquisti di pubblicità su quella determinata rete televisiva, su quel giornale o su quella radio.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/lavoro-precario-duplice-ruolo-per-operatore-teleselling/25751/

Federalismo fiscale: Commissione parlamentare al via

Il 10 marzo elezione dei Vicepresidenti e dei Segretari
Al via i lavori della Commissione parlamentare bicamerale per l’attuazione del federalismo fiscale. La Commissione, presieduta dall’ex ministro Enrico La Loggia, e’ convocata per mercoledì 10 marzo. All’ordine del giorno l’elezione dei vicepresidenti e dei segretari.
Il primo provvedimento che sarà esaminato dalla Commissione è il decreto sul cosiddetto federalismo demaniale che prevede il passaggio delle competenze dallo Stato a Regioni, Province Città metropolitane e Comuni del demanio marittimo, dei laghi, delle miniere, in pratica di tutto il cosiddetto demanio naturale.
Fonte: http://www.regioni.it/newsletter/newsletter.asp?newsletter_data=2010-03-08&newsletter_numero=1532#art4

Gasolio agricolo: aumenta del 35% in un anno

Nell’arco di un anno il prezzo pagato dagli agricoltori per il gasolio, fondamentale e necessario, ad esempio, per il riscaldamento delle serre, è aumentato del 35%. A mettere in evidenza questo rincaro record è stata la CIA, Confederazione Italiana Agricoltori, la quale è tornata a ribadire la necessità di tornare a reintrodurre beneficio fiscale dell’accisa zero sul gasolio agricolo, altrimenti molti produttori agricoli in serra, oppressi dall’inasprimento dei costi su tutta la linea, rischiano di chiudere i battenti.

Secondo la Confederazione, dopo il mancato inserimento del beneficio fiscale nel cosiddetto “Decreto Milleproroghe“, occorre trovare una soluzione per introdurlo subito con un provvedimento che risulti essere compatibile con le norme a livello comunitario, e che venga garantito non solo alle imprese agricole che operano in serra, ma a tutte visto che oramai il peso degli oneri contributivi e produttivi è pesante ed insostenibile.

Il settore orticolo e floricolo, oltre a dover far fronte ad un prezzo più alto da pagare per il gasolio agricolo, ne ha anche utilizzato di più per il riscaldamento delle serre in queste ultime settimane a causa del maltempo e delle gelate, con la conseguenza che tutto il comparto della produzione in serra rischia un vero e proprio tracollo.

La misura dell’accisa zero sul gasolio agricolo venne introdotta per compensare al tempo gli effetti negativi legati all’impennata dei prezzi, ma anche allo stato attuale le quotazioni rimangono elevate, ragion per cui secondo la Confederazione Italiana Agricoltori è assurdo rassegnarsi alla cancellazione del beneficio fiscale.

Si metterebbe infatti a repentaglio la continuità del settore orticolo e florovivaistico italiano dopo che, tra l’altro, negli ultimi due anni c’è stato il crollo dei prezzi all’origine che ha ulteriormente eroso la redditività delle imprese agricole, molte delle quali lavorano in perdita a fronte di un indebitamento crescente.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/gasolio-agricolo-aumenta-del-35-in-un-anno/25763/

Festa della Donna: aumentano le imprese femminili

Nel nostro Paese l’universo imprenditoriale femminile è in espansione con una crescita del 2,6% nell’arco di dodici mesi, e con una presenza in sensibile aumento in settori dell’economia che in passato vedevano protagonisti solo gli uomini. A rilevarlo è stata la Camera di Commercio di Milano in accordo con una elaborazione effettuata prendendo a riferimento i dati del registro delle imprese dell’artigianato aggiornato agli anni 2004, 2008 ed al quarto trimestre del 2009.

Sono quasi 1,3 milioni le imprenditrici artigiane donna su tutto il territorio nazionale, e rispetto al passato sono sempre di più inserite in settori “maschili” come quelli dell’investigazione, della vigilanza, informatica e sport. In ogni Regione italiana, inoltre, l’impresa al femminile svetta in particolari settori dell’economia: ad esempio in Lombardia l’imprenditrice artigiana in rosa la si trova più di frequente nel campo dell’editoria e della metallurgia, mentre nella Regione Sicilia sono con più frequenza titolari di imprese agricole; sul territorio della Regione Campania spiccano nel settore delle bevande e degli alimentari, mentre in Piemonte, e c’era da aspettarselo, preferiscono l’industria dell’automobile.

A parte queste importanti specificità a livello regionale, nel complesso le imprese femminili su scala nazionale sono maggiormente concentrate nei settori tradizionali: tra commercio ed agricoltura, infatti, la quota sul totale nazionale supera il 50%, mentre è pari all’8,6% la quota di quelle che operano nei servizi di alloggio e di ristorazione.

Secondo quanto dichiarato dal segretario generale dell’Unione Artigiani di Milano, Marco Accornero, che tra l’altro è anche un membro della giunta della Camera di commercio di Milano, la donna nel settore dell’artigianato ricopre un ruolo sempre rilevante anche in virtù del fatto che la famiglia all’interno del comparto è sempre più importante.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/festa-della-donna-aumentano-le-imprese-femminili/25767/

Ddl Lavoro: Confartigianato, disparità sui lavori usuranti

Riguardo ai lavori usuranti, ed ai relativi benefici di natura previdenziale, nel Ddl Lavoro, approvato nei giorni scorsi dal Senato, c’è l’inclusione dei lavoratori dipendenti mentre quelli autonomi sono rimasti tagliati fuori. Secondo la Confartigianato trattasi di una ingiusta ed inaccettabile disparità visto che di lavori usuranti ce ne sono anche nell’occupazione di tipo autonomo, e non si capisce perché tale definizione venga considerata solamente per l’occupazione dipendente.

Per il resto, la Confartigianato ha accolto con favore le altre norme del Ddl Lavoro: da quelle sull’apprendistato a quelle sulla giustizia del lavoro che proiettano l’Italia verso Leggi più moderne ed al passo coi tempi. Giorgio Guerrini, Presidente di Confartigianato, ha in particolare accolto con un plauso l’approvazione dell’apprendistato da far svolgere ai giovani in concomitanza con l’ultimo anno scolastico; in questo modo, infatti, potrà essere contrastato il fenomeno della dispersione scolastica che coinvolge decine di migliaia di ragazzi tra i 14 ed i 17 anni.

Per il numero uno dell’Associazione degli artigiani, infatti, è importante che con la nuova norma sull’apprendistato anche l’impresa venga vista come un luogo formativo al fine di conseguire una qualifica professionale ed evitare l’abbandono scolastico. Il giudizio è positivo anche per quel che riguarda le nuove norme sui processi in materia di lavoro, visto che nel nostro Paese i procedimenti giudiziari possono arrivare a durare fin oltre i quattro anni.

Anche il Presidente Giorgio Guerrini, infine, auspica che l’Esecutivo provveda in tempi brevi a mettere a punto una riforma degli ammortizzatori sociali sebbene nel comparto dell’artigianato, grazie alla Legge 2/2009, sia comunque possibile gestire aspetti e casi importanti del welfare contrattuale attraverso un sistema che risulta essere alternativo alla cassa integrazione.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/ddl-lavoro-confartigianato-disparita-sui-lavori-usuranti/25771/

Telecom Italia: Asati chiede una nuova etica

A seguito della vicenda Fastweb – Telecom Sparkle, l’Asati, Associazione Azionisti di Telecom Italia, per voce del suo Presidente, l’Ingegner Franco Lombardi, chiede una nuova etica in Telecom Italia. Secondo il Presidente dell’Associazione, infatti, serve una decisa svolta a livello gestionale affinché possa essere ribaltata l’attuale percezione degli azionisti e dei dipendenti che lavorano in Telecom in merito alle prospettive di sviluppo e di crescita futura dell’ex operatore monopolista.

Il tutto affinché, come sottolinea il Presidente Lombardi, una nuova etica aziendale in Telecom Italia garantisca quel clima di serenità dove sia proprio l’etica a vincere contro l’infedeltà manageriale ed il virus della corruzione. Nello stesso tempo, l’Asati ha apertamente apprezzato l’azione che è stata avviata dagli attuali vertici di Telecom Italia nel procedere al rinnovo dei manager coinvolti in operazioni che risalgono agli anni che vanno dal 2001 al 2007, e che spesso sono risultate in conflitto di interessi.

Nello specifico, il Presidente Lombardi per Asati punta il dito su operazioni quali alcune consulenze, rapporti con fornitori esterni nell’ambito dei prodotti a banda larga e nella sicurezza digitale, ma anche operazioni di natura commerciale sui terminali per videotelefonia, schede Sim false ed operazioni di cessione di immobili nelle quali avevano sede delle centrali telefoniche importanti.

Intanto, sulla vicenda Fastweb-Sparkle è intervenuto in prima persona Franco Bernabè, Amministratore Delegato di Telecom Italia, il quale ha dichiarato che l’azienda è sana e seria, e che, riguardo a qualsiasi cosa sia accaduta in passato, questa non si ripeterà più in futuro. Per l’Ad la situazione in Telecom non è sfuggita di mano, ed occorre solo trovare le energie necessarie per tirarsi fuori da vicende che stanno distogliendo l’attenzione dall’obiettivo primario della società di fornire ai propri clienti il miglior servizio possibile.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/telecom-italia-asati-chiede-una-nuova-etica/25783/